Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: PONYORULES    17/11/2020    1 recensioni
« Facciamo cinquecento grammi? ».
« No, stavolta non funzionerà ».
« Ok, cinquecento grammi di mandorle e duecento di fichi secchi » continua imperterrito.
Taehyung lo spinge via, usando l'unica mano libera. Nonostante ci sia poco spazio, per un attimo vede sparire la testa dell'amico mischiarsi alla folla che sta aspettando pazientemente la metro.
« Ti ripeto che non serve a farmi cambiare idea ».
« .. e una bottiglia da tre litri di succo al kiwi » conclude JungKook, mentre entra con fare distratto nel vagone. L'amico lo affianca, si siedono accanto e per dieci minuti non si parlano tra loro.
Potrebbero essere scambiati per perfetti sconosciuti, anche se con divise uguali continuano a sostenere ognuno il proprio cipiglio. Si guardano attorno: l'uno fissa la mappa delle linee metropolitane, l'altro conta le fermate che mancano, controlla di non aver sbagliato come è solito fare anche se scende alla stessa da che ne ha memoria.
« Due ».
« Mh? ».
« Hai capito benissimo ».
« No, affatto » sul viso del più giovane si apre un sorriso accattivante. « Due cosa? ».
« Due bottiglie, sei litri in totale » ora è il più grande a sorridere. « Prendere o lasciare ».
[Pairing: YoonKook/TaeJin] [Cameo: Block B, Apink]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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The X Place
Breaking X
 
Kim Taehyung arriva davanti al The X Place con il fiatone, il telefono cellulare stretto nella mano destra. Ha ricevuto un messaggio da Seokjin, che lo avverte essere in negozio da solo almeno per un paio d'ore. 
Mentre legge il messaggio Taehyung si è reso conto di essersi già infilato le scarpe e aver preso le chiavi di casa dal piatto vicino all'ingresso. 
Durante il tragitto - quelle quindici fermate di autobus gli erano sembrate cento - non smette di pensare a cosa stia facendo. Insomma: perché si ritrova a correre da una parte all'altra della città solo perché gli viene ordinato di farlo?
Il ragazzo ricaccia indietro quelle domande che reputa scomode, anche se una parte di lui si rende conto che dovrà darsi una risposta prima o poi. 
Sta per aprire la porta a vetri ma qualcun altro lo fa per lui e rischia di perdere l'equilibrio. Mette le mani avanti per proteggersi il viso e va a sbattere contro al petto di Jin, che lo guarda in silenzio per un minuto intero, prima di rimetterlo in equilibrio con una semplice spinta. 
« Ci hai messo un sacco di tempo, pensavo fossi morto » lo ammonisce e lo fa entrare, girando il cartello dalla parte in cui c'è scritto Closed.
« Perché stai chiudendo il negozio? » gli domanda di getto Taehyung. L'altro non gli risponde e lo oltrepassa, il suo profumo dalla fragranza muschiata rimane nelle narici del ragazzo più giovane che si trova a deglutire, messo in difficoltà: riconosce quell'odore, perché è quello che sente quando morde la pelle di Jin. 
Lo trova già senza maglietta, il petto nudo e definito dai tanti anni di boxe. Taehyung gli si fa vicino, lo accarezza mentre cerca avidamente la sua bocca. Jin sorride e lo accontenta, ma poco dopo gli stringe una mano attorno al collo, lo strattona e lo fa mettere in ginocchio. Sa quello che deve fare e gli toglie i jeans velocemente.
Lo prende in bocca e succhia forte, sa che quel ritmo così sostenuto gli farà ascoltare i gemiti bassi e disperati di Jin, che non si accontenta e che vuole di più. 
Taehyung però si interrompe e questo all'altro non piace. Lo insulta e lo tira su di peso prendendolo da sotto alle ascelle.
« Che cazzo fai? » gli chiede, le guance rosee. 
Il ragazzo interpellato sostiene lo sguardo di Jin e, senza proferire parola, si toglie la felpa e la maglia sotto, indugiando sul bottone dei pantaloni. 
« Questo » gli risponde, mentre con un semplice gesto rimane nudo davanti a lui. Sa di star correndo un rischio, perché è la prima volta che ha il coraggio di non seguire alla lettera le richieste di Seokjin. Ma dall'espressione che ha l'altro stampata in faccia, capisce di aver fatto la cosa giusta.
Ha pochi muscoli ed è esile per la sua età, ma sa anche di avere la linea delle clavicole e dei fianchi ben definita. Li riconosce come punti di forza eppure si sorprende quando Jin punta a quelli e lo divora di baci e di morsi, succhiando la pelle fino a farla diventare violacea.
Sente di essere sul punto di venire e non è ancora stato toccato a dovere, quindi chiude gli occhi e cerca di concentrarsi, perché sarebbe troppo umiliante lasciarsi andare. Dopo pochi secondi si sente solo, le mani e la bocca di Jin lo hanno abbandonato.
Si riprende e velocemente si guarda intorno, la gola improvvisamente secca e incapace di chiamarlo. 
Lo trova in un angolo, a sistemare quello che sembra un letto. 
« Ho dormito diverse volte in negozio » si giustifica, mentre lo disfa dalle coperte e poi gli prende la mano. « Ma non ho voglia di dirti il perché ».
Taehyung accetta l'ennesimo capriccio, l'ennesimo spigolo nel carattere di Jin. Si stende sopra di lui, si baciano a lungo senza toccarsi davvero, solo schiacciati l'uno dal corpo dell'altro. Come se entrambi avessero la stessa esigenza di prendere tempo e tornare ad avere il controllo.
Quando si staccano entrambi sono senza fiato, accaldati ed eccitati.
Le mani di Taehyung vagano insicure e con il continuo bisogno di una guida esperta per capire che ritmo avere, che punti toccare, che cosa fare e quando. Jin lo guarda sempre negli occhi quando ansima e gli chiede di andare più veloce, vuole farsi vedere in ogni momento. 
Taehyung gli domanda in un sussurro di farlo suo, è talmente preso che gli gira la testa e la stanza gli vortica attorno. Sente Jin accettare e spostarsi di lato, prendere qualcosa dalla tasca dei pantaloni mentre con l'altra mano raggiunge la virilità dell'altro con l'intenzione di farlo finire.
Taehyung ha il viso e il corpo sudati quando con una spinta involontaria del bacino verso l'altro viene sul suo ventre e sulle dita di Jin. L'altro ragazzo sorride e non si pulisce, bensì lo gira di spalle. 
Taehyung sente del bagnato fra le cosce, drizza la schiena in un mezzo urlo e capisce che Jin è entrato dentro di lui con un dito. Poco dopo lo sente sopra di lui, il suo corpo stretto contro il suo, mentre ne aggiunge un altro e gli sussurra cose irripetibili all'orecchio. Taehyung sa di essere lucido ma è vittima della libido e non capisce cosa stia sbiascicando, fino a quando le parole con calma acquistano significato. 
Non ti fermare sta dicendo a Jin, che ha capito da subito la sua esigenza e accelera i movimenti per prepararlo al meglio. Quando sente i muscoli dell'altro distendersi capisce che può entrare e si spinge dentro con decisione. Taehyung non ha più aria nei polmoni, non riesce a riprendere fiato perché non capisce se stia soffrendo o godendo oppure entrambe le cose. 
La testa gli comincia a girare e arpiona una mano alla coscia di Jin. L'altro gli gira la testa e lo bacia avidamente, non prima di avergli sussurrato a fior di labbra di assecondare il suo ritmo e di godersi il momento. 
La nebbia confusa che gli ha offuscato la mente e gli occhi si dipana all'istante, le mani dell'altro ragazzo corrono sulla sua schiena e si fermano sui fianchi, cercando maggiore contatto. 
Seguono interi minuti di ansiti, gemiti, suoni gutturali e acuti. Non ci sono parole, fra quelle mura risuonano solamente versi di piacere che viaggiano da una bocca all'altra.
Taehyung viene di nuovo e nello stesso momento Jin gli morde l'incavo del collo e si piega su di lui, riversando il proprio piacere sulla sua schiena nuda.

« Per favore, aiutami » chiede il ragazzo più giovane, mentre si riveste. Jin è sdraiato nudo a guardarlo, un braccio abbandonato sul petto e l'altro a sostenere il capo. Non l'ha mai visto così rilassato e per un attimo Taehyung si ferma a guardarlo. 
« Aspetta » gli dice Jin, avvicinandosi. Con un gesto gli sistema i capelli, in disordine. « Ecco, così va meglio ».
Taehyung si alza in piedi e muove qualche passo verso il corridoio. Si sente indolenzito e accusa un certo fastidio nel basso ventre e all'altezza dell'osso sacro, ma si rende conto di essere in grado di rientrare a casa senza l'aiuto di nessuno.
Una mano gli arpiona un polso e lo fa girare. Jin incombe su di lui, non è abituato a vederlo così vicino e ha l'impressione che non voglia lasciarlo andare via. Comincia a battergli forte il cuore, si gira completamente e sta per baciarlo quando si sente dire una cosa che lo fa rinsavire.
« Non dirai a nessuno di quello che è successo oggi, vero? » Jin è serio e lo sta guardando.
« Non lo terrò di certo nascosto a Jungkook, se è quello che mi stai chiedendo » gli risponde seccato, cercando di divincolarsi.
« Vorrei non spargessi la voce con il resto del gruppo, odio essere sulla bocca di tutti ».
Taehyung prova a mantenere la calma ma ormai quella frase sbatte senza sosta nella sua scatola cranica e non riesce a contenersi. « Tu non vedi l'ora che altri parlino di te e delle due doti, brutto cretino! » lo spinge via ed esce dal negozio sbattendo la porta. 
E' talmente tanto arrabbiato che non si rende conto di aver incrociato Yoongi sulle strisce pedonali, che lo saluta più volte. 

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I'M BACK! 
Quante volte ve lo siete sentiti ripetere? E avete più che ragione a non credermi, alle volte sono scomparsa per mesi interi! Però tranquilli, a questo giro mi sono preparata per tempo: ho già in elaborazione un paio di capitoli che cercherò di pubblicare il prima possibile!
Siamo ad un punto parecchio interessante della storia: ci sono delle coppie che si sono formate, altre sono troppo imbecilli per farlo (scusa Yoongi, però è un commento che mi sorge spontaneo) e poi abbiamo gli altri protagonisti della storia che stanno guidando sulla famosa autostrada diretti a Mai Una Gioia. 
Questa fan fiction è altalenante proprio come l'autrice! 
Come vi dico sempre: aspetto i vostri feedback! Ripeto: so di essere stata scostante, sono stati anni particolari e sono stata assorbita dal lavoro sopratutto in questi ultimi 15/16 mesi. Ci sono stati tanti cambiamenti! 
Sperando di "rivederci" presto,
la vostra
Ponyo
  
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