Al mondo ci sono talmente tante persone che credono nel destino, che anche io ho iniziato a farci su un pensierino.
Ma, in questo caso, il destino ce lo aveva proprio con me.
Tentava di prendermi in giro ed io avrei risposto.
Sarei stata io a prenderlo per il culo, stavolta.
L’infermiera mi porse una fialetta bianca, con all’interno un liquido omicida.
Mi misi a guardare come le bolle d’aria galleggiassero sul fondo di quell’arma che mi avrebbe permesso di avere la mia vendetta.
Sapevo che la vendetta non mi avrebbe ridato indietro i miei genitori, ma non mi importava.
-Il dottore ha detto una dose alla settimana per un mese e l’Upir morirà in una tremenda agonia.- spiegò la ragazza.
Di fatti, c’erano quattro fialette.
Automaticamente, le mie labbra si tramutarono in un ghigno soddisfatto.- E’ perfetto.-
SEQUEL "WE WERE THREE"