Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: PONYORULES    07/12/2020    1 recensioni
« Facciamo cinquecento grammi? ».
« No, stavolta non funzionerà ».
« Ok, cinquecento grammi di mandorle e duecento di fichi secchi » continua imperterrito.
Taehyung lo spinge via, usando l'unica mano libera. Nonostante ci sia poco spazio, per un attimo vede sparire la testa dell'amico mischiarsi alla folla che sta aspettando pazientemente la metro.
« Ti ripeto che non serve a farmi cambiare idea ».
« .. e una bottiglia da tre litri di succo al kiwi » conclude JungKook, mentre entra con fare distratto nel vagone. L'amico lo affianca, si siedono accanto e per dieci minuti non si parlano tra loro.
Potrebbero essere scambiati per perfetti sconosciuti, anche se con divise uguali continuano a sostenere ognuno il proprio cipiglio. Si guardano attorno: l'uno fissa la mappa delle linee metropolitane, l'altro conta le fermate che mancano, controlla di non aver sbagliato come è solito fare anche se scende alla stessa da che ne ha memoria.
« Due ».
« Mh? ».
« Hai capito benissimo ».
« No, affatto » sul viso del più giovane si apre un sorriso accattivante. « Due cosa? ».
« Due bottiglie, sei litri in totale » ora è il più grande a sorridere. « Prendere o lasciare ».
[Pairing: YoonKook/TaeJin] [Cameo: Block B, Apink]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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The X Place
25. When We were X

Il padre di Min Yoongi è un signore che, nei mesi più freddi, indossa una vecchia pelliccia e la sfoggia come se fosse il suo più grande tesoro. L'ha trovata qualche anno prima ad uno dei mercatini dell'usato che frequenta da quando è ragazzo. Dovrebbe essere di visone -oppure era ermellino?- ma col tempo e i lavaggi poco responsabili è diventata ruvida al tatto e sciupata alla vista. 
Si è spesso chiesto chi fosse il proprietario precedente, se ne avesse avuto molta cura o se invece l'avesse ereditata e abbandonata in fondo ad un armadio, in attesa di farci su qualche won al momento opportuno. 
Sa che il quartiere, specie i suoi vicini, parlano male di lui. Ha sempre avuto una vena artistica e una propensione ad aiutare il prossimo e capisce che è uno dei tanti motivi per cui non venga apprezzato.
Il signor Min, però, non vuole essere influenzato dall'opinione altrui. E' deciso a non farsi trascinare in basso e a cambiare se stesso per una manciata di vicini ficcanaso e di negozianti profondamente insoddisfatti della propria vita.
Lavora da un'intera vita come fattorino ed è orgoglioso di avere la possibilità di sfrecciare per la città in sella ad un vecchio motorino. Il suo impiego gli ha sempre fruttato poco guadagno, ma il suo capo è un tipo a posto e lo ha sempre pagato di più di quello che merita. 
Per riuscire ad arrotondare lo stipendio ha deciso di sviluppare uno dei suoi talenti più grandi: quando ha tempo si ritrova a dipingere per ore e ore sul suo cavalletto pieno di macchie di tempera.
Adora la natura morta e i paesaggi autunnali di montagna e col tempo è riuscito a vendere diversi quadri ad una modica cifra. 
Trova l'ispirazione quando siede sull'uscio di casa, perde intere ore a guardarsi intorno e a parlare con i passanti. Anche se vivono in un piccolo appartamento all'interno di un grattacielo ha la fortuna di avere un parco a pochi metri di distanza, in cui a volte segue delle lezioni di poesia la domenica mattina.
Gli piace esprimersi attraverso i gesti e la teatralità e non gli piace, per nessun motivo, essere controllato.
Proprio come sta succedendo in quel momento, mentre suo figlio gli sventola un foglietto davanti.
« Ma mi stai almeno ascoltando?! » gli chiede Yoongi, usando il tono informale senza aver timore di ripercussioni. E' un qualcosa che si sono abituati a fare mentre era ancora piccolo, ma solo fra le mura di casa. « Che senso ha scriverti la lista della spesa se poi non la segui?! ».
Il signor Min ci mette almeno un minuto per processare la domanda che gli viene rivolta perché è preso dai suoi pensieri. « Figliolo » incomincia. « Io non voglio seguire una lista, perché ho piacere a fare compere seguendo il mio istinto ».
Min Yoongi è un ragazzo paziente e, di solito, calmo. Ma quando si scontra con la sua stravaganza i suoi nervi sono sempre troppo sensibili.
« Va bene » risponde a denti stretti, mentre chiude gli occhi per cercare di mantenere la calma. « Vorrà dire che dovrò uscire di nuovo per comprare ciò che hai scelto di non prendere ».
Vede suo padre guardare le buste della spesa ancora da disfare e poi guardarlo di nuovo. « Ho davvero scordato qualcosa di importante? Mi pare ci sia tutto ».
« Latte di soia, caffè istantaneo, una confezione di uova e la carta igienica » gli elenca Yoongi, mentre si dirige verso la porta d'ingresso, strisciando le pantofole sul pavimento. Ha la schiena incurvata dalla stanchezza. 
« Mi ricordi tua madre quando ti comporti così » si lascia sfuggire il signor Min, mentre chiude un cassetto. « Non mi lasciava il tempo per chiedere scusa e rimediare » continua. 
Sente sbattere la porta d'ingresso e capisce di essersi meritato del silenzio rancoroso come risposta.

Nella fretta di uscire Yoongi si è scordato la giacca sull'appendiabiti. Anche se la primavera è alle porte, si trova a tremare mentre un autobus provoca un colpo di vento gelido e intriso di smog.
Le luci della città sembrano più abbaglianti del solito oppure sono i suoi occhi ad essere troppo stanchi. Ultimamente al The X Place gli affari girano bene: non solo i suoi clienti abituali stanno tornando per farsi nuovi colori di tinta ma il posto sembra aver attirato un gran numero di universitari, complici sicuramente le due aule studio e il dormitorio aperto il mese precedente.
E' talmente tanto concentrato nel figurarsi l'agenda che ha lasciato al negozio e tutti gli appuntamenti presi per la settimana successiva che finisce per sbattere contro a delle transenne. 
Il marciapiede, interrotto per dei lavori di manutenzione, non riprende se non dopo un chilometro o così recita il cartello che è stato attaccato di fianco. 
Yoongi guarda a sinistra e poi a destra e si rende conto che potrebbe tentare di attraversare senza bisogno di tornare indietro sulle strisce pedonali. Lo fa raramente, è un gesto che reputa troppo spericolato, ma il traffico è esiguo quindi, dopo aver preso una boccata d'aria, corre a perdifiato in linea retta. 
Una volta arrivato dall'altra parte ha un gran fiatone e appoggia le mani sulle ginocchia leggermente piegate. Porta la schiena in avanti e cerca di riprendersi, appuntandosi nella mente di trovare la forza di volontà giusta per fare della sana attività fisica.
Un'altra folata di vento fa schioccare il telone di plastica di una bancarella a lato della strada, facendo uscire un irresistibile odore di tteobokki e facendo trasalire Yoongi per il rumore secco.
Con la salivazione pericolosamente aumentata, il ragazzo si gira per guardare all'interno, pensando a cosa possa comprare da portare a casa per pranzo. 
C'è solo un gruppetto di ragazzi che occupa un tavolo, si sono messi in cerchio per stare più vicini e riuscire a mangiare assieme.
Il tavolino è pieno di contenitori di plastica impilati l'uno sull'altro, bottiglie di acqua e tovaglioli appallottolati. 
L'attenzione di Yoongi si fissa su un ragazzo, il suo profilo è sfuocato dal vapore condensato sul telone trasparente che continua a sbattere sommessamente contro ad uno sgabello di plastica. 
Ha i capelli leggermente in disordine e un maglione verde petrolio gli fascia il busto, il collo alto gli incornicia il viso dalla carnagione chiara. 
Il cuore di Min Yoongi accelera la sua corsa quando si rende conto del motivo per cui quel ragazzo ha attirato la sua attenzione e si dà dello stupido da solo.
La somiglianza con Baekhyun è evidente e mentre impreca si passa una mano sul viso e il suo primo pensiero va a Jungkook e a quanto abbia bisogno di parlare con lui.
Mentre cerca la lista della spesa nella tasca dei pantaloni sportivi distoglie lo sguardo dal ragazzo e non si accorge che lo stesso si è appena alzato, allontanandosi dagli amici per rispondere al cellulare. 
Nel momento esatto in cui si trovano di fronte, separati soltanto da un telo, l'incarnato di Baekhyun si è fatto pallido. I suoi occhi ora sono puntati sul viso di Yoongi, sorpreso quanto lui di averlo notato. Gesticola e gli fa segno di entrare, la sua mano trema mentre glielo ripete. 
Con ancora il telefono appoggiato all'orecchio si volta di scatto verso il proprietario e gli urla qualcosa. Il tono di voce è talmente alto e urgente che Yoongi percepisce lo stesso senso di urgenza mentre entra nella veranda. 
« Ciao » lo saluta, ma Baekhyun lo prende per un gomito e lo porta davanti ad un piccolo televisore. 
« Mi ha appena chiamato Chanyeol » gli dice, la voce incrinata. « Yoongi, non so cosa dire ».
Il ragazzo è troppo preso dal guardare le dita pallide dell'altro ancora ferme sul suo braccio per poter replicare. 
« La tv! » si sente rimproverare, ora la voce di Baekhyun è isterica.
La voce gracchiante arriva alle orecchie di Min Yoongi che registra una parola dietro l'altra mentre il suo corpo viene scosso da violenti fremiti.

  
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