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Autore: Justice Gundam    22/12/2020    1 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge
Una fanfiction di Pokemon scritta da: JusticeGundam

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Capitolo 34 - La città delle miniere  

 

oooooooooo

Chelle tirò un sospiro di sollievo dopo aver preso un bel sorso dalla sua bottiglia di acqua minerale. "Uff... ne avevo proprio bisogno!" esclamò, appoggiando la bottiglietta di plastica ormai mezza vuota davanti a sè. Sentendosi improvvisamente stanca, la ragazza dai capelli verdi appoggiò con ben poca eleganza la testa sul tavolo e chiuse gli occhi, per dire che si stava godendo quei momenti di tranquillità. "Allora... adesso che siamo qui, qual è la nostra prossima mossa? Come cerchiamo il Team Fusione?"

"Beh... prima di tutto, ci prendiamo un attimo di riposo. E' già da un po' che siamo in movimento in continuazione, e non possiamo andare avanti così troppo a lungo." affermò Heather, dando un'occhiata ai suoi Pokemon: Shelgon, Vibrava, Noivern e Druddigon stavano tutti mangiando dalle loro ciotole, contenti di poter passare un po' di tempo fuori dalle loro sfere e con la loro allenatrice. Anche Shelly ne aveva approfittato per stare un po' con i suoi Pokemon - aveva richiamato temporaneamente il suo Scyther, e adesso stava passando un po' di tempo a parlare con lui e con Wimpod.

"Beh, Scyther..." esordì la bambina dai capelli violetti, accarezzando delicatamente il suo Wimpod con il dorso della mano. "Credo che da qui in poi, avremo a che fare con degli avversari sempre più pericolosi. Oserei dire che potrebbero essere pericolosi quanto il Team Meteora, se non di più. E temo che stavolta non avremo qualche allenatore più esperto a toglierci dai guai." Rabbrividì leggermente al pensiero di Levi e del suo Mega Glailie, e ringraziò Arceus del fatto che Nerone fosse con loro in quell'occasione - non credeva che se la sarebbero cavata senza l'aiuto del suo Mega Houndoom. "Perciò... vorrei chiederti una cosa. Avremo bisogno di tutte le risorse possibili per affrontare il Team Fusione. Ti... ti andrebbe di evolvere, se riuscissi a trovare una Metalcoperta?"

"Scyther?" chiese il Pokemon mantide. Anche Wimpod drizzò le antenne e alzò nervosamente lo sguardo verso la sua allenatrice.

"Wim, pod?" chiese il timido Pokemon isopode.

"Oh... no, no, Wimpod, non voglio mica costringere nè te nè Scyther. Volevo... solo chiedere. Se Scyther non volesse evolvere, non dovremmo fare altro che... ehm... che trovare... un regime di allenamento diverso. Dopotutto... Scizor e Scyther hanno punti di forza e punti deboli... molto diversi."

Scyther annuì lentamente e si grattò una guancia con una delle sue braccia-lame. Era un problema sul quale doveva riflettere. Se doveva essere sincero, non era sicuro se davvero voleva diventare uno Scizor. Forse, se fosse evoluto, sarebbe riuscito a combattere meglio e avrebbe potuto aiutare la sua allenatrice e i suoi compagni ad affrontare il Team Fusione. Così non avrebbero più dovuto sentirsi inutili come era successo nello scontro finale con il Team Meteora.

Detto questo, l'idea di trasformarsi, di diventare qualcosa di diverso... un po' lo spaventava. Avrebbe mantenuto la sua personalità? Avrebbe ancora avuto la stessa considerazione dei suoi compagni di squadra? Gettò un'occhiata a Wimpod, che gli restituì un'espressione dubbiosa e spaventata... ma del resto, quella era l'espressione tipica dei Wimpod, quindi non faceva esattamente testo.

"Scyther..." rispose infine, facendo l'equivalente di un'alzata di spalle.

Shelly disse di sì con la testa e sorrise in maniera accomodante, per dire che aveva capito. "Sì... hai bisogno di un po' più di tempo per pensarci, vero?" chiese la ragazzina, e fece un'altra carezza al suo Wimpod. "Per me va bene, non sentirti costretto a fare nulla, se non vuoi."

"Scythe!" rispose rapidamente il Pokemon mantide. Wimpod abbassò le antenne e cominciò a riflettere, pensando a cosa avrebbe potuto fare per ringraziare la sua allenatrice della fiducia che lei gli aveva dimostrato. Per lui era un po' un problema... in quel momento, il suo desiderio era sincero, e voleva impegnarsi il più possibile, ma dall'altro... la sua paura era sempre lì, e si faceva sentire sempre di più ogni volta che entrava in combattimento. Era nella sua natura. Qualcosa che faceva parte del suo DNA... e di quello di tutti gli esemplari della sua specie. Chiedere ad un Wimpod di non avere paura era come pretendere che l'acqua non bagnasse o che il fuoco non scottasse.

Eppure ci doveva essere un modo per diventare più forte, no? Altrimenti, che senso avrebbe avuto poter evolvere in un'altra forma? Ci doveva essere una motivazione... e se c'era la possibilità di farlo, c'era anche il modo di evolvere. Quindi... come poteva fare? Shelly gli avrebbe voluto bene in ogni caso, di questo Wimpod era già più che sicuro... ma non fare nulla per ripagarla gli avrebbe lasciato l'amaro in bocca.

"Va tutto bene, Wimpod?" chiese la bambina dai capelli violetti. Con un dito, grattò un punto un po' più tenero nella corazza del crostaceo, che chiuse gli occhi e si godette la sensazione. "Tra non molto andremo di nuovo a caccia del Team Fusione, e credo che per allora, anche tu potrai fare la tua parte. Se te la senti, si intende."

"Shelly, è meglio che tu scelga quali Pokemon hai intenzione di portare con te quando andremo a cercare il Team Fusione." la avvertì Percy, mentre dava un'occhiata alla sua squadra. Quilava, Marshtomp, Furret, Sandshrew... tutti loro erano pronti a farsi valere. "Visto che stiamo per esplorare una caverna, e probabilmente incontreremo dei Pokemon Roccia... i tuoi Coleotteri potrebbero essere in svantaggio."

"Mega?" Una voce nasale e ronzante replicò a Percy, e la Yanmega di Shelly si librò in volo e fissò il ragazzo con i suoi enormi occhi compositi, come se volesse dirgli che non le facevano certo paura quattro pietruzze!

"Y-Yanmega! Stai... stai calma, sono sicura che Percy non voleva dire nulla di offensivo..." esclamò Shelly un po' esitante. Il suo Wimpod si era già raggomitolato in una palla di corazza chitinosa con un paio di occhi ed antenne che spuntavano da essa!

La libellula gigante sospirò e scese di quota... ed Heather decise che era il caso di prendere in mano la situazione, e fare in modo di non perdere altro tempo. "Okay, okay, ragazzi... adesso non è il caso di stare qui a preoccuparci troppo." affermò la bambina più piccola, cercando di darsi un piglio autoritario. "Non possiamo perdere troppo tempo, altrimenti il Team Fusione ci sfuggirà sotto il naso. Non appena vi sentite riposati, andiamo a chiedere in giro. So che questa è una città di minatori, giusto? Quindi... avranno sicuramente visto qualcuno che non conoscono in giro."

"Hey, sento che si parla di noi, ragazzi! Venite a vedere, sembra che ci siano dei nuovi arrivati!" Esclamò una voce rude ma bonaria, appartenente ad un uomo che faceva parte di un gruppetto appena entrato nel Pokemon Center: quattro uomini robusti e muscolosi, vestiti in maniera un po' rozza ma pratica, con delle tute polverose e degli elmetti rinforzati, pesanti guanti e stivali da lavoro, e degli occhiali protettivi in quel momento appesi alle loro cinture. Erano accompagnati da altrettanti Pokemon di aspetto simile: rudi, muscolosi e avvezzi agli sforzi fisici. Heather riconobbe un Machoke, un Gurdurr, un Graveler e un Boldore.

"Oh? Buon... buongiorno, signori... voi... siete dei minatori, vero?" chiese sorpresa Shelly.

"Sì... questi signori fanno parte della compagnia di minatori di Geminia." rispose Cato, arrivando in quel momento da un'altra ala del Pokemon Center, dove aveva fatto un po' di provviste. Fece un cenno ai suoi compagni di viaggio per dire loro che andava tutto bene, poi si rivolse ai quattro omaccioni. "Chiedo scusa, signori... voi che immagino lavoriate ancora alle miniere di Geminia, avete per caso notato se ci sono stati degli eventi particolari da queste parti? Io e i miei compagni stiamo seguendo una pista a partire dalla diga di Spumarinia."

"Oh? Ah, già, tu sei il marmocchio di Flo! Cato, dico bene?" chiese l'uomo che sembrava essere il capo del gruppetto di minatori - un uomo grande e grosso, con una corta barba nera, accompagnato da un possente Graveler.

Il ragazzino dai capelli blu sorrise e disse di sì con la testa. "Sì, signore... la Capopalestra Flo è la mia mamma. E adesso... sono qui con i miei compagni per fare luce su alcuni misteri che sono avvenuti attorno alla mia città."

"Aaaah, sì... ho sentito che avete dei problemi alla diga. E se devo essere sincero... ci sono stati dei problemi anche qui, e stiamo cercando di risolverli." rispose l'uomo, per poi gettare un'occhiata di intesa ai suoi compagni. Il Machoke che accompagnava il gruppo incrociò le braccia sul petto e disse di sì con la testa, e un altro minatore chiarì quello che il suo capo stava dicendo.

"Di recente, abbiamo notato un improvviso incremento nel dispendio elettrico delle nostre miniere." disse l'altro minatore, e si scambiò un segno di intesa con il Boldore che era con lui. Yanmega emise un ronzio nervoso, ammettendo tra sè che l'idea di affrontare un Pokemon Roccia così forte non le dava conforto, e che le faceva piacere che fosse dalla loro parte. "Non abbiamo ancora individuato la causa di tutto questo, eppure siamo sicuri che i nostri impianti elettrici funzionano normalmente. Adesso... ci stiamo organizzando per tentare una spedizione in alcune zone del Monte Strato che non abbiamo ancora esplorato."

"Se è così, potremmo venire con voi!" si offrì volontaria Chelle, che come sempre non era il tipo da rifiutare una sfida interessante. "Stiamo cercando anche noi quei fetenti del Team Fusione, e credo proprio che potreste avere bisogno del nostro aiuto per affrontarli! I loro Pokemon non scherzano affatto!"

"E'... è per questo che siamo venuti qui a Geminia, in fondo!" affermò Shelly. Wimpod mosse le antenne e fece un verso simile al frinire di un grillo per rafforzare l'affermazione della sua allenatrice.

Chiaramente, il capo minatore non sembrò troppo convinto delle parole dei ragazzi. Li osservò dubbioso per qualche istante e scosse la testa, sperando di non apparire troppo condiscendente. "Hmm... se devo essere sincero, ragazzi... non credo che voi abbiate idea di quanto possa essere pericoloso lavorare in miniera." affermò. "Non è un posto dove ci si possa permettere errori. Abbiamo bisogno di segnalatori per individuare la presenza di gas tossici o esplosivi all'interno delle gallerie, fare controlli sulle impalcature e sugli impianti, stare attenti a non smuovere componenti importanti... è un mestiere duro, in cui ogni errore può essere fatale. E non credo che si addica a dei ragazzini come voi."

Queste parole, pur nelle loro migliori intenzioni, accesero il caratterino infiammabile di Heather. "Scusi? Le faccio sapere che sarò anche una bambina, ma me la so cavare bene come e più di tanti adulti! E non sopporto che qualcuno mi dica che non posso fare questo o quello!" esclamò. Quelle raccomandazioni le ricordavano un po' troppo quelle che suo padre Corey cercava di imporle... almeno prima che lei scoprisse la verità sulle sue intenzioni.

Imbarazzata ed allarmata, Shelly intervenne per fare da paciera. "A-andiamo, Heather, non te la prendere! I... I signori erano solo preoccupati per la nostra incolumità, tutto qui!" affermò, riuscendo almeno un po' a far sbollire la rabbia della sua amica del cuore, che emise un sospiro esasperato e voltò la testa dall'altra parte. Yanmega emise un ronzio nasale e scosse la testa, mentre Scyther si grattava una tempia con una delle sue braccia-falce. Anche Druddigon grugnì e raggiunse Heather, mettendole delicatamente un'ala attorno al corpo. Erano ormai diventati amici e compagni di viaggio, ma anche così, Druddigon pensava che Heather se la stesse prendendo un po' troppo.

"Chiediamo scusa... Heather non voleva essere impertinente." continuò Percy. Il suo Furret fece un giro di corsa attorno a lui, e il ragazzo dai capelli bicolore si fermò per non rischiare di inciampare su di lui. "E' che... siamo un po' nervosi per questa storia, e temiamo che dietro ci sia il Team Fusione, la nuova organizzazione criminale che sta agendo qui a Tunod. Voi... per caso ne sapete qualcosa?"

I minatori restarono a pensarci su per un attimo. "Hmm... no, non posso esattamente dire di aver visto qualcuno di nuovo da queste parti." disse uno di loro. "Sai com'è... noi in miniera impariamo a conoscerci rapidamente tutti quanti. E' necessario potersi fidare, quando fai un mestiere tanto rischioso."

"Sì, lo capisco..." ammise Cato. "Ma proprio non ricordate di aver visto delle facce che vi giungevano nuove?"

"Ecco..." disse l'uomo con il Machoke, prendendo la parola. "In effetti, devo dire che in un paio di occasioni, di recente, credo di aver visto qualcuno che non mi era proprio familiare da queste parti. Ma immaginavo che fossero dei nuovi arrivati, visto che erano abbastanza giovani, quindi non ho indagato oltre. Adesso mi fate venire il sospetto che potessero essere dei tipi loschi..."

"Non portavano per caso delle uniformi arancioni... No, immagino di no. Non credo che quelli del Team Fusione siano così scriteriati da farsi vedere in giro con le loro uniformi." disse Cato, e si sfregò la fronte con espressione frustrata. "Comunque, stavano per caso aggirandosi attorno alle vostre miniere del Monte Strato?"

Il Gurdurr dell'uomo disse rapidamente di sì. "Durr!" affermò, e con un rapido movimento piantò per terra la trave di ferro che portava con sè.

"Però, se volete che vi portiamo lì... non credo che potremo accontentarvi. E' una nostra responsabilità, e non possiamo mettervi in pericolo. C'è un motivo per cui l'ingresso alle miniere è consentito solo a personale addetto o comunque di comprovata esperienza." rispose uno dei quattro minatori. Meglio mettere subito le cose in chiaro. Non potevano lasciare che dei bambini, per quanto potessero essere abili con i loro Pokemon, mettessero a rischio le loro vite.

"Ascolta, Heather..." affermò Percy, cercando di spegnere sul nascere ogni impulso ribelle della piccola domadraghi. "Queste persone hanno ragione. La responsabilità di tutto ciò che accade nelle miniere è loro e dei loro superiori. Non possiamo pretendere che loro accomodino tutte le nostre richieste."

Heather aprì la bocca per protestare, ma Druddigon alzò una mano artigliata per dire che non era il caso di insistere. Dopotutto, per quei minatori un incidente sul posto di lavoro sarebbe stato un disastro, soprattutto se fossero rimasti coinvolti degli estranei.

"Drrrruddigon..." grugnì il possente Pokemon Grotta, guardando Heather con aria comprensiva ma inflessibile. La bambina dai capelli fucsia gonfiò le guance come un Qwilfish arrabbiato e si girò dall'altra parte, pestando un piede a terra, ma non fece altri commenti.

"Detto questo, vi ringraziamo per averci parlato di questo Team Fusione." affermò quello che sembrava essere il capo del quartetto di minatori. "Faremo in modo di scovare questi intrusi e li manderemo via, prima che possano fare ulteriori danni. E cercheremo anche di scoprire cosa stanno facendo ai nostri impianti."

"Va bene... comunicherò a mia madre... la Capopalestra Flo... che Geminia è stata disposta a collaborare, nei limiti del possibile." rispose Cato. Shelly tirò un piccolo sospiro di sollievo, anche se privatamente si chiedeva se quegli uomini, con tutto il loro coraggio e la loro buona volontà, sarebbero davvero stati in grado di affrontare il Team Fusione se avessero fatto sul serio.

"Grazie... faremo in modo di darvi buone notizie il prima possibile." disse l'uomo con la barba nera. "Ora, se permettete... andiamo a far riposare un po' i nostri Pokemon, ci facciamo una birra... e non appena ne abbiamo la possibilità, andiamo a dare un'occhiata a questi spostati del Team Fusione di cui ci avete detto."

"Ricevuto..." rispose Heather di malavoglia. Chelle sospirò e guardò a sua volta da un'altra parte, sentendosi impotente e infastidita davanti al rifiuto dei minatori. Lei era un'allenatrice di Pokemon, per la miseria! Non era da lei nascondersi dietro gli adulti e lasciar fare loro tutto il lavoro! Va bene, magari era un posto pericoloso, e allora? Per un allenatore di Pokemon, faceva parte del mestiere!

Ma era inutile stare là a recriminare. I minatori avevano reso chiaro il loro punto di vista, e Chelle non credeva che avrebbero accettato delle rimostranze. Meglio accettare, e sperare che ai minatori andasse bene. Tra l'altro, se si fossero trovati in difficoltà... allora avrebbero potuto chiedere alle autorità di intervenire direttamente, giusto?

Se non altro, Chelle sperava che fosse così... non aveva fatto tutta quella strada per poi andarsene senza lasciare almeno qualche ricordino a quei fetenti del Team Fusione.

 

oooooooooo

 

Touko si sfregò gli occhi e si passò una mano sulla fronte, in modo da pettinare la frangia di capelli castani che le cadeva sugli occhi. Era già da un bel po' di tempo che studiava quegli appunti... e quello che aveva scoperto era abbastanza da lasciare a bocca aperta qualsiasi esperto di Pokemon.

"Ultracreature, le chiamano..." disse tra sè la giovane allenatrice. Con un grugnito sordo, il suo Emboar le si avvicinò e diede a sua volta un'occhiata al manoscritto. I Pokemon disegnati su quelle pagine erano davvero inusuali... e lui ne aveva viste, di creature strane. "Oh, ciao, Emboar... scusa se sono un po' distratta, ma stavo dando un'occhiata a queste strane creature che Heather e Shelly dicono di aver visto. In effetti, ci sono dei precedenti di avvistamenti simili... soprattutto nelle isole dell'Arcipelago di Alola."

"Boar?" chiese il gigantesco cinghiale dalle zanne infuocate. La pagina alla quale Touko aveva aperto il manoscritto mostrava uno stranissimo Pokemon umanoide il cui corpo sembrava composto di tanti cavi elettrici strettamente intrecciati tra loro, con una testa composta di tanti spuntoni acuminati e le dita esageratamente lunghe; nella pagina successiva, si vedevano un piccolo Pokemon umanoide con delle corte braccia simili a lame... e una imponente figura femminile che sembrava avvolta in eleganti vesti verdi, con delle enormi braccia che fluttuavano ai suoi fianchi. Nella loro stranezza, tuttavia, quelle creature avevano una cosa in comune, una soltanto: avevano qualcosa di terribilmente strano ed alieno, c'era qualcosa nel loro aspetto che incuteva timore, come se non facessero parte della natura nè obbedissero alle leggi della logica.

"Xurkitree, Kartana e Celesteela... sono Pokemon, ma sono molto diversi da quelli che siamo abituati a vedere, non trovi?" disse Touko, intimorita e affascinata al tempo stesso. "Sembra che in tempi antichi, queste creature siano apparse qui a Tunod e abbiamo provocato un bel po' di problemi. Questo spiegherebbe perchè le abbiamo viste su quei murali nelle Paludi Granita."             

"Emboar..." affermò il Pokemon Fuoco/Lotta, gettando un'occhiata al libro per poi farlo vedere ad un altro Pokemon che era con lui - in questo caso, si trattava della Lilligant di Touko, un'elegante creaturina umanoide fatta di fiori e foglie, che lesse con attenzione quello che c'era scritto. Accanto a Lilligant, stava arrivando un altro Pokemon, con passi lenti e pesanti: una tartaruga marina bipede con un grosso guscio di roccia grigio-blu e un'incrostazione rocciosa simile ad una maschera sul viso. La coda era piuttosto lunga per una testuggine, e aveva grosse e lunghe pinne come braccia, e zampe possenti come piedi. Una Carracosta - un Pokemon fossile di tipo Acqua/Roccia, originario del continente di Unima.

"Avete ragione, ragazzi... forse è meglio prenderci una pausa, per adesso." disse la giovane allenatrice di Unima. Si scambiò un cinque con il suo Emboar, lo starter con cui aveva iniziato il suo viaggio nel mondo dei Pokemon poco meno di un anno fa. A volte le sembrava ancora impossibile trovarsi lì, in un luogo affascinante e misterioso come Tunod, dopo aver vissuto un'avventura straordinaria come quella di cui era stata protagonista a fianco di Ash, Misty e Spighetto nella sterminate praterie e nelle grandi città di Unima. Alla fine, però, non rimpiangeva nulla. Si era fatta un bel po' di amici, sia Pokemon che umani, e aveva scelto una strada da percorrere. Era per questo che era lì in quel momento, dopotutto. Le piaceva pensare che quello che stava facendo avrebbe aiutato a scoprire un'altra parte della storia di Tunod, e con essa tutti gli importanti insegnamenti che il passato aveva da dare.

Ovviamente, questo non voleva dire che non potesse prendersi il tempo di divertirsi un po' con i suoi Pokemon. Anzi, si disse, incrociando lo sguardo di Carracosta con espressione affermativa, quella era un'ottima occasione per togliersi un po' di ruggine di dosso... e per allenare un po' anche la sua Pokemon più recente. Quei tipi stravaganti - per non dire pazzi suonati - del Team Fusione erano ancora là fuori da qualche parte, e la ragazzina castana si aspettava di incontrarli di nuovo, prima o poi.

"Spero almeno che Heather, Shelly e gli altri riescano a cavarsela contro di loro." disse tra sè la brunetta, mentre si rimetteva a posto la folta coda di capelli che si alzava fieramente dietro la sua nuca. Lilligant si affrettò dietro di lei, intonando un allegro motivetto e ondeggiando ritmicamente con le anche, come un'autentica ballerina di flamenco. "Oh, tranquilla, Lilligant, so che sono due ragazzine in gamba! Cavolo, sono persino più giovani di me, e già mi danno l'impressione di essere più esperte."

"Lilli..." disse la graziosa Pokemon d'Erba, sentendosi più tranquilla.

Touko si stiracchiò, soddisfatta del lavoro che aveva fatto finora. "Allora... adesso ci prendiamo un po' di pausa... e dopo, riprendiamo a studiare quelle iscrizioni. Credo che possano condurci alla nostra prossima meta. E in qualche modo c'entrano il Trio dei Draghi di Sinnoh, questo è sicuro." disse Touko, mettendosi a riflettere ad alta voce verso la fine. Scosse la testa, imponendosi di staccare almeno per un po'. "Comunque, pensiamoci dopo. Adesso ci prendiamo un po' di momenti per noi, ragazzi! Che ne dite? Vi andrebbe di fare un po' di allenamento?"

"Boarrrr!" tuonò il cinghiale fiammeggiante, un pugno sollevato fieramente in aria. Lilligant ondeggiò di nuovo, un po' più vivacemente, e Carracosta sorrise e battè le pinne davanti a sè. Chi di loro avrebbe potuto resistere ad una simile proposta?

 

oooooooooo

 

"Per te c'è un guaio..."

"Fanne un paio."

"Ma che bel guaio!"

"Fanne un paio."

Cassidy grugnì infastidita quando la tiritera dei suoi complici si ripetè per l'ennesima volta. Se non fosse stato per quell'inquietante Mimikyu a terrorizzare chiunque facesse una mossa falsa, avrebbe già detto a Jessie e ai suoi compagni di farla finita con quella stupida filastrocca.

"Okay, ragazzi, credo che il Team Fusione... o come si fanno chiamare... siano qui attorno. Me lo sento nelle punte dei baffi!" affermò Meowth, tendendo quanto più poteva i suoi sensi acuti. Si stava tenendo quanto più lontano possibile da Mimikyu, che continuava a fluttuare minaccioso accanto alla ragazza dai capelli purpurei, ogni tanto emettendo qualche acuto ringhio intimidatorio. "Ehm... e credo di sentire anche qualcos'altro... credo sia la sensazione che le mie nove vite siano in pericolo..."

"Mimikyuuuuu!" sibilò il fantasmino, e gli occhi del suo improvvisato costume da Pikachu si illuminarono sinistramente.

Scivolando con abilità tra le rocce e i cunicoli nei quali si stavano avventurando, Arbok fece guizzare la sua lingua fuori dalla bocca per "assaggiare" l'aria e farsi un'idea di cosa li aspettava. Seviper attendeva un po' più indietro rispetto a lui e ogni tanto faceva cenno con la coda che tutto andava bene. 

"Se non altro, per adesso non ci sono ostacoli." commentò Butch. "Ne abbiamo già passate abbastanza per adesso, e vorrei sperare che non ci siano altri problemi."

"Ssssharbok?" chiese Arbok. Adesso l'odore era cambiato. C'era qualcosa nell'aria, ed era già abbastanza vicino. La presenza di esseri umani che non erano la sua allenatrice e i suoi compagni di viaggio. E poi, un rumore metallico che riecheggiava debolmente nella caverna... anche con il loro udito notoriamente scarso, Arbok e Seviper riuscivano a distinguere quel particolare suono.

"Hm? Ho l'impressione che Arbok abbia sentito qualcosa... e anche Seviper!" notò Cassidy. I due Pokemon serpente si erano fermati nel bel mezzo del corridoio e stavano guardandosi attorno, in modo da capire da dove provenisse il suono. E adesso, anche Meowth e gli umani avevano la netta impressione di sentire un debole rumre metallico. "Allora, che ne dite? Continuiamo da questa parte, o torniamo indietro e pensiamo ad un piano?"

"Ma che razza di domande sono?" rispose infastidita Jessie, probabilmente infervorata all'idea di surclassare la sua rivale, e di fare ancora qualche passo avanti in questa missione. Era il compito più importante tra tutti quelli che il capo aveva loro affidato... poteva tranquillamente dire che finalmente stava per realizzare lo scopo per il quale si era unita al Team Rocket, e l'impazienza si faceva sentire!

"Andiamo avanti! Se il Team Fusione è qui, allora li cogliamo di sorpresa e li prendiamo tutti, quei farlocchi!" la ragazza dai capelli purpurei si battè un pugno sul palmo della mano, e nel suo entusiasmo, per poco non alzò la voce più di quanto non avrebbe dovuto. "Così ci facciamo dire quali sono i loro piani, e sappiamo quello che ci serve per mandarli tutti all'aria!"

"Non credo che sarà così semplice, Jessie..." rispose Meowth. Guardò accanto a sè e vide il Raticate di Cassidy e Butch che scuoteva la testa. Anche lui pensava che Jessie la stesse facendo troppo facile, e quando Meowth e Raticate andavano d'accordo... voleva dire che la situazione era davveo seria. "Non ricordi quel Levi che le mocciose e quel Nerone hanno affrontato alla Roccia Stregata? Non credo proprio che siamo all'altezza di quel Mega Pokemon! Ti ricordi quello che è successo la volta scorsa, no?"

"Ma questa volta sapremo come fare! E magari potremo impossessarci noi di quella roba che usa per far evolvere i suoi Pokemon!" rispose Jessie, per nulla intimorita. "Immaginate la ricompensa che il capo ci darà quando il segreto della Mega Evoluzione sarà nelle sue mani! Così possiamo unire l'utile al dilettevole!"

"E cosa sarebbe esattamente il dilettevole, Jessie?" chiese irritata Cassidy.

Jessie ci rise su, mani sui fianchi e naso in aria. "Oh, questo non è importante." affermò con spocchia. "Quello che voglio dire è, chi non risica non rosica! Iniziamo col dare una lezione agli scagnozzi del Team Fusione che sono qui, e poi pianifichiamo la prossima mossa!"

"Seviper..." mormorò Seviper, non troppo convinta. Arbok usò la sua coda per dare una pacchetta amichevole sulle spire della vipera dai denti a sciabola, per dirle che sarebbe andato tutto bene.

James sospirò e si massaggiò la fronte. Nemmeno lui era sicuro che sarebbe andata bene...

 

oooooooooo

 

Secondo i calcoli del Team Fusione, il loro obiettivo era stato quasi raggiunto. La quantità di energia che avevano accumulato aveva quasi raggiunto il livello critico, e con quello, i loro compagni avrebbero dovuto avere sufficiente energia da raggiungere la loro prossima destinazione.

Ovviamente, ammesso che fossero riusciti a consegnarla intatta, riflettè Henry mentre si sfregava gli occhi dopo tutto quel tempo passato davanti al computer, con soltanto Huntail e Gorebyss come compagnia. Di recente, almeno a sentire Levi e Cheri, c'erano stato un po' di problemi con quelle ragazzine venute da un altro continente. Una parte di Henry era curiosa di vedere di cosa fossero capaci quelle misteriose bambine... stando alle voci che aveva sentito, provenivano entrambe da Reborn, un posto che fino a poco prima era talmente spaventoso che avrebbe fatto rabbrividire anche i più incalliti criminali di Tunod. Sicuramente, questo faceva di loro delle avversarie da non sottovalutare. Anche Pikachu lo aveva avvertito di trattare quelle due con una certa cautela.

"Tail?" chiese il suo Huntail. Il pesce predatore aveva notato il cipiglio dubbioso del suo allenatore mentre quest'ultimo si staccava dallo schermo, e voleva essere sicuro che tutto andasse bene. Gorebyss, da parte sua, stava rilassato nel suo acquario, a godersi le bollicine di aerazione che gli accarezzavano le squame, come se stesse facendo un idromassaggio. Huntail scosse la testa. Che comportamento poco dignitoso, per un predatore del suo calibro...

Henry volse lo sguardo ai suoi due Pokemon, i compagni che non lo avevano mai deluso da quando era diventato un allenatore a tutti gli effetti. "Tutto okay, Huntail. Non posso dire che mi piaccia quello che sta facendo il Team Fusione, ma a questo punto, non c'è molto che si possa fare, giusto?" chiese retoricamente. Si stiracchiò, provando la chiara sensazione che le vertebre stessero scricchiolando tra loro. "Owww... adesso prendiamoci un po' di riposo, e poi facciamo rapporto..."

Un tremendo boato fece sobbalzare il giovane agente e i suoi due Pokemon acquatici, e ad esso seguì una raffica di colpi talmente forti da rimbombargli nelle orecchie anche a quella distanza. Allarmato, il giovane luogotenente del Team Fusione si mise a posto l'uniforme e fece cenno ad Huntail e Gorebyss di tenersi pronti: il pesce abissale rosa si era già riscosso dalla sua pigrizia ed era uscito fluttuando dal suo acquario, le spire che guizzavano come quelle di un serpente a sonagli in caccia.

"Che sta succedendo? Spero che qualcuno non abbia fatto qualche cretinata con gli altri macchinari..." affermò il giovane. Come se fosse stato evocato dalla domanda, uno scagnozzo del Team Fusione arrivò di corsa, facendosi aria con l'uniforme mentre altri rumori e imprecazioni varie risuonavano tutt'attorno. "Che succede, recluta? C'è un allarme? E' entrato un intruso?"

"Quattro intrusi, Henry! Non so come, ma sono riusciti a trovare un accesso alla base segreta!" esclamò l'uomo vestito di arancione. "Dobbiamo fermarli il prima possibile, o scopriranno quello che abbiamo trafugato alla diga!"

"Che cosa? Accidenti, allora dobbiamo intervenire subito!" esclamò, a dispetto dei suoi dubbi su quello che l'organizzazione stava facendo. Non gli andava davvero di far andare in collera suo padre... "Dove sono questi intrusi?"

"Al piano di sopra... sono entrati dalla grotta che dà verso Geminia!" rispose la recluta. I due si stavano già dirigendo nel luogo dove lo scontro stava avvenendo, seguiti a breve distanza da Huntail e Gorebyss. "Credo che siano dei minatori... non  sono cosa li abbia condotti fin qui!"

"E non ha neanche importanza..." constatò Henry, un attimo prima che un tremendo fragore di rocce frantumate gli facesse capire che qualcuno dei Pokemon aveva subito un duro colpo. Il ragazzo e i suoi Pokemon raggiunsero una rampa di scale che portava ai piani superiori e salirono rapidamente, trovandosi di fronte una scena frenetica di reclute che si adoperavano per difendere il covo. "Gli intrusi lasciateli a me! Voi occupatevi di fare in modo che non riescano a recuperare il componente della diga!"

"Va... va bene, luogotenente!" rispose una donna, cheassieme al suo Farfetch'd si stava già affrettando verso il luogo dove il resto delle reclute faceva barriera... contro quattro uomini dall'aspetto rude, vestiti da minatori ed accompagnati da altrettanti Pokemon di tipo Roccia o Lotta. Un Machoke stava affrontando un Charmeleon e un Pignite appartenenti ad una recluta del Team Fusione, mentre il Boldore dei minatori usava il suo attacco Cadutamassi per scagliare rocce grandi come palloni da calcio... nella direzione di Gurdurr, che poi, come se stesse giocando a baseball, provvedeva a colpirle con la sua trave d'acciaio e a scagliarle contro i Pokemon del Team Fusione!

"Gore!" esclamò allarmato Gorebyss. Si scansò rapidamente quando un grosso pezzo di roccia sfrecciò verso di lui, e riuscì a schivarlo per un pelo! Adombrato, il grazioso Pokemon Sudmarino lanciò un poderoso attacco Psichico - i suoi occhi si illuminarono, e un'ondata di energia mentale quasi invisibile sfrecciò verso Gurdurr... ma non prima che quest'ultimo potesse scagliare un'altra pietra a velocità folle! La scarica di energia mentale intercettò la pietra, che si fermò di colpo a mezz'aria, così bruscamente da iniziare a frammentarsi... e poi esplose, scaraventando ovunque pezzi di roccia e polvere! L'attacco Psichico, pur indebolito, proseguì e raggiunse Gurdurr, che lanciò un'esclamazione di disappunto e venne sollevato da terra di qualche centimetro, per poi essere lasciato cadere goffamente al suolo.

"Hey! Attenti, stavolta abbiamo dei nemici pericolosi!" esclamò uno dei minatori, quello che aveva con sè un Graveler. "Anche se... non mi aspettavo che un ragazzino come te fosse un membro del Team Fusione."

"Nemmeno io mi aspettavo di diventarlo, se può interessarti." ironizzò Henry. "Purtroppo, anche se non ho nulla contro di voi, il mio dovere è fare in modo che il progetto del Team Fusione non trovi inciampi. Abbiamo già avuto abbastanza problemi."

"Hunt! Huntail!" esclamò con decisione il Pokemon Abissi, e agitò con veemenza la coda per dare maggiore enfasi alle parole del suo allenatore.

"Ma davvero? E di che progetto si tratterebbe?" rispose il minatore con il Machoke. Il muscoloso Pokemon Lotta mollò la presa sui Pokemon Fuoco con cui stava combattendo, e si girò verso Henry flettendo i muscoli. "Di qualunque cosa si tratti, state provocando un sacco di problemi, a noi minatori e alla gente di Spumarinia. Quindi, vi dobbiamo chiedere di smetterla e di rimettere tutto a posto."

"Non credo vi sorprenderete se dico di no. Mi dispiace per quelle persone, ma anch'io ho degli ordini e non posso disobbedire..." rispose Henry. Tra sè, fu tentato di aggiungere che in effetti avrebbe voluto disobbedire, ma quello non era nè il luogo nè il momento adatto... "Quindi, vi devo chiedere di andarvene e lasciarci lavorare."

"In questo caso... temo proprio che non ci sia altra scelta. Dobbiamo combattere." affermò l'uomo con il Graveler, per poi fare un cenno al suo Pokemon, che si sgranchì le mani e si mise in guardia. Huntail e Gorebyss erano già ai lati di Henry per affrontare gli avversari - compreso Gurdurr che adesso si stava rialzando massaggiandosi il fondoschiena.

"Per me non è un problema. Huntail, usa Arrotola... e tu, Gorebyss, proteggiti con Barriera!" esclamò Henry. L'anguilla abissale girò rapidamente su sè stessa, una breve danza che ebbe l'effetto di potenziare notevolmente sia i suoi attacchi che le sue difese. Gorebyss, invece, agitò le pinne davanti a sè e mosse la testa, col risultato di creare uno scudo energetico semi-invisibile per proteggersi dagli attacchi nemici.

"Hmm... Machoke, usa un attacco Breccia su Gorebyss!" ordinò uno dei minatori, sperando che la mossa riuscisse a superare la difesa del pesce predatore.

"Graveler, travolgili con Frana!" esclamò un altro minatore. Il masso vivente percosse il terreno e i muri con tre dei suoi pugni, facendo staccare diverse rocce dal soffitto per farli precipitare addosso ai due Pokemon degli abissi marini... ma questi ultimi si separarono con prontezza e schivarono l'attacco.

"Adesso è il momento, Machoke! Colpisci!" esclamò l'uomo con il Machoke. Il colosso si lanciò contro il suo avversario, un braccio alzato per sferrare un devastante colpo di taglio... ma Gorebyss reagì più rapidamente del previsto, ed Henry si sfregò la fronte con fare quasi deluso. Si sarebbe aspettato una tattica un po' più intelligente...

"Gorebyss, usa di nuovo Psichico."

Detto fatto. Il pesce abissale ripetè la mossa di prima, e prima che Machoke potesse mandare a segno il suo colpo, sentì il suo braccio fermarsi a mezz'aria come se fosse stato preso in una morsa! Allarmato, Machoke cercò di divincolarsi e sfuggire a quella presa invisibile, ma non c'era nulla che potesse fare con la sola forza fisica.

Un istante dopo, Machoke si sentì come se fosse stato travolto da un fiume in piena! Una scarica di energia mentale lo investì come se fosse stato un guscio di noce e lo fece volare per diversi metri, per poi farlo schiantare contro un tavolo che si ridusse rapidamente in tanti pezzi di legno infranto! Huntail attaccò di nuovo un istante dopo, e sferrò un potente attacco Idrondata: un colpo di coda che proiettò uno tsunami in miniatura contro Graveler. Il pokemon Roccia/terra cercò di rotolare di lato e riuscì a scansare l'ondata... ma Huntail ne lanciò subito un'altra e investì il malcapitato Graveler mentre si stava ancora rialzando dalla prima schivata, inondandolo e mandandolo a terra! A malapena Graveler riuscì a rialzarsi, barcollante e senza fiato.

"Ugh... maledizione, quel marmocchio è forte!" commentò il minatore che aveva con sè Graveler. "Se non fosse stato per l'abilità Vigore del mio Pokemon, sarebbe già andato a terra..."

Henry non si fermò a gloriarsi del suo vantaggio. Il ragazzo non perdeva tempo, facendo uso di ogni istante a sua disposizione e facendo sì che i suoi Pokemon mandassero a segno degli attacchi potenti e precisi. Gorebyss si voltò di scatto verso Graveler, e ad un cenno di Henry scagliò un attacco Segnoraggio che tolse al masso vivente quel po' di forze che gli restavano. Con un rumore tonante, il Graveler nemico crollò a terra e rimase disteso lì, privo di sensi.

"Bel lavoro, Gorebyss." affermò Henry, sorridendo gentilmente al Pokemon rosa, che si mise in posa come se stesse per fare un servizio fotografico. Huntail fece l'equivalente di un'alzata di spalle - lavoravano assieme da tanto tempo, da quando erano ancora due Clampearl... e ancora non riusciva a spiegarsi come faceva Gorebyss ad essere così frivolo e così abile al tempo stesso. Non si fece distrarre a lungo, ad ogni modo... il Boldore nemico si avvicinò di colpo e cercò di colpire con un attacco Bottintesta, dandosi lo slancio per poi scagliarsi contro il nemico come un siluro di roccia!           

Huntail si scansò agilmente, e riuscì per un pelo ad evitare il colpo! Boldore emise uno strano verso simile al rumore di rocce che si muovevano le une sulle altre, poi andò a sbattere sulla Barriera di Gorebyss con un suono acuto e rimbombante, e scivolò a terra stordito. Il Gurdurr nemico si era rimesso in piedi, e cercò di mandare a segno un attacco Martelpugno, brandendo la sua trave d'acciaio come un enorme maglio!

"Attento, Huntail! Usa Stridio!" esclamò Henry con espressione allarmata. Huntail vide il Pokemon Lotta avversario sollevare la sua arma improvvisata e prepararsi a calarla giù.

"Taiiiiiiil!" strillò l'anguilla abissale. Il suono acutissimo sembrò penetrare nel cervello del Pokemon Lotta e lo stordì per qualche istante... ma riuscì solo a rallentarlo prima che l'attacco si abbattesse su di lui!

Huntail reagì con rapidità - la sua coda guizzò in avanti e afferrò il polso del suo avversario, poi lo strattonò verso di sè e sferrò un poderoso attacco Sgranocchio! Nonostante fosse un attacco a cui Gurdurr era resistente, la differenza di abilità tra lui ed Huntail fece sì che Gurdurr subisse comunque un colpo potente...

"Okay, ragazzi, un bel lavoro. Adesso... Gorebyss, usa Ventogelato e rinfresca loro le idee. Dopo, usa tu un bell'attacco Surf, Huntail!" Henry istruì i suoi Pokemon, che fluttuarono indietro, si scambiarono un'occhiata, e si misero all'opera come due compagni di mille battaglie perfettamente addestrati. Il Pokemon Sudmarino aprì le pinne e scatenò una ululante folata di vento gelido, investendo Boldore e Gurdurr, e facendoli bloccare mentre una coltre di ghiaccio bianco si formava sui loro corpi! I due Pokemon nemici, battendo i denti per il freddo, si sforzarono di liberarsi, ma Huntail agì più rapidamente.

Il Pokemon Abissi spalancò le fauci in maniera quasi impossibile e scatenò una travolgente ondata di marea contro Gurdurr e Boldore, che non riuscirono a liberarsi in tempo prima che il colpo andasse a segno. Entrambi i Pokemon nemici vennero spazzati via dall'ondata, che inondò l'intera area e infradiciò alcuni dei minatori e degli uomini del Team Fusione prima di esaurirsi. Boldore e Gurdurr, privi di sensi, vennero depositati sul terreno roccioso, mentre Huntail riprendeva fiato e faceva un cenno con la testa.  

"Ma... che diavolo... come... come ha fatto a battere i nostri Pokemon così rapidamente?" esclamò stravolto uno dei quattro minatori. "Non è possibile... credevo che soltanto un Capopalestra potesse fare una cosa simile!"

"Ma... voi che razza di allenatori siete?" balbettò un altro minatore. "Perchè vi salta in mente, tutt'ad un tratto, di andare a disturbare la gente che fa il suo lavoro?"

Alcuni uomini del Team Fusione, che avevano assistito alla scena e stavano applaudendo l'abilità dimostrata da Henry, si adombrarono non poco per quelle parole, e il giovane luogotenente ritenne opportuno fare sì che gli animi non si scaldassero. Alzò una mano, per dire ai suoi compagni che non c'era bisogno di scomporsi, e si rivolse ai minatori, che stavano richiamando i loro Pokemon sconfitti. "Pensavate che fossimo un branco di fuorilegge che allenano i loro Pokemon alla rinfusa, senza criterio?" chiese retoricamente. "Mi dispiace, ma come potete vedere, non è esattamente così. Se non fossimo degli allenatori abbastanza competenti, non avremmo fatto i piani che stiamo portando avanti in questo momento... ma mi sa che ho già detto anche troppo."

"Il nostro capo ha ragione!" rispose una recluta femminile. "E' proprio perchè sappiamo quanto è difficile allenare i Pokemon in maniera decente, che stiamo cercando di rendere le cose un po' più facili a tutti!"

Mentre alcuni uomini del Team Fusione si occupavano di legare le mani ai quattro minatori, il capo di questi ultimi volle comunque mostrare che non era stato intimorito. Alzò lo sguardo e fissò rabbiosamente Henry e i suoi due Pokemon d'Acqua, deciso quanto meno a capire qualcosa di tutta quella storia. Il giovane luogotenente rimase fermo dov'era, senza mostrare esitazione o paura. Del resto, non ne provava nessuna, in quel momento. Piuttosto... quello che davvero provava era una sorta di disgusto nei confronti di sè stesso. Quegli operai erano delle brave persone che erano intervenute perchè tenevano alla loro città e al loro lavoro...

"Mi dispiace, ma temo proprio di non potervi accontentare." replicò Henry. "Piuttosto, signori, temo che dovremo trattenervi, almeno finchè il Team Fusione non avrà terminato ogni attività a Geminia. Dopodichè, vi lasceremo andare. Sarà come se non ci fossimo mai stati."

"E intanto, cosa succederà? Eh? Ci dite come se la caveranno lì a Spumarinia? Se dovesse accadere qualcosa, la loro diga non riuscirebbe a proteggerli da un'inondazione!" esclamò un terzo individuo, mentre lui e i suoi compagni venivano portati via dalle reclute.

Henry abbassò lo sguardo, e Huntail cercò il contatto con i suoi occhi in una dimostrazione di preoccupazione. In effetti era vero... senza quel componente trafugato, la diga di Spumarinia non poteva lavorare correttamente. Ma in quel momento, era un problema per il quale non poteva fare niente...

Certo che puoi fare qualcosa, pezzo di stupido! Lo sai che quello che stanno facendo quelli del Team Fusione è sbagliato! Perchè non la smetti di fare il bravo bambino, e non dici a tuo padre che sta rovinando tutto? Sei davvero così vigliacco?

Henry fece una smorfia. Una volta di più, la voce della sua coscienza si fece sentire, e una volta di più si sentì male all'idea di essere costretto ad ignorarla... certamente, tra la confusione e il suo tumulto personale, non ebbe modo di accorgersi della piccola figura che fluttuava nei paraggi, osservando tutto quello che stava accadendo.

Dopo essersi assicurato che nessuno si fosse accorto di lui, e che tutti stessero tornando ignari alle loro attività, Mime Jr. si staccò dall'impalcatura che usava come nascondiglio, e si mise a fluttuare verso i suoi compagni...

 

oooooooooo

 

"Meowth, sei sicuro che tutto vada bene?" chiese James preoccupato, tenendo la sua voce quanto più bassa possibile. Erano già dieci minuti che Mime Jr. si era allontanato... e James cominciava a temere che il suo piccolo Pokemon si fosse perso o fosse stato catturato dal Team Fusione. Jessie doveva ammettere che le dispiaceva per il suo compagno... ma allo stesso tempo, era stato irritante lasciarsi convincere ad aspettare e a non gettarsi a capofitto nell'azione. Sperava che sarebbero riusciti a cogliere di sorpresa il Team Fusione e a farsi dire qualcosa sui loro piani, in modo da concludere quella questione il prima possibile. Ma ad un certo punto, davanti alla persuasione di Meowth e alle preghiere silenziose di James, anche Jessie si era dovuta rassegnare e si era messa ad attendere, sperando che tutto andasse per il meglio.

Il Pokemon felino non rispose e restò seduto per terra a gambe incrociate e con le braccia conserte, come se volesse imitare un maestro di yoga. Era un po' stufo di rassicurare James che Mime Jr. se la sapeva cavare bene. Seriamente, quel piccolo Pokemon aveva l dono di sapersi cavare da ogni impacco meglio di chiunque altro di loro. C'era da imparare da lui...

James storse il naso e armeggiò nervosamente con il colletto della sua uniforme, mentre si guardava attorno per vedere se il suo piccolo Pokemon tornava... Anche Cassidy, Butch e il loro Raticate mostravano qualche segno di impazienza. La ragazza dai capelli arancioni, in particolare, si stava agitando nervosamente, spostandosi nel punto in cui era seduta come se stesse cercando di tenere a freno un fastidioso prurito al naso.

"Allora? Ancora niente?" sussurrò Butch. Si passò una mano tra i capelli, in modo da scaricare un po' il nervosismo... e sentì di colpo qualcosa che gli pesava sulla testa. "Hm? E questo cosa? Hey, non voglio Zubat tra i capelli, adesso!"

"Mime mime!" esclamò la cosa che si era appoggiata sulla testa del ragazzo dai capelli verdini, che scattò su per la sorpresa e cercò di mandarlo via. Ma il Pokemon evitò di farsi prendere con un agile scatto e fluttuò rapidamente attorno al gruppetto, sorprendendo Meowth e arrivando infine davanti a James, che lo guardò stupefatto per un istante prima di riconoscerlo e sorridere sollevato.

"Aaaah, eccolo qui! Cominciavo a chiedermi quando sarebbe arrivato." commentò Meowth.

"Mime Jr.! Ce l'hai fatta! Meno male, per un attimo mi sono davvero preoccupato..." mormorò il ragazzo dai capelli azzurrini, prendendo delicatamente sulla spalla il piccolo Pokemon Psico. "Allora... hai visto qualcosa di interessante? Il Team Fusione... sta cercando di fare qualcosa di strano, da queste parti?"

Mime Jr. disse di sì con la testa, e gli agenti del Team Rocket si alzarono di colpo, ripulendosi come meglio potevano. "Allora per adesso è meglio se tagliamo la corda. Facciamoci dire da Mime Jr. come stanno le cose, e poi pensiamo ad un piano, okay?"

"Io continuo a dire che dovevamo coglierli di sorpresa..." protestò Jessie, ma a quel punto si era rassegnata a fare in una maniera un po' più ragionata. "Spero almeno che Arbok e Seviper avranno la possibilità di dare una lezione a quella gente!"

"Tranquilla, Jessie, andrà tutto alla grande!" rispose Meowth! "Per adesso, portiamo le nostre code fuori da questo post..."

Il felino andò a sbattere contro un muro che era apparso di colpo davanti a lui, e indietreggiò con un miagolio di disappunto. Il resto del Team Rocket si fermò appena in tempo per non fare la stessa fine... e quando Meowth alzò irritato lo sguardo, si rese conto che non avev sbattuto contro un muro. In effetti, si trattava di qualcosa di stranamente soffice, come un peluche gigantesco... talmente soffice che Meowth era semplicemente rimbalzato su di esso, come su un trampolino!

"Hey! Attento a dove vai, tu..." cominciò a dire.

Ma si bloccò di colpo, stupefatto, quando si accorse di cosa si trattasse esattamente.

"Bewear!" esclamò il colossale muro di peluche, guardando il Team Rocket con un sorriso un po' melenso e uno sguardo intenerito...   

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

Note dell'autore: Okay... immagino che per adesso, Heather e i suoi compagni debbano aspettare un po' prima di essere di nuovo in scena. E abbiamo visto Henry in azione. Diventerà un personaggio importante nel corso della storia... in effetti, sappiamo già che è il figlio del misterioso capo del Team Fusione. La sua posizione è parecchio simile a quella di Taka del Team Meteora, in effetti. Per Heather potrebbe essere una situazione anche troppo familiare... 

A presto! Mi raccomando, recensite! :)

 

 

 

  
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