Senza neppure rendersi realmente conto di quello che faceva, prese le sue piccole mani tra le proprie, con l’intento di assicurarsi che si fossero effettivamente scaldate. E mentre le giungeva tra i suoi palmi, stupendosi di quanto fossero minuscole, spostò lo sguardo sul suo viso.
Lei riaprì lentamente le palpebre, fissandolo come fosse in trance, e in quello stesso incanto trascinò anche lui.
«Non voglio che ti ammali, per colpa mia», mormorò appena, mandandolo in confusione. Non si sentiva più in grado di razionalizzare le sue parole, di trovarvi un senso. «Non è giusto che sia io a farmi il bagno, ad asciugarmi per prima.» Perché si preoccupava tanto per lui? Non se lo spiegava. «Facciamolo insieme», propose con un candore inaspettato. E a quel punto, la mente del giovane si azzerò completamente.