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Autore: principessa1793    30/12/2020    1 recensioni
Sono trascorsi 25 anni dalla nascita degli ultimogeniti della famiglia Mendoza Pinzon e del primogenito di Mario Calderon. Quelli che allora erano bambini,ora sono donne ed uomini che si troveranno a vivere la loro vita lavorativa all'Ecomoda. Nasceranno nuovi legami e forti sentimenti. Se siete curiosi... date un'occhiata!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Sandra]
Quando apro gli occhi succede qualcosa che non mi era mai capitato in 26 anni di matrimonio: mio marito non è a letto e non si trova in camera. È strano perché di solito per svegliarlo ci vogliono le cannonate! Gli unici momenti in cui scattava come una molla risalgono a quando i bambini erano neonati e si svegliavano per la poppata notturna. In quelle circostanze era quasi più rapido di me nei riflessi!
Mi libero delle coperte e infilo la vestaglia per cercarlo nel nostro bagno,ma il risultato è negativo. Proseguo nella mia ricerca scendendo al piano terra,ma anche la cucina e il soggiorno sono deserte. Restano solo le camere dei ragazzi poiché dubito mio marito sia in giardino.
“ Santa pazienza! Speriamo non cominci come Armando quando si sposò la Mostrilla! La povera Betty dovette quasi vestirlo a forza come fosse un poppante!” borbotto risalendo le scale. Immagino che possa trovarsi in camera della nostra bambina,colei che oggi diverrà una donna sposata. Magari questa definizione di Carmen come << donna >> è meglio non dirla dinnanzi a Mario…non so proprio come la prenderebbe!
Ed è proprio nella cameretta lilla della nostra ultimogenita che lo trovo. È seduto sul suo letto con le gambe incrociate a fissare una cornice digitale. Quando ero la sua segretaria,non l’avrei mai detto che avesse un animo tanto sensibile!
“ È tanto cresciuta,eh?” esordisco. Distoglie lo sguardo dalla foto di Carmen con la faccia impasticciata di gelato per rivolgerlo a me.
“ Già. Pensare che da bambina ci faceva controllare tutte le sere che sotto il suo letto non ci fossero i mostri!” borbotta.
“ Non credo lo domandi anche a Nick!” replico. Mi fissa seccato.
“ Puoi evitare di farmi pensare a nostra figlia nel letto con un uomo? Era così bello quando la sola cosa che voleva era una fetta in più di crostata alla marmellata di pesche!” ribatte.
“ Mica tanto?! Su quella strada avrebbe rischiato di ammalarsi di diabete! E poi adesso ci darà un nipotino o una nipotina!” obietto.  
“ E diverremo sempre più vecchi!” risponde. E va beh…ma che cos’è? Il giorno della depressione questo?
“ Però sarebbe stato peggio invecchiare da solo. Con te è meno orribile vedere i miei capelli bianchi,le rughe sul volto.” afferma strappandomi un sorriso innamorato. Stiamo per baciarci quando la porta viene spalancata da Max.
“ Interrompo un momento piccante? Non è un po’ strano farlo nel letto dove con tutta probabilità Carmen ha perso la verginità con Nick?” esordisce. Giusto dello zio doveva prendere!
“ MAX!” s’irrita mio marito.
“ Zio,è successa una tragedia. Ieri sera sei rientrato tardi e non sono riuscito ad aspettarti,ma dovresti accompagnarmi a bloccare il mio cellulare. Lo so che oggi si sposa Carmen,ma lì sopra ho tutto: i numeri delle ragazze,le app con le carte di credito,le caselle di posta elettronica!” risponde.
“ Interessante che in cima alla lista delle tue priorità ci siano i numeri delle ragazze,davvero! Comunque il tuo cellulare è al sicuro. Lo riavrai alle nozze di tua cugina. Pare sia stato oggetto di attenzioni dell’incontro di terzo tipo che hai avuto ieri sera. La figlia di Diana sembra sia una specie di gazza ladra!” replica mio marito. Lui alza gli occhi al cielo.
“ Ti pareva! Figuriamoci se non c’era lei dietro la mia sciagura!” borbotta infastidito.
 
[Betty]
Nonostante siano trascorsi 36 anni dal nostro matrimonio,ancora non mi abituo alla sensazione di felicità che mi invade ogni mattina quando apro gli occhi e la prima cosa che vedo è lo sguardo innamorato di mio marito. Mi sfugge un sorriso e gli sfioro la guancia con la punta delle dita. Sorride prima di strapparmi un bacio.
“ Ricordati questo risveglio fra 6 mesi,quando toccherà a me!” soffia contro la mia fronte. Lo guardo aggrottando le sopracciglia. Mi indica il vassoio posto più in basso. Immagino che di suo ci sia solo il pensiero galante e che le leccornie siano opera della nostra domestica.
“ L’ultimo maschio che si sposa!” borbotto. Ancora ricordo gli sforzi per fargli dire la sua prima parola,che fu << pappa >>. Armando provò per giorni ad auto convincersi e a persuadere tutti che avesse detto << papà >> ed invece il pensiero primario di Nick è sempre stato il cibo!
 
Erano trascorse due ore da quando avevamo messo i bambini a letto ed io e Armando entrammo di soppiatto in camera di Nick per prendere il suo primo dentino caduto e rimpiazzarlo con uno dei mostriciattoli con cui adorava giocare all’epoca. Tuttavia tale intento ci fu proibito dalla scena che si palesò dinnanzi ai nostri occhi e che ci lasciò parecchio sorpresi. Nick era seduto al centro del letto con le gambe e le braccia incrociate imbronciato e seccato.
“ Tesoro,che ci fai ancora sveglio?” gli domandai preoccupata. Si era impressionato molto alla vista del sangue ed io e Armando avevamo impiegato un po’ a rassicurarlo e a rincuorarlo sull’arrivo della fatina dei denti. Anche se l’intervento di Giulia non era stato altrettanto soft: a lei il dentino era caduto la settimana precedente e gli aveva semplicemente intimato di non frignare che non sarebbe morto di certo!
“ Aspetto la fatina dei denti! Tanto da qua deve passare! Voglio sapere cosa se ne fa di tutti i nostri dentini!” rispose deciso. Armando mascherò la risata con un colpo di tosse. In effetti era buffo con quella finestrella in bocca!
“ Gli manca solo il fucile in mano! Sembra tuo padre quando ci aspettava alla finestra!” mi sussurrò mio marito.
“ Tesoro,però così la fatina muore di spavento! Lo sai che le fatine se vengono viste da un umano,finiscono per sparire! In più tu l’aspetti come se volessi ammazzarla! Sta solo facendo il suo lavoro!” cercai di farlo ragionare.
“ Anche tu e papà lavorate,ma non vi prendete i dentini dei bambini,non gli fate uscire tanto sangue!” obiettò.
“ Non credo sarebbero di qualità dei vestiti fabbricati con i dentini dei bambini!” rispose mio marito carezzandogli i capelli.
“ Amore,anche a Marietto sono caduti già due dentini e la fatina gli ha portato il camion dei pompieri e il dvd dei cartoni animati dei Pokemon,no?” intervenni. Annuì.
“ E allora rimettiti a dormire e vedrai che domattina la fatina lascerà qualcosa di bello anche a te!” affermò Armando sfilandogli gli occhiali per l’astigmatismo,con i quali sembrava una versione mini di Harry Potter,e facendolo sdraiare sotto le coperte. Poggiò gli occhiali sul comodino e gli regalò un bacio sulla fronte. Anch’io gli baciai la fronte.
Entrambi uscimmo dalla camera sperando che si riaddormentasse alla svelta per poter poggiare quel giochino al posto del dentino.
“ Con Babbo Natale non è così incazzato! Non sarà misogino?” mi sussurrò mio marito beccandosi una leggera gomitata.
 
“ Almeno sposa Carmen,che conosciamo da sempre,che lo ama… Poteva andarci peggio!” cerca di rassicurarmi. Annuisco.
“ E almeno ora hanno un letto loro dove fare le loro cose!” aggiunge. Ridacchio. E mi pareva strano che non lo rinfacciasse!
“ E invece della fidanzata di nostro nipote che ne pensi?” gli chiedo stringendomi a lui. Alza gli occhi al cielo.
“ Che Daniele ha dimostrato più aplomb di quanto ne avrei avuto io se uno dei nostri figli si fosse presentato da noi accompagnato da una simile all’eroina di un manga giapponese! Con tutto il bene,non so proprio come farà a portarla con sé alla prossima sfilata!” risponde diretto.
“ L’aplomb l’ha perso tutto con la storia di sua sorella. Vorrei andare a trovare Marcella domani per confrontarmi con lei. Anche per lei dev’essere stata una batosta!” replico. Mi accarezza i capelli baciandomi la fronte.
“ Credo che sia ancora in knockout dopo lo slancio di sincerità del dottor Vega! Amore,sai benissimo che con Marcella non c’è propriamente una simpatia reciproca,che se ci fossimo sposati non saremmo durati da Natale a Capodanno,ma ammetterai che proprio non lo meritava. Bene o male Charlotte l’ha cresciuta con l’idea che non vi fossero parenti biologici in vita di quella bambina. Il caso di Aisha è stato diverso: il dottor Vega ha sempre saputo dell’esistenza di un padre. Che poi si è rivelato essere quel cerbero del nostro futuro cognato è un’altra storia. Non so se capisci cosa intendo!” ribatte.
“ Che poi sinceramente non lo capisco: ma ti pare che c’è tua nipote in giro che sta crescendo con un’altra famiglia e tu ti metti a giocare a fare il padre della figlia di un altro?” aggiunge. Anche su questo non gli si può dare torto!
“ Certo è che per come Charlotte è legata a Marcella,quel tipo rischia il linciaggio. Nei suoi panni terrei la bocca chiusa!” commento.
“ Daniele pensa che anch’io dovrei tenere la bocca chiusa su quello che sappiamo!” mi rivela. Per una volta ha detto una cosa sensata!
“ Se tutti ti consigliamo la stessa cosa un motivo ci sarà,amore mio!” replico per poi strappargli un bacio. La porta della nostra camera si apre ed entra Filippo che ci fissa con un sorrisone.
“ Ometto,non si bussa più?” gli domanda Armando.
“ Nonno,nonna,buongiorno! Quando andiamo dalla zia Cami per giocare con Cookie?” chiede di rimando nostro nipote lasciando mio marito senza parole. Armando alza gli occhi al cielo trattenendosi dal dire una parolaccia.
“ Amore,a quest’ora gli zii stanno dormendo!” affermo.
“ Non li possiamo chiamare per sapere come sta Cookie? O possiamo far loro una bella sorpresa!” propone. Ieri mattina sono stati loro a sorprendere noi e la cosa è stata imbarazzante!
“ NO! La sorpresa no! Per carità di Dio,tesoro! Alle nozze dello zio Nick,chiederai agli zii se domani pomeriggio potrai fare merenda da loro,ok?” negozia Armando ottenendo un abbraccio e un bacio.
 
[Mario jr.]
E così oggi la peste si sposa! Scommetto che papà sarà un fascio di nervi e che nella sua mente non si sarebbe mai aspettato che la prima ad accasarsi sarebbe stata la sua bambina! Ed invece manca più di un anno alle mie nozze con la pulcetta,che oggi ha pensato bene di bruciare le uova al bacon. È la terza padella che mi brucia in questa settimana!
“ Amore,devi solo fare da testimone. Non dobbiamo sposarci noi!” le rammento.
“ La fai facile! Chi ha mai fatto da testimone? Io no! I testimoni firmano prima o dopo gli sposi?” replica su di giri.
“ Piacere,Mario Calderon! Non so se lo ricordi,amore mio,ma neanch’io ho mai fatto da testimone! Ce lo dirà il prete,immagino!” la rassicuro.
“ Dio Mio,che ansia! Hermes e Charlotte almeno l’hanno già fatto! Per loro è più semplice!” replica.
“ Andrà tutto bene,amore! Avranno una testimone super sexy!” le sussurro all’orecchio. Ridacchia.
“ Anche un testimone super sexy! È stato divertente il video che c’ha mandato Pili!” replica. Rido.
“ Dino col singhiozzo che le fa ballare la pancia. Il nostro nipotino è già un fenomeno!” ribatto. Decido di scrivere un messaggio alla mia sorellina,che a quest’ora sarà di certo un fascio di nervi.
 
{ Buongiorno peste,il grande giorno è arrivato e so che sarai nervosa,emozionata ed impaurita. So che sarai spaventata dalla vita che ti attende,che avrai paura di non riuscire ad essere una buona moglie ed una buona mamma,ma so per certo che riuscirai ad eccellere in entrambe le cose. Ed anche se da bambini hai rischiato più volte di ammazzarmi,sappi che per qualsiasi cosa il tuo fratellone c’è sempre. Ci vediamo in chiesa e cerca di non fare troppo tardi,che ti sei scelta pur sempre un Mendoza e va a finire che il solco nella navata che non ha scavato Bob  lo farà lui!}
 
“ Sei stato molto dolce!” mi sussurra la mia pulcetta sbirciando il messaggio prima che lo invii. Le strappo un bacio.
“ Magari anche Carlos sarà così dolce con te quando ci sposeremo!” ipotizzo.
“ Più probabile che faccia le condoglianze a te per il guaio in cui ti stai infilando!” ribatte a ragione. Sì,Carlos è più il tipo da queste uscite!
 
[Hermes]
Avvolti nello stesso accappatoio,le asciugo il ventre più morbido di quando l’ho conosciuta perché oramai le mie bambine sono grandicelle. Non vedo l’ora di stringerle a me!
“ Avremmo dovuto dire a tutti che abbiamo finalmente la certezza dell’arrivo delle due principesse e invece tua zia con la sua vita intima e il suo regalo osceno ha rovinato l’atmosfera!” sussurro a mia moglie carezzandole la pancia.
“ A breve non potremo più farlo!” afferma. Dire che sono due femmine?
“ Dici che lo faranno da sole? Amore mio,non crederai mica a quella credenza stupida della pancia a punta per i maschi e di quella tonda per le femmine? Non credo potrebbero scoprirlo prima della nascita se non lo diciamo noi!” replico. Si volta verso di me accoccolandosi fra le mie braccia. Le accarezzo i capelli pregando con tutto me stesso che non sia il preludio di una crisi di pianto. Non oggi che si sposa Nick!
“ Intendevo asciugarci con lo stesso telo. Avrò la pancia enorme e non potremo più farlo!” chiarisce. Sorrido.
“ Non importa! Vorrà dire che quando uscirai dalla doccia,ti asciugherò io e poi ti passerò la crema corpo per viziare te e le mie principesse! Bebe,Benny,c’è papà qui!” la rassicuro per poi rivolgermi alle mie piccoline.
“ A zio Daniele bisognerà dire con un certo tatto che il diminutivo di nostra figlia Beatrice sarà Bebe,lo sai?” sghignazza.
“ Dopo il lubrificante vaginale ricevuto come regalo d’inaugurazione per la casa,credo che il suo livello di tolleranza sia aumentato!” ironizzo strappandole una risata divertita. Si stringe forte a me per poi scoppiare a piangere. No! Adesso no,amore mio! Non posso portarti in chiesa come una specie di fontana! Non farmi questo alle nozze di Nick,ti prego!
“ Gattina,che c’è?” le domando preoccupato e quasi rassegnato alle sue crisi di pianto.
“ Quando partisti per il Messico e mi affidasti il cactus,nella tua lettera di raccomandazioni sembravano esserci le istruzioni per accudire un bambino nostro ed io lì per lì ho pensato che sarebbe stata una sciagura avere un figlio con te. Mi perdoni? Per me tu e loro siete una benedizione e lo sarete sempre!” singhiozza. Se andiamo avanti così,per la fine della gravidanza mi chiederà scusa anche per tutti i ceffoni che mi ha rifilato quando ci siamo conosciuti o per avermi rubato la merenda all’asilo!
“ Infatti non aspetti un figlio da me. Ne aspetti 2. Due bellissime principesse! Non importa! Hai accettato di sopportarmi ed io ti amo da morire! A Bebe e Benny non lo diciamo,ok? È un segreto solo nostro!” cerco di rassicurarla come posso.
“ Amore,sei ancora preoccupata per tua madre?” le domando carezzandole i capelli.
“ Dopo ieri sera ancora di più! E credo che zio Daniele sappia attorno a cosa vertono le sue stranezze!” risponde.
“ E se provassi a parlarle? Rispetto a quando giocava a freccette con la mia foto,mi pare sia più propensa al dialogo!” replico. Sorride divertita.
“ Non ha mai giocato a freccette con le tue foto!” mi rassicura baciandomi.
 
[Marcella]
A destarmi sono delle dolci carezze lungo la mia colonna vertebrale e una voce che ripete il mio nome. Mi sveglio lentamente stropicciandomi gli occhi e quando rivedo il suo volto sbatto più volte le palpebre.
“ Amore,tutto bene?” mi domanda mio marito. Gli occhi mi si riempiono di lacrime e mi stringo forte a lui. Il suo profumo è lo stesso di sempre e ne faccio scorta.
“ Hai fatto un brutto sogno,Marce?” mi chiede.
“ Orribile! Ma tu stai bene,per fortuna!” rispondo sollevata.
“ Ho due figli bellissimi,una moglie meravigliosa e a breve saremo nonni,perché non dovrei stare bene?” replica. Mi allontano da lui basita.
“ Non era un sogno allora! Michel,vogliono rubarci nostra figlia ed io non so che fare!” singhiozzo scoppiando a piangere.
“ Nessuno ci porterà via nostra figlia. Non lo permetterai! E poi pure tuo fratello sarebbe capace di sbranare chiunque provi ad attentare alla stabilità della sua famiglia! Amore,sei una donna forte! E sono contento che i nostri figli abbiano te! So che li ami il doppio da quando io… E che amerai anche le bimbe di Lotte! Sarai la nonna più bella del mondo!” mi rassicura. Mi sfuggono alcune lacrime,che non riesco a frenare.
“ Quella sera avrei voluto essere con te!” gli rivelo.
“ I nostri figli avevano ed hanno bisogno di te. Ed io per essere sereno ho bisogno di saperti felice! Anche se questa felicità dovesse essere prodotta da un altro uomo!” risponde sbigottendomi. Faccio per confutare tale idea bislacca,ma una specie di terremoto mi desta. Come al solito,la rovina della mia vita è Bea. Dopo tutto ciò che è emerso ieri,ha pensato bene di disturbare anche il mio sogno.
“ Sognavi il dottorino sexy? Avevi un sorrisone enorme!” trilla. Il << Buongiorno >> è divenuto fuori moda?
“ Ho sognato Michel. Era felice delle bambine!” borbotto voltandomi a fissare la foto del nostro matrimonio che tengo sul comodino.
“ Sono felice anch’io. Non vedo l’ora di abbellirle!” squittisce. Sarà felice Hermes!
 
[Daniele]
Sono in giardino intento a consumare la colazione con mia moglie e la mia primogenita. È una bellissima giornata di sole,fin troppo mite per essere quasi inverno,ma mi piace godermi tale tepore e bearmi dei loro sorrisi e delle loro risate. Mi piace viziarle spalmando loro la marmellata sul pane tostato o versando loro il succo d’arancia. È il mio modo per coccolarle come meritano!
“ Perché ci fissi?” mi domanda Roberta curiosa.
“ Siete sincronizzate nei movimenti!” rispondo. Sorridono. Faccio per afferrare la mano di mia moglie,ma la stessa perde forma e consistenza dinnanzi ai miei occhi lasciandomi sconvolto.
“ Non puoi!” mi rammenta come se fosse ovvio.
“ Perché?” domando confuso.
“ Perché noi non esistiamo più,non ricordi? Puoi solo guardarci. È impossibile toccare qualcosa di irreale e noi siamo solo una proiezione della tua mente!” replica Camilla. Sta scherzando? È sempre stata ironica,ma questo scherzo non fa ridere!
“ L’hai scritto tu in una delle tue lettere,ricordi? << Qualsiasi cosa accada,vivrai sempre dentro di me. >> Così quando ti manco troppo mi immagini con te,ma io non ci sono più da 40 anni!” mi spiega pazientemente Camilla.
“ Non ci sei più?” balbetto sconvolto. Anche la mano di Roberta si smolecola quando provo a toccarla.
“ Siamo la famiglia che avresti potuto avere,se non ci avessi lasciate andare a Zurigo senza far nulla. Se la mamma non si fosse tagliata le vene ed io non fossi morta nella sua pancia. Se la tua viltà non c’avesse uccise! Avrei potuto essere davvero così e volerti bene,ma quando sono morta ero solo un piccolo corpicino,il tuo puledrino!” chiarisce Roberta. Mi sveglio di soprassalto da quell’incubo.
Ho la fronte madida di sudore quando apro gli occhi. I raggi del sole mi accarezzano la faccia e il torace,lo stesso che le fa da cuscino. Le accarezzo i capelli e la gota prima di baciarle il capo. Il suo profumo mi tranquillizza subito. La stringo a me beandomi del suo calore per mandar via le sensazioni orribili che mi ha lasciato addosso quell’incubo. Sono rare le volte che ho avuto una paura simile e le ricordo tutte.
 
Infilai la chiave nella serratura della dependance che Roby ci aveva lasciato accompagnato dal malumore. Era il mio primo litigio con Roberta da quando ci eravamo conosciuti di persona e c’ero rimasto un po’ male per come aveva liquidato la questione del secondo figlio. Anch’io,tuttavia,avevo sbagliato accusandola di essersi limitata a strisciare dopo l’aborto anziché rialzarsi.
“ Amore,dove sei?” domandai cercando Camilla.
“ Amore mio,sono in cucina! Tutto bene?” replicò con un tono strano. Appesi il cappotto all’attaccapanni e vi avvolsi anche la sciarpa.
“ Sì,amore mio. Ho sentito anche Giulio e Barbara. Sono sempre giù di morale,ma va già meglio rispetto a ieri. Credo che la situazione sia destinata solo a migliorare!” le narrai mentre la raggiungevo in cucina. L’odore di crostata era difficilmente ignorabile già dall’anticamera.
“ Ho dimenticato qualche ricorrenza?” le chiesi abbracciandola da dietro e baciandole il collo prima di notare il suo pallore.
“ Amore,stai bene?” le domandai preoccupato.
“ Ha chiamato il laboratorio di analisi quando non c’eri ed erano pronti i risultati. Li ho ritirati. Sono lì!” farfugliò indicando il portalettere appeso al muro. Restai sconvolto prendendomi qualche minuto.
“ Li hai visti?” balbettai. Scosse il capo. Dai suoi occhi sfuggirono alcune lacrime che caddero sul ripiano della cucina. La strinsi forte a me.
“ E se quello di questi anni risultasse solo un sogno? È stato questo a tenermi in piedi in questi anni! Io non ce la farei! E Roby…la prenderebbe peggio di tutti!” si sfogò prima di scoppiare in un pianto disperato. Me la strinsi al petto prima di ferrare la busta. Costellai il capo della mia donna di baci portandola con me verso il divano.
“ Amore,Roberta è nostra figlia,mia e tua. Questo test ce lo confermerà,ok? Le somiglianze fra noi sono evidenti e non le abbiamo solo sognate per la gran voglia di avere un figlio assieme!” cercai di rassicurarla sebbene fossi più spaventato di lei. Si strinse di più a me quando sollevai la parte superiore della busta per aprirla ed estrarre il referto.
“ Dan,è nostra figlia,vero?” mi chiese di nuovo conferma. Annuii strappandole un bacio. Avevo paura quanto lei,ma dovevo rassicurarla!
Inspirai a fondo ed espirai prima di spiegare per bene il foglio di carta. C’erano dati e valori a confronto e tutti quei numeri,gli stessi che per tutta la vita avevo sempre amato,mi diedero ai nervi. C’era bisogno di perdersi in tante chiacchiere,porca miseria? Ma forse ero io che stavo lasciando vagare lo sguardo su quella pagina per non arrivare al fondo rischiando che la mia vita finisse di nuovo nell’immondizia.
“ Avevi ragione,come sempre,amore! Guarda!” esultò Camilla tempestandomi la guancia di baci ed indicando la parola al centro dell’ultima riga. COMPATIBILE. 11 lettere che messe in fila mi ridavano la voglia di vivere e restituivano i colori al mondo. Mi sfuggirono alcune lacrime di sollievo. Lacrime che lasciarono il posto ai singhiozzi.
“ Amore,ma piangi?” mi chiese preoccupata l’amore della mia vita.
“ Il primo passo perché la nostra Robertina diventi una Valencia!” borbottai felice ottenendo un bacio.
“ Non Robertina!” mi rammentò fra un bacio e l’altro sulle mie labbra.
 
“ Ti amo con tutto me stesso e nessuno ci porterà via la nostra famiglia,quella che abbiamo tanto cercato e meritato! Non permetterò mai più a nessuno di farti del male! Sei qua! Sei al sicuro fra le mie braccia,amore!” le sussurro sebbene non possa sentirmi.
Afferro il mio cellulare constatando che a breve suonerà la sveglia che avevo impostato,ma dato che sono sveglio,mi adopero per disattivarla perdendomi ad osservare la nostra foto che fa da sfondo al display. So che è stato solo un incubo,ma ho bisogno di assicurarmi che anche Roby stia bene,quindi la scosto leggermente da me,ma mugugna contrariata.
“ Amore,dove vai? Resta qui!” bofonchia sfregandosi gli occhi ancora serrati con le mani chiuse a pugno.
“ Vado a controllare Roberta! Ma giuro che torno presto per darti il buongiorno!” rispondo come fosse la cosa più ovvia del mondo. Le accarezzo delicato i ricci ribelli. Scatta a sedere per trattenermi per un braccio.
“ Il tuo senso dell’umorismo mi è sempre piaciuto,ma questa battuta non è divertente. C’è suo marito di là con lei,amore! Potrebbero star dormendo,ma che facendo qualcos’altro! Una tua incursione renderebbe questa convivenza complicata!” cerca di dissuadermi. M’irrigidisco.
“ IN CASA NOSTRA E CON NOI NELLA STANZA DI FIANCO? ALLORA È UN DEBOSCIATO!” mi altero provocando delle sue risatine dapprima controllate e poi a dir poco prorompenti. Non può posare le sue manacce su mia figlia,mentre sono a pochi metri da loro!
“ Amore,credo che Junior e Susanna avrebbero da obiettare in merito,visto che noi due non ci siamo votati alla castità quando vivevamo al bilocale! Non ci pensare! O vuoi che ci asteniamo dal consumare il nostro amore durante la permanenza di nostra figlia qui?” replica con un tono malizioso per il quesito finale. L’attiro dolcemente facendola finire a cavalcioni su di me. È così bello poterla toccare dopo quell’incubo!
“ Voglio il mio bacio del buongiorno!” affermo carezzandole il viso e il collo. La sua pelle sembra fatta appositamente per essere venerata.
“ Cosa stavi sognando? Cosa non sarebbe colpa tua?” mi chiede. Mi blocco immediatamente dal vezzeggiarla ulteriormente.
“ Era un brutto sogno!” mugugno chinando lo sguardo. Mi solleva il capo con due dita sotto il mento.
“ Esatto. Era un brutto sogno e qualsiasi catastrofe tu abbia sognato,non si è verificata per colpa tua,amore!” replica prima di catturare le mie labbra in un bacio. Ricambio quel bacio carezzandole la schiena.
“ Sono qua,amore. Sto bene. Finché sei con me non può accadermi nulla di brutto. E lo stesso vale per Roby: nessuno le farà del male! Adesso c’è il suo papà a proteggerla!” mi rassicura fra un bacio e l’altro.
“ In una delle tue lettere hai scritto di essere stanco di essere costretto a sopravvivere senza i miei baci,senza il suono della mia risata,senza dormire stretto a me. E per me era lo stesso! Ora sono così felice. Sei tu la mia felicità. Sempre!” esclama carezzando dolcemente il mio viso.
“ E tu la mia,amore mio. Sempre. Se decidessi di divorziare da me per mancanza d’amore,ti lascerei tutto perché non farebbe differenza per me. Sei tu la mia vita,Cami! Io non riuscirei più a tornare come prima!” le sussurro. Si stringe forte a me posandomi una bacio sul collo.
“ Che sciocchezza è questa? Non vado da nessuna parte,amore! Il nostro matrimonio è per sempre,tesoro! Non voglio una vita senza di te! Ti ricordo che i nostri progetti non prevedono alcun divorzio,ma solo una culletta in camera da letto per il nostro bambino! Pensavo piuttosto,in previsione di questo meraviglioso progetto,non sarebbe il caso di spostare il pouf contenitore che abbiamo ai piedi del letto? Lì vorrei piazzare la culla quando sarà! Insomma,se sei d’accordo,vorrei tenerlo in camera con noi i primi tempi!” replica. Le strappo un bacio.
“ Sì,il pulcino starà qui con noi. Vedrai che all’altare arriveremo in 3,ne sono certo!” la rincuoro.
“ Sarebbe bellissimo! Un modo per riprenderci il matrimonio che c’hanno rubato,quello con Puledrino nella mia pancia!” replica. Sorrido.
“ Sarà un altro Puledrino,ne sono certo! Non vedo l’ora di tenervi sempre con me!” le rivelo.
“ Anch’io,amore. Sarai un papà fenomenale! Tuttavia per la prossima mezz’ora dovrai fare a meno di me perché devo preparare la colazione!” ribatte facendo per divincolarsi,ma la cingo forte.
“ Resta qui,amore! Non ho molta fame di cibo!” mugugno languido carezzandole il ventre sotto la maglia del pigiama. Le mie carezze la fanno rabbrividire. Catturo le sue labbra in un bacio quando si appresta a ricambiare le mie carezze.
“ Neanch’io,ma ci sono nostra figlia e nostra nipote che non hanno questo tipo di fame la mattina,Valencia! E nel caso di nostra nipote è un bene che non abbia questo genere di appetito,amore mio! Non mi tentare,dai!” prova ad obiettare fra un mio bacio e l’altro. Mi godo i suoi baci,le sue dita sulla pelle,il suo calore,fino a quando un rumore secco di nocche contro la porta non ci fa staccare. E che cazzo!
“ Anita,sto tentando di corrompere mia moglie! Non è il momento!” borbotto coccolando il collo di mia moglie,che scoppia a ridere.
 
[Roberta]
“ Volevo portarvi la colazione a letto. L’ho preparata io! Vi aspetto giù!” li avviso. Faccio per allontanarmi dalla porta.
“ Amore,entra! Tu non sei Anita!” mi autorizza mia madre. Non sono Anita,ma non per questo merito di essere traumatizzata da loro! Mi faccio il segno della croce prima di aprire la porta.
Quando accedo alla loro camera li trovo seduti sul letto in pigiama. Papà mi fissa come fossi un fantasma,tanto che penso di avere qualcosa sulla faccia. Mi guardo allo specchio quando passo davanti la toletta di mamma,ma non mi sembra di avere sporco in viso.
“ Ti insegno una cosa su nostra figlia,amore: quando porta la colazione a letto,vuol dire che vuole scusarsi!” sussurra mia madre a papà.
“ Non devi! È normale che tu sia stata un po’ scossa dalla notizia! Amore,vieni a sederti qui!” m’invita mio padre. È pallido. Troppo pallido.
“ Non ti senti bene,papà?” gli chiedo impaurita. Mi siedo davanti a lui e mi abbraccia forte stritolandomi quasi. Posa tanti baci sulla mia testa.
“ Tu lo sai che ti adoro,vero? Mi sei mancata tanto in questi anni! Ho provato spesso a darti un volto! Papà è qua e non ti lascia più!” mi rivela. Non c’è mica bisogno che mi rassicuri sul suo affetto? So benissimo che mi vuole bene!
“ Papà,non c’è bisogno di ribadirlo! Non potresti fare di più per farmi sentire il tuo affetto! Sei un bravissimo papà,il migliore!” lo rincuoro.
“ Papà ha fatto un brutto sogno!” mi comunica mia madre carezzandomi i capelli. Dopo ieri sera,chi ha avuto una nottata serena?
“ Ci siamo io e la mamma. Andrà tutto per il meglio!” lo rassicuro. Gli bacio la guancia per poi accoccolarmi fra le braccia della mamma. Penso spesso a come l’ho trattata quando ho scoperto la m0ia paternità e mi rimprovero perché proprio non lo meritava. Tutta colpa di quei due grandissimi stronzi! Ho rischiato che restassero infelici per sempre,che non si ritrovassero mai!
 
Ero riuscita a stento a dare l’indirizzo di mio zio al tassista per quanto ero sbronza. L’ultima volta che mi ero ridotta in quello stato era stato quando avevo scoperto il tradimento di Joshua,il mio ex. Era stata una reazione a caldo la mia,ma la vendetta a freddo era stata una goduria!
Entrai in casa senza fare troppo casino,ma mi caddero di mano le chiavi un paio di volte prima di riuscire a metterle nel piccolo centrotavola all’ingresso. Ero già riuscita per miracolo a centrare la toppa e ad indovinare la chiave per accedere a casa. Il cucù segnava le 7 e ritenevo strano che mia madre non avesse allertato tutti i numeri d’emergenza presenti al mondo!
Avevo bisogno di sedermi ed il divano mi sembrava un miraggio lontano,una specie di oasi nel deserto. In fondo da seduta avrei fatto meno danni,visto che riuscivo a stento a camminare,nonostante le scarpe abbastanza basse per i miei standard.
Arrancai con fatica verso il sofà e restai senza parole di fronte alla scena che mi si parava dinnanzi agli occhi. Mio padre e mia madre dormienti e abbracciati,come ancorati l’uno all’altra. Lei dormiva serena con la testa poggiata sul petto di lui,stretta a lui come se qualcuno stesse per toglierglielo dalle braccia; e lui la stringeva fra le braccia quasi a proteggerla dal mondo o a difenderla dal male,come se stesse cingendo quanto di più fragile e prezioso esistesse nell’universo. Se prima pensavo che fossero << Amore e Psiche >> di Canova la descrizione dell’amore in un’immagine,ora non ero più tanto sicura. Ma dovevo svegliarli. Non potevo permettere che mia madre lo illudesse di nuovo per poi farlo morire di dolore. Dovevo proteggere papà! Che ne sarebbe stato di lui al ritorno della mamma da suo marito?
A rimettere a posto le cose c’avrei pensato dopo. Prima volevo sdraiarmi 5 minuti con loro per cercare di immaginare come sarebbe potuta essere la mia vita se le cose fossero andate diversamente. Tutta la notte avevo immaginato mio padre spingermi sull’altalena, sollevarmi da terra per farmi volteggiare fra le sue braccia, accompagnarmi all’altare… le tappe che mi avevano rubato e che non potevo riavere indietro!
Adocchiai uno spazio del divano non occupato dai loro corpi per sedermi e poi stendermi fra le braccia di papà,ma la mia incoordinazione motoria dovuta all’alcool mi fece centrare in pieno lo stomaco di papà,che si svegliò di soprassalto. Che figura di merda!  
“ Roberta!” esclamò contento di vedermi. Almeno non era arrabbiato per essergli atterrata sulla pancia.
“ Papà!” mugugnai a mo’ di saluto. Lo conoscevo così poco e mi sembrava ancora strano averlo come padre (mai più strano del padre che avevo avuto per tutta la vita e con cui litigavo spesso e volentieri).
“ Tesoro,ma dove sei stata fino a quest’ora? Saranno le 6!” replicò quando poggiai il capo sulla sua spalla.
“ Veramente sono le 7! Ero ad un pigiama party,anche se stavano in pigiama solo zia Marcella e zia Bea. Ma lo sai che zia Bea si concia come un Teletubbies prima di andare a dormire? Ora capisco perché è ancora single!” ribattei. Era la prima volta che potevo restare abbracciata a mio padre. Forse se quello non si fosse messo di mezzo,avremmo trascorso tante serate noi 3 accoccolati sul divano a guardare i cartoni animati o i film per poi addormentarci abbracciati!
“ No,per fortuna,la visione notturna di Bea l’ho sempre evitata ed ora capisco anch’io perché è ancora single!” rispose facendomi ridere.
“ Ma come mai sei venuta a casa mia?” mi domandò. Si era ubriacato pure lui per riuscire a dormire?
“ Mi sa che sei più ubriaco di me! Questa è casa di zio Armando! E tu sei sul suo divano!” risposi ridendo.
Cercò di alzarsi accorgendosi solo dopo della testa di mia madre sull’altra sua spalla. Aveva un ghigno imbronciato sul viso e mio padre prese a fissarla in modo strano,come perso in un mondo tutto suo. Sembravo quasi di troppo fra loro.
“ Camilla! Camilla!” la chiamò scuotendola leggermente cercando di scostarsi da quell’abbraccio. Quello di mamma era quasi un placcaggio nei suoi confronti più che un abbraccio.
“ Amore,ti prego,lasciami dormire!” bofonchiò mia madre lasciandolo sgomento. La vicinanza del mio orecchio al suo petto non mi fece sfuggire il battito accelerato del suo cuore a quell’appellativo. C’avevo visto giusto: la amava ancora e avevo fatto bene a salvarlo da un’altra delusione!
 
“ Amore,ma non hai dormito?” mi domanda la mia mamma. Papà mi sfiora i capelli baciandomi la tempia.
“ Dev’essere il cambio di letto o la cena disastrosa. Chissà che faccia ha quel ragazzo! Magari ti somiglia,papà!” ribatto giocando con i capelli della mamma emulata dal mio papà. Mi ha sempre calmato tale gesto,anche se adesso la mamma pare la nostra bambola di porcellana.
“ Guarda,in merito sono abbastanza tollerante,mi va bene praticamente tutto,anche una somiglianza con suo padre. Purché non somigli a tua zia Bea! Sarebbe una versione giovane di Ugo Lombardi e non reggerei ad una cosa simile!” replica facendoci ridere.
“ E se somigliasse al nonno?” ipotizzo. Gli sfugge un sorriso malinconico.
“ Il nonno sarebbe stato molto felice di conoscerti. Tornando a quel ragazzo,se somigliasse a tuo nonno,mal tollererebbe la maternità di tua zia, credimi! Per quel ragazzo sarebbe un trauma più che la nostra famiglia allargata,che i suoi fratellastri e tutto il resto!” afferma.
“ Tuo marito sta dormendo?” mi domanda mia madre. Mi stringo nelle spalle.
“ Non ho dormito in camera stanotte. Sono scesa per bere ed ho sentito Susanna e Clizia parlare,mi sono fermata da loro e ci siamo addormentate lì. Ma ora Susy è uscita con la cagnetta di Junior!” racconto loro.
“ Come sta?” mi domanda mio padre.
“ Doveva fare i bisognini!” gli rispondo. Mi fissa perplesso.
“ Ah ti riferivi a Susanna! Bene. Senti,papà,visto che non aveva mangiato quasi nulla a cena,sono andata di sotto a prenderle qualcosa ed ho trovato i biscotti alla menta della mamma. Papà,so che sono i tuoi preferiti,ma uno tirava l’altro: Clizia aveva le sue cose, io ero stanca per il viaggio; Susanna era depressa e…” farfuglio.
“ Che vuol dire che Clizia aveva le sue cose? Cioè…lei…” balbetta papà interdetto. Mannaggia a me che non tengo mai a freno la lingua!
“ Gliene preparerò altri. Susy ti ha detto cosa ha intenzione di fare con quel ragazzo?” mi domanda la mamma carezzando la mano di papà.
“ Lo vuole lasciare. Io le ho consigliato di cambiare la serratura del suo appartamento. È vero che ha la testa per dividere le orecchie,ma in fondo cosa sappiamo di lui e delle sue storie precedenti? Se fosse uno che perseguita le ex? Io non voglio finire in un talkshow a parlare di mia sorella con il plastico di casa di Susanna in primo piano! Non ci tengo proprio!” replico. Papà sorride.
“ Hai fatto benissimo,tesoro! È il consiglio che le avrei dato anch’io se ieri sera non si fosse chiusa nel suo mutismo e nel suo odio verso quella povera disgraziata che sta con tuo fratello! Ancora un po’ e la prendeva con la fionda!” si congratula strappandomi un sorriso.
“ Oddio! Mi sono dimenticato di Cookie! La pulce deve uscire!” esclama papà facendo per alzarsi.
“ Veramente si è offerta di portarlo fuori Clizia!” gli comunico tranquillizzandolo. Lui e la mamma si fissano in modo strano.
“ Amore,io e papà dobbiamo dirti una cosa!” afferma mia madre allarmandomi. La loro ultima rivelazione mi ha scioccata con la storia del fratellino nei loro piani e l’espressione di mia madre non è per nulla felice.
“ Volete che faccia da madrina al fratellino?” domando scherzosa.
“ Riguarda Clizia. È una cosa seria,che spero avrai modo tu di narrare a tuo marito perché riguardo la bambina mi pare ancora più ottuso di me!” risponde papà. Che può mai essere accaduto?
 
[Junior]
È meraviglioso quando apro gli occhi e la prima cosa che vedo sono due pozzi luminosi celesti che mi fissano con tenerezza. Sorrido di rimando sebbene svegliarmi non sia mai stato piacevole per me prima di lei.
“ Buongiorno!” le auguro sorridente. 
“ Buongiorno amore!” replica carezzandomi il viso. Le rubo un bacio prima di sfiorare con delicatezza e venerazione il suo ventre rotondo. Le nostre caste effusioni vengono interrotte dall’arrivo di un piccolo terremoto di 3 anni con gli occhi blu identici ai miei e i ricci color caramello come i capelli di sua madre da quando ha smesso di tingerli.
“ Siamo mattinieri questa mattina,pulce?” gli domando. Allunga le braccia perché lo sollevi per farlo salire sul lettone. Faccio in modo che si accomodi fra di noi senza urtare il pancione pronunciato di sua madre.
“ Attento alla sorellina o quei piedini da calciatore saranno la prima cosa che riconoscerà,Simon!” lo ammonisco dolcemente.
“ Papino,Serena fa la nanna?” mi chiede curioso poggiando la mano sul pancione della mamma e godendosi le coccole della donna che amo.
“ Serena si sveglia solo con il cibo. Anche tu facevi così. Solo le crostate della nonna ti facevano scalciare!” gli racconto. Mi regala un sorriso identico a quello di sua madre. Un sorriso contagioso che ricambio fin quando il rumore dello scarico non mi desta da quel sogno.
“ Junior,devi mangiare meno la sera!” mugugno verso me stesso. Che sogno irreale! Come se poi fosse possibile una cosa simile! Oramai mi sono condannato a questo e non si torna indietro. Non posso più tornare indietro!
“ Hai detto qualcosa? Scusa se ti ho svegliato con lo scarico!” esordisce Hildegard entrando in cucina con pigiama a maniche lunghe felpato. Non oso domandarmi come dormisse a Zurigo,dato che le temperature qui sono ben più miti.
“ No. Nulla. Come va?” borbotto.
“ Un po’ preoccupata per questo matrimonio. Sei sicuro che vuoi che ti accompagni? Susanna non mi sembra dell’umore!” replica.
“ Non sarà dell’umore neppure per le nozze di Giulio e Barbara,fidati. Dopo la storia di Big Jim chissà quando sarà di nuovo dell’umore per tollerare che qualcosa le vada storto,sempre che lo sia mai stata in tale mood!” rispondo.
“ E se provassi a parlarle? Se provassi a raccontarle la verità?” propone. Susanna non è uno stinco di santa e sedurre due fratelli prova che la morale non sia stata sempre il fine ultimo della sua esistenza,ma con molta probabilità finirebbe per scordare tutte le cadute di stile della sua vita e le vomiterebbe addosso una quantità di insulti tanto ingente da non riuscire ad essere contenuti tutti neppure in un dizionario!
“ In caso di mood positivo ti darebbe della poco di buono. E non lo meriti affatto! E poi,dopo quello che ha scoperto ieri sera su Big Jim,credo che la cosa migliore per lei sia un periodo da sola. Non sarebbe sano né per lei,né per me,né per la nostra famiglia una nostra ipotetica frequentazione al momento: dopo così poco tempo dalla nostra compattazione come famiglia; dopo una fine così disastrosa per il suo rapporto di coppia; e dopo la fine della mia relazione con Brigitte con annessa convivenza. Era la mia prima convivenza e non è durata neanche 6 mesi! Inoltre ci sono ancora aspetti del passato di Susanna che non riesco a mandar giù e so che se la facessi soffrire Daniele mi trasformerebbe nella base della Fondue Bourguignonne e mia madre gli darebbe una mano preparando le salsine d’accompagnamento. In fondo manca poco per arrivare al capolinea di questa storia,qualsiasi cosa ci aspetti,quindi userò questo lasso di tempo per dare modo a Susanna per riprendersi dalla batosta,per cercare di capire se potrò mai accettare il passato ingombrante che Susanna si porta dietro e soprattutto se il futuro che Susanna vuole è lo stesso che desidero anch’io! Senza progetti comuni,siamo destinati al naufragio!” rispondo. 
“ Meriti di avere ciò che desideri dalla vita perché sei un ragazzo speciale e credo che,a prescindere dal suo passato,quella ragazza ti ami sul serio!” replica con un sorriso. Troppo ottimista! A Susanna forse piaccio,ma se fossi meno prestante,le interesserei ugualmente?
“ Vado a preparare il caffè!” borbotto alzandomi dal divano letto. Chissà se avrà già impacchettato tutta la roba di quel minorato mentale!
 
[Cassandra]
Il silenzio in questa casa è assordante e neanche mi azzardo a fare domande a mio marito su Jorge. Tanto David è assennato e responsabile, quanto suo fratello è scapestrato e inaffidabile!
“ Prima che me lo domandi,la risposta è sì: per dire che avrebbe voluto una macchina del tempo per sottoporsi a vasectomia,vuol dire che è suo figlio!” bofonchia a brutto muso. Alzo gli occhi al cielo immaginando già le grida di Susanna,che di sicuro deciderà di deliziare i miei timpani con i suoi lamenti più che sacrosanti. Ma perché David non ha un fratello normale?
“ Sarebbe bello conoscere lui e sua madre!” chioso. David mi regala un sorriso stentato.
“ Per dirgli cosa? Che suo padre non vuole fare il padre,ma che gli darà gli alimenti? Io vorrei davvero fare lo zio: portarlo allo zoo,viziarlo, coccolarlo. Ma quando mi domanderà di suo padre,cosa gli dirò?” obietta facendomi accomodare sulle sue ginocchia.
“ Magari tuo fratello col tempo si affezionerà all’idea di fare il padre. Pare che l’istinto paterno non esista,che si sviluppi gradualmente man mano che il bambino abbandona il linguaggio infantile per approcciarsi ad un lessico più simile a quello degli adulti. Magari sarà così anche per tuo fratello!” provo a rincuorarlo,ma ottengo uno sguardo scettico.
“ Dubito che la riluttanza di mio fratello dipenda dal fatto che Adam adoperi il termine << pipì >> anziché << urina >>,sai?” replica sfiduciato e preoccupato da questa nuova situazione. Il mio cellulare squilla e quando leggo il mittente della chiamata aziono il vivavoce per conservare l’udito. Sono ancora troppo giovane per chiedere un apparecchio acustico per Natale!
“ Susy,come va?” esordisco sondando il terreno.
“ Puoi passarmi tuo marito,ergo il fratello di quel debosciato?” replica. Perfetto! Cominciamo già a meraviglia!
“ Susanna,sono qui! Sei in vivavoce. Io e Cassy non abbiamo segreti!” bofonchia mio marito. Questa se la poteva risparmiare!
“ Tu e Cassy non avete segreti,ma il tuo caro fratellino di segreti ne ha fin troppi! Mi spiace,ma l’esperienza di mio padre mi ha insegnato parecchio ed io uno che mi mente non lo voglio!” inveisce la mia amica. Magari se provasse a convincerlo,Jorge potrebbe accettare il bimbo!
“ Come l’hai saputo?” le chiede David.
“ Stella Uribe l’ha incontrato all’aeroporto e la discrezione non figura fra i suoi pregi! SEI PREGATO DI RIFERIRE A TUO FRATELLO CHE QUANDO TORNERÒ DALLE NOZZE DI QUESTO PSEUDO CUGINO APPENA ACQUISITO,DESIDERO CHE I CARTONI CON LE SUE CARABATTOLE,CHE DEPOSITERÒ SUL PIANEROTTOLO,SIANO EVAPORATI O CI PENSERÒ IO A FAR SPARIRE TUTTE LE SUE COSE. E CHE NON SI AZZARDI MAI PIÙ A CERCARMI PER NESSUN MOTIVO AL MONDO!” strepita. Qualcuno dovrebbe spiegare a Susanna che per rimarcare determinati concetti non è obbligatorio urlare!
“ Susy,Jorge ha sbagliato,ma temeva fossi gelosa. È andato lì per affari. Ha bisogno del tuo supporto!” cerco di placarla.
“ SONO IO CHE NON HO BISOGNO DI UN BUGIARDO,FEDIFRAGO E DISGRAZIATO!” tuona per poi riagganciare.
“ Dovrò avvisarlo di questa faccenda finché avrà ancora un apparato uditivo funzionante!” borbotta mio marito. Sospiro rassegnata.
 
[Milla]
“ Mamma,tu dici di sì,vero?” mi domanda Stewart con gli occhioni da Wall-e. Non posso accettare che si autoinvitino a casa della gente! Sì, la casa è di mia zia,ma l’uomo che a breve sarà suo marito l’ho visto poche volte nella vita e non tutte sono state piacevoli!
“ Tesoro,zia Cami e zio Daniele si sono ritrovati da poco ed hanno bisogno di privacy!” cerco di fargli capire.
“ Ma se loro dicono di sì,tu accetti,vero?” gli dà man forte Anna. Io e mio padre alziamo gli occhi al cielo.
“ Sì. Ma solo per merenda. E senza disturbare che la sera hanno una cena con degli amici! A proposito,papà,ma andrete anche tu e la mamma?” mi arrendo per poi rivolgermi a mio padre,che annuisce.
“ Non credo porterò loro degli alcolici,però! Daniele ha un senso dell’umorismo tutto suo e non apprezzerebbe!” afferma mio padre.
“ Amore mio,hai poi controllato i filmati delle telecamere di quella sera?” domanda mia madre a mio padre,che continua a tenerla per mano.
“ Non ancora. Lo farò domani in mattinata,sperando che non mi resti sullo stomaco la colazione. Tanto al massimo potrò dargli un modello di veicolo ed una targa,amore mio!” ribatte mio padre. Ridacchio. Mia madre lo bacia e sorrido nel vederli ancora così innamorati.
“ Dai! Il grosso l’hanno fatto in macchina. Non si vedrà nulla,amore!” cerca di rassicurarlo mia madre.
“ Speriamo!” borbotta mio padre.
“ Non sarà mai peggio delle condizioni in cui vi hanno beccato Giulia e Jean,papà!” li punzecchio provocando il rossore delle loro guance.
 
[Giulio]
È tardi e ne sono consapevole,ma il suo corpo nudo stretto a me non aiuta ad uscire da questo letto. E so benissimo che non avrei dovuto sedurla a poche ore dalle nozze di suo cugino essendo consapevole dell’importanza di tale giornata e della necessità della sua presenza a casa della sposa,ma non posso farci niente se il mio desiderio di lei aumenta giorno dopo giorno. La passione fra noi è più intensa che agli inizi.
“ Mi fai sempre fare tardi!” mi accusa per nulla oltraggiata baciandomi il torace. Sorrido.
“ Mai peggio di mio padre e tua madre alle nozze di Hermes!” mi difendo provocandole il rossore alle gote.
“ Dai! Non abbiamo parlato di tuo cugino! Che effetto ti ha fatto questa notizia?” mi domanda carezzandomi l’avambraccio sinistro.
“ Non so spiegartelo. Il termine << cugino >> nella mia testa evoca solo Jean. Lui sarà invitato alle nostre nozze,c’è stato accanto quando abbiamo perso la nostra Giuliana,ci ha aiutati quando avevamo contro la mia famiglia. Non fraintendermi,se lo ritrovassimo non gli sbatterei di certo la porta in faccia,ma il rapporto che ho con Jean è diverso. Come quello con Lotte. Non so se puoi capirmi!” cerco di spiegarle.
“ Anche Roby e Aisha le hai ritrovate da poco,ma il vostro rapporto si sta consolidando!” obietta.
“ Forse perché rispetto a Susanna sono due gioielli! Prova tu a crescere con una che vuole smaltarti le unghia!” ribatto strappandole una risata.
“ Credo che mia madre mi nasconda qualcosa!” afferma rannicchiandosi meglio fra le mie braccia.
“ Ancora? Che altro dovrebbe ancora nascondere?” replico. L’ultima cosa che ha rivelato ha messo fine alle nozze schizofreniche dei miei ed ha restituito la gioia di vivere a mio padre,oltre ad avermi dato un’altra sorella!
“ Junior e Susanna parlavano di qualcosa che mia madre avrebbe tentato di fare tempo fa. Qualcosa che ha a che fare con quel bracciale che non leva mai! Pare che tuo padre l’abbia scoperto perché lei si è tolta il bracciale quando…quando loro…” bofonchia sul finale arrossendo.
“ Quando si sono conosciuti di nuovo biblicamente evitando le foglie di fico! Certo che pure la cosa di Junior e Susanna è strana!” affermo.
“ Lui temeva lei fosse incinta!” mi rivela. Pure?
“ Oddio! Nel senso che sono… certo che i geni di mio padre e tua madre sono micidiali!” bofonchio sconcertato.
“ Da quello che ho capito non sono andati oltre qualche bacio. Forse lui temeva fosse incinta solo per la notizia che Susanna ha ricevuto dopo su Smeaton! Come si fa a crescere un figlio con uno così?” replica. Effettivamente!
 
[Pilar]
“ Papà non ha raccontato nessuna barzelletta,non sei ubriaco,quindi perché hai il singhiozzo,amore mio? Pulcino,vuoi un po’ d’acqua?” domando al mio piccolino,che a quanto pare stamani si è svegliato col singhiozzo.
“ Ancora singhiozzo? Dubito che i rimedi usati per chi è fuori dall’utero valgano anche per chi vive lì dentro,bimba!” esclama mio marito uscendo dal bagno con qualche residuo della schiuma da barba sul viso. Si pulisce il viso con un asciugamano.
“ Sì,ancora singhiozzo. E devo anche finire di prepararmi per aiutare Carmen a vestirsi! Ci posso mai andare con la pancia che balla?” replico. Si accomoda sul nostro letto per posare un bacio sulla mia pancia in corrispondenza della manina del nostro pulcino.
“ Dino,lo sai che oggi lo zio Nick si sposa?  È questo che ti preoccupa? Lo so che ieri tutte quelle urla ti hanno fatto paura,ma non succederà nulla di brutto oggi,te lo giuro!” gli sussurra. Accarezzo dolcemente il mio ventre. Non vedo l’ora di sbaciucchiarlo!
“ Adesso sai papà cosa fa per farti calmare? Ti fa ascoltare una musica molto bella,quella del carillon che ti hanno regalato zio Carlos e zia Aisha! Papà lo prende e te lo fa ascoltare,così facciamo finire di preparare la tua bellissima mamma,che deve andare ad aiutare la zia Carmen!” afferma cominciando a frugare nei cassetti per trovare quella giostrina. Afferra quel giocattolino e lo appoggia alla mia pancia azionando il meccanismo che permette l’emissione della musica.
“ A papà dispiace tantissimo di non esserci stato nelle prime settimane. Di non essere lì a tenere la mano della mamma mentre vomitava. Papà si è comportato molto male con la mamma e con lo zio Hermes. Ma papà non ti lascerà mai più. Tu e la mamma siete le sole cose importanti della sua vita! Quando la mamma mi ha detto di te,papà non era arrabbiato né per la notizia né con la mamma,ma solo con se stesso perché si era reso conto che facendo star male la mamma nei mesi prima,avrebbe potuto farti del male!” gli sussurra. Gli accarezzo i capelli.
“ Amore,me l’avevi promesso: niente brutti ricordi nella nostra nuova casa!” gli rammento. Per quanto vorrà ancora percuotersi il petto?
“ Ci vorrà un po’ perché lo scordi! E pure se quella donna sta avendo la sua razione di dolore,non riuscirò mai ad essere civile con lei. Con Hermes è diverso: si è beccato una sfilza di insulti e 2 cazzotti…dovrebbe essere lui a chiedermi dei danni!” replica sfiorandomi il viso.
“ Amore,ho sbagliato anch’io: avrei dovuto costringerti ad ascoltarmi o magari farti parlare telefonicamente con Aisha!” cerco di calmarlo. Ha già sufficienti sensi di colpa ed incubi notturni!
“ Con tutto il bene,ma Aisha mi avrebbe spinto ancora di più ad attaccarmi alla bottiglia! La tua futura cognata ha il tatto paterno e mi avrebbe ricoperto di insulti!” mugugna coccolando la mia pancia. Ridacchio.
“ Allora? Che farai con il corso di designer di gioielli? Lo comincerai?” mi chiede prima di strapparmi un bacio.
“ Credi che riuscirò a conciliare tutto? Non voglio ti senta trascurato da me o che Dino mi reputi una mamma assente!” replico. Mi abbraccia.
“ Ma che ti viene in mente,bimba? Io e Dino siamo orgogliosi di te. Piuttosto pensi che sarebbe di cattivo gusto regalarti per il compleanno o per San Valentino un gioiello disegnato da te?” ribatte strappandomi una risata sul finale. Stiamo per baciarci,ma il suo cellulare decide che non è il momento. Mio marito impreca a bassa voce. Ultimamente evita di dire parolacce per paura che Dino le apprenda dalla mia pancia!
 
Era tutto pronto. Avevo preparato una cenetta coi fiocchi per festeggiare il nostro primo mesiversario di matrimonio. Volevo che fosse indimenticabile e Dino era d’accordo con me perché non faceva che ballare. Era un suo modo di aspettare le carezze e le coccole di suo padre. Era come se lo sentisse. O forse erano solo fisime mie.
“ Balli per papà o per le olive? Sei peggio di lui con questa storia delle olive! Ti rendi conto che questa cosa sta diventando imbarazzante e che ho dovuto comprarne un altro barattolo perché mi hai fatto finire quello che avevo? A me neanche piacciono così tanto,ma tu sei tutto tuo padre! Vedrai che papà arriverà a breve!” gli parlai carezzando la mia pancia. A me e a Bob piaceva raccontargli storie e lo avevo convinto a non raccontargli aneddoti della sua infanzia scalmanata per evitare che lo emulasse. Suo nonno Roberto fu molto pacato quando ruppe il vetro di casa sua con una pallonata,ma sapevo per certo che zio Armando e la calma vivevano su due pianeti distanti anni luce.
Le chiavi nella serratura posero fine alle mie elucubrazioni mentali e mi precipitai ad accoglierlo. Sorrise appena mi vide per poi poggiare il cappotto all’attaccapanni da terra che avevamo all’ingresso.
“ Come stanno i miei amori?” esordì. Gli allacciai le braccia al collo per strappargli un bacio.
“ Qui si comincia la baby dance mezz’ora prima del tuo arrivo. Come fai ad avvertirlo?” replicai. Scoppiò a ridere divertito. Si chinò per posare un bacio sulla mia pancia.
“ Perché lui sa che papà ha comprato un bel regalo per lui e per la sua mamma!” affermò. Lo guardai curiosa carezzandogli i capelli. Mi mostrò un pacco abbastanza ingombrante che aveva celato dietro le sue gambe. Fu lui a sollevarlo e a portarlo con me verso il sofà.
Ci accomodammo per scartare assieme quel regalo,ma lui mi fermò quando strappai il primo lembo laterale della carta da regalo con gli orsacchiotti e le apine.
“ Amore,lo so che è un regalo poco convenzionale per il primo mesiversario del nostro matrimonio,ma ne hai parlato giorni fa e volevo dimostrarti che saperti serena è la cosa principale per me. Che sapervi al sicuro è la cosa fondamentale!” affermò prima di strapparmi un bacio. Mi lasciò spacchettare quel regalo e sorrisi quando capii di cosa si trattasse. Lo abbracciai così forte da stritolarlo.
“ Questo baby monitor ha il sensore che rileva la temperatura ambientale e un aggeggio che si piazza sotto il materasso per cogliere ogni sorta di movimento compreso il respiro e che fa da allarme in caso di anomalie. Il nostro Dino è in una botte di ferro!” mi spiegò.
“ Con te siamo al sicuro. Lo so. Io mi sento protetta e al sicuro solo quando sei con me!” risposi con le lacrime agli occhi venendo attirata fra le sue braccia.
 
“ […] Scusa,ma credo che i rubinetti si siano aperti anche qua,Hermes!...Ma no! Nessuna notizia tragica in tv!...Senti,tu sei pronto?...Sì,il tuo caro figlioccio si è ripreso dal singhiozzo. Credo che compreremo un altro carillon! Sono una mano santa!...La casa delle apine?...Il giallo e il rosso stimolano i riflessi?...No,non lo sapevo!...Non oso domandare cosa la zia di tua moglie regalerà alle principessine,guarda! Dopo ieri sera mi aspetto che regali loro di tutto: da un buono per un sexy shop ad una guepiere ciascuno con delle piume,visto che pare fissata!...Eddai,non urlare! Scherzavo! Non c’è bisogno di spappolarmi i timpani! Che modi!...Va bene! Due minuti e sono pronto!...A tra poco!” gli sento dire.
“ Il vizio di urlare come un pazzo è di tuo padre!” osservo. Mi stringe a sé strappandomi un bacio.
“ Io lo penso sul serio che le nostre nipotine si ritroveranno in regalo un babydoll al battesimo!” mi confessa strappandomi una risata.
“ Perché prima piangevi,amore?” mi domanda preoccupato.
“ Ho pensato a quanto sei dolce con noi e a quando credevo di dover fare a meno di te per sempre! Quando ci coccoli,ci proteggi e ti preoccupi per noi,mi domando come sarebbe stata la vita mia e di Dino senza di te e quello che immagino non mi piace!” gli rivelo.
“ Non piace neanche a me e la cosa importante è che siamo insieme noi 3. Ma,signora Mendoza,che fa? Prima stabilisce le regole e poi le viola? Lo sa che adesso dovrei farle il solletico per punizione?” mi canzona.
“ Ma non lo farai perché devo andare ad aiutare Carmen!” replico.
“ Ti amo da morire,signora Mendoza!” mi sussurra. Catturo le sue labbra con le mie ed il batticuore è sempre lo stesso.
“ Io di più!” replico sfiorando il suo naso con il mio.
 
[Joseph]
Quasi mi cade la mascella sul pavimento quando mia moglie finisce il suo racconto su ciò che i suoi le hanno narrato. E quello stronzetto ieri sera ha avuto pure la faccia tosta di presentarsi a casa di mio suocero!
“ IO TUA FIGLIA LA CHIUDO IN CASA E BUTTO LA CHIAVE!” sbotto.
“ Amore,è anche tua figlia e non è colpa sua. È quel tale che l’ha baciata!” la giustifica stranamente. Di solito è lei ad attaccarla ed io a difenderla! La mia bambina baciata da quello,che è pure più vecchio di lei!
“ Pensare che tua sorella vorrebbe pure portarla con sé nelle sue serate da single! Ed immagino di non doverti dire quale sorella!” borbotto.
“ No,anche perché l’unica sorella single è Susanna. A meno che mamma e papà stanotte non si siano dati da fare e ce ne sia una nella pancia di mia madre!” risponde rabbuiandosi sul finale.
“ Amore! Guarda che tuo padre ti adora! Lo so che fa male pensare ad una bambina accudita e coccolata da tuo padre come non ha mai fatto con te,ma pensa che non era per suo volere! Se lui e tua madre avessero potuto,ti avrebbero cresciuta insieme e forse avresti ancora più fratelli di quanti ne hai!” la rassicuro stringendola a me. Mi abbraccia forte.
“ Davvero Susanna vuole coinvolgere Clizia nelle sue serate da single?” mi domanda col capo ancora nascosto nell’incavo del mio collo.
“ Purtroppo sì. Come se non bastasse l’essere stata baciata da uno più vecchio di lei!” mi lamento.
“ Più vecchio…10 anni di differenza non sono tanti! Anche Junior e Susanna hanno 9 anni di differenza!” obietta.
“ Che c’entrano i tuoi frate… No! Pure loro? Ma nel sangue dei tuoi cosa ci sono? Calamite? Possibile che i figli che hanno avuto con altre persone finiscano per accoppiarsi fra loro?” replico sbalordito provocando le risate di mia moglie. Che poi le fidanzate di mio cognato,che si sono succedute in questi 17 anni,le ho conosciute e sono lontane anni luce da Susanna!
“ Si vede che era nel loro destino ritrovarsi o per un figlio o per l’altro!” commenta.
“ E che tu ritrovassi un padre che ti ama. E non vedo come potrebbe essere altrimenti,giacché non si può non amarti! E,per la cronaca,non mi piace dormire senza i tuoi calci!” replico ottenendo tanti baci fino a che delle nocche non accarezzano rudemente la porta della nostra stanza.
“ Avanti!” tuono. Ad entrare è la mia bambina. Non riesco ad accettare che quel moccioso l’abbia toccata!
“ Vi piace? Il nonno dice che dovrei indossare una stola!” esclama facendo una piccola piroetta. No,è troppo corto,per la miseria!
“ Come ti è passato per la testa di baciare quel veicolo ambulante di malattie veneree?” sbotto infastidito sebbene le gomitate di mia moglie.
“ Il nonno te l’ha detto! State facendo una tragedia per nulla!” obietta.
“ No,certo,il primo dongiovanni bacia mia figlia e sono stato così idiota da incazzarmi invece che invitarlo per una partita a golf! MA CHE DIAVOLO DICI?” replico urtato da tanta nonchalance.
“ Anche la mamma ha detto di aver baciato tanti rospi prima di aver incontrato il principe azzurro. Non c’è nulla di male! E anche il nonno non è stato il primo bacio della nonna! Non capisco perché te la prendi con me! Non l’ho baciato io!” si difende.
“ Perché me la prendo? Perché ti piacciono sempre quelli troppo più vecchi di te! Tu sei una bambina e quello è un playboy esperto!” ribatto.
“ Io non sono una bambina. La nonna alla mia età era già fidanzata con il nonno!” protesta. Alzo gli occhi al cielo.
“ La nonna e il nonno si conoscevano da bambini. Quel ragazzo non ha una buona fama a Bogotà! Pare sia andato a letto con la metà delle colleghe di università di zia Aisha,vuoi davvero questo per la tua vita? Vuoi uno che quando avrai 50 anni ne avrà 60,probabilmente affetto da qualche malattia venerea,e che corre dietro ad ogni sottana? Se è questo quello che vuoi,fai pure!” interviene mia moglie sempre delicata.
 
[Nick]
Stavo caricando le munizioni del mio fucile per combattere la battaglia che io e Carlos avevamo scatenato contro Mario jr. ed Hermes quando vidi passare Carmen,che spingeva il passeggino con dentro Bianca. Arrivava alle maniglie solo sollevandosi sulle punte,eppure lo spingeva con una certa tenacia incapace di arrendersi al fatto che il peso dello strumento sommato a quello della neonata all’interno fosse troppo per una bambina della sua età.
“ Che fai?” le chiesi. Le avrebbero gridato tutti addosso. Bianca era la piccolina di casa e se si fosse fatta male,neppure i suoi due anni di età avrebbero salvato Carmen dalle urla dei grandi.
“ La potto a fale un gilo!” rispose decisa.
“ Un giro dove che non riesci a spingere neanche il passeggino? E poi se piange perché vuole la pappa,zia Asia la sentirà e se la prenderanno tutti con te!” cercai di farla ragionare.
“ Tono molto tliste! Tutti vogliono bene tolo a lei e Pili pecché sono piccole e a me no!” si lamentò. Feci per obiettare quell’affermazione quando sbucò suo fratello puntandomi la pistola giocattolo contro.
“ Sei morto! Sei morto!” gridò entusiasta di avermi preso in castagna.
“ Sei molto scemo!” replicò Carmen tirandogli addosso la copertina di Bianca con annesso il sonaglino posizionato su di essa. Il tutto fu condito dalla risata sguaiata di Hermes,che cadde col sedere per terra dalle troppe risate e dal pianto di Bianca,che in tutto quel trambusto si svegliò allarmando tutti gli adulti.
 
Se mi sforzo di tornare indietro con la mente,il primo ricordo che ho di colei che oggi diverrà mia moglie è proprio quello di una bambina di 2 anni,che quasi acciacca suo fratello (il quale spero non lo ricordi proprio oggi).
“ Nick,i gemelli!” mi rammenta mentre afferro il mio abito ancora chiuso nella sua custodia.
“ E le scarpe! Me ne stavo dimenticando,lo so!” replico imbarazzato.
“ Per le scarpe non c’è problema: tu e Bob ve le siete sempre prestate,ma non credo abbia dei gemelli in più per te! E poi ti ricordo che a breve passeranno a prenderti  Bob e Jean,mentre qui arriveranno le tue sorelle e le altre ragazze. Carlos verrà con voi,amore mio?” ribatte. Annuisco.  Per me lui e Mario sono come dei fratelli!
“ Aisha mi ha chiamata dicendo che dovrebbero passare a prenderla Bianca e Pilar,ma è stata una cosa rapida perché mi ha spiegato che aveva un’altra telefonata da fare dopo!” mi rivela.
“ Credo voglia accertarsi delle condizioni della sorella!” ipotizzo.
“ Probabile! Certo che pure Smeaton! Dopo la figura di merda e l’affare sfumato alle nozze di Bob e Pilar,credevo l’amasse e invece…” commenta. Chi lo capisce è bravo!
“ Peggio di lui c’è solo mio cugino che si è fidanzato con Sailor Moon di 15 anni meno di lui!” replico strappandole un bacio. È il suono del mio cellulare a farci staccare. Mio padre.
“ Papà! Va tutto bene?” esordisco.
“ Filippo si è fissato col cane di tua zia. Non fa che chiedere quando può andare a trovarli! Aiutami!” mi supplica. Scoppio a ridere divertito.
“ Papà,non credo saranno oltraggiati all’idea che i bambini visitino il loro cane,dai!” lo rassicuro dopo una marea di risate.
“ Non è questo a preoccuparmi,ma le condizioni in cui il bambino potrebbe trovare loro due,visti i progetti futuri che hanno in mente!” obietta.
“ A questo non avevo pensato! Basterà avvisarli!” lo tranquillizzo. Il suono del citofono mi fa sobbalzare. È Carmen a rispondere e la sento tranquillizzare l’interlocutore sul fatto che sia quasi pronto.
“ Papà,ti devo lasciare! Dev’essere Bob! Andiamo a prepararci da Hermes,visto che qui fra un po’ ci sarà un gineceo!” taglio corto.
“ Passo a prenderti da Hermes allora! Nick,mi raccomando i gemelli! Erano di tuo nonno e se li perdi,giuro che ti rincorro fino in Brasile! Vedi di non dimenticare nulla!” mi raccomanda. Mi tratta ancora come se avessi 5 anni!
“ Va bene! A dopo!” rispondo prima di staccare.
“ Bob è di sotto. Hermes vi aspetta!” mi comunica colei che fra qualche ora diverrà mia moglie.
“ Non scapperai in Cambogia,vero?” le domando ironicamente avviandomi alla porta tenendo con una mano la gruccia dov’è appeso il mio abito ancora nella sua custodia. Mi bacia dolcemente le labbra.
“ Ci vediamo in chiesa,futuro marito!” mi rassicura. Sorrido sereno.
 
[Aisha]
Ecco! Decidi di essere carina con tua sorella e ti ritrovi a doverti sorbire la sua logorrea…ma chi me l’ha fatto fare? Ho capito che Smeaton è stato uno stronzo e che la cosa l’ha scioccata,ma perché mettersi a malignare sulla nuova conquista di Junior? Che c’entra quella poveretta?
“ In effetti quei capelli rosa spero che li cambi per quando nascerà Gamberetto!” convengo. Anche se non credo la storia fra i due durerà tanto! Junior è un blocchetto di ghiaccio con lei! Quei due stanno assieme come io stavo con Mario. Va scoperto solo il motivo del suo sacrificio!
“ Dici che possa trattarsi di una storia seria?” mi chiede preoccupata.
“ Dico solo che quei capelli sono osceni. E dico anche che dovresti cambiare la serratura di casa tua perché non vorrei vederne il plastico in un programma di cronaca,che ha te come protagonista di un giallo! Jorge non è un personaggio positivo ed è meglio che non abbia le chiavi di casa tua se vuoi chiudere con lui!” taglio corto. Carlos ridacchia scuotendo il capo.
“ Non tirare!” le sento dire.
“ Tirare cosa?” le chiedo.
“ Parlavo con Lucky. Credo soffra di stipsi!” mi risponde.  No,la stipsi della cagnetta no!
“ Dalle dell’olio di ricino e fai come ti ho detto,così stiamo tutti più tranquilli. Ci vediamo fra un po’ al matrimonio!” la saluto.
“ Ok. Bacetto!” replica prima di riagganciare. Bacetto no! Ma io che ho fatto di male? Possibile che l’unico normale sia Giulio?
“ Che ha detto stavolta da farti maledire di essere parte di quella famiglia?” mi domanda il mio Carlos. Oramai fra noi le parole sono superflue. Da più tempo stiamo assieme più crescono la passione,la complicità,la chimica.
“ Mi ha parlato della stipsi della cagnetta che era di Junior e che è passata a lei. E mi ha salutata con un << Bacetto >> che mi ha sconcertata! Che siamo alle elementari?” gli narro. Si massaggia l’incrocio degli occhi per poi scoppiare a ridere.
“ Ho sempre considerato una maledizione avere due sorelle e non un fratello,ma sarebbe stato peggio avere una delle due sorelle simile a Miss San Marino!” singhiozza fra le risate. E lo dice a me? Almeno c’è lui a farmi ridere! E pensare che ho rischiato di perderlo!
“ Ginger,ti sei intristita. Ho detto qualcosa che non va?” mi domanda preoccupato.
“ Spero che Gamberetto somigli a te. Io non ho dimestichezza con la gente: ho giudicato male te,poi mio padre…non sono brava con le persone! Finisco sempre per combinare dei grossi casini!” rispondo.
“ Diciamo che io per la storia dei calzini e tuo padre scazzottando con zio Armando non ti abbiamo presentato un biglietto da visita proprio invidiabile quindi avevi i tuoi motivi,no? Non è colpa tua! Ed io spero che Gamberetto sia proprio come te!” replica stringendomi a sé.
 
[Armando]
“ Dev’essere uno scherzo di cattivo gusto! NON È POSSIBILE,PORCA PUTTANA! È IL MATRIMONIO DI NOSTRO FIGLIO!” sbotto incazzato nero continuando a girare intorno con mia moglie che cerca di fermarmi per sistemarmi la cravatta.
“ Armando,troveremo una soluzione,vedrai! Magari ridimensioniamo un po’ il numero dei banchettanti e cerchiamo di mettere una pezza a questa cosa!” cerca di rassicurarmi. È così da quando la conosco e non posso che amarla,ma sono le nozze del nostro piccolino,come facciamo a devastargli così la festa di nozze?
“ Povero Nick! Lui ci teneva così tanto!” mi rammarico. Mi abbraccia forte strappandomi un bacio.
“ Nick tiene alle nozze. A sposare la sua Carmen. La chiesa è intatta,quindi potrà finalmente diventare suo marito. Al resto penseremo poi! Magari tuo cognato,che conosce mezzo mondo potrà darti una mano!” replica. La guardo male.
“ Se gli chiedo di pensare ad un altro matrimonio diverso dal suo o da quello di Barbara e Giulio,finisce che mi spara!” obietto.
“ Amore,ma non è mica colpa nostra? Era tutto perfetto! La rete idrica non la controlli tu!” osserva giustamente. Fallo capire a Daniele!
“ E poi scusa,davvero possiede una pistola?” aggiunge cingendomi il collo con le braccia. Sfioro il suo naso con il mio.
“ La comprerebbe per l’occasione. Non so se dirlo a Calderon!” replico.
“ Per carità! Già è depresso all’idea d’invecchiare! Sandra mi ha scritto che stamani l’ha trovato mogio e solo nella stanzetta di Carmen!” mi racconta. Andiamo bene!
 
[Susanna]
“ Allora? Ti piace la tua casa nuova? Staremo da sole io e te. Entrambe abbandonate,ma io credo molto nel potere femminile. E poi ha spezzato il cuore ad entrambe fidanzandosi con la Pantera Rosa!” mi rivolgo a Lucky che si guarda in giro annusando tutto con una certa curiosità. Il mio cellulare interrompe il mio soliloquio e spero non sia Jorge. Oramai ogni spiegazione sarebbe inutile!
“ Papà!” esclamo dopo aver letto il mittente ed aver accettato la telefonata.
“ Come va,tesoro?” mi domanda. Male,ma non per Jorge!
“ Va. Né male né bene. Lucky si sta guardando intorno ed è bello non essere sola!” rispondo.
“ Vedrai che passerà! Pensare che per quel tipo hai rischiato anche di mettere da parte il tuo talento!” replica Camilla. Già!
“ Comunque ho contattato un fabbro e arriverà fra una mezz’oretta! Non esiste che lui abbia ancor le chiavi di casa tua! Roby ti ha dato un consiglio giusto,che ti avremmo dato anche io e Camilla!” aggiunge mio padre. Immaginavo condividesse la sua idea!
“ Anche Aisha mi ha consigliato la stessa cosa. Ho finito tutti i tuoi biscotti,papà!” mi scuso. Se penso a come l’ho trattata all’inizio! L’ho giudicata male! Ed invece condividiamo un papà,due fratelli,due zie e dei cugini,che con ieri sono aumentati!
 
Avevo un diavolo per capello: quello stronzo di un Mora aveva preso a cazzotti il mio Jorge e quella gallinella della sua protetta aveva offeso in tutte le salse il mio povero papà,che oltre ad essere più grande di lei era pure più influente. E dopo quello che era accaduto il giorno prima,se ne stavano in corridoio a cincischiare come nulla fosse accaduto. Li odiavo!
Mi sfilarono dinnanzi senza degnarmi neppure di uno sguardo,ma,sebbene il buonsenso mi suggerisse di tacere,non ce la feci a non esplodere dinnanzi a quei due spudorati.
“ MI HANNO DETTO CHE HAI AGGREDITO MIO PADRE. CHE TI DICE IL CERVELLO? COME TI PERMETTI?” esordii incazzata nera. Mi squadrò con sufficienza,con la sua solita supponenza in grado di farmi girare le scatole.
“ Parla lei di cervello che non sa neanche cosa sia? Suo padre ha offeso Carlos,il signor Mendoza,Hermes,la signora Mendoza (anche se non ricordo se proprio in quest’ordine)…non è educato arrivare in un’azienda ed offendere il socio di maggioranza! Il fatto che l’abbia rimesso al suo posto non la riguarda e non mi manderà all’inferno per questo. Si metta in testa una cosa: suo padre non è Dio,per fortuna. Quindi si può offendere,nominare…senza,per questo,finire all’inferno. Se suo padre non vuole essere offeso,se ne resti a casa sua a contare i capelli bianchi di sua madre o quanti neuroni ha perso in giro per la casa da quando è nata!” mi rispose quell’ochetta. Carlos Mora se la rideva sotto i baffi.
“ MIA MADRE NON HA CAPELLI BIANCHI,STUPIDA!” mi urtai.
“ Sarà perché li tinge. Come lei. Non mi interessa il numero di tinta di sua madre né come spenda il tempo suo padre,ma m’interessa che non venga mai più qui dentro quando c’è il signor Armando. Ha idea del livello di decibel che riesce a raggiungere quando c’è in giro suo padre e di quanto ciò deteriori i miei timpani?” replicò. Effettivamente quell’uomo gridava un po’ troppo!
“ Pensare che hanno rischiato due volte di diventare cognati!” sghignazzò Mora.
“ E dove si sarebbero svolte le cene di famiglia? In un bunker insonorizzato? A chi dei due è passato per la testa di imparentarsi con l’altro? Questa è follia pura!” obiettò quella.
“ Ciò non toglie che non devi azzardarti a parlare con i tuoi toni da pescivendola a mio padre. Il mio papà è stato Ministro dell’Economia. Non è di certo un morto di fame come te!” intimai a quella.
“ Il Ministro dell’Economia che finisce per perdere la sua azienda a favore delle banche…interessante! Beh almeno quelle come me non possono cadere più in basso di dove sono; suo padre invece finisce sempre più in basso ogni volta che apre bocca anche se magari pensava di aver raschiato il fondo del barile quando ha concepito lei. Secondo me in quel periodo faceva uso di sostanze stupefacenti o non mi spiego la differenza abissale che c’è fra lei e Giulio.” rispose quella stronza. Feci per prenderla per i capelli,ma quello stronzo di Mora si mise di mezzo e le urla attirarono pure mio fratello che uscì dal suo ufficio.
“ Ma sei pazza? Se Giulia ti becca in versione lottatrice di sumo,ti caccia! Sei ancora troppo povera per essere licenziata!” mi ammonì allontanandomi da quella rossa scialba.
“ Come fai a sopportarla è ancora un mistero! Avresti dovuto regalarla a qualcuno appena nata!” commentò quella stronza prima di andarsene a testa alta.
 
“ Tua sorella ce l’ha raccontato fornendoci anche dettagli sull’ovulazione di Clizia!” ribatte mio padre strappandomi una risata. Anche Cami ridacchia di sottofondo.
“ Papà,ha 15 anni! È normale che abbia le mestruazioni. Sarebbe un problema se non le avesse,se soffrisse di amenorrea! Vuol dire che è una donna,che è sana!” rispondo pentendomene subito dopo quando mio padre grida il mio nome spappolandomi quasi i timpani. Che viziaccio!
“ LO CAPISCI CHE VUOL DIRE CHE È FERTILE? TU SARESTI FELICE DI DIVENTARE PROZIA? PERCHÉ IO E CAMILLA A DIVENTARE BISNONNI NON CI TENIAMO!” sbotta. Prozia fa vecchio in effetti!
“ Cami,sai se Dodo verrà alle nozze con Mew Berry o da solo?” chiedo.
“ Puoi evitare di chiamarla così,per favore? Finirò per riderle in faccia! Credo che verrà anche lei,ma il cruccio sarà: cosa mangerà se non le piace quasi nulla?” ribatte giustamente. Alzo gli occhi al cielo.
“ Per quanto mi riguarda può nutrirsi anche d’aria,hai visto mai che le arrivi al cervello e si renda conto di dover colorare i suoi capelli di un colore più normale?!” replico acida.
“ Papà,non possiamo fare nulla per far in modo che zia Bea ritrovi suo figlio?” gli chiedo.
“ No,ma possiamo far sì che quel poveretto non resti traumatizzato a vita evitando che scopra di avere per madre tua zia!” risponde beffardo.
“ Dai,papà! Vuoi dirmi che non sei curioso di conoscerlo?” replico.
“ Più preoccupato che curioso. Ma siccome non ha neanche 30 anni,vorrei evitare che finisse con qualche trauma per colpa di tua zia! Ora ti lascio perché dobbiamo finire di prepararci e lo sai com’è Mendoza ai matrimoni! Ci vediamo lì!” mi saluta prima di riagganciare. Suo cognato,non solo prima dei matrimoni,è sempre così isterico! Speriamo bene!
 
[Giulia]
Quando stamani mi sono svegliata non ho avuto il coraggio di affrontarlo,di parlargli di stanotte. Non so se sia stato solo uno scherzo della mia mente o se l’abbia detto sul serio. E soprattutto non so se mi sento pronta! Ma,principalmente,non so quanto male potrebbe reagire mio padre,che mi vede ancora con i codini,i calzettoni e le Barbie!
“ Ehi! La sposa sono io! Sono io quella che dovrebbe avere la testa fra le nuvole! Per quanto pure Aisha,Barbara,Bianca e Pilar sono in ritardo di 20 minuti…ma dove sono?” esordisce colei che ad oggi diverrà formalmente la mia cognatina.
“ Se vi confido una cosa prima che arrivino le altre,mi promettete di non dirlo?” chiedo a Carmen e Charlotte. Entrambe annuiscono.
“ Ieri sera dopo la cena,mentre facevamo l’amore…” Charlotte mi interrompe.
“ Eh no! È mio fratello,ti prego! Niente dettagli sconci! Se mi mettessi a raccontare quello che combiniamo a letto io ed Hermes,ti piacerebbe? E ti assicuro che di cose da dire ce ne sarebbero tante!” sbotta. Alzo gli occhi al cielo.
“ Mi ha chiesto di avere un bambino. Non so se sia stata una cosa scaturita dalla passione,se me la sono solo immaginata…” borbotto rossa in volto e con lo sguardo basso.
“ Ah… Tuo fratello per passione non mi ha mai chiesto di mettere al mondo un bambino. L’ha fatto e basta,a dire il vero. E non me ne lamento! Ma tu come la pensi in merito? Sei pronta alle chiamate assillanti di tuo padre,alle eccessive premure di Jean e alle preoccupazioni di mia madre?” replica Charlotte. Dette così,le tre cose,che dovrebbero essere espressione di amore e devozione,sembrano un incubo!
“ Beh stiamo per sposarci e quindi,sì,un bimbo biondo che mi chiama << mamma >> e che sorride come Jean lo vorrei,ma poi penso all’azienda. Se ce ne andiamo tutte in maternità,chi resta? Non voglio deludere mamma e papà che mi hanno affidato questa mansione!” le confesso. Carmen si alza per andare ad aprire la porta,visto che hanno suonato. Ad accedere alla casa sono le mie sorelle.
“ Scusate il ritardo,ma i bambini hanno una nuova fissazione!” esordisce Maggie.
“ Ossia?” domanda Charlotte curiosa. Parlare di bambini in questo momento mi sembra sensato per valutare i pro e i contro di una possibile gravidanza in questo momento di assestamento della nostra nuova famiglia!
“ Cookie,il cane di mia zia e tuo zio. Non parlano d’altro. Volevano andarli a trovare e far loro una sorpresa,ma papà per evitare che quelli sorpresi fossero i bambini,ha suggerito a Filippo di domandare a zia Camilla e Daniele di poter fare merenda a casa loro domani!” racconta Milla. A Carmen scappa una risatina divertita.
 
[Jean Lou]
È stato spontaneo,ma anche sprovveduto purtroppo! L’avrà sentito? Ci starà fantasticando? Sì,io vorrei un figlio con lei,ma se resta incinta pure Giulia,all’Ecomoda chi ci resta? La facciamo guidare da Susanna? Che,va bene che è migliorata un po’ a livello caratteriale e letterale,ma resta sempre quella con 8 semestri di finanza alla San Marino! Già immagino le grida di mio suocero per una cosa simile!
“ Nick,i calzini!” lo ammonisce Hermes. Questo richiamo mi riporta con la testa a casa di mio cognato per la vestizione dello sposo. Forse un altro cugino farebbe comodo al momento: Giulio ha la ferita dell’aborto ancora troppo fresca per parlargli della gaffe fatta ieri notte. E poi Giulia è stata una sua ex ed il contesto in cui gliel’ho chiesto non è indicato da discutere con un suo ex!
“ Che hanno i miei calzini?” domanda lo sposo stralunato.
“ Sono spaiati! Uno è più chiaro e l’altro leggermente più scuro! Ti capita spesso di mettere i calzini a casaccio?” ribatte Bob.
“ Erano ancora nel cesto della biancheria. E di solito ci pensa Carmen!” risponde lo sposo. Andiamo bene!
“ Stai pensando a nostro cugino?” mi chiede Giulio. Mento annuendo.
“ Speriamo che ci abbia pensato pure madre natura rendendolo il meno simile possibile alla madre! Ginger è preoccupata!” commenta Carlos.
“ E non è la sola preoccupata! Junior,stai bene?” chiede Mario jr. al soggetto in questione,che mi pare un po’ imbambolato.
“ Sì. Pensavo a ieri sera. Troppe novità tutte insieme!” borbotta.
“ Più novità della tua? Ha 15 anni meno di te,non ti fa senso?” gli chiede Carlos.
“ Dovrebbe farti senso con quei capelli. Mio padre è rimasto traumatizzato e non è neppure il solo! Ti prego,dille di tingersi. Va bene pure bionda finta come Susanna!” rincara la dose Hermes.
“ A proposito,l’avete sentita dopo ieri sera? Quella cosa di Smeaton deve averla scossa! Per la seconda volta un partner che corre dalla sua ex! Dev’essere un trauma!” borbotta Junior.
“ Se alludi a me,vorrei evidenziare che se quella non avesse ideato di trascinarmi all’altare mentendo,manipolando,omettendo,fingendo, non l’avrei guardata neanche di striscio! E,non so come sia l’ex di Smeaton,ma non credo possa essere peggio di Susanna!” ribatte Bob.
“ Non credo ti abbia trascinato nel suo letto,quindi non fare la vittima! Io volevo solo sapere se si fosse ripresa! Le aveva promesso cose che tu non ti sei mai sognato di progettare con lei,per fortuna: Londra,una casa,una vita insieme; ed è corso dalla sua ex. Non dev’essere facile! Come fa a fidarsi degli uomini,se gli esiti sono sempre così disastrosi?” la difende Junior.
“ Certo che tu e tua madre avete la passione per la difesa dei casi umani! Almeno il padre è un po’ più sopportabile della figlia!” replica Bob.
“ Comunque sta bene. È la tua ex cagnetta che è stitica. Ne ha parlato con Ginger stamani. E la tua cara sorellina non sopporta la tua ragazza e i suoi capelli! Ad ogni modo,se seguirà la direttive di Ginger e di Roberta,cambierà la serratura di casa onde evitare di finire in cronaca nera! Però se vuoi notizie più precise,perché non le telefoni?” interviene Carlos onde evitare la lite.
“ Così finisce riaggancia prima che io abbia detto anche solo una parola!” borbotta Junior sconsolato. E che gli importa? 
 
[Camilla Senior]
Il terzo matrimonio nel giro di tre mesi! Sarà divertente stuzzicare Armando facendogli notare che manca solo la piccola Giulia! In fondo il nostro rapporto è sempre stato così! Io e Dan l’abbiamo sempre canzonato coalizzandoci spesso contro di lui,che diveniva il bersaglio preferito dei nostri scherzi!
Mi specchio ancora una volta per controllare il maquillage sentendo lo sguardo di Daniele addosso,che infiamma la mia pelle come dopo ore di esposizione solare. Riuscirei a percepire il suo sguardo anche se non ci fosse lo specchio a farmelo notare!
“ Devi per forza fissarmi così,amore? Ti prego!” esclamo imbarazzata. Non sono un quadro! Non c’è bisogno di fare così!
“ Sei mezza nuda,tesoro. Pretendi che mi giri dall’altra parte e non mi goda lo spettacolo? Che poi su una cosa avevo ragione: il tuo intimo è molto raffinato!” ribatte sfacciato alludendo ad una circostanza particolare che mi strappa un sorriso.
 
Mancavano 8 giorni alle nozze di Bob e avevo deciso di fare una sorpresa alla mia bambina andando a casa sua,quella che divideva con Giulio. Vederli assieme mi riportava al passato e faceva male,ma non intendevo evitarli come soleva fare Daniele. Il solo pensare a lui mi spinse a toccarmi le labbra,le medesime che erano state sfiorate dalle sue 3 giorni prima. Rabbrividii col viso congestionato al solo ricordo del suo calore,del suo respiro,delle sue labbra e mi sfiorai le spalle.
“ Signora,ha freddo? Vuole che accenda la stufa?” mi domandò il portiere del loro stabile. Li stavo aspettando nell’androne del palazzo,dato che,a detta del portiere,non erano ancora rincasati dall’ufficio e il cellulare di mia figlia risultava staccato.
“ No,sto bene,la ringrazio. Di solito a che ora rincasano il dottor… Valencia e mia figlia?” replicai. Era difficile pronunciare quel cognome pensando a quando da ragazzina reputavo sarebbe stato il mio cognome da sposata.
“ Di solito rincasano presto,ma ci sono volte in cui vanno a cena fuori!” mi rispose. Annuii con un sorriso.
Fu come una scossa in grado di farmi rabbrividire,una sensazione inspiegabile,ciò che mi spinse a voltarmi verso il portone dello stabile per incontrare i suoi occhi. Come se il suo sguardo, prima che notassi la sua presenza,mi avesse bruciato tanto da sentirne il calore fisico. Ingoiai un groppo di saliva e le mie gambe si mossero in automatico per aprirgli il portoncino. Il primo contatto fra noi avvenne sul pomello del portone,quando le nostre dita si incontrarono per chiuderlo. Pregai di non essere arrossita,ma il calore del mio viso annullò ogni illusione.
“ Piove?” balbettai alludendo all’ombrello che aveva in mano.
“ No,fa parte del mio travestimento di Halloween da Mary Poppins!” ribatté sarcastico. Mi sfuggì un sorriso,che ricambiò dolcemente.
“ Dottor Valencia,suo figlio e la sua compagna non sono in casa. Lei è la sua consuocera…” Daniele lo interruppe.
“ Lo so. La conosco. Se non fosse così giovane,saprebbe anche lei che io e la signora ci siamo conosciuti in altre vesti!” lo freddò. Chinai lo sguardo.
“ Proverò a cercare mia figlia più tardi al cellulare. Grazie per avermi evitato il freddo di stasera!” mi congedai da quel ragazzo facendo per uscire.
“ Proverò anch’io a chiamare mio figlio più tardi,anche se mi beccherò una serie di improperi!” borbottò Daniele prima di aprire il portone per farmi uscire. Lo ringraziai in un sussurro. Stava piovendo a dirotto e temevo di inzupparmi,quindi rimasi sotto la tettoia.
“ Tua…La…Patrizia è in macchina?” gli chiesi. Avevo difficoltà a pensarlo sposato con un’altra che non ero io,a saperlo innamorato di lei.
“ No. Dio,che hai fatto? Questo è un livido!” rispose per poi allarmarsi notando la mia guancia un po’ livida per il ceffone di Armando del giorno prima. Il suo pollice contro la mia guancia mi provocò la pelle d’oca e,come una ragazzina scema,rimasi a bearmi di quel tocco.
“ Non è niente. Ho il vizio di uscire dalla mia stanza al buio e devo riabituarmi a quella casa!” borbottai.
“ Fingiamo che sia così. Vuoi un passaggio? Torni da Armando?” replicò.
“ Armando mi ha prestato la macchina di sua moglie,non preoccuparti!” risposi.
“ Posso almeno accompagnarti alla macchina,visto che sei senza ombrello? E non ti azzardare a rifiutare perché non ti lascio andare in giro da sola di notte,chiaro?” mi chiese. Annuii consapevole che l’avrebbe fatto comunque. La testa dura l’aveva ereditata pure nostra figlia.
Era difficile condividere uno spazio così angusto con lui senza toccarlo,senza ricordare quanto adoravamo camminare abbracciati sotto lo stesso ombrello. Sbirciai di sottecchi il suo profilo cercando di non farmi beccare. Era così bello!
“ Mi dispiace per oggi a pranzo!” bofonchiò voltandosi a guardarmi. Non mi beccò a sbirciarlo per poco!
“ Qualcosa mi dice che se continueremo a vederci con la medesima frequenza,ne collezionerò parecchi di << mi dispiace >>! Non importa! Hai un bel po’ di casini e capisco ciò che ti rende così irritabile! Anche se c'è da dire che ti basterebbe poco per eliminare la metà di quei problemi: ti basterebbe dire ad Aisha e ai tuoi figli la verità!” risposi.
“ I miei problemi si dimezzerebbero perchè non avrei modo di udire le loro reazioni,visto che diverrei sordo ad opera di Patrizia!” replicò strappandomi una sonora risata.
“ Non voglio che non mangi per colpa mia!” replicò. Per farmi tornare l’appetito sarebbe bastato che anche solo un briciolo del mio amore fosse ricambiato da parte sua,che lasciasse quella gallina spennacchiata di sua moglie,che amasse la nostra bambina come la amavo io!
“ Ho mangiato con una telefonata melensa tra mio fratello e mia cognata come sottofondo!” lo rassicurai. Sorrise.
“ Che orrore! Avrai fatto il pienone di zuccheri! Come va a Zurigo?” borbottò. Lo fissai confusa.
“ Bene. I ragazzi sono adulti,ma è difficile chetare le loro liti. La più tranquilla di loro ora vive qui con tuo figlio!” risposi guardinga.
“ Immagino che gli altri due non si sarebbero fatti esiliare. Da quando conosco tua figlia capisco meglio come sia finita qui!” ribatté.
“ Non ha il caratteraccio materno,che vuoi farci? No,Roberta e Junior non si sarebbero fatti spedire qui così facilmente. Per questo vorrei tu fossi più morbido con Babi: è molto sensibile. Lo è sempre stata! Sarebbe bello se riuscissi a donarle un po’ di affetto!” risposi.
“ Non mi va di parlare di tua figlia,onestamente. Riguardo quello che è successo al club tre giorni fa,io…” lo interruppi.
“ Non c’è niente da dire,Daniele. Le cose sono già così complesse di suo ed ho già sufficienti sensi di colpa di mio!” asserii. Ascoltare di nuovo quanto amasse sua moglie non era nelle mie corde quel giorno.
“ Ti ho baciata io. Non hai fatto nulla di sconveniente e di pernicioso! Sei rimasta fedele al tuo Trimalcione!” replicò disgustato. Mi offesi.
“ Tu pensi sul serio che i miei sensi di colpa riguardino Guido? Che sia Guido il fulcro della mia esistenza? Io mi sento in colpa perché so che se non fossi la tua ex,mia figlia non si sarebbe ritrovata nel tuo mirino. Ti sembra così strano che mi senta in colpa?” sbottai.
“ Quell’episodio finirà nel dimenticatoio. Non lo saprà nessuno. Io l’ho raccontato solo a Marcella!” mi assicurò.
“ Lo sanno anche Betty e Armando!” gli rivelai. Mi fissò sconvolto.
“ Considerato che tuo fratello non ha mai nascosto nulla a quel pettegolo del suo amico,neppure i dettagli sconci della sua liason clandestina con la sua assistente brutta,ci ritroveremo su una rivista rosa domani? Lo chiedo solo per prepararmi all’idea,sai com’è!” ribatté tagliente.
“ Avevo bisogno di parlarne con qualcuno,Daniele. E,a parte Bea,Betty è una delle mie più care amiche! E fra le persone che lo sanno la più pericolosa è Marcella,visto che è la migliore amica di Pamela!” mi difesi. Mi fermai nei pressi dell’auto che Armando mi aveva prestato per muovermi in città. Sbloccai la chiusura centralizzata.
“ Sali così poi posso tornare alla mia auto!” mi intimò aprendomi la portiera dell’autovettura. Sorrisi per quella gentilezza.
“ Dove hai parcheggiato?” replicai.
“ Nei pressi del Copernico.” rispose.
“ Non ti lascio andare a piedi. È dalla parte opposta rispetto a qui. Sali che ti accompagno. Non voglio che tu prenda la polmonite! E non discutere,che non è proprio serata,Mary Poppins!” affermai prima di infilarmi in macchina. Alzò gli occhi al cielo con un leggero sorriso.
“ Ai suoi ordini,Mendoza!” borbottò per poi fare il giro dell’autovettura ed entrare dopo aver chiuso l’ombrello. Richiuse la sua portiera ed infilai la chiave nel quadro per azionare il veicolo.
“ Eccoli!” borbottò. Mi bloccai per guardare nella sua stessa direzione e fu come un pugno allo stomaco,come vedere noi prima che rovinassi ogni cosa,prima che Guido Lascano ci rovinasse la vita.
Camminavano abbracciati sotto lo stesso ombrello baciandosi di tanto in tanto. Erano felici. Felici come lo eravamo stati io e l’uomo che mi sedeva accanto. Daniele li fissava sconvolto quanto me. Riuscivo a comprendere meglio cosa lo urtasse tanto di loro due assieme.
“ Meglio lasciarli stare!” lo sibilammo quasi all’unisono e mi sfuggì un sorriso.
“ Altro che profilattico rotto…è questo che li ha portati a prolificare! Guarda là!” brontolò alludendo agli sbaciucchiamenti fra i nostri figli.
“ Le tue orsate funzioneranno forse con gli altri,ma non con me. So benissimo che uomo sei. Sarai un nonno fenomenale!” lo rassicurai.
“ Magari sarò inetto anche come nonno,visto che lo sono sia come marito che come uomo che come padre!” rimbrottò acido.
“ Mi spiace,ok? È che non capisco perché vuoi tenere lontana Aisha,perché sei così freddo con Giulio e Susanna. Tu non sei così. Puoi darla a bere agli altri,ma io ti conosco e tu sei un uomo tutto tranne che freddo!” replicai.
“ Ti è interessato solo questo di me? Che non fossi freddo?” mi chiese. Lo fissai quasi scioccata.
“ PERCHÉ DEVI ROVINARE ANCHE I RICORDI? CREDI CHE FOSSE SOLO SESSO LA NOSTRA STORIA?” sbottai.
“ Dimmelo tu! Sei tu che te ne sei andata col primo che passava! Io sono sempre stato qui!” rispose con lo sguardo fisso sulla strada.
“ Lasciamo stare! Non sporcherai pure i nostri ricordi! E no,per me non è stato solo sesso,dovresti saperlo!” replicai. Si voltò a fissarmi.
“ Neanche per me. E non dovrebbe occorrerti neppure una conferma!” rispose. Scossi il capo infastidita.
“ No,certo: hai solo sposato una di quelle che,per il suo modo di agire,rendono ostico credere ad una donna quando denuncia uno stupro. E il peggio è che le hai permesso di crescere tua figlia a sua immagine e somiglianza! A Betty stava per venire un infarto quando tua figlia ha pensato di sedurre Bob. Nessuna madre la vorrebbe come nuora! Sei davvero felice della figlia che hai,visto che l’altra hai deciso di lasciarla sola?” sbottai. Feci per togliere il freno a mano,ma mi resi conto ti averlo tirato con troppa foga,tanto da non riuscire più ad abbassarlo.
“ Ti do una mano! Hai sempre questa brutta abitudine di tirare il freno a mano troppo forte. Guarda che anche se lo tiri meno forte,non ti rubano di certo la macchina! È una cosa in comune che hai con Susanna!” si offrì poggiando la mano sopra la mia per schiacciare il pulsante per abbassarlo. Il calore della sua mano sulla mia fece accelerare i battiti del mio cuore. Commisi l’errore di sollevare lo sguardo ritrovando i suoi occhi su di me. Il ricordo del suo bacio al club era una costante nella mia testa e non riuscivo a non pensare alla sua bocca, al calore del suo respiro,alle sue mani. Era da quel giorno al club che non mi ritrovavo il suo viso così vicino e non potei non desiderare ardentemente le sue labbra,totalmente inebriata dal profumo del suo dopobarba. Deglutii a vuoto un paio di volte specchiandomi nei suoi occhi fissi sulle mie labbra prima di distogliere lo sguardo e scansarmi leggermente da quella vicinanza pericolosa. Dovevo stargli lontana!
“ Non sono contento del modo d’essere di Susanna,ma temo sia tardi per correggerla!” asserì dopo aver abbassato il freno a mano
“ Non è mai troppo tardi. E non lo è per essere il padre di Aisha. Quella ragazza ha solo te! E soprattutto non dovresti lasciarla in balia di Susanna. So della discussione che hanno avuto un paio di settimane fa. Se non fosse intervenuto Giulio si sarebbero picchiate. Come 2 giorni fa al club!” replicai decisa. Si voltò a fissarmi,ma con la coda dell’occhio notò la miriade di sacchetti posti sui sedili anteriori.
“ Hai fatto spese…di intimo! Anche Patrizia fa spese in quel negozio!” constatò.
“ Con i tuoi soldi. Ti ha sposato per questo,no? Non sono solo cose mie. Bea mi lascia i suoi acquisti in macchina! Mi spieghi con Armando che mi invento? E soprattutto cosa potrebbe pensare Betty,se scovasse in macchina di suo marito un tanga leopardato?” replicai. Rise.
“ Che suo marito voglia coinvolgerla in un safari in Africa!” sghignazzò per poi scoppiare a ridere ancora più forte. Risi anch’io.
“ Che scemo! Bea sta ancora da te?” gli chiesi tornando seria.
“ No. È andata ad allietare le serate di Marcella. La convivenza fra quelle due sarà da documentario su National Geographic. Per questo avevamo scelto di tenerla con noi quando sono morti i miei!” rispose. Annuii.
“ Il lato positivo è stato che grazie a lei,sono riuscita a dare delle regole a tutti i miei figli!” replicai.
“ Solo tu potevi trovare un lato positivo alla nostra convivenza con quella pazza. Per ringraziarti del passaggio,potrei offrirti da bere,se ti va!” borbottò. Arrossii imbarazzata e quasi tamponai la macchina davanti a me.
“ Magari un’altra volta. In realtà vorrei tornare subito a casa e mettermi a letto. Alle 4 devo alzarmi perché ho una videoconferenza con Junior. Lì sono le 11 di mattina!” declinai mio malgrado.
“ Sapendo quanto ami dormire,i tuoi figli devono adorarti per costringerti ad una tale levataccia. Che hai fatto loro di male, Mendoza?” ironizzò strappandomi una risata.
“ Nulla. Sono una brava mammina,Valencia! Ma non è facile far andare d’accordo due figli con caratteri così forti. Ci provo e spero di riuscirci!” risposi. Accostai nei pressi del Copernico.
“ La mia macchina è quella. Se mi dici quali sono i sacchetti di Bea,li prendo io!” affermò.
“ Quello di Blondie. Ho messo lì tutte le sue cose!” risposi alludendo al sacchetto sulla sinistra,ma lui nella confusione afferrò quello di destra. Glielo tolsi leggermente di mano passandogli quello corretto. Sbirciò nel sacchetto della sorella.
“ Effettivamente il tanga leopardato non è nel tuo stile. Tu sei più orientata all’intimo raffinato che al safari nella giungla! Buona serata e grazie per il passaggio!” commentò per poi depositare un bacio sulla mia gota ed uscire in fretta dall’autovettura. Rimasi per qualche minuto a fissarlo col cuore a mille.
 
“ Che poi non ho mai capito una cosa,amore mio: perché hai l’abitudine di truccarti prima e poi di vestirti?” mi chiede facendomi tornare al presente. Tipica domanda maschile!
“ Amore,perché non voglio dover cambiare abito dopo averlo macchiato sbadatamente con del mascara o con dell’ombretto! Comunque ora devo infilarmi quest’abito e sbrigarmi o dovremo sorbirci i rimbrotti sia di Armando che di nostra figlia!” rispondo. Mi passa il vestito e lo infilo tenendolo ben lontano dal mio viso. È un vestito verde acqua a manica lunga con scollatura a barca e leggermente più ampia sulla schiena. Ha una fascia color crema sotto al seno,quindi ho deciso di abbinare scarpe e pochette con tale colore.
“ Sei bellissima!” mi sussurra abbracciandomi forte. Arrossisco.
“ Veramente sono nuda se non mi chiudi la cerniera!” osservo ironica. Mi morde leggermente il collo.
“ Non mi stai incentivando a chiudere questa zip,Mendoza!” mormora. Ridacchio divertita.
“ Ieri,mentre lo aiutavo a caricare le valigie delle ragazze in macchina,Armando mi ha chiesto un consiglio e gli ho evitato di commettere l’ennesima stronzata!” mi rivela.
“ Quando mio fratello ha un’iniziativa,un brivido di terrore mi accarezza la schiena!” ribatto carezzando le sue mani poggiate sui miei fianchi.
“ Voleva raccontare ai suoi figli tutto di lui e di sua moglie. Gliel’ho sconsigliato. La tua omonima,dopo averlo riempito di parolacce,finirebbe per non parlagli più. E pure Calderon non se la passerebbe meglio. Vorrei capire come gli vengano certe idee!” mi narra. E lo domanda a me?
“ Tanti anni di sopportazione e ancora non lo capisco o avrei chiesto il Nobel!” rispondo ottenendo un suo sorriso e un suo bacio sulla guancia.  Mi volto verso di lui per strappargli un bacio e poi accoccolarmi fra le sue braccia forti. Mi sento bene solo avvolta dal suo calore.
“ Fra due matrimoni sarà il nostro momento!” mi sussurra emozionato. Sorrido felice stringendolo a me.
Il nostro momento viene interrotto da nostra figlia che entra in camera col suo abito lungo stile impero color teal,a cui ha abbinato degli accessori color tortora. È bellissima la mia bambina. Il mio piccolo Puledrino.
“ Spero indosserai una stola! Così sei nuda,tesoro!” l’ammonisce protettivo Daniele. Lei sorride.
“ Ha squillato il tuo cellulare. È zio Armando,mamma!” mi comunica.
“ Amore,rispondi tu,per favore? Io intanto finisco di prepararmi!” gli chiedo. Daniele si fa passare il mio cellulare da nostra figlia.
“ Mendoza,se chiami a quest’ora e il giorno delle nozze di tuo figlio,vuol dire che è successo qualcosa! Qual è la disgrazia?...Ma ieri l’hai portata a revisionare?...Bella sfiga,complimenti!...In che senso? Che può esserci di peggio della macchina che si emoziona e lascia a piedi te,tua moglie e lo sposo?...COSA?...Ma quindi le pietanze si sono salvate?...Per la macchina posso anche aiutarti,dando un passaggio a te,tua moglie e tuo figlio,ma con Anita a mezzo servizio,non posso metterti a disposizione casa mia!...Bene!...No,meglio dirglielo con calma,magari quando lo annuncerai al resto degli invitati,che ci mancano solo le battute dell’amico tuo! Che giornata di merda!...Sì,ci vediamo fra poco! Cami è quasi pronta! Le ragazze come le smisti,visto che hai portato dall’elettrauto l’auto di tua moglie?...Sì. Roberta andrà con i suoi fratelli,non ti agitare!...Senti,non cominciare ad urlare,che non è giornata!...Ci vediamo!” gli sentiamo dire.
“ Solo a lui capitano queste cose!” borbotta il mio amore massaggiandosi l’orecchio che ha avuto l’incontro ravvicinato con Armando.
“ Dobbiamo passare a prendere lui,sua moglie e lo sposo. La macchina di tuo fratello è deceduta. In aggiunta,è esploso un rubinetto al club ed è tutto allagato. Questo matrimonio comincia già bene,non c’è che dire!” aggiunge. Mi passo una mano sul viso.
“ Chiedo a Susanna se può passarci a prendere! Cominciamo proprio bene!” borbotta nostra figlia prima di uscire dalla stanza.
 
[Marcella]
“ Marce,sei pronta?” trilla mia sorella distogliendomi da miei pensieri. Stavo cercando di riassaporare con la mente la dolcezza della voce di Michel,apparsa tanto nitida nel mio sogno quanto offuscata nei miei ricordi. Più provo a rievocarla e meno ci riesco!
“ Per cosa? Per sentire te e Daniele litigare e fare da arbitro con Camilla? Non vedi quanto sono entusiasta?” replico sarcastica.
“ Sei arrabbiata con me!” ne deduce. Più efficace di Nero Wolf!
“ Forse perché hai lasciato mio nipote chissà dove!” ribatto spruzzandomi del profumo.
“ Non chissà dove! L’ho lasciato in Perù!” obietta. Come se il Perù fossero 50 mq! Ad impedirmi di ribattere è il mio cellulare. Se è ancora Patrizia,la mando al diavolo! Non solo se la intende con quello che vuole rubare la mia bambina,ma ieri ha rovinato una cena importante!
“ Daniele dimmi! Io e Bea siamo quasi pronte!” esordisco dopo aver accettato la chiamata.
“ Marce,ad Armando si è rotta la macchina e non possiamo permettere che lo sposo raggiunga la chiesa a piedi. Ti dispiacerebbe chiedere a Jean di passarvi a prendere? In questo modo eviteresti di farmi incontrare quella svitata di nostra sorella prima del previsto!” replica.
“ Davvero preferisci Armando a Bea? Ti senti bene?” gli domando perplessa. I due sono cane e gatto da 40 anni a questa parte!
“ Dì a quella pazza che non finisce così! Io troverò mio nipote,dovessi anche rivoltare il mondo!” risponde prima di riagganciare.
“ Ciao anche a te,Daniele!” borbotto sarcastica al telefono oramai muto.
“ Ha detto che cercherà tuo figlio in ogni angolo della Terra!” riferisco a Bea.
“ Ma la Terra è tonda!” obietta. Mi porto una mano alla fronte.
 
[Patrizia]
Maledizione! È la mia migliore amica,perché non mi risponde? Io ci sono sempre stata per lei! E lei,non solo non mi ha detto che quella rossa sciapa era la figlia di mio marito,ma ora mi chiude anche tutte le telefonate! Non l’avrei chiamata a quest’ora se non avessi avuto necessità di parlarle prima di affrontare la prova più difficile della mia vita: comprare un vestito al mercato cittadino alle spalle della catapecchia dove vivo. Dopo aver frequentato la San Marino,aver sposato Maurizio Brickman e Daniele Valencia,mi ritrovo ad acquistare un abito per le nozze di mio figlio presso una squallida bancarella! Questo dev’essere un incubo! Da quando Giulia Mendoza e Giulietto si sono lasciati è andato tutto storto!
 
Daniele abbandonò il bagno personale della camera padronale sbattendo la porta dietro di sé. Dopo quella cena con i Mendoza conclusasi con un fiasco e la rottura con Giulia Mendoza era incazzato nero e non osavo chiedermi come sarebbe mutato il suo rapporto con Giulietto.
“ Non dire una parola! Non una parola! Ci mancava solo che mio figlio ereditasse il tuo cervello e il tuo senso degli affari!” sbottò.
“ E che c’entro io? Credi che a me faccia piacere che ci imparentiamo con la tua ex?” replicai offesa.
“ CHI C’HA PORTATO AL TRACOLLO? TU,IL TUO SENSO DEGLI AFFARI DI MERDA! SE NON FOSSI UN’IGNORANTE,NON SAREI COSTRETTO AD INCITARE MIA FIGLIA A MISCHIARSI COI MENDOZA E GIULIO NON SI SAREBBE INNAMORATO DELLA FIGLIA DI QUELLO! Avere in famiglia Camilla è la cosa meno grave,almeno dalla prospettiva di uno che non ha la testa per dividere le orecchie. Il lato peggiore è quel buzzurro che ha messo lo sperma per generare quella ragazzina che ha fatto perdere la testa a Giulio!” rispose alterato. 
“ Credi che la rivedremo?” gli domandai preoccupata. Non volevo che si parlassero! Non volevo rivedere quella donna che gli aveva scritto dopo aver saputo che ci saremmo sposati,la stessa a cui avevo fatto credere di essere stata un giocattolo sessuale per mio marito!
“ NON È IL MOMENTO! RIVEDERE CAMILLA AL MOMENTO È LA COSA MENO PREOCCUPANTE DELLA QUESTIONE!” ringhiò.
“ Se c’è qualcuno meno entusiasta di me per questa cosa,sarà quel buzzurro. Figuriamoci se 40 anni di civiltà possano averlo cambiato! Non posso dover ospitare in casa mia quel muflone!” borbottò fra sé e sé.
“ Magari è stata un’idea della tua ex quella di piazzare la figlia con Giulietto per rivederti!” ipotizzai. Mi fulminò con un’occhiataccia.
“ Basta con questo Giulietto! Porca miseria,ha quasi 30 anni! Ci saremmo imparentati lo stesso con lei,giacché Giulia Mendoza è sua nipote! Ma non avrei corso il rischio di ritrovarmi nipoti con la faccia da culo di quello! E Camilla non è una manipolatrice!” rispose. Mi urtai.
“ << CAMILLA NON FA QUESTO! CAMILLA NON FA QUELLO! >> DEVO ASPETTARMI QUESTO DA TALE PARENTELA? UN ETERNO ELOGIO A QUELLA DONNA? VUOI CHE LE CEDA IL MIO POSTO IN QUESTA CASA?” sbottai.
“ Che c’entro se siete agli antipodi? Lei non manipola,non imbroglia,non cospira,non finge gravidanze,non manomette pc.” rispose serafico.
“ Cosa ti indispone di questa parentela? Vederla con Guido Lascano?” gli domandai seccata. Mi lanciò uno sguardo esasperato prima di afferrare il suo tablet ed entrare su Facebook. Nella barra di ricerca del social network inserì il nome completo di quella ragazza.
“ Andiamo bene! Ha l’immagine di un mandala! Magari ha il profilo aperto!” bofonchiò fra sé e sé. Cominciò a smanettare su quell’affare.
“ No. Profilo blindato. Solo le foto di Zurigo ci sono su questa stupida pagina. Le sue sono private. Non credo sia una racchia o Giulio non l’avrebbe mai notata. Sarà affezionata alla sua privacy! Almeno non avrà maniaci che sbavano sulle sue foto come Susanna! Mille volte le avrò detto di non postare determinate foto...come parlare al muro!” continuò a sproloquiare e a curiosare su quel profilo.
“ Come fai a sapere che non è una racchia? Solo perché è la figlia della tua ex?” mi risentii.
“ Perché mio figlio ha il palato fine e…” si bloccò nel bel mezzo della sua risposta fissando il tablet. Ciò mi spinse a sbirciare trovandomi di fronte la foto della sua ex con una bambina bionda e dai capelli riccissimi fra le braccia. Non era invecchiata poi molto. Era una bella donna.
“ Sarà lei da piccola!” ipotizzai. Mio marito fissava come sotto ipnosi lo schermo del suo tablet.
“ No. È la nipotina,la figlia della sorella maggiore della ragazzina che ha bruciato i neuroni di Giulio!” rispose come un automa.
“ Vuoi dire che quella donna è già nonna? Dio Mio,che orrore!” commentai. Mi uccise con lo sguardo.
“ Mi pare abbia retto bene alla condizione di nonna. Non ha inscenato nessun melodramma. Su questo profilo non c’è niente. Buonanotte!” rispose brusco prima di chiudere il tablet e coricarsi. Che posto occupava quella donna nella sua vita da avere così tanto potere sul suo umore? Possibile che una storiella di 40 anni prima riuscisse a condizionare ancora la vita di mio marito fino a quel punto?
 
Quella fu una delle svariate notti in cui la evocò nel sonno. L’inizio della tragedia che mi ha condotta a questo schifo di mercatino a cercare un vestito accettabile da sfoggiare alle nozze di mio figlio, magari in grado di farmi accalappiare un buon partito.
Mi avvicino ad alcune bancarelle piuttosto seccata all’idea di dover far spese qui e tentando di ignorare gli occhi addosso delle altre povere disgraziate che probabilmente sono solite far acquisti in questo mercatino. Tutti sapranno chi sono ed infatti qualcuna mi addita.
Mi avvicino ad una bancarella colpita da uno Chanel dello scorso anno. L’anno scorso non lo comprai perché Daniele si rifiutò tassativamente di fornirmi la carta di credito. Lo stesso che ora spende e spande per quella sgualdrina che gli scalda il letto!
“ Quanto costa?” domando interessata. In fondo se trovassi una sarta economica in grado di apportarvi qualche modifica nessuno si accorgerebbe che si tratta di un vestito usato e demodé.
“ Mi dispiace,è già venduto!” mi risponde la signora grassoccia dietro il bancone. È uno scherzo?
“ Ma io potrei offrirle il doppio!” cerco di negoziare.
“ Qui non funziona così. La parola data si mantiene. E quel vestito è mio! Capisco che finire dalla villona alla villetta celeste sia una tragedia per una come lei,ma il fatto che sia stata deposta da un ex Ministro non la rende migliore di noi!” esclama una tizia alle mie spalle facendomi sobbalzare. Mi fissa con lo stesso disgusto con cui io guardo lei.
“ Io sono Patrizia Fernandez,sono stata sposata con Maurizio Brickman,ho frequentato 6 semestri di finanza alla San Marino! E la villetta è color Tiffany!” replico offesa.
“ Ciò non toglie che non può depositare i suoi rifiuti sul marciapiede. Ci sono dei giorni prestabiliti per la raccolta differenziata. E visto che non li ha rispettati,dovrà recarsi con le sue gambine alla discarica per buttare i sacchetti!” ribatte sfrontata.
“ Ci mancherebbe altro! Non ho mai buttato un sacchetto della spazzatura! Non so neppure dove sia la discarica! Non sono come voi!” obietto.
“ Peggio per lei se è un’accumulatrice seriale! Un motivo in più per non aggiungere un ulteriore vestito alla sua collezione!” risponde quella tizia prendendo il vestito che avevo adocchiato e andandosene fiera. Disgraziata!
 
[Carmen]
Stavamo assieme da 2 anni e mezzo ed era stato super romantico ritrovarlo seduto sul mio letto la mattina del mio diciottesimo compleanno. Aveva inventato di essere tornato per vedere i suoi fratelli ed approfittare del ritorno di mio fratello per vedersi!
All’uscita di tutti,avendo campo libero,non avevamo resistito e avevo saltato scuola restando con la testa sul suo torace nudo tutta la mattina.
“ Piaciuta la sorpresa per il compleanno?” mi chiese. Gli strappai un bacio.
“ Da morire. Anche se l’idea che tu riparta non mi piace! Già ci vediamo col contagocce,in più lo facciamo di nascosto come fossimo due ladri!” risposi carezzando il profilo della sua mandibola.
“ Amore,lo so. Forse dovremmo dirlo! Magari non alla festa di stasera per evitare che tuo padre mi eviri. Possiamo aspettare la festa di Natale. Saremo solo noi della famiglia e tuo padre potrebbe risultare più contenuto nella sua reazione!” propose. Ridacchiai.
“ Della serie che a Natale siamo tutti più buoni e che quindi gli omicidi sono sconsigliati?” sghignazzai divertita provocando anche le sue risate. Scosse il capo divertito.
“ Sì. Perché è meglio essere chiari: possono anche prendermi a bastonate,io ti sposo lo stesso!” rispose serio attirandosi una serie di baci.
 
“ Sveglia! Hanno suonato il campanello! Carmen,ma perché sei così imbambolata oggi?” mi rimprovera Pilar allontanandomi dai miei ricordi dolci e teneri della mia storia clandestina con colui che fra pochissimo diverrà mio marito. Aisha scuote il capo prima di dirigersi all’ingresso ed aprire la porta. Ad entrare sono i miei,Max, Jean ed Hermes.
“ Carlos?” chiede Aisha delusa.
“ Non potevamo salire tutti insieme per evitare di bloccare l’ascensore. Comunque buongiorno anche a te! Vedo che sta cominciando ad emergere la genetica paterna!” replica Hermes per poi coccolare sua moglie. Aisha afferra uno dei cuscini poggiati sul mio sofà e glielo tira.
“ Vedo che la giornata è già cominciata bene! Tesoro,sei bellissima!” esordisce mio padre per poi rivolgersi a me con la voce rotta.
“ Dai,papà,non piangere! Altrimenti finirò per piangere anch’io!” cerco di calmarlo abbracciandolo.
“ Giulia,sei uno schianto!” commenta Max. Ecco! Ora scatta la zuffa!
“ Abbiamo uno specchio a casa che svolge egregiamente la sua mansione. Non c’è bisogno che lo emuli!” lo fredda Jean urtato dalla sfacciataggine di mio cugino.
“ Papà,digli di darsi una calmata o potrebbe non arrivare a Natale!” suggerisco a bassa voce a mio padre,mentre mia madre mi aggiusta il velo.
 
[Armando]
Chi l’avrebbe mai detto che Daniele Valencia avrebbe accompagnato il mio ultimogenito in chiesa il giorno del suo matrimonio?! Sei mesi fa ci parlavamo solo per insultarci ed invece ha deciso di aiutarci. Mia moglie mi tira una gomitata perché lo ringrazi mentre siamo parcheggiati in attesa che lo sposo scenda da casa sua.
“ Comunque grazie!” borbotto.
“ E di che? Sei pronto ad officiare le nostre nozze? Perché temo che per allora saremo ancora qui! Tuo figlio ha ereditato la tua spiccata puntualità,che quando dovevamo uscire mi toccava aspettarti delle ore!” replica strappando un sorriso a mia sorella,la quale gli strappa un bacio.
“ Tempo che sfruttavi facendo gli occhi dolci a mia sorella!” osservo.
“ Il tempo meglio investito della mia vita!” risponde ottenendo un bacio da Camilla.
“ Quella cosa del pulcino che starà in camera con noi è vera?” chiede Daniele a mia sorella. Mia moglie ridacchia.
“ Amore,se non te la senti,posso fare come con Roberta: il suo primo anno di vita mi sono trasferita io nella sua cameretta con lei per non imporre a nessuno una presenza sgradita!” gli risponde mia sorella. Gli occhi di Daniele diventano lucidi.
“ Presenza sgradita...ed io che avrei dato tutto per cullarla anche solo una volta! Se gli eravate tanto sgradite,avrebbe potuto evitare di mettersi in mezzo e lasciarvi dov'eravate. Ad ogni modo,nostro figlio non sarà mai una presenza sgradita. Lo dico solo perché per Giulio e Susanna è stato difficile per me dormire di notte senza andare di continuo nella loro cameretta a controllare che stessero bene! Averli in camera mi avrebbe complicato meno la vita,ma non ero il solo a decidere purtroppo!” chiarisce lui. Lei gli accarezza la guancia,ma interrompe il contatto quando mio figlio si avvicina all’auto ed entra chiudendo delicatamente lo sportello dietro di sé. Si strofina le mani per scaldarsi.
“ Dio Mio,che freddo! Mai più un matrimonio in inverno! Buongiorno! Grazie mille per il passaggio!” esordisce.
“ Perché quante altre volte vorresti sposarti,scusa?” gli chiedo preoccupato. Daniele ridacchia sotto i baffi.
“ Era per dire,papà! Di Carmen Calderon al mondo ce n’è solo una!” mi rassicura.
“ Allora andiamo! Stavolta il cric ce l’hai o stai messo come l’ultima volta?” domando al mio futuro cognato,che china il capo imbarazzato.
 
Mancava una settimana al matrimonio di Bob e all’ora di pranzo eravamo andati a registrare un videomessaggio di auguri per le nozze di Hermes e Charlotte. Mia sorella aveva abbandonato il set senza avvisarci e senza una valida motivazione ed ora era lì in soggiorno con noi dopo cena,a cui aveva consumato solo qualche foglia d’insalata. A cena con noi,dopo aver passato il pomeriggio con mia moglie per organizzare le nozze di Hermes,c’era anche Marcella.
“ Immagino mi riterrai una stronza per la storia di Roberta!” borbottò Cami a Marcella. Di certo non faceva i salti di gioia ad avere una nipote che non conosceva!
“ Avrai avuto le tue buone ragioni. A tua figlia hai fatto un favore salvandola da mio fratello,credimi!” rispose tombale Marcella.
“ Daniele non è il padre del secolo,ma,nel bene o nel male,con i suoi figli c’è sempre stato,mi pare. Sono altri i motivi per cui ho taciuto!” replicò mia sorella.
“ E quelli che ti hanno spinto a baciarlo,invece?” intervenni ottenendo una gomitata da mia moglie. Camilla mi trafisse con un’occhiataccia.
“ Se ti aspetti delle scuse per quello che sai,levatelo dalla testa!” esordii. Mia moglie mi carezzò il torace accoccolandosi fra le mie braccia.
“ CHI TI HA CHIESTO NIENTE? CREDI CHE IL MONDO GIRI ATTORNO A TE E ALL’OPINIONE CHE HAI DELLA MIA VITA?” sbottò.
“ Vedi di calmarti!” mi difesi.
“ Il mondo non gira attorno a te. Non sei il Sole,Armando! E se ho ritenuto opportuno agire come ho agito,ho avuto le mie ragioni!” rispose.
“ E quali sarebbero?” la sfidai.
“ Quando ho scoperto di Roby,Daniele era già diventato uno scapolone impunito. Ho avuto paura che non fosse più proiettato verso la vita che volevamo,paura di stravolgere mia figlia e che un rifiuto di suo padre la scioccasse!” borbottò.
“ Scioccasse lei o te?” ribattei.
“ Io so com'è Daniele,quanto amore sa dare,quanto sa essere dolce e che padre meraviglioso può essere; una bambina di quasi 5 anni dopo essersi vista sbattere una porta in faccia da lui,cosa avrebbe pensato? Che idea si sarebbe fatta di suo padre? Sei genitore: cosa faresti se ci fosse il rischio di ferire uno dei tuoi figli? Correresti il rischio? Io non gioco d'azzardo sulla pelle dei miei figli!” precisò. La discussione fu sedata dall’arrivo di Quino che precedette di qualche passo Daniele Valencia. Era una persecuzione!
“ C’è il dottore…” farfugliò il mio maggiordomo.
“ È difficile ignorarne la presenza! La gente si annuncia quando si trova in anticamera! La prossima volta faccia prima entrare un serial killer e poi lo annunci! Senza offesa,Daniele!” lo fulminò Camilla acida più del solito. Daniele non le staccava gli occhi di dosso e lei pure.
“ E chi si offende? Meglio serial killer che Vampiro! Anche se in fondo è seriale pure lui!” borbottò Daniele. Lei ridacchiò divertita.
“ I vampiri non sono seriali e non esistono,soprattutto! Valencia,tu non credi al fantascientifico,ti prego!” obiettò lei.
“ Un punto per te. Anzi due. Stasera mi sento buono e gentile!” rispose lui sortendo una sua risatina.
“ Che miracolo! A cosa si deve?” replicò mia sorella strappandogli un sorriso. Emisi un colpo di tosse infastidito.
“ Com'è andata poi con Bea?” replicò lui. Aveva un'agenda aggiornata di tutti gli impegni di mia sorella?
“ Le orecchie ancora mi fischiano,ma bene. Sono riuscita a farle compiere meno danni del previsto e vorrebbe iscriversi ad un corso di Kegel. Questa è stata la cosa più scioccante di tutta la giornata! E prima che me lo domandi: si tratta di ginnastica pelvica. Tua sorella mi fa paura!” rispose mia sorella suscitando ancora le sue risate. Tossii di nuovo esasperato da tutta quella complicità,che mi spaventava non poco dopo il loro recente bacio.
“ Marce,mi sorprende tu sia qui,ma non ti emulerò mai con una cena con Camilla e Trimalcione!” affermò quello stronzo. Camilla sorrise.
“ In effetti mi annoierebbe parlare di borse e scarpe tutta la sera. Immagino se le chiedessi dell’ultima mostra a cui ha assistito, potrebbe suicidarsi bevendo solvente per smalto! L’istigazione al suicidio me la eviterei!” rispose mia sorella. A Daniele scappò un sorriso soddisfatto.
“ Qual buon vento! L’abbiamo invitato,amore?” chiesi a mia moglie. Lei scosse il capo.
“ No,o ci saremmo preparati psicologicamente! Ti amo troppo per vederti con la camicia di forza!” borbottò Betty. La baciai.
“ Ecco ci mancava la colata di melassa gratuita. Non ti viene il voltastomaco?” replicò quello per poi rivolgersi a mia sorella.
“ Oramai resisto quasi a tutto,tranne che alle smancerie di tuo figlio verso Babi! Devono darsi una regolata! Non va bene così! Ma che lo dico a fare a te che sei il re delle smancerie con la mogliettina?” rispose beffarda Camilla facendolo ridere.
“ Se non sapessi che non t’importa più nulla di me,penserei che sei gelosa! Se riesci a farli calmare,ti invito a cena!” replicò lui.
“ Vada per la cena,purché sia senza Patrizia! Ci dici perché sei qui,prima che ad Armandino venga un travaso di bile?” ribatté mia sorella strappandogli un sorriso.
“ Ho forato e mi serve un cric. Ero nelle vicinanze e sei l’unica persona che,mio malgrado,conosco!” farfugliò Daniele. Che fortuna!
“ Quino,procuri un cric al dottore!” ordinò mia sorella al maggiordomo.
“ Vuoi accomodarti?” gli chiese Camilla. Lui le si sedette di fianco sul divano come fosse qualcosa di naturale.
“ È bello che i padroni di casa siano tanto accoglienti,davvero! Quando te ne andrai chissà come faranno con gli ospiti!” sibilò lui acido.
“ Che hai in faccia? Carboncino?” chiese a Cami. Mia sorella prese a toccarsi il viso,ma fu lui a pulirle con il pollice il punto esatto dov’era sporca. C’era bisogno di guardarla come se volesse mangiarla? Fu Marcella a schiarirsi la voce per interrompere tale scenetta.
“ Grazie. Devo essermi sporcata con la matita mentre traducevo una mail di lavoro dal francese!” borbottò Camilla rossa in viso.
“ Ti capitava sempre anche quando eravamo piccoli! Qualche buon affare dalla Francia?” farfugliò lui.
“ Mi hanno proposto un incarico che non so se accettare. Roby pensa che potrei farcela e anche Junior,ma sono stanca! Tu,nei mie panni che faresti?” gli spiegò Camilla. Daniele la fissò come uno che più che mettersi nei suoi panni,voleva toglierglieli.
“ Sei troppo in gamba per lasciarti fermare dalla stanchezza o dall'età. Non devi per forza fare spola tra Zurigo e la Francia: esiste internet e lo smart working! Cami,approfitto del fatto che sono qui per dirti che oggi…” farfugliò lui.
“ Grazie per il tramezzino!” rispose astiosa mia sorella. Lui le posò la mano sul braccio. Lo faceva spesso durante le loro scaramucce quando stavano assieme e ciò mi allarmò soprattutto perché lei non si scostò.
“ Mi dispiace! Non volevo dire quelle cose. So che era una battuta la tua,ma vorrei che evitassi l’umorismo su tale tema!” replicò Daniele.
“ Dispiace a me. Hai già tanti problemi di tuo e non vorrei essere l’ennesimo grattacapo per te!” ribatté mia sorella.
“ Tu non sei un grattacapo per me. Non lo sei mai stata. Come mai lavori a maglia?” le chiese Daniele.
“ Prova a cenare tu con uno che ti guarda in cagnesco e vedi se ci riesci!” rispose mia sorella schietta.
“ Sembrano degli scarpini!” borbottò Daniele alludendo al lavoro di Cami. Carezzò quei pezzetti di lavoro a maglia.
“ Sono dei calzini con muffole abbinate. Verde menta perché non si conosce ancora il sesso del nostro nipotino. E non sbuffare! Lo so che odi dividere qualcosa con me,ma questo bambino c’è ed ignorarlo non ne cancella l’esistenza!” rispose mia sorella.
“ Calmina! Oramai questo bambino c’è e mi sto rassegnando! Almeno starà al caldo! E più che dividere qualcosa con te,odio dividere qualcosa con Trimalcione! Ho conosciuto telefonicamente Roberta!” le comunicò Daniele. A Cami cascò il gomitolo dalle ginocchia ed entrambi si chinarono a raccoglierlo. I loro nasi finirono per sfiorarsi e notai Daniele guardarle le labbra. Camilla si allontanò turbata dopo qualche attimo. Anche lei aveva fissato le labbra di lui.
“ Lo so. Le mie figlie mi raccontano tutto e anche con tuo figlio ho una certa confidenza. Complimenti per la difesa della morale di tua figlia! Un po’ campata sul nulla,ma sei proprio un bravo padre!” replicò Camilla polemica con una punta di veleno.
“ Avrei dovuto lasciare che l’attaccasse? Susanna non è la Madonna,ma nessuno può darle della prostituta! Roberta è più in gamba della tua ultimogenita,ha un carattere forte,non si fa prevaricare da nessuno,ma non può azzardarsi ad offendere mia figlia!” ribatté Daniele.
“ Non può offendere tua figlia o la mogliettina! Ironico come tu difenda quella pornodiva di tua moglie dagli altri e poi sei il primo ad offenderla facendo una figlia con un’altra! Quando stavamo assieme eri più coerente!” rispose Camilla velenosa. Pareva quasi gelosa!
“ SEI COSÌ ARRABBIATA CHE PARE QUASI ABBIA TRADITO TE CON LAUREN!” sbottò Daniele. Lei lo fissò con biasimo.
“ Non saresti qui a raccontarlo se mi avessi tradito e fossi stato scoperto! Io non sono Patrizia Fernandez,che al massimo ti stordirà di grida,ma poi ti perdonerà perché senza il tuo denaro non può vivere!” rispose mia sorella. Daniele sorrise.
“ E comunque moderati quando ti rivolgi a Roberta. Un giorno potresti pentirti delle tue offese e non è detto ti perdoni!” aggiunse Camilla.
“ Chissà di chi avrà preso! Neanche tu perdoni!” replicò Daniele. Perché lui era esperto nell’arte del perdono? E da quando?
“ Vuoi una mano a cambiare la ruota?” gli chiese mia sorella più per cortesia e per cambiare discorso che per altro.
“ La Camilla che conoscevo io non sapeva avvitare neppure un bullone. Il matrimonio ha tirato fuori il tuo lato mascolino? Adesso bevi la birra,magari dalla bottiglia? Fai a gare di rutti? Cosa devo aspettarmi da te?” replicò Daniele.
“ Bastava un << no,grazie! >>. Il mio Daniele non era così prolisso! E no: continuo a detestare la birra,a non saper bere dalla bottiglia e non faccio le cose volgari che hai elencato e che mi hanno appena fatto passare il sonno!” ribatté lei. Quello sorrise beffardo.
“ Il tuo Daniele non esiste più!” asserì lui.
“ Volevo semplicemente essere gentile,ma a quanto pare,visto che hai smesso di esserlo con il tuo prossimo,non sei disposto più ad accettare neppure che a qualcuno faccia piacere esserlo con te!” rispose Camilla dura.
“ Ti aiuta tua moglie a cambiare la gomma?” gli chiesi. Camilla scoppiò a ridere come se avessi raccontato una barzelletta.
“ Ero da solo in macchina e poi ce la vedi a cambiare una gomma?!” ribatté Daniele.
“ Dovresti portartela in giro più spesso,almeno per resistere alla tentazione di baciare le mogli altrui,Valencia! Lo dico per te,potresti imbatterti in una moglie più devota di mia sorella e ritrovarti a dover fronteggiare le ire di un marito incazzato!” asserii. Daniele fissò Cami. Lei alzò gli occhi al cielo spazientita. Fra loro era sempre stato così: riuscivano a capirsi con lo sguardo come me e Betty.
“ Non l’ho di certo violentata,Mendoza!” si difese.
“ Ma l’hai baciata con la forza!” obiettai.
“ Non è esatto. Mi ha presa di sorpresa,ma non mi ha violentata! E sei pregato di non intrometterti in questa storia!” lo difese Camilla.
“ E comunque,Armando,ho sbagliato io: è la sua vita e facesse un po’ come crede,visto che non mi riguarda più!” aggiunse.
“ Hai fatto tanto per uscire dalla mia vita!” l’accuso lui.
“ E tu per non rientrarci più. Direi che siamo pari. A legarci sarà solo questo nipote…ah no,che stupida: l’hai già disconosciuto,no? In fondo è un bene che almeno in questo caso tu sia stato sincero senza maschere!” rispose mia sorella rancorosa. C’era qualcosa di irrisolto fra loro!
“ Io sono sempre stato sincero con te! E comunque grazie per la tua offerta gentile di aiutarmi a cambiare la ruota!” borbottò Daniele forzatamente. Mia sorella sorrise trionfante. Un sorriso sfuggì pure a lui.
“ Perché non ti sei allontanata subito?” le chiese.
“ Mi hai presa di sorpresa. Mi aspettavo un ceffone,delle grida,ma non un bacio. Tutto qua!” rispose mia sorella risoluta.
“ Non hai ancora avuto il coraggio di parlare con Aisha?” gli chiese mia sorella più calma. Lui la fissò per poi scuotere il capo.
“ Potrebbe cominciare col dirle delle tasse! Mi farei due risate!” commentò Marcella divertita.
“ Marcella,per favore! Avrebbe dovuto comprarle un cavallo a dondolo? Ha cercato di fare un passo verso di lei e chissà che Aisha non lo apprezzi,che non lo veda per quello che,ossia un modo per dirle: << Ora che ti ho trovata,mi prenderò cura di te e ci sarò quando ne avrai bisogno! >> Era questo che volevi dirle col tuo gesto,no?” intervenne Camilla per poi rivolgersi a lui.
“ Grosso modo! Tu come…” bofonchiò Daniele.
“ Perché anche se il mio Daniele è morto,io conosco Daniele! E comunque non devi interpretare negativamente le sue ritrosie: i figli quasi mai apprezzano ciò che facciamo per loro,credimi! Lo dico per esperienza personale!” rispose Camilla.
“ E a quale dei tre stai alludendo?” replicò Daniele divertito.
“ A tutti e tre: ciascuno accusa me di avere un preferito diverso da se stesso. E da quando è nata Clizia,tutti loro mi accusano di volere più bene a lei!” rispose mia sorella facendolo ridere come solo lei riusciva a fare.
“ Sei sempre la solita. Comunque non so ancora quando parlerò con Aisha!” replicò Daniele.
“ Che aspetti? Maledizione,vuoi che sia un altro ad accompagnarla all’altare o a giocare al nonno dei nipotini che ti darà? Tu non sei così!” s’infervorò stranamente mia sorella. Lui la fissò sorpreso.
“ Come se potessero trarre beneficio dall’averlo come nonno!” borbottai. Camilla e Daniele mi fulminarono con un’occhiataccia.
“ Armando,per cortesia,credi di essere l’uomo perfetto? Chi è senza peccato,scagli la prima pietra. E tu non mi pari nelle condizioni!” mi freddò mia sorella solo per difendere quello.
“ Non mi sopporta e lo sai!” le rispose fra i denti Daniele.
“ E tu fatti voler bene! Non è complicato,no?” ribatté Camilla decisa.
“ Non ci sei riuscita tu ad amarmi…” borbottò Daniele. Mia sorella lo fissò a lungo cercando di non piangere.
“ Non stiamo parlando di me. Non è la fine del tuo menage ad atterrirti,ma l’idea che lei possa rifiutarti o magari di uscire perdente nel confronto con quello che l’ha cresciuta,vero?” azzardò mia sorella. Negli occhi di Daniele c’era la vulnerabilità di essere stato scoperto.
“ E non mi piace che quel Mora le ronzi attorno. E non ridere! Vorrei vedere te,se si fosse messo a fare il moscone attorno ad una delle tue figlie!” aggiunse lui per poi ammonire non troppo duramente mia sorella sul punto di scoppiare a ridere.
“ Scusa! È che se immagino Carlos che fa il filo a Roby mi viene da ridere e potrebbe tranquillamente evirarlo a mani nude; con Babi non saprebbero proprio che cosa dirsi! È impossibile che diventi mio genero!” singhiozzò mia sorella fra le risate nascondendo il viso fra le mani.
“ E ride! Susanna voleva accoppiarli per far sì che tua figlia si allontanasse da Giulio!” le rivelò Daniele.
“ Menomale che tua figlia di cognome non fa Mendel o chissà che contributo avrebbe dato alla scienza! Carlos è quanto di più lontano Babi cerchi in un uomo! Non c’entrano nulla l’uno con l’altra!” balbettò mia sorella ridendo ancora come una pazza. Anche Daniele sorrise.
“ Non credo ci siano chissà quante affinità tra te e Trimalcione! Che c’entra lui con te?” obiettò lui. Mia sorella smise di ridere per fissarlo.
“ Quello che c’entra con te la bionda finta,nonostante i suoi semestri di finanza alla San Marino! Parlate di questo quando siete insieme?” replicò mia sorella polemica.
“ Ecco il cric,signore!” esclamò Quino porgendo l’attrezzo a Daniele,il quale si sollevò dal divano. Daniele ringraziò il mio maggiordomo.
“ Vieni con me?” domandò a sua sorella.
“ No,prendo un taxi. Non vorrei che nel tragitto mi rimediassi un marito!” rispose Marcella.
“ Marcella!” la ammonirono sfiniti entrambi.
“ E comunque rilassati,Mendoza,non rischi di essere tu quel marito incazzato: non potrei mai pensare a tua moglie in quel senso! Camilla, grazie per l’accoglienza e per avermi tirato su il morale! Mi ci voleva il tuo senso dell'umorismo e il tuo ottimismo! Buon prosieguo di serata!” asserì Daniele mordace per poi andarsene. 
“ Camilla,hai fatto male ad illuderlo: Aisha prenderà male la storia delle tasse e della paternità!” la ammonì Marcella.
“ E chi lo dice? Perché deve arrendersi così? È sua figlia! Aisha merita di avere accanto suo padre e Daniele merita l'affetto di sua figlia!” obiettò mia sorella.
“ Perché vuole già trovarle un fidanzato e non gli piace che Carlos Mora le ronzi attorno!” vomitò Marcella.
“ Di questo dovresti ringraziare la tua amica del cuore: se non avesse aperto le gambe proprio a Nicola,che era già inviso a tuo fratello per via dell’affare della Terramoda,Daniele non avrebbe avuto nulla contro Carlos! Non è di certo colpa di Carlos se tua cognata è una coscia allegra (per non dire altro)! Immagina una bella cena fra con suoceri: alla povera Asia,grazie alla presenza di quella sgualdrina della tua amica,andrebbe per traverso! La tua amica è in frado di distruggere famiglie allargate e fidanzamenti prima ancora che si formino: un record! Vado a letto! Buon prosieguo di serata!” si risentì Camilla prima di abbandonare la sala.
“ Questo sodalizio non mi piace!” affermai.
“ Figurati a me! Tua sorella odia Patrizia ed ho paura di domandarmene i motivi!” convenne Marcella.
“ Magari quando saprà di Roberta,non si arrabbierà troppo e riusciranno ad essere dei buoni genitori!” commentò mia moglie.
“ Amore,sei troppo dolce per questo mondo! Quando saprà di Roby,avrà un ulteriore motivo per starle intorno e tentare di sedurla,visto che quando la bionda finta saprà di Aisha,di certo chiederà il divorzio e l’addebito! Non vedi come la guarda?” replicai.
 
“ Ce l’ho. Ce l’avevo anche quella volta. Ho finto di averne bisogno per…vedere Cami. Anche 2 minuti. Pure se la credevo felice con un altro. Mi bastavano pure le briciole! Non c’è bisogno che mi dici che sono patetico...lo so da me!” ammette ottenendo un abbraccio da Cami quasi in lacrime. Prendo per mano mia moglie. In realtà posso capirlo: quando Betty tornò da Cartagena,anche a me bastava pure solo incontrarla nei corridoi piuttosto che non vederla più!
“ Amore,ma non sei un piccione! Non meriti le briciole! Sarebbe bastato contattarmi su facebook ed invitarmi a cena! Anche per invitarmi al cinema per il primo appuntamento c’hai messo una vita! Ho un carattere così orrendo da farti paura?” replica mia sorella toccata sfiorandogli il viso. Mia moglie si stringe forte a me.
“ No,tu sei perfetta. Sono io che non sono alla tua altezza!Avresti accettato?” le chiede Daniele. Scuoto il capo incredulo. Guido Lascano ha devastato la loro autostima.
“ Me lo chiedi davvero? Sì. E avrei indossato il mio abito più bello,mi sarei preparata con più cura del solito,perché sarebbe stato il momento più atteso degli ultimi 40 anni della mia vita. Ancora dubbi,Valencia?” replica Camilla maliziosa. Alzo gli occhi al cielo quando lui fa per baciarla.
“ Scusate l’interruzione di uno che fa da calzino spaiato fra due coppie melense,ma vorrei ricongiungermi anch’io all’altro calzino…cioè all’altra metà! Sembro un meme triste!” interviene mio figlio. Daniele e mia sorella riprendono le distanze e lui mette il moto. Tiro una gomitata a mio figlio.
“ Di nuovo! Ce l’hai per vizio allora! Giulia mi ha detto che una volta mentre lei e Jean tubavano hai fatto notar loro che ti mancava la carta igienica. Ti pare il caso?” lo rimprovero cercando di tenere basso il volume della voce.
“ Chissà di chi avrà preso! Mi ricorda qualcuno che tirava fuori sempre battute al vetriolo quando ci baciavamo,amore mio!” borbotta Daniele.
 
[Junior]
Alla fine sono stato io a dare un passaggio a Roberta,Joseph e Clizia in chiesa. Pare che Susanna fosse ancora in fase di preparazione! Neanche oso domandarmi quanto ci metterà quando sarà il suo giorno! E la cosa strana accaduta durante il tragitto è stata che dallo specchietto retrovisore mi sono accorto delle risatine complici e allusive di mia sorella e mia nipote. Che diavolo avevano da ridere?
In chiesa ci sono poche persone e neppure lo sposo è ancora arrivato. Mancano praticamente i protagonisti di queste nozze oltre a Susanna. Non capisco che fine abbiano fatto tutti! Perché ci mettano tanto ad arrivare!
“ E così difendi Susanna perché ti piace!” esclama Roberta alle mie spalle facendomi sobbalzare. Ma porca puttana! Ce l’ha per vizio quello di rigirare il coltello nella piaga!
“ Smettila di urlare! Ti sbagli!” borbotto imbarazzato all’idea che qualcuno la senta e mi scambi per un degenerato.
“ Vi siete baciati! Questi sono i geni di mamma e papà!” replica ridacchiando. Alzo gli occhi al cielo.
“ Dai,Raganella,confidati con la tua sorellina: cosa ti spaventa di Susanna? A me è quasi preso un accidenti quando ho realizzato che la paternità del mio papà comportava averla come sorella,quindi posso capirti!” mi esorta.
“ Da dove comincio? Da come si veste? Dal fatto che zio Armando potrebbe lasciarci le penne? Dal fatto che conosce biblicamente sia Hermes che Bob? Che ha una lista di ex più lunga della guida telefonica? Che probabilmente non vorrà mai dei figli? O che a livello culturale è ancora in fase di miglioramento?” sbotto trattenendo i toni. Si gratta la tempia confusa.
“ Effettivamente,detta così,solo un masochista potrebbe gioire di questa cosa! Però se ti piace,a parte il fisico,qualcosa di buono deve pur averlo! Riguardo agli ex,non mi pare che tu venga da un convento! E comunque sta arrivando!” afferma. Mi volto verso l’ingresso della chiesa e la vedo entrare. Quando imparerà ad allungare le gonne? Ma perché io? E quell’altro stronzetto che le fissa le cosce chi cazzo è?
La raggiungo con ampie falcate impegnando pochi attimi per averla a pochi centimetri da me. È un po’ pallida e non mi pare che abbia curato il suo maquillage chissà quanto! Poteva pure dare lei un passaggio a Roby se doveva impiegare il tempo ad indossare un abito così corto!
“ Nella fretta di uscire di casa,devi aver dimenticato la gonna! O l’ha strappata Lucky?” esordisco ammonendola. Sa benissimo quanto infastidisca Daniele il suo conciarsi così eppure continua a farlo!
“ E tu devi aver dimenticato che non sei mio padre! Io mi concio come voglio!” mi fredda. Fa per superarmi,ma le cingo il polso.
“ No,non ti vesti come vuoi alle nozze di mio cugino! Adesso vai a casa,ti cambi e torni! Questa è una chiesa,non un night!” obietto.
“ Perché io per te vado bene solo in quel tipo di ambiente,no?” si risente. Dio,ti prego,se dovesse nascere una sorellina,fa che sia pacata e dolce come Babi perché se prende di una delle 3 figlie di Daniele,qui finiamo tutti al manicomio!  
“ Conciata così,sì. Ma tu non sei così! Perché ti ostini a passare per quella che non sei e a farti odiare da tutti? Non ti piacerebbe essere apprezzata,trovare qualcuno che ti ami e che ti regali la gioia di avere una piccola famiglia tutta tua?” replico.
“ Come Jorge? Con lui sono stata perlopiù sincera e guarda i risulta…” s’interrompe sbiancando all’improvviso. Si regge ad una delle panche portandosi l’altra mano alla fronte fino a che non le cingo i fianchi. Si aggrappa a me. Annego nel suo profumo oramai familiare per me.
“ Nana,da quanto tempo non mangi un pasto decente? E intendo prima di ieri sera,che hai solo spiluccato!” le sussurro carezzandole i capelli.
“ Ti porto a casa. Fai colazione e poi torniamo,va bene?” le propongo.
“ Ho la macchina. È il matrimonio di tuo cugino e non voglio che tu…” la interrompo.
“ Mica lo faccio per te? Lo faccio per vedere Lucky! Come i genitori separati!” ironizzo. Scuote il capo divertita accettando la mia idea.
 
[David]
Un nipotino di 16 mesi. Mamma e papà sarebbero contentissimi. Sarebbero un po’ meno lieti della condotta di mio fratello,ma impazzirebbero di gioia al pensiero di stringere fra le braccia quella creaturina. Invece Susanna Valencia che stringe fra le braccia quel bambino proprio non ce la vedo! Diciamo che Susanna Valencia che stringe fra le braccia un bambino proprio non ce la vedo! Cassy mi ha raccontato che quando stava con Roberto Mendoza e lo stesso aspettava un figlio da Pilar,sembrava la versione femminile di Erode.
Mi faccio forza ed accedo alla mia pagina social per cercare il profilo di Summer. Almeno una foto di Adam l’avrà,no? Se avessi un figlio, attaccherei le sue foto ovunque,quindi dubito di non trovare una foto di mio nipote sulla sua pagina. Mi basta anche una foto di 6 o 7 mesi fa! La mia sete di conoscenza viene accontentata quando mi imbatto in una foto di Summer (che ha cambiato colore di capelli) con in braccio un bambino che è la copia esatta di Jorge da piccolo. Ha davvero gli occhi miei e di mia madre. Come ha fatto Jorge a farsi venire anche solo mezzo dubbio che non fosse figlio suo? Mio fratello è proprio un coglione!
L’arrivo di mia moglie nel mio ufficio interrompe i miei pensieri. Sorrido all’idea di mostrarle Adam,ma mi fa segno di tacere indicando il suo cellulare che tiene incollato all’orecchio.
“ […]Che vuol dire che ha lasciato il matrimonio?...Era pallida?...No,le cose con mio cognato non vanno molto bene,mamma!...David è diverso quindi smettila!...Come mai Daniele le ha permesso di andarsene da sola in quello stato?...E con chi se n’è andata,scusa? L’ha accompagnata suo padre?...Giulio?...Ah! Il fratellastro!...No,ha fatto bene ad accompagnarla al bar a fare colazione!...Sì,più tardi la chiamo!... Ma la sposa è lì?...Ah…Va bene!...Ci sentiamo!” le sento dire.
“ Lasciami indovinare: la tua amica,la paladina dell’onestà e della fedeltà,si è << sentita male >> e si è fatta scortare a casa dal suo cavalier servente facendosi scudo della loro novella parentela!” osservo sarcastico. Una scena già vista durante la mia storia con Bianca: lei che si appellava al fatto che fosse cresciuta con quel salame,mentre dallo stesso si faceva rivoltare come un calzino! Se non sono già andati a letto, accadrà a breve e mio fratello non può perdere suo figlio e l’occasione di crescerlo per una del genere! Che poi dalla figlia di due soggetti come quelli che ci si poteva aspettare? Lui che per tutte le nozze di 6 settimane fa ha inveito contro la consuocera e solo 2 giorni dopo se l’è portata a letto mandando all’aria il suo matrimonio e quello di lei (per quanto la signora Camilla sia di gran lunga più normale della madre di Susanna); la madre di lei che anche solo a guardarla dà subito l’idea di ciò che è!
“ Pare che si sia sentita male sul serio! Non sono tutte come Bianca Mora! Ma è evidente che tra tuo fratello e Susanna non ci sia più nulla da salvare!” replica. Sull’ultima cosa concordo a pieno!
 
[Barbara]
Nick si sta facendo attendere ed è strano. Vista la mia sbadataggine ed il fatto che mamma e Daniele si ritroveranno di nuovo al cospetto di mio padre e mia suocera,credevo che il matrimonio più strano sarebbe stato il mio; invece è strano anche questo.
“ Fra 26 giorni sarà il nostro giorno,amore mio!” mi sussurra il mio fidanzato abbracciandomi da dietro.
“ Sì. Chi l’avrebbe mai detto che tuo padre avrebbe acconsentito a scortarmi all’altare?” replico rannicchiandomi fra le sue braccia.
“ E chi l’avrebbe detto che lui e tua madre avrebbero smesso di gridare e di urlarsi addosso,soprattutto!” ironizza strappandomi un sorriso.
 
Mancavano 6 giorni alle nozze di Bob ed io e Giulio eravamo stati invitati a cena da mia madre a casa di zio Armando. La cena era trascorsa tranquilla e zio Armando pareva non troppo scosso dalla mia relazione con Giulio,sebbene fosse figlio del suo più grande nemico.
“ Troppo carini i calzini,mamma!” esclamai guardando il primo regalo per il mio bambino. 
“ Dottore,c’è…” il maggiordomo di mio zio giunse il salotto con mio suocero. Giulio e mia madre lo fissarono confusi.
“ Allora lei è proprio un mulo,Quinto! Le persone vanno prima annunciate!” lo rimproverò mia madre. A mio suocero scappò una risata.
“ Quino. Camilla,si chiama Quino!” le rammentò zia Betty. Mia madre abbozzò un sorriso.
“ Daniele,se vuoi trasferirti qui diccelo. Tanto so che il 25 te ne andresti e che punti al letto della stanza degli ospiti!” asserì mio zio allusivo.
“ ARMANDO! Sentiamo cosa vuole! Offrigli almeno qualcosa,fallo accomodare…non essere orso!” lo rimproverò mia madre imbarazzata. Sebbene ci fossero molte poltrone vuote,mio suocero si accomodò di fianco a mia madre come fosse naturale,come se spettasse di diritto a lui quel posto. Feci per afferrare uno dei pasticcini,ma mia madre mi sottrasse il vassoio.
“ Babi,devi smetterla con tutti questi dolci! Non ti permetterò di rimpinzarti fino al parto!” mi rimproverò mia madre. Arrivò anche Selene.
“ Selene,li porti in cucina,per favore!” le chiese mia madre porgendole il vassoio.
“ Ma come fa Giulio a non farti ingozzare?” mi chiese.
“ Cerco di tenerla impegnata!” borbottò maliziosamente il mio fidanzato facendomi arrossire e lasciando di stucco mia madre e suo padre.
“ La classe materna è impareggiabile! Che la tenessi impegnata su quel fronte era ovvio o non sembrerebbe un aspirapolvere di dolci! Ti sembra il caso di rammentare alla madre che ti porti a letto la figlia per non farla ingozzare?” lo rimproverò Daniele Valencia.
“ Ancora scarpine…questo bambino diverrà il più coperto d’America!” commentò alludendo allo sferruzzare di mia madre.
“ Vorrei fosse il più amato d’America,che suo nonno cominciasse a fare il nonno. Gli stai togliendo molto con la tua indifferenza! Quando prendo le tue parti,tuo figlio mi guarda come se volesse sottopormi ai tossicologici! Se finisco con la camicia di forza per colpa tua,me la paghi,Valencia!” gli rispose mia madre seria. Mio suocero rise.
“ E così mi difendi come quando stavi per sposarmi!” la punzecchio Daniele Valencia.
“ Solo che non miro al tuo patrimonio come tua moglie. Non capisco perché tu voglia circondarti d’odio,come se meritassi solo il rancore! Daniele,questo bambino ha bisogno anche di te! Pensa a tutte le cose che potresti insegnargli! Se davvero mi hai amata,non rinnegarlo! Non potrei vivere portandomi pure questo senso di colpa,ti prego!” replicò mia madre. Era la sola ad avere il potere di farlo sentire un verme!
“ Camilla,io ho paura!” sbottò mio suocero.
“ E di cosa? E ti prego di non ricominciare con la cosa delle somiglianze con Guido! Anch’io ho paura possa nascere la fotocopia di tua moglie,ma un bambino da neonato non somiglia ancora a nessuno e si può ancora plasmare. Non è detto che sia un male,Valencia! È come una lavagna bianca su cui puoi ancora disegnare ciò che vuoi!” lo rassicurò mia madre.
“ E se somigliasse a Bea? Ti ricordi che rospo era da neonata? Tu eri più carina e anche meno rompicoglioni!” ribatté mio suocero facendola ridere. Non avevo mai visto mia madre ridere in quel modo!
“ Ad ogni modo questo bimbo nascerà a maggio,non è esagerato coprirgli piedini e manine come fosse gennaio?” aggiunse mio suocero. Mia madre gli passò un paio di muffole. Nel farlo le loro dita si sfiorarono ed entrambi s’irrigidirono pur senza interrompere il contatto.
“ È cotone. Lo terrà al caldo senza soffocarlo!” gli fece notare mia madre con una certa dose di pazienza. Il suo cellulare squillò e sorrise.
“ Roby,amore!...Sì,Babi è qui! Te la passo?...Allora aspetta!” le sentimmo dire prima di azionare il vivavoce.
“ Stai ancora sferruzzando! Questo bambino diverrà il più coperto del continente,mamma! Sei compulsiva quando fai così. L’hai fatto pure con Clizia. Ti rende nervosa divenire nonna?” esordì mia sorella. Lei e Daniele avevano fatto la stessa battuta.
“ Fossero questi i drammi della vita! Che ci fai sveglia a quest’ora?” le chiese mia madre ignorando i suoi punzecchiamenti.
“ Non riuscivo a dormire ed ho iniziato a leggere un thriller: prima lo finisco e poi vado a dormire! Non dire che non è sano perché lo so gia. Ma non lo è neppure ritrovarsi ogni giorno in ufficio la futura ex di tuo figlio,che mi chiama << cognatina cara >>. Al prossimo diminutivo o vezzeggiativo,la lancio dalla finestra!” replicò Bibi. Mia madre era piegata in due dalle risate e anche mio suocero stava ridacchiando.
“ Questa cosa della futura ex è rassicurante rispetto al record di permanenza che ha già battuto!” ribatté mia madre.
“ Secondo me,durerà meno di un mese. Fra meno di un mese o tuo figlio verrà ricoverato per un prolasso testicolare o l’avremo fuori dalle scatole. Io opterei per la seconda,ma papà non è della stessa idea. Ha invitato a cena i genitori di quella! Dice che è un’alleanza fruttuosa,ma non ne capisco il senso,a dire il vero. Si è rotto qualche gabinetto in azienda?” replicò Roberta. Giulio si passò la mano sul volto.
“ Con Guido parlo io. Ora fila a nanna! Il peso dell’azienda è tutto sulle spalle tue e di Junior quindi ti voglio riposata!” rispose la mamma.
“ Ok. Vado a farmi una tisana e salutami la sorellina!” rispose mia sorella.
“ Sono qui. Come stai?” replicai.
“ Quella con le nausee e fidanzata con il virgulto della famiglia più simpatica della Colombia,sei tu,non io. Ad ogni modo,sto bene. Mi divido fra vari ruoli: presidente,moglie,madre,badante… Non sono fortunata come te,che vivi altrove! Riguardati e fregatene delle critiche e di tutto il resto,tanto fra un po’ sarò lì e li concerò per le feste,partendo dalla tua cara cognatina. E il tuo bambino non ha bisogno che nostra madre lo sommerga di calzini,babbucce e roba varia per compensare il calore affettivo mancante dalla famiglia di suo padre in quanto c’è una zia che non vede l’ora di coccolarlo! Chi non lo vuole,non lo merita! Lo dico per esperienza personale!” ribatté. Il dottor Valencia s’irrigidì.
“ Lascia stare Susanna,Roby! Tua sorella deve imparare a difendersi da sola. Non sono battaglie tue,lo sai! Ora vai a dormire che è notte e non sta bene che tu perda tutte quelle ore di sonno. Poi a farne le spese sono gli operai! Dormi bene,amore!” intervenne mia madre.
“ Non sono battaglie mie o avrei spedito quella in qualche convento di eremiti. Mia sorella non deve neppure nominarla. Ad ogni modo,credo di aver detto un’idiozia al tuo ex! Gli ho detto che papà è ricco. Quella ricca sei tu (e non solo a livello economico). Penserà io sia pazza! Ma sua moglie mi ha offesa ed io volevo solo difendermi! Non mi faccio offendere da una che si concia in quel modo! I miei costumi da bagno necessitano di più stoffa dei suoi abiti!” ribatté mia sorella. Mia madre e mio suocero si fissarono. Lui accennò un sorriso.
“ In 30 anni con l’oca decolorata,credo che di idiozie ne abbia ascoltate parecchie. Una in più che differenza fa? Inoltre quella donna conta così poco che le sue più che offese,sono barzellette. Ora vai a dormire,però!” replicò mia madre serafica. A mio suocero sfuggì un sorriso.
“ Agli ordini,capitano! Notte!” la punzecchiò mia sorella prima di riagganciare.
“ Babi,mi comporresti il numero di tuo padre mettendolo in vivavoce,per favore?” mi chiese mia madre. Obbedii.
“ Barbara,come stai?” esordì mio padre dopo il terzo squillo.
“ Sei in vivavoce e vorrei sapere cosa diavolo c’è negli antidolorifici che stai prendendo per la gamba. È qualche forma di demenza la tua? Che diavolo vuol dire che vuoi invitare i genitori di Brigitte,che già si vede con un piede sull’altare? Sei pazzo?” lo aggredì mia madre.
“ Vedo che Roberta ha fatto i compiti! Ti ha anche riferito del povero Keller?” replicò mio padre.
“ NON CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA. NON MISCHIARE LE QUESTIONI AZIENDALI CON QUELLE PRIVATE! Roby è a capo dell’azienda,quindi smettila di trattarmi come fossi la mamma che deve mediare perché mi fai sentire più vecchia di te,perché ti rendi ridicolo e perché sai che fra te e Roby sceglierò sempre Roby. Il licenziamento di Keller era nell’aria,ma tu vivi in un modo tutto tuo e non siamo noi i responsabili; quindi non ti permettere più di trattare mia figlia come fosse una negriera disumana. Roberta ha un cuore grande e dev’esserle costato molto. E adesso dimmi che allucinogeno hai assunto e da quanto tempo ti droghi!” sbottò mia madre. Mio suocero se la rideva.
“ Certo che quando si incavola è peggio di mio padre!” mi sussurrò il mio fidanzato spaventato. Annuii.
“ Sceglieresti Roberta…chi l’avrebbe mai detto! Roberta è sempre al primo posto per te. E sappiamo entrambi il motivo,lo stesso motivo che ti ha spinto a rifugiarti a Bogotà!” insinuò mio padre.
“ Perché è mia figlia e il motivo per cui sono qui lo conosci meglio di me! Ho acconsentito alla tua iniziativa! Mi è costato lasciare Roby e Junior,ma il soggiorno a Bogotà sta andando meglio del previsto! A parte un incontro poco fortunato con una ex studentessa della San Marino,sta andando tutto bene!” rispose mia madre. A mio suocero sfuggì un sorrisetto divertito e soddisfatto.
“ Hai conosciuto la moglie del tuo ex. Non mi pare molto sgradevole dalle foto,no?” sibilò mio padre furioso.
“ Le foto non mostrano il Q.I.,purtroppo. È quello a fregarla! Disdici quella cena prima che un altro Armando fugga pochi giorni prima delle nozze! Non ho la diplomazia di mia madre e non ce la farei a passare le giornate al telefono per liquidare gli invitati!” rispose mia madre.
“ Camilla,vivono assieme! Non mi pare che quando stavi con quello tu c’abbia messo anni per dirlo ai tuoi!” si difese mio padre.
“ Daniele è cresciuto in casa mia! Non ho fatto poi chissà che sforzo per dire ai miei di noi! Prima di partire ne avevamo parlato e non abbiamo bisogno di sanitari nuovi,quindi che diamine hai… Lei non è incinta,vero?” replicò mia madre allarmandosi sul finale.
“ L’unica incinta è nostra figlia,grazie a quel campione di fecondità del figlio del tuo amico! Sono troppo prolifici!” rispose acido mio padre.
“ Il campione di fertilità è in ascolto,quindi piantala! E Daniele non è mio amico! Annulla questa cena! È casa mia e decido io chi e quando invitare!” ribatté mia madre dura come al solito. Mio padre riagganciò.
“ Fanculo!” sibilò mia madre.
“ Alla faccia della luna di miele!” commentò con un ghigno beffardo mio suocero.
“ Zitto tu che ce n’è anche per te! Giacché hai sempre voglia di commentare,tu sei in luna di miele perenne? Non trasuda molto la tua voglia di passare del tempo con tua moglie,visto che sei sempre in giro a casa della gente!” ringhiò mia madre urtata.
“ Quindi noi non siamo amici?” la punzecchiò Daniele Valencia.
“ Direi di no. Sebbene tu abbia detto alla mia domestica di essere mio amico,direi che non siamo amici! E ti ho detto di smetterla di punzecchiarmi che non è aria! Vuoi illuminarci sui motivi che ti vedono qui?” esclamò mia madre.
“ Il cric. Sono venuto a riportare il cric a tuo fratello!” le rispose mio suocero.
“ Il nervo scoperto!” borbottammo quasi all’unisono io e il mio ragazzo prima di ridacchiare. Mia madre restò a fissarci.
“ Non faceva tanto la spiritosa quando piangeva appena le veniva rivolto il buongiorno!” sibilò mio suocero riferendosi a me. Mia madre scattò in piedi incazzata nera lasciando i ferri lì.
“ Mi ritiro in camera! Chiamatemi solo quando se ne sarà andato!” asserì. Mio suocero si alzò di scatto afferrandole il polso per bloccarla.
“ Scappare è proprio un vizio,eh?” la punzecchiò strattonandola per farla tornare nei suoi pressi.
“ Me ne vado per non darti un ceffone. È quello che meriteresti! Devi smettere di offendere mia figlia. Sono io quella che odi. Prendimi a schiaffi,picchiami,gridami addosso,ma lascia stare i miei ragazzi! Perché ce l’hai ancora tanto con me?” replicò mia madre.
“ Non so se te lo ricordi: ma mi hai lasciato all’altare. Io e te stavamo assieme e tu sei corsa da lui!” le rinfacciò mio suocero.
“ Non voglio parlarne! Lo capisci che non m’interessa parlare di me e di te o vuoi un disegno?” lo freddò mia madre.
“ SIAMO STATI INSIEME 7 ANNI. NON PUOI CANCELLARLO!” rispose Daniele Valencia urtato.
“ Non lo voglio cancellare. L’ho dimenticato e non per via di Guido,ma per ciò che hai fatto. O meglio,per ciò che non hai mai fatto. Io e te non siamo stati insieme perché tu non sei più l’uomo che amavo io. Il mio Daniele non feriva le persone per colpirne altre e odiava quelle come tua moglie. Diceva che,se avesse potuto,avrebbe fatto riaprire le case chiuse proprio per quelle come loro perché si guadagnassero lo shopping e le stronzate varie con ciò che riusciva loro meglio. Sono parole tue. Solo parole visto che la peggiore di quelle l’hai sposata e ti ha reso anche padre!”  ribatté mia madre alterata facendo per divincolarsi da quella presa,ma la forza di mio suocero fece cadere entrambi sul divano. Lui seduto e lei quasi in braccio a lui col viso contro il suo. Mia madre si alzò subito e lo stesso fece lui seguitando a tenerle il polso.
“ Anche tu odiavi i cafoni e ne hai sposato uno! Le penso ancora tutte quelle cose delle donne come Patrizia!” chiarì mio suocero.
“ E allora che ci fai con lei?” replicò mia madre. Mio suocero la fissò basito.
“ Vuoi sapere che ci faccio con lei? Mi avevi lasciato solo ed ecco il risultato!” ribatté Daniele Valencia.
“ Se il tuo grande amore l’hai tradito 2 volte in 30 anni,chissà a me quante ne hai fatte! Quanti altri figli hai?” replicò mia madre.
“ Io non ho altri figli e non ti ho mai tradita! Non capisco perché tu creda che Patrizia…” il suo cellulare lo interruppe. Mio suocero lasciò andare mia madre,la quale si rimise a sedere.
“ CHE DIAVOLO VUOI ANCORA?...No,non sono in un bar!...LA POSIZIONE? FINCHÉ SI SCHERZA SI SCHERZA,MA LE UNICHE POSIZIONI CHE HAI MAI CONOSCIUTO IN VITA TUA SONO QUELLE SESSUALI!...NON TI MANDERÒ LA POSIZIONE DI DOVE STO!...E NON URLARE!...ERA UNA FOTO DEI MIEI GENITORI!...Che vuol dire che non è vero?...L’ho nascosta in cassaforte perché è una delle cose più preziose che ho!...Non ti dirò la combinazione!” gli sentimmo sbraitare prima di riagganciare in malo modo. Ebbe quasi la tentazione di scagliare il cellulare sul pavimento,ma poi si fermò (forse consapevole di non avere più le finanze rosee di un tempo!).
“ Stavolta che è successo? Si è rotta la zuccheriera di porcellana di Limoges?” domandò beffardo il mio ragazzo.
“ Non ti riferisco cosa si è rotto perché ci sono delle signore e di cafone nella vita della tua ragazza e di sua madre ce n’è già uno!” Rispose mio suocero urtato. Mia madre ridacchiò divertita e ciò gli strappò un sorriso.
“ Ero nel mio studio,tua madre è entrata senza bussare (come al solito) mentre fissavo una foto ed ha cominciato a fare la pazza! Finale della storia: sono uscito di casa ed ho pensato di riportare il cric ad Armando!” raccontò mio suocero.
“ Equilibrata! Ha mai pensato ad un TSO? Chissà Aisha cosa penserà di questa matrigna!” commentò mia madre acida. Mio suocero sorrise.
“ Sembri quasi gelosa. Il ché è strano perché sei stata tu a lasciarmi! Patrizia è un altro problema che mi frena dal parlare con Aisha! È difficile per Giulio accettarla,sebbene sia nato da lei,come potrebbe Aisha?!” borbottò mio suocero.
“ Avresti potuto scegliere meglio con chi avere figli!” rispose mia madre.
“ MI PRENDI IN GIRO? SAI BENISSIMO CHE AVEVO SCELTO TE. MI HAI LASCIATO TU!” ribatté mio suocero urtato.
“ Lasciamo perdere! Pensa piuttosto a cosa abbia più importanza per te: tua figlia o tua moglie,anche se non mi meraviglierei se scegliessi la seconda! È evidente che le due non potrebbero mai andare d’accordo. Sarà già un miracolo creare un legame fra Aisha e Susanna. Non puoi chiederle di accettare pure Patrizia…quella povera bambina finirebbe alla neuro!” rispose mia madre.
“ Se non ci sono finito io in 30 anni! E cos’è questa storia che metterei prima Patrizia e poi i miei figli?” replicò lui. Mia madre lo fissò.
“ Hai fatto tanto per sposarla e ora ti lamenti? Non credo ti abbiano puntato un revolver alla testa,mentre Aisha si troverebbe a sopportarla per scelta tua! Abbi pietà per quella ragazzina,ti prego! Ha già perso la madre…non puoi costringerla a sopportare quella donna. Anche perché poi una fa paragoni e credo che qualsiasi esemplare femminile pure di scimmia vincerebbe paragonata a quella lì. O vuoi che Aisha finisca in carcere per aver ucciso la tua cara Paola?” ribatté mia madre. Mio suocero non alzò un dito per difendere la moglie,anzi rise.
“ Daniele,non c’è nulla da ridere! Tua moglie ha dimostrato al club come potrebbe essere la vostra famiglia con Aisha: una zuffa continua, giacché ti aizzava ad intervenire in difesa di vostra figlia durante la lite con Aisha,sebbene l’avesse provocata Susanna. Le farebbe pesare di continuo di essere frutto di un adulterio. Credi che Aisha meriti questo?” – Mio suocero scosse il capo.- “ E allora prima di parlare con quella ragazza,fai dare una regolata a Pamela o finisce che invecchierai in un manicomio!” asserì mia madre. Non faceva una piega!
“ Te la posso fare una domanda? Perché l’hai sposata se litigate 2 volte su 3?” gli si rivolse il mio ragazzo.
“ Se non avessi conosciuto la tua…la…insomma lei…saresti rimasto celibe a vita o prima o poi ti saresti accasato pure tu?” replicò lui.
“ Tu hai sposato la mamma perché questo passava il convento?” ribatté Giulio sconvolto. Il padre e mia madre lo fissarono interdetti.
“ Scusa! È che udire tua madre e convento nella stessa frase mi destabilizza. Se tua madre entrasse in un convento,questo crollerebbe,lo sai! Hai appena bestemmiato!” asserì mio suocero. Mia madre rise e pure a zio Armando scappò una risatina.
“ Non ci volevi. Io e Susanna siamo stati degli incidenti,vero? Magari la mamma ti ha bucato i profilattici o ha smesso con la pillola da un giorno all’altro… Hai avuto 9 mesi per affezionarti a noi come io lo sono al mio pulcino! Non capisco come hai fatto a finire così!” lo accuso Giulio serio carezzandomi il ventre. Mia madre e mio suocero si fissarono con un velo di tristezza,che non riuscii ad interpretare al tempo.
“ Non è vero che non volevo te e tua sorella. Diciamo che non ne ero entusiasta,ma neppure volevo buttarvi nel cassonetto. Ti saresti sentito come me se non avessi trovato lei. La delusione di Cassandra era più l’orgoglio ferito per via delle corna,mentre stavolta hai perso proprio la testa e ciò mi atterrisce! La liason con questa ragazza mi terrorizza: se dovesse finire,diverresti esattamente come me! Il cric è all’ingresso, Mendoza,e sono in debito con te! Buon proseguimento di serata!” asserì mio suocero prima di andarsene.   
 
“ Forse perché sono finalmente felici!” ipotizzo romanticamente. Mi piace vedere la mamma cantare,sorridere,mangiare. Per me è un privilegio vederla nutrirsi e non spiluccare solamente come prima. È bellissimo vederla vivere e non più limitarsi a sopravvivere.
“ Felici ed in ritardo! La felicità li ha resi ritardatari! Per quanto pure tuo cugino… Ti giuro che fra 26 giorni sarò più che puntuale,amore mio! Spaccherò il secondo!” borbotta strappandomi un bacio.
 
[Bob]
“ Era già pronto ed imbellettato. Non capisco!” mi rivolgo a mia moglie mentre,come tutti gli altri invitati,attendo in chiesa l’arrivo dello sposo. Io ero in fibrillazione 6 settimane fa e lui,invece,fa tardi!
“ Amore,avranno trovato traffico! Nick non si tirerebbe mai indietro!” mi rassicura poggiando il capo sulla mia spalla. Poggio una mano sul suo ventre ricevendo di rimando un calcetto che mi strappa un sorriso.
“ Ti voglio bene anch’io,Dino! Ti ricordi che 6 settimane fa mamma e papà si sono sposati proprio qui?” mi rivolgo alla sua pancia.
“ Papà,temeva che la mamma non sarebbe mai arrivata! Forse voleva svignarsela,ma l’abbiamo intrappolato! Adesso dovrebbe solo chiedere il divorzio per liberarsi di noi!” scherza Pilar. Le strappo un bacio.
“ Non dire così che il piccolino s’impressiona! Lo sai che è conservatore e non crede nel divorzio!” ribatto sulla stessa lunghezza d’onda.
“ E così tuo cugino ha deciso di giocare al principe azzurro di quella lasciando sola la sua ragazza! È l’unico su questo pianeta a vederci del buono!” osserva mia moglie.
“ E stamattina stavamo pure litigando per colpa di quella. La dipinge come fosse la Madonna,come se Smeaton avesse turlupinato una santa! Non voglio fare né il bacchettone né il moralista,ma chi non ha pregiudizi? Beh considerando com’è intraprendente con gli uomini e il contesto in cui l’ha conosciuta sarebbe stato strano se l’avesse sposata! La prima impressione conta eccome!” replico. Scuote il capo incredula.
“ Amore,lungi da me difenderla,ma se si sono conosciuti in discoteca,è evidente che anche lui fosse lì e non per condurre un’indagine statistica sul consumo di alcolici! Troverà un altro pollo da spennare!” ribatte.
 
[Susanna]
“ Vuoi che le prenda io le chiavi dalla tua borsa?” mi domanda Dodo quando siamo fuori dalla porta di casa mia. Il portiere mi ha lanciato un’occhiata giudicante quando mi ha vista in compagnia di Dodo. Credo si sia fatto delle idee strane.
“ Camilla la vedo abbastanza educata da averti insegnato che non si fruga nelle borse delle signorine!” ironizzo ottenendo una sua risata cristallina. Trovo finalmente le chiavi e ci metto un po’ a trovare quella che apre la nuova serratura.
Una volta in casa,inserisco il nuovo codice dell’impianto di allarme ed poso le chiavi sul mobile all’ingresso. Dodo si guarda attorno curioso e perplesso fino a che non viene investito da quel terremoto di Lucky,la quale fa le feste ad entrambi pur di ottenere le coccole.
“ Molto rosa casa tua. Credo che una volta fuori di qui,dovrò disintossicarmi!” borbotta fissando le foto mie e di Jorge che si susseguono nella cornice digitale. La abbasso d’istinto. Dovrò fare pulizia anche a livello digitale!
“ Dovresti essere contento: anche la tua ragazza ha i capelli rosa. Solo che nessuna nuance presente in casa mia richiama il colore dei capelli della tua ragazza,mi spiace!” replico acida ottenendo un’occhiata ammonitrice.
“ Vai a stenderti che ti preparo la colazione. E non obiettare,che non è proprio il caso. Devi riprenderti che dobbiamo andare a quelle nozze! Dopo avviso tuo padre che sei con me e che stai bene!” bofonchia con tono autoritario.
“ L’hai fatto davvero solo per Lucky?” gli domando carezzando il muso della cagnetta. Scuote il capo incredulo.
“ No. Vai a stenderti! Tanto so come ti piace il caffè d’orzo,quindi fila! Quando è pronta la colazione,ti chiamo!” risponde posando un bacio sulla mia fronte.
 
[Hermes]
Che giornata di merda,Dio Mio! Probabilmente se fosse capitato a me 3 settimane fa,la mia gattina mi avrebbe mollato all’altare. Per puro paradosso,la sposa è già qui,mentre mio fratello non è ancora arrivato. Mia moglie scuote il capo leggermente spazientita dalla situazione mentre la povera Carmen appare preoccupata.
“ Ma nostro fratello che fine ha fatto?” mi domanda Giulia.
“ Ti ricordo che i 9 mesi con lui nella pancia di nostra madre li hai condivisi tu,non io! Dopo il modo che ha usato per far sapere a tutti di non essere gay,ma felicemente impegnato con Carmen da 8 anni,io oramai non mi faccio più domande su nostro fratello! Provo a chiamare nostro padre!” borbotto urtato da tutta quest’attesa e dalla tensione che serpeggia fra gli invitati già presenti.
“ Hermes,il traffico non l’ho inventato io! Abbiamo beccato un ingorgo,ma stiamo arrivando!” esordisce mio padre senza lasciarmi pronunciare neanche mezza sillaba. 
“ Voi state arrivando,ma zia Camilla e il suo compagno latitano come alle mie nozze! Capisco il cuginetto che vogliono mettere in cantiere,ma esiste la notte per determinate cose. E soprattutto non è educato tardare puntualmente a tutti i matrimoni! Allora è un vizio!” osservo.
“ NON STIAMO PROCREANDO! TROVO MATERIALMENTE IMPOSSIBILE FARE CERTE COSE MENTRE SONO IMPEGNATO A PORTARE IN TEMPO UNO SPOSO ALL’ALTARE!” tuona la voce di Daniele Valencia con la risatina di mia zia di sottofondo.
“ Come mai siete tutti insieme?” chiedo sorvolando sulla mia figura di merda appena fatta.
“ La macchina non voleva collaborare stamani! Ma Carmen è già lì?” chiede lo sposo.
“ Sì. E non solo lei. Mancate solo voi e Junior,il quale ha lasciato come cadeau la sua ragazza,che continua a guardarsi attorno come Bambi!” rispondo prospettando loro il quadro che mi trovo ad affrontare.
“ Ed è bella la mia piccola?” mi chiede Nick. Alzo gli occhi al cielo.
“ Nick,ti pare il momento? Sbrigati! Se proprio ci tieni a vedere com’è,datti una mossa!” sbotto spazientito prima di riagganciare.
 
[Bianca]
Ci mancava solo la sposa ad attendere all’altare! Capisco che i due non siano mai stati convenzionali,ma così è troppo! Il mio amore sta cercando di calmare la sorella con scarsi risultati,visto che è piuttosto agitata e non fa che camminare avanti e indietro con noi come corteo.
“ Ma che fine avrà fatto?” continua a domandarsi. Io e Mario ci scambiamo uno sguardo.
“ La macchina di papà è morta e hanno chiesto un passaggio a zia Camilla!” annuncia Hermes avvicinandosi accompagnato da sua moglie.
“ Non è morta. Si è solo emozionata!” lo corregge Roberta. E chi aspettava a dirlo?
“ Dirlo prima,no?” le si rivolge Max.
“ Che ne so che una con 8 anni di fidanzamento clandestino alle spalle necessita conferme? Una che non dice di essere fidanzata, accettando che nessuno controlli che il suo ragazzo non flirti in giro,deduco che si fida!” gli risponde urtata Roberta. Giusto del padre doveva prendere!
“ Ma perché non ha chiesto a noi?” domanda zio Mario. Bella domanda!
“ Perché la tua macchina ha 5 posti,loro sono 3,tu avevi già 3 posti occupati. Sarebbero entrati tutti nella tua autovettura? Se lo domandi a Rory,saprà risponderti! Cos’hai 3 anni che ti offendi se il tuo amico si siede al banchetto con un altro?” replica Roberta.
“ Io ho 3 anni. Zia,ma lo zio Daniele quando arriva?” interviene Filippo. Roberta lo prende in braccio.
“ Spero presto,altrimenti la zia Carmen mangerà anche le mie unghia. Devi dirgli qualcosa?” replica Roberta.
“ Sì. Volevo sapere come sta Cookie!” risponde il bambino. Milla scuote il capo satura di questa nuova fissazione. Non pensano ad altro!
“ Beh può risponderti Clizia. Stamani l’ha portato lei a fare la passeggiatina! Lo saprà di certo meglio degli zii!” lo indirizza Roberta.
“ Quindi stamani non c’hanno chiamato perché si sono svegliati tardi!” s’inserisce Giulio carezzando la testa a Filippo prima che si allontani.
“ Non mi sembri così dispiaciuto all’idea di non aver ricevuto il loro buongiorno! Hai avuto un buon risveglio?” lo punzecchia Roberta.
“ Ottimo!” pronunciano con eccessivo entusiasmo i prossimi candidati alle nozze.
“ Niente! Non ce la fanno a non renderci partecipi della frequenza dei loro rapporti intimi! Hai voglia a predicare!” borbotta Aisha.
 
[Nick]
Non aspetto neanche che Daniele Valencia parcheggi l’auto prima di scendere dalla vettura e correre in chiesa. Non avevo immaginato così il giorno delle mie nozze! E invece non è andato nulla dritto. Nulla che sia andato bene!
Corro a perdifiato salendo le scale a due a due sebbene mi preoccupi l’idea di sudare tutto. Non voglio che Carmen sia insicura per colpa mia! Proprio a noi doveva capitare,maledizione! Quando entro in chiesa sono tutti radunati e si voltano a fissarmi vedendomi affannato e stremato.
“ Nick! Amore,stai bene!” esclama la mia futura moglie correndomi incontro ed abbracciandomi. Il suo slancio è così forte che per poco non cadiamo. La cingo forte baciandole lo zigomo. Almeno non è arrabbiata per avermi aspettato tanto tempo dinnanzi a tutti questi soggetti,che di certo avranno pensato il peggio di me e della nostra storia!
“ Ma cos’è? Una riunione? Non eravamo in ritardo?” esordisce Daniele Valencia.
“ Dove sono Junior e Susanna?” domanda zia Camilla. Roberta e suo marito si fissano,mentre la ragazza di mio cugino si guarda le scarpe.
“ Susanna non ha ingerito abbastanza calorie a colazione e Junior l’ha portata al bar! Saranno di ritorno a breve,vedrete!” li tranquillizza Joseph.  Anche se quella non torna,va bene lo stesso! A me importa solo della fata meravigliosa che stringo fra le braccia. Non so se sia la gravidanza o questo vestito,ma mi sembra ancora più bella del solito.
“ Ehm…immagino lei sia lo sposo!” interviene il prete. Annuisco imbarazzato scusandomi per il ritardo. Bacio il capo della mia Carmen.
“ No,è il cabarettista! Quanta perspicacia!” borbotta Daniele Valencia. Mio padre scuote il capo rassegnato alla proverbiale misantropia di suo cognato. Mia zia,invece,ridacchia divertita. Immagino ami anche le sue battute!
“ Amore,vuoi percorrere la navata? Mi dispiace di aver rovinato il giorno del nostro matrimonio!” le sussurro.
“ Sei qui e mi ami. Per me conta solo questo. Non me ne frega nulla della navata! L’ho percorsa cento volte mentre ti aspettavo!” mi rassicura. Mio padre si schiarisce la voce richiamando l’attenzione di tutti.
“ Dovrei comunicare una cosa: l’esplosione di un tubo ha provocato l’allagamento del club,quindi il ricevimento è annullato. Mi dispiace,ma renderemo i regali e daremo solo un piccolo ricevimento con la famiglia per salutare gli sposi prima che partano!” afferma mio padre destando lo sgomento generale. Giulia accarezza la testa della mia Carmen,che appare stravolta. Dopo 8 anni,meritavamo che tale giorno fosse speciale!
“ Zio,ma allora Cookie a casa dei nonni per la festa può venire!” si illumina Maria. Milla si porta le mani alla faccia e mio padre lancia uno sguardo carico di minacce al cognato. Effettivamente con quel cane fra gli invitati alla festicciola,le scarpe di mio padre avrebbero vita breve!
 
[Jorge]
“ Allora avevo ragione a credere che fossi qui per questo! Siediti!” ha risposto. Un po’ intimorito ho eseguito la sua richiesta,ma il mio fondoschiena ha accarezzato poco delicatamente un oggetto morbido che ha prodotto un suono strano. A quel rumore è corso subito il bambino avvicinandosi per la prima volta a me e facendo per scansarmi per riprendersi il suo giocattolino.
“ Mio!” mi ha avvisato poco incline alla condivisione e con lo stesso sguardo di mio fratello quando lo ammonivo per la sua storia con Cassandra,la stessa che poi è divenuta sua moglie. Si è allontanato con il suo dinosauro di gomma per portarlo vicino alle paperelle.
“ Susy,posso avere una risposta?” le ho chiesto leggermente spazientito. Volevo che mi confermasse di non essere il padre di quel bambino, che mi lasciasse tornare alla mia vita a Bogotà con Susanna!
“ Senti qualche legame con Adam? Vedi qualche somiglianza con te o con i tuoi congiunti?” replicò. La osservai per qualche attimo fissando quegli occhi color muschio che un tempo avevo amato.
“ No!” ho mentito. Le somiglianze c’erano,ma non sentivo alcun legame. Non avevo voglia di giocarci,né tantomeno di prenderlo in braccio.
“ E allora ti sei risposto da solo. Se non senti alcun legame con lui,è perché non sei suo padre. Non si può obbligare qualcuno a fare il padre!  Adam non ha bisogno di te,solo perché dividete il DNA!” ha risposto carezzando la testa del bambino,che si è girato a fissarla premendo il suo giocattolo,che ha fatto una sorta di pernacchia facendola ridere.
“ Quando ci siamo lasciati tu eri già… Lo sapevi?” ho borbottato sconvolto.
“ No,l’ho scoperto dopo,ma che senso aveva parlartene? Ci siamo lasciati proprio perché io volevo sposarmi ed avere una famiglia e tu no! George,torna alla tua vita e lasciami in pace! È evidente che questo legame di sangue suscita in te tutto tranne che felicità! Io non desidero un padre a tutti i costi per mio figlio!” ha risposto mettendomi praticamente alla porta.
 
Appena chiudo gli occhi è questa la scena che si ripropone dinnanzi ai miei occhi con le esatte parole di quella conversazione che si ripetono come un disco rotto nella mia testa. Penso a David,che di certo mi ricoprirà di parolacce quando saprà di avere un nipote a cui non potrà fare da zio,a Susanna che un motivo per gridarmi addosso lo troverà di certo e che probabilmente si farà consolare dal figliastro di suo padre. Fino ad un mese fa la mia vita era perfetta ed invece,per ironia della sorte,la mia vita è peggiorata quando è peggiorata quella di mia suocera: lei ha perso suo marito ed io ho perso l’esclusiva nel cuore della mia fidanzata. Ci mancava la famiglia allargata!
Afferro il cellulare e controllo la sezione delle foto di Susan. Le sfoglio tutte,anche quelle di quando stavamo insieme,quando credevo fosse la donna della mia vita. Ne apro una in cui c’è quel…Adam che sorride accanto a lei. Susan gli sorride come quando stavamo insieme.
“ La sua compagna e suo figlio sono molto belli. Lui le somiglia anche. Ma dovrebbe spegnere il cellulare. Avrebbe dovuto spegnerlo già al decollo!” mi ammonisce l’hostess. La fisso scioccato. Mi somiglia? Scherza?
 
[Guido]
Mi volto verso il maleducato che l’hostess ha appena ammonito e mi accorgo di averlo visto da qualche parte,anche se non mi sovviene dove.
“ Lei non è il marito della signora Camilla?” mi chiede colui che pare avermi inquadrato.
“ Lei lo ricorda poco. Al momento è concentrata su altro!” borbotto.
“ Jorge Smeaton. Sono il fidanzato di Susanna,la figlia di Daniele…” non gli permetto di continuare quel nome che mi avvelena la vita da 40 anni e passa. Oramai lo sento nominare in ogni dove!
“ La sua ragazza è andata a ritoccarsi il make-up?” gli domando.
“ Susanna è a Bogotà. Ero fuori per lavoro,ma la raggiungerò per le nozze di questo pseudo-cugino. Suo figlio non assisterà alle nozze di suo cugino?” ribatte. Mio figlio scalpitava per tornare a Bogotà!
“ Mio figlio è atterrato ieri. Io lascerò solo il regalo per gli sposi a casa Mendoza. Non presenzierò alla cerimonia,ma siccome ero stato invitato prima che suo suocero giocasse al mandrillo con mia moglie,ho pensato di far loro un presente. E poi magari Bogotà potrebbe offrirmi più occasioni di Zurigo per rifarmi una vita!” gli spiego.
“ Con Daniele Valencia come nemico,mi permetta di dubitarne!” chiosa scettico. Roteo gli occhi infastidito.
“ Anche lei è un fan come mio figlio! Avete parecchio in comune!” borbotto offeso.
“ Non è questione di essere fan. Diciamo che lei al dottor Valencia e alla signora Camilla l’ha fatta davvero grossa. Quella donna per lui è una specie di nervo scoperto! E non potrà contare neppure su mia suocera: l’hanno spedita a vivere in un buco!” chiarisce. Non ce la vedo proprio!
 
[Carlos]
“ Niente? Ma non ci sono neanche le spunte blu? Non è che le hanno disattivate?” domando a bassa voce alla mia Ginger. Che diavolo, dovevano solo andare al bar per la colazione!
“ No. C’è solo una spunta. E in più hanno lasciato lì quella poverina che è più triste dei protagonisti dei romanzi di Dickens!” risponde. Effettivamente quella ragazza non conosce quasi nessuno e mi sembra un po’ impaurita,sebbene la tizia che ieri l’ha trattata peggio non ci sia!
“ Certo che da che non si sopportavano alle nozze di Hermes…ora si imboscano da soli!” borbotto beccandomi da lei una leggera gomitata.
“ Carlos,ti può sentire qualcuno! Amore,non dire così! Non si sono imboscati! Susanna si è sentita male e lui l’ha accompagnata a fare colazione! È anche giusto che si conoscano,visto che lavoreranno assieme! A tal proposito,grazie per avermi tirata fuori da quell’atelier prima della collaborazione di quei due,che rischieranno un giorno sì e l’altro pure di farlo esplodere!” replica strappandomi un sorriso.
“ Questo ed altro per la mia futura moglie e la mamma del mio dolce Gamberetto!” ribatto baciandole la tempia. Si stringe a me.
“ Certo che anche la festa di nozze in famiglia non è stata propriamente una sciagura! Almeno tutti non si chiederanno dove siano gli Uribe!” osserva. Effettivamente! Anche se non credo Nick e Carmen anelassero questo!
“ E c’è meno il rischio che scoppi una lite,una zuffa o roba simile! La tua zia di alluminio ha almeno rivelato dove ha partorito tuo cugino?” ribatto beccandomi una gomitata.
“ Non dire così! Sembra sia sbucata direttamente dalla storia del mago di Oz! Non ne so nulla! E di chiederlo a mio padre non mi pare proprio il caso,visto come ha preso questa storia!” risponde. Non che a sua zia manchi molto per sembrare la protagonista di un cartone animato!
 
[Carmen]
No,non era decisamente così il giorno che ho sempre sognato dal nostro primo bacio. Non mi aspettavo di dover congedare gli invitati con una specie di: << Per un tubo rotto,oggi consumerete i pasti a casa vostra,non durante il nostro ricevimento come pattuito! >>! Nick è stato assente,costernato ed imbarazzato durante la cerimonia,tanto che quando il sacerdote gli passa il libro delle promesse gli casca quasi di mano.
“ Io,Nicola Mendoza Pinzon,mi concedo a te come tuo sposo e prendo te,Carmen,come mia sposa. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita. Ti prometto che questo incipit disastroso della nostra vita coniugale non sarà il preludio di una vita di coppia catastrofica. E lo so che in 8 anni non è il primo disastro che ci capita,ma volevo regalarti qualcosa di meglio di uno sposo che arriva in ritardo il giorno delle nozze e di un festeggiamento risicato per via di un allagamento. Per 8 anni abbiamo già avuto un fidanzamento pieno di privazioni…penserai che io porti sfiga! Ti prometto che se mi sposi ti farò ricredere, che benedirai ogni giorno l’attimo in cui hai accettato di diventare mia moglie e che non mi riterrai una sventura nella tua vita. Ti prometto che cercherò di non mangiare tutto quello che cucini non appena giri lo sguardo e che ti sarò di supporto non solo per i tuoi esperimenti culinari! Carmen,permettimi di far parte della tua vita per sempre e ti giuro che sarai la donna più felice dell’universo!” esclama singhiozzando di tanto in tanto. Viene da piangere anche a me mentre lo abbraccio forte.
 
[Nick]
Non era in programma che scoppiassi a piangere come un bambino,ma non era in programma neppure che il nostro matrimonio fosse rovinato da agenti esterni. Erano Bob e Pilar quelli che volevano pochi intimi al ricevimento! Noi volevamo condividere la nostra gioia con tutto il mondo proprio per via del fidanzamento segreto e privato che abbiamo vissuto!
“ Io,Carmen Calderon Patiño,mi concedo a te come tua sposa e prendo te,Nicola,come mio sposo. Prometto di esserti sempre fedele nella gioia e nel dolore,nella salute e nella malattia e di amarti ed onorarti tutti i giorni della mia vita. Ti giuro che la nostra vita sarà bellissima,piena di gioia e di colori,che sarò la madre migliore del mondo per i figli che avremo,che crederò in te senza mai più dubitare del tuo immenso amore, che è la cosa più preziosa che posseggo. Ti prometto che affronterò al tuo fianco tutti gli ostacoli che ci sbarreranno il cammino e che sarò sempre tutto ciò di cui avrai bisogno. Ti prometto che continuerò a cucinare porzioni abbondanti per te,che continuerò a viziarti e coccolarti per tutto il resto della mia vita e che non ci saranno mai più zerbini per te! Io ti amo da morire ed averti qui sull’altare per me è il dono più bello che abbia mai ricevuto. Non sarà il matrimonio che volevamo,ma sarà il nostro! Non è colpa tua!” esclama per poi strapparmi un bacio in barba all’iter della cerimonia,alla faccia sbigottita del prete e alle risatine degli invitati.
 
[Daniele]
Camilla mi stringe la mano mentre fisso gli sposi divertito. Questa è la chiesa del matrimonio di Bob e 6 settimane fa questa felicità credevo di poterla vivere solo nei miei sogni. Fra queste mura le ho detto cose orribili e anche durante il ricevimento sono stato uno stronzo con lei: le ho detto di essere morta per me 40 anni prima,totalmente ignaro del fatto che avrei potuto perderla sul serio in quelle circostanze; ho mentito a Giulio dicendo di non aver alcune intenzione di cadere nelle sue grinfie e posso solo immaginare quanto abbia sofferto udendo quelle parole; le ho detto cose orribili quando ho saputo di Roby non dandole neppure modo di darmi una spiegazione; l’ho maltrattata da quando è arrivata.
“ Amore,che succede?” mi sussurra. Le stringo più forte l’arto. La verità è che io con lei sono stato orribile. Non ho capito nulla ed ho rischiato che si ammalasse digiunando per colpa mia. Sarei morto con lei. Per me non può esistere un mondo senza Camilla!
“ Nulla,scricciolo. Sto bene. È bello poterti guardare da vicino e non doverti spiare da lontano come 6 settimane fa,sai,amore mio?” mormoro. Arrossisce stringendosi a me. Le tempesto la tempia di baci.
 
Mancava una settimana al matrimonio del figlio di Armando ed un mese al compleanno di Camilla. Credevo che rincontrandola mi sarebbe passata la voglia di farle regali che non avrebbe mai visto ed invece avevo già adocchiato delle collane che si sarebbero sposate perfettamente con i suoi occhi e col suo incarnato.
La gente radunata su quel set per registrare il messaggio di auguri da inserire nel video ideato da Aisha e quel cretino di un Mora per mia nipote e il suo ragazzo era fin troppa e mi sentivo soffocare,tanto che salii i gradini per raggiungere la terrazza. La prima volta che ero stato in quel luogo avevo 20 ed io e Cami eravamo sgattaiolati via sotto gli occhi dei nostri genitori per rifugiarci in terrazza a sbaciucchiarci. Spalancai la porta dell’uscita di emergenza con la morte nel cuore,ma con la speranza di prendere una boccata d’ossigeno senza dover sopportare Mora jr. con le sue manacce su mia figlia. Tuttavia mi accorsi di non essere solo e di quanto fosse vana la mia speranza di non rivederla anche lì. Era al telefono di spalle alla porta ed intenta ad ammirare il panorama con lo braccio sinistro poggiato sulla ringhiera.
“ […]Tu sei malata! Non è successo nulla tra me e lui!...Domande di che tipo,Bea?...No,lascia perdere!...E si vede che a furia di stare con la regina del gossip,ha cominciato ad apprezzarlo pure lui,che vuoi che ti dica?...Da ragazzo non amava i pettegolezzi e non capisco perché debba impicciarsi così!...A fra poco!” le sentii dire avvicinandomi a lei. Era triste per qualcosa.
“ Piccolo il mondo!” commentai. La mia voce la fece sussultare tanto che quasi perse l’equilibrio e rischiò di cadere per non far precipitare di sotto il cellulare. Fu solo la mia stretta sui suoi fianchi a salvare lei e il suo telefonino facendola finire con la schiena contro il mio petto.
I suoi fianchi erano ossuti. Stava dimagrendo giorno dopo giorno e forse era malata. Forse voleva rivedere sua figlia prima di… Ed io non potevo neppure starle accanto o dichiararle i miei sentimenti!
La mia mano destra,quasi come avesse vita propria, abbandonò il suo ventre per accarezzarle i capelli,portandole una ciocca ribelle dietro l’orecchio. Ne sfiorai l’elice col polpastrello dell’indice e assaporai l’olezzo paradisiaco dei suoi capelli. Avevo la bocca secca e il cuore in tumulto mentre la cingevo fra le braccia,avendo il suo orecchio ad un soffio dalle mie labbra. Nonostante gli anni,l’abbandono all’altare,la relazione fra i nostri figli,Cami continuava ad essere una calamita per me. Era una fatica reprimere l’attrazione per lei e quel giorno cedetti lasciando che i miei polpastrelli sfiorassero il profilo delicato del suo collo. Tremò. Fui tanto coglione da credere fosse per disgusto!
“ Hai rischiato di far precipitare di sotto il mio cellulare!” mi ammonì con la voce roca.
“ Se proprio vuoi suicidarti,evita di avermi come spettatore! Mi impressiona il sangue!” borbottai col naso fra i suoi capelli godendomi l’olezzo di gelsomino prima di asciugarmi una lacrima sfuggita al mio controllo. Volevo morire con lei!
“ Daniele,te lo chiedo per favore: niente battutine acide oggi. Non è giornata! Diciamo che da qualche giorno non è giornata!” borbottò.
“ Benvenuta nell’esclusivo club << Da qualche giorno non è giornata >>!” replicai. Ridacchiò divertita. Mi beai di quel suono melodioso.
“ Per darti il benvenuto posso offrirti un tramezzino? L’ho preso all’angolo,anche se non è all’altezza di quello che c’era prima dove andavamo quando…” m’interruppi. Si voltò verso di me tremando leggermente quando ci trovammo naso contro naso.
“ Non sempre quando si rimpiazza qualcosa,questa risulta all’altezza di ciò che sostituisce! Cotto e mozzarella come sempre?” replicò. Annuii sconcertato dal fatto che ricordasse ancora i miei gusti. Le porsi uno dei due sandwich.
“ Grazie!” borbottò non allontanandosi da quella vicinanza ambigua. A malincuore lo feci io per non baciarla di nuovo.
“ Mora non le leva le mani di dosso!” mi lamentai addentando il mio toast. Lei fece lo stesso.
“ Tu con me facevi lo stesso e pure tuo figlio agisce alla medesima maniera con Barbara. Ho discusso con Armando. Discuto ogni giorno con Armando e per me tornare in quella casa è un inferno!” rispose dopo aver ingoiato il boccone.
“ E in aggiunta vogliono,o meglio tua figlia vuole,obbligarmi a parlare dinnanzi a quella telecamera. Odio parlare in pubblico e Aisha è un martello pneumatico! Testa dura… tutta suo padre!” asserì. Sorrisi divertito.
“ Un padre che detesta!” osservai fra me e me.
“ Un padre che non conosce,ma che imparerà ad amare. Smettila di aver paura degli altri,Daniele!” asserì.
“ Mi dispiace per le nostre continue liti!” replicai.
“ Con te colleziono << mi dispiace >> da quando sono qui. A che devo prepararmi stavolta? L’ultimo nostro scontro all’aria aperta è finito con…un bacio. Hai intenzione di saltarmi addosso di nuovo,giacché siamo di nuovo all’aperto?” mi domandò beffarda. L’idea mi allettava.
“ Hai una modalità bislacca di chiedere di essere baciata,sai? Opporresti resistenza?” le chiesi guardandola negli occhi.
“ Hai uno strano modo di dimostrare alle persone il tuo disprezzo,sai? Non ti faceva schifo l’idea di andare a letto con la moglie di un cameriere? E vorresti baciarmi di nuovo? Si è svolta da molto la festa di pensionamento della tua coerenza? E comunque no,non voglio essere baciata. La memoria deve averti graziato perché nei miei ricordi baciavi meglio!” ribatté. Lo stupido ero io che non riuscivo a smettere di sentire il suo sapore sulle labbra.
“ Ora posso andare o hai ancora da gridare per far sentire a tutta Bogotà quanto mi odi?” aggiunse. Era ipnotico il movimento delle sue labbra e distolsi a fatica lo sguardo.
“ Ti lamenti delle mie urla? Non dirmi che il fruttivendolo che hai sposato non urla!” esclamai cercando di celare il desiderio.
“ Non quanto tua moglie quando le sequestrarono la BMW! Credo di aver udito dei riecheggi a Zurigo e di averli scambiati al tempo per delle cornacchie di passaggio!” rispose.
“ Mercedes. Era una Mercedes!” la corressi cercando di non ridere.
“ Non cambia molto! Visto che l’hai protetta quando ha sabotato il computer di Betty avresti anche potuto ricomprargliela evitandole di andare a letto con Nicola Mora,no? Ricordavo non ti piacessero tali perversioni!” ribatté.
“ Stavo proteggendo me stesso,non lei. Dovevo salvaguardare il mio patrimonio,oltre all’immagine che Marcella aveva della sua migliore amica,e mi serviva come spia,anche se i risultati non sono stati eccellenti! Come sai del sabotaggio di…” le confessai.
“ Va bene che a livello di competenze finanziarie è sullo stesso livello di tua moglie,ma Armando ha un QI più alto. L’ha sempre saputo,ma non aveva le prove per licenziarla e denunciarla,avendo sia te che Marcella a coprirle le spalle! Poi le sue spalle sono divenute ancora più forti sposando un alto funzionario del Ministero e i suoi misfatti sono rimasti impuniti. In fondo è così che va il mondo,no? Adesso la signora è soddisfatta,felice,non ha più problemi economici,nessuno le confischerà l’auto; tu hai dimostrato la totale incapacità di mio fratello ed hai sposato il grande amore della tua vita e vissero tutti felici e contenti!” rispose carica di livore. Il grande amore della mia vita?
“ Camilla…” m’interruppe.
“ Non mi interessano le tue scusanti. Tanto Betty ce l’ha fatta lo stesso: è arrivata dove meritava di essere per la sua intelligenza. E tua moglie è rimasta la parassita che è sempre stata! Complimenti per l’affare: un’arrampicatrice sociale anche delinquente! L’affare della tua vita!” rispose facendo per andarsene,ma la trattenni per un braccio. Mi finì quasi addosso.
“ Perché fai credere a tutti di essere venuta qui per la gelosia del tuo cameriere quando in realtà non è così? Non c’è nessun fisioterapista visto che l’inetto è ancora ingessato! Avete litigato sull’uniforme da fargli indossare?” esclamai specchiandomi nei suoi occhi.
“ E se avessimo litigato? Che t’importa? Mi hai chiesto di stare fuori dalla tua vita; non dovresti non impicciarti della mia? Ti sei messo a fare domande a Bea sfruttandola. Sei completamente pazzo! Sai in che direzione vanno i pensieri di tua sorella da quando era adolescente! Ora dimmi,caro Ministro,come faccio a scacciare dalla testa di tua sorella l’idea che io abbia un amante e che questo amante sia tu? Che poi se mi odi tanto,c’è da domandarsi perché t’impicci della mia vita!” rispose. Arrossii.
“ Una scelta infelice! Nessuno dà peso a ciò che pensa o dice Bea,lo sai!” borbottai.
“ Tanto che t’importa? Mica è tua figlia quella incinta e che non si sa bene come potrebbe reagire dinnanzi ad una notizia simile? Bea pensa tu le abbia fatto delle domande su di me perché ti interesso! Chissà cosa ne penserebbe la mogliettina,visto che mi guarda come se volessi toglierle la carne dal piatto!” mi sfidò dandomi un buffetto sulla guancia. Le strinsi il polso riducendo ulteriormente le distanze fra noi. Il mio naso sfiorava la sua guancia e il suo respiro mi accarezzava il volto.
“ Patrizia mi ama!” borbottai con lo sguardo fisso sulla sua bocca. Emise una smorfia di disgusto.
“ Te o quello che rappresenti in questo paese? O meglio quello che rappresentavi,perché,grazie alla tua signora che tanto ama te e tanto poco ama la parsimonia e i numeri,hai perso tutto!” replicò acida. Trattenni un sorriso.
“ Il maritino lo sa che sei gelosa di me? Chissà cosa ne penserebbe!” ribattei col suo stesso tono. Il palmo della sua mano fece per colpirmi la guancia,ma la bloccai.
“ Non ti azzardare!” sibilai.
“ Altrimenti che fai? Mi baci di nuovo?” mi sfidò con quel tono che di solito mi dava ai nervi,ma che con lei aveva il potere di eccitarmi. E di certo avere le sue labbra a pochi millimetri dalle mie non aiutava ad ascoltare il cervello.
“ Qualcosa mi dice che non ti opporresti. Perché sei qui?” le chiesi deciso cercando di non fare cazzate.
“ Perché ti amo da morire e voglio stare con te!” rispose con ironia e teatralità. Avrei voluto fosse tornata per quel motivo,ma non era così!
“ SEI PROPRIO UNA GRANDISSIMA STRONZA!” sbottai risentito dal suo scherzare su frasi che una volta mi diceva con molta tenerezza.
“ Ha parlato il re degli stronzi! Pensa a prenderti cura della tua vita,anziché impicciarti della mia,che va benissimo così com’è. Non sono qui per disturbarti e il 25 me ne andrò,quindi stai sereno,che ci vedremo pochissimo in questi giorni!”  rispose prima di andarsene.
“ Sei stata tu a lasciarmi solo. Che senso ha prendermi cura della mia vita se non posso dividerla con te?” mormorai fra me e me.
 
“ Anche per me. Da vicino sei ancora più affascinante,se possibile! Non devi più pensare alle cose brutte! Pensa che fra un anno magari avremo fra le braccia il nostro pulcino!” mi rassicura. Sorrido. Un piccoletto uguale alla mia Cami. Non chiedo altro per essere felice!
“ Che poi può essere anche che ne arriverà più di uno. Non sono rari i casi di gravidanze gemellari dopo cure ormonali. Una signora a Zurigo ne ha avuti 5!” aggiunge lasciandomi di stucco. Ed io me le figuro già 5 piccole principesse dagli occhi blu,i ricci biondi ed il sorriso dolce della loro mamma. Ma sarebbe difficile dar loro delle regole…con molta probabilità mi avrebbero in loro potere con un solo sguardo!
“ Sì,ma tu lo sai che se dovessero nascere delle bambine per me sarebbe difficile tenere il punto ed usare il pugno di ferro,vero?” l’avverto.
“ Io spero sia maschio. Una bambina renderebbe tutto più complicato a Roby. Non so come la prenderebbe nel vederti cullare una neonata sapendo che le condizioni avverse ti hanno impedito di riservarle le medesime attenzioni!” osserva giustamente. La mia bambina!
“ Io invece non so come la prenderanno i bambini quando spiegherò loro che Cookie non potrà partecipare alla festa di nozze a casa di tuo fratello. Devo farlo o Armando mi ucciderà e ci tengo troppo a vivere la mia vita con te per anelare di morire!” le sussurro ottenendo un bacio.
 
[Carmen]
“ Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!” sentenzia il prete. Nick,naturalmente non se lo fa ripetere una seconda volta prima di portarmi a sé e baciarmi con passione scatenando i fischi di Max.
“ Tuo cugino è sempre così discreto!” soffia contro il mio collo abbracciandomi. Ridacchio divertita.
“ Ci faremo due risate quando Diana verrà a restituirgli il cellulare,mio dolce maritino!” gli sussurro. Lo sento tremare fra le mie braccia a quell’appellativo e tremo anch’io. Quest’uomo così dolce e tenero è mio marito.
“ Zia Cami,andiamo a prendere Cookie per portarlo alla festa?” domanda Anna smodatamente entusiasta interrompendo il nostro momento. Io e mio marito ci fissiamo.
“ Spero che papà non sbotti!” borbotta Nick preoccupato.
 
 
Capitolo terminato! E anche questo matrimonio,fra mille imprevisti,è andato! Manca solo Giulia all’appello,ma Armando non ci tiene che arrivi alla svelta il fatidico giorno.
Alla fine Patrizia è stata costretta,per forza di cose,a rapportarsi ai suoi nuovi vicini ed il risultato è stato disastroso. Le cose andranno meglio o riuscirà alla fine a tornare alla vita lussuosa a cui ha sempre ambito?
Susanna si è sentita male e Junior è corso in suo aiuto,ma non illudetevi: il lieto fine per loro è ancora molto lontano. Ci saranno ancora molte lacrime da entrambe le parti.
Colgo l’occasione di questo aggiornamento per augurarvi un 2021 sereno e alla prossima!
  
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