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Autore: Ili91    24/08/2009    4 recensioni
La storia è ambientata nei primi anni dell'1800 in Inghilterra. Sana è una nobile sposata con Naozumi, ma suo marito una notte viene assassinato. E se di risolvere il caso si occupasse Akito, che sviluppo prenderebbe la storia? Sana riuscirebbe a trovare l'amore che non ha avuto in cinque anni di matrimonio con Nao?
Genere: Mistero, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akito Hayama/Heric, Sana Kurata/Rossana Smith, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Omicidio di un nobile - V capitolo Omicidio di un nobile

V

Miss Violet Cobb era una donna dai ricci capelli neri con alcune ciocche grigie e gli occhi verdi. Era la cameriera personale di Lady Kurata da molto tempo, circa venticinque anni. Nubile, non molto alta e piuttosto tarchiata; aveva un viso rotondo con alcune rughe.
- Miss Cobb, da quanto tempo conoscete Lord Kamura? - cominciò al solito Akito.
- Da cinque anni, quando ha sposato Lady Kamura. L’ho incontrato quasi tutte le volte che Lady Kurata andava a trovare la figlia. -
- Che opinione vi eravate fatta di lui? -
- Beh, ecco. Non molto buona, a dire il vero. Non sono mai stata d’accordo sulle pressioni che la mia padrona aveva fatto su Lady Kamura perché lo sposasse. -
- Perché? C’era un motivo preciso? -
- Non fondato, ma mi era parso… come dire… infido. Alla fine però, se milady mi permette, i fatti mi hanno dato ragione. -
Akito concordava con Miss Cobb. Lord Kamura in vita non si era affatto comportato bene con la moglie e, probabilmente, non solo con lei.
- Che cosa avete fatto ieri sera? -
- Ho aiutato Lady Kurata a prepararsi per la cena; ho cenato con gli altri e preparato una tisana che la signora mi aveva richiesto. Dopo averla aiutata a prepararsi per la notte, sono andata anch’io nella mia stanza. -
- Capisco. - Akito era frustrato. Un’altra persona sprovvista di un alibi! Con un gesto scocciato, fece segno a Miss Cobb di andarsene.
Stava ancora rimuginando sui suoi pensieri quando fece il suo ingresso l’ultimo domestico da interrogare, Mr Ewan Seaton, nonché valletto personale di Lord Takaishi.
Mr Ewan Seaton si poteva benissimo dire la copia al maschile fisica di Miss Cobb. Le uniche cose a differenziarli erano il colore degli occhi e dei capelli. Infatti Mr Seaton aveva dei riccioli biondi e gli occhi grigi.
- Mr Seaton, avete mai incontrato Lord Kamura prima di questi giorni? -
- Sì, lui e Lord Takaishi erano vicini di casa e avevano anche affari in comune… -
Per un attimo, Akito si chiese se gli “affari in comune” riguardassero Lady Takaishi e la sua relazione con Lord Kamura. Chissà se Lord Takaishi era a conoscenza del tradimento della moglie.
- … e io lo vedevo spesso in casa dei visconti. - Dopo un attimo aggiunse - anche quando il padrone era assente. -
“Anche” andava forse sostituito a “soprattutto?”, si domandò Akito.
- Che pensavate di lui? -
- Milord, non riguarda il mio ruolo avere opinioni sui membri dell’alta società. Era un nobile a cui bisognava portare rispetto e basta. -
- L’avete incontrato! - sbottò Akito. - Qualcosa avrete pur pensato, no? -
- Un nobile come gli altri. - Il disgusto verso la categoria era palese.
Stringendo forte il pugno, Akito continuò - nei giorni che avete passato qui, avete notato qualcosa che non andava? -
- No, mi sono limitato a fare il mio lavoro. -
- Quali sono stati i vostri spostamenti la scorsa sera? -
- Ho svolto il mio ruolo di valletto personale, ho cenato e dopo che Lord Takaishi mi ha congedato, sono andato nella stanza assegnatami. E’ tutto. -
- Benissimo. -
- Mr Seaton - si intromise per la prima volta Lady Kamura. - Potete dire a tutti gli altri di ritirarsi, tranne il maggiordomo. Ditegli di entrare. -
L’uomo si inchinò e lasciò la stanza. Poco dopo, sulla soglia comparve Mr Leighton.
- John, vai a svegliare i miei ospiti per favore - gli ordinò.
- Subito, milady. -
- Dì loro che è avvenuto un fatto grave che richiede la loro presenza, ma senza specificare quello che è successo. -
- Come volete, Lady Kamura. -
- Abbiamo ancora un po’ di tempo prima che vengano qui, perché non mi accompagniate a vedere il luogo dove è stato ritrovato vostro marito? -
Lei annuì.

In silenzio si avviarono su per le scale e lungo il corridoio illuminato dalle candele. Sana tentò di aprire la porta della camera da letto del defunto marito*, ma abbassò la maniglia inutilmente. Solo in quel momento si ricordò di aver ordinato a Mery di chiudere la porta a chiave.
- Attendete un attimo qui - gli disse. - Ho fatto chiudere la porta a chiave. Torno subito. - Si allontanò dal conte e andò nella stanza della governante per chiederle la chiave necessaria. Trovò la governante già vestita da notte e con uno scialle di lana sulle spalle. La donna l’accolse gentilmente e le consegnò la chiave.
Girando la chiave nella toppa un paio di volte, la stanza di Naozumi si aprì.
- Posso entrare da solo, se volete - suggerì Lord Hayama.
Sana scosse la testa. - Non c’è alcun bisogno di questa premura, milord. - Detto questo, lo oltrepassò ed entrò.
La stanza era esattamente come l’aveva lasciata l’ultima volta. Nulla era stato mosso e il corpo del marito giaceva ancora sul pavimento.
Lord Hayama si guardò intorno con professionalità alla ricerca di qualcosa di utile. Infine, si chinò vicino al cadavere per osservarlo meglio. Notando che Lord Kamura aveva ancora gli occhi spalancati, gli abbassò le palpebre. Adesso, se non fosse per il fatto che non respirava e il manico di un coltello gli fuoriusciva dal ventre, chiunque avrebbe potuto pensare che dormisse.
Non si aspettava grandi ritrovamenti sulla scena del delitto, ma Lord Hayama rimase deluso comunque. Sospirando, si alzò in piedi. - Il prima possibile dovrete far seppellire il corpo, non potete lasciarlo qui - commentò.
- C’avevo già pensato. Appena il tempo lo permetterà verrà seppellito nella tomba della famiglia Kamura. -
Lui annuì. - Bene, possiamo andare. Altri interrogatori ci attendono. - Si avviò verso la porta.
Sana lo seguì. - Scoperto nulla? - gli chiese.
Il conte scosse il capo. - No, purtroppo. -
Sana richiuse la porta con due mandate, prima di seguirlo verso le scale.
Tornarono nel salotto dove attesero pazienti che i vari ospiti della casa li raggiunsero, magari con qualche preziosa informazione.
In silenzio erano una seduta sulla poltrona a riflettere, l’altro in piedi di fianco alle bottiglie di liquori con un bicchiere di whisky** in mano, che Sana gli aveva offerto appena rientrati nella stanza.
Un’espressione pensierosa sul volto di entrambi e una domanda in comune: Che cosa era successo esattamente la sera precedente a cui non avevano prestato accurata attenzione?
L’orologio nella stanza batté le tre.***
Dopo una decina di minuti, bussarono alla porta.
- Avanti! - disse Sana.
John entrò.
- Fate accomodare Lady Takaishi, Mr Leighton. - A parlare però non fu Sana, ma Lord Hayama.
- Subito, milord - rispose il maggiordomo con un inchino.


* Per chi non lo sapesse, nell’ottocento (almeno all’inizio), tra le famiglie nobili andava di moda avere le stanze separate, in genere comunicanti.

** Questo alcolico si scrive in due modi a seconda di dove si produce. Whisky se siamo in Scozia o Whiskey se siamo in Irlanda o negli stati uniti. Siamo in Inghilterra quindi è meglio utilizzare quello scozzese (tra l’altro più forte, se non ricordo male) che quello irlandese ( i rapporti fra i due stati non erano molto idilliaci in passato).

***In un capitolo precedente avevo fatto vedere l’ora tramite un orologio che Akito teneva nel taschino, ma ho pensato che può capitare di avere un grande orologio vicino e fissarsi a guardare il proprio.


Spazio autrice: Nel prossimo capitolo ho intenzione di descrivere la sera in cui è stato compiuto il delitto. L’idea non è ancora precisa, perché non ho ancora deciso se farlo dal punto di vista di Sana o di Akito (o tutti e due) e se fare tutta la giornata o solo la serata. In questo modo potrete vedere il primo incontro fra i due e i vari comportamenti dei vari personaggi.
Spero che il chappy vi sia piaciuto (questa volta vi ho fatto aspettare meno) e che io non vi stia annoiando. Come al solito vi prego di… COMMENTARE!!!
E ora i ringraziamenti:

Princerella: Vedrai che più la storia continuerà più ti schiarirai le idee, o forse ti confonderà di più. Ho già scritto una specie di giallo (che non ho pubblicato), ma non è venuto come lo volevo. Avevo deciso di lasciar perdere con i gialli, ma ho cambiato idea e di tentare di nuovo. Sto procedendo con calma per non commettere troppi sbagli e buttar giù una storia decente. Spero ti sia piaciuto il chappy! Ciao!

Delichan123: Ed ecco qua il quinto capitolo! Spero ti sia piaciuto! Cavolo, a me il caldo piace, ma in questo periodo si sta esagerando… Per la storia… terrò la bocca sigillata fino alla fine, però una cosa posso dirtela… forse nel prossimo chappy si viene a scoprire il segretuccio di Aki. Ho intenzione di far sorridere un bel po’ Aki… se la merita un po’ di felicità! Al prossimo chappy! Ciao!

Grazie per le recensioni lasciate.

Grazie per le preferite, le seguite e le visite.

Al prossimo capitolo, il numero sei!
Ciao!
Ilaria
   
 
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