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Autore: kioccolat    12/02/2021    2 recensioni
Tratto dal Primo Capitolo:
dall’altra parte della città, una bellissima ragazza bionda, trascinava con difficoltà un trolley.
“Davvero Huotou, non era necessario che mi accompagnassi fin qui. So cavarmela da sola!”
“Sono soltanto preoccupata Esther... E’ una nuova città di cui non sai nulla. Volevo almeno accompagnarti al tuo nuovo appartamento”
“Stai tranquilla! Ne ho preso uno economico. Si trova da quella parte”
Sorridendo, Esther, indicò una strada e, con fiducia, si avviò su quella.
“Esther, da quella parte c'è il cimitero…dobbiamo girare l’angolo e fare due metri per arrivare al tuo appartamento…”
Silenzio.
“Certo, lo sapevo ovviamente!”
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Accelerator, Esther Rosenthal, Misaka Mikoto, Shirai Kuroko, Shokuhō Misaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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3 – Soldi…Soldi…


 

“COSA?!”

Urlò Esther a quella che sembrava una bambina dai capelli rosa.

“Mi dispiace signorina, ma se vuole iscriversi, questo è il costo della retta universitaria…”

Tsukuyomi Komoe, non era esattamente il modello di professoressa che ogni persona aveva in mente. Un suo pregio, però, era saper parlare con gli studenti e non metterli a disagio.

“Ma io non ho tutti quei soldi. Dove li trovo? Manca soltanto una settimana per l’inizio delle lezioni!”

“Questo non è un mio problema…hum..”

La prof guardò i dati di Esther.

“Rosenthal?”

E poi guardò Esther.

“Se non erro la famiglia Rosenthal vive molto lontano da qui…ma soprattutto. E’ benestante…”

Beccata.

“Perché una ragazza della famiglia Rosenthal, non dovrebbe avere i soldi per iscriversi all’Università? Tutt’ora i vostri ospedali sono i più rinomati…”

“Hem…vede, il fatto è che…ecco..”

“Rosenthal?!”

Una terza voce si aggiunse alla conversazione.

“Esther? Sei davvero tu! Era da tanto che non ci…”

Le parole di Misaka Mikoto, morirono in bocca non appena abbassò lo sguardo vedendo il seno prosperoso della bionda


“Vedevamo…Sei cresciuta eh?”

“Misaka! Anche tu qui? Questa profes-…dov’è andata?”

La prof era sparita. Dopo un’ora buona che stava discutendo con Esther, aveva preso l’occasione al volo per dileguarsi. Come darle torto? Non era mica una psicologa!

“Uff…mi ha mollata”

“Sei qui per frequentare quest’università?”

“Volevo…ma sembra che il mio portafogli non me lo permetta…”

“Vieni, andiamo in un bar. Mi spiegherai tutto davanti a un bel cappuccino.”

Detto fatto. Misaka condusse Esther alla caffetteria dell’Università. L’atmosfera era leggera e si potevano vedere studenti che leggevano ed altri chiacchierare fra loro. Una cosa fantastica di quella Caffetteria?

Oltre alle prelibatezze, era anche economica! Per questo era sempre piena. Misaka prese una bibita ghiacciata, mentre Esther un cappuccino.

“Quindi…I vostri ospedali sono andati in malora?”

“Ti pare? Mio padre ha creato un impero. Penso che non andrà mai in malora…”

“Allora non capisco. Perché non puoi pagare la retta?”

“Me ne sono andata da casa. Mio padre voleva che lo succedessi nel suo lavoro, o che entrassi come medico in uno degli ospedali ma… senza offesa per i medici, io ho altri progetti per il mio futuro.”

“Questa non me la aspettavo. Non sei mai andata contro di lui.”

“Ed ho sempre sbagliato.”

Misaka rise leggermente. Era felice di aver ritrovato Esther. Da piccole, erano vicine di casa, ma poiché la madre di Mikoto aveva cambiato lavoro e si era trasferita in un’altra città. Purtroppo non si erano più viste…

Mikoto si mise a riflettere. Esther non era la sola che non aveva più visto… Uhiharu, Kuroko, Saten… Il suo gruppo. Chissà che fine aveva fatto?

“Hai capito?”

“Eh? Scusa ero sovrappensiero…”

“Dicevo…mi troverò un lavoro. E forse riproverò il prossimo anno…anche se sono già vecchia…”

“Ah…”

No. No e no. Misaka non si sarebbe lasciata sfuggire di nuovo Esther. Aveva ritrovato lei, e non poteva perderla…la sua vita ormai era diventata monotona. Studio-casa…casa-studio. E poi Esther, in passato, l’aveva sempre aiutata moltissimo. Inoltre sapeva che era una persona onesta

“Te la pago io!”

Silenzio.

“Come?”

“Ti pagherò io la retta universitaria. Mi ridarai i soldi pian piano. “

“Questo sviluppo degli eventi è piuttosto improvviso…”

Disse Esther fra il confuso e il sorpreso.

“Vorrei pensarci un po’…Domani ti darò una risposta.”

“Perfetto. Scambiamoci i numeri di cellulare”
La verità era che Esther avrebbe accettato immediatamente…Ma la somma era davvero alta. Non se la sentiva di sfruttare Misaka in questo modo…


 

Se prima casa di Accelerator era disordinata, adesso era un totale Caos. Last Order, in poco tempo, era riuscita a mandare all’aria tutto.

“Papà, credo ci sia da riordinare un po’.”

“Ah tu CREDI?”

Accel guardò il suo appartamento ormai completamente a soqquadro e poi si massaggiò una tempia.

Nonostante fossero passati dei giorni, la rottura con Worst bruciava ancora. E figuriamoci se aveva la forza mentale di mettersi a pulire.

“Papà?”

L’unico barlume di luce, in quel tunnel di disperazione senza uscita, era la compagnia di Last Order. Sicuramente i suoi danni lo aiutavano a tenere la mente impegnata. Alcune volte anche troppo.

“Andiamo al parco giochi. Ci penseremo dopo…”

“Si!”

Tra un urlo e un gelato, il percorso verso il parco sembrò durare pochissimo e, appena arrivati, Last Order corse dritta sulle altalene iniziando a far conoscenza con gli altri bambini.

Accel abbozzò un sorriso per poi sedersi su una panchina. Era stanco. Annoiato. Sospirò…

“Ma guarda chi c'è! Il mio caro amico Accelerator!”

Oh no. Perché proprio lui fra tutte le persone della terra? Lo ignorò.

“Non ignorarmi. So che non puoi farne a meno.”

Kakine si sedette vicino a lui.

“Da quando te ne sei andato, finalmente sono diventato il più bravo della classe! Tutte le ragazze-”

“Alla tua età, pensi ancora a chi è il più bravo della classe? Sono cose da studenti delle elementari.”

Silenzio.

“Sei soltanto geloso di me.”

“No tranquillo, non ci tengo ad essere un perdente.”

Tutto il sangue di Kakine salì alla testa e si trattenne per non ucciderlo davanti a tutti. Aveva già l’aria cadaverica. Ci avrebbe pensato da solo a morire…..presto.

Dato che l’argomento scolastico non stava funzionando, decise di giocare sporco. E colpire i sentimenti. Sempre che Accel ne avesse. Beh, poteva provare, no?

“Ho sentito che ti sei lasciato con Worst. Era ora che quella ragazza capisse quanto sei idiota. Mi chiedo come abbia fatto a sopportarti per due anni.”

Un leggero grugnito uscì dalla bocca di Accel… BINGO! Kakine aveva trovato l’argomento giusto!

“Beh, cèra da aspettarselo. Ti dirò. Sono rimasto stupito quando ho saputo della vostra convivenza. Ne ero certo sin dall’inizio che non sarebbe durato!”

Quel biondino aveva parlato abbastanza. Ora toccava a lui contrattaccare. Accelerator sfoderò un sorriso angelico voltandosi verso Kakine.

“Sai? E’ buffo che sia tu a dirmelo. Insomma, sono passati 3 anni e la povera Kaibi ti sta ancora aspettando. Deve essere proprio masochista quella ragazza.”

Kakine cadde in silenzio stampa. A quanto pare avevano appena pareggiato.

“Comunque…per il momento non mi interessa andare dietro alle donne. Devo soltanto mettere in ordine un po’ di pensieri…”
Disse leggermente triste guardando Last Order divertirsi.


 


 

Esther si era separata da Misaka e stava tornando al suo appartamento. Era combattuta con se stessa… La sua parte “buona” voleva rifiutare il pagamento di Misaka. Ma quella “cattiva” le diceva di accettare.

E al momento quella cattiva stava vincendo.

“Uff, cosa potrei fare? Anche ridarle i soldi a rate sarebbe impossibile. Dovrei aspettare di laurearmi…”

Si girò specchiandosi nella vetrina. Magari lavorare a ore sarebbe stata una buona idea…ma quale lavoro poteva pagare abbastanza da mantenere affitto e rimborsare la sua amica?

Un cartello attirò la sua attenzione.

“Hm?”

-CERCASI BARISTA PART-TIME-

Beh, per cominciare poteva andare bene…Magari avrebbe trovato anche qualcos’altro! Tendeva ad essere sempre ottimista.

Entrò nel bar con un sorriso luminoso. Sentiva di potercela fare!


Angolo Kiocco: Aggiorno così velocemente perchè la storia, sul mio documento Word è già finita :,)
 


 


 


 


 

   
 
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