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Autore: Angie_Dreyar    16/02/2021    3 recensioni
Gray è il sole che illumina le giornate di Juvia.
Laxus è il fulmine che illumina le notti di Fried.
Nessuno può capire i loro sentimenti, ma se i due ragazzi si confidassero?
Dal primo capitolo:

-Juvia vuole ricambiare il favore a Fried, Juvia può offrire qualcosa da bere?- chiese lei con un enorme sorriso. Fried fu abbastanza sorpreso a sentire quelle parole e si sentì gli occhi di Mirajane puntati addosso.
-Oh…certo- rispose quindi pensando fosse maleducato rifiutare e si alzò dalla sedia mentre la ragazza si avviava verso un tavolino in un angolo, lui la seguì e si sedette di fronte a lei. Si voltò notando che la barista lo stava davvero fissando e tenne a mente di spiegarle tutta la situazione dopo, prima che fraintendesse. Anche se era un po’ difficile fraintendere, Juvia era innamorata di Gray e tutti lo sapevano.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gray Fullbuster, Gray/Juvia, Lluvia, Luxus Dreher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La verità

Gray era ormai in silenzio da almeno dieci minuti buoni. In realtà, nemmeno Juvia aveva ancora aperto bocca, dopo un po’ però lei si fece coraggio.
-Juvia vorrebbe chiedere qualcosa a Gray- disse a quel punto. Lui la guardò agitato e deglutì nervoso. Non le rispose ma la ragazza andò avanti da sola. -Juvia vuole sapere se Gray è stato geloso di Juvia- disse. Il moro si ostinò a stare in silenzio pensieroso, mentre la ragazza si torceva le dita agitata e continuava a osservarlo da sotto le lunghe ciglia, sperando di poter captare qualcosa. Lui però era ben intenzionato a non dire niente.

-Juvia vuole dire a Gray che non sta con Fried. Non le è mai piaciuto, sono sempre e solo stati buoni amici. Fried l’ha aiutata quando Juvia era triste e l’ha capita. Ma non c’è alcun sentimento romantico tra di loro- disse a quel punto. Gray la osservò e la sua espressione si fece meno dura mentre la ascoltava. Lei lo prese come un buon segno e andò avanti.
-Juvia non voleva fare arrabbiare Gray, è molto dispiaciuta- disse abbassando lo sguardo.

-Non sono arrabbiato con te- disse lui a quel punto e lei alzò lo sguardo stupita, sentendo finalmente la sua voce e facendosi speranzosa.
-Solo…Fried non mi piace- disse a quel punto.
-Gray non vuole che Juvia sia amica di Fried?- chiese lei.
-Io…- cominciò Gray e si interruppe come se stesse studiando le parole da dire, in modo da non mentire ma non dire troppo -Penso che la vostra amicizia non sia sincera. Lui vuole di più da te- fece quindi. Lei sbatté le palpebre un paio di volte e poi sorrise e scosse la testa.

-Juvia è sicura che non sia così. Fried è innamorato di qualcun altro- gli disse. Gray inarcò un sopracciglio.
-Chi?- chiese.
-Juvia…non può dirlo, non vuole tradire la fiducia di Fried. Juvia però può dire che Fried è gay- disse e ridacchiò -Fried non potrebbe mai innamorarsi di Juvia- fece. Gray la guardò allibito, sentendo una sensazione di sollievo allargarsi in tutto il corpo.
-Quindi è il tuo amico gay- disse e lei fece le spallucce con un accenno di sorriso.
-Juvia pensa di sì- disse. Gray annuì a quel punto.

-Gray ricambia i sentimenti di Juvia?- chiese la maga fissandolo dritto negli occhi. Lui voltò la testa non riuscendo a sostenere il suo sguardo così sincero e aperto. Sentì un nodo alla gola ben sapendo che lì dentro non poteva mentire. Rimase in silenzio e per un po’ nessuno dei due parlò mentre il tempo scorreva. Il ragazzo lanciò un’occhiata ai minuti, mancava ancora mezz’ora circa. Non poteva stare in silenzio così a lungo e inoltre la ragazza sembrava davvero avvilita. Gli tornarono in mente le parole di Gajeel e poi quelle di Fried. Passarono altri lunghi minuti e dopo un po’ prese un respiro profondo.

-Mi dispiace essermi comportato da stronzo- disse a quel punto. Sapeva bene anche senza guardarla che Juvia probabilmente lo stava ascoltando con gli occhi sgranati. -Non volevo trattarti male, è solo che…non sono come te- disse e un leggero rossore gli imporporò le guance.
-Non sono in grado di fare regali, né di pensare a cose sdolcinate, non so nemmeno organizzare un appuntamento- fece.

-Per fortuna c’è Juvia allora- disse lei coraggiosamente. Lui si voltò e notò che la ragazza aveva un volto speranzoso e le guance tremendamente rosse. -Juvia può organizzare l’appuntamento se Gray vuole venire con lei- disse a quel punto. Lui sorrise leggermente.
-Sì, va bene- disse. Lei sgranò gli occhi.
-Gray vuole uscire con Juvia?- chiese a quel punto emozionata. Lui voltò di nuovo lo sguardo rosso in volto.
-Non hai sentito?- fece con tono seccato e lei a quel punto gli si avvicinò e gli buttò le braccia al collo.

-Juvia è così contenta, organizzerà un appuntamento perfetto!- esclamò. Gray si sentì subito avvampare a quel contatto, ma al contrario delle altre volte non se la tolse di dosso, anzi abbassò lo sguardo su di lei che lo guardava con un sorriso enorme sul volto e le passò una mano sulla schiena accarezzandola leggermente. Si abbassò e prendendo coraggio unì le loro labbra. Fu un contatto talmente veloce che Juvia non ebbe nemmeno il tempo di ricambiare. Subito dopo entrambi i volti dei ragazzi si fecero paonazzi. Gray rendendosi conto di ciò che aveva fatto cercò di allontanarla agitato, ma la ragazza lo stritolò ancora di più e si allungò su di lui unendo di nuovo le loro labbra. Questa volta entrambi si strinsero l’uno all’altra e il moro sentì un formicolio su tutto il corpo mentre istintivamente la stringeva a sé. Mosse le sue labbra su quelle morbide della ragazza, poteva chiaramente sentire le curve della ragazza addosso al suo petto, il calore del suo corpo, il suo dolce sapore. Quando i due ragazzi si staccarono Gray non ebbe minimamente voglia di sciogliere l’abbraccio, nonostante si sentisse agitato e il volto in fiamme. Juvia però tra le sue braccia stava proprio bene e sembrava la persona più felice al mondo. Fu la ragazza però a staccarsi da lui e Gray la guardò confuso prima di rendersi conto che si stava togliendo la maglietta. Avvampò.

-Che stai facendo?- fece in panico. Juvia si sfilò la maglia rimanendo in reggiseno e Gray si sentì il volto in fiamme. -Stai andando troppo veloce- le disse. La ragazza alzò lo sguardo su di lui con un sorrisetto furbo sul volto.
-Qua dentro fa caldo- disse.
-Non fa caldo- sbottò Gray e Juvia gli indicò con un dito i vestiti a terra, in quel momento si rese conto di essersi spogliato e di indossare solo i boxer, particolarmente stretti. Arrossì e maledisse quel suo vizio che ora lo metteva decisamente in una brutta situazione. Perché cavolo si era eccitato poi? Juvia gli si avvicinò pericolosamente e Gray non poté nemmeno andarsene, perché c’era quella maledetta barriera che lo imprigionava lì dentro. La maga comunque si limitò a stringerlo in uno stretto abbraccio.

-Se Gray non vuole può dirlo, Juvia si sposterà- gli disse. Gray non riusciva a pensare in quel momento. Il suo cervello era completamente andato in pappa e quei due occhi enormi della ragazza lo confondevano, come anche il suo seno schiacciato sul petto. Deglutì nervoso. Non poteva neanche mentire lì dentro, voleva che la ragazza continuasse, qualunque cosa le stesse passando per la mente. Perciò a quel punto, perché trattenersi?
-Sei una tentatrice- si arrese alla fine. Juvia si illuminò in volto.
-È un sì?- chiese emozionata. Gray in risposta passò le mani sulla vita della ragazza stringendosela addosso e abbassandosi su di lei per baciarla di nuovo.

 
***

Fried continuava a pensare a Juvia e a Gray, sperando che questa fosse la volta buona in cui potevano chiarirsi. O meglio, in cui il ragazzo poteva chiarirsi. In realtà avrebbe avuto anche altri pensieri per la mente ma concentrarsi sull’amica piuttosto che su di sé era molto meglio e gli permetteva di non struggersi per Laxus. Si era messo disteso sul divano a leggere ormai da ore, quando sentì la porta di casa aprirsi. Alzò la testa e notò che era proprio Laxus. Ovviamente, solo lui poteva entrare a casa sua così tranquillamente senza bussare.

-Ciao, hai bisogno di qualcosa?- gli chiese subito il mago delle rune mentre il biondo si avvicinava e buttava il cappotto sul divano. Fried si chiese perché non potesse appenderlo all’attaccapanni come tutte le persone normali ma evitò di parlarne.
-Non ho cazzi di cucinare- disse lui sedendosi tranquillo sulla poltrona. Fried annuì. Ovviamente, cosa si era aspettato?
-Va bene. Avevo già comprato il riso per cena, ti va bene?-
-Sì- fu la secca risposta. Fried annuì e lanciò un’occhiata all’orologio rendendosi conto che era un po’ presto per preparare la cena, Laxus però era lì quindi forse aveva già fame. Si mise seduto sul divano e poggiò il libro sul tavolino alzando lo sguardo sul biondo.

-Hai fretta?- gli chiese.
-No, volevo solo stare tranquillo- fece lui e a Fried sembrò che stesse per dire altro, poi però il ragazzo rimase in silenzio. Il mago delle rune non si preoccupò di chiedergli se voleva da bere o altro, sapeva benissimo che se Laxus avesse voluto si sarebbe alzato e avrebbe preso la birra dal frigo senza molti complimenti. Perciò, dato che aveva detto che voleva stare tranquillo, allungò di nuovo la mano verso il libro ma prima che potesse aprirlo il biondo parlò.

-Evergreen ha detto che sei gay- disse. Fried alzò lo sguardo allibito, chiedendosi esattamente perché l’amica glielo avesse detto e perché Laxus gliene stesse parlando. Non si aspettava decisamente quella uscita, sperava solo che a quel punto non gli fossero venuti dubbi sulla loro strana amicizia.
-Sì, lo sono- disse quindi scrutandolo per vedere la reazione. Laxus lo guardò sorpreso.
-Davvero?- chiese. Fried sbatté le palpebre. Lo aveva detto lui e ora glielo stava chiedendo? Confuso si limitò ad annuire mentre sentiva una sensazione di disagio in tutto il corpo. -Sono solo stupito, volevi uscire con Juvia- fece Laxus a quel punto. Fried sentì un po’ di sicurezza tornargli a quelle parole e scosse la testa.
-No, noi…l’ho fatto solo per aiutarla con Gray- spiegò quindi subito -Volevo farlo ingelosire in modo che si accorgesse di lei- precisò. Laxus annuì pensieroso.

-Capisco- disse soltanto. Fried lo osservò un po’ preoccupato che avesse capito i suoi veri sentimenti. Cercò di cacciare il pensiero e di darsi un certo contegno, mentre Laxus si alzava dalla poltrona e cominciava a gironzolare per il salotto dando un’occhiata ai libri. Fried non era stupido. Capiva che Laxus voleva qualcosa da lui, non aveva idea però di cosa e la situazione lo metteva a disagio perché solitamente riusciva a soddisfare le sue richieste prima ancora che glielo chiedesse. Si limitò a osservarlo mentre il biondo tornava ad avvicinarsi e a sedersi sul divano accanto a lui.

-Ti serve altro?- chiese a quel punto Fried. Laxus annuì ma sembrava in qualche modo a disagio. No, era impossibile, Laxus non era mai a disagio. Forse Fried stava impazzendo. Però il biondo non parlava.
-Devo dirti una cosa- iniziò e Fried cominciò a preoccuparsi, ma annuì in silenzio attendendo che il ragazzo andasse avanti. Laxus si grattò la testa come se stesse pensando attentamente. -Senti, io…- si interruppe e sbuffò -Fanculo, non è facile- sbuffò. Fried non riusciva davvero a capire di cosa parlasse, ma era evidente che l’amico fosse in difficoltà.
-Sai che puoi dirmi qualunque cosa- disse quindi per tranquillizzarlo e Laxus voltò lo sguardo su di lui.

-Bene- fece. Fried non ebbe tempo di pensare a nulla mentre il biondo gli si avvicinava. Non era stato veloce, avrebbe potuto scansarsi se non avesse voluto, avrebbe dovuto avere il tempo di accorgersi di ciò che stava facendo l’amico. Eppure, quando si rese conto che Laxus lo stava baciando il suo cervello si era completamente sconnesso e il suo corpo non gli rispondeva più. Sentì il volto infiammarsi e aggrappò le mani alle sue spalle senza che potesse effettivamente controllarle. Una vampata di eccitazione gli salì dallo stomaco e mentre muoveva le labbra e assaggiava il sapore di Laxus non riusciva a pensare assolutamente a nulla. Poteva solo sentire il suo desiderio salire esponenzialmente mentre le mani di Laxus passavano sulla sua schiena spostandolo ancora di più verso di lui. Quando si staccò dal ragazzo Fried non aveva assolutamente nulla da dire, sentendo ancora le labbra bruciargli e il cuore battere furiosamente nel petto. Incrociò gli occhi di Laxus rendendosi conto di ciò che era successo e vedendo un’espressione di pura sorpresa sul suo volto.

-Tu…?- fece Laxus e Fried si sentì, se possibile, arrossire ancora di più. La mano di Laxus passò lungo il suo fianco e il mago delle rune si sentì stordito, mentre cercava di trovare una spiegazione logica. In quel momento però, non gli interessava davvero e lasciò perdere tutte le riflessioni rimandandole a più tardi. Si allungò di nuovo verso l’amico per baciarlo e quando sentì le mani del ragazzo stringerlo addosso al suo petto si sentì ancora più su di giri. Lo baciò di nuovo e questa volta sentì chiaramente le mani di Laxus lavorare sulla sua camicia tirandola fuori dai pantaloni e passare poi sulla sua pelle nuda. Rabbrividì al contatto e Fried a sua volta passò le mani sul petto di Laxus cominciando a sbottonarlo senza davvero riuscire a credere a quello che stava succedendo. Perché stava succedendo non gli interessava, la cosa importante era essere lì e godersi la sua presenza e quel corpo che a lungo aveva desiderato. In qualche modo riuscì ad aprire tutti i bottoni e a passare le mani direttamente su quei muscoli. Si staccò dalle labbra del ragazzo e si fermò per un attimo a osservare il suo corpo sentendosi sempre più eccitato. Stava per fiondarsi di nuovo su di lui quando sentì qualcuno bussare alla porta. Corrugò la fronte e si voltò verso l’ingresso, ben deciso però a ignorare chiunque fosse. Sentì le mani di Laxus risalire lungo il proprio petto mentre gli alzava la camicia. Di nuovo qualcuno bussò e Fried a quel punto si alzò.

-Torno subito- disse sperando che non scappasse da lì e corse verso la porta sistemandosi la camicia. La aprì e si ritrovò davanti Juvia con un sorriso enorme sul volto.
-Fried, Juvia ha una fantastica notizia e voleva ringraziarti!- esclamò lei tutta emozionata. Fried la osservò sorpreso senza riuscire a dire una parola mentre lei cominciava a parlare -Juvia ha parlato con Gray e Gray si è dichiarato! Ti rendi conto, i sentimenti di Juvia sono ricambiati ed è tutto merito tuo, Juvia vuole…- si interruppe di colpo spostando lo sguardo alla sua destra sgranando gli occhi. Fried si rese conto che Laxus li aveva raggiunti a petto nudo.

-Senti Juvia, siamo molto felici per te ma abbiamo da fare- le fece brusco e le sbatté la porta in faccia. Fried lo guardò perplesso.
-Laxus…- cominciò Fried, avrebbe voluto rimproverarlo per la maleducazione ma non riuscì a finire la frase.
-Non me ne frega un cazzo, ci ha interrotti sul più bello- fece lui e afferrandolo per i fianchi lo sbatté addosso al muro fiondandosi di nuovo sulle sue labbra. Fried gemette e non ribatté, in fin dei conti era sicuro che Juvia avrebbe capito.






 
***********
Nota: con questo capitolo la storia si conclude felicemente per entrambi i ragazzi. Devo dire, essendo abituata a scrivere solo Fraxus sono contenta che abbiate apprezzato anche i pezzi con Gray e Juvia, con cui ho avuto un po’ di difficoltà. Voglio ringraziare di cuore tutti quelli che l’hanno seguita e salvata, in particolar modo voglio ringraziare tutte le persone che l’hanno recensita positivamente <3
Angie
   
 
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