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Autore: kioccolat    24/02/2021    1 recensioni
Tratto dal Primo Capitolo:
dall’altra parte della città, una bellissima ragazza bionda, trascinava con difficoltà un trolley.
“Davvero Huotou, non era necessario che mi accompagnassi fin qui. So cavarmela da sola!”
“Sono soltanto preoccupata Esther... E’ una nuova città di cui non sai nulla. Volevo almeno accompagnarti al tuo nuovo appartamento”
“Stai tranquilla! Ne ho preso uno economico. Si trova da quella parte”
Sorridendo, Esther, indicò una strada e, con fiducia, si avviò su quella.
“Esther, da quella parte c'è il cimitero…dobbiamo girare l’angolo e fare due metri per arrivare al tuo appartamento…”
Silenzio.
“Certo, lo sapevo ovviamente!”
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Accelerator, Esther Rosenthal, Misaka Mikoto, Shirai Kuroko, Shokuhō Misaki
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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7 – Trasloco

“Signora Yomikawa, con tutto il rispetto. Non penso sia una buona idea. Io ed il signor Accelerator ci siamo visti soltanto una volta. E quella volta non sembrava affatto felice.”

Esther ed Aiho erano alla stazione di polizia. La bionda era stata convocata per una proposta.

“Ma non ti preoccupare Esther. Se ti odiava, lo avrebbe già dimostrato buttandoti fuori a calci.”

“Non capisco cosa posso aver fatto per essergli simpatica.”

Aiho non rispose. Doveva mantenere almeno un po’ la dignità di Accelerator. Non poteva di certo confessare che la “sopportava” perché i pasti erano buoni… ed Esther aveva ragione. Nemmeno si erano mai parlati.

“ Ma io lo dico per te. Dovresti valutare i PRO ed i CONTRO. Se ti trasferissi a casa sua, avresti l’università più vicina…E non dovresti pagare i mezzi, vivresti in uno dei quartieri più belli della città, avresti un coinquilino che non disturba e un’adorabile bambina che ti tiene allegra!”

“Beh, quello è vero…Tuttavia mi sembra un po’ surreale la situazione. Lavoro per lui soltanto da tre settimane…”

“Quanto zucchero vuole nel caffè?”

“Non gli piacciono le cose troppo dolci. Lo prende freddo, senza zucchero.”

“ Che taglia porta?”

“La M”

“Dove sono i suoi antidepressivi?”

Esther aprì la bocca per rispondere. Poi nella sua mente iniziò il loading…

Forse non avrebbe dovuto dire dove Accelerator teneva gli antidepressivi. E soprattutto Accelerator non avrebbe dovuto sapere che lei sapeva degli antidepressivi… Però quel ragazzo era davvero disordinato! Non poteva lasciarli sempre vicino al microonde. E se Last Order ne avesse preso qualcuno scambiandoli per caramelle?

Chiuse la bocca guardando di lato

“Non ho idea di cosa lei stia parlando…”

“AH-AHN! Sapevo che lo sapevi!”

La bionda non rispose. Si limitò a continuare a guardare di lato.

“Direi, che per non averci mai parlato, ne sai abbastanza..”

“Mi pare ovvio sapere queste sciocchezze. Non ha lo zucchero in casa e tiene del caffè in frigo! In più le lavatrici gliele faccio io!”

“Ah, quindi sei andata a guardare che taglia aveva? Che pervertita…”

“Non ho fatto niente di simile! Ho guardato i gradi a cui dovevano lavarsi i vestiti e cèra la taglia!”

Aiho si pensò a riflettere. Forse era il caso di portare ad Esther anche i suoi vestiti? In effetti a volte il lavaggio le veniva mal-…nonono. Non era li per quello! Doveva inventarsi qualcosa.

“Esther, ti prego. Quel ragazzo è gravemente malato…”

“Ha la depressione. E penso che la sua sia più tristezza…la depressione è molto grave. Chi gli ha prescritto le medicine?”

“Si sente davvero solo!”

“Sta benissimo solo con sua figlia. Cerca di evitare il contatto col mondo esterno…”

“Non sa pagare le bollette…”

“Può pensarci lei signora Aiho…”

“Ti aumento lo stipendio!”

“Vado a fare i bagagli.”


 

Tutto fu molto veloce. Anche troppo, il giorno dopo, Esther, si stava sedendo sopra la valigia per tentare di chiuderla. Se le cose erano entrate una volta, dovevano entrare anche due. Nel mentre del gesto che risultava eroico, era in chiamata con la sua amica Misaka. Attraverso le cuffiette wi-fi.

“Cosa?!”

Urlò Misaka al telefono.

“Che significa che vai a vivere con un ragazzo? Fino a ieri non avevi nemmeno il fidanzato! E io che pensavo che Toma facesse le cose di fretta…”

“E infatti non ce l’ho. Più che vado a vivere, credo che sia lavoro 24/24, escluso il tempo universitario e di studio. Mi hanno praticamente incastrata.”

“E come? Ti hanno ricattata?”

Esther non rispose continuando a preparare i bagagli.

Non ci avrebbe impiegato nemmeno troppo tempo. La maggior parte delle cose erano ancora in valigia…

“Esther?”

“Ah scusa, le cuffiette ogni tanto fanno brutti scherzi.”

Grande bugia. Non poteva dire a Misaka il motivo del trasloco.

“Ammetto di essere un po’ preoccupata. Per ora sono riuscita a mantenere orari decenti nei pasti e pulizie. Ma se si tratta anche di pagare le bollette…Uff, forse dovrei collegarli direttamente alla banca?”

“Eh?”

“Aiho mi ha detto che Accelerator non sa pagare le bollette.”

“Ah…”

“E poi, se devo fare spesa? Come glieli chiedo i soldi? Lui nemmeno lavora. Spero di non dover usare i miei…Che gran problema.”

Esther si fermò a pensare un attimo. Questa proposta di vivere con lui era davvero improvvisa però… Aveva le chiavi di casa e Yoshikawa le aveva accennato qualcosa sulle bollette la prima volta che si erano incontrate… Quindi, questo voleva dire…

“Quelle due maledette mi hanno fregata. Dall’inizio…”

“Non essere così negativa. Magari ti divertirai…”

“Sinceramente cè una cosa che mi spaventa molto…”

“Dici che è un malintenzionato?”

“No, intendo per la bambina. Non vorrei che mi vedesse come una sostituzione della mamma ed iniziasse ad odiarmi. Per ora il rapporto con lei è molto bello… Mi dispiacerebbe rovinarlo.”

“Ma sono divorziati?”

“Non l’ho capito bene.  Credo che la cosa non le farà piacere. Ora ti saluto… Fra poco la signora passa a prendermi.”

Dopo l’ultimo sforzo, riuscì finalmente a chiudere la valigia. Di certo non stava iniziando bene quel nuovo periodo.


 

“Kurokoooo….Ti ho portato uno spuntino. Sei pronta?”

Misaki guardò Kuroko, seduta alla scrivania. Intenta a lavorare al computer. Era circondata da un’aura viola. Trasmetteva odio represso e disperazione…ma soprattutto odio.

“Oddio, cos’è successo? Sembri…giusto un po’ alterata.”

Misaki prese una sedia girevole ed andò a sedersi vicino a Shirai. Cosa caspita l’aveva resa così di malumore?

“Non sei pronta? Oggi dobbiamo andare a controllare l’università giusto?”

“Ho sbolognato il compito ad Uhiharu. Non mi serve più quel mezzuccio da quattro soldi.”

“Oh! Hai lasciato perdere l’idea di rintracciare Misaka?”

“L’ho incontrata ieri.”

Calò un silenzio imbarazzante. Suonò soltanto il telefono ma, Kuroko, sembrava non sentirlo nemmeno.

Misaki, invece, era perplessa. Se era così eccitata all’idea di incontrare Misaka… Perché aveva quel muso lungo? Aspettò qualche istante per far si che l’amica fosse pronta a sfogarsi.

“Onee-sama si sposerà con Toma.”

La bionda sorrise.

“E’ una bellissima notizia, non credi? È sempre stata innamorata di lui. Penso che sarebbero una coppia bellis-“

La tastiera del pc venne aggredita da un gesto di rabbia della giovane poliziotta.

“No che non è una bellissima notizia! Onee-sama merita di più! Non quell’imbecille! Merita qualcuno che la tratti con rispetto e che la ami davvero!”

Con un gesto d’odio, Kuroko batté una mano sulla scrivania alzandosi.

“Ti rendi conto di cosa significa?! Se si sposa sarà intrappolata in questa tremenda voragine! Ed io la perderò di nuovo!”

Misaki fece un’espressione stranita… da quando il matrimonio era una tremenda voragine? Era così che Kuroko vedeva l’unione fra due persone? Oppure semplicemente l’unione di Toma e Misaka?

Fece un respiro profondo e poi si alzò anche lei.

“Se potessimo scegliere chi amare…”

La bionda prese la testa di Kuroko e delicatamente la avvicinò a se abbracciandola.

“Sarebbe tutto più semplice, non credi?”

Shirai non capì esattamente il significato di quella frase…ma almeno, l’abbraccio di Misaki, l’aveva davvero aiutata a calmarsi.


 

“Benvenuta alla tua nuova casa Esther! Ho già detto tutto ad Accel e Last Order. L’hanno presa bene entrambi.”

“Si, me lo immagino proprio…”

Esther guardò la porta un po’ demoralizzata, poi la sua attenzione passò ad Aiho.

“Mi dica, qual è la ragione per cui mi ha gentilmente invitata a vivere qui?”

“Perché Accelerator è una persona molto sola.”

“la VERA ragione…”

Silenzio… Aiho deviò lo sguardo.

“Io e Kikyou abbiamo una vita nostra. Ci siamo stufate di fare da supervisori a lui… Ormai non ha più tre anni. Buona fortuna.”

Detto questo, se ne andò.

“Sbrigativa. Non cè che dire.”

La bionda fissò per un attimo la porta. La sua più grande preoccupazione era la reazione di Last Order. Dopo qualche istante inserì la chiave ed entrò.

“Estheeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeer!”

La bambina corse verso Esther saltando leggermente per abbracciarla alla vita.

“Sono così felice che vivrai da noi! Ho già organizzato tutto! Starai nella mia cameretta. Ti lascio il plaid con le rane se ti piace!”

Ripensandoci…forse si era preoccupata troppo. Alzò lo sguardo per cercare quello di Accel.

“Ho provato a oppormi a Yoshi e Yomi. Tuttavia mi hanno minacciato di tagliarmi i fondi. Sono stato costretto ad averti qui. Vedi di non fare casini. Non ci siamo parlati molto, ma al primo sgarro ti butto fuori a dormire nella cuccia del cane del vicino.”

“F-farò il possibile per non…sgarrare.”

“Puoi iniziare pulendo la mia stanza. Le altre volte nemmeno sei entrata. Non ti vergogni?”

“Beh stavi dormendo… Non volevo svegliarti. Posso disfare i bagagli prima?”

“Prima pulisci la stanza. Poi disfai i bagagli.”

Era cominciata decisamente male. Non gli pesava dover pulire, ma odiava l’atteggiamento di superiorità di Accelerator. Avrebbe voluto tirargli la valigia in faccia…

“Papà! Non essere maleducato con Esther o te la vedrai con me!”

Accelerator guardò Last Order confuso. Esther fece lo stesso. Dopo qualche istante, la bionda nascose una leggera risata e superò il padrone di casa.

“Vado a fare il mio dovere allora.”


Angolo Kiocco: Non so esattamente cosa scrivere, spero solo che, se qualcuno la  stia leggendo possa apprezzarla

   
 
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