Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Vianne1013    06/03/2021    3 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una volta tornati alla villa Hikinose, il sole era quasi finito di tramontare. La signora Moriko si mise subito al lavoro per preparare la cena mentre i nostri amici facevano ritorno nelle loro camere.
Una volta che tutti si fossero rifocillati, la signora Moriko annunciò che la cena era servita e i commensali si recarono nella sala da pranzo. Tutti eccetto Kaori che rimase in camera a pensare.
Si era cambiata e adesso indossava lo yukata bianco, coperta da un kimono blu decorato con fiori di ciliegio.
La donna stava seduta vicino alla finestra e mentre il suo sguardo era rivolto al cielo che si apprestava ad imbrunire e alla prima stella che era apparsa in cielo, i suoi pensieri non l’abbandonavano.
Aveva addosso una sensazione di disagio, sentiva una terribile ansia addosso che la rendeva irrequieta ma che allo stesso tempo le aveva fatto perdere l’appetito.
Immersa com’era nei suoi pensieri non si accorse che qualcuno bussò alla sua camera, fin quando distrattamente volse lo sguardo verso la porta e vide sulla soglia Chisato.
“Chisato?!?”
“Ciao Kaori.” Rispose la ragazza.
“Come mai sei qui?”.
“Sono venuta a chiamarti, vedi è finalmente tornato mio padre e vuole vederci tutti nel suo studio.”
“Oh si scendo subito.” Disse Kaori alzandosi mostrando visibilmente poche forze.
“Ti senti bene? Non sei nemmeno scesa per cena.” Le chiese Chisato avvicinandosi a lei per darle un sostegno.
“Si tranquilla, sto benissimo, è che non mi andava molto di mangiare. Ti chiedo di scusarmi.”
“E perché dovresti scusarti? Non c’è nessun problema.” Rispose la ragazza sorridendo.
E detto questo le due donne scesero al piano di sotto per raggiungere gli altri nello studio del signor Hikinose.
Nel frattempo, Saeko, Ryo e gli altri erano nello studio e stavano discutendo animatamente con il signor Hikinose.
“Signor Hikinose le assicuro che Ryo Saeba è un ottima guardia del corpo. Saprà proteggere sua figlia da ogni pericolo.” Disse Saeko all’uomo.
Il signor Hikinose scosse più volte la testa, pensando tra sé e sé e alla fine disse sbuffando: “Non se ne parla nemmeno! Mia figlia non indosserà un gioiello del genere di fronte a tanta gente!”.
“Ma signor Hikinose…” cercò di dissuaderlo la donna.
“Questo è tutto ispettore Nogami, non intendo far correre un così grosso pericolo a mia figlia neanche se la sua guardia del corpo, fosse la migliore in assoluto.”
“Ma mi ascolti…” cercò Saeko invano di far cambiare idea all’uomo.
“Niente ma ispettore Nogami, mia figlia non parteciperà e la questione è chiusa.”
La poliziotta sconsolata, lasciò cadere le braccia sui fianchi in segno di arresa e si spostò per raggiungere un punto della stanza dove sedersi.
“E’ proprio sicuro di quello che signor Hikinose?” disse improvvisamente Ryo.
“Hm? Cosa vorrebbe dire?” disse l’uomo guardandolo torvo.
“Semplicemente che lei ha promesso alla gente del luogo che sua figlia indosserà il cuore di Orihime, la notte di Tanabata. Se la sente di deludere così tante persone? Soprattutto di deludere sua figlia che era così fiera di poter mostrare il prezioso gioiello che suo nonno creò per la sua amata sposa?”.
L’uomo guardò Ryo senza dire una parola e poi cercando di trovare una motivazione valida per controbattere la domanda dello sweeper si perse completamente nei suoi pensieri non accorgendosi dell’arrivo della figlia seguita da Kaori.
“Papà!” disse Chisato sorridendo e corse ad abbracciarlo.
Una volta che Kaori entrò nello studio, tutti gli occhi dei presenti le furono improvvisamente addosso provocandole un senso d’imbarazzo.
Anche Ryo si voltò a guardarla intensamente, Kaori era bellissima avvolta in quel kimono blu, che le donava una grazia e un candore inaspettati, sembrava una piccola bambola di porcellana.
Quando il signor Hikinose vide Kaori, il suo viso s’illuminò di stupore e ignorando tutti i presenti attorno a lui, sottraendosi all’abbraccio della figlia, si avvicinò alla donna e le disse: “ Oh che meraviglia! Signorina lei è veramente bellissima, questo kimono risalta moltissimo la sua delicata bellezza.”
Kaori avvampò immediatamente, mentre i presenti rimasero tutti quanti a bocca aperta, eccetto Ryo che assunse un’espressione seria e chiaramente infastidita.
“La sua bellezza ricorda molto quella della principessa Orihime che si dice essere una donna veramente bellissima e innamorata follemente del suo Hikoboshi.” Continuò l’uomo sorridendo.
“Forse anche lei è pervasa dal dolce tepore dell’amore e questo la rende così bella.”
Kaori stupita da tali parole continuò ad arrossire piena d’imbarazzo per tanta gentilezza.
“Mi dica signorina quel è il suo nome?”
“Ka-Kaori Makimura, sono la socia di Ryo.” Disse con voce bassa.
Il signor Hikinose sorridendo, le prese le mani e le disse: “Signorina Kaori, vorrebbe farmi l’onore di indossare il cuore di Orihime alla festa di Tanabata che si terrà questo sabato?”
Tutti i presenti rimasero sbalorditi da tale richiesta.
Kaori non riuscendo ad emettere alcun suono dalla sua bocca, sgranò gli occhi e guardò il signor Hikinose con stupore.
“Ma signor Hikinose cosa dice?” disse improvvisamente Saeko.
“Ma papà, ero io la persona che doveva indossare la collana.” Disse Chisato visibilmente contrariata.
“Ma Chisato non capisci? La signorina Kaori, oltre ad essere una bellissima donna, degna sicuramente di indossare quel gioiello, è anche la socia del signor Ryo e quindi non correrà pericoli la sera della festa, mentre tu bambina mia, saresti sicuramente più in pericolo di lei.”
“Ma….”cercò di controbattere Chisato.
“Niente ma Chisato, ho preso la mia decisione e non si discute.” Le disse in tono duro.
Chisato a quella risposta, scoppiò in lacrime e allontanandosi dallo studio urlò con freddezza “Papà io ti odio.”
Una volta che la ragazza uscì dalla stanza, fu Saeko ad intervenire una seconda volta.
“Signor Hikinose, la prego di ragionare, Kaori non può indossare la collana alla festa.”
“E sarebbe meglio che lo facesse mia figlia? Vorrebbe mettere in pericolo la sua vita? La signorina Kaori è la socia del signor Saeba, è sicuramente in grado di difendersi da sola mentre mia figlia no e io non voglio che corra alcun pericolo! E comunque ci sarebbe sempre il signor Saeba a proteggerla giusto?”
“Si lei ha ragione ma….”
“Niente ma ispettore Nogami, se volete che il cuore di Orihime venga mostrato alla festa di Tanabata, dovrà essere indossato dalla signorina Kaori, altrimenti io non acconsentirò che la collana esca fuori da questa casa, siamo intesi?”
Saeko annuì, il silenzio calò improvvisamente e noncurante degli altri, l’uomo si avvicinò nuovamente a Kaori e le chiese: “Signorina Kaori accetta di indossare la collana di mio padre?”
Kaori, titubante si guardò attorno e osservò i volti preoccupati e impotenti dei suoi amici, guardò prima Saeko, poi Falcon, Miki e infine si rivolse a Ryo.
L’uomo la guardò intensamente, nei suoi occhi Kaori potè leggere rabbia, fastidio e preoccupazione, la donna sapeva perfettamente che Ryo era contrario al fatto che lei indossasse la collana ma allo stesso tempo non se la sentiva di dire di no e deludere tutti quanti.
Decisa si voltò e guardando il signor Hikinose rispose: “Accetto.”
Il signor Hikinose sorridendo la ringraziò sentitamente e si congedò per via della stanchezza e la fatica del lungo viaggio.
Una volta che l’uomo si fu allontanato, anche i nostri amici uscirono dallo studio e si diressero nelle proprie camere, eccetto Ryo che si recò fuori a fumarsi una sigaretta.
Si sedette su di una delle pietre del giardino ed aspirando volse il suo guardo verso la luna, cercando conforto per la sua mente annebbiata.
Immerso nei suoi pensieri, non si accorse della presenza che comparve improvvisamente dietro di lui.
Quando si voltò improvvisamente, vide Kaori, che lo guardava con aria triste.
Lui la guardò a sua volta e poi si girò e continuò a fumare.
Kaori si mosse in avanti e si sedette su una pietra vicino a lui.
La donna piena d’imbarazzo non aveva il coraggio di parlargli e nemmeno di guardarlo, aveva accettato un incarico pericoloso e sapeva perfettamente che questo mandava in bestia il suo collega.
L’aria leggera della sera, le sfiorò i capelli, ma per lei fu come se un vento gelido le toccasse il cuore, sapeva di aver sbagliato ma allo stesso tempo era fiera di aver accettato l’incarico perché questo dimostrava quanto fosse determinata ad accettare le prove di questo lavoro.
Kaori non riusciva a trovare le parole e sentiva inoltre una sensazione di gelo che proveniva da Ryo, il quale cercando di contenere la rabbia decise di parlare per primo.
“Ti senti soddisfatta ora?” le disse con tono gelido.
“Cosa?” rispose Kaori con voce tremante.
“Ho chiesto se ti senti soddisfatta.”
“Beh….ecco.”
“Hai accettato un incarico troppo grande per te, domani andrai dal signor Hikinose e gli dirai che ci hai ripensato e non vuoi più indossare la collana di Orihime.” Detto questo si voltò e con sguardo tagliente continuò dicendo: “Questo è un ordine Kaori, non discutere!”
“No!” rispose lei con foga. “Non farò come dici tu! Ho accettato l’incarico e lo porterò a termine!”
Ryo si rabbuiò ancora di più e lanciando dietro di sé quel che rimase della sua sigaretta le urlò contro.
“Ma che diavolo ti salta in mente ragazzina? Vuoi per caso essere il bersaglio di qualche kiler ben pagato durante quella festa? Hai deciso di farti riempire di piombo?”
“Ma cosa stai dicendo? Io non voglio che mi accada niente del genere.”
“Allora fai come ti ho detto!”
“No!”
Ryo si fermò impietrito e preso dal nervosismo si alzò in piedi.
Kaori seguì il suo esempio e si voltò dandogli le spalle.
“Sono stanca di essere considerata l’assistente imbranata di City Hunter. Sono stanca di essere considerata quella che non sa fare niente.”
“Ma cosa stai dicendo? Tu sei l’assistente di City Hunter e nessuno mette in dubbio questa cosa!”
“Non mentire Ryo, persino tu non ti fidi di me.”e detto questo si voltò bruscamente.
Gli occhi di Kaori erano gonfi di lacrime, ma l’uomo riuscì a scorgervi dentro tanta rabbia e tanto dolore.
“Kaori….”
“Non cercare di convincermi Ryo, ho deciso che porterò a termine l’incarico e ti dimostrerò chi è veramente Kaori Makimura.”
“Ma io so chi è Kaori Makimura….e..” non riuscì a finire la frase.
“E cosa Ryo? Sai cosa Kaori Makimura prova per te? E tu invece? Che mi dici di te? Tieni a me? Mi ami???? Si certo come no! Come quel famoso giorno nella radura in cui ti sei dichiarato e poi hai ritrattato tutto. Come mi hai sempre dato piccoli barlumi di speranze per poi distruggerli ogni volta che potessi. “
Parole dure che lo colpirono al cuore e in profondità.
“Kaori io non voglio che ti accada niente di male e….”cercò ancora di convincerla.
“Non preoccuparti Ryo so badare a me stessa, ti dimostrerò che so essere una socia degna di questo nome e tu non dovrai più preoccuparti per me. Non sarò più un peso vedrai.”
A queste parole l’uomo non ci vide più e travolto dalla rabbia le rispose:
“E’questo che pensi? Che io mi comporti così perché sei un peso? E’ questo che pensi di me Kaori? Mi credi tanto codardo? Mi reputi tanto ignobile?” le domandò con voce tagliente, mentre si stava stritolando il pugno dalla rabbia.
Spaventata da tale foga Kaori iniziò ad indietreggiare fino ad incontrare il legno duro dell’albero di ciliegio al centro del giardino.
In poco tempo Ryo la raggiunse e rimase a pochi centimetri da lei.
L’uomo si immerse nei suoi occhi e il suo tono da severo e austero passò a calmo e deciso: “Non è per questo che mi comporto così. Sono arrabbiato perché ti hanno messa in mezzo, perché quell’uomo Hikinose ti ha messa in pericolo e io non ho saputo proteggerti.”
Una confessione….dal suo cuore….una colpa quasi celata, la paura di perderla come aveva perso suo fratello Hideyuki, la paura di vederla morire davanti ai suoi occhi……..di perderla per sempre come aveva perso tutte le persone importanti nella sua vita….
Improvvisamente un botto, una scossa, tante palline rosa che scendevano a terra, il profumo di legno, il delicato tocco dei fiori….. Con un pugno Ryo aveva colpito con forza il tronco dell’albero dietro Kaori e aveva fatto cadere a terra miliardi di petalo di ciliegio.
Abbassò lo sguardo ringhiando preso dalla rabbia.
Il cuore di Kaori batteva forte, il suo corpo era paralizzato, bloccato tra il tronco e il corpo caldo di Ryo davanti a sé.
Con i muscoli che tremavano per il nervoso, l’uomo alzò di nuovo il viso e la guardò ancora.
Nel momento in cui Kaori riuscì a focalizzare tutta la situazione, si ritrovò con Ryo chino su di lei, a baciarla.
Un bacio che sapeva di menta, di sigaretta, di rabbia, di passione, di disperazione ma soprattutto d’amore.
Due mani, le cui dita sfioravano la sua schiena attraverso il tessuto bianco, due braccia che sostenevano il suo peso ascoltando la silenziosa preghiera delle sue gambe, labbra che sfioravano le sue, imploranti, piangenti, sofferenti, un profumo di legno vivo, un brezza fredda che niente poteva contro la sua fiamma, un assaggio di quel frutto proibito che erano le sue labbra, rosse, sugose, carnose e tentatrici.
La mente svuotata di Kaori, vagò per il mondo, le sue mani si aggrapparono alla giacca di lui nel tentativo di non farlo andare via, e d’impedire al sogno di svanire.
Rimasero così, attaccati, uniti, dispersi in un sogno che apparteneva soltanto a loro, immersi nella notte scura protetti dai raggi di un’argentea luna.

Continua……
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Vianne1013