Rating: arancione


First night

La prima notte insieme è quella che ogni ragazza custodisce gelosamente nel proprio cuore e che ogni ragazzo si dimentica non appena varcata la soglia della porta, questo è ciò che le avevano raccontato almeno. Lei, personalmente, non ci credeva.
Il suo cuore era carico di aspettative ma dubitava che il suo ragazzo si sarebbe dimenticato della loro prima notte assieme, anzi era certa che Gray l'avrebbe portata nel suo cuore per sempre come uno dei ricordi più belli e preziosi.
Più volte da quando stavano insieme Gray le aveva dimostrato di essere un fidanzato devoto e perdutamente innamorato, più volte le aveva donato il sole come successe al loro primo incontro e più volte l'aveva fatta sentire speciale ed importante. No, un uomo così non si sarebbe mai dimenticato la prima notte insieme alla sua fidanzata.
Juvia era in giro per negozi con Cana, Lisanna e Meredy, il suo obbiettivo era quello di stupire Gray con una cenetta da leccarsi i baffi prima di passare al dunque.
-Che ne dite di questo?- chiese voltandosi verso le sue amiche.
In mano reggeva un abito lungo di un tessuto leggero color acquamarina impreziosito da delle bretelle con piccoli swarosky che si incrociavano sulla schiena scoprendola totalmente.
-Non sarà un po' troppo?- chiese Lisanna.
-Secondo me è perfetto- cinguettò Meredy.
-Sono d'accordo, e poi se pensi a quel che devono fare dopo...- disse Cana, un sorriso malizioso dipinto in viso.
Il volto di Juvia si tinse di cremisi mentre cercava invano di nascondere il suo imbarazzo alle proprie amiche, in realtà il motivo per cui aveva scelto quel vestito era proprio perché sarebbe stato facile toglierlo. Ma insomma, chi poteva biasimarla? Gray l'aveva tenuta sulle spine per tutti quegli anni ed erano ormai nove mesi che stavano insieme, quanto ancora poteva aspettare?
-Bè, se l'obbiettivo è quello- disse divertita Lisanna.
Juvia roteò gli occhi in direzione delle sue compagne :-Juvia vuole prima di tutto farsi bella per Gray-sama, il resto si vedrà-.
Non era del tutto falso, ovviamente sperava di ricavarne una notte intera di piacere ma sperava anche che Gray riuscisse a vederla come la donna della sua vita, bella e sicura di sé e sapeva che quell'abito avrebbe avuto proprio quell'effetto.
Non si sarebbe scoperta per nessun altro se non lui.
Dopo essere uscite dal negozio e aver fatto la spesa per la serata, Juvia tornò nell'appartamento di Gray dove si era stabilita ormai da un mese.
Juvia non voleva vivere con lui prima del matrimonio e aveva mantenuto la sua camera a Fairy Hills, Gajeel le aveva fatto notare più volte che passava molto più tempo a casa di Gray che nel suo dormitorio e quindi tanto valeva andare a vivere lì ma lei lo aveva ascoltato solo in parte.
La maga iniziò a preparare la cena e, mentre aspettava che le varie preparazioni fossero pronte, decise di iniziare a farsi il bagno e sistemarsi i capelli e il trucco.
Quando fu pronta la cena si vestì e diede gli ultimi ritocchi al look, erano già le otto di sera.
Gray sarebbe arrivato di lì a poco e Juvia non vedeva l'ora di vederlo.
_______________________________________________________________________________
Il mago del ghiaccio si tolse le scarpe lasciandole sul pianerottolo accanto a quelle della sua fidanzata, non poté evitare di sorridere immaginando il giorno in cui quella sarebbe stata per lui la normalità.
Aprì la porta e il suo sorriso divenne ancora più grande quando un profumo delizioso si fece largo nelle sue narici: il suo piatto preferito.
-Juvia- chiamò.
La ragazza accorse uscendo dalla stanza da letto, Gray non poteva credere ai suoi occhi.
Davanti a sé c'era un vero e proprio capolavoro: Juvia con il suo vestito acquamarina, i capelli boccolosi e raccolti in una coda di cavallo che le scopriva il volto appena truccato.
-Wow- disse in un soffio.
Juvia sorrise compiaciuta e roteò su se stessa per permettergli di vedere lo scollo sulla schiena, Gray si lasciò sfuggire un fischio di apprezzamento.
-Juvia deve dedurre che a Gray-sama piaccia il suo nuovo look?- chiese lei, la voce maliziosa.
-Puoi dirlo forte!-.
La ragazza si avvicinò a lui lentamente e gli cinse il collo con le braccia, Gray non poteva trattenere ancora a lungo il suo entusiasmo e le posò un bacio appassionato sulle labbra.
-Juvia ha preparato la cena- disse lei con tono ansimante.
-Come faccio a concentrarmi sulla cena mentre sei vestita così?- chiese lui divertito.
-Gray-sama dovrà fare lo sforzo! Juvia non ha passato ore ai fornelli per dover riscaldare tutto- incalzò lei.
-E va bene-.
I due cenarono relativamente in silenzio e non perché mancassero gli argomenti di cui discutere, semplicemente stavano benissimo anche senza bisogno di parlare.
Inoltre, Gray era ancora distratto dal vestito che scopriva così tanta pelle sulla sua fidanzata.
Si sorprese a pensare di volerglielo strappare di dosso il più in fretta possibile e godersi ciò che c'era sotto.
Finito di mangiare, Juvia si occupò di lavare i piatti mentre Gray impacchettò gli avanzi e li sistemò in frigorifero.
-Ora sei tutta mia- disse lui cingendole la vita da dietro.
Juvia si lasciò sfuggire un sussulto sorpreso, di solito il suo amato Gray non era così intraprendente ma forse quel vestito stava facendo più effetto di ciò che immaginava.
Il ragazzo si sporse dalla spalla di Juvia e interruppe il flusso d'acqua del lavandino, tornando a cingerle la vita con entrambe le braccia e girandola affinché fossero faccia a faccia.
-Gray-sama è più intrarendente del solito oggi- mormorò Juvia, le guance imporporate.
-Forse perché ti diverti a provocarmi- rispose lui con voce roca.
Juvia rabbrividì, la voce di Gray era in grado di mandarla in confusione già di per sé ma quel tono profondo e annebbiato dal desiderio la rendeva letteralmente inabile di fronte a lui, era totalmente alla sua mercé.
-Juvia non sa di cosa tu stia parlando- disse poi con un sorriso compiaciuto.
Gray sorrise fra sé e le posò un bacio sulla tempia destra.
-Permettimi di dimostrarti quanto io abbia apprezzato questo nuovo look- disse poi, la stessa voce roca di poco prima.
Juvia si arrese al volere del suo ragazzo, Gray la sollevò da terra e se la caricò in spalla in modo abbastanza sgraziato ma a lei non importava. Alla maga importava solo di essere finalmente giunta a quel momento con l'uomo che amava, che aveva sempre amato con tutta se stessa.
Gray la fece scivolare nel suo letto, letto a cui ormai si era abituata e di cui riconosceva l'odore.
Lentamente, fece scendere una delle spalline dell'abito scoprendole un seno.
Juvia rabbrividì e lo guardò dritto negli occhi prima di sedersi e far scivolare lungo la spalla anche l'altra.
Gray osservava ogni suo movimento come se fosse la prima volta che la vedeva, i suoi occhi erano annebbiati dal desiderio di averla solo per sé.
Tra baci appassionati e sguardi fugaci i due si trovarono ben presto senza alcun capo di vestiario a schermarli dalla vista dell'altro, Juvia aveva il viso completamente rosso e Gray, anche se lo mascherava bene, era nella stessa identica situazione.
-Ci siamo- disse lui nervoso.
Juvia sorrise appena e annuì rapidamente, il respiro corto.
-Sei sicura di volerlo fare? Sarebbe difficile ma posso ancora fermarmi se vuoi- disse lui, la sua voce tradiva una supplica silenziosa.
Juvia osservò la crescente erezione del suo fidanzato e sollevò un sopracciglio, l'espressione divertita.
Gray alzò gli occhi al cielo.
-Juvia non vuole nient'altro che il suo Gray-sama- disse lei in un soffio.
Il mago del ghiaccio non ebbe bisogno di altri consensi, quella sarebbe stata ufficialmente la loro prima notte insieme.
_______________________________________________________________________________
Il mattino successivo Juvia si alzò a fatica, il dolore era ancora pungente ma riusciva a sopportarlo.
-Buongiorno- disse lui carezzandole i capelli ormai sciolti.
-Buongiorno- rispose lei con un sorriso appagato.
-Juvia, lo so che non te lo dico spesso ma tu lo sai che ti amo, vero?-.
-Juvia lo sa- rispose la maga :-Anche Juvia ama tanto Gray-sama-.
-Lo so- disse lui teneramente.
Rimasero così per gran parte della mattinata, ogni tanto si sussurravano parole dolci all'orecchio. Parole che solo loro avrebbero potuto sentire, comprendere e custodire.
Juvia ora ne era certa: Gray non avrebbe mai scordato quella notte.