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Autore: Vianne1013    01/04/2021    1 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La mattina seguente Kaori si svegliò con un potente mal di testa che le rese difficile l’alzarsi dal letto e dirigersi al piano di sotto per fare colazione.
Ultimamente i suoi mal di testa erano peggiorati e la cosa non le faceva affatto piacere, inoltre mancavano circa tre giorni al grande evento di Tanabata e lei voleva essere in forma per quella sera.
Con grande difficoltà raggiunse la sala da pranzo e sorreggendosi la testa con la mano destra, nel tentativo di cercare di alleviare il suo dolore cercò di mangiare qualche boccone della colazione preparata dalla signora Moriko, la quale vedendola così pallida decise di domandarle la causa.
“Signorina Makimura, ha un viso molto pallido cosa le succede?”
“Oh signora Moriko, in effetti non lo so, ultimamente sto soffrendo di mal di testa continui e ogni mattina mi sveglio con un senso di spossatezza.” Rispose Kaori.
“Allora qui ci vuole un bel tè al ginseng.” Disse e in pochi minuti sparì in cucina.
Kaori sorrise guardando la vecchietta sparire e rivolse il suo sguardo fuori dalla finestra. Doveva essersi svegliata molto presto quella mattina perché il sole era appena sorto e il giardino si stava risvegliando dal suo tepore notturno.
Quella visione la calmò e le riempì il cuore.
L’arrivo della signora Moriko accompagnata da un dolce profumo destò Kaori dai suoi pensieri.
“Ecco qui signorina. Vedrà che questo la tirerà su e le infonderà tanta forza.” Disse la donna sorridendole.
“Grazie.” Rispose Kaori ricambiando il sorriso.
“Si è svegliata presto stamani come mai? Dormito male?”
“No ho dormito bene, ma all’improvviso mi sono svegliata con questo senso di spossatezza, come se avessi passato tutta la notte fuori, inoltre mi fa male dietro la schiena, mi brucia la pelle e non so perché.” Disse toccandosi istintivamente sopra il kimono.
“Che ne dice di un bel bagno caldo? Allevia il dolore e le preoccupazioni.”
Kaori ci pensò su e alla fine annuì.
“Vado subito a prepararlo. Con permesso.” Ma non ebbe il tempo di dirlo che Kaori la fermò chiedendole informazioni.
“Signora Moriko dove sono tutti? Non ho ancora visto nessuno in giro.”
“Come le ho detto prima, si è svegliata presto oggi. Ha visto che ore sono?”
Kaori fece cenno di no con la testa, non aveva fatto molto caso né all’ora né ad altro, istintivamente aveva deciso di scendere al piano di sotto.
“Sono le sei e mezza adesso.” Rispose sorridendo. “E ora le vado a preparare il bagno.”
Detto questo la vecchietta sparì di nuovo nel corridoio, lasciando Kaori immersa nei suoi pensieri.
Si sentiva molto strana, quei mal di testa così forti non le erano mai capitati e poi così di frequente, inoltre ogni mattina si svegliava sempre più stanca, spossata.
Quella mattina poi era ancora più strana, sentiva un dolore interno all’inguine e ogni tanto un bruciore intimo dovuto a non si sa cosa, aveva anche scoperto qualche goccia di sangue nel futon appena svegliata e la cosa l’aveva turbata visibilmente.
Forse il bagno che le stava preparando la signora Moriko l’avrebbe aiutata a rifocillarsi e le avrebbe calmato tutti quei dolori improvvisi, compreso il bruciore e la sensazione pungente che aveva dietro la schiena.
Si toccò istintivamente la schiena per la seconda volta ed era talmente assorta nei suoi pensieri da non accorgersi della presenza della signora Moriko dietro di lei, tanto che quando la donna la chiamò, le fece quasi venire un infarto.
“Signorina Makimura il bagno è pronto!”
“Signora Moriko!” disse Kaori spaventata “oddio mi ha spaventato!”
“Oh domando scusa signorina, prego per di qua.”
E detto questo le fece strada attraverso il corridoio fino al bagno tutto in legno eccetto la grande vasca bianca rivestita di legno pregiato, come voleva la tradizione giapponese.
La signora Moriko aiutò Kaori a spogliarsi, ma quando le scoprì la schiena bianca urlò per lo spavento.
“Oh signore!” urlò la signora Moriko.
Kaori si spaventò e chiese trepidante: “Signora Moriko che succede?”.
“Ma…. Signorina Kaori, la sua schiena è tutta graffiata e piena di pezzi di legno.” Detto questo ne prese uno fra le dita, lo manipolò con grande abilità e alla fine dopo averlo odorato esclamò “Ma questo è legno di ciliegio!”
“Ciliegio?” esclamò Kaori sorpresa.
“Signorina Kaori, vi siete ferita con del ciliegio….ma com’è successo? Eppure il vostro kimono è intatto!” disse la donna osservando attentamente la delicata stoffa dell’abito blu.
Kaori rimase in silenzio, neanche lei sapeva esattamente cosa fosse successo, ricordava vagamente un misto di sensazioni di piacere, emozione e frenesia.
Le sembrava che fosse successo qualcosa con Ryo, l’altra sera eppure nonostante cercasse di sforzarsi di ricordare, non aveva alcuna memoria visiva di quello che potesse essere accaduto dopo quel bacio che si erano dati.
Possibile che l’avesse stretta con tanta foga da farla ferire con il legno?
Eppure non le sembrava che fosse successo nulla di che, anzi Ryo era stato molto delicato nel baciarla e nello stringerla a sé e poi la signora Moriko aveva detto che il kimono era intatto e lei aveva indossato solo quello ieri sera e per qualche motivo si era anche addormentata indossandolo ancora, diversamente dal solito.
E allora?
Come aveva fatto a ferirsi così?
“Oh ma anche sul collo. Signorina Makimura lei ha dei morsi sul collo e sulle gambe anche.” Detto questo la signora Moriko le passò lo specchio argentato in modo che la donna potesse osservare da sola, i segni presenti sulla sua pelle.
Kaori si specchiò e notò come il suo collo fosse pieno di segni rossi, segni molto simili a dei morsi.
Si sfiorò istintivamente la pelle marchiata e voltandosi a guardare la signora Moriko le disse: “Signora Moriko, io non ricordo assolutamente nulla di come mi sia potuto procurare questi segni così, però le chiedo di non farne parole con gli altri, vorrei che nessuno eccetto lei sapesse di questa storia.”
La donna sorrise e le disse: “Signorina Makimura…”
“Kaori…la prego, a questo punto.”
“Kaori, non si deve preoccupare, io non dirò niente a nessuno. E poi chi vuole che creda alle parole di una domestica?”
“Non è questo il punto, le chiedo solo di mantenere il segreto.”
“Certo sarà fatto. Però non credo che debba vergognarsi di aver passato con il suo fidanzato.”
“Fidanzato?”
“Il signor Saeba! Ho visto come vi guardate, ho notato quanto amore proviate l’uno per l’altra e inoltre….mi è capitato di vedervi discutere nei pressi del ciliegio ieri sera, anche se non era mia intenzione osservarvi.”disse imbarazzata la donna.
Kaori arrossì ripensando nuovamente al bacio che Ryo le aveva dato la sera prima e poi disse: “Ecco…vede signora Moriko…..”
“Kaori…” la interruppè la donna “ lei non mi deve alcuna spiegazione sono cose vostre, volevo solo farle presente che non mi deve giustificare “certi” segni, sono cose tra lei e il signor Saeba.”
Kaori preferì tacere e annuire fingendo che la donna avesse ragione.
“Su ora l’aiuto a pulire bene questi graffi e poi potrà rilassarsi con un bel bagno caldo.” Le disse la donna sorridendo.
Detto questo prese una piccola bacinella di legno e un asciugamano bianco e si diresse verso il rubinetto della splendida doccia di quel bagno enorme.
Riempì la bacinella con acqua calda e tornò di nuovo da Kaori. L’aiutò a liberarsi degli ultimi indumenti e alla fine immergendo il panno nell’acqua iniziò a lavarle la schiena, pulendo i graffi e togliendo tutti i pezzetti di legno presenti.
La signora Moriko le lavò la schiena con cura e delicatezza e Kaori apprezzò moltissimo l’attenzione che la vecchietta le stava dando, aveva una sensazione di benessere e nostalgia, le sembrava un momento incredibilmente materno.
Sotto lo sguardo attento della signora Moriko, come una madre che segue attentamente la figlia, Kaori si fece un bagno rilassante, scacciando tutti i pensieri e le paure che aveva avuto fino a quel momento.
L’acqua calda alleviò i suoi dolori e diede nuovo vigore alla sua pelle e le portò quel sollievo tanto agognato.
Una volta terminato il bagno la signora Moriko, alleviò il bruciore della sua schiena applicandole una lozione a base di Aloe, una pianta il cui nettare aiuta la pelle a rigenerarsi.
Una volta finito di medicarla, l’aiutò a vestirsi raccomandandosi caldamente.
“Bene Kaori, la lozione avrà un effetto immediato, ma dovrà stare attenta quando si spoglia e quando si veste perché comunque la schiena è ancora molto delicata e ci vorrà tempo per togliere quei graffi.”
Kaori la ringraziò sorridendo e i suoi pensieri tornarono di nuovo improvvisamente a tormentarla.
La vecchietta notando la sua espressione cercò di rincuorarla.
“Non si crucci su come si sia potuta provocare quelle ferite presto guariranno.”disse sorridendo.
“Lei ha ragione ma ancora non riesco a capire…..sembra tutto così surreale.”
“In effetti ha ragione….ma forse sta succedendo qualcosa di magico.”
Kaori la guardò incuriosita e la donna continuò dicendo: “ Forse si sta piano piano avverando l’incantesimo di Tanabata……ormai ci siamo quasi no?” E detto questo si allontanò lasciando una Kaori stupita e sconcertata da tali parole, con mille domande che le frullavano nella mente.




Continua………..
   
 
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