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Autore: Spensieratezza    08/04/2021    2 recensioni
Questa storia è uno spin off della storia "Il salto quantico" e comprende dei missing moment degli altri personaggi e che vanno a risolvere alcune cose lasciate in sospeso nella storia principale che non sono riuscita a inserire li. I missing moment saranno tutti dolcissimi a modo loro.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Che cosa significa che Sam è scomparso e dovrai fare una cosa MOLTO pericolosa per riuscire a riportarlo con noi?? 

Una cosa molto pericolosa è un eufemismo, aveva pensato Bobby. Dean aveva omesso di dirgli che la cosa molto pericolosa consisteva nel cercare di riportare indietro dalla gabbia un nipote per mano dell’altro nipote.

Comprendeva che Dean era troppo sconvolto per essere specifico o forse non voleva alimentare false speranze, ma quando Dean gli telefonò ancora, a missione compiuta, per rivelargli che “Sam ce l’ha fatta! Ha riportato Adam tra noi!” si era sentito parecchio incazzato o meglio un mix tra felicità, meraviglia e incazzatura si era fatto padrone di lui, ma subito dopo Dean era scoppiato in lacrime a proposito di Sam che non lo voleva più e aveva quindi lasciato perdere tutto per consolarlo, anche se non sapeva bene neanche lui da che cosa doveva consolarlo.

Il suo terzo nipote era VIVO e libero. Bobby non aveva avuto tempo per affezionarsi al ragazzo, troppo poco tempo avevano passato insieme ed era stato anche scorbutico ai tempi, ma l’idea bastava a scioglierlo. Era comunque un altro suo nipote ed era stato salvo per merito di uno dei suoi ragazzi. Un fratello che salva un altro fratello! Può mai esserci qualcosa di più incredibilmente smielato e toccante? Però ora sembrava che il problema fosse con Dean. Non finivano mai i drammi!

“Ascoltami bene, Dean, tu ora verrai qua da me, sei in grado di guidare? No, va bene, sarò io lì da te. Non voglio sentire scuse e non mi importa in quanti siete. ME NE FREGO SE HAI TRENT’ANNI E PASSA, NEANCHE I BAMBINI FAREBBERO QUELLO CHE AVETE FATTO VOI. Aspettami lì che arrivo.”
 




Qualche oretta dopo, Bobby aveva raggiunto Dean e incurante delle sue proteste, lo aveva infilato a forza in un locale a mangiare un hamburger con patatine e tanto di torta, poi Dean cominciò a bere e Bobby lo lasciò fare. Sempre meglio delle lacrime.

“Avevo perso me stesso, Bobby. Letteralmente. Non ricordavo più chi ero, neanche Sam sapeva chi ero…eravamo sconosciuti, ero soltanto un amico per lui, capisci, Bobby? A quanto pare Sam aveva..si era fatto questa immagine di amico ideale, che era attribuita al desiderio di come avrebbe voluto io fossi, vuol dire che come ero io, facevo schifo. Che razza di fratello sono stato per fargli desiderare che fossi qualcun altro?”

Bobby abituato a tutta la vita a questa visione fin troppo vittimistica su come secondo Dean non fosse abbastanza come fratello maggiore, non badò a questi sproloqui e non perse tempo a convincerlo del contrario.

“Se non sbaglio, lo hai fatto tu per primo, Dean. Hai immaginato di fare un regalo diverso a tuo fratello, mi hai detto.”
“Sì, ma è stato..è stata solo la fantasticheria di una giornata.”
“Forse per qualche ragione, quella fantasia è cresciuta, alimentandosi sempre di più, come una pianta che voi stessi avete coltivato.”

Dean lo guardò sorpreso dal paragone.

“Non so cosa sia successo laggiù, Dean, ma credo tu abbia frainteso come funziona la psiche di tuo fratello. Credo sia una cosa bella che ti abbia immaginato come il suo migliore amico, quindi una persona importante per lui al di fuori della sfera famigliare. Non abbiamo sempre detto che la famiglia non è solo una questione di sangue? Tu sei importante per lui, al di fuori del sangue e credo questi siano soltanto capriccetti perché vuoi sentirti dire proprio questo, ossia quanto tu sia importante per lui, giusto?” gli aveva accarezzato la testa.

“Non lo so, forse..”

“Credo tu abbia bevuto abbastanza e poi neanche con il vino, vuoi a quanto pare, raccontarmi che diavolo è successo laggiù.”
“Bah…un viaggio surreale, nei ricordi, un po’ all’Alice nel paese delle meraviglie, è stato lungo ed estenuante, soltanto alla fine ho ricordato chi sono, ma il cinema è finito solamente quando anche Sam se lo è ricordato.”

Bobby lo guardò accigliato.

“Credevo che questa non fosse una prova per voi, ma per salvare vostro fratello.”

“Lo credevo anche io, invece a quanto pare, il modo per superare la prova, era testare anche colui che la superava e forse meno male. Altrimenti non avrei mai immaginato che Sam si era creato questa sorta di alter ego immaginario.”

“Beh…credo che un po’ tutti noi lo facciamo, in fondo, nella nostra vita no? Creiamo un alter ego immaginario per le persone che idealizziamo o amiamo..”

Alla parola “amiamo” Dean aveva sentito dei brividi, ma Bobby non se ne accorse.
“Ma farebbe comunque differenza saperlo o no?” chiese Bobby.

Dean ci pensò su un attimo e pensò a cosa succederebbe per esempio se tutti noi potessimo scoprire il ruolo che una persona aveva pensato per noi e cosa succederebbe ad impersonarlo.

Magari ne saremmo sorpresi, confusi, disorientati, magari man mano che giocassimo questo ruolo, scopriremmo che ci piace, che siamo esattamente noi, che tutto questo vuoto che sentivamo dentro, era perché era una metà che ci mancava e magari penseremmo che lo amiamo, che ci calza a pennello quel ruolo. Magari attraverso il pensiero che la persona si era fatta di noi, potremmo perfino imparare ad amare noi stessi e innamorarci perfino della persona. Tanti amori sarebbero potuti nascere se avessimo provato forse sulla nostra pelle il cinema che la persona aveva pensato per noi.

Tanti amori non corrisposti sarebbero potuti forse nascere.

Non era però il caso di loro due, Dean non si era innamorato di Sam DOPO il viaggio, ma lo era sempre stato, forse addirittura da quando Sam era adolescente, ma lo negavano entrambi a loro stessi.

“Bobby..come faremmo se non ci fossi tu.” Disse Dean accucciandosi alla sua spalla,

“Saresti ubriaco a peso morto su un tavolo. Dai, paghiamo e ce ne torniamo a casa mia, dormi da me stanotte.”






















Note dell'autrice: mi piace pensare che Dean non sia stato da solo dopo che è tornato da quel viaggio ^^ Sam aveva Gabriel e Adam, di sicuro non avrebbe richiesto la compagnia di Cas, è orgoglioso lui...ma Bobby non poteva lasciare da solo il suo ragazzo, giusto??
   
 
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