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Autore: Vianne1013    16/04/2021    1 recensioni
Innanzittutto dico che tutti i personaggi di CH non sono miei (magari lo fossero avrei creato il panico tra Ryo e Kaori!) . La fan fiction è inspirata alla leggenda di Tanabata e spero che vi piaccia.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Finalmente anche gli altri si svegliarono e una volta raggiunta Kaori, che non aveva ancora mangiato, fecero tutti colazione assieme.
Nonostante l’atmosfera allegra che si era creata, in quanto Ryo e Umibozu stavano lottando per una scodella di riso sotto gli sguardi divertiti di tutti i commensali, la sweeper era completamente immersa nei suoi pensieri tanto da non riuscire ad entrare in sintonia con tutti gli altri.
Ryo nonostante tutta la confusione se ne accorse e si fermò a guardarla con aria perplessa.
Quando Kaori se ne accorse e incrociò il suo sguardo, il respiro le si bloccò in gola e il cuore iniziò a batterle incessantemente nel petto.
Era incredibile quello che provava tutte le volte che lui la guardava, le sembrava di essere teletrasportata in un posto magico, un posto che solo loro due conoscevano, dove le barriere potevano finalmente disintegrarsi e potevano essere liberi da ogni costrizione, l’uno davanti all’altra.
Si guardarono per qualche istante completamente presi l’uno dall’altra, la donna si perse completamente negli occhi scuri e profondi dell’uomo e lui fece altrettanto con i suoi meravigliosi occhi nocciola.
La magia però durò poco perché Chisato che era insieme a loro, aveva chiesto l’attenzione di tutti perché doveva fare un annuncio importante, così Saeko cercò di destare Kaori dal suo imbambolamento mentre Umibozu colpiva con una gomitata il braccio di Ryo, iniziando così una canizza che cessò soltanto quando Miki li richiamò all’ordine.
Appena tutti furono in silenzio, la ragazza con gioia fece il suo annuncio.
“Signori e signore, vorrei annunciarvi che questa sera, mio padre ci mostrerà in anteprima la collana realizzata da mio nonno come pegno d’amore alla nonna. Finalmente potrete vedere il cuore di Orihime in tutto il suo splendore.”
Seguì un applauso di apprezzamento collettivo e poi tutti terminarono il loro pasto.
Una volta terminata la colazione, le donne si diressero alle terme mentre gli uomini iniziarono a parlare con Chisato della grande festa di Tanabata.
La signora Moriko, condusse le signore alle grandi terme della casa situate in un’ala separata del giardino che donava privacy e relax a chiunque lo cercasse.
Appena entrarono nell’acqua calda, Saeko e Miki gioirono ed emisero dei sospiri di sollievo.
“Ah che meraviglia!” disse Saeko.
“Ci voleva davvero questo bagno alle terme.” Disse Miki a sua volta.
L’unica che rimase comunque in silenzio fu Kaori, che comunque continuava a pensare a quello che era successo in questi ultimi giorni.
“Kaori stai bene?” le chiese Miki preoccupata.
La donna si destò di nuovo dai suoi pensieri e rispose: “ Oh ….Si certo Miki perché me lo chiedi?”
“Perché sono giorni sei strana, oggi come ieri non hai toccato cibo e inoltre non hai detto una parola. Te ne stai in disparte, tutta sola e non dici niente a nessuno. Mi stai facendo preoccupare.”
“Scusami, ma davvero non c’è niente di particolare.” Cercò di rincuorarla Kaori.
“Sei sicura? A me sembra che ieri qualcosa sia successo, soprattutto notando i segni che hai sulla schiena.” Disse Saeko.
“Segni?” chiese l’altra donna.
La sweeper diventò paonazza e presa dall’imbarazzo, si ammutolì e sprofondò quasi completamente nell’acqua calda.
“Kaori, cosa significano quei segni?” la incalzò Miki.
“Ma niente…mi sarò ferita da qualche parte senza accorgermene.”
“Sei sicura che questa cosa non riguardi anche Ryo?” disse ancora una volta Saeko.
Tombola! Centrata in pieno!
“Ryo?!?” chiese sempre Miki e volgendo il suo sguardo alla rossa continuò :“Kaori, cosa è successo ieri sera?”
La donna non sapeva come rispondere, sapeva soltanto che il suo viso era in fiamme e che avrebbe voluto nascondersi ovunque pur di non essere lì.
“Allora??? Kaori rispondi!”
“Lascia stare, te lo dico cosa è successo Miki. Ieri sera non riuscivo a dormire bene perciò avevo deciso di prendermi una bella tisana alle erbe rilassante per calmare i nervi, quando ho sentito delle voci in giardino. L’ora era tarda e mi sembrava strano che ci fosse ancora qualcuno in giro. Per sicurezza che non fosse qualcuno di pericoloso, mi sono affacciata e ho visto lei e Ryo che stavano discutendo animatamente ed un secondo dopo si stavano baciando appassionatamente sotto il ciliegio, forse è a questo che dobbiamo i segni sulla sua schiena giusto Kaori?” disse infine Saeko.
Miki guardò l’amica con aria interrogativa e Kaori non sapendo da che parte prendere le redini della situazione, alla fine cedette agli sguardi inquisitori e disse: “Ecco……si penso di essermi ferita in quel momento, anche se non ne sono sicurissima.”
“Kaori?!? Succede una cosa così bella con Ryo e non mi dici nulla?” disse la mercenaria sconsolata.
“Ecco Miki…..è che mi è sembrata una cosa impossibile, stentavo a crederci, tanto che neanche mi ricordo quando mi sia ferita la schiena, e non capendoci più nulla non sapevo nemmeno cosa dire. Non sapevo nemmeno io se crederci davvero oppure no.” Le disse la rossa dispiaciuta.
La donna la guardò e alla fine sorridendo le disse: “ Va bene Kaori non preoccuparti. Sono molto contenta per te.”
Kaori sorrise e tirò un sospiro di sollievo.
“Non sei arrabbiata allora.”
“No, mi sono solo dispiaciuta un attimo per non averlo saputo da te ma non fa niente….”
“Oh meno male, Miki tu non sai che peso che mi levi.” Rispose sorridendo.
“Si ma ora……”
“……racconta!” dissero in coro le donne.
Una goccia blu, si formò sul volto di Kaori che iniziò a ridere seguita dalle due donne e iniziò a raccontare.
“Beh ecco….abbiamo iniziato a discutere animatamente, è preoccupato per quello che devo fare alla festa di Tanabata, teme che mi possa accadere qualcosa e che lui non riesca a proteggermi.” E detto questo sul suo volto comparve un’espressione piena di tristezza.
“E come siete finiti a baciarvi?” chiese Miki maliziosa.
“Beh ecco…..ha fatto tutto lui….stavamo discutendo come al solito, lui si è arrabbiato, ha dato un colpo al tronco dietro di me e poi mi ha preso con forza e mi ha baciata.” Disse la donna arrossendo al pensiero di tutta la situazione, mentre Miki e Saeko sognavano ad occhi aperti.
“Wow….e Kaori….”
“Si?”
“Com’è stato?” chiese la poliziotta.
Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata, il suo corpo ricordò in un lampo, il calore che le trasmetteva la vicinanza del corpo dell’uomo e le sensazioni provate nel momento in cui le labbra di lui sfiorarono le sue.
Paonazza in viso, con un’aria imbarazzata, la donna guardò le due amiche e alla fine disse: “E’ stato meraviglioso.”
“Ahhh che bellooooo!” urlò Miki e si tuffò verso Kaori per abbracciarla forte.
“Congratulazioni Kaori.” Disse Saeko sorridendo.
“Ah finalmente quel pervertito ha messo la testa apposto. Finalmente state assieme! Che bello!” urlò di nuovo la mercenaria piena di felicità.
“Beh non proprio…”disse la sweeper cercando di sopravvivere all’abbraccio dell’amica.
“Come?” dissero le due brune all’unisono.
“Beh non ci siamo detti niente dopo, da quel che ricordo è finito tutto con un bacio, ma non ne sono più tanto sicura….”
“E perché no?” disse Saeko.
“Perché non ricordo niente dopo.” Disse Kaori con aria confusa.
“Non ricordi niente dopo il bacio?” le chiese Miki.
La donna fece cenno di no con la testa, visibilmente imbarazzata.
All’improvviso alla poliziotta venne in mente una cosa e le disse: “Kaori potresti girarti per cortesia? Vorrei vedere le tue ferite.”
“Ah ok.” E detto questo si voltò mostrando alle due donne i graffi presenti sulla sua schiena.
Saeko assieme a Miki, li osservò attentamente e poi le disse:
“Come ti sei sentita appena sveglia?”
“Strana, spossata, stanca come se non avessi dormito. Avevo male alla testa e male alle gambe e…….” improvvisamente arrossì di nuovo e poi continuò dicendo: “ …avvertivo un dolore insolito all’inguine tanto che appena alzata ho notato una macchia di sangue sul lenzuolo.”
“Non può essere il ciclo?”le chiese la mercenaria.
“No, mi arriva solo tra due settimane ed è sempre stato regolare.”
Saeko guardò attentamente la sweeper e alla fine dopo attenta riflessione, le chiese: “ Kaori ma tu sei vergine?”
Sia Kaori che Miki improvvisamente arrossirono e alla fine la mercenaria le disse: “Saeko! Ma che domande fai?”
“Scusa Kaori, ma ti chiedo di rispondermi sinceramente.”
La donna arrossì violentemente e prendendo il coraggio a due mani disse: “Si.”
“Come mai mi domandi questa cosa?”
“Semplicemente perché tutte le cose che mi hai detto, mi hanno fatto ricordare il giorno dopo della mia prima volta.”
“Ma Saeko io non ho mai…..”
“Invece sì.”
Kaori e Miki sgranarono gli occhi all’improvviso e guardarono la donna con aria interrogativa.
“Lo hai fatto eccome. Ieri sera, appoggiata all’albero di ciliegio assieme a Ryo.”
“Cosa??? Ma stai scherzando??? Ryo non ha mai….”
“Ti ripeto che ieri avete fatto l’amore appoggiati al ciliegio!”
“Saeko ma tu come lo sai?” chiese la mercenaria.
“Semplicemente perché le sensazioni post primo rapporto sono quelle…. bruciore interno, gambe pesanti come se avessi corso per tutto il Giappone, testa dolorante e macchie di sangue sulle lenzuola o presenti negli indumenti intimi, inoltre le sue ferite sono troppe e troppo profonde per essere state causate da un semplice bacio.”
“Cosa vorresti dire?”le chiese Kaori.
“Sono troppe innanzittutto, tu ti sei poggiata al tronco e durante un bacio non c’è tutto questo movimento, inoltre sono troppo profonde per essere state fatte con il kimono che ti copriva la schiena, quindi te le sei procurate con la schiena scoperta e c’è solo un motivo per cui fosse scoperta ieri sera. Tu e Ryo avete fatto l’amore, ieri sera, appoggiati al ciliegio.”
Kaori impallidì e poi arrossì improvvisamente.
“Come spieghi il fatto che non se lo ricordi?”
“Questo non so dirtelo, forse il fatto che per tutti questi anni abbia aspettato senza ricevere conferme, le ha impedito di rendersi conto che tutto ciò stava finalmente accadendo.” Rispose sicura Saeko.
“Saeko è impossibile, Ryo non farebbe mai l’amore con me.” Rispose Kaori.
“Non credo sia così. Ho visto che sguardo vi siete lanciati prima a colazione, stavate bruciando insieme, vi siete guardati con così tanta carica sessuale da non lasciare alcun dubbio.”le disse decisa la donna.
Kaori, rimase colpita dalle parole della poliziotta. Allora tutto quello che lei provava quando l’uomo la guardava, lo si leggeva sul suo volto a caratteri cubitali. E Ryo? Anche lui era riuscito a leggere le stesse cose che aveva visto Saeko e che a quanto pare erano chiare a tutti tranne che a lei?
La donna sprofondò il viso rosso come un peperone nell’asciugamano bianco che aveva tra le mani, cercando di far evaporare tutte le sue sensazioni.
Miki la guardò e poi alla fine le disse: “Cosa hai intenzione di fare con questi graffi? Ti fanno male?”
“No la signora Moriko stamani mi ha spalmato una lozione a base di Aloe. Dice che è miracolosa.” Disse Kaori sorridendo.
“La signora Moriko?”chiesero le donne all’unisono.
“Si esatto. E’ stata molto gentile con me.”
“E come mai nessuno sa nulla di questi graffi?”
“Le ho chiesto io di non parlare, nel dubbio che fosse accaduto qualcosa non ho detto nulla.”
Le due donne guardarono Kaori con molta tenerezza, si vedeva lontano un miglio che amava Ryo e che non vedeva l’ora di stare con lui e quel suo pudore, il suo vergognarsi di certe cose che sono comunque normali quando si ama qualcuno, creavano un’atmosfera di tenerezza attorno a lei.
“Vedrai che presto i graffi spariranno.” Le disse Saeko sorridendo.
Kaori sorrise.
“Certo però guardandoti bene, lo devo dire…..ragazzi ieri sera ci avete proprio dato giù…la tua schiena è coperta di graffi …..sembra proprio che vi siate divertiti.” Disse concisa Miki.
“Miki ma cosa dici???” e Kaori arrossì di nuovo, sotto lo sguardo divertito delle donne.
“Scusa Kaori, ma è stato più forte di me.” Disse la mercenaria ridendo seguita a ruota da Saeko.
Dopo aver superato il suo visibile imbarazzo, anche la sweeper iniziò a ridere fragorosamente dimenticandosi di tutta la vergogna provata fino a qualche minuto prima.
In poco tempo le tre donne finirono il loro bagno alle terme e mentre uscirono incontrarono Ryo che le stava aspettando di fuori.
“Ciao Ryo.” Disse Saeko. “Come mai sei qui? Vuoi scortarci in casa?”
“Ciao Saeko, non in realtà stavo cercando Kaori e mi hanno detto che era con voi.”
La donna apparve da dietro Miki e disse: “Eccomi cosa c’è?”
“Posso parlarti un istante?” le disse serio.
“Si certo. Saeko, Miki vi dispiace?” chiese con timidezza la donna.
Le due donne si guardarono e sorridendo sotto i baffi dissero in coro: “ Si certo Kaori non preoccuparti. A dopo.”
Nel mentre che stavano andando via, Miki si girò e guardandoli disse: “ Ah Kaori attenta ai rami.”
E detto queste se ne andarono ridendo.
Ryo guardò Kaori che aveva addosso un’aria visibilmente imbarazzata e le disse: “Rami? Cosa sanno dei rami? Cosa hai raccontato a quelle due?”
La donna con grande imbarazzo, guardò l’uomo e disse: “ Non ho potuto evitare di dir loro la verità. Saeko ci ha visto ieri sera.”
“Ah…. “ esclamò e poi con aria tranquilla continuò dicendo: “Non fa niente, tanto non è una cosa che la riguardi.”
E detto questo si passò la mano tra i capelli.
Kaori sapeva che era nervoso all’idea che qualcuno sapesse cosa fosse successo la sera prima, infatti lui calmava la tensione con quel suo gesto inconfondibile.
“Senti non mi va di parlare qui, anche i muri hanno le orecchie. Ti va di camminare un po’ in giardino?”
La donna accettò e insieme iniziarono a fare una passeggiata nel verde.
“Di cosa volevi parlarmi?” gli chiese Kaori.
“Ecco….volevo chiederti scusa.”
“Scusa? Per cosa?” chiese la donna stupita.
“Per ieri….per come ti ho presa…..sono stato davvero burbero. Ti prego di scusarmi.”
Kaori arrossì al pensiero di quello che era successo ieri e cercando di nascondere il suo imbarazzo disse: “No assolutamente, non mi hai fatto male…. anzi.” disse sorridendo.
L’uomo la guardò e per un istante si perse nei suoi occhi, poi destatosi improvvisamente le disse: “ La prossima volta non sarò così indelicato, te lo prometto.”
La prossima volta? Ryo voleva che ci fosse una prossima volta? Non poteva essere vero. Stava sognando!
“Dici davvero?” gli disse incredula.
“Certo, non so mica un barbaro, lo so come si tratta una donna!” esclamò risentito.
“No intendevo dire….davvero vuoi che ci sia una prossima volta?”
Ryo la guardò sorpreso, con il cuore che gli batteva all’impazzata nel petto e dopo aver tentato in tutti i modi di evitare di saltarle addosso in quell’istante le disse: “Certo che lo voglio, non te lo avrei detto altrimenti. Lo so sono sempre stato un maniaco e un farfallone, ma tutto quello che ti ho detto ieri è vero.”
E detto questo la guardò intensamente, come sapeva fare lui, la spogliò con gli occhi, la bramò con il cuore e con la carne e pregò tutti gli Dei del cielo che riuscissero a fermarlo dal cercare di possederla lì, nel bel mezzo del giardino del loro cliente.
Kaori rimase avvolta dal suo sguardo, la sua pelle bruciò come se si fosse improvvisamente incendiata e ogni cellula del suo corpo voleva soltanto una cosa: LUI.
Entrambi fecero un’enorme fatica per trattenersi e cercarono di portare avanti la loro tanto sofferta passeggiata.
Improvvisamente fu Ryo a prendere la parola dicendole: “ Tra due giorni è Tanabata e tu dovrai indossare la collana del padre di Hikinose.”
Nella sua voce c’era risentimento, rabbia, fastidio e un briciolo di preoccupazione che Kaori riuscì ad avvertire perfettamente e che la portò a guardarlo con aria colpevole.
“Mi dispiace Ryo.” E detto questo abbassò la testa.
Fu allora che l’uomo le si avvicinò, erano di nuovo sotto il ciliegio della sera prima e l’atmosfera cambiò improvvisamente diventando magica.
Le prese il mento con le dita e lo sollevò in modo da incontrare i suoi magnetici occhi nocciola.
“Non preoccuparti Kaori, ci sarò io a proteggerti, non ti mollerò un solo istante, non ti accadrà niente te lo prometto.” Disse sorridendo.
Kaori prima rimase sorpresa, poi gli sorrise dolcemente, dicendo: “Si Ryo. Lo so, tu non mi abbandonerai mai.”
L’uomo sorrise di nuovo e alla fine rendendosi conto di dove fossero le si avvicinò pericolosamente al viso dicendo: “Senti ma una ricompensa non me la merito?”
La donna lo guardò incuriosita e lui continuò dicendo: “Beh non capita tutti i giorni che uno stallone come me, giuri fedeltà ad una SOLA donna.”
Kaori ci pensò su, lasciandolo un attimo sulle spine, poi alla fine disse: “ In realtà dovrei fartela pagare per ogni giornataccia e nottataccia passate per colpa tua ma……”
“Ma non vedi l’ora di baciarmi.” Concluse lui sorridente.
La donna visibilmente imbarazzata iniziò a picchiarlo con i pugni sul torace urlando: “Tu brutto maniaco cosa ti fa pensare che abbia voglia di…….”
E non fece in tempo a concludere la frase che Ryo l’attirò a sé e coinvolgendola in un bacio senza precedenti.
Alla povera Kaori non restò altro che arrendersi all’assalto dell’uomo che si gustò completamente quel contatto così intimo e magico che stavano avendo.
L’uomo la strinse con forza a sé e inavvertitamente le toccò la schiena ferita provocandole un forte dolore che la costrinse a staccarsi da lui e la fece urlare.
Sentendo quell’urlo, Ryo visibilmente preoccupato le chiese cosa stesse succedendo.
“Kaori, che succede? Ti ho fatto male?”
“No Ryo non è colpa tua, mi hai solo toccato sulla schiena dove ho dei graffi che mi fanno male.”
L’uomo scostò un poco il tessuto che le ricopriva la palle e osservò non senza “scaldarsi” la sua pelle chiara e successivamente le ferite di cui stavano parlando.
Guardandola quasi con aria colpevole le chiese:
“Sono stato io a farti questo? Accidenti! Sono stato proprio violento! Ora capisco perché Saeko e Miki ti hanno detto di stare attenta agli alberi. Kaori scusami non volevo!”
La donna sorridendo prese la mano dell’uomo e la strinse tra le sue e guardandolo con occhi pieni d’amore gli disse: “ Ma no, non preoccuparti. In effetti non sono sicurissima che sia stato tu a farmeli…..”
“Che vorresti dire?”
“Ecco….scusa Ryo ma io non ricordo nulla dopo il bacio che ci siamo dati ieri.” Disse la donna con sguardo colpevole e dispiaciuto allo stesso tempo.
“Beh se la cosa può esserti di consolazione, nemmeno io ricordo molto…. so solo che mi sono risvegliato questa mattina …..con a-ahem…. con il tuo “odore” addosso.” Le confessò l’uomo.
“Con il mio….”odore”?” rimarcò la donna imbarazzata all’inverosimile.
“Già e quando mi sono cambiato ho notato dei segni di unghie sulle mie spalle, inoltre ho fatto un sogno molto “strano”.”
“Strano? In che senso?”
“Ecco….ho sognato che facevamo l’amore sotto un albero di ciliegio.”
Kaori lo guardò sbalordita e con grande sforzo confessò anche lei dicendo: “ Ho fatto lo stesso sogno anche io.”
E detto questo abbassò lo sguardo per via del grande imbarazzo.
Ryo rimase sbalordito e cercando di far quadrare le cose alla fine disse.
“Beh le spiegazioni sono due: o l’abbiamo fatto e l’abbiamo vissuto come un sogno, in effetti questo spiegherebbe i miei segni sulle spalle e i tuoi graffi sulla schiena…. oppure abbiamo fatto lo stesso sogno per non si sa bene quale motivo però rimane ancora da chiarire come mai abbiamo questi segni addosso.”
“Credi sia possibile che noi…..abbiamo…..ecco……fatto l’amore senza ricordare nulla?”
“No questo no!” urlò Ryo.
Kaori lo guardò stupita senza fiatare.
Cercando di ricomporsi l’uomo le spiegò il motivo della sua affermazione.
“Non credo sia possibile, perché noi abbiamo nella testa delle immagini che consideriamo parte di un sogno quindi deve esserci successo qualcosa ieri sera.” Poi la guardò e le chiese: “ Tu hai notato qualche cambiamento nel tuo corpo?”
“In che senso scusa?”
“Beh ecco eri vergine prima giusto?”
La donna cercando di non fare caso all’imbarazzo che stava provando in quel momento rispose: “ Beh…s-si.”
“Ecco, generalmente “dopo”, la donna dovrebbe avvertire qualche cambiamento.”
Kaori ci pensò bene su e alla fine come folgorata da un’illuminazione rispose: “ Beh mi sono svegliata molto stanca, come se non avessi dormito, avevo dolori ovunque, mi facevano male gambe braccia e sentivo un bruciore strano mai provato alla zona intima…..e c’è stata anche una piccola perdita di sangue…”
Ryo la squadrò attentamente e chiese: “C’è altro?”
“Ecco…. ho trovato d-dei segni di morsi sulle gambe……”rispose lei ancora più imbarazzata.
“Allora credo non ci siano più dubbi non pensi?”
La donna annuì con il capo.
“Di certo è strano che ce lo ricordiamo sotto forma di sogno e che non ci siano altre immagini dopo quel momento, però sono sicuro che sia successo, anche se tutta la faccenda non mi quadra.”
Ryo la guardò ancora con uno sguardo pieno d’amore e di tenerezza. Il suo sguardo incrociò quello di lei che s’immerse completamente nella magia.
“Kaori, fai attenzione la sera della festa! Tutta questa faccenda non mi piace. Io non ti perderò di vista un solo momento ma tu fai attenzione, sta succedendo qualcosa di strano!” Disse serio.
“D’accordo Ryo. Te lo prometto!”
“Da stasera tu dormirai con me! Non intendo lasciarti sola un minuto di più, inoltre non devi mai allontanarti da me intesi?”
“Ryo , ma……”
“Intesi?”
La donna sospirò e alla fine rispose: “ Intesi.”
E detto questo lui l’attirò a sé abbracciandola con forza, stringendola contro il suo petto con amore, donandole un grande senso di protezione.
L’uomo affondò il viso nella sua chioma rossa e assaporò il profumo di vaniglia e menta che emanavano e sempre stringendola a sé, alzò lo sguardo, promettendo a se stesso che l’avrebbe protetta a costo della vita.


Continua…………………
   
 
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