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Autore: LittleBloodyGirl    28/08/2009    1 recensioni
Mio padre non sapeva di avere una figlia...ma io sono da sempre....la successora di kira
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il nuovo arrivato del quartier generale era stato convocato da Near come agente sotto copertura per verificare che Hime Yagami fosse realmente morta.
"Ma Near...tu come hai fatto a capire che Hime Yagami non era morta?"
Chiese Aizawa al ragazzo albino che costruiva un puzzle in silenzio.
"Un suicidio che non viene riportato sui notiziari o sui giornali è piuttosto strano...quella ragazza ha fatto credere di essere suicidata facendo parlare un'altra signora."
"Ma chi potrebbe essere quella signora?"
"Forse un'amica che è a conoscenza del fatto che Hime Yagami sia Kira,oppure..."
Near aspettò un pò prima di completare la frase.
"...Hime Yagami stessa."
"Cosa?!!"
Near completò il puzzle piantando l'ultimo pezzo con un colpo secco sul cartone. Il disegno del gioco raffigurava un'angelo con una spada pronta ad uccidere il Diavolo.
"Però...non è rischioso dire di essersi suicidata e poi camminare per le strade del Giappone come se niente fosse?"
"In effetti,mi sono posto anch'io questa domanda...una ragazza prudente come la figlia di Kira non si farebbe riconoscere cosi facilmente...ma può darsi che lo faccia apposta..."
"A-apposta?"
"Si...Chi ci dice che non lo faccia proprio per farci cadere in trappola."
"Ma certo...aspettandosi una mossa azzardata potrebbe ucciderci quando le pare."
"Esatto,Tsuburaya."
Near tirò fuori dalla borsa nera un paio di giocattoli e dei dadi.
"E' davvero furba quanto bella questa Yagami."
"Signor Tsuburaya...devo chiederle un favore.
"Si?"
"Dovrebbe pedinare,senza farsi notare,Hime Yagami."
"Cosa? E a che scopo? Sappiamo gia che lei è Kira..."
"Ma non abbiamo prove per dimostrarlo...Se fosse Kira il suo quaderno dovrebbe trovarsi nella sua casa."
"Quindi vuoi che entri in casa sua quando lei non c'è...per cercare il quaderno?"
"Si."
L'agente rimase in silenzio per un pò.
"Ovviamente affiderò a qualcun altro l'incarico se lei non vuole prenderselo."
"No...Me ne occuperò io."
Nel frattempo Hime scriveva nomi di criminali sul Death Note da tre giorni senza sosta.
"Quel povero deficiente ha cercato di incantarmi dicendo di essere Kira...ma non ha fatto i conti con gli occhi dello Shinigami. Sotto il suo nome si vedeva la durata vitale e questo non vale per chi ha un quaderno della morte. Certo,resta da scoprire perchè quel maniaco che mi ha attaccata è morto 40 secondi dopo di arresto cardiaco e quel Tsuburaya come ha fatto a sapere che io venero Kira tanto quanto lo sono io stessa."
"Troppe domande,Hime."
"Stai zitto."
"Certo però che quel Akira Tsuburaya non è niente male,eh Hime?"
Disse Ryuk con voce di scherno.
"Se ti piace,perchè non gli fai toccare il quaderno e glielo chiedi?"
"Eh?"
Hime sorrise inarcando un sopracciglio. Chiuse il quaderno e fece una breve ricerca su internet,poi spense il computer e andò a coricarsi quando sentì il campanello bussare. Si alzò e andò ad aprire trovandosi di fronte Sayu Yagami.
"Salve,disturbo?"
"Ah,no,no...entri pure."
La fece accomodare in cucina e Sayu tolse la carta stagnola al pacco che aveva portato con se.
"Le ho portato una torta alle fragole,spero che le piaccia..."
"Grazie..."
Hime la guardò un momento.
"Come ha fatto a sapere che vivo qui?"
"Ho cercato...non è stato facile trovarti ma alla fine ti ho trovata."
Rispose Sayu con un sorriso.
"Mi scusi,ma non mi ha neanche detto come si chiama..."
"Oh,gia è vero,io sono Oharu Hirasaka."
"Come mai non ha messo il cartello del nome fuori?"
"Sono occupata al momento,non ho trovato il tempo di aggiustare bene la casa."
"Capisco."
Rimasero un po in silenzio. Prima di aprire,Hime aveva nascosto il crocifisso di oro bianco nella sua maglietta.
"Grazie per avermi difeso quando quei bastardi mi hanno assalita."
"Ma figurati...Sarà stato perchè mi ricordi mio fratello."
Hime abbassò la testa.
"Sei cosi simile a lui,per un'attimo,quando ti ho conosciuta ho pensato che fossi sua figlia..."
"Gia..."
Rimasero a lungo in silenzio ma Hime sapeva che Sayu la guardava di nascosto. Era ovvio il fatto che la sorella di suo padre provasse verso di lei della familiarità.
"Be...è meglio che vada ora..."
"Si"
Quando Sayu si allontanò,Hime sospirò e richiuse la porta,senza sapere che Akira Tsuburaya aveva seguito ogni sua parola.
"Sono riuscito a piazzare solo le cimici in casa,più tardi installerò le telecamere."
Disse parlando sotto voce con una trasmittente.
"Bene...Ottimo lavoro."
Disse Near.
  
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