Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Spirit734    25/04/2021    18 recensioni
Il Torneo Tremaghi è sempre stato un evento eccezionale, alcuni dei nostri eroi dovranno destreggiarsi tra le sfide di magia per poter emergere, ma in questa storia l'evento non sarà come tutti se lo sarebbero aspettato: Una terribile tragedia sta colpendo le mura di Hogwarts, gli strani incubi di Anna non hanno fine e gli studenti si ritroveranno ad indagare su un male ben più grande.
[Hogwarts/AU - Crossover Disney/Dreamworks e altri film]
Genere: Avventura, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anna, Elsa, Hans, Kristoff
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 16: Amicizia proibita



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La fuga dei draghi aveva scatenato subito il panico generale tra gli spalti e diversi insegnanti si erano divisi per scortare più studenti possibili al di fuori dell'arena, mentre altri erano impegnati a non far fuggire i draghi appena liberati.
Fino ad ora solo la Furia Buia era riuscita a scappare, Hiccup l'aveva seguito immediatamente, lasciando tra la folla la sua amica Merida con più domande che risposte. Quando le aveva chiesto la scopa, la rossa aveva immaginato ci fosse qualcosa sotto, ma non avrebbe mai pensato che si sarebbe fiondato all'inseguimento di un drago.
Da solo.
Nella Foresta Proibita.
Da quando Hiccup era così impulsivo? 
Non sapeva cosa passasse per la testa a quel ragazzo, ma affrontare da solo un drago di quel genere, senza alcuna preparazione, era un'azione completamente folle. 
Di sicuro non sarebbe stata ferma ad attendere il suo arrivo per farsi spiegare.
Se mai fosse tornato.
"Merida! Merida dobbiamo andare!" le aveva urlato Belle a pochi metri di distanza.
Lei provò a dire qualcosa ma la voce di Anna la precedette "Avete visto anche voi quel drago? Stava attaccando Elsa! E...E Moana era a terra!" 
Aveva gli occhi lucidi, probabilmente sull'orlo di una crisi di nervi per tutta quella tensione: il solo pensiero che potesse succedere qualcosa di terribile la stava mandando completamente nel panico. Ma subito dopo la sua espressione di fece inaspettatamente più seria "Io...Io non posso tornare ad Hogwarts così! Vado a cercarli!"
Merida la fissò. Forse ad un occhio superficiale Anna poteva apparire molto fragile, ma lei sapeva dell"incredibile coraggio che aveva.
Avrebbe affrontato le peggiori disgrazie per le persone che amavana.
E di sicuro lei non l'avrebbe lasciata da sola.
"Vengo anche io!"
Ma Anna non sembrò convinta "S_sei sicura? Sai che..."
"Credi che ti lasci andare in mezzo a tutto questo casino da sola?" il suo tono sembrava quasi stupito "Io ci sono, Anna."
Moana era ferita, Hiccup si era avventurato nella Foresta Proibita, non avrebbe perso anche lei.
La ragazza la guardò con gli occhi ancora lucidi e questa volta Merida non capì se fosse dovuto per la commozione o per la crisi di panico. Ma poco importava in quel momento.
"Tutti gli studenti dell'ultimo anno, seguitemi!" urlò la voce di Tockins, professore di Babbanologia. Belle diede un'ultima occhiata alla folla di studenti che si stavano radunando verso l'uscita e poi tornò a fissare le due ragazze  "D'accordo andate, vi copro io." 
"Grazie Belle" disse Anna.
"Credo di aver visto Jim e gli altri raggiungere quelle tende laggiù!" col braccio indicò un paio di tende al di fuori dell'arena "Fate attenzione, vi prego." 
Anna annuì, trascinando via Merida per un braccio, mentre Belle si diresse subito dal gruppo del professore, sperando davvero di aver fatto la scelta giusta nel lasciarle andare in balia di tutto quel macello.
Le due Grifondoro dovettero farsi largo nell'arena, correndo in direzione contraria alla folla di persone che invece fremeva nell'abbandonare quel posto il prima possibile.
Mentre si avvicinavano alla tenda, un grosso drago si posizionò proprio davanti a loro, bloccando il passaggio. Quella creatura era l'Uncinato Mortale: il cui aspetto era molto somigliante ad un volatile. Il corpo era di colore blu, che sfumava in beige sulla pancia, ali colorate di diverse tonalità e un lungo corno posto fra i due occhi.
Merida era paralizzata dalla paura, ma grazie al sostegno di Anna era riuscita per lo meno a far riprendere forza alle sue gambe e spostarsi appena in tempo per evitare una codata da parte dell'animale.
Anna intanto aveva estratto la bacchetta per lanciare un incantesimo, ma proprio in quel momento giunse da loro Kristoff "Spostatevi!" aveva urlato mentre teneva in braccio qualcosa.
Le due non persero tempo ad indagare oltre ed eseguirono l'ordine, videro il Tassorosso balzare davanti a loro e con la mano tesa agitare un'anguilla proprio di fronte al muso del drago.
Le Grifondoro lo fissarono perplesse e probabilmente, se non fosse stata per la situazione, Merida addirittura sarebbe scoppiata a ridergli in faccia.
Tuttavia quel palese tentativo di salvataggio, inaspettatamente, sembrò funzionare: il drago iniziò ad agitarsi in preda dal terrore e pochi secondi più tardi spiccò il volo, fuggendo sotto lo sguardo stupefatto delle due studentesse. Solo allora Kristoff tirò un gran sospiro di sollievo, mentre con la mano libera si asciugava la fronte ormai sudata.
"C'è mancato poco..." sospirò. Una volta voltatosi, vide le ragazze ancora con un'espressione sconvolta in volto.
Pensò immediatamente di dare una spiegazione.
"Ehm..." arrossì un pochino "Questi draghi detestano le anguille, credo che sia per il loro aspetto. E' per questo che..."
"No no, frena" lo fermò Merida "Posso capire questa cosa... E forse non sono affari miei ma... Mi spieghi perché diamine giravi con un'anguilla?"
Nel frattempo Kristoff stava sistemando l'animale all'interno di una sacca, presumibilmente incantata "Ecco, Ralph mi aveva accennato della sfida, non so il perché, ma temevo una svolta simile" disse con un leggero imbarazzo "Non so molto sui draghi, ma so per certo che detestano questi animali" esclamò mentre col braccio alzava il corpo dell'anguilla di fronte alle ragazze.
Merida passò lo sguardo stupito da lui alla sacca "Non c'è che dire, sei davvero un ragazzo pieno di risorse." 
Questo spiegava perché era così strano tra gli spalti e nessuno gli si era avvicinato. Un odore del genere avrebbe fatto scappare via anche i più resistenti.
"Ad ogni modo, sei stato davvero coraggioso" disse Anna, avvicinandosi a lui "Grazie Kristoff."
Quel complimento, unito al sorriso che gli rivolse la Grifondoro, fecero nuovamente arrossire il ragazzo "D_di Nulla."
"D'accooordo..." Merida passò lo sguardo da uno all'altra e proprio in quel momento vide volare in lontananza un altro drago. Subito drizzò la schiena e fece per spingere via sia Anna che Kristoff. 
"Potete continuare lontani da qui?!" disse "Ne ho abbastanza di draghi!"



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Moana era stata portata nella tenda dell'infermeria con l'aiuto dei due Campioni, Jim e Tadashi, che una volta entrati la aiutarono a stendersi nel lettino mentre Elsa non faceva altro che camminare avanti ed indietro per l'esasperazione, continuando a controllare incessantemente l'entrata. 
Con loro c'era solo l'infermiera Toothiana, una giovane donna dai corti capelli tinti di un verde brillante. Un tratto distintivo erano un paio di orecchini dal piumaggio arcobaleno che sfoggiava sempre durante il lavoro. Era molto amata dagli studenti, in particolare quelli più piccoli, dato il suo carattere dolce e premuroso: aveva un atteggiamento talmente materno che risultava difficile non trovarla simpatica.
"Fra qualche minuto sarò da voi" disse mentre finiva di controllare la ferita di un ragazzino di Beauxbatons "Posatela pure su quel lettino. State tranquilli."
Nonostante il suo tono rassicurante, la preoccupazione dei tre Campioni non faceva che aumentare dato che la ragazza sembrava peggiorare ogni minuto che passava, il respiro affannato non faceva che trascinare tutti nell'ansia.
Quando le due Grifondoro, seguite da Kristoff, li raggiunsero, in quel breve momento sentirono gli occhi di tutti puntati su di loro.
"Cosa ci fate qui?" domandò Jim, ma non diede nemmeno il tempo di spiegarsi che subito continuò "Siete state ferite o..."
"Eravamo solo preoccupate" disse Anna, rivolgendo un'occhiata all'amica ancora distesa sul lettino che respirava a fatica "E' molto grave?"
"Non sembra aver subito delle ferite..." mormorò preoccupato Tadashi "Ma non riesce nemmeno a parlare." 
Gli occhi chiari di Elsa puntarono da lui alla ragazza  "C'è qualcosa di strano. Credo che sia..."
"Veleno" rispose seria Toothiana.
Non si erano accorti che nel frattempo la giovane infermiera aveva dato un'occhiata alla ragazza. Con le mani le sollevò il braccio, facendo intravedere ai presenti un taglio piuttosto profondo "Deve essere partito da qui."
"Ma è impossibile!" esclamò Jim "L'Incubo Orrendo non è velenoso, sono più che sicuro!"
"Non ci voleva..." mormorò l'infermiera mentre controllava in uno scomparto alcune scorte "E' stata a contatto con qualcos'altro? Forse una pianta o..." 
Questa volta fu Elsa a parlare "No, è caduta a terra subito dopo la sfida."
Ma la discussione venne interrotta dall'arrivo di un'altra persona con indosso un lungo camice da medico, il dottor Joshua Dolce, per l'appunto. Un uomo molto alto, di origine afroamericana, perennemente allegro ed ottimista anche nelle situazioni più terribili, come in quel caso.
"C'è davvero un bel via vai li fuori, Toothiana! Ma credo che la situazione si sia risolt... Oh!" si fermò non appena vide tutti i ragazzi fissarlo "...Vedo che mi stavate aspettando!"
"Dottore! Che sorpresa vederla qui!" la voce dell'infermiera questa volta sovrastò le parlate tra gli studenti "E' un'emergenza, questa ragazza è stata avvelenata!"
"Avvelenata eh?" subito l'uomo si fece largo tra i ragazzi e posò sopra un tavolo a fianco la sua valigetta, iniziando velocemente a controllare al suo interno.
"Non dobbiamo perdere tempo allora!" dopo aver tirato fuori per sbaglio una scopa, la gettò per terra, riprendendo velocemente a cercare, alla fine estrasse un piccolo cofanetto. I ragazzi si sporsero per capire cosa fosse e non appena l'uomo aprì l'oggetto per mostrare cosa contenesse, gli occhi di Tadashi si illuminarono "E' una benzoar, giusto?"
L'uomo gli rivolse un gran sorriso mentre spezzava la pietra per poter rendere più facile da ingerirla "Indovinato!" 
Dopo la passò all'infermiera per permetterle di somministrarla alla paziente.
"Il bezoar è un antidoto per quasi tutti i veleni" disse mentre osservava con la coda dell'occhio la giovane Grifondoro "Speriamo di essere arrivati in tempo."
Ma quella battuta fece sobbalzare ulteriolmente i presenti e subito Joshua si corresse "Tranquilli, stavo solo scherzando!" rivolse poi un sorriso alla ragazza "Giusto? Come ti senti?"
Moana biascicò qualcosa ma non sembrava ancora completamente in forze per poter parlare, ma in compenso il suo colorito iniziava mano a mano riprendere il suo tono naturale ed il respiro sembrava notevolmente migliorato.
Gli altri tirarono un lungo sospiro di sollievo. 
"E' stata davvero una fortuna il suo arrivo, Dottor Dolce!" disse Toothiana "Le scorte di Bezoar erano esaurite, senza di lei questa ragazza avrebbe rischiato..."
"Dovere" rispose l'uomo, dando una veloce occhiata agli studenti "Ed è una fortuna che porto sempre con me la mia valigetta di lavoro. Mai uscire senza!"
"Voi state bene ragazzi?" chiese poi l'infermiera.
Non fecero in tempo ad annuire che subito Joshua si rivolse ai due Campioni "Lasci, ci penso io a loro." 
Jim fece per rispondere ma il dottore gli fece aprire la bocca con un bastoncino per controllare la gola "Ci vorrà solo qualche minuto."
"Che sta facendo?" domandò perplesso Tadashi.
"Un normale controllo di routine" rispose il medico "Tu prendi questo" ed infilò al ragazzo un termometro in bocca per controllare la temperatura "Per queste cose mi piace applicare i metodi dei babbani. Li trovo così affascinanti!"
Sentendo quelle parole Merida ebbe come un'illuminazione e finalmente riconobbe il medico "Lei lavora al San Mungo, mi ricordo di lei. E' lo strano guaritore fissato con la medicina babbana."
"Sì una specie, ho studiato per anni in mezzo a loro. Ho una doppia laurea, una per la nostra medicina mentre l'altra quella babbana" Appena incrociò la figura della Grifondoro, anche lui sembrò riconoscerla "Oh ma certo. Sei la figlia di Fergus!"
"Esatto" Merida sorrise amaramente, ripensando per un breve momento a quel terribile evento di sei anni fa, quando lei e suo padre vennero attaccati da un drago. Purtroppo Fergus morì nel tentativo di salvarla, portando un gran vuoto nella sua famiglia. Ancora adesso dopo anni si sentiva in partr responsabile per quell'attacco: se non ci fosse stata lei da proteggere, suo padre non si sarebbe mai distratto e forse si sarebbe potuto salvare.
Fortunatamente sembrò tornare sui suoi passi non appena si sentì la mano di Anna sulla spalla. 
"Ehi, tutto a posto?"
Merida le sorrise ed annuì per tranquillizzarla, poi rivolse nuovamente il capo verso il medico, che nel frattempo stava finendo di visitare i due ragazzi "Quindi ora lavorerà ad Hogwarts?"
"Oh no, oggi ero qui solo come spettatore!" rise. 
Gli altri lo fissarono in silenzio.
"Non ho mai visto dei draghi da vicino, così ho convinto Phil ad invitarmi. Era in debito con me, non è molto bravo a poker" con passo svelto riprese a controllare dentro la sua valigetta "E' un gioco molto diffuso tra i babbani. Phil è negato e così ... Eccomi qua! E ho fatto anche bene a giudicare dalla vostra amica" dopo di chè tirò fuori due contenitori trasparenti piuttosto grandi e puntò lo sguardo sempre verso i due ragazzi "Tenete. Questi me li dovete riempire!"
"C_con cosa?!" chiesero sconvolti.
Mentre venivano visitati dal medico, Elsa pareva persa nel suo mondo. Ogni tanto lanciava un'occhiata a Moana ancora priva di forze su quel lettino di ospedale, facendosi mille domande sulle sue condizioni.
L'Incubo Orrendo era stato l'unico drago con cui la ragazza aveva avuto un contatto, se quell'animale non era velenoso, come aveva fatto a ferirsi in quel modo?
Se non fosse stata per quel medico sarebbe addirittura morta.
"Elsa, tutto bene?" chiese dolcemente una voce alle sue spalle.
Si era voltata giusto per vedere chi fosse. Anna la guardava comprensiva, probabilmente agitata anche lei per tutta quella brutta situazione.
Mormorò un "si", ma non abbastanza deciso da convincere la sorella.
"Sicura?"
"Si io..." esitò, tornando a fissare in basso "Sono solo preoccupata per Moana."
La gemella sospirò "Anche io. Non sai quanto." 
Aveva seriamente temuto il peggio per l'amica e questo non faceva altro che allarmarla ancora di più su quel sogno.
"E' stata davvero una fortuna che quel medico fosse presente al Torneo" disse Kristoff, rivolgendo un'occhiata ad entrambe.
Anna lo fissò preoccupata "Credi che sia stato il drago ad avvelenarla?"
"Può darsi...O potrebbe essere qualcosa con cui è stata a contatto prima."
Mentre i due si scambiavano le opinioni, Elsa era rimasta a riflettere in silenzio.
Jim aveva detto che quel drago non era velenoso, così iniziò a pensare che qualcuno doveva aver lasciato del veleno negli artigli del drago per infettare il Campione.
Era strano, ma ancora più restava il fatto di Moana. Perché lei?
A meno che fosse la Campionessa sbagliata.
"...Io non me ne intendo molto di veleni" continuò la gemella "Dovrei chiedere ad Hans, di sicuro ne sa più di me..."
Appena sentito quel nome, l'altra puntò immediatamente gli occhi azzurri sulla sorella "Cosa intendi dire?"
La Grifondoro si spostò indietro una ciocca di capelli che le era scivolata sul viso "Oh sai, ieri l'ho incontrato e..." poi la sua espressione si fece leggermente più triste "...Mi è sembrato un po' strano."
"Come sempre..." pensò seccata, vedendo come sua sorella sembrava totalmente rapita da lui.
"Ma so che stava studiando i veleni per un esame di Erbologia! Potrei provare a..."
"Un momento!" la fermò "Studiava i veleni?"
Anna inarcò le sopracciglia "Si. C'è qualche problema?"
Vide l'espressione di Elsa cambiare radicalmente "Non ci credo" si spostò di qualche metro dando a loro le spalle e stringendo forte i pugni "Che sciocca. Era ovvio!"
"Ovvio?" chiese ancora Anna.
Ad un tratto la gemella si voltò verso di lei e si avvicinò, dando una veloce occhiata per essere sicura che nessun altro sentisse "E' lui. E' Hans, non capisci?" 
L'altra la guardò confusa "E' Hans...Cosa?"
Elsa rimase a fissarla perplessa, ma prima che potesse aggiungere altro il volto di Anna si rabbuiò. Finalmente sembrava aver capito cosa intendesse dire.
Le labbra si incurvarono in un sorriso amaro "Oh no no no no no, anche tu?"  si portò le mani sulla fronte e sospirò "Perché sono circondata da persone che mi dicono di stargli alla larga?"
"Perché è un bugiardo!"
Anna provò a ribattere ma Kristoff la anticipò "Ragazze, forse non è il momento adess.."
"Ha mentito su di me. Sapeva chi ero, ci conoscevamo a Beauxbatons" continuò seria Elsa.
Quelle parole riuscirono solo a confondere maggiormente la sorella "E perché non me l'hai detto? Perché tenermelo nascosto?" 
La strana esitazione di Elsa sembrò portare ad un'unica conclusione per lei.
"Hai...Hai un interesse per lui?"
Di colpo l'espressione della gemella cambiò radicalmente "C_cosa? Certo che no!" disse accigliata.
Non poteva pensare ad un motivo peggiore.
Anna allora si strinse le spalle, puntando poi lo sguardo da lei a Kristoff "Allora non capisco perché tutti questi misteri."
"E' pericoloso. Non capisci?" continuò la sorella mentre si avvicinava a lei "Rifletti: Lo scopri studiare i veleni, le scorte di Bezoar si sono stranamente esaurite e Moana viene avvelenata. E' stato fatto di proposito!"
Vedendo l'altra così sconvolta, Kristoff si affrettò a posarle una mano sulla spalla per rassicurarla. Rivolgendosi subito dopo ad Elsa "Sei sicura di quello che dici? E' un'accusa grave."
"Sono convinta sia lui." 
"M_ma perché?" balbettò Anna "Perché Hans vorrebbe far del male a Moana?"
Solo dopo quella risposta le certezze della sorella sembravano vacillare "Io...Credo volesse colpire me invece. Moana si era offerta al posto mio...Avrei dovuto affrontare io quel drago al posto suo."
"Quindi, Hans ce l'avrebbe con te."
"Potrebbe essere."
A quel punto Anna si scostò da Kristoff e le si avvicinò "Ha detto qualcosa? Si è comportato male? Ti ha fatto capire che ti voleva ferire?" mentre faceva l'elenco di tutte quelle domande Elsa si sentiva con le spalle al muro.
Non aveva prove, né una confessione, nulla che potesse provare che Hans centrasse qualcosa.
Come poteva spiegare che si trattava solo di una sensazione?
C'erano fin troppe coincidenze per poter pensare ad un caso. Doveva essere collegato a lui.
"Come puoi accusarlo in questo modo senza prove?" continuò la fulva  "Le parole hanno un peso Elsa, hai idea delle conseguenze?" 
Il suo tono iniziava notevolmente a salire, tant'è che perfino Tadashi ed altri si erano accorti della loro piccola disputa.
"Anna ti prego" la fermò Elsa "I Westergaard stavano dalla sua parte. Servivano lei: Malefica." 
Quella sola frase fece raggelare il sangue ai due. Nonostante fosse stata sconfitta in passato, per molti non era opportuno nemmeno dire il suo nome. Malefica era riuscita a creare un clima di odio verso i babbani così profondo da portare parecchie famiglie dalla sua parte. Ovviamente le ragazze erano troppo giovani per poter ricordare, essendo terminata poco prima della loro nascita. Fece perdere le sue tracce dopo la guerra magica, non era chiaro se fosse stata uccisa o meno da Merlino, si diceva che entrambi erano periti durante la battaglia.
Al contrario di quello del mago, il suo corpo non era stato trovato, ma erano già passati molti anni e nessuno aveva più sentito nominarla.
Si vociferava che avesse un carisma ed una potenza tale da riuscire a sottomettere ai suoi voleri anche i maghi più pericolosi. Seppur la maggior parte era sollevata dalla sua sconfitta, qualcuno poteva pensarla diversamente. I seguaci c'erano ancora, non tutti erano stati catturati in quella battaglia e non tutti si erano rivelati.
L'influenza di Malefica vagava ancora tra i maghi.
"Lei non c'è più!" Anna puntò velocemente gli occhi da Kristoff a sua sorella "E' stata sconfitta tanto tempo fa, è morta! E tante famiglie l'hanno tradita durante la guerra."
"Ci sarà sempre qualcuno che spera nel suo ritorno" disse Elsa.
"Non puoi giudicarlo solo per la sua famiglia! Dovrei considerarlo un mostro solo perché i suoi genitori hanno fatto le scelte sbagliate?"
L'altra esitò prima di rispondere. Era la prima volta che vedeva sua sorella così arrabbiata.
E tutto per una cotta.
Cercò dunque di addolcire di più il suo tono, sperando di calmarla "Voglio solo proteggerti."
"E da chi? Da un ragazzo gentile che potrebbe piacermi?" 
A quelle parole anche lo sguardo del Tassorosso si abbassò leggermente.
"Sicura non sia per qualcos'altro?"
Era chiaro a cosa alludeva. 
Elsa guardò per un attimo Kristoff che nel frattempo era rimasto in disparte, sembrava perplesso anche lui per il discorso, ma forse in particolare per la reazione di Anna a quelle accuse. Boccheggiò qualcosa di simile ad una negazione ma dall'espressione che le rivolse, era chiaro che non la stava credendo nemmeno questa volta. 
"Ottimo lavoro Elsa" si disse.
Forse avrebbe dovuto scegliere un altro momento per fare quel tipo di conversazione con lei, ma non aveva potuto resistere. Doveva cercare di svegliarla prima che fosse troppo tardi, ma era riuscita solo a peggiorare la situazione.
Ora Anna pensava addirittura che lei aveva una cotta per Hans.
Di bene in meglio.
In quel preciso istante una voce squillante attirò inevitabilmente l'attenzione di tutti i presenti. L'entrata della tenda venne aperta scoprendo la figura del professor Bunnymund. Dalla faccia sembrava completamente furibondo e subito dopo tutti capirono il perché: stava trascinando per un braccio Judy Hopps, obbligandola poi a fermarsi una volta al centro dell'infermeria.
"Avrei potuto aiutarvi!" urlò la ragazza. Aveva i capelli quasi completamente spettinati nonostante li tenesse legati in due code basse, il viso e anche una parte della tunica sembravano sporchi di fuliggine. Conoscendone il temperamento e la sua intraprendenza, era facile intuire cosa fosse successo.
"L'unico modo per aiutarci è stare al suo posto, Hopps!" rispose con voce ferma il professore "Solo perché è un prefetto pensa di poter fare come vuole?! E' sotto la mia responsabilità, come gli altri!"
Judy però non sembrava demordere e manteneva lo sguardo in alto verso Bunnymund "Non potevo stare ferma senza fare qualcosa! Non ho paura di quei draghi io..."
L'insegnante fece un passo verso di lei, chiudendo gli occhi a due fessure "Non è questione di avere o meno paura. E' questione di giudizio!" 
"Ma..."
"Rimanga al suo posto!" Prima di tornare fuori rivolse una breve occhiata ai presenti "I draghi sono stati rimessi nelle loro gabbie. Tra pochi minuti chi non è ferito verrà immediatamente scortato ad Hogwarts. Siamo intesi? Il Torneo sarà sospeso per oggi."
Era chiaro che il commento sembrava rivolto soprattutto a Judy. Quest'ultima abbassò leggermente il capo, delusa ed imbarazzata per la pessima figura fatta di fronte a tutti. 
Bunnymund non aveva capito le sue intenzioni, non era entrata in battaglia per dimostrare la propria bravura, lo aveva fatto per aiutare. Non poteva tornare al castello col pensiero di qualche suo compagno o insegnante in pericolo di vita. 
Forse una parte di lei voleva far vedere che sarebbe stata un ottimo Auror, ma solo una piccola parte. Se solo le avessero dato una possibilita'.
Voltò poi il capo verso il lettino dove si trovava sdraiata Moana e le si avvicinò, scrutando con attenzione il suo stato: la respirazione era normale e il volto sembrava decisamente più rilassato rispetto a prima. 
"Cosa le è successo? Credevo avesse vinto la battaglia..." poi la sua mente tornò su quella Furia Buia entrata in campo e girò subito il capo verso i suoi compagni "Non è grave vero!?"
"E' stata avvelenata" rispose Tadashi "Deve essere successo prima, ma ora sta bene, l'hanno curata."
Judy tirò mentalmente un sospiro di sollievo, prima di quell'attacco aveva visto la sua amica cadere a terra, ma ingenuamente aveva pensato fosse per via della stanchezza, non avrebbe mai pensato ad un avvelenamento. Per un breve attimo, vedendola in quelle condizioni su quel letto aveva temuto il peggio.
In quell'istante altri studenti vennero fatti entrare nella tenda, alcuni avevano delle ferite dovute all'attacco dei draghi, ma per per fortuna non gravi. Toothiana e Dolce aveva iniziato subito a visitarli velocemente e, mentre si spostava per lasciar più spazio ai nuovi arrivati, la sua attenzione venne attirata da un breve discorso tra due suoi amici: Jim e Merida erano più distanti, quasi all'estremità della tenda, stavano discutendo a bassa voce, quest'ultima aveva recuperato una scopa e sembrava terribilmente preoccupata. 
"Sarò di ritorno a breve, lo prometto." 
L'altro inarcò un sopracciglio "Ti sembra il momento di esercitarti nel Quidditch?" 
"Devo andare a recuperare Hiccup!" rispose velocemente, ma sentendo il peso dello sguardo del giovane Serpeverde, alla fine cedette "Quel pazzo è andato alla Foresta Proibita alla ricerca di uno stupido drago!"
Il volto di Jim sbiancò di colpo. 
"Un...D_drago?" ripeté "E...Che tipo di drago era?"
L'altra lo guardò confusa "Ha importanza?" 
"Tu dimmelo."
Merida continuava a fissarlo indispettita "Nero." 
Le labbra del Serpeverde si serrarono, come se si fosse frenato nel dire qualcosa. Questo la fece insospettire ulteriormente.
"Jim...Che succede?"
Dopo una breve esitazione l'altro incrociò nuovamente il suo sguardo "Lo hai detto a qualcuno? A qualche professore?"
"Non ancora, io..."
"Perfetto. Bocca chiusa" con uno scatto strappò dalle mani della ragazza la scopa "Vado io. Dopotutto ne ho già affrontato uno."
"N_no aspett.." Merida provò a seguirlo ma lui spiccò subito il volo non appena uscito dalla tenda. Lasciando dietro di sé la ragazza palesemente sconvolta.
"JIM!" urlò, battendo un piede per la rabbia "Tu e le tue manie di protagonismo!"
Era la seconda volta nel giro di poche ore che si faceva fregare via la scopa tra le mani.
Non sopportava l'idea di abbandonare i suoi amici nel momento del bisogno, anche se dentro di lei moriva dalla paura nell'affrontare una di quelle bestie. 
Hiccup poteva rischiare grosso e lei cosa aveva fatto? Nulla.
Ma Jim ovviamente pensava che non ne fosse in grado, vista la velocità con cui l'aveva liquidata.
"Andiamo" disse una voce alle sue spalle. Una volta girata vide davanti a sé Judy con in mano una scopa.
"E tu dove.."
"L'ho presa in prestito dal dottore, coraggio" le fece cenno di salire "Sbrighiamoci prima che qualche insegnante si accorga della nostra assenza."


 
 
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Jim volò a gran velocità fino alla Foresta Proibita e si mise a cercare con lo sguardo qualche sagoma che potesse somigliare alla Furia Buia o ad Hiccup. La Foresta era molto grande e ben presto sarebbe calata anche la notte, doveva sbrigarsi a trovare il suo amico prima che qualche altra creatura trovasse lui.
Ripercorse il giro diverse volte, poi finalmente lo sentì: un ruggito simile a quello che aveva sentito quella sera con Hiccup e Moana. In quella stessa zona vide diverse piante muoversi, poi una figura scura balzare da una zona all'altra con un'elevata velocità, fino a fermarsi vicino ad un lago.
A quell'altezza non riusciva bene a capire cosa fosse, ma era piuttosto sicuro si trattasse di Sdentato.
Con uno scatto scese velocemente fino a raggiungere il terreno e si diresse con attenzione verso l'animale, che nel frattempo se ne stava chino con il muso sulla riva del lago per dissetarsi.
Ma appena Jim gli si avvicinò di più, il drago avvertì i suoi passi e si voltò. I grandi occhi verdi erano sgranati e le orecchie appiattite, la bocca leggermente aperta per mostrare una lunga fila di denti (questa volta presenti). 
Sembrava non riconoscerlo.
In un primo momento il ragazzo esitò, poi si fece coraggio ed avanzò di un altro passo. Facendo molta attenzione per non agitarlo "Calmino. Non ti ricordi di me? Sono Jim!" 
Come risposta Sdentato gli ringhiò.
Il giovane inarcò un sopracciglio "No eh?"
Si fermò e lasciò che il drago si avvicinasse con calma per scrutarlo meglio. 
"Ho davvero una faccia così anonima?"
Sdentato lo scrutò ancora, girandogli attorno sempre con sospetto e appiattendo nuovamente le orecchie non appena vide sporgere in una tasca la bacchetta, allora Jim la fece cadere a terra, allontanandola con un piede "Visto? Non voglio farti del male. Puoi fidarti."
Il drago lo fissò ancora, questa volta la sua espressione sembrò ammorbidirsi un pochino, dopo aver dato qualche sbuffo, gli si avvicinò per annusarlo e successivamente starnutì, spettinandogli tutti i capelli.
"Che schifo!" disse mentre si puliva le mani sul vestito.
Sdentato rilassò i muscoli e questa volta la sua espressione sembrava meno ostile.
"Vuoi una tregua?" gli domandò.
L'animale inclinò la testa di un lato e batté le palpebre. 
Jim lo fissò "Ecco Bravo. Non ti chiedo se hai visto Hiccup perché immagino non ti abbia ancora trovato.." si fermò, passandosi una mano sulla nuca "Sto davvero parlando con un drago?!"
Sdentato inclinò la testa dall'altro lato, continuando ad osservarlo incuriosito. 
"Ascolta!" iniziò "Non so se mi capisci, ma devi andartene via! Potrebbero arrivare gli insegnanti, devi volare! Devi vol..." al momento in cui aveva abbassato lo sguardo tuttavia si accorse delle condizioni della sua coda: una parte della pinna caudale era stata distrutta, probabilmente da qualche insegnante durante l'attacco al Torneo.
Anche il drago la fissò e come se avesse capito la domanda, si voltò verso di lui ruggendo debolmente. Stava tenendo le ali semi aperte e le mosse solo un attimo, facendo capire al ragazzo un'amara verità.
"Non riesci a volare..."
Sdentato lo guardò tristemente, abbassando le ali ed inclinando il muso verso il basso.
"Questo è un bel guaio" il drago si avvicinò a lui "Dobbiamo trovare Hiccup e pensare a qualcos.."
"Jim spostati!" urlò una voce femminile.
Una volta alzato lo sguardo, vide sbucare tra la vegetazione Judy e Merida, entrambe stavano puntando le loro bacchette contro la Furia Buia, ma lui si posizionò subito di fronte a loro per impedire lo attaccassero.
"Fermatevi!" esclamò "Che cosa ci fate qui?! Vi avevo detto che me ne sarei occupato io!"
"E' così che te ne occupi?!" disse Judy "Allontanati subito, quel drago è pericoloso!"
Ma Jim non si scompose "Lui non è pericoloso!"
Merida sembrava quella più sconvolta "Sicuro che il veleno non ti sia entrato nel cervello?! E' un DRAGO!" gli urlò "Dobbiamo subito fermarlo prima che ferisca qualcun altro! E dov'è Hiccup?!"
"Non vi farà del male!" disse Jim, ma l'espressione di Sdentato tuttavia fece presagire il contrario.
Il drago ringhiò minacciosamente verso le due Grifondoro, ma prima che potesse attaccare, Merida lo anticipò pronunciando un'incantesimo per colpirlo. Pochi secondi prima di terminare un fascio di luce rossa apparve contro di lei, prendendole in pieno la mano e facendole scivolare via la bacchetta.
Le ragazze non ebbero nemmeno il tempo di metabolizzare cosa fosse successo che videro Hiccup raggiungerli. Sdentato balzò subito verso di lui per salutarlo, allarmando ancora di più le ragazze.
"Sei impazzito?!" sbottò Merida in preda dalla rabbia "Che cosa ti è preso?! Perché mi hai disarmata?!"
"Mi dispiace, ma stavi per colpire il mio amico" disse Hiccup, dopo aver dato una leggera carezza al muso del drago, puntò lo sguardo verso di loro "Jim ha ragione, Sdentato non vi farà nulla se non lo attaccate."
Le altre lo fissarono stupite.
"Sdentato?" chiese Judy "Mi spieghi che sta succedendo?"
"Ecco..." Hiccup esitò, passando lo sguardo dal drago a Jim "Ho stretto amicizia con questo drago questa estate ed ora vorrei solo aiutarlo a tornare a casa" accarezzò nuovamente l'orecchio dell'animale per calmarlo "Se si trova in questa situazione è per colpa mia."
Le due Grifondoro rimasero in silenzio per un po', poi Judy fece un passo in avanti "E' assurdo! Potevi ferirti!"
"Potevo, ma come vedi sto bene." 
"Hai dimenticato cosa ha fatto al Torneo?! Stava per uccidere Elsa e Moana!" esclamò Merida disgustata "Non puoi sapere quando attaccherà! E' pericol..."
"Non so cosa sia successo effettivamente a quel Torneo" la fermò il Corvonero "Ma quello non era Sdentato! Non si sarebbe mai comportato in questo modo così aggressivo. Ho imparato a conoscerlo e so che non lo avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà! Qualcuno lo ha controllato."
"Sono delle bestie, Hiccup!" urlò ancora la rossa "Non hanno bisogno che qualcuno ordini loro ti attaccare. Uccidono tutto quello che incontrano!"
Judy annuì, puntando nuovamente la bacchetta contro l'animale "Merida ha ragione. Dobbiamo fermarlo prima che ferisca qualcun altro!"
Hiccup si voltò dunque verso Sdentato, intimandogli con le mani di andarsene "Coraggio bello, vola!" gli urlò "Salvati e vola via!"
"Non può volare" disse subito Jim, facendogli cenno col capo di guardargli la coda "Lo hanno ferito durante l'attacco..."
A quel punto il Corvonero si accorse della ferita e dopo aver dato un ennesimo sguardo alla Furia Buia, si sporse nuovamente verso di lui, appoggiando la fronte sul suo muso "Non preoccuparti, troveremo una soluzione."
"C_cosa?!" esclamò Merida mentre faceva un passo in avanti "Allontanati subito!"
L'altro la guardò serio "No."  
Calò uno strano silenzio tra di loro, interrotto poi dalla voce della rossa.
"Quindi è per questo che eri sparito questa estate? Per un drago" il tono della voce non mascherava la sua delusione.
Hiccup avanzò di qualche passoi "E' mio amico! E sapevo che tu non lo avresti sopportato."
"Perché è il male! Quanti sono stati usati da Malefica per distruggere le città?! E tua madre?!"
"Lui non è come gli altri."
Merida non sembrava demordere "Sono tutti uguali!"
"Non è vero!"
"Hanno ucciso mio padre!" urlò con la voce spezzata. 
"Non Sdentato" il Corvonero esitò, indicando poi la creatura accanto "Non puoi odiare tutta la specie solo per questo! Lui non ha colpa!"
A quell'affermazione Merida dovette trattenere gli occhi lucidi. Come poteva il suo migliore amico dire quelle cose? Difendere un mostro simile?
Come se la morte di suo padre non fosse abbastanza.
"Solo?" disse amaramente "Stai parlando di mio padre, Hiccup." 
L'altro la guardò "Lo so e credimi, mi dispiace!" gli si avvicinò di poco "Vorrei poter fare qualcosa per riportartelo indietro...Ma non posso."
La Grifondoro non disse nulla, cercò di portare l'attenzione nuovamente sul drago ma le parole dell'amico la attirarono nuovamente a lui "So cosa si prova a perdere un genitore, ma non puoi dare la colpa a Sdentato per l'errore di qualcun altro. Se lo troveranno, potrebbero anche ordinare di ucciderlo" incrociò il suo sguardo, rivolgendole un debole sorriso "Non posso permetterlo, capisci? Lui ha solo me."
Merida puntò gli occhi da lui al drago, notando poi Judy abbassare debolmente la bacchetta.
"...Judy?" 
La prefetta si soffermò per un po' sulla Furia Buia, rendendosi conto che forse non sembrava poi così pericoloso come aveva pensato. Ormai aveva smesso di ringhiare e la sua postura era decisamente meno aggressiva, stessa cosa per lo sguardo.
Non potevano.
Merida boccheggiò qualcosa, ma era decisamente troppo sconvolta per poter pensare ad una qualche frase che non includesse un insulto.
"Non posso crederci..." sospirò, passandosi nervosamente una mano tra i capelli "Siete tutti fuori di testa!"
"Questo l'ho sempre saputo" ridacchiò Jim, ma l'espressione della rossa faceva capire che non era decisamente in vena di scherzare. Non adesso.
"Mi dispiace..." anche Hiccup cercò di forzare un sorriso e fece per avvicinarsi all'amica che però si ritrasse, guardandolo quasi infastidita.
"Merida?"
Lei evitò il suo sguardo, ma prima che il ragazzo potesse ancora tentare di avvicinarsi, sentirono una voce famigliare in lontananza.
"Oh no..." disse allarmato, voltandosi di scatto verso Jim e Sdentato "Presto vai via!"
Inizialmente il drago non sembrò volersene andare, ma in seguito ai continui richiami dei due ragazzi alla fine cedette e con un balzo si addentrò nuovamente all'interno della boscaglia. Appena in tempo prima che giungessero davanti a loro Bunnymund e Ralph.
Hiccup si scambiò un'occhiata con gli altri, in silenzio. Sperando con tutto se stesso che non si fossero accorti di nulla.
In quel lasso di tempo l'insegnante si era messo ad osservarli uno per uno "Per fortuna vi abbiamo trovati!" si soffermò poi sul Serpeverde "Affrontare un drago oggi non le è bastato, Hawkins?"
L'altro alzò le mani in segno di arresa, iniziando ad avanzare verso di lui "Mi ha beccato! Vado subito a scontare la mia punizione!"
Per la prima volta da quella giornata Bunnymund mostrò un lieve sorrisetto "Oh non solo lei, tutti e quattro" li fissò "Evitate le scuse."
Jim brontolò qualcosa a bassa voce e lo stesso pure Judy. Tuttavia poco prima che quest'ultima superasse il gruppo, venne nuovamente richiamata "Signorina Hopps. A seguito di questa ennesima disobbedienza le verrà rievocato il distintivo da prefetto."
Quelle parole la bloccarono seduta stante "Cosa?! Ma..."
"Non sarà definitivo, ma non mi ha dato scelta."
"Cercavo solo di aiutare!"
"Lei più di tutti doveva essere responsabile."
"Non può!" si intromise Merida affiancando l'amica.
"Si, Judy non c'entra nulla!" continuò Jim "E' colpa mia, ricorda? Lei voleva solo fermarmi!"
Anche Hiccup non rimase in silenzio ed avanzò verso il gruppo "La colpa è anche mia! Mi hanno seguito solo perché erano preoccupati per me." 
Bunnymund osservò i quattro ragazzi continuare a difendersi a vicenda e dopo essersi scambiato un'occhiata veloce con Ralph, decise di farla finita "Ormai è deciso" si voltò verso la giovane e questa volta il suo tono di voce sembrò più morbido "Mi spiace, ma deve imparare a pensare prima di agire, questa non è la prima volta. So che voleva fare del bene, ma potevate ferirvi seriamente, se non peggio. Quel drago può essere ancora nei paraggi.
Judy provò ad obbiettare ma l'insegnante le fece cenno di consegnare il distintivo. A quel punto aveva capito che non c'era più nulla da fare e, dopo qualche istante di esitazione, alla fine se lo tolse e lo consegnò a malincuore. 
Inaspettatamente l'espressione di Bunnymund tradiva le sue parole, non sembrava contento nemmeno lui della decisione.
Ma non c'era scelta. Seppur delusa, Judy sapeva di aver esagerato ed era fortunata se la punizione peggiore fosse questa.
Alla fine Ralph disse agli altri di tornare al castello, presto avrebbe fatto buio e c'era pur sempre un drago a piede libero nella foresta, si sarebbero svolte le ricerche il giorno dopo.
Prima di andare Hiccup rivolse un ultima volta l'attenzione dietro di lui, nel punto dove Sdentato era scappato, sperando con tutto il cuore che il suo amico se la cavasse in quella Foresta. Prima di avviarsi vide la bacchetta di Merida ancora a terra, senza pensarci troppo la raccolse e fece per consegnargliela. Ma lo sguardo che gli rivolse lo fece sprofondare "Mi dispiace."
Non sapeva effettivamente cos'altro dire. 
La ragazza gli strappò la bacchetta dalle mani, guardandolo accigliata "Ah, adesso ti dispiace?" poco prima di riprendere a camminare lo fissò "E io che mi ero preoccupata per te."
Hiccup non disse niente, si limitò ad osservarla andarsene via, così come anche Judy e Jim. 
Era sollevato di aver aiutato Sdentato a scappare, avrebbe solo voluto che Merida capisse. 
Moana aveva ragione: sarebbe stato meglio raccontare la verità fin dall'inizio.
Se avesse agito diversamente, forse Merida lo avrebbe odiato un po' meno.






 
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NOTE AUTRICE:
Salve gente ❤❤❤
Scusate se questo capitolo è più lungo rispetto ad altri, ma dovevo concluderla in questo modo. Nel prossimo ci sarà per forza uno stacco temporale.
Qui succedono tante cose, spero vi siano piaciuti gli inserimenti dell'infermiera e del dottore.
Per chi non lo sapesse:
Toothiana è la Fata del Dentino del film "Le Cinque Leggende".  Per il carattere che ha mi sembrava perfetta come infermiera.
Il Dottor Dolce è il medico di "Atlantis: L'impero perduto". Per chi è afferrato con il film, avrà notato le citazioni o i dialoghi ri-elaborati nel contesto HP.
Mi sono proprio divertita in questo capitolo, specialmente la parte iniziale con Kristoff. Spero che sia lo stesso anche per voi.
E finalmente sono uscite anche più informazioni su un particolare personaggio, qualcuno se lo aspettava? Questo capitolo è pieno di disgrazie.
Mi piaceva anche l'idea di far litigare Judy con Bunnymund, visto che lei ha un carattere molto intraprendente, ho immaginato che si possa scontrare facilmente con un tipo come lui (e poi entrambi sono dei conigli nei film, mi sembrava doveroso farli interagire!)
Che altro dire, spero vi sia piaciuto.

Al prossimo aggiornamento, grazie ancora a tutti 

 


~Un abbraccio~


 
 
  
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