Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: Angie_Dreyar    26/04/2021    2 recensioni
Brevi song-fic su diverse coppie:
1.Perfect (Natsu/Lucy)
2.Il cielo nella stanza (Laxus/Fried)
3.Thank you for loving me (Gray/Juvia)
4.Echo (Cobra/Kinana)
5.Musica cicatrene (Laxus/Fried)
6.My immortal (Zeref/Mavis)
7.La notte di San Lorenzo (Natsu/Lisanna)
8.Demons (Rogue/Minerva)
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Fried/Laxus, Gray/Juvia, Natsu/Lucy, Rogue/Minerva, Zeref/Mavis
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota: i versi riportati sono presi dalla canzone Demons degli Imagine Dragons, il link scritto sotto al titolo riporta alla canzone originale. La traduzione della canzone non è opera mia. Buona lettura <3
 

Demons (Rogue/Minerva) – Imagine Dragons

 
Rogue era arrabbiato. No, era furioso. Aveva appena concluso una gara al Moto Club di Sabertooth e aveva perso. Lui. Lui che era il capo indiscusso delle gare di moto, lui che ne vinceva una dopo l’altra, lui che era conosciuto come il Drago Ombra. Solo Sting poteva competere con lui, nessun altro. Non di certo un novellino che veniva al centro per la prima volta. Irritato per il secondo posto si tolse il casco e lanciò una breve occhiata al vincitore accanto a lui. Stava sopra a una moto decisamente bella, colorata di un blu acceso. A Rogue quel tipo stava già sul cazzo, sicuro non gli avrebbe fatto i complimenti per aver vinto. Scese dalla moto e stava per andare verso il bar, quando il vincitore si tolse il casco e una chioma scura si liberò, rivelando… una donna. Rogue la guardò spiazzato sentendo la bocca farsi secca. Era anche una donna piuttosto bella. Quella fece un ghignetto soddisfatto lanciandogli un’occhiata di superiorità.
 
«Quindi saresti tu il Drago Ombra?» chiese con tono divertito la motociclista. Rogue sbatté le palpebre ammirando il volto della vincitrice, occhi allungati e scuri, zigomi alti e due labbra da baciare. Si riprese dal suo stato di trance quando la ragazza scese dalla moto, e solo in quel momento si rese conto che era stato battuto da una donna. Una donna! Fanculo, com’era possibile? Sting lo avrebbe preso per il culo a vita.
 
«Sì, sono io» si limitò a dire «Non so chi sei tu» fece, un po’ per avere un minimo di rivincita -almeno lui era conosciuto per la sua abilità- un po’ perché voleva davvero conoscere quella motociclista. Lei si sfilò la giacca con cui aveva gareggiato, rivelando al di sotto una giacchetta di pelle molto più stretta, tirò giù la cerniera rivelando un corpo con delle curve deliziose e Rogue dovette sforzarsi per non abbassare lo sguardo, concentrandosi piuttosto sul suo volto.
 
«Puoi chiamarmi Minerva, sono sicura che entro poche settimane tutti conosceranno il mio nome» disse lei sicura di sé. Posizionò il casco all’interno del baule della moto, poi si voltò verso di lui con un sorrisetto malizioso.
«Dato che ho vinto merito un premio, puoi offrirmi qualcosa al bar. Mi piacciono le birre scure» gli disse. Rogue la fissò spiazzato mentre lei tranquillamente si incamminava verso il bar. Il ragazzo sbatté per un attimo le palpebre e osservò la sua figura soffermandosi in particolar modo sul fondoschiena. Dannazione, come cazzo aveva fatto a scambiarla per un uomo? Decisamente non l’aveva osservata durante la gara, troppo preso dal voler vincere. Quei pantaloni scuri in pelle avvolgevano bene le sue cosce. “Oh merda” pensò e poi la seguì entrando in bar. Era sicuro che quella gli avrebbe dato del filo da torcere, e non si riferiva solo alle gare di moto.
 
Entrò nel bar e prese due birre scure, per poi sedersi al tavolo dove la ragazza si era già sistemata. Minerva si guardava attorno con uno sguardo scrutatore. Osservava tutto, ogni persona quasi a volerle studiare penetrando nella loro anima.
 
«È la prima volta che vieni qua?» domandò Rogue.
 
«Sì, cercavo un posto in cui divertirmi» spiegò lei allungando la mano verso il bicchiere e sorrise di nuovo con la sua aria di superiorità.
«Ho girato un po’ di centri come questo, ma sono tutti abbastanza noiosi, vincere è fin troppo facile, non c’è alcuna soddisfazione» disse.
 
«Non è stata proprio una vittoria facile» replicò Rogue, volendo farle ricordare come l’avesse superata più volte e come fino all’ultimo c’era stato il dubbio su chi dei due avrebbe vinto. Lei sorrise quasi fosse divertita ad averlo offeso.
 
«No, hai ragione. Sei un buon motociclista, ma ho comunque vinto» fece. Rogue la fissò spiazzato. Un buon motociclista? Era il Drago Ombra, era un ottimo motociclista, uno dei migliori. E quella continuava a vantarsi e a rinfacciargli la sconfitta. E il problema era che non poteva nemmeno ribattere. Aveva ragione, lui aveva perso.
 
«Avrò la mia rivincita» le disse sicuro. Lei sorrise.
 
«Oh, questo lo vedremo» fece ancora più divertita.
 
Quello era stato il giorno in cui l’aveva conosciuta. E da lì era stata sempre una sfida, si vedevano al Moto Club ogni fine settimana, facevano un giro in pista e Rogue usava sempre la scusa di volere una rivincita, anche se forse gli interessava più passare del tempo con lei. Perché dopo aver vinto, Minerva pretendeva sempre una birra. E a Rogue piacevano quei pomeriggi passati a parlare con lei, gli piaceva lei. Sembrava fosse perfetta in tutto, era brava a correre, sapeva attirarlo a sé con un solo sguardo, sapeva metterlo in imbarazzo come nessuno ci era mai riuscito prima, sapeva stuzzicarlo e Rogue inevitabilmente si innamorò di lei. Era perfetta, la donna che chiunque avrebbe desiderato. Così anche dopo che Rogue riuscì a vincere qualche gara contro di lei, i due continuarono a bere al bar, parlando e conoscendosi sempre meglio.
 
Finché non scappò il primo bacio. Che poi divennero due, finché i due non si ritrovarono con i corpi attaccati dietro al campo motociclistico, con le mani che vagavano l’uno lungo la figura dell’altro. E da lì Rogue decise di portarla a casa propria. Quello che non aveva previsto era come sarebbe diventato completamente dipendente da lei. C’erano baci, c’erano le loro mani che si allungavano tra le lenzuola del materasso, le loro gambe nude che si intrecciavano, i loro corpi che si univano mentre la passione si accendeva. Però non c’erano parole, solo gesti. E quando quei momenti finivano, lei se ne andava lasciando solo il suo profumo nella stanza. E tutto sarebbe diventato un ricordo da ripetere la settimana successiva e quella dopo ancora. Ogni volta Rogue si riprometteva di dare una svolta alla loro relazione, ma ogni volta le parole rimanevano impigliate nella sua gola, perché aveva paura che solo a pronunciare qualcosa Minerva sarebbe scappata. Minerva non era la sua ragazza stabile, non era nemmeno un’amica, non più, era semplicemente lei, attraente e sfuggente, tentatrice e inafferrabile.
 
«Minerva» sussurrò tra un bacio e l’altro. La ragazza aprì gli occhi sotto di lui e Rogue si perse in quei due pozzi scuri, mentre lei gli passava una mano sul volto. Ma non gli rispose, e non gli permise di dire niente, perché unì di nuovo le labbra alle sue, lasciando che solo i gemiti uscissero dalle loro bocche. E anche quel giorno Rogue rimandò. E quando il sole tornò a brillare nel cielo, Minerva non c’era più, il ragazzo era solo disteso sul letto inspirando l’ultima traccia del profumo della ragazza. La ragazza che avrebbe rivisto una settimana dopo.
 
Quando però la settimana passò lei non venne. Non tornò al campo di moto, non tornò a casa sua, non lo chiamò nemmeno. I giorni scorrevano e più il tempo passava più Rogue si rendeva conto che avrebbe dovuto parlarle prima, che avrebbe dovuto prendere il coraggio e non comportarsi come un’idiota. Le scrisse, la chiamò, ma lei non rispose e da lì Rogue cominciò a preoccuparsi e decise di chiedere a Yukino dove vivesse e di andare da lei.
 
Quando però Minerva aprì la porta dell’appartamento in cui viveva gli scoccò un’occhiataccia e senza dire una parola fece per chiudergli la porta in faccia.
 
«Aspetta» le disse Rogue. Minerva serrò le labbra assottigliando lo sguardo, con la porta ancora socchiusa.
 
«Come hai avuto il mio indirizzo?» gli chiese fredda. Rogue la guardò sorpreso. Certo, la ragazza non era mai stata il massimo della gentilezza, ma non era nemmeno mai stata così glaciale con lui.
 
«Me lo ha dato Yukino. Devo parlarti» le disse lui.
 
«Fa in fretta» fece lei scocciata. Rogue si lanciò un’occhiata attorno.
 
«Fuori da casa tua?» le chiese perplesso. Minerva gli scoccò un’occhiataccia, poi aprì la porta e lo fece entrare.
 
«In fretta» ripeté incrociando le braccia mentre chiudeva la porta, senza nemmeno farlo accomodare. Rogue si diede un’occhiata attorno notando come l’appartamento fosse piccolo ma impeccabile, come se fosse stato appena ordinato. Posò di nuovo gli occhi sulla ragazza di fronte a lui, fissandola intensamente negli occhi e dandosi il coraggio di dire quelle parole prima di cambiare idea.
 
«Minerva, sono innamorato di te» le disse. Fu solo un momento, in cui gli occhi della ragazza si allargarono leggermente e una scintilla emozionata passò attraverso, prima di tornare freddi.
 
«Bene, ora che lo hai detto puoi andare» fece. Rogue non si era immaginato quella scintilla, lo sapeva. E non si era immaginato la voce leggermente tremante sull’ultima parola.
 
«Dopo quello che abbiamo passato mi cacci così?» le domandò. Lei tese le labbra.
 
«Abbiamo solo fatto sesso, non c’è mai stato niente tra di noi». Le parole furono taglienti e avrebbero potuto squarciare il cuore di Rogue, se solo non avesse visto i suoi occhi intristirsi, così in contrasto con la frase che aveva appena pronunciato.
 
«Questo non è vero» ribatté lui.
«I pomeriggi passati al campo? Tutte le volte che siamo stati in bar fino a notte fonda?» sbottò. Non era solo sesso, lo sapeva lui e lo sapeva lei.
 
«Non erano niente» fece lei secca. Rogue prese un profondo respiro.
 
«Se ti sei stancata di me va bene, lo accetterò, potevi però almeno mandarmi un messaggio, mi stavo preoccupando che potesse esserti successo qualcosa. Ma non osare dire che non c’è stato nulla tra di noi, perché sappiamo entrambi che non è così» le disse. Minerva si passò le mani sulle tempie e per la prima volta in tutti quei mesi lui poté vedere in lei un piccolo spiraglio che gli mostrava la sua vulnerabilità.
 
«Non possiamo stare assieme».
 
«Perché no?» chiese lui subito.
 
«Perché se mi conoscessi cambieresti idea» disse lei voltando lo sguardo e passandosi una mano sul braccio.
 
«Provamelo» le disse lui. La ragazza fece un cenno e gli indicò di seguirla. Non ci furono parole mentre lei lo faceva entrare nella sua stanza da letto, e gli passava una foto.
 
When your dreams all fail and the ones we hail
(Quando tutti i tuoi sogni falliscono e quelli che salutiamo)
Are the worst of all and the blood's run stale
(Sono i peggiori di tutti e il sangue non scorre)
I want to hide the truth, I want to shelter you
(voglio nascondere la verità, voglio proteggerti)
But with the beast inside, there's nowhere we can hide
(Ma con la bestia dentro, non c'è luogo ove nascondersi)
No matter what we breed, we still are made of greed
(Non importa quale sia la nostra razza, siamo ancora fatti di avidità)
This is my kingdom come, this is my kingdom come
(Questo è il mio regno che arriva, questo è il mio regno che viene)
 
La foto dell’uomo che era stato incarcerato per omicidio qualche mese prima. Rogue sgranò leggermente gli occhi, vedendo una bambina al suo fianco con due codini neri che assomigliava terribilmente a Minerva.
 
«È mio padre» spiegò lei tagliente.
 
When you feel my heat, look into my eyes
(Quando senti il mio calore, guarda dentro i miei occhi)
It's where my demons hide, it's where my demons hide
(È dove i miei demoni si celano, è dove i miei demoni si celano)
Don't get too close, it's dark inside
(Non avvicinarti troppo, è buio dentro)
It's where my demons hide, it's where my demons hide
(È dove i miei demoni si celano, è dove i miei demoni si celano)
 
Rogue rimase impietrito ma in poco tempo alzò lo sguardo su di lei.
 
«Mi dispiace» le disse. Minerva inarcò un sopracciglio.
 
«Esattamente cosa ti dispiace?» chiese.
 
«Che tu abbia dovuto sopportare questo. Non so molto di lui, ma che sia colpevole o meno non deve essere stato facile in nessuno dei due casi». Minerva lo guardò perplessa.
 
«Perché non te ne vai?» gli chiese. Fu il momento di Rogue di essere perplesso.
 
«Scusa?».
 
«Sono la figlia di un assassino. Dovresti scappare» gli disse.
«E tanto per chiarire, è davvero colpevole» aggiunse riprendendo il suo tono freddo. Rogue sorrise leggermente, ma era un sorriso amaro e malinconico.
 
«Ti dice nulla il nome Ryos Cheney?» le domandò. Minerva corrugò la fronte e ci mise un attimo a collegare le cose.
«È mio fratello, so cosa stai passando, è successo anni fa qualcosa di simile anche a me».
 
Don't want to let you down, but I am hell bound
(Non voglio deluderti, ma sono collegato con l'inferno)
Though this is all for you I don't want to hide the truth
(Anche se questo è tutto per te, non voglio nascondere la verità)
No matter what we breed, we still are made of greed
(Non importa quale sia la nostra razza, siamo ancora fatti di avidità)
This is my kingdom come, this is my kingdom come
(Questo è il mio regno che arriva, questo è il mio regno che viene)
 
Minerva si sedette sul letto, con la foto in mano in silenzio e Rogue fece lo stesso, vedendo che lei non lo stava più cacciando. Il ragazzo le posò una mano sulla spalla.
 
«Non sei tuo padre» le disse convinto.
 
«Non sono una brava persona nemmeno io» ammise in un soffio.
 
«Provamelo, ma so già qual è la verità».
 
They say it's what you make, I say it's up to fate
(Dicono che si è ciò che si fa, io dico che decide il destino)
It's woven in my soul, I need to let you go
(È intrecciato alla mia anima, ho bisogno di lasciarti andare)
Your eyes, they shine so bright, I want to save that light
(I tuoi occhi, brillano così tanto, voglio salvare quella luce)
I can't escape this now, unless you show me how
(Non posso fuggire da ciò adesso, a meno che non mi mostri come)
 
 
 
 
 
***********
Nota: tra tutte è quella di cui sono meno soddisfatta e mi dispiace un po’, perché mi piacciono davvero come coppia. Spero comunque che qualcuno possa gradirla <3
Angie
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: Angie_Dreyar