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Autore: MissCeSCa    07/05/2021    4 recensioni
La versione Supercorp di "Me Before You" di cui forse nessuno aveva realmente bisogno, ma in ogni caso eccola qui.
Non vi preoccupate, non ho nessuna intenzione di fare finire la storia come il film...quindi abbiate fede! Happy endings is the way!
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Kara Danvers, Lena Luthor
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8
 
 



 


 






La più felice, per la mia rottura con Mike, fu sicuramente Alex.

Quando glielo dissi, incominciò ad urlare così forte che Kelly si preoccupò talmente tanto da minacciare di chiamare la polizia.

Eliza, con il suo solito modo di fare calmo, mi sorrise e mi abbracciò, dicendomi che era felice per me.

La reazione di Lena, fu quella che mi sorprese di più.

Non so cosa mi aspettassi in realtà, ma di certo non mi aspettavo quella dolcezza.

Mi strinse forte a sé e mi disse che era fiera di me.

Non che Lena non fosse dolce, forse era semplicemente il fatto che non fossi abituata a quel tipo di comportamento, a quel tipo di attenzione.

Per dieci anni, non avevo fatto altro che accontentarmi.

Ora stavo finalmente imparando ad accettare quello che ogni persona dovrebbe meritare di ricevere ogni giorno della sua vita.

 

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Alla fine, avevo fatto bene a non buttare l’invito di Sam, perché una sera, quando stavo per andare a casa, Lena mi chiese “Cosa fai questa domenica?”

“Questa domenica? Niente di particolare, perché?”

Attese qualche instante e poi disse “Verresti ad un matrimonio con me?”
 

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Dopo aver parlato con Mrs Luthor, decidemmo che potevamo cavarcela anche senza l’aiuto di Jess, così chiamai Sam per dirle che avremmo partecipato alla cerimonia.

Dal suo tono di voce esitante, capii che non si aspettava che Lena si presentasse davvero al suo matrimonio e che l’invito era stato mandato più per cortesia che altro.

Decisi di indossare il vestito verde Tiffany che avevo messo per la nostra prima uscita ufficiale durante il concerto, un po’ perché sapevo che a Lena quel vestito piaceva, un po’ perché non avevo avuto abbastanza preavviso per comprarne uno nuovo.

Più la giornata si avvicinava e più ero nervosa.

Non ero abituata a stare in mezzo a persone di quel rango e in più ero nervosa anche per Lena.

Non avevo capito fino in fondo perché avesse cambiato idea riguardo al matrimonio di Sam.
 

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Quella domenica mattina, fu una delle giornate più belle di tutta l’estate.

Non che mi stupissi particolarmente; per le ragazze come Sam, le cose andavano sempre per il verso giusto.

Quando arrivammo in prossimità del castello, dove si sarebbe svolto il matrimonio, rimasi completamente a bocca aperta.

Lena mi guardò divertita mentre rallentavo e parcheggiavo la macchina nel lussuoso parcheggio.

“Rilassati, Kara, andrà tutto bene” disse.

“Mi sembra di essere finita in un castello delle principesse Disney”.

Parcheggiai, scesi e aiuti Lena a scendere dalla macchina dandole la mano.

“Qual è il piano?” dissi mentre ci incamminavamo verso l’entrata.

“Il piano?” chiese Lena divertita.

“Hai in mente di rovinarle il matrimonio?”

“Per chi mi hai preso, Miss Danvers? Giuro che mi comporterò da perfetta gentildonna”.


 
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La cerimonia si rivelò essere una delle più belle a cui avessi mai partecipato.

Pretenziosa ma allo stesso tempo molto genuina.

Io e Lena ci sistemammo in fondo alla stanza.

Sam era bellissima mentre percorreva la navata avvolta da un lungo abito di seta bianco.

Notai che mentre avanzava, il suo sguardò indugiò leggermente su quello di Lena che ricambiò brevemente, sorridendo.

 

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Quando la cerimonia terminò ci spostammo nei giardini dove venne servito un aperitivo prima del pranzo ufficiale.

Mi allontani da Lena per prendere qualcosa da bere all’open bar e quando tornai, la trovai a parlare con una donna.

“Finalmente ci rivediamo” stava dicendo mentre mi stavo avvicinando “La Luthor Corp non è più la stessa senza di te. Lex è un totale idiota. Non dovrei dirlo, ma non riuscirebbe a fare una “O” con un bicchiere”.

“Sei sempre la solita, Andrea” rispose Lena divertita.

Alzarono entrambe lo sguardo accorgendosi della mia presenza.

“Andrea Rojas” disse porgendomi la mano con fare ammaliante.

“Kara Danvers” dissi stringendogliela in imbarazzo.

“Ora capisco perché sei così riluttante a tornare al lavoro, Luthor” aggiunse indugiando sulla mia scollatura.

Lena capì la situazione e mise una mano possessiva attorno alla mia vita.

“Ad ogni modo…è stato un piacere rivederti, Lena. Miss Danver, spero di rivederla ancora” disse Andrea allontanandosi e lasciandosi da sole.

“Sembrava…simpatica” sorrisi divertita dalla reazione di Lena.
 

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Il pranzo fu servito verso le sei, diventando forse più una sorta di cena, in effetti.

Lena si rivelò essere la compagnia perfetta; era divertente e affabile con tutti.

Incontrai diversi suoi colleghi e amici che non facevano altro che dire quanto fossero contenti di rivederla e che non vedevano l’ora di riaverla a National City.

Uno dei suoi amici, Jack Spheer, si sedette vicino a noi e passò la maggior parte della serata in nostra compagnia.

Non avevo mai visto Lena così a suo agio e, forse, in quel momento realizzai come, in quei mesi, avessi avuto l’opportunità di conoscere solo un lato di lei.

“Allora, Kara” disse Jack attirando la mia attenzione “Così ti prendi cura della nostra piccola Luthor”.

“Ci provo” dissi cercando di nascondere il mio imbarazzo bevendo un bicchiere di vino “Ma in realtà, ti assicuro che se la cava benissimo anche senza di me”.

Sentii il braccio di Lena scivolare sotto il tavolo e la sua mano stingere la mia.

“E hai sempre lavorato in questo campo?”

“Oh no” dissi “Prima ero una giornalista”.

“Una giornalista?” chiese Jack sorpreso.

“Una delle migliori che io abbia mai letto” disse Lena sorridendo “Ha un vero talento…sto ancora cercando di farle capire le sue potenzialità”.

La guardai stupita.

Non sapevo che avesse letto i miei articoli.

Quando Lena si allontanò per parlare con qualche suo ex collega, Jack mi guardò attentamente.

“Cosa?” chiesi come a volerlo destare dai suoi pensieri.

“Sto ancora cercando di capire se a salvarle la vita sia stato quell’incidente oppure sia stata tu, Kara” rispose bevendo distrattamente l’ennesimo bicchiere di vino e guardando Lena in lontananza “Probabilmente entrambe le cose” aggiunse.
 


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Era quella la felicità?

Ridere con Lena al matrimonio della sua ex ragazza?

Non lo so, ma sicuramente, quella sera accadde qualcosa.

In mezzo alla musica, alle voci, accadde qualcosa che avevo aspettato per tutta la mia vita.

Lena, parlava e sorrideva tra me e Jack e intanto il mio cuore si riempiva di un sentimento che non avevo mai provato.
 


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Più tardi, incominciarono i balli.

Ero così distratta dall’atmosfera della serata che non mi accorsi neanche della figura che si era fermata proprio vicino al nostro tavolo.

Quando alzai gli occhi e la vidi, rimasi un attimo sorpresa.

Il cuore mi balzò in gola, preoccupata dalla reazione di Lena.

Jack, accortosi della mia improvvisa rigidità, si gustava la scena divertito.

“Grazie per essere venuta, Lena. Davvero. So che non eri tenuta a farlo, ma sono davvero contenta. Significa molto per me.”

“Era il minimo che potessi fare, Sam” disse lena con un tono che avevo incominciato a riconoscere come il tono da Luthor in affari “Sei incantevole, come sempre”.

Un guizzò di sorpresa e di malinconia al tempo stesso attraversò il viso della donna per poi ricomporsi subito.

“Ti ricordi di Kara?” aggiunse Lena prendendo la mia mano.

Sam spostò il suo sguardo su di me e, per un attimo, giuro di aver visto come una punta di disappunto passare nei suoi occhi.

“Certo” disse Sam “Come potrei dimenticare l’incantevole Miss Danvers.”

“Incantevole…davvero” disse Jack aggiungendosi alla conversazione “Credo che la nostra Kara sia riuscita in un’impresa più unica che rara”.

“Quale impresa?” chiesi divertita.

Sam rise.

Lena distolse lo sguardo imbarazzata.

“Prima o poi ci arriverai, piccola Danvers” rispose Jack.
 


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“Che ne dici?” disse Lena verso la fine della serata indicando la pista da ballo che si stava lentamente svuotando.

“Vuoi…ballare?” risposi quasi strozzandomi con lo champagne che stavo bevendo.

“Oh forza, Miss Danvers. Fino a prova contraria dovrei essere io quella con una gamba mezza storpia, non tu. Credo di poter saper gestire un lento…e poi sono quasi sicura che non mi farai cadere davanti a tutti”.

“Va bene” dissi alzandomi e porgendole la mano per alzarsi.

“Ora si che ci divertiamo” disse Jack alzando il bicchiere nella nostra direzione.

Mentre ci dirigevamo al centro della pista da ballo, potevo osservare come tutti ci stessero osservando con curiosità.

Sembrava che tutti gli invitati avessero smesso improvvisamente di occuparsi di altro per spostare la loro attenzione su di noi.

Non so se la loro fosse curiosità per spettegolare sulle reali condizioni di Lena o genuino interesse per vedere la ex fidanzata della sposa ballare con qualcun altro.

Lena non sembrava minimamente curarsi degli sguardi delle altre persone e si aggrappò saldamente a me.

“Ricordati che hai promesso di non farmi cadere” disse sorridendomi dolcemente.

“Mai” risposi guardandola negli occhi “Forza, diamo a questi quattro riccastri qualcosa di cui spettegolare”.

Chiusi gli occhi e la strinsi a me incominciando ad ondeggiare sulle note di qualche musica lenta che non riconoscevo.

Quando gli riaprii, vidi Sam in lontananza che ci stava guardando con un’espressione indecifrabile.

Mi trovai a pensare se non si pentita della sua scelta.

Scacciai quei pensieri stringendomi più vicino a Lena “Come va la gamba?” chiesi “Ti fa male?”

“Non più del solito” rispose poggiando la sua testa sulla mia spalla e lasciandosi cullare dalla mia andatura.

“A volte mi sento terribilmente in colpa” disse tornando a guardami negli occhi.

“Per cosa?” chiesi confusa.

“Perché penso che se non mi fosse successo tutto questo” indicò la sua gamba “Non ti avrei mai rincontrata. Mi sento un mostro…perché è morta una persona…ed inizio a pensare di essere una persona orribile anche solo per averci pensato”.

“Ehi, ehi, calma” dissi portando una mano sulla sua guancia accarezzandola “Prima di tutto non puoi saperlo e poi sono quasi sicura che probabilmente quando saresti tornata per qualche occasione a Midvale, probabilmente ti avrei versato qualcosa addosso come al liceo e mi avresti ritrovata”.

“Quel giorno hai rovinato la mia giacca preferita, lo sai?” disse Lena fingendosi indignata.

“Oh per favore! Ne avrai avute un centinaio nell’armadio” risposi ridendo.

“Sai una cosa?”

Avrei potuto rimanere a guardare il suo viso tutta la notte.

“Cosa?”

“Penso di non aver mai provato niente di simile nella mia vita. Per nessuno”.

Rimasi a bocca aperta per un istante.

“Non devi rispondermi, Kara. Non voglio farti nessun tipo di pressione…volevo solo che lo sapessi”.

“Vieni via con me” dissi d’impulso.

“Come?”

“Partiamo, andiamo da qualche parte. Solo io e te”.

“E dove vorresti andare, Miss Danvers, sentiamo”.

I suoi occhi non lasciavano i miei.

“Andiamo in Irlanda”.

“Irlanda?”

Non so che cosa stessi facendo.

Non ero mai stata una persona impulsiva.

Ero sempre stata una persona che prima di fare qualsiasi cosa ci pensava non una, ma cento volte.

Ma in fin dei conti, ero ancora la persona che avevo pensato di essere per ventisei anni?

Ero ancora la stessa persona che ero prima di incontrare Lena?

La risposta era abbastanza semplice.

Quasi scontata.

No.

Non lo ero più.

Ero una persona completamente diversa.

Una persona che decideva su due piedi di prendere e partire senza curarsi di niente.

“Ti prego” dissi speranzosa.

Mi guardò per un lasso di tempo che sembrò non passare mai.

“D’accordo” rispose dolcemente.

 



Angolo autrice: Scusate per il ritardo! è stata una settimana infernale e sono stanca morta... spero che il capitolo vi piaccia...fatemi sapere cosa ne pensate! Alla prossima!!
 
   
 
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