Caramelle di felicità
 

 
 

Rientri a casa con il cuore più pesante, come sempre dopo una delle visite al San Mungo.
Annuisci a tua nonna, senza ascoltarla davvero.
In quei giorni è sempre difficile stare attento a quello che ti dice: troppe raccomandazioni, troppi consigli non richiesti.
Avresti bisogno di altro, di supporto, di premure, di lei.
A settembre la scuola inizierà e tu vorresti solo un suo abbraccio, un suo sorriso da portare con te sul treno.
Sali le scale, sperando che tua nonna non faccia domande né chieda giustificazioni.
Non ne hai. Non oggi. Mai nei giorni come oggi.
Chiudi la porta della tua stanza dietro di te e ti pieghi per cercare il tuo quaderno sotto il letto.
Hai dovuto cercare un altro nascondiglio, l’ultima volta la nonna non ha sentito ragioni, nonostante i tuoi pianti e le tue preghiere.
Sei corso in giardino, di notte, di nascosto, e l’hai recuperato dalla spazzatura.
La nonna non capisce, non può capire.
Ti siedi sul letto e apri il quaderno davanti a te.
Tiri fuori le tre carte di caramelle che quel giorno tua mamma ti ha regalato con un mezzo sorriso.
Quel mezzo sorriso che farai finta di vedere il primo settembre accanto a quello della nonna.
Stiri accuratamente le carte fra le mani e le incolli sulla pagina bianca.
La nonna non sa che hai altri sei quaderni pieni di carte di caramelle.
È la tua piccola collezione.
Il tesoro più prezioso che hai.
E poi dici quelle parole che avresti voluto dirle quel giorno, ma che sono morte in gola per il dolore di non poter condividere davvero quella giornata con lei.
«Tanti auguri, mamma».
 
 
 
Note:
 
Non era mia intenzione scrivere qualcosa per la Festa della Mamma, ma poi mi è venuta in mente questa cosina e allora, perché no?
Non me ne voglia Frank Paciock, nulla contro di lui, ma è la Festa della Mamma e volevo che trasparisse quanto Neville ne senta la mancanza.
Ha dieci anni, è un bambino che sta per iniziare la scuola (una cosa che può far venire ansia ai più piccoli) e pensa che avere sua mamma vicino possa farlo sentire meglio.
È ovvio che vorrebbe anche suo padre, ma, appunto, ai fini della storia ho dovuto mettere un po’ da parte Frank.
Tutto qui xD.
Auguri a tutte le mamme e a presto.