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Autore: sweetbookreader    03/06/2021    0 recensioni
!Sequel della mia one shot "Falling Apart"!
Dopo tutto quello che è successo, non è facile tornare alla realtà.
Ricominciare la scuola, rivedere i suoi compagni, ritornare alla vita normale è difficile per Peter.
È strano camminare per le strade e pensare che lui è scomparso per cinque anni. Non gli sembra vero, perché per lui sono passati solo pochi minuti.
Genere: Angst, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Morgan Stark, Pepper Potts, Peter Parker/Spider-Man, Tony Stark/Iron Man
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Dopo tutto quello che è successo, non è facile tornare alla realtà.
Ricominciare la scuola, rivedere i suoi compagni, ritornare alla vita normale è difficile per Peter.
 
È strano camminare per le strade e pensare che lui è scomparso per cinque anni. Non gli sembra vero, perché per lui sono passati solo pochi minuti.
 
Quando torna a scuola la prima cosa che fa è cercare Ned in mezzo al corridoio. E quando lo vede, lo abbraccia con tutta la forza che ha in corpo. Non riesce nemmeno a trattenere le lacrime, mentre affonda il volto nella spalla dell'amico. Con Ned al suo fianco, a Peter sembra che tutto sia tornato alla normalità.
 
 
 
Ma poi si rende conto che non è così. Perché quando vede MJ, il battito del suo cuore inizia ad andare a cento all'ora. È consapevole di arrossire ogni volta che lei lo becca a guardarlo, e dalla sua bocca escono parole sconnesse ogni volta che prova a parlare con lei. Dio, si sente talmente imbranato.
 
E il fatto che il signor Stark lo prenda in giro per questo motivo ogni volta che ne ha l'occasione rende il tutto ancora più imbarazzante.
 
Sotto lo sguardo divertito del suo mentore, Peter brontola, decidendo di rivolgere tutta la sua attenzione alla piccola bambina seduta sulle sue gambe. Morgan si era affezionata velocemente al ragazzo, e qualche giorno prima aveva affermato che il giovane era diventato ufficialmente il suo fratellone.
 
D'altronde, aveva ascoltato il padre raccontare le storie sul giovane Spiderman talmente tante di quelle volte che la piccolina non poteva fare a meno di adorarlo.
 
Peter si era sentito un poco stupido quando gli occhi gli si erano riempiti di lacrime, e si era girato velocemente dall'altro lato per asciugarsi in fretta le guance. Tony aveva sorriso, intenerito dalla scena.
 
In questo momento, Stark ha la stessa espressione stampata sul volto. Guarda affettuosamente il ragazzo che ormai considera come un figlio (anche se non lo ammetterebbe mai) e ripensa ai cinque anni passati. Cinque anni durante i quali si era dato la colpa per ciò che era successo al giovane, cinque anni passati a crogiolarsi nel senso di colpa e a nascondersi dai suoi amici più stretti, solo per paura di non riuscire a sopportare le conseguenze delle sue azioni.
 
E quando Peter si era presentato nella sua camera d'ospedale, Tony si era reso conto di quanto quella piccola peste gli fosse mancata come l'aria. L'uomo ricorda ancora l'espressione sul volto del minore, i suoi occhi rossi e lucidi, i suoi singhiozzi e le Sue mani strette alla propria maglia.
 
Non crede di riuscire a sopportare nuovamente qualcosa del genere. Vedere Peter così è stato così doloroso, gli ha fatto male perfino più della bruciatura che ormai porta sul volto, una ferita che gli ricorda ogni volta cosa ha sacrificato per far vivere i suoi due figli in un mondo migliore.
 
 
 
 
Quando Pepper chiama Morgan per andare a mangiare, la piccola corre tra le braccia della madre e si allontana dalla stanza con lei.
 
Peter si rende conto che la donna lo ha fatto di proposito. Dall'episodio dell'ospedale, non è mai stato solo con il signor Stark. E non avrebbe mai voluto farlo. Ogni volta che ripensa a cosa ha fatto, il volto gli si surriscalda.
 
Dio, agli occhi del maggiore deve essere sembrato davvero un bambino, e lui se ne vergogna tremendamente.
 
Si muove a disagio sul divano, sentendo gli occhi di Tony su di sé. Ed è quando fa per alzarsi per andare a chiamare Zia May per dirle di andare a prenderlo che Peter nota la foto con il signor Stark incorniciata che si trova su una delle mensole.
 
Come in uno stato di trance, Peter si avvicina lentamente, prendendo tra le mani la cornice di legno e osserva l'immagine, tracciandone i bordi.
 
Sente distrattamente Tony alzarsi dalla sua postazione e avvicinarsi a lui, ma è troppo concentrato a fissare la foto. Sobbalza quando la mano del maggiore si poggia sulla sua spalla, attirandolo verso di sé.
 
Peter si ritrova con un braccio del maggiore attorno al collo. Il profumo della colonia del Signor Stark gli invade le narici, e lui respira a fondo.
 
"È la mia preferita" afferma Tony, facendo un cenno col mento per indicare la foto.
"L'ho incorniciata subito dopo essere tornato a casa"
 
Peter non sa cosa è successo dopo lo schiocco di Thanos e la sua conseguente scomparsa. Non ha idea di come Tony sia tornato sulla terra, l'uomo non gliel'ha mai raccontato.
 
Il maggiore sospira, prendendogli la foto dalle mani e riponendola nuovamente sullo scaffale.
 
"Mi dispiace" dice solamente, stringendo la spalla del più piccolo. Peter giura di aver sentito la voce dell'uomo tremare leggermente.
 
Scuote la testa, girandosi a guardarlo. Stare così vicino a lui non gli incute più tanto timore, forse perché qualche settimana prima ha passato delle ore accoccolato al suo fianco.
 
Quando lo guarda negli occhi, Peter vi legge dentro tutto il senso di colpa che probabilmente l'uomo si è portato dentro per anni. Non sa cosa rispondere, e così l'unica cosa che gli viene in mente di fare è avvicinarsi ancora di più a lui e abbracciarlo.
 
Tony rimane spiazzato per un momento, ma subito dopo ricambia l'abbraccio.
 
"Non è colpa sua se non la ascolto mai e mi sono arrampicato su quella navicella" mormora Peter con il volto premuto sul torace dell'uomo. Tony ridacchia, sentendo il peso nel petto scomparire.
 
"Effettivamente, comincio a pensare di doverti mettere un guinzaglio per evitare che tu combini disastri" Peter ride, sciogliendo l'abbraccio e allontanandosi un poco dal suo mentore.
 
Sorride quando Tony gli scompiglia scherzosamente i capelli. Poi l'uomo sospira teatralmente e con un gesto delle mani intima al minore di seguirlo.
 
"Andiamo Bimbo Ragno, ti accompagno a casa"
 
Ed è quando, una volta arrivati sotto il suo palazzo, Tony apre lo sportello al giovane e Peter scambia il gesto per un abbraccio che il ragazzo capisce che forse le cose non sono cambiate tanto.

Ma poi Tony ricambia l’abbraccio con forza, stringendolo a sé, e Peter si rende conto che forse qualche cambiamento ci è stato.

E non gli dispiace per nulla.
   
 
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