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Autore: Funlove96    27/06/2021    1 recensioni
Freed e Laxus avevano qualcosa. Non sapevano neanche loro come definirlo e tantomeno spiegarselo. In realtà non sapevano neanche che quel week end avrebbe cambiato tutto...
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Mini long Fraxus partecipante al week end of pride del Fairy-Piece Forum.
Spero vi piaccia.
Buona lettura e buon Pride Month ^^
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Fried Justine, Lucy Heartphilia, Luxus Dreher, Natsu
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questa fanfiction partecipa al WeekEnd of Pride 2021 indetto dal forum FairyPiece - Fanfiction&Images.

Prompt numero 21 - "Io credevo che faceste sesso, non che foste innamorati" [Koogai]

Capitolo tre: I want you by my side.




Si guardò ancora una volta attorno, la musica era alta e rimbombava nelle orecchie mentre la gente si divideva tra chi in pista ballava e si divertiva, e chi, come lui Freed, era seduto al bancone a bere, nel loro caso dei Martini. Natsu ci aveva messo un po' ma alla fine lo aveva convinto a passare quella Domenica sera fuori, e con la scusa che doveva rimettersi su piazza era riuscito a convincerlo almeno ad uscire, anche se era certo che il verde sembrava preferire di gran lunga il divano e uno di quei libri di cui la sua enorme libreria si vantava. Che non fosse molto socievole -non era una grande novità- poco gli importava però, quello che gli premeva era che fosse riuscito a portarlo dove voleva: All'END, rinomata discoteca di Magnolia, laddove sperava vivamente si trovassero anche Laxus e Lucy e che non avessero cambiato programma. La biondina era stata distratta e pensierosa durante tutto il loro appuntamento il giorno prima, e lui aveva capito che fosse molto preoccupata per il fratello -oltre che da altro, che aveva intuito, ma non voleva rovibare l'appuntamento, per cui aveva rimandato quell'importante chiacchierata-, così aveva deciso di agire, anche e soprattutto per il bene del suo amico, che nonostante continuasse a dire di star bene, lui lo aveva capito che quella rottura con Laxus lo aveva buttato assai giù. Il suo carattere, più schivo e impassibile del solito non riusciva a nascondere quanto in realtà ci stesse ancora male. Non certo a lui, che aveva imparato a leggerlo come un libro aperto, e che ora aveva intravisto entrare le due capigliature color oro che lo interessavano. Per fortuna Laxus non aveva cambiato idea a quanto pareva...
"Ehi Freed, vado un momento in bagno!" gli disse nell'orecchio per fare in modo che ci capisse qualcosa in mezzo a tutto quel trambusto -dovuto alla canzone rock che stavano passando in quel momento, Strike Back dei Rock City Boys- quando intravide i due fratelli separarsi e il biondo dirigersi verso il bancone, alzandosi e dirigendosi, scansando la folla, verso la ragazza dai capelli d'oro lasciati sciolti lungo la schiena, scoperta dal vestito nero che le arrivava fino a sopra il ginocchio. Una vera e propria calamita che lo attirava -e non solo lui, gli ribolliva il sangue nel vedere come altri occhi si posassero su quella pelle di pesca che lui aveva gustato come il più buono dei nettari, e che come tale lo attirava ogni volta- e quando le fu vicino... "Sei bellissima stasera Lu..." le disse, guadagnandosi un "N-Natsu?" nello girarsi dopo un piccolo sussulto in risposta. "Che ci fai qui?" sorrise letale come solo lui sapeva essere. "Sono solo venuto a divertirmi un po'!" rispose, ovviamente omettendo la parte in cui, sapendo che i fratelli sarebbero andati proprio lì -Lucy glielo aveva detto quando il giorno prima le aveva chiesto se avesse programmi, con l'intenzione di invitarla a uscire se fosse stata libera-, complice anche una sua amicizia che lavorava lì e che era riuscita a farli entrare anche senza prenotazione, aveva deciso di trascinarci Freed nella speranza che i due ragazzi risolvessero.
Non aveva capito bene cosa fosse successo perché l'amico si era rifiutato di dare spiegazioni che andassero oltre il "è finita e basta" e a nulla era servito cercare di tirargli fuori qualche dettaglio in più, era chiaro però che non stava più bene da due giorni a quella parte, e che per farlo dovesse risolvere qualunque cosa fosse successa con Laxus.

"Sei una specie di stalker o cosa?" domandò scherzosa, ma voleva davvero sapere perché fosse lì, e una fitta allo stomaco non mancò di farsi sentire al pensiero che fosse in quel locale per rimorchiare. Una vocina malefica però continuava a dirle che non aveva il diritto di farsi pesare la cosa, poiché loro facevano solo sesso in fondo, e non la riguardava affatto con chi altri se la spassava. "No. Sono solo uno che vuole vedere felice il suo amico!" le sorrise ancora mentre l'abbracciava da dietro e l'avvicinava a un tavolo per farla sedere su una delle poltroncine bordeaux che c'erano vicino, per poi farle portare l'attenzione sul il bancone dove, in mezzo alla marmaglia di persone, riuscì a vedere suo fratello sedersi a pochi sgabelli da Freed e pregò Lucy, pregò perché il ragazzo dai capelli rossi che era seduto nel mezzo si alzasse per consentire loro di accorgersi della presenza uno dell'altro. E il sorriso che si posò sulle labbra appena sporcate di rossetto quando lo sconosciuto si alzò, probabilmente per andare in pista, non aveva eguali, facendo sorridere Natsu di rimando quando, affiancandosi a lei nel sedersi, lo vide. Era davvero bellissima e lui fregato alla grande, ma adesso poco gli importava...
Non si aspettavano certo un sorriso da lui, ma nemmeno che Freed si alzasse e andasse verso i bagni. Si era bloccato per qualche secondo quando, voltando lo sguardo, si era ritrovato davanti quello sguardo che ancora ricordava troppo bene, dato che in quegli ultimi due giorni non aveva fatto altro che pensare ad esso e a cosa avrebbe dato per vederlo ancora una volta, una sola...
Ma non poteva -e non voleva- permettersi di guardarlo ancora, per questo si alzò e si diresse verso la porta rossa in fondo alla sala. Laxus non sapeva che fare: Far finta di non averlo visto era impossibile, perché anche in mezzo alla calca rumorosa di gente e la musica alta riusciva a sentire benissimo il cuore battere forte nelle orecchie dal momento esatto in cui lo aveva visto. Vestito con quel completo di giacca e pantaloni neri, scarpe dello stesso colore -ovviamente nere e ben lucidate, come Freed solo poteva vestire- e la camicia candida sbottonata per i primi due bottoni era incredibilmente attraente e il solo pensiero che qualcuno potesse posare lo sguardo su di lui lo imbestialiva, gli faceva prudere le mani, e si sarebbe volentieri sfogato su quel bamboccio dai capelli neri e lunghi raccolti in una coda alta, la maglia rossa e i jeans a vita bassa che lo aveva seguito con lo sguardo, fin troppo interessato per i suoi gusti, se una voce maligna non gli avesse ricordato di come avesse rovinato tutto per il suo essere un codardo senza un briciolo di spina dorsale...

Cercò sua sorella tra la folla, ghignando quando la intravide accanto al suo avvocato, seduti sulle poltroncine di un tavolo dall'alta parte della sala -parallelamente al bancone, in modo che, anche con la calca di persone che ogni tanto li costringeva ad allungare il collo, potessero godersi lo spettacolo senza troppi intoppi-, intenti a fingere indifferenza guardandosi intorno. Si guardò ancora in giro mentre le note della canzone cambiavano dopo l'annuncio del dj in quelle di Break Out, altro successo del suo gruppo preferito.
Alcune persone sedute al bancone e altre nei separé si alzarono per buttarsi in pista a ballare, mentre alcuni dalla pista tornavano a sedersi, pronti a dissetarsi per tornare più carichi di prima. E che fosse stata la folla o il ragazzo di prima -quello dai capelli neri che quella giornata aveva deciso di morire per mano sua forse-, entrato nei bagni della discoteca, fatto stava che quando la folla si disperse, permettendo a Natsu e Lucy di vedere di nuovo il bancone, lo sgabello dove era seduto era vuoto e la porta rossa in fondo alla sala si stava chiudendo alle sue spalle.
"Vuoi ballare?" si era alzato e le aveva porto la mano Natsu che fasciato nel completo sportivo di jeans blu scuro e maglia verde smeraldo abbinata ai suoi occhi, che erano sì neri, ma avevano una leggera sfumatura verde -o forse era sempre stata solo una sua impressione- che l'avevano incatenata a lui, e non solo quella sera, era non bello, decisamente di più!

"Perché no? Tanto ne avranno per un po' e a meno che non sentiamo urlare non dobbiamo preoccuparci..." accettò volentieri la mano che l'aiutò a sedersi, il tutto mentre lui teneva per sé una frase che sarebbe stata pure veritiera, ma rovinato quel momento in cui aveva deciso di parlarle chiaro, appena in tempo perché i reali proprietari -la coppia che lo aveva prenotato- di quel tavolo arrivassero guardandosi perplessi nel vedere i due allontanarsi da lì...

Si guardarono per qualche secondo, scambiandosi un cenno di saluto col capo per educazione. Il ragazzo dai capelli neri era entrato in uno dei bagni chiudendo la porta, Freed si era sciacquato la faccia e ancora si stava asciugando con una salvietta di carta presa dal piccolo piattino attaccato al muro dove erano impilate una sull'altra, e proprio mentre stava per buttarla nel cestino accanto alla porta a soffietto questa si aprì, lasciando entrare la causa di quel suo prolungato e codardo nascondersi. Perché la verità, almeno lo ammetteva a sé stesso, era che si era solo nascosto per non affrontarlo...

"Ciao..." disse, avrebbe solo dovuto superarlo e uscire in fretta da lì e poi sarebbe stata fatta. Passandogli accanto l'aroma dell'acqua di colonia Bulgari che il biondo aveva usato quella sera, gli invase le narici ma non permise a ciò di fermarlo dallo scappare ancora -perché sì, stava decisamente scappando!-, cosa a cui però pensò Laxus. "Senti... possiamo parlare? Lo so che ho causato io tutto questo ma per favore..." Laxus che chiedeva per favore? Questa gli era nuova -non del tutto. In ben altra situazione lo aveva sentito gemere quelle parole, ma ora non era il caso di pensare al passato...- eppure, mentre la mente gli diceva di declinare l'offerta e andarsene, i piedi si piantarono lì, e Freed stette lì ad ascoltarlo, facendo un cenno del capo per invitarlo a parlare...
"So che è colpa mia ok..." iniziò mentre la musica che arrivava dall'esterno cambiava ancora e, dopo l'annuncio del dj, le note si trasformarono in un lento. Una canzone d'amore per la precisione, suonata per tutte le coppiette in sala, come aveva detto il ragazzo alla console...

"So che è colpa mia ok..." iniziò vedendo Lucy indecisa sul restare in pista o meno, così le prese dolcemente le mani nelle proprie, portandosele dietro il collo e lasciando che si affidasse a lui, le cui mani andarono poi ad arpionarsi sui suoi fianchi. La bionda alzò lo sguardo curiosa e confusa, incatenando i loro occhi in una maniera talmente bella e rilassante che nemmeno lei sapeva spiegarselo, capendo solo che tutto intorno a loro sembrava sparire in quel momento. "Tu credi che per me non sia altro che un gioco e so che è colpa mia, perché ho dato per scontato tante cose e non ho pensato che prima di agire come una coppia dovremmo esserlo ufficialmente..." le guance rosse, e non per il trucco, gli fecero capire che era colpita da quel discorso così serio e improvviso.
"Ma la verità è che ho paura..."

"La verità è che ho paura..." quella parola decisamente sembrava non essere parte del suo vocabolario. Sembrava...
"Io sono un tipo scontroso, facilmente irritabile e rabbioso. Questo non cambierà mai Freed, e tu potresti stancarti di starmi dietro..." evitava abilmente il suo sguardo, scuro a causa della rabbia -sì, Freed era arrabbiato- che gli scaturirono tali parole, ma non disse nulla, deciso a lasciarlo finire.
"Potresti renderti conto che stai solo perdendo tempo, e che io non diventerò mai la persona giusta per starti accanto, e questo..." prese un bel respiro, con cui il verde poté vedere quando gli costasse, orgoglioso com'era, dire la frase seguente. "Questo mi fa paura... mi spaventa perché io ti voglio davvero! Ti voglio davvero e più che per qualche ora di sesso!" alzò lo sguardo e Freed poté vedere la pupilla sinistra piena di una luce del tutto nuova. Una luce decisa, una luce che sentì irradiarlo in ogni parte del corpo, e che gli scaldò il cuore, facendolo sorridere. "Ti voglio al mio fianco pure per le cose più stupide come vedere un film al cinema o anche a casa a mangiare una pizza... e ti voglio anch-" le labbra del verde si premettero sulle sue, interrompendolo e lasciando che, dopo un attimo di smarrimento, Laxus iniziasse a ricambiare, lasciando che quel leggero contatto si approfondisse, che li stordisse...

Può un bacio lasciarti così stordito? Può portarti in fondo all'oceano più profondo per poi riportarti in superficie facendoti perdere e riprendere fiato in un solo attimo?
Natsu non lo sapeva. Sapeva soltanto che era così che si era sentito quando Lucy gli aveva risposto, e nel modo più bello che potesse mai esistere...
"La verità è che ho paura... ho paura che tutto questo possa finire... e non parlo del sesso ma di tutto il resto..." la guardava negli occhi, che trasmettevano incredulità e gioia allo stesso tempo nel loro luccicore bellissimo. "Io ti voglio Lu! Ti voglio non come ci siamo avuti fino ad ora, ti voglio e voglio appartenenti per più di qualche ora di sesso o un appuntamento sporadico ogni tanto... non lo so se questo è innamorarsi, ma so che se c'è una persona con cui voglio scoprirlo quella persona sei tu! Ti voglio al mio fianco e voglio stare accanto a te!" finì con un leggero fiatone, perché quelle parole non avrebbe mai creduto di dirle fino a pochi attimi prima.
"Tu lo vuo-" le labbra con cui lo baciò sapevano buono. Non era un sapore che poteva descrivere con precisione, sapeva solo che era buono e che ne voleva di più ed era pronto ad approfondire quel contatto ma
...

"Io credevo che faceste sesso, non che foste innamorati!" ad interromperli una voce ben conosciuta, il cui proprietario si palesò dietro di loro, rimasti insieme a qualche altra coppia mentre la musica suonava le sue ultime note prima di diventare di nuovo rock a tutto volume, come stava annunciando il dj.
"Lo stesso vale per voi due Laxus!" lo sfidò sorridente la sorella. "Non facevate solo sesso?" il biondo stava per ribattere ma Freed lo fermò ricordandogli che facevano meglio ad smammare da lì. Il tizio sarebbe arrivato presto e non voleva passare la notte in commissariato -i suoi piani ora erano altri, e Laxus doveva assolutamente provare il suo letto- per cui il biondo afferrò la sorella per la mano e... "Meglio se andiamo via, poi vi spiego tutto!" così si accodarono a Freed e Laxus, dirigendosi verso l'uscita, e solo quando furono per strada i due ragazzi raccontarono tutto.

Si staccarono ansimanti, e Freed gli prese il viso tra le mani, sorridendogli e incatenandolo ai suoi occhi colmi d'amore. Perché sì, se c'era una parola per descrivere quello sguardo era quella, amore...
"Laxus io non potrei mai stancarmi di te... casomai è il contrario, so di non essere il massimo a mostrare i miei sentimenti, ma due cose voglio che ti siano chiarare... la prima è che se non ti avessi voluto, così come sei, non avrei neanche pensato di venire a letto con te. Voglio tutto ciò che sei tu!" un altro bacio, leggero, ma ugualmente intenso a quello precedente. "La seconda è che anche io ti voglio. Voglio sia il sesso con te -che per la cronaca è fantastico- e sia il Laxus arrabbiato col mondo perché il fattorino della pizza ha ritardato di cinque minuti..." poggiò la fronte sulla sua. "Voglio quel Laxus perché è lo stesso che mi segue nei bagni di una discoteca mentre fuori suonano una canzone della sua band preferita per dirmi che ha paura di quello che prova per me... e che è lo stesso che provo io per lui!" il ragazzo, che senza volerlo era divenuto testimone di quelle confessioni, tossì appena per avvertire i due della sua presenza. Sarebbe andato via volentieri se solo non fossero rimasti davanti alla porta. Si asciugò le mani mentre i due si ricomponevano, e il verde chiedeva scusa per aver ostruito il passaggio, per poi uscire seguito dal biondo -a cui non importava granché della cosa- che però si fermò nel sentire quel "depravati" a mezza bocca, e si fermò reggendo la porta solo per lasciarla quando l'altro ci si avvicinò per uscire, facendo sì che lo colpisse in pieno volto. Freed, che pure aveva sentito tutto, e in verità era felice che il suo ragazzo -sì, poteva finalmente chiamarlo così- avesse difeso il loro rapporto, poiché quel tipo non lo immaginava quanto potesse essere tutto meno che depravato, lo tirò via, raggiungendo in fretta la pista dove avevano trovato Natsu e Lucy a baciarsi
...

E proprio l'avvocato dovette prendere per i fianchi la sua bella, poiché ella si era appena voltata intenzionata a tornare all'END solo per dare il resto a quel mascalzone.
"Calmati piccola furia! Piuttosto fatti riaccompagnare dal tuo ragazzo a casa perché io stasera dormo fuori!" disse solo Laxus, voltandosi per andare con Freed nel suo appartamento, salutando i due che, era certo, non avrebbero passato una notte tanto diversa dalla loro...

"Io quello lo ammazzo! Giuro che se mi capita tra le mani lo ammazzo!" continuava a sbraitare con Natsu accanto che non accennava una parola, limitandosi a seguirla e guardarla sorridente. Era bellissima pure arrabbiata, e lui voleva viverla anche così...

"Sai? Scommetto che il tuo letto è molto comodo Luce..." le sussurrò all'orecchio avvicinandosi a lei, finendo col farla zittire e arrossire quando intuì quali fossero i suoi reali piani dopo averla accompagnata a casa...

Il cammino di tutti e quattro verso casa fu silenzioso e pieno di aspettative che avevano tutti intenzione di rendere realtà, come realtà erano i sentimenti che li legavano da ancora prima che se ne accorgessero...



Fine.





[2927 parole]



Angolo autrice.
Ed eccoci giunti alla fine! Che dire, hanno dovuto soffrire tutti un po' (soprattutto il tizio, quanto ho goduto nel fargli prendere la porta in faccia😈) ma alla fine hanno ascoltato il cuore e usato il cervello!
Grazie ancora al Fairy-Piece Forum per questo evento che mi ha fatto divertire molto e finalmente scrivere sulla mia amata Fraxus. E ovviamente grazie a tutti coloro che hanno letto questa storia. Grazie davvero<3
Vi dò appuntamento alla prossima!
Ciao❤️
   
 
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