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Autore: mikilily    12/08/2021    1 recensioni
Questa è una piccola One Shot su quel dei personaggi che più adoro del mondo d Harry Potter Lily-Scorpius
Tutto sulle note di Tappetto di Fragole dei Modà.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Resto fermo tra le onde
Mentre penso a te
Fuoco rosso
Luce
E rondine
 
Lily Potter non era mai stata per lui, che un complicato enigma. La sorellina del suo migliore amico, una Serpeverde dedita allo studio. Passava la maggior parte delle giornate a leggere, stava seduta ai piedi di un albero sfogliando tomi talmente vecchi che Silente, al confronto, era un neonato.
Non aveva mai partecipato alle loro feste, si sigillava nella sua stanza e si isolava da tutti. Non aveva quasi mai sentito la sua voce, parlava poche volte se non sotto interrogazione ma lui, visti i due anni che li separavano non l’aveva praticamente mai udita.
Giocava a Quidditch perché Albus l’aveva supplicata e non stava esagerando dicendo questo. Il suo amico si era veramente inginocchiato chiedendole aiuto, distrutto perché la squadra era totalmente allo sbando e solo grazie al prezioso contributo aveva riconquistato il posto che le competeva. Lily però non sembrava interessata, aveva saputo da suo padre che per lei sarebbe venuto perfino un osservato di una nota squadra scozzese. Lei però, aveva categoricamente rifiutato un carriera sportiva e Ginny, sua madre, ne rimase rammaricata.
Vinsero la coppa delle case e quel ricordo ancora lo rendeva felice, nonostante fossero passati alcuni anni in cui lui, era il capitano della squadra Serpeverde.
Scorpius pensò a quanti volevano essere al posto di Lily Luna Potter, troppi. Riscuoteva interesse anche senza fare nulla per averlo, ricordava l’invidia di alcune compagne che desideravano il suo fisico asciutto e snello, le gambe slanciate, i lineamenti da angelo e quegli occhi verdi e penetranti che riscaldavano perfino le segrete. Il suo profumo di Ginepro e sesamo rimaneva nell’aria per interi minuti dopo il suo passaggio, e ancora oggi Scorpius ricordava quanto fosse inebriante sentirlo. Sconvolgente come l’odore di vaniglia che ti rimaneva tra le dita se le sfioravi i capelli.
 
Lo aveva sentito una sola volta, era stato un caso, si erano scontrati sulle scale dei dormitori, lei aveva un libro tra le mani e lui troppa fretta per rendersi conto di esserle planato sopra.
Le aveva risposto in malo modo, fulminandolo con quegli occhi da cerbiatto, ignara sul fatto che fosse lui. Si era scusato, sincerandosi di non averle fatto male e così, dopo averla aiutata ad alzarsi, le aveva sfiorato i capelli. Lei si era imbarazzata e fu certo che mai le sue guance avevano assunto quella tonalità di rosso.
Ora, dopo due anni, la rivedeva e sembrava non essere trascorso nemmeno un giorno da quando l’aveva baciata. Era stato un leggero bacio sulle labbra che sembrava aver sconvolto entrambi, si sincerò di farle sapere che fosse stato a causa dell’alcol e lei dopo un’alzata di spalle, si dileguò tra la folla lasciandolo solo in mezzo al festare esagitato dei suoi compagni.
 
Tra le foglie soffia un vento molto debole
Nel frattempo un fiore sta per nascere
 
Lily Luna Potter era rientrata in Inghilterra dopo aver passato due anni a studiare piante e animali fantastici in Sud America. Aveva preso parte, con lo sgomento di molti, a una spedizione di uno dei suoi zii, Charlie Weasley a cui la ragazza era particolarmente legata. Suo padre, Il grande Harry Potter, era fiducioso sul fatto che sua figlia così studiosa e assestata stesse solo cercando la sua strada e non avesse in alcun modo deciso di intraprendere la strada dello zio.
Per una volta, il salvatore ebbe ragione e infatti ora Draco Malfoy se la trovava davanti, sconvolto egli stesso da quel visino d’angelo e quegli occhi penetranti.
-Lily, non mi aspettavo una tua visita-
-Ho deciso solo pochi giorni fa, Signor Malfoy-
Draco rimase interdetto, da quando aveva sposato Hermione lui aveva intensificato le frequentazioni con i Potter, suo figlio era diventato amico di Albus, erano entrambi finiti a Serpeverde per lo sgomento di tutti Weasley e non capiva perché, la più piccola dei figli di Harry si ostinasse ora a dargli del lei.  
-Draco- ripose assorto.
Lily annuì come per dargli ragione, ma non disse nulla.
-Quindi, fammi capire, sei interessata a entrare nel mio laboratorio? -
-Sì, penso sia uno sbocco interessante per la mia carriera-
Draco annuì, sapeva bene che quel posto era ambito, ne era oltremodo orgoglioso. Lui stesso era stato l’artefice di tutto. Quando il ministro in persona gli aveva affidato un dipartimento tutto suo dove creare pozioni curative e altre che potessero servire per il fabbisogno dell’intero stato, si era rimboccato le maniche e messo a lavoro. Riceveva ogni santo giorno lettere, di amici, amici di amici e conoscenti, che chiedevano una raccomandazione per poter entrare nel progetto.
Lily Potter invece, aveva chiamato la sua segretaria e non aveva la ben che minima lettera di raccomandazione. Eppure, avrebbe potuto averne a migliaia.
-Se con ricordo male, hai ricevuto  ben 12 Eccezionale. Se non fossi così simile a tua madre, direi che potresti benissimo essere scambiata per figlia di mia moglie-
Lily sembrò turbata, ma non parlò osservando ancora il mago davanti a se.
-Va bene, ho sempre bisogno di nuovi pozionisti e sono certa che mio figlio Scorpius e tuo fratello saranno felicissimi di averti con loro.
Lily non sembrò più sicura della sua scelta e lo capì quando seguendo Draco Malfoy venne condotta nel laboratorio.
 
Eccoci qua a guardare le nuvole
Su un tappeto di fragole
 
Albus era entusiasta e Scorpius non riusciva a frenare la sua felicità, sembrava a tutti gli effetti un Weasley e questo lo sconcertava. Lui tra tutti, era il meno Weasley che conosceva, capelli scuri, occhi verdi, Serpeverde, pozionista. Invece, eccolo esternare affetto a sua sorella, che ora lo guardava esterrefatta. Forse in vent’anni che si conoscevano, Lily non aveva mai ricevuto un abbraccio dà Al. Erano sempre composti, rispettosi dei propri spazi. Scorpius li aveva osservati come si può osservare uno spettacolo naturalistico raro, due pianetti simili ma estremamente diversi in forme e colori.
La Potter sembrava imbarazzata, si toccata i capelli con veemenza e ascoltava suo padre presentarla a tutti, anche se, visto il comportamento di Al, tutti sapevano chi fosse. Mai, pensò Scorpius, aveva notato un emozione sul suo volto, forse, a volte, era infastidita per alcuni commenti che era certo aveva sentito, ma nulla che la facesse sembrare umana. Eppure era certo respirasse, le sue labbra rosso fragola ricordò, erano calde. Era viva e ora era davanti a lui, ancora una volta.
 
 
Come si fa
A spiegarti
Se mi agito
E mi rendo ridicolo
 
Non era riuscito a frenare l’entusiasmo di Albus e ora tremava per quella festa a sorpresa che aveva convolto persone che si era sincerato di non vedere più. Invece, eccolo lì, nel giardino dei Potter intento ad ascoltare le innumerevoli minchiate che James, il primogenito di Harry, raccontava delle sue fantasmagoriche missioni.
Ricordava che Al gli aveva detto che suo padre, non era molto convinto dell’affidabilità di James, ricordava quanto fosse testa calda. Era solito portare il caos a Scuola, chiusi dentro un castello, immaginò quanto potesse essere fuori controllo durante una missione.
Per questo era sempre affiancato o da Harry o da Ronald, l’ex di sua madre, il padre di Rose, la ragazza che da quando aveva memoria era innamorata di lui e che lui, sistematicamente ignorava. Eppure Rose era molto simile a Lily, aveva lunghi capelli rossi più chiari rispetto a quelli rosso rubino di Lily. Il viso era minuto e cosparso di lentiggini, era solita parlare a raffica e solo per questo Scorpius non amava averla tra i piedi e cosa ancora più fastidiosa i suoi grandi occhi azzurri non smettevano di fissarlo.
-Sta arrivando- la voce di Ginny lo ridestò e rimase seduto mentre tutti attorno a lui entusiasti si riversarono in prossimità del punto in cui lei, era solita materializzarsi.
-Sorpresa- le urla l’accolsero e lo vide lo sgomento in quegli occhi verdi, lo sentì il disagio di essere baciata e abbracciata e non poté che sentirla la sua agitazione quando James la fece volare.
I loro occhi si incontrarono e non riuscì a fare altro che sollevare il calice e brindare a lei, senza mai distogliere gli occhi dai suoi.
 
Tu parlami
Stringimi
E poi fingi di amarmi
 
Lo immaginava che quella fosse una pessima idea e infatti, la festeggiata, era rimasta alla festa per quanto: due minuti.
Si era volatilizzata in un secondo, asserendo una delle scuse più banali che avesse mai sentito, ma era certo che negli anni ne avesse usate di migliori, semplicemente quella sera sembrava essere priva di idee troppo sconvolta per tutto.
-Probabilmente stai rimpiangendo la vita d’avventura in Brasile-
L’aveva raggiunta nel posto più impervio e quindi più probabile conoscesse. Il tetto dei Potter era invisibile dal giardino, alto almeno trenta metri, poteva essere raggiunto da una scala a chiocciola che si trovava nella soffitta.
Lily sorrise appena e non sembrò sorpresa nel vederlo lì.
-c’hai messo molto per liberarti- disse continuando a guardare il cielo carico di stelle.
-Rose mi ha bloccato con degli aneddoti su degli ex compagni-
-Immagino, tu non sappia nemmeno di chi stesse parlando- disse Lily.
Scorpius rise scuotendo la testa, era tipico che, non ricordasse mai i nomi delle persone. A stento ricordava quelli degli Weasleye e sua madre l’aveva costretto a frequentare fin da piccolo.
-Già-
-Rose è ancora letteralmente persa per te- riferì e non sembrava affatto infastidita e questo gli diede fastidio.
-Già-
-In questi anni hai continuato a evitarla con cordialità, immagino-
-Non ho mai avuto interesse, lo sanno tutti-
-Mio fratello c’ha sperato, ricordo che alimentava la sua cotta dicendole che poteva comportarsi in alcuni modi per attrare la tua attenzione-
Scorpius girò il capo per osservarla meglio. Da lì, Lily, era se possibile ancora più bella e il profumo inconfondibile inebriava i sensi di Scorpius.
Non avevano mai avuto un così lungo scambio di parole a che ne avesse memoria, le piaceva. Se possibile le piaceva sempre di più e non sembrava passato nemmeno un attimo da quando non la viveva ogni giorno in sala comune o agli allenamenti, invece di anni ne erano passati quattro.
-Avrebbe dovuto consigliare qualcun’altra –
Lily finalmente sorrise, le sue labbra si incresparono appena e i suoi occhi, quei bellissimi occhi da gatta, si posarono sul suo viso.
-Io non ne ho bisogno- rispose in un sussurro.
E lui annuì ansimando quando, per la seconda volta, le sue labbra si posarono sulle sue.
 
In una foto un po' ingiallita
È tutto quello che ho
È non capisco se ridevi o no
 
 
Ad un bacio delicato se ne aggiunse uno più spinto e non servì dirsi nulla perché bastò guardarsi e finalmente vedersi come mai era successo.
Le parole non erano importanti.
Non erano i tipi da sprecarle. La sua pelle sapeva di buono, la sua bocca di fragola i suoi sospiri il paradiso.
-Ti ho aspettata- ammise stringendola a se.
-Potevo non tornare- rispose lei.
-lo so, ma ti ho aspettata comunque- finì.
Lily sorrise sfiorandogli le guance riportando indietro le ciocche che ricadevano sulle tempie.
-Ho sempre pensato fossi troppo venerato, non volevo accrescere il tuo ego ancora di più-
-Quindi hai preferito ignorarmi-
-Così ho attirato la tua attenzione, mi pare- replico lei divertita, osservando il broccio tipico dei Malfoy.
-Avresti però, ottenuto molto prima, tutto questo - rispose lui e gli occhi di Lily si accesero di una strana luce.
-Oh Malfoy, dovresti saperlo, a noi Potter piacciono le conquiste, il tutto e subito non è contemplato-
E lui finalmente rise, stringendola a se e baciandola ancora prima di approfondire ancora di più la loro conoscenza.
 
Qui trafitto
Sulla terra
Steso
Me ne sto aspettando di volare un po'
   
 
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