-Ma
guardatelo come tiene stretto il suo zainetto…- si
avvicinavano, lo scrutavano.
Mikey
si appoggiò al muro dietro di sé, senza via
d’uscita. Non poté che stringere il
suo zaino.
-Ascoltaci
bene, pivello… Se vendi questi film, immagino che ci fai dei
soldini…-
-N…
No…-
-Allora
lascia fare a noi… Mettiamoci in
società…-
-Non…
No-non c-c-credo che sia… F-f-f-f-f-fattibile…-
I
ragazzi risero di gusto, a quella debole replica. Mikey non ebbe il
coraggio di
ribattere.
-Non
fare lo stronzo, moccioso. Dacci quei film-
-Non…
Posso…- cercò di farsi forza. Il risultato fu di
ritrovarsi sbattuto al muro,
con una mano che gli stringeva convulsamente il colletto della
maglietta.
-Sentimi
bene, poppante- disse il più grosso dei ragazzi
–Non ti conviene provocarci-
Gerard
camminava da solo, per le periferie, da solo. Aveva deciso che era
meglio
dividersi, in modo das trovare più in fretta suo fratello.
Ma perché si era
arrivati a questo punto? Perché si comportava
così? Perché faceva stare così in
pena tutti quanti?
Di
colpo quello non fu più un problema. Sentiva delle risate,
in fondo alla
stradina semibuia. Dei ragazzi che accerchiavano un altro ragazzino,
che
chiudeva gli occhi per la paura, con un labbro sanguinante.
Che
cazzo stavano facendo a Mikey quelli là?
-Lo
tiene stretto lo zaino, lo stronzetto…-
-Dagli
qualche calcio in più-
-Proprio
lì sotto, così si arrende!-
-CHE
CAZZO STATE FACENDO, VOI?!-
I
bulletti si voltarono svogliati, verso la figura stanca di Gerard, ma
arrabbiata. Furente.
Ray,
appostato nelle vicinanze a cercare Mikey, sentì delle voci
strane, qualcosa
che non andava. Dietro l’angolo, vide distintamente Gerard
che cercava guai con
dei ragazzi più grossi di lui, e… Mikey!
L’aveva trovato!
Però
doveva fare qualcosa, altrimenti c’era il rischio di finire
all’ospedale, o in
questura. Diede un colpo di telefono, appartandosi poco lontano, a
Frank,
dicendogli di spargere la voce a Bob, per poi intervenire.
Improvvisando.
-¡Oh,
qué suerte!
Alguna forma de vida inteligente! ¿Podría usted
ayudarme?-
I
ragazzi lo guardarono sbalorditi senza
capire una parola. Gerard sorrise sotto i baffi, era un ottimo
diversivo e Ray
era arrivato al momento giusto. Il problema era Mikey.
-Ma R…-
Gerard, preso alla sprovvista, gli
diede un calcio allo stomaco.
-Stai zitto e reggi il gioco- disse
sottovoce.
-Yo
estaba buscando una persona con una maleta con dinero en su interior.
¡Mi
dinero! ¿Te imaginas? ¡Qué terrible!
¡Ayúdame!-
-Che diavolo sta dicendo…?-
-Ho capito solo dinero… Ci sono di
mezzo i soldi…?-
Uno dei ragazzi si avvicinò a Ray
–Soldi… Dinero…?-
-Sí,
mi dinero! Me han robado! No puedo ir a casa sin que la maleta! Si
alguna vez
te ayudó a pagar!-
Pagar…?
-Che ne dite…?-
-Bè, dipende quanti soldi sono…-
-Quanto dinero?-
-Muy,
mucho dinero! Llenos de dinero!- si sbracciò,
cercando di rendere l’idea.
Quei bulli stavano seriamente pensando
di offrirsi per scroccargli o rubargli loro stessi la valigia,
togliendo
l’attenzione da Mikey.
-Mikey… Ora ci alziamo piano piano e ce
la diamo a gambe levate… Ce la fai…?-
-Mi hai fatto male, fratellino…-
-Così impari. Ora muoviti-
Però uno del gruppo se ne accorse.
Troppo bello per essere vero.
-Dove credete di andare voi?-
-Mikey, vai via!- Gerard rimase lì
fermo, non doveva assolutamente far in modo che Mikey venisse preso. A
costo di
prendersi i pugni come stava succedendo. Eppure, contrattaccava, senza
nemmeno
pensare a quello che stava succedendo.
-Quindi anche questo spagnolo sta con
loro… Che fregatura…-
Ray era pronto per il peggio, ma
dall’alto, letteralmente dall’alto,
arrivò la salvezza.
Delle semplicissime, lattine di Coca
Cola vuote.
-Qualche problema, amigo?-
Frank!
E Bob! Proprio al momento giusto!
-Ma…-
-Non
ve l’aspettavate un’entrata così
teatrale, eh? Ma modestamente questa scena
necessitava di personaggi strabilianti come noi!- disse Bob, facendosi
passare
sottomano un paio di lattine.
-Allora
vai avanti tu, Bob. Io vi raggiungo subito- disse Frank, correndo via
-Con
moooooooolto piacere, Frank!- scese dalla scala che era nei paraggi del
palazzo, sicuro di sé.
-Cercano
rogne, questi idioti?-
-Io
dico che ti stai sbagliando-
Neanche
il tempo di ribattere che una spruzzata di Coca Cola in faccia a uno
dei
ragazzini.
-Aaaaaah!-
-Ehi,
funziona davvero!-
E
in quel momento arrivò Frank, facendo rotolare velocemente
delle lattine verso
gerard e Ray
-Sicuro
che funzionerà?- chiese Ray
Frank
sorrise, agitando la lattina, aprendola in faccia a quello che gliene
stava per
dare.
Anche
se era un piano di fuga assurdo, renderli momentaneamente ciechi con la
Coca
Cola si era rivelato perfetto. Loro se l’erano svignata,
nascondendosi tra la
folla, per poi riposarsi in un luogo sicuro. Con Mikey. Finalmente.
-Gerard…-
Gerard
alzò una mano, e Mikey strinse gli occhi. Ma non ricevette
nessuna botta.
Nessuno schiaffo.
-Accidenti
a te, Mikey… Sono troppo stanco per picchiarti…-
ma per abbracciarlo non lo
era. E nemmeno per piangere.