Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: HoneyNeechan    24/10/2021    0 recensioni
Avevi sempre avuto paura. Paura degli altri, paura di sbagliare nel fare le faccende, paura di parlare.
Forse quella era la tua paura più grande. A nessuno era mai piaciuta la tua voce, così innaturale e decisamente opposta rispetto al tuo gender. Persino ora che eri relativamente al sicuro, insieme alle persone che ti avevano liberato, non riuscivi a parlare. Le tue paure non volevano abbandonarti nemmeno per un secondo, nonostante la tua nuova famiglia facesse di tutto per metterti a tuo agio.
Una persona in particolare non aveva ancora mollato la presa, rispetto agli altri che, una volta capito che non ti saresti lasciato andare avevano deciso di comune accordo di lasciarti in pace e di non darti pressioni: Ace.
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Portuguese D. Ace
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La famosa prossima volta si rivelò nei 2 giorni seguenti.
Vi trovavate nella stanza di lui, mentre stavate esaminando insieme i rapporti sulle scorte di cibo e vettovaglie varie che avevi redatto.
- Hai fatto un buon lavoro! -, disse Marco dopo un pò, posando i fogli sulla scrivania e levandosi gli occhiali, rivolgendoti un lieve soddisfatto sorriso.
- Grazie -, lo ringraziasti chinando leggermente il capo in avanti, felice di aver fatto un buon lavoro con il tuo primo rapporto.
- Bene, ora visto che abbiamo finito con questo -, Marco si allontanó dalla scrivania venendo verso di te, sorprendendoti, - Penso che potremmo finire il discorso irrisolto dell'altra volta -.
- Uh.. Discorso irrisolto? N-Non so cosa intendi Marco -, eri decisamente confuso dalle sue parole, ma la nebbia si dissipó dalla tua mente quando lui, in un gesto che tradiva un poco la sua impazienza, ti prese e ti attiró a sè, stringendo le sue mani attorno ai tuoi fianchi, stringendoli leggermente e facendoti sobbalzare con un piccolo stridio, subito seguito da alcune risatine.
Uh oh...
- Oddio, ti ho appena toccato e sei già in agitazione? -, ti stuzzicò, tracciandoti lunghe e delicate linee su e giù per i fianchi, suscitandoti ancora più risate, anche se cercavi con tutte le tue forze di non arrenderti.
- M-Marc-ohoh! Aspetta-aspetta-aspetta! -, provasti a protestare e a liberarti, ma per quanto le sue mani fossero gentili la sua era una presa solida, che non lasciava scampo. Se ci aggiungevamo anche il fatto che più ridevi e più le tue forze venivano meno allora...
Bastarono pochi secondi, qualche altro colpetto qua e là sulla pancia, e stavi già crollando a terra sia perchè non ce la facevi più a stare in piedi, sia perchè il tuo corpo stava cercando in tutti i modi di sfuggirgli. Ma Marco non ti lasciò, colse invece l'occasione per prenderti tra le braccia e metterti sul suo letto, seduto accanto a te, dandoti un po' di tempo per riprendere fiato.
- Perché l'hai fatto? -.
- Mi pare di avertelo già detto l'ultima volta -, rispose lui, inclinando leggermente la testa di lato con un sorrisetto, - Mi piace la tua risata. Volevo sentirla ancora -.
Nonostante l'imbarazzo del momento, la domanda ti venne spontanea: come poteva averti sentito ridere se non ti eri mai lasciato andare davanti agli altri?
Il sorriso di Marco si fece leggermente imbarazzato mentre spiegava cosa era successo qualche giorno prima del vostro momento da soli nella cucina.
Era diretto verso camera di Ace per rimproverarlo di aver nuovamente trafugato del cibo dalla dispensa senza permesso e vi aveva sentito chiacchierare. Spinto dalla curiosità aveva accostato l'orecchio alla porta, un'indiscrezione che in altri casi non si sarebbe mai permesso di compiere, se non fosse che aveva colto una frase di Ace che aveva suscitato il suo interesse.
- Allora ammetti che ti piace! -.
- Ti ho già detto che ti sbagli. A me lui non piace... quantomeno non in quel senso -.
- Perché mi risulta difficile crederti? -
- Perché sei sciocco e testardo -
Ci furono alcuni secondi di silenzio prima che Ace parlasse di nuovo, con un finto tono offeso. - Ritira quello che hai detto! -
- Non lo farò -
- È meglio se lo fai, altrimenti... -
- Oppure cosa? -
- Ti faccio il solletico~ -.
Altri secondi di silenzio e poi...
- A-Ace non ci prov-ahahahahah! Nohohohoh! -.
Alla menzione del momento in cui stavi ridendo, non riuscisti a reprimere un piccolo sospiro mentre ti coprivi la faccia per nascondere la tua espressione imbarazzata. - Non posso credere di aver fatto questa misera figura... -.
Marco ti prese gentilmente una mano, allontanadola dal tuo viso, rassicurandoti sul fatto che non c'era nulla di cui vergognarsi. - Hai una risata davvero bella scommetto che anche a tutti sulla nave piacerebbe sentirla -, quelle parole ti fecero sorridere, ma distogliesti ancora una volta lo sguardo da lui, ancora troppo in imbarazzo.
- E parlando di cose che qualcuno vorrebbe sentire -, aggiunse, prendendoti le mani e bloccandole insieme in una delle sue, bloccandoti nuovamente giù sulle lenzuola, riprendendo a solleticarti i fianchi con la mano libera, - Sono molto curioso di questa persona che ti piace. Ti dispiace condividere il nome del fortunato? -.
- Nohohohohoh M-Mahahahrrccohohohoh! Fermati fermati!! -, questa volta non avesti il tempo di cercare di contenere la tua risata; provasti a divincolarti da lui ma senza successo.
- Eddai ~ Sei sicuro al 100% di non volermi dire chi è~? -, ti stuzzicò, iniziando a punzecchiarti anche le costole, facendoti urlare e contorcerti ancora di più. - O forse posso semplicemente andare a chiedere ad Ace -.
- Non ci provar-eheheheh!!! -, desti uno strillo ancora più forte a quella "minaccia", già immaginando l'imbarazzo che sarebbe conseguito a quella rivelazione.
Peccato non sapessi che Marco era rimasto abbastanza a lungo fuori da quella porta da sentirti confessare, tra una risata e l'altra mentre Ace ti faceva il solletico, che avevi una cotta proprio per il Primo Comandante in persona.
E la cosa non avrebbe potuto renderlo più felice. Gli piacevi. Molto. E voleva assolutamente conoscerti in ogni piccola sfaccettatura del tuo carattere. Ma non aveva potuto a causa della tua estrema timidezza così aveva  iniziato a guardarti da lontano, studiando ogni tuo movimento, imparando a conoscerti con gli occhi degli altri.
Eri gentile con tutti, dedito al tuo ruolo in quella troupe, sempre pronto ad aiutare. Eri una persona calma e riflessiva che amava la solitudine ma che non si allontanava mai dagli altri se volevano avvicinarsi per creare un contatto. Accoglievi tutti con un sorriso, ascoltandoli in silenzio, lasciando che le tue energie positive assorbissero le loro negative senza chiedere nulla in cambio.
Tutti questi lati di te lo avevano conquistato, e dal momento in cui aveva realizzato che ricambiavi i suoi sentimenti aveva aspettato l'occasione per affrontare l'argomento.
Ed ora eccovi lì, a giocare come due bambini sul suo letto, lui che ti "tormentava" e tu che lo pregavi di smetterla.
- Se ne hai davvero abbastanza, posso suggerirti di confessare? Altrimenti possiamo stare qui anche tutta la notte~ -.
- NO! No, per favore no! Te lo dirò! -. 
Passarono secondi di silenzio, durante i quali lui aspettò con calma che ti riprendessi, ma di trovare anche il coraggio di confessare tutto.
Alla fine, con un ultimo sospiro e chiudendo gli occhi per la tensione, ti decidesti a formulare quella risposta.
- Sei tu. Tu mi piaci -.
Passarono altri interminabili momenti, fino a quando Marco non ti tirò dolcemente verso di sè, chiudendoti fra le sue braccia e posandoti un lieve bacio sulla fronte. - Anche tu mi piaci, lo sai? -.
Rimanesti completamente sbalordito da quella risposta.
- Che cosa?? -
- Mi piaci anche tu -, ripeté, alzandoti il ​​mento per guardarti negli occhi, regalandoti un dolce sorriso. - Non ne sei felice? -.
- Cosa... Sì! Certo che lo sono! -, e lo eri davvero. Non avresti potuto desiderare un finale migliore per quella storia!
Marco invece era di tutt'altro avviso, dato che ti ritrovasti nuovamente disteso sul letto, con lui che ti sovrastava totalmente con un sorrisetto molto poco rassicurante sul viso.
- Che ne dici di festeggiare allora? Ho ancora voglia di sentire quella tua splendida risata~ -.
Non ti lasciò il tempo di replicare, ma questa volta non t'importava più di tanto.
Se quello era il prezzo da pagare per stare con lui, ti andava più che bene!
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: HoneyNeechan