Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: ohmyrose    10/11/2021    0 recensioni
« Non preoccuparti Suga è fatto così: ringhia alle ragazze che trova carine. » commenta Hobi senza provare a trattenere una risata divertita.
« Ed anche agli zombie. » aggiunge Jin annuendo con convinzione.
« Io non credo di aver-... capito. » mormora, dunque, Lux limitandosi a sospirare profondamente.
« Ed io invece vi sento. Vogliamo parlare di voi che vi ammutolite davanti alle ragazze? » sì, adesso anche Suga si era unito a quella conversazione particolarmente invadente per i gusti della ragazza.
Un sospiro abbandona le labbra di Namjoon che in tutta risposta si mette in piedi per provare a richiamare l'attenzione su di sé.
« Avete finito? Sembrate avere dieci anni in tre. »
« Oh, tranquillo Raaaap Monster, adesso tocca a te. Chi ha il video di Namjoon-huyng che rompe gli occhiali? » ecco che JK torna a prendere il comando della discussione.
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Lux Parker, ultimo anno nella facoltà di medicina alla Columbia viene presa per uno scambio con l'università di Seoul ed è li, lavorando per la HYBE, che entrerà in contatto con i ragazzi che le cambieranno la vita.
Uno di loro in particolar modo riuscirà ad insinuarsi nel suo cuore facendo crollare ogni sua certezza.
Genere: Angst, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jung Hoseok/ J-Hope, Kim Namjoon/ RapMonster, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4. 
Scusa il casino

Il rientro a casa era stato più faticoso di quel che Lux avrebbe mai immaginato, considerato che si era ritrovata a sbagliare linea della metro ed a dover scendere un paio di isolati prima del campus universitario. Poco male, se non fosse stata terribilmente stanca e desiderosa di mettere le proprie ciabatte per stare in casa. Insomma il suo primo giorno non era stato poi così male, anzi, tutto il contrario ed infatti aveva cercato di evitare di gongolare troppo quando le hanno fatto firmare il contratto dopo un breve colloquio. Li alla Hybe erano stati davvero gentili e questo voleva dire che fino al termine del proprio periodo di scambio il lavoro era assicurato e che adesso poteva essere un po’ più serena. L’ambiente di lavoro era davvero tranquillo, il Dottor Sung si era dimostrato più che lieto di avere qualcuno al proprio fianco che l’aiutasse con quel genere di cose e Lux era stata davvero entusiasta di cercare di dare una mano come meglio avrebbe potuto anche perché era un’esperienza importante. Quel che aveva capito solamente dopo, però, era che tutta quell’azienda ruotava attorno ad un famoso gruppo musicale e lei, stupidamente, non aveva saputo collegare le due cose inizialmente, anche perché chi mai glielo avrebbe detto che li lavoravano i BTS? Sì, effettivamente si sarebbe dovuta informare meglio, questa era colpa unicamente sua, ma a propria discolpa avrebbe tanto voluto dire che a lei non faceva né caldo né freddo poiché si ritrovava ad essere totalmente impreparata sulla questione. La musica le piaceva eppure aveva sentito soltanto qualcosa alla radio, senza mai approfondire. Il vero cambiamento era avvenuto mentre camminava in compagnia del proprio superiore rendendosi conto che in alcuni poster e gigantografie che vi erano nella sede, perché si era impegnato personalmente di farle fare un giro per la sede, ecco che c’erano quei ragazzi che aveva visto in tv di sfuggita, compreso i ragazzi dell’ascensore. 
Insomma era stato da stupidi non riconoscerlo, ma a sua discolpa Lux non era molto attenta a queste cose ed infatti ha sperato vivamente che il resto della visita andasse bene perché non era in grado di accettare l’ennesima figuraccia con qualche suo superiore. Ed invece il destino aveva voluto diversamente perché davanti l’uscita aveva incontrato quel ragazzo, accompagnato da altri due suo amici facenti parte di quel gruppo. Perfetto, doveva ammetterlo, era tutto terribile e lei ha cercato di mantenere un’aria stoica mentre si presentava e cercava di nascondere il proprio imbarazzo davanti JHope e Jimin, entrambi decisamente più carini di quel che avrebbe mai potuto immaginare. 
E poi Suga se n’era andato via alla svelta senza dire niente dopo essersi presentato: sicuramente doveva essergli sembrata terribilmente antipatica, altrimenti non si spiegava quell’atteggiamento così scontroso nei propri confronti. 
« No, aspetta, sul serio hai conosciuto quel gran figo di Jimin? Insomma è un dio sceso in terra, credimi.» aveva commentato Elise dopo aver ascoltato il suo racconto annoiato mentre preparavano la cena. 
« Sì—… ed anche JHope e Suga e credo di aver incrociato un’altro di loro mentre ero in ascensore. » aggiunge con poca enfasi Lux intenta a tagliare le proprie verdure. « Era molto alto.»
« Oh allora lui era assolutamente Rap Monster.»  ed un sospiro abbandona le labbra della mora che rivolge uno sguardo a Lux. « Sai dovresti ritenerti fortunata. Sono una delle maggior band conosciute in tutto il mondo, un po’ come i Backstreet boys od i One Direction.»
« Io avevo una cotta per Harry Styles—…»  si lascia sfuggire la biondina prima di ricambiare lo sguardo. « In realtà non penso li vedrò molto, io sono l’assistente del Dottor Sung, nulla di particolare. Mi ha anche dato una stanza dove poter studiare, di solito è piuttosto tranquilla la situazione.»
« Io amavo Liam Payne, erano davvero dei fighi. Perché non parli di nuovo con Jimin? Lui è così bello e perfetto e secondo me è anche un ottimo baciatore.»
No, ecco che quell’ultima affermazione costringe Lux ad inarcare un sopracciglio confusa. 
« E da cosa lo deduci, Elise? »
« Vuoi che ti prenda qualche loro video? In giro si vedono ovunque.»
No che non voleva vedere dei video, avrebbe reso tutto ancora più imbarazzante e sicuramente molto meno professionale rispetto al rapporto che Lux voleva mantenere.  Quindi s’appresta a scuotere il capo mentre ripone la ciotola con l’insalata sul piano della cucina comune. 
Poco lontano da loro le tre M stanno ancora giocando ad i videogiochi e Lux non ha poi tutta questa voglia di continuare quella discussione, anche perché ha prontamente evitato di raccontare di quel piccolo incidente in ascensore e di quanto deve essere stata sulle scatole a Yoongi.
« Allora secondo me questo fine settimana è giusto che portiamo Lux in uno dei nostri pub, che ne dite?»  ecco che la voce di Dylan sembra riuscire a distoglierla dai propri pensieri costringendola a rivolgere lo sguardo verso di loro. 
« Intanto cerchiamo di arrivare al fine settimana, che ne dite?! » ci prova davvero a smorzare un po’ quell’entusiasmo, perché conoscendosi non avrebbe voluto far molto se non guardare una serie su netflix, ma questo evita di dirlo. 
« Andiamo è deciso. Tieniti pronta, Parker.» aggiunge Robbie facendole un rapido occhiolino che non sembrava ammettere alcuna replica. 
« Esatto, visto che non vuoi socializzare a lavoro per lo meno socializza con noi, siamo molto più simpatici di quel che mostrano loro tre.»  ed Elise indica i tre ragazzi intenti ad urlare davanti la televisione ed il videogioco. 
« EHI! Noi siamo simpaticissimi.»  urla Dylan per farsi sentire. « Forse Carter un po’ meno ma io e Robbie lo siamo.» 
« Io neanche volevo conoscervi.»  la voce onesta e bassa di Carter giunge alle orecchie delle ragazze che cercano di trattenere una risata ma alla fine falliscono miseramente. 
Per lo meno l’ambiente nel proprio dormitorio non è poi così male, anzi, quei quattro sembrano essere la giusta distrazione per quella nuova vita alla quale Lux si sta lentamente affacciando. 
E forse iniziava a piacerle. 

L'indomani...

Il giorno successivo in ospedale era stato un continuo viavai di cartelle cliniche e nuovi ricoveri che la stessa Lux aveva dovuto gestire con il proprio superiore, limitandosi a prendere appunti ed a muoversi piuttosto rapidamente per i reparti senza avere un attimo di tempo per fermarsi. Era stanca, ovviamente, e non era neanche riuscita a pranzare perché il proprio turno alla Hybe iniziava alle 13 quindi doveva anche sbrigarsi. Un ragazzo più grande le aveva suggerito di andare in bicicletta segnandole un percorso alternativo che le avrebbe consentito di perdere meno tempo ma lei, non avendo biciclette per il momento, si è ritrovata ancora una volta a dover scegliere i restanti mezzi pubblici così da non fare tardi a lavoro, doveva comunque essere sempre pronta e preparata. Quindi ha fatto tutte cose di fretta e finalmente alla Hybe è riuscita a sedersi in quella che sembra essere la sua piccola stanzetta. L’hanno fatta sistemare accanto allo studio del Dottor Sung, così da permetterle di avere sempre un collegamento diretto con l’uomo, anche perché da quel che aveva capito anche lui aveva altre cose da fare, fra cui scrivere articoli sulla sua specialistica. Insomma, era un uomo impegnato e sapeva bene quel che voleva dire lavorare in un simile ambiente. 
Così con lo stomaco che sembra iniziare a stringersi per i morsi della fame ecco che Lux finalmente riesce a sedersi sulla propria scrivania non prima di essersi andata a prendere qualcosa da bere alla macchinetta più vicina. Ancora non conosce bene quel posto e non fa altro che guardarsi intorno con aria palesemente curiosa ed allo stesso tempo sorpresa: Elise aveva ragione, quei ragazzi erano famosi in tutto il mondo ed avevano un impero sotto di loro ed alle loro figure. Era incredibile constatare quante persone, però, lavorassero da quelle parti fra cui la stessa Lux, sebbene in misura decisamente minore. Era forse anche abbastanza curiosa di sapere che cosa avevano in programma, non che lei ne capisse, ma secondo la scheda che le avevano mandato via email ci sarebbero state prove di ballo, cambi d’abiti, possibili prove per nuove canzoni e tutto quello che ci si aspetta da figure di questo calibro. Lei, invece, si sarebbe dovuta limitare a monitorare da lontano insieme ad Dottor Sung sperando di non dover intervenire se necessario. 
Poco male, questo voleva dire che aveva molto più tempo per studiare ed infatti aveva fatto più che bene a portarsi dietro i libri anche solo per provare a sottolineare qualcosa. 
La scelta alle macchinette sembra richiedere più del previsto, considerato che non sembra conoscere nessuna delle bevande, fatta eccezione per un qualcosa che le può sembrare del tè, sebbene lei lo preferisca caldo. Quindi è con tranquillità che seleziona la bottiglietta prendendola con cura e ritornando lentamente verso la propria stanza. 
Si scioglie i lunghi capelli biondi che ricadono sulle spalle, così da poter essere anche più tranquilla, mentre tira fuori anche parte dei propri libri che ripone sulla scrivania assieme al proprio tè. 
Eppure ecco che sente un lieve bussare alla propria porta, cosa che spinge la ragazza a volersi di scatto, rischiando di far cadere i propri libri. 
Nel voltarsi, però, gli occhi nocciola di lei si ritrovano ad intercettare lo sguardo incuriosito di quel tipo che aveva visto in ascensore il giorno prima, quello alto e contro il quale era quasi andata a sbattere. Diamine, perché tutti quei ragazzi uscivano così all’improvviso?
« Scusa, non volevo spaventarti. » si affretta a spiegare lui notando la reazione di Lux che, in tutta risposta, scuote il capo. 
« N—… no, tranquillo non mi hai spaventata ero solo soprappensiero.»
« Sicura? Ad ogni modo mi scuso se faccio irruzione qui ma abbiamo le prove e mi hanno detto di chiamarti prima di andare in sala.»
Perché si stava susando?
Lui era così gentile e soprattutto quello era il lavoro di Lux che sembrava averlo dimenticato per qualche istante. E poi dovevano andare in sala? Sì, a quanto pareva non aveva controllato l’orologio quindi questo voleva dire che era in ritardo sulla tabella di marcia, cosa che la spinge ad abbandonare rapidamente i libri sulla scrivania. 
« Perdonami, non avevo controllato l’orario e—… scusami tu.»
« No, non devi preoccuparti sulla scheda iniziamo fra mezz’ora ma di solito andiamo prima.»  commenta il ragazzo mostrandole un sorrisetto prima di ricordarsi. « Io, comunque, sono Kim Namjoon, piacere di conoscerti.»
Sì, era esattamente il ragazzo di cui Elise le aveva parlato ed adesso che lo guardava bene era ben più alto di quanto avesse notato e poi quei muscoli. 
« Piacere io invece sono Lux Parker.»
« Sì, lo so chi sei—… cioè non che ti abbia spiato od altro, intendiamoci.»  s’affretta ad aggiungere lui distogliendo lo sguardo. « Solo che mi hanno avvertito del nuovo assistente medico quindi io ho—… intuito fossi tu. »
Tutte quelle spiegazioni non richieste fanno sorridere Lux che si ritrova in imbarazzo tanto quanto quel tipo, così ecco che annuisce anche piuttosto rapidamente prima di afferrare il proprio telefono e metterlo in tasca, pronta per andare. 
« Se vuoi ti faccio compagnia e ti dico che potrei aver intuito chi tu sia.» azzarda lei mordendosi il labbro inferiore. 
« Già, la gigantografia all’ingresso non penso lasci troppi dubbi.» sdrammatizza Rap Monster prima di farle chiaramente segno d’avanzare prima di lui al di fuori dalla porta, come farebbe un vero gentiluomo. 
« Esatto quindi siamo pari.»  ammette Lux lanciandogli uno sguardo di sbieco non sapendo bene dove dirigersi adesso. 
Namjoon chiude la porta e poi s’appresta ad affiancarla ed è ben visibile la sostanziale differenza d’altezza che intercorre fra di loro, cosa che un po’ avrebbe messo in imbarazzo chiunque.
« Perfetto, siamo pari. Vieni con me ti faccio strada fino alla sala prove e—… non volevo interrompere le tue letture. »
« In realtà era studio, ma non fa niente. Posso farlo dopo.»
« Oh—…» è decisamente sorpreso notando il suo guardo ed allora si passa una mano fra i lunghi capelli tendenti al biondo. « Sei una studentessa?»
« Già—… sono qui per il mio anno di scambio con la Columbia e sono a medicina. Quindi è per questo che mi hanno presa qui.»
Namjoon sembra rimanere qualche istante in silenzio, come a voler processare quanto gli è appena stato detto ed alla fine annuisce con convinzione mostrandole un sorrisetto sghembo mentre inizia a muoversi tranquillamente fra quei corridoi da lui particolarmente conosciuti. 
« Fantastico se hai bisogno di una mano per—… non lo so, per qualsiasi cosa non esitare a chiedere, d’accordo Signorina Parker?»
Sempre così gentile tanto da ritrovarsi quasi ad arrossire per quelle parole e quell’aiuto che le viene offerto in maniera così spontanea. 
« Chiamami Lux e ti ringrazio davvero tanto sei così gentile e non potrei mai disturbarti, avrai così tanto da fare. »
« Tu non preoccuparti e fidati di me. So cosa si prova ad essere senza appigli certe volte—…» quell’ultima frase pronunciata da Namjoon e rimasta a mezz’aria lascia Lux leggermente perplessa il che la porta quasi a preoccuparsi per lui. 
Esita mentre schiude le labbra per chiedergli se fosse tutto apposto ma ecco che il sorrisetto del ragazzo la blocca nuovamente costringendola a rimanere senza parole. 
Insomma, perché è così carino oltre che ad essere gentile? 
Lungo il resto del percorso si ritrovano a parlare di altro, lui le ha raccontato di quanto sia difficile riuscire a conciliare tutto e lei ha concordato, spiegando quanto avrebbe dovuto fare in questo periodo. Era anche piacevole parlare con Rap Monster e le sono bastati pochi minuti ed una passeggiata fino alla sala da ballo per rendersene conto e soprattutto per rendersi conto di quanto avrebbe dovuto fare attenzione perché non può minimamente rischiare di prendersi una sbandata per qualcuno di loro, è totalmente impensabile. Da ogni punto di vista. 
« Bene, eccoci qui. Io—… mi scuso in anticipo se li dentro ti sembrerà un casino e non posso neanche dirti che normalmente le cose vanno diversamente.»
« Tranquillo—… anche il mio dormitorio è un caos, ho le tre M che hanno organizzato una festa appena sono arrivata—…»
« Tre M? »
« Sì, scusa i miei coinquilini. Insomma, volevo dirti: non preoccuparti non mi spaventerò.»
Namjoon annuisce lentamente e poggia una mano sulla porta. 
« Lo spero davvero, credimi. » in quell’ultima frase il ragazzo si ritrova a sospirare profondamente prima di lanciarle uno sguardo rapido, dandole il permesso di oltrepassare quella porta, cosa che non fa altro che metterle ansia. 
Perché le sta dicendo quelle cose? E’ davvero tutto così strano?
E soprattutto ha paura che lei possa scappare? Insomma è fuori discussione, ha appena iniziato. 
Quindi è con tranquillità che Lux fa capolino oltre la soglia della sala da ballo, ritrovandosi immersa in quello che sembra essere un vero e proprio paradiso della danza. 
La stanza è così ampia e piena di specchi e sbarre, ci sono luci ovunque, forse per rendere più confortavole l’atmosfera e soprattutto sembra esserci più gente di quel che Lux avesse immaginato. Da un lato dovevano essere gl’insegnanti, o forse i coreografi, che si limitavano a stare vicino ad una seconda saletta alla quale era possibile accedere. Macchine fotografiche, videocamere, luci e monitor non sembravano mancare e poi al centro della stanza ecco che un gruppetto di ragazzi era impegnato a guardare un telefono ed a ridere come se non ci fosse un domani. 
Un paio di persone della troupe sollevano una mano salutando Namjoon alle proprie spalle e rivolgendo un ampio sorriso perfino a lei. Li aveva conosciuti il giorno prima, diamine, Lux doveva imparare i nomi altrimenti non sarebbe andata da nessuna parte ed ecco che cerca davvero di divincolarsi da tutti quanti per cercare un angolino dal quale osservare in silenzio senza farsi notare, anche perché il Dottore non era ancora arrivato quindi lei non sapeva bene come comportarsi in questi casi. 
« Hyung!!! Eccoti qui finalmente, dov’eri finito? Non puoi immaginare che cos’ho appena fatto. In pratica c’era Jin-hyung che stava riposando sul divano ed io e V ci siamo avvicinati per farlo spaventare.»
Un ragazzo, anche abbastanza esaltato, inizia il pedissequo racconto di uno scherzo finito male mentre cerca di trattenere le risate ed agita ampiamente le braccia per farsi sentire e catturare l’attenzione del più alto. 
« In pratica è tutto nella norma. » sente Namjoon commentare verso di lui prima di voltarsi verso Lux ed indicarla con un cenno della mano. « Io sono andato a prendere la nuova assistente del Dottor Sung quindi vi prego di darvi un contegno e—…»
« Cosa???? C’è una nuova assistente? » domanda il ragazzo che stava intraprendendo il lungo racconto.
« Perché nessuno ce lo ha detto? » gli fa eco un secondo amico che si era appoggiato sulla spalla del primo. 
« In realtà ve lo abbiamo detto, siete voi che ascoltate solo ciò che vi fa comodo. » taglia corto Rap Monster mentre più ascolta quella conversazione più Lux vorrebbe morire. 
Meglio controllare il telefono, magari si sarebbe distratta guardando un po’  instagram, cosa che ormai faceva quasi abitualmente. 
Ed è proprio mentre si appoggia ad una delle pareti a specchio che in quel momento sente una voce conosciuta. 
« Lux, Finamente sei arrivata! »
Sì, il tono cantilenante ed anche particolarmente gioviale di Jimin non passava inascoltato ed inosservato, tanto che la biondina ha bisogno di qualche istante per non sprofondare nuovamente nell’imbarazzo più totale, ormai la regola in quel folle posto di lavoro. Ecco che solleva lo sguardo ritrovandosi, però, adesso circondata non solo da Jimin ma anche i due ragazzi che poco prima erano rimasti sorpresi. 
Le iridi scure della ragazza li studiano con attenzione non sapendo bene cosa dire e limitandosi ad alzare le mani. 
« Ho—… ho fatto qualcosa? Perché mi state circondando? »
« Mhm? Io ero solo passato a salutarti loro sono fatti così, tranquilla. » ribatte Jimin con un sorrisetto ed una gomitata in direzione di uno dei due ragazzi che, in tutta risposta ricambia la gomitata e poi si ferma davanti a Lux tendendole la mano con un sorrisetto divertito. 
« Jimin si diverte a raccontare menzogne sul mio conto. Io, comunque, sono Jungkook Jeon, scusa se non mi sono presentato prima ma il racconto era incredibile. Anzi, se vuoi ti mostro il video dell’impresa. »
Quante parole quel Jungkook che però sembra essere decisamente una piccola scintilla d’energia all’interno del gruppo tanto che si ritrova a coinvolgerla in qualsiasi fosse la sua attuale malefatta. 
« Io invece sono Lux Parker e—…»
« Ciao! » aggiunge l’altro ragazzo che ancora fa capolino da dietro la spalla di Jungkook mostrando un sorrisetto gentile ed i capelli scuri e scombinati nascosti da un cappellino. « Io sono V e sono l’ideatore del piano. » sentenzia il ragazzo mentre a sua volta le fa cenno d’avvicinarsi per mostrarle il resto del piano. 
Jimin, dal canto suo, ha cercato di trattenere una risata nel vedere Lux così tanto circondata in quel giro strano.
« Mi dispiace Lux, ma non puoi sfuggire a Kookie ed a V, anzi, ti conviene abituarti subito. Sono i più piccoli ed anche i più dispettosi ma non mordono. Circa. » 
« In realtà io e te abbiamo la stessa età, Jimin. » ci tiene a precisare Vi guardandolo di sbieco e pizzicandogli la guancia con fare fraterno. 
« Ed io sono Kookie quindi posso fare tutto. » aggiunge Jungkook soddisfatto come poche volte in vita sua mentre fa partire il video dal cellulare. 
Ma allora Lux prova a sorridere divertita, perché Namjoon aveva ragione: quel posto era decisamente un vero e proprio casino nel quale non sapeva come ma ci si stava ritrovando in prima persona. 
Quindi, arresa, abbassa lo sguardo verso il video di un altro ragazzo e di come veniva svegliato con delle trombette, non esattamente il migliore dei risvegli.
   
 
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