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Autore: Shadow Doom    15/11/2021    1 recensioni
Dopo aver lasciato Midgar, il gruppo di Cloud parte per un viaggio per salvare il Pianeta e per sconfiggere Sephiroth, percorso che tuttavia si dimostrerà molto più complicato del previsto.
Nota: storia adatta a tutti gli amanti della coppia Clerith ;)
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Un legame che trascende lo spazio ed il tempo'
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In frantumi

 

Cloud e Zack, supportati alla perfezione da Aerith, riuscirono a dar vita ad uno scontro decente, sebbene fosse chiaro che Sephiroth era ben lontano dal fare sul serio.

Proprio per questo non capivano perché non avesse tentato di ucciderli, dopo tutto era quello che voleva, no? Evidentemente i suoi obiettivi erano altri, decisamente più oscuri e complessi di quanto potevano immaginare.

 

Nel bel mezzo della lotta il Leggendario Soldier, dopo aver fatto arretrare il trio con un fendente capace di squarciare l'aria, rinfoderò la spada e si voltò con chiari intenzioni di ritirata.

“ Dove pensi di andare?” domandò Fair con un pesante fiatone, “ Il dado è tratto, la mia presenza non è più necessaria” “ Cosa significa?”.

Se il moro non aveva intuito le parole dell'odiato nemico, Strife era di tutt'altro avviso e suddetta realizzazione lo sconfortò. Stato d'animo che non sfuggì agli attenti occhi di Aerith la quale, a sua volta, sentiva che qualcosa di terribile era appena successo.

 

L'Eroe voltò lo sguardo verso il biondo prima di fuggire avvertendolo, avvertimento che lo avrebbe spinto a prendere una difficile decisione nel prossimo futuro.

“ Hai fallito Cloud, ma non temere, avrai altre chances. Presta solo più attenzione a ciò che vedi e a quello che ti circonda, perché la prossima volta mi potrei prendere qualcuno di davvero speciale per te”; detto ciò sparì misteriosamente nel nulla lasciandosi dietro solo delle piume nere.

 

L'Ex Soldier capì immediatamente a chi si stava riferendo e ciò lo scosse nel profondo. 

Quelle parole furono sufficienti a distruggere tutta la sicurezza acquisita grazie alla vicinanza di Aerith e lo posero in uno stato d'animo di rassegnazione.

“ Di cosa stava parlando” chiese Zack confuso come non mai, “  Di Liam, l'ha preso” commentò privo di spirito il biondo, “ Come è possibile se era qui con noi?” “ Non lo so, ma è successo” “ Non ci credo, ha solo inventato tutto per i suoi strani giochetti mentali” “ No, l'ho visto” “ Che?” “ Ho avuto una visione o per meglio dire un ricordo della sua morte” “ Non so cosa ti ha fatto quando eravate da soli, ma stai dando i numeri” “ NO! Non sono fandonie, è la realtà! Non sono stato in grado di proteggerlo e la prossima sarà Aerith!” esclamò tirando un violento pugno sul terreno “ Cosa!?”.

 

Per via della frustrazione e dalla rabbia Cloud si fece sfuggire ciò che aveva tenuto nascosto per lungo tempo senza neanche rendersene conto.

Il suo attuale atteggiamento era così diverso dal solito, sembrava quasi un ragazzino incapace di tenere a bada le proprie emozioni, esattamente come molti anni prima quando vide la madre essere uccisa dalla sua nemesi.

 

Naturalmente la dichiarazione dell'amico colse di sorpresa e preoccupò Fair che avrebbe voluto far chiarezza, ma venne fermato dalla Cetra il cui volto lo invitò a rimandare ad un secondo momento le domande.

Dopo di che la ragazza prese il volto dell'amato costringendolo a guardarla negli occhi per dirgli con dolcezza, ma anche con determinazione “ Non permettergli di entrarti in testa, devi rimanere ciò che sei” “ Ma non sono riuscito a cambiare niente e questo significa che... non potrò salvarti” quest'ultima parte lo spinse quasi a versare delle lacrime che trattenne solo per la presenza di Zack, “ Se perdi la fiducia in te stesso è la fine e non solo per me, ma per tutti, persino per il nostro Mondo. Non sei uno che si arrende e non devi lasciare che il dolore ti cambi. Inoltre il Destino non è immutabile e non sappiamo se quello che ha detto Sephiroth sia vero” “ Già, dobbiamo riunirci agli altri subito” intervenne Fair dirigendosi a tutta velocità verso il villaggio.

 

Le parole della Cetra furono sufficienti a ridare un po' di forza a Cloud, sebbene  entrambi sapevano che erano colme di bugie: l'erede degli antichi stava chiaramente sentendo che lo spirito del cowboy erano prossimo a ricongiungersi col Pianeta e sapeva anche che la storia era già scritta, cambiarla era improbabile se non addirittura impossibile.

 

Intanto Tifa aveva osservato completamente scioccata il corpo di Liam cadere a terra non appena Sephiroth estrasse la spada dal petto di quest'ultimo.

La mora corse immediatamente dall'amico non volendo credere ai suoi occhi, senza curarsi del nemico il quale era ancora una minaccia.

 

Prese tra le braccia il cowboy accertandosi per suo sommo orrore che aveva uno squarcio proprio all'altezza del cuore. Capendo cosa stava per accadere, tentò l'impossibile per tenerlo cosciente “ Liam, ti prego resta con me”.

Sentendo la ragazza che amava chiamarlo Smith si sforzò a rinvenire dal torpore che lo stava avvolgendo potendo così vedere delle lacrime macchiare le bellissime guance del suo grande amore. Perciò, sfruttando le pochissime energie rimaste, alzò la mano fino ad accarezzarle debolmente il viso sussurrando “ Mi dispiace tanto Tifa, non avrei mai voluto essere la causa del tuo dolore” “ Non parlare, risparmia le forze” “ Sai, ora mi rendo conto di quanto tempo ho perso, di quante cose avrei voluto dirti...” tossì del sangue prima di continuare, “ Mi sarebbe tanto piaciuto portarti a cena in un bel ristorante a lume di candela, con un bel bicchiere di vino rosso e passare tutta la sera con te...” “ Hai ancora tempo per farlo”.

In quel momento la mano di Liam cadde verso il basso, un terribile segno che non poté non sfuggire alla ragazza che tentò inutilmente di svegliarlo.

Subito dopo Cat, Yuffie e Red la raggiunsero, il segugio e la ladre si frapposero tra lei ed il nemico mentre il primo creò una miscela di erbe, la più potente, che purtroppo non ebbe effetto e questo lo sconvolse terribilmente.

 

Il leggendario Soldier era rimasto per tutto questo tempo immobile ad osservare la scena, vedere quei volti disperati sembrava renderlo davvero felice.

Quando ormai fu chiaro agli eroi che il coraggioso Smith era trapassato, il letale Soldier affermò col suo tipico tono, colmo di sicurezza ed un pizzico di arroganza “ Non dimenticate chi vi ha causato questo dolore”.

Affermato ciò venne travolto da potenti convulsioni che permisero di vedere il suo reale aspetto: colui che aveva causato tanta distruzione e sofferenza non era Sephiroth bensì uno di quegli strani tizi incappucciati col tatuaggio sul braccio, il numero 13 in questo caso, che inspiegabilmente non solo aveva preso le fattezze della nemesi di Strife, ma persino parte del suo potere.

   
 
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