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Autore: MaryFangirl    24/12/2021    0 recensioni
La BBA organizza uno scambio segreto di regali per Natale, e il fulcro è quello di rendere il regalo speciale. Cosa succede quando Kai pesca Takao? (Kai/Takao)
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Kei Hiwatari, Takao Kinomiya
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Alla fine dell’ultima giornata di shopping insieme, i quattro amici erano tornati nel loro quartiere e si erano accampati nel dojo Kinomiya, smistando i loro acquisti fino a quando i volti e le dita furono finalmente riscaldati. Tutti alla fine rimasero a cena. La torta di frutta era esclusa.
“Mmh, fantastico, non posso credere che Kyoju sappia davvero cucinare!” scherzò Takao, riponendo alcuni piatti.
“Non ci credi ma hai comunque mangiato tutto!” sbuffò Kyoju mentre trascinava fuori un sacco della spazzatura. Il nonno era uscito per accompagnare Hiromi.
La porta della cucina si chiuse e Kai si alzò dal tavolo con alcuni piatti.
“Io non riesco a credere che tu non abbia mangiato nemmeno queste” disse Kai tranquillamente, sollevando le stoviglie. Takao gli fece una smorfia. Kai appoggiò i piatti e stava per togliere le mani quando una più abbronzata si posò improvvisamente sulle sue.
“Kai”
Kai si fermò.
“Ehi...” iniziò Takao, guardandolo negli occhi, “sono contento che tu sia rimasto...”
“Rimasto?” fece Kai.
“Sì...” la mano di Takao si strinse intorno a quella di Kai e i suoi occhi sembrarono più grandi. “Credo di voler solo dire che sono davvero felice che tu abbia trascorso la settimana con noi. Ci siamo sentiti come una...una squadra, sai? È stato fantastico, no, davvero. Vorrei che rimanessi molto di più!” Takao puntò una forchetta contro Kai in segno di accusa e poi la abbassò, appoggiandosi al fianco del ragazzo. “Perché...sai...mi manchi”

Il respiro di Kai si velocizzò a quel contatto prolungato. Solo qualche mese prima riusciva a fissare Takao senza sforzo, no? Ora a malapena era in grado di incontrare gli occhi di Takao senza sentirsi inspiegabilmente imbarazzato. Non poteva toccare Takao senza imprimersi il ricordo nella mente...e una volta memorizzato, non riusciva a pensare ad altro...per ore...
Vagamente si chiese se nonno Kinomiya avesse infilato qualcosa nello zabaione, perché non poteva esserci nessun’altra ragione per cui si sentisse così...privo di peso...in quel momento, con Takao appoggiato a lui...
Takao si staccò e rivolse a Kai un caldo sorriso.
Kai capì.
Sapeva cosa regalare a Takao per Natale. Quel fine settimana si sarebbe tenuta la festa della BBA per il Babbo Natale segreto, e più Kai ci pensava, più era sicuro che sarebbe stato il miglior regalo che avrebbe potuto fargli...ma ciò non rendeva facile il darglielo.
I due finirono di sistemare la cucina in silenzio, ma entrambi pensavano chiaramente alle vacanze imminenti e a cosa sarebbe potuto succedere con il nuovo anno.
Kyoju uscì con calma nel vialetto aperto che circondava la tradizionale casa dei Kinomiya, chiudendo piano la porta. Takao stava attualmente cercando di sistemare la sua stanza abbastanza da permettere a Kyoju di dormire sul pavimento quella notte. Kai era scomparso dopo cena mentre Kyoju voleva una boccata d’aria fresca, riflettendo sulla questione del Babbo Natale segreto.
Spingendosi ancora un po’ all’esterno, il minuto ragazzo fu sorpreso di vedere che non era l’unico ad avere avuto quell’idea.

“Kai, pensavamo che fossi tornato a casa ormai” lo salutò Kyoju con un sorriso. I morbidi fiocchi di neve bianchi cadevano dolcemente dal cielo notturno mentre Kai continuava a fissarlo.
“No...ancora qui...” rispose sottovoce, sempre guardando il panorama stellato.
“Ah” Kyoju si stiracchiò e si avvicinò a Kai, guardando a sua volta il cielo. “Sono davvero felice che tutto quello shopping sia finalmente finito! Però non ti ho visto fare molti acquisti, Kai...non sai cosa prendere per la persona che hai pescato a Natale?”
Il silenzio gli rispose prima che Kai allontanasse lo sguardo dalle stelle per fissarsi su un punto nella neve.
“Uh...la persona che ho pescato?” fece, “ho un’idea...” si interruppe.
“Ma non sei sicuro che sarà di suo gradimento?” finì Kyoju, poi sorrise, guardando altrove, “...a Takao non importerà quello che gli darai” ridacchiò bonariamente, sistemando gli occhiali. Ci aveva pensato per un po’: chi altro avrebbe mai potuto convincere Kai a partecipare a quel gioco!
Kyoju notò le spalle di Kai irrigidirsi. Kai si girò e fissò il ragazzo occhialuto per un lungo momento.
“Davvero...” fece a disagio, prima di abbassare lo sguardo e allontanarsi immediatamente di qualche passo. Le sue mani si strinsero e sospirò tra sé, un misto di fastidio e imbarazzo lo portò a borbottare piano: “Perché me ne preoccupo, poi...?”
“Ah, perché ci tieni, Kai!” rispose Kyoju, “e ci tieni perché, anche se non vuoi darlo a vedere, Takao è speciale per te!” rivelò, “e la cosa è divertente è...” il giovane occhialuto abbassò la voce, “è così speciale per te che nessun regalo che vedi risulta abbastanza, perché...tu ami Takao”
Kai si immobilizzò, i suoi occhi si spalancarono, senza riuscire a vedere niente.

Tu ami Takao.

Si trattava di quello? Quei sentimenti, quelle emozioni, e la causa di tutto...Takao.
Kai avvertì la tensione che lo lasciava e sospirò, chiudendo gli occhi, avendo di nuovo l’immagine del volto sorridente di Takao a riempirgli la mente.
Forse si trattava proprio di quello...
Il freddo aveva appannato i grandi occhiali di Kyoju, che li strofinò cautamente mentre distoglieva gli occhi dalla figura immobile di Kai. “Non c’è niente di cui vergognarsi, Kai...non è difficile capire il perché”
“...non so nemmeno il perché...”
La risposta inaspettata di Kai fece sobbalzare Kyoju per la sorpresa nel vedere il proprietario di Dranzer che si voltava per affrontarlo. L’espressione sul suo viso era piena di calma consapevolezza.
“Fammi un favore, Kyoju” iniziò Kai, “non dire a Takao chi è il suo Babbo Natale segreto” disse con calma, voltandosi per andarsene. “Ho scoperto che in effetti ho un regalo da dargli”
Il volto shockato di Kyoju si trasformò in un sorriso, e annuì mentre Kai si allontanava. Mentre il piccolo genio osservava il ragazzo che sfrecciava lungo le strade innevate, strinse il pugno e annuì tra sé.
Kai avrebbe dato a Takao quello che voleva. Kyoju si sarebbe assicurato che anche Kai ottenesse ciò che voleva per quel Natale. Era il Babbo Natale segreto di Kai, dopotutto.

^ ^ ^ ^

Nel fine settimana, non appena giunti all’edificio della BBA, Kuyoju si mise a blaterare qualcosa sul controllo del suono e delle luci per l’enorme sala banchetti e si precipitò subito verso destinazioni sconosciute, portando con sé uno zaino. Ramoscelli e foglie lasciarono una scia dietro di lui e Takao e Hiromi lo guardarono stranamente.
“Cosa c’è lì dentro, un altro albero di Natale?” esclamò Takao.
“Conoscendolo, probabilmente ha le luci, le decorazioni e anche il vischio!” sospirò Hiromi imbarazzata.
“L’hai detto” rise Takao mentre entrambi si dirigevano verso la sala scintillante, con regali e cartoline sotto le braccia.
All’interno della grande sala si potevano vedere sia i dipendenti della direzione che i blader accomodarsi ai loro tavoli e salutarsi l’un l’altro allegramente. C’erano molti gruppi in piedi che chiacchieravano e molti blader che non ci si sarebbe aspettato di vedere parlare e ridere tra di loro, ovviamente tutti presenti per la sfida del Babbo Natale segreto.
I BBA Revolution, tranne Kyoju, erano seduti a un tavolo dove un iperattivo Daichi aveva ovviamente mangiato troppe caramelle. Quando il trambusto raggiunse l’apice e quasi tutti erano presenti, il signor Daitenji salì su un grande palco che era stato allestito contro una parete e batté sul microfono per assicurarsi che funzionasse.

“Takao, dammi i tuoi dolci!” gridò Daichi.
“Zitto, Daichi! Non vedi che il signor D sta per parlare!” fece Takao.
“Ssh!” aggiunse Hiromi.
“Prova, prova...ecco! Buona giornata a tutti voi blader! Bentornati alla BBA! Spero che vi siate divertiti durante le vacanze finora?”
Un forte grido esplose da tutti i tavoli pieni di blader e il signor Daitenji dovette tenersi la bombetta prima che venisse spazzata via dalla testa.
“OH OH OH! Di sicuro hanno il piglio dello spirito natalizio!” urlò una voce, e tutti osservarono un magro Babbo Natale con una spada di legno balzare sul palco accanto al capo della BBA.
“Ehi, quello è il nonno!” gridò Daichi indicando, in effetti, nonno Kinomiya che si era messo un costume da Babbo Natale.
“Eh?” gli occhi di Takao si spalancarono.
“Ehilà Takaooo!” gridò il nonno dal palco, agitando la spada contro il nipote. Tutti scoppiarono a ridere.
“Oh...” Takao si dimenò sulla sedia per l’imbarazzo.
Le risate si spensero e un silenzio cadde sui blader di livello mondiale mentre stavano ai loro posti in attesa.

“Ah, sì” Daitenji sorrise consapevolmente e si pizzicò i folti baffi. “Come tutti sapete, il Natale è dietro l’angolo, e sono sicuro che sete più che pronti a rivelarvi come Babbo Natale segreto! Quindi, senza ulteriori indugio...” l’uomo fece una pausa ad effetto, poi DJ Man tirò fuori il suo fidato microfono.
“Tre! Due! Uno! Pronti...lancio!” urlò, e il caos si scatenò.
Takao e Daichi balzarono via dalle loro sedie come proiettili, ma per approfittare della confusione per essere i primi ad arrivare al buffet prima di consegnare i loro regali.
Sospirando tra sé, Hiromi scese dalla sua sedia e si diresse verso un tavolo vicino alla parte posteriore della sala.
“Wow!” la ragazza evitò un gioioso Kiki che reggeva un regalo mentre veniva inseguito da Michael degli All Starz. Trovò il tavolo dei Demolition Boys più velocemente del previsto e, con sospresa, notò la persona che aveva bisogno di vedere seduta lì da sola.
Mettendosi dietro di lui, il blader russo non sembrò accorgersi di lei.

“Ehm...Yuri?”
Yuri si girò vedendo la ragazza dei BBA Revolution rivolgergli un’occhiata strana.
“Ehm...ecco” Hiromi porse una confezione regalo graziosamente impacchettata e sorrise. “Buon Natale. Ero il tuo Babbo Natale segreto!”
Yuri fissò il regalo per un intero minuto prima di prenderlo.
“Io...grazie...” terminò imbarazzato.
Hiromi annuì e sorrise. “Nessun problema!” gli fece l’occhiolino e tornò al tavolo dei suoi amici. Era andata!
“Ma che...Kyoju!” esclamò la ragazza, trovando il suo amico seduto al suo posto. “Dov’eri prima?”
“Ah, non importa, Hiromi...” si mise lui a divagare, “è già cominciata la rivelazione del Babbo Natale segreto?”
“Certo che sì. A proposito...Takao non aveva un regalo da darti?”
Kyoju gemette. “Conoscendo Takao, probabilmente mi dirà che mi deve un favore”
Entrambi alzarono gli occhi al cielo.
Ma a loro insaputa, Takao era scomparso dove aver mangiato un boccone veloce con Daichi.
Il campione del mondo si avvicinò di soppiatto a una familiare blader che aveva fatto parte della Bega. Sussurrò qualcosa all’orecchio di Ming Ming e le indicò qualcuno dall’altra parte del decorato corridoio. La giovane idol spalancò gli occhi e rise, sorridendo ampiamente e annuendo. Takao sorrise e le mostrò il pollice in su prima di tornare finalmente al suo tavolo.
“Kyoju, mi dovrai un favore!” sorrise tra sé.
Mentre camminava, qualcuno prese la mano di Takao. Il ragazzo si voltò e sorrise.

^ ^ ^ ^

Dall’altra parte della sala, il russo Boris stava fissando il suo compagno di squadra. “Quindi ha pescato te?”
Yuri non rispose. Ivan sollevò un sopracciglio e guardò il ragazzo oltre il suo prominente naso. “Come faceva a sapere che ti serviva quell’anello di attacco?”
“Sarà stato un colpo di fortuna” Yuri incrociò le braccia. Sergei diede un morso a un panino, masticò, inghiottì, e lasciò il resto sul tavolo. “Bel colpo di fortuna”
“Mh...” mormorò Yuri, preoccupato.
Lentamente, attraverso i grandi altoparlanti, partì una piacevole melodia per tutta la sala e mano a mano il rumore si calmò e le luci del soffitto si spensero fino a che un riflettore fu acceso sul palco. Una figura femminile era in piedi e cantava al microfono.

I don’t want a lot for Christmas...there is just one thing I need

Ming Ming, straordinaria idol pop un tempo appartenente al team della Bega, scese i gradini del palco, seguita dai riflettori mentre si faceva strada tra i vari tavoli.

I don’t care about the presents underneath the Christmas tree

La sua destinazione era chiaramente Kyoju, mentre si avvicinava alla sedia del ragazzo arrosito, con I riflettori che illuminavano solo loro due nella stanza buia.
Qualcuno del tavolo degli All Starz emise un forte urlo e un fischio e Kyoju quasi svenne.

I just want you for my own, more than you could ever know...

Ming Ming posò la mano avvolta dal guanto sulla guancia di Kyoju e si avvicinò al microfono.

Make my wish come true...all I want for Christmas...is...you!

La pop star dai capelli turchesi cantò e lasciò un rapido bacio a Kyoju prima di risolleversi e tornare sul palco per cantare a squarciagola il suo nuovo singolo natalizio.
Tutti esultarono alla musica orecchiabile e assistettero allo spettacolo.
“Ooh Ming Ming!” dei cuori si formarono intorno a Kyoju e fontane di lacrime felici scorrevano sul suo viso mentre sveniva in perfetta beatitudine, portando Hiromi a precipitarsi ad afferrarlo e appoggiarlo sulla sedia.
“Oh, per favore...” scosse la testa, ma sorrise bonariamente. Improvvisamente una mano le diede un colpetto su una spalla e la ragazza sbatté le palpebre, voltandosi per ritrovarsi davanti Yuri e, dietro di lui, gli altri Demolition Boys.

“Oh...ciao” Hiromi salutò i blader un po’ nervosamente e tenne le mani giunte, leggermente intimidita dal team russo.
“Grazie per il regalo” disse Yuri lentamente. “Penso che...sarà utile”
“Oh! Non c’è di che! Sono contenta che ti sia piaciuto!” trillò Hiromi, sorridendo e facendo un cenno con la mano, come aspettandosi che la questione finisse lì.
Ci fu però un altro silenzio imbarazzante quando Yuri – e gli altri membri della squadra – rimasero lì senza dire nulla. Uno dei suoi compagni, se non ricordava male Boris, spinse Yuri in modo non così discreto a continuare a parlar.e
“Ehm...anch’io ho qualcosa per te...” mormorò Yuri, frugandosi in una tasca.
Hiromi reagì in ritardo. “Eh?”
Fermandosi, Yuri sembrò pensare attentamente alle proprie parole prima di rispondere, guardandola con i suoi occhi di ghiaccio. “A quanto pare anch’io ho pescato casualmente il tuo nome”
Dopo un’occhiata indecisa, Yuri prese la mano di Hiromi e vi lasciò qualcosa di freddo e metallico. La ragazza guardò l’oggetto e sussultò. Era un beyblade arancione e bianco che Yuri aveva ovviamente personalizzato: non aveva mai visto una versione del genere di Wolborg!
“Questo è...per me?”
Yuri tossì, leggermente imbarazzato dalla sua espressione così grata. “Uh, sì...ho notato che eri l’unica della tua squadra senza un beyblade”
Lei non rispose e dato che lo fissava con gli occhi sbarrati e in un silenzio sconvolto, Yuri si sentì in dovere di continuare. “Buon Natale, Hiromi” terminò, rivolgendole un vago accenno di sorriso.
Passato lo stupore, Hiromi sorrise ampiamente, scintille danzavano nei suoi occhi mentre stringeva il beyblade al petto, ricambiando. “Grazie...buon Natale, Yuri”

“AAAAAH!” una voce urlò, e i due abbassarono lo sguardo, vedendo un Daichi tutto rosso in volto. “Perché a lui hai dato quel fantastico anello d’attacco mentre a me un...un...” Daichi guardò il pacchetto che aveva in mano e lesse sulla scatola, “un kit da cucito!”
“Eh eh!” Hiromi sorrise diabolicamente e diede una piccola pacca sulla testa del ragazzino prima di afferrarlo. “Perché, Daichi, io ero il Babbo Natale segreto di Yuri! Inoltre, ti strappi sempre i pantaloni...”
“Ah!” Daichi si divincolò e alla fine riuscì a liberarsi.
“La prossima volta che mi affronterai, ti sconfiggerò con il suo regalo” sorrise Yuri, alzando il suo Wolborg, il nuovo anello di attacco brillò come a sottolineare quanto appena detto.
Hiromi sorrise e i loro occhi si incontrarono sulla testa del proprietario di Strata Dragoon. Il viso di Daichi divenne di un’allarmante sfumatura di rosso, ma tutto il vapore uscì da lui per l’atmosfera sdolcinata che fluttuava intorno ai due. “Aaah, chi se ne importa! Andrò di nuovo al tavolo del buffet! Eccomi!” il ragazzino rise e calpestò i piedi di Yuri e Hiromi mentre scappava.
“DAICHI!”

Dall’altra parte della stanza, vicino all’enorme scodella contenente punch, il signor Daitenji sorrise ampiamente.
“Eh! Si sta rivelando davvero una bella festa, non è così, amico mio?” fece accarezzandosi i baffi e sorridendo allegramente a nonno Kinomiya.
“Ha ragione, signor D!” giubilò il nonno, sistemandosi gli occhiali da sole che portava e il cappello da Babbo Natale. “Quei giovani sanno sicuramente portare lo spirito natalizio!”
Daitenji ridacchiò alle buffonate del nonno di Takao e annuì, i suoi occhi osservavano l’enorme gruppo di blader che si divertivano. “Ah, mi piace così tanto questo periodo dell’anno”
“Oh oh oh!” rispose nonno Kinomiya, picchiettando il bastone da kendo a ritmo di musica e invitando il capo della BBA a unirsi con il suo bastone.

^ ^ ^ ^

Fuori, sulla terrazza, la musica e il rumore della festa in corso erano attutiti, e c’era un pacifico silenzio mentre la neve cadeva delicatamente.
Contro il balconcino panoramico si intravedevano due figure che osservavano le luci notturne.
“Wow, è affollato lì dentro, eh Kai?” disse Takao, l’aria frizzante era rinfrescante dopo la folle corsa in sala. Takao guardò Kai con la coda dell’occhio e fece un profondo respiro. Dentro, il ragazzo gli aveva preso la mano e lo aveva condotto lì senza parlare. Ma non gli importava, stare con Kai in quel modo era molto meglio di qualsiasi follia stesse succedendo dentro.
Kai si spostò e lo guardò direttamente. “Takao...”
Takao si voltò per osservarlo completamente.
“Sì?”
“Ho...una cosa da dirti”

L’espressione di Kai era improvvisamente tesa e il petto di Takao si strinse per la paura. Kai si sarebbe di nuovo unito alla squadra russa per la stagione successiva? Dopo quello che era successo in quella passata, non sapeva se sarebbe stato in grado di sopportarlo di nuovo...non quando le cose erano state così perfette di recente...non ce l’avrebbe fatta!
“Sono il tuo Babbo Natale segreto” Kai ora era del tutto di fronte al ragazzo.
“Tu sei il mio...” Takao rimase a bocca aperta. “Oh! Davvero? Per un secondo mi stavo preoccupando, amico” rise, sconvolto ma profondamente sollevato. Nella follia di comprare i regali per tutti i suoi amici e la sua famiglia, Takao aveva completamente dimenticato che c’era qualcuno che là fuori aveva pensato di prendere qualcosa di speciale per lui. “Ehi, aspetta – vuoi dire che per tutto questo tempo ti stavamo aiutando per prendere un regalo per me? Non c’è da stupirsi che tu non abbia mai comprato nulla”
“A proposito...” disse Kai a disagio, “avrei potuto comprarti qualsiasi cosa per Natale...” iniziò piano. Takao alzò lo sguardo e gli occhi di Kai erano grandi, come contenenti fuoco liquido e il suo sguardo era dolce nell’atmosfera notturna, facendolo sembrare assolutamente un angelo giunto dalle stelle nella mente di Takao. “Ma non ti ho comprato niente. La cosa migliore che posso darti...” continuò Kai, la voce si abbassava a causa di un’emozione non identificabile, “...è Dranzer”

Le sue parole erano incredibilmente delicate mentre venivano pronunciate, ma il respiro di Takao si fermò lo stesso in gola. Kai tese una mano e nel palmo guantato era presente un oggetto piccolo, metallico, blu e prezioso.
“Il tuo...il tuo bey?”
“Takao...” disse Kai, stringendo forte il beyblade nella mano. I suoi occhi bruciarono in quelli di Takao. “Il motivo per cui giocavo a beyblade era perché avevo un solo obiettivo...volevo essere migliore...il beyblade era tutto ciò che mi rendeva felice...” disse e il suo pugno si aprì per rivelare di nuovo Dranzer. Kai lo lasciò nella mano di Takao.
“Ma ora” guardò in basso, “ho trovato qualcos’altro che...che mi rende fe...che mi fa venire voglia di essere ancora il migliore”, i loro occhi si incontrarono ancora una volta e lo sguardo di Kai era implorante. “Takao...io...voglio che tu sappia...io...”
Takao chiuse la mano su Dranzer e si sporse in avanti, i loro occhi non ruppero mai il contatto.
Kai inspirò bruscamente. “Takao, sarò sempre quello che...combatterà al tuo fianco” disse con impeto, “sarò sempre accanto a te”
Per una volta nella sua vita, Takao rimase senza parole.
L’apprensione si piazzò rapidamente nello stomaco di Kai come un pezzo di ghiaccio, in maniera dolorosa a causa del silenzio sconvolto di Takao. In qualche modo avrebbe voluto poter ritirare quella pericolosa promessa...ma...lo sapeva...ci era troppo dentro, troppo consapevole di quanto fosse forte quell’emozione per tornare indietro. In ogni caso non voleva più indietreggiare.
“Tu...non devi accettarlo” si costrinse Kai, “capirò se non lo farai...sappi solo che...ci sarò per aiutarti, nelle nostre battaglie con il bey, all’interno di uno stadio...e al di fuori...” terminò, il suo sguardo si distolse da quello dell’altro mentre si voltava per andarsene.
“Aspetta! Kai...” Takao gli prese la mano e le sue dita si intrecciarono con quelle più pallide di Kai. Le labbra di Kai si aprirono leggermente, come volendo dire qualcosa, ma si fermò, incapace di farlo. Takao strinse più forte la mano di Kai mentre quella sensazione fin troppo familiare saliva in lui a partire dalla connessione delle loro mani. Un sorriso si diffuse lentamente sul viso di Takao, abbagliante e sorprendente come uno spirito sacro, e quella sola visione portò le ginocchia a indebolirsi, ma non gli importò affatto.
“Kai...è il miglior regalo che potessi chiedere...” disse Takao gentilmente, “eh, in realtà mi hai preceduto...”

Kai lo osservò infilare la mano nella tasca della giacca e tirare fuori il suo beyblade, Dragoon. Kai se lo ritrovò presto in mano.
Kai rimase a fissare. “Takao...non posso...”
“Sì che puoi! È una promessa” dichiarò Takao, “è valida per entrambi” spiegò convinto, toccando di nuovo la mano di Kai. “Quindi...” continuò, fissandolo negli occhi, come a voler trasmettere l’importanza del momento, “lo prometto”
Lentamente, Kai sorrise e Takao sentì il proprio cuore battere forte. Eccolo di nuovo, si sarebbe potuto alzare in volo soltanto per via di quella sensazione. Takao ricambiò il sorriso e abbracciò Kai.
“Grazie, Kai” gli sussurrò calorosamente Takao.
“Prego...Takao” rispose Kai. Takao lo strinse più forte e dopo qualche istante, sentendosi più a suo agio, Kai aggiunse: “Ma non credere che ci andrò leggero con te”
Takao rise e appoggiò la fronte contro quella di Kai. “Non lo vorrei mai”
Kai avvertì una fiamma accendersi in lui. In quel momento, avrebbe potuto affrontare dieci Brooklyn e batterli senza problemi.
Quel sentimento che provava per Takao...ora poteva dargli un nome. Come poteva non averlo capito prima? Era stato così semplice fin dall’inizio, era amore...
Il signor Daitenji aveva davvero avuto in mente qualcosa con quel gioco del Babbo Natale segreto. Il dono più grande veniva dal cuore, e talvola il dono più caro di tutti...era l’amore di un cuore.

“Buon Natale, Takao...” disse Kai.
Takao sorrise. “Buon Natale, Kai...”
Rimasero così ancora un po’ prima di allontanarsi con riluttanza, ognuno con il beyblade dell’altro.
“Ehi! Riesci a immaginare le facce di Rei e Max quando verranno battuti da noi? Oh, aspetta” Takao chiuse gli occhi, immaginando qualcosa di divertente, poi li riaprì ghignando. “La faccia di Yuri rimarrebbe pietrificata”
Kai sbuffò e non poté fare a meno di sorridere. “Questo lo immagino”
Si voltarono per allontanarsi dal freddo, ma Kai si fermò prima che passassero sotto la porta, guardando qualcosa posto sul telaio.
Takao sbatté le palpebre e lo imitò.
Un grosso ramoscello era stato accuratamente fissato con del nastro adesivo al centro esatto della struttura.
“Vischio? Non dirmi che è quello che penso...” rise Takao incerto, il rossore si fece strada sulle sue guance. Non c’era quando erano usciti, no?
Takao osservò la fronte di Kai corrugarsi. Gemette. “Nessuno sta guardando, possiamo semplicemente passare oltre” suggerì, ancora immobile, fissando il ramo. “Voglio dire, da quando in qua tu segui la tradizione?”
“Se posso evitarlo? Mai” ammise Kai, “ma...” la sua voce risultava indifesa, “dato che nessuno sta guardando...” Kai rivolse a Takao un leggero sorriso, guardando di nuovo il rametto sulla porta, “potremmo seguirla”
Takao lo guardò a bocca aperta mentre Kai si dirigeva sotto la porta. Prima che potesse dire qualcosa, Kai si allungò e tirò giù il vischio, facendolo cadere a terra. “Ma ci vorrebbe troppo tempo” notò Kai, lanciando un’occhiata a Takao prima di avanzare all’interno.
“Ah, tu...tu! Io, noi...co-cosa?!” si confuse Takao, e riuscì a muovere i piedi, andandogli subito dietro.
Tornati nella sala del banchetto, Takao non riusciva a staccare gli occhi da Kai e ancora sproloquiava. “Tu hai...? Dovremmo...?”
Attraversarono il grande portone e si bloccarono bruscamente quando un unanime boato li accolse. Tutte le squadre li guardavano, applaudendo e gridando.

“Ooooh perdenti! La trappola è scattata!” gracchiò Daichi.
“Eh?” fece Takao, “cosa?”
“Ci sono grossi rami di vischio sopra ogni porta in questo posto” disse Rei tra la folla.
“Sì, stavamo aspettando che due persone ci finissero sotto! Guardate in alto!” aggiunse Max.
Takao e Kai alzarono lo sguardo e notarono un’assurda quantità di vischio proprio sopra le loro teste. Il viso di Takao divenne rosso. “Chi l’ha messo lì?!”
Senza farsi notare, Kyoju si nascose il più possibile sotto uno dei tavoli decorati.
“Che importa!” urlò qualcuno.
“Già, bisogna procedere con il tradizionale bacio di Natale” concordò un’altra persona.
Takao sussultò e si voltò a fissare Kai. Voleva capire cosa tutto ciò implicasse.
Kai incrociò le braccia e guardò di lato. “Io non seguo le tradizioni” disse duramente. “Ma, visto che tutti stanno guardando...” cedette, affrontando Takao ancora con un sorriso leggero, prima che si avvicinasse con passi decisi verso Takao e avvolgesse le braccia intorno alle sue spalle, sporgendosi in avanti.
Le loro guance si sfiorarono e i loro capelli si intrecciarono. Gli applausi ripartirono subito – da quell’angolazione a tutti sembrava che si stessero baciando. Scattò un flash: qualcuno aveva fatto una foto!
Nell’abbraccio di Kai, Takao emise un sospiro e spalancò gli occhi. “Cavoli...tu sì che sei furbo” sussurrò, posando con cautela le mani sui fianchi di Kai, “dovrò aspettarmelo per tutta la prossima stagione?”
La voce di Kai era divertita contro la sua pelle. “Ti aspettavi il contrario?”
“Kai, devo toglierti questa brutta abitudine” disse Takao scherzosamente ma rimanendo serio, il suo respiro faceva muovere i capelli dell’altro.
“Oh davvero”
“Oh sì”, Takao si tirò indietro e le braccia di Kai allentarono la presa, ma non lasciarono le spalle del ragazzo. I loro occhi erano solo gli uni per quelli dell’altro, in quell’istante era come se l’intero universo appartenesse a loro.
“D’ora in poi, devi ammetterlo” Takao attirò Kai a sé, un braccio intorno alla sua vita e l’altro sulla sua schiena, “ami il Natale”
Continuarono ad avvicinarsi.
“E...” continuò, i loro volti ormai incredibilmente vicini, “io amo te”

E lo baciò. Le loro labbra si toccarono leggermente e Kai ricambiò, premendo.
Le altre squadre scoppiarono nei loro apprezzamenti, le richieste di ‘bis’ si levarono fino al tetto.
Fuori la neve turbinava e le luci colorate dell’edificio della BBA si accesero. Quello era davvero un buon Natale.
Kyoju sorrise e mise in tasca la sua macchina fotografica. “E buone feste a tutti”.



Eheh, eccoci alla fine di questa dolce fanfiction natalizia! Spero vi sia piaciuta ;) buone feste, buon anno nuovo e alla prossima!!
  
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