Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: frenzazero    27/12/2021    3 recensioni
Si riparte da qui.. con qualche anno in più, qualche ruga in più, e qualche esperienza in più!! Ma l’amore per alcune cose non finisce e non cambia mai, come ad esempio per Oscar e Andrè. Ispirata dalle canzoni di Raffaella stavolta, mi è venuto di nuovo lo schiribizzo di buttarmi a capofitto nello scrivere di loro, con “Ti ammazzerei” in cuffia sul tapis roulant, ho deciso di ripartire. Con in realtà anche la spinta di una cara amica. Stavolta però, parto da Andrè. Un foglio trovato per caso e soprattutto aperto e letto, può fare dei danni o può risolverli? Chi si fa i fatti propri campa 100 anni, si suol dire, ma forse può essere un aiutino per campare meglio....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Oddio, vi dico solo che questo capitolo è nato in quest'oretta poichè non riuscivo a dormire, quindi non so come sia venuto fuori, ma stavolta ho voluto subito prendere e aggiornare anche se si tratta di un capitolo breve e di passaggio. Insomma spero che vi piaccia e che non ci siano troppi errori!!! Grazie a chi leggerà e vorrà lasciare un commento! 

Sono Oscar Francoise de Jarjayes , il colonnello delle guardie reali, amica e confidente della regina, vincitrice assoluta contro uomini di ogni tipo, di duelli con spada e armi in generale, tengo a bada le lingue taglienti di ogni persona all’interno di questa Corte,  tengo testa a mio padre e alla temibile Nanny  e mi sto bloccando cosi? Basta riflettere e pensare, rimuginare, far scoppiare la testa, avere in subbuglio il cuore e poi per che cosa? Ora ti faccio vedere io mio caro Andrè. Vuoi la guerra e guerra sia!
Continuava a bofonchiare allo specchio Oscar mentre si vestiva in abiti da casa, con i suoi pantaloni color nocciola e la camicetta bianca e stivali neri, pronta per iniziare quella che aveva chiamato GUERRA tra sé e sé, anche se nel suo mirino c’era, inconsapevole per ora, Andrè Grandier. Chiuso l’ultimo bottoncino della camicia e mettendo bene il colletto finì dicendo ad alta voce :”e ora tocca a noi!” con un bel sorriso stampato in faccia decise di prendere la sua amata spada e richiuse la porta della stanza in un attimo e si diresse nei piani inferiori cosi velocemente che la nonna sentì solo l’aria gelida al suo passaggio e si girò cercandola ma invano, non vide nemmeno la sua ombra.
“Ma chissà dove sta andando Madamigella così velocemente…” sbuffò nanny guardando verso il soffitto mentre asciugava le pentole.
Arrivata davanti a quella porta non ci pensò nemmeno un istante a  bussare o ad aspettare almeno un cenno da chi era all’interno, la spalancò con forza e velocità, usata anche nel suo sguardo alla ricerca della spada dell’avversario, non ebbe nemmeno il tempo di dire qualcosa che la vide subito, posata vicino a quella dannata sedia accanto a quella dannata scrivania, con un balzo la prese e la lanciò ad Andrè, il quale sentendo dei rumori provenire da dentro, rientrò in fretta dal suo balconcino, non fece in tempo a mettere un piede in stanza che si ritrovò addosso  la sua spada, e per prenderla al volo rischiò di cadere all’indietro, ma il suo equilibrio ebbe la meglio, la sua camicia un po' meno, poiché si tirò fuori dai pantaloni e si aprì vertiginosamente sul petto.
Non ebbe nemmeno il tempo di poter aprire la bocca che Oscar si era precipitata di fronte a lui, ponendo la sua spada tra i loro sguardi, una lama lucente lì divideva, Andrè si ritrovò a fil di spada di fronte a quei suoi occhi che avevano una luce completamente diversa, furono pochi secondi ma eterni per entrambi, Oscar ebbe un attimo di scompenso trovandosi di fronte un’immagine del suo amico scomposta e ansante e quei suoi occhi che sapevano di tutto, Andrè  invece dopo un attimo di confusione tirò fuori il suo sorriso e la sua fermezza delicata nel suo sguardo pieno di calore e di accettazione di qualsiasi cosa potesse celarsi dietro alla sua Oscar che in quel momento non riconosceva o almeno non ricordava più cosi da un bel po', da quando doveva scegliere chi essere.
Il suo sguardo troppo intenso non riusciva a reggerlo Oscar così spostò la sua attenzione su quel minimo riflesso della sua spada, e vide i suoi occhi diversi dal solito, carichi, vivi, accesi, e in quell’istante si ricordò per cosa era li
“Andrè ho voglia di combattere…lo sai no che d’altronde amo le sfide, le battaglie… vediamo se sei ancora capace di disarmarmi e di vincermi…” usò un tono che a stento riconosceva, un timbro caldo ma fermo, deciso, combattivo e con un tocco di sensualità non voluto. Questo non passò inosservato ad Andrè il quale spalancò gli occhi, deglutì piu e piu volte e poi riusci a dire con un filo di voce:
“Beh Oscar io sono pronto… magari però se togli la spada da così vicino posso esserti utile come avversario…” e tentò di prendere la mano di Oscar nel tentativo di abbassare l’arma, ma Oscar fu più veloce di lui, l’imbarazzo si era impossessato di lei, riuscì a non darlo a vedere poiché calò la spada e si girò di scatto andando verso la porta che aprì e si richiuse alle spalle così rapidamente che Andrè non ebbe il tempo di metabolizzare nulla e mentre cercava di mettere insieme i suoi pensieri e qualche parola sentì solo in lontananza
“Andrè muoviti, non rimanere impalato lì, vuoi vincermi o no?” e mentre correva sentiva le sue guance avvampare ed il suo cuore palpitare come non mai, e iniziò a sussurrarsi :”guerra, guerra, battaglia, sfida, guerra guerra…” e continuando a marciare in direzione del giardino disse: “non sarà quel tuo sguardo o quel tuo sorriso o quel tuo petto che ho intravisto, a farmi perdere con la spada, giammai! Vincerò io la sfida, la battaglia e la guerra caro mio bel Andrè”
 
   
 
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