"L'ho rubato perché la odiavo."
Tom sente brividi sfrenati costellargli la nuca e schiude le palpebre, perso nei propri ricordi – il cadavere di suo padre ai suoi piedi, tra le dita l’anello dei suoi avi, la sua terza anima che ride dalle profondità di quella pietra istoriata (un segreto che non svelerà mai).
"Ho sempre pensato che l'odio fosse molto più potente dell'amore."
"Ti inganni, Tom" mormora lei, "Odiamo soprattutto le persone che abbiamo amato."
Lui si irrigidisce, una smorfia gli deforma i lineamenti (lui la odia, Helena?).