Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Thiliol    04/09/2009    4 recensioni
[ Seguito di Rimani con Me ] Aeglos e Alatariel sono tornati in Aman, ma le cose non vanno come previsto: lei si sente inquieta e colpevole, mentre lui non riesce a sentirla veramente vicina. Quando poi Morgoth fugge dal Vuoto Atemporale e ruba il Silmaril di Earendil, il giuramento di Feanor torna a dividerli. Ma questa volta Aeglos non ha intenzione di soffrire ancora per una donna che lo relega sempre in secondo piano, così le pone un ultimatum: scegliere tra lui e il Silmaril.
Genere: Drammatico, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aragorn, Elrond, Gimli, Legolas
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Narn o Alatariel ar Aeglos'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AEGLOS: LIBERA

 

Le nere scale di Barad-dur sembravano non avere mai fine, ma io continuavo imperterrito a correre, una mano premuta su un fianco cercando di schiacciare il dolore alla milza.

I rumori della battaglia mi giungevano ovattati dalle spesse mura, ma riuscivo comunque a distinguere le grida e il clangore delle lame che si intrecciavano proprio all’esterno della torre.

La sortita a cavallo aveva funzionato, respingendo gli assedianti e liberando Minas Tirith, finchè Elrond non era riuscito a spingere gli Orchi fino al Cancello Nero e ad entrare addirittura a Mordor.

Rivedevo le schiere degli elfi e degli uomini, i coraggiosi cavalieri di Rohan, i nani marcianti al ritmo tuonante di una delle loro canzoni di guerra, mentre il loro re Gimli cantava più forte di tutti.

Riuscivo nettamente a ricordare il volto del mio amico Legolas, non più un fanciullo come lo ricordavo, ma ormai un Re, giusto, coraggioso e saggio.

Mi aveva toccato una spalla proprio in mezzo alla battaglia, puntando i suoi occhi nei miei. Non aveva pronunciato parola alcuna ma avevo capito…avevamo capito entrambi.

Riportala indietro, Aeglos.

Avevo annuito lievemente e mi ero voltato per correre verso il portone spalancato della torre, da cui fuoriusciva l’ultima guardia di Uruh-hai di cui Morgoth era in possesso.

< Aeglos! Fermati! > Lindir cercava di fermarmi, mentre respingeva il fendente di un orco con il suo lungo pugnale.

Rivolsi la mia mente a lui con tutte le mie forze per fargli capire che dovevo farlo e che non doveva fermarmi.

< No! > gridò, ma la sua esclamazione venne soffocata da un vento impetuoso.

Un corno suonò facendo rimbombare le sue note tra gli elmi e gli scudi, prima che gli rispondesse un possente nitrito.

Finalmente i Valar accorrevano in nostro aiuto, rompendo il loro volontario isolamento, e il nitrito di Nahar si fondeva alla risata possente di Tulkas.

Finchè anche le grandi Aquile di Manwe non piombarono sui servi di Morgoth come una frana distruttrice.

Allora ero entrato nella fortezza del Nemico lasciandomi alle spalle tutto.

 

Raggiunsi la sommità ansimando per la lunga corsa e per la paura di ciò che avrei potuto trovare.

Pregavo che non fosse morta, che la mia bella Alatariel respirasse ancora.

Turbini di vento spalancarono la porta e vidi con stupore il bianco avviluppare il nero e sottometterlo, per poi sparire lasciando un vuoto innaturale nella grande sala di pietra.

Entrai di corsa e la vidi strisciare carponi verso il Silmaril e tendere la mano con una luce spiritata negli occhi.

< Alatariel, non farlo! > gridai disperato, paralizzato dal terrore di ciò che vedevo.

Lei parve non sentirmi e afferrò il Silmaril. Per un secondo lo guardò, il trionfo a deformarle il viso.

Mi lanciai verso di lei e in quell’istante iniziò a urlare, un penetrante grido di sofferenza che mi straziò il cuore facendomi rabbrividire.

< Alatariel! > esclamai e la presi per le spalle, girandola e tenendola ferma mentre si contorceva in preda agli spasmi.

< Esso brucia la mia carne! > gridava, le lacrime che le rigavano le guancie e le cadevano sulla mano.

Guardai e vidi la sua pelle staccarsi dal muscolo e divenire di un rosso innaturale, ma le dita rimanevano serrate.

< Lascialo! > la pregai < Alatariel! >

< Mi brucia! >

< Non hai il diritto di toccarlo! Lascialo o ti ucciderà! >

Improvvisamente sembrò riacquistare la vista e mi vide. Spalancò gli occhi e gridò di nuovo.

< Sono io, sono io, Aeglos! >

Alatariel spalancò la mano e il Silmaril scivolò sul pavimento con un tonfo sordo.

Finalmente lei smise di urlare e iniziò a piangere, scuotendo le spalle. La abbracciai stretta.

< Tutto è vano > diceva < il giuramento è sciolto e tutto è vano >

Si staccò da me e mi mise lentamente a fuoco, mentre la ragione tornava in lei.

< Oh Aeglos, non puoi essere qui. Questa è un’altra illusione, una visione di Lorien… tu mi odi Aeglos, mi hai lasciata per sempre…mi hai mandata via e mai più ti avrò…>

< No Alatariel, ti amo e ti ho aspettato fin troppo. Ora sono venuto a prenderti e a reclamarti come mia. Non sono una visione, sono vero… e tu sei libera dal giuramento >.

< Non sono degna > mormorò < ho fallito >.

Chiuse gli occhi e io le baciai delicatamente la fronte.

 

La sua mano cadeva morta sul pavimento e quando la presi tra le mie, dovetti reprimere un’esclamazione disperata. Era rosse e bruciata, con la pelle ridotta a brandelli dal contatto con la pietra.

Mi strappai un lembo della casacca e cercai di fasciargliela, poi presi il Silmaril e l’osservai.

Era freddo e lucente e provai un moto irragionevole d’odio verso quell’oggetto, responsabile della mia infelicità per tutto quel tempo, un oggetto che aveva rovinato per secoli la vita di Alatariel e che ora aveva intaccato il suo corpo.

Avrei voluto distruggerlo, ma non lo feci, limitandomi a nasconderlo in tasca.

Mi avvicinai di nuovo ad Alatariel stesa sul pavimento, il viso contratto e i capelli in disordine. Mi sembrava ancora più bella di quando l’avevo vista per la prima volta, in piedi e fiera sul molo di Alqualonde, quando ancora non vi era stato giuramento fra noi.

Ma anche adesso non vi sarebbe stato più, pensai con gioia.

Lei non aveva fatto la fine dei figli di Feanor, ero riuscito a impedire che la pazzia la conducesse alla morte.

Sorrisi sollevato, chinandomi ad accarezzarle una guancia, quasi incredulo di poterla toccare di nuovo.

Passi improvvisi nel corridoio mi allarmarono, ma sospirai sollevato quando vidi Lindir, il pugnale macchiato di sangue nero ancora stretto nel pugno.

Guardò sorpreso l’elfa sdraiata sul pavimento, come la principessa di quelle fiabe che gli uomini sogliono raccontare ai propri figli, e me inginocchiato al suo fianco con la sua mano fasciata tra le mie.

< Sei ferito? > mi chiese con apprensione.

< Non temere, amico mio, non sono ferito, ma Alatariel si > mi voltai verso di lui < Portiamola via di qui non appena la battaglia sarà conclusa >.

< Ma la battaglia è conclusa! > esclamò < e Legolas mi ha detto tutto. Sire Aragorn è ferito ma non è nulla di grave, mentre Sire Elrond è illeso. Avevo paura che entrando qui avrei trovato due corpi senza vita. >

Si guardò intorno.

< Morgoth non è qui? > chiese.

< No > risposi < Manwe è venuto per primo e ha affrontato il fratello. Non abbiamo nulla da temere >.

< Andiamo > fece Lindir e, voltatosi, scese rapidamente le scale.

 

< Coraggio, amore mio > sussurrai nel suo orecchio, sollevandola come una bambina < nessuno dei due è più schiavo di nulla ora… > sorrisi < se non dell’altro >.





Eccomi qui, un nuovo capitolo subito pronto per voi! è breve e di passaggio, l'ho scritto tutto in un pomeriggio ma ne sono innamorata come non mai!
L'emozione di scrivere del tanto sognato incontro fra i due è davvero indescrivibile, ma solo nel prossimo capitolo i due si parleranno sul serio e si chiariranno, ma........................no sto dicendo troppo! Ci sono ancora diversi punti da chiarire: quali effetti avrà avuto la rottura del giuramento su Alatariel? Cosa accadrà fra lei e Aeglos? E Legolas? E Finrod?
Beh vi lascio qui a rimuginare con calma e vado a fare i miei ringraziamenti personali.

Luthien_8: grazie mille cara per i complimenti! La maturità è andata bene e ora si pensa all'università!  Come vedi afferrare il Silmaril non è stata una buona idea, e la nostra Alatariel si è dimostrata indegna di possederlo, roprio come era accaduto a Maedhros e Maglor che però preda della pazzia hanno fatto una brutta fine.

Helkamirie; eh mellon nin, addirittura capolavoro?? Non me lo merito e sei troppo gentile! Però sono contenta che la scena del duello ti sia piaciuta, era  la scena clou e ci tenevo molto. Anche io ho sempre immaginato Morgoth come mostruoso ed enorme, come è descritto per esempio nel Silmarillion, ma ho pensato che una volta uscito dalla Ruota del Mondo e quindi abbandonata la Forma che aveva assunto nella Terra di Mezzo ( e di cui non riusciva a liberarsi) per tornare a essere 'pensiero' come in origine, beh al suo ritorno poteva essere in grado di prendere un corpo come i Valar o come se stesso (e Sauron) all'inizio. Un ragionamento contorto che sperò però apprezzerai. Come vedi la voce era di Aeglos che continua a pensare unicamente a lei...vi sono stati parecchi malintesi fra loro vero? Cosa si diranno? Attendo con ansia le tue ipotesi!

Un grazie infine ai tanti lettori silenziosi e a chi ha inserito questa storia fra i preferiti o le seguite. Un bacio dalla vostra Thiliol!


P.S. piccolo consiglio musicale: colonna sonora dei prossimi capitolo "Insolita" della Vebrazioni, sembra essere stata scritta apposta!


   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Thiliol