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Autore: Spensieratezza    22/01/2022    1 recensioni
Ci troviamo alla fine della decima stagione, Dean ha deciso di non uccidere Sam, ma ha scatenato l'oscurità sulla terra, che ha avvolto lui e Sam, intrappolati nell'impala. Cosa succederà dopo che quella oscura nebbia li ha avvolti?
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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Ti cerco e non ti trovo, sto impazzendo.  Questo buio mi fa sentire incredibilmente SOLO.

Poi apro la porta, sento l’acqua scrosciare sotto la doccia.

Non vedo niente, ma posso sentirlo. Avverto che sei qui.
“Sam..” apro la doccia e finalmente ti VEDO.

Nudo e rannicchiato, seduto sulle piastrelle della doccia, mi dai le spalle, mi fissi solo un attimo e poi il buio cala il sipario di nuovo su di noi.
“Sam!!”
Parlo, posso parlare!!

Va via!!”
No, non ora che posso finalmente vederti, non ora che posso finalmente sentirti!

“Non mandarmi via, Sam, ti prego!”
Parlami, parlami ancora, amore mio!
Ti prego..
Invece singhiozzi.
“Lucifero..”

Lui, sì, quel figlio di puttana..ti sta facendo del male ancora adesso?
Scopro di far fatica a parlare.
NO! Non ancora!

Non capiamo mai che dono abbiamo, quanta poca importanza gli diamo, fino a che non ci viene levato via.
La possibilità di amare e guarire solo con le parole.
“Sono con te..non ti lascio..”
Le parole mi escono, come graffiate con la raucedine.

“È terribile..essere stato di lui. Posseduto da lui. Voglio..”
“Come? Non ho capito.”

“Lavare via..”
“Io..lo..lo..”
Ma è finita.
Non riesco più a parlare.

Abbiamo sempre un tempo a scadenza per poter parlare, ma non ce ne rendiamo mai conto.
Svanito il tempo, svanita l’opportunità.
Non riesco più a parlare, ma gli prendo la spugna a tastoni dalle mani.

Mi inginocchio e mi inzuppo i vestiti con lui, ma non mi importa.
Lui è mio fratello.
Faccio io, ti aiuto, vorrei dirgli.
Ma mi accorgo di non averne bisogno.

Nessun imbarazzo, mentre gli insapono delicatamente le spalle e la schiena.

Neanche quando butto via la spugna perché è troppo il dolore di non poterlo vedere, che non voglio privarmi anche del tatto, del tocco della sua pelle.
E poi è come se avessi una seconda vista.

Lo avverto, più che vederlo, che ruota gli occhi all’indietro, preda di un’estasi che forse si vergogna di farmi vedere.
Mi prende le mani nelle sue e le mette sul petto, invogliandomi ad accarezzarlo lì.

Non so più se ci stiamo accarezzando o insaponando.
Lui mi accarezza la mano e io accarezzo lui, poi non posso più farne a meno.
Gli prendo la testa e lo bacio.
 
Nell’istante in cui lo faccio, è come se il mondo si capovolgesse e ci ruotassimo di 360 gradi.

Non siamo più in ginocchio contro delle piastrelle bagnate e umide.
Siamo in una vecchia stanza di motel e abbiamo meno anni di quanti la vita ci ha regalati addosso.
Siamo ancora troppo inesperti, ingenui e troppo fragili.
Soprattutto tu.

Le mie mani sul tuo viso non ci sono più.
Le tue hanno preso il suo posto, le tue sul mio.
Ricordo questa scena.
Ricordo anche se tu non parli.
Mi stai scongiurando di ucciderti se non riuscirò a fermarti.

Ma stavolta non ti tolgo le mani dal mio viso ma mi avvicino di più a te e ti bacio come se ne valesse della mia vita.
Stavolta non fuggo dalla tua vicinanza, non ho paura, ANELO quella vicinanza, ne voglio di più.
Rimpiango di non poterti guardare negli occhi.

Ti do un bacio a stampo ma profondo, due, tre, quattro, cinque, mi cingi le braccia al collo, come se non aspettassi altro.
Sono finito sopra di te.
Ti amo, Sam..
Il mio pensiero è diventato voce, rimbomba, sopra di noi come una nuvola fatta di pane e di zucchero a velo.

Ohhh
La tua voce. È la tua risposta?
Spero di sì.
No, no, no..non ti sento più, di nuovo.
Che ci sta succedendo? Che cosa ci sta succedendo?
Vi prego, non portatemelo via di nuovo.
Se siamo morti, lasciatemi stare insieme a lui!

Potrei impazzire se continuate a portarmelo via!
 
 
 
§§§§§§

Sei davanti a me, so cosa vuoi senza che tu me lo dici.
Lo sento, e la cosa mi fa soffrire.
Come puoi chiedermelo? Come puoi pensare che io..
Non puoi volere che io..
Ma poi sei davanti a me, a petto nudo.
Lo so, anche se non ti vedo.

Poi mi prendi la mano, con delicatezza e la porti al tuo petto.
E ti rivedo.
Sei una sagoma opaca, con un leggero bagliore, non vedo il tuo volto, però.
Ma mi basta.
Ti accarezzo il petto con le dita, con riverenza quasi.

Tu sei determinato, vuoi fare l’amore con me, affinchè il ricordo di qualcun altro ti appartenga per sempre, quando sarai di Lucifer, vuoi mantenere questo ricordo con te, aggrapparti a esso, per pensare a me non al fatto che al diavolo ti ha rubato per sempre il tuo corpo.

Sono infuriato, poi mi accorgo che non è con te che sono arrabbiato.
Ma con me stesso.
Digrigno i denti e poi mi butto su di te.
Ti spoglio con furia, cadiamo sul pavimento come attaccapanni spinti troppo velocemente.

Che dio mi perdoni, voglio anch’io essere il tuo ultimo ricordo.
Ti tocco ed è diverso da com’era nella doccia, diverso da tutte le altre volte che ti ho toccato.
Ti tocco l’interno cosce senza pudore e tu gemi sopra di me.

Mi spogli. Un contatto così intimo che non ho mai permesso a un uomo.
Mi rivolti e ora mi sovrasti, le tue mani sono impazienti, calde sopra il mio corpo.
Frementi.

Sanno di questo allora? Sanno di questo, le tue mani sul mio corpo, sulla mia pelle? Sono così calde? Tutte le volte che mi hai toccato..non mi sono mai sentito così..incandescente. Questo si prova a farmi toccare così da te?

Baciami.
Di nuovo quel sussurro.
Mi ritrovo quasi a pregarti.

Mi sembra di impazzire, se tu non lo farai.
Questo buio è crudele e l’unico modo per sentirti, è averti su di me.
Ti afferro con le mani e ti butto sopra di me, con una forza che non pensavo di avere.
Siamo in mutande ma non importa.

Il bisogno di sentirti stretto a me, è qualcosa che va oltre anche al senso del pudore.
Non esiste più pudore in questo momento, non importa più che tu sia mio fratello.
L’unica cosa importante è che tu non vada da lui.
E che questo momento duri per sempre.

Non mi ero accorto che le nostre bocche aspettavano un bacio fino a che le nostre lingue non si incontrano.
















Note dell'autrice: voglio specificare che non è mai avvenuto che Sam avesse proposto a Dean di fare l'amore con lui prima di concedersi a Lucifer, Sam rivive questo ricordo modificato (come è avvenuto anche con gli altri capitoli precedenti nel momento in cui interagisce con Dean ) perchè probabilmente era un suo desiderio nascosto :) e Dean da parte sua, vive il desiderio di Sam in maniera attiva come se fosse accaduto davvero:)
   
 
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