Buongiorno a tutti. Questo è un ritorno per me, ed è passato talmente tanto tempo che è un po’ come una nuova nascita.
Torno non con un nuovo scritto, ma con la riscrittura di una vecchia storia, categoria flash, rinnovata nello stile. La prima pubblicazione porta la data 15 Agosto 2012.
Ho scelto di ripartire da qui perché i temi, dark, restano tra i miei preferiti. Le storie brevi sono sempre state tra quelle che mi spaventavano meno - i longform, i capitoli, cozzano con il mio carattere ma proverò a migliorare anche in quel campo -. Lo stile odierno è forse più asciutto, sicuramente più attento ai dettagli (meno male, 12 anni dopo). E da qui la riscrittura. Spero vi piaccia. A me ha fatto bene e ha dato gioia rimetterci mano.
Fandom: Harry Potter
Tipologia di storia: Flash
Personaggi principali: Tom O. Riddle
Genere: dark
Rating: giallo
Avvertimenti: missing moment, violenza non descrittiva
La notte è il momento perfetto per uccidere, nel buio ogni suono si sublima. E i rantoli di un essere che muore diventano poesia.
Uccidere non è solo un gesto. Non per me.
La foresta mi protegge, l’innocenza è stupida e lui si avvicina a me. Il rumore dei passi scandisce l’attesa, insieme al battito del suo cuore. Sono nel buio, il buio è in me e posso percepirlo.
È giunto il momento. Attraverso le mani del mio burrattino vedo la purezza chinarsi al mio volere. Vedo il candore supremo immobilizzarsi, cadere, immolarsi per la mia causa. Sento i suoi palpiti e so che sono gli ultimi, fremo già di gioia quando la gola inizia a squarciarsi.
Non amo attendere, ad ogni centimetro di quella ferita immonda, cresce la mia frustazione per non poter accelerare ogni gesto. Ho bisogno di cibarmi dell’orrenda bellezza di quel dolore eccelso.
Lì dove dovrebbe essere l'anima degli ignobili mortali, sento un vuoto che si espande al sentire l'inebriante odore della morte. Un buco nero che mi travolge e mi completa nella sua essenza distruttrice.
Uccidere è il mezzo. È il fine.
Il sangue che finalmente mi bagna la gola è come un orgasmo, ad ogni goccia ricordo ogni vittoria.
Nell'affondare le labbra ancora e ancora, verso vene sempre più profonde, mi sento nuovamente vivo; è come se tutto diventasse rosso, come la carne pulsante, e verde, come il mio incantesimo preferito.
Uccidere è vita.
Uccidere è potere.
Uccidere mi ha reso immortale.