Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: cassiana    13/02/2022    5 recensioni
Becky, algida e severa manager è a Miami per concludere un affare importante. Il suo collega la convince a seguirlo sullo yacht del carismatico Raul potente, ma ambiguo uomo d'affari. Ma le cose non vanno come previsto e Becky incontra Richard, appassionato attivista ambientale, nonché fratello della sua migliore amica Brenda. Nel tentativo di salvarsi i due finiscono nella foresta del Belize tra mille pericoli che li faranno avvicinare e riavvicinare in maniera pericolosa.
Genere: Avventura, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Storico
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'La famiglia Jones ovvero Londoners '80'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Epilogo




Gli abeti spandevano il loro profumo balsamico mentre gli aghi scricchiolavano sotto i loro piedi.

- Manca molto?
- Dai zucchina ancora un po' e siamo arrivati.
- Tu e la tua mania delle foreste...non ti è bastata quella del Belize.

Bofonchiò Becky mentre scacciava via dalla faccia schifata un nugolo di moscerini.

- Vorresti tornarci? Ho parlato con Geena l'altro giorno.
- Mi piacerebbe tornare a trovare lei e Nelson. Lui come sta? L'ultima volta che l'ho sentito era in riabilitazione.
- Ha ripreso a guidare. Davvero vorresti tornarci? Magari...in viaggio di nozze?

Becky sentì un tremolio all'altezza dello stomaco e per un momento perse la presa dalla mano di Richard, ma quando scrutò il suo volto notò il sorriso beffardo dello scherzo. Sollievo e delusione la pervasero in un curioso mescolio di sensazioni.

- Sono proprio felice di saperlo. A proposito di matrimoni - Riprese con noncuranza - Mi sembra che le cose tra Geena e Alvarez siano a buon punto. Nelson mi ha detto che hanno iniziato a vedersi.
- Si, a quanto sembra.

Richard si strinse nelle spalle, quelli erano pettegolezzi a cui non faceva tanto caso. Quando parlava con Alvarez era più che altro del caso contro Barrera e il suo interesse principale era scoprire se davvero Andy e la sua presunta moglie fossero degli agenti infiltrati. L'investigatore non si era sbottonato sulla questione, ma dai pochi accenni che si era lasciato sfuggire qua e là la convinzione di Richard prendeva sempre più sostanza.

- Eccoci, siamo arrivati: il mio amico mi ha detto che basta solo aprirla.
- Quando mi hai promesso un weekend romantico non avevo capito che dovevamo fare i boscaioli.

Sbuffò lei inerpicandosi per le scalette di legno dello chalet.

- Oh, non lamentarti. Io, te e il bosco...non è abbastanza romantico?
- Si, romantico come Non aprite quella porta.

Becky aveva pensato piuttosto a un hotel ricercato, a una cena a lume di candela e lenzuola di seta. Ma conosceva Richard e sapeva che non gli sarebbe neanche venuto in mente. Erano arrivati a un compromesso: Richard avrebbe fatto base a Londra, ma sarebbe partito se necessario se c'era una campagna che gli stava particolarmente a cuore e lei aveva già passato la prima selezione per diventare la crowdfunding manager dei Green Fighters. Le veniva da ridere perchè di tutte le associazioni che poteva scegliere aveva deciso che avrebbe voluto lavorare proprio con loro. Era per questo che Richard le aveva proposto quel weekend romantico, per festeggiare. Richard era intento ad aprire la porta e cercare il contatto elettrico per accendere le luci. Il bosco stava scurendo e il dolce frinire dei grilli stava riempiendo la radura. Becky era rimasta sulla veranda a godersi gli ultimi bagliori del tramonto cercando di individuare se ci fosse qualche lucciola. Richard l'abbracciò da dietro sorprendendola con un bacio a fior di pelle sul collo.

- E' presto per i lampiridi. Vieni dentro, ho acceso il fuoco.

Prese Becky per mano e la fece entrare. La cabina era in realtà uno spartano capanno di caccia, con mobilie spaiate e solo il fuoco crepitante riusciva a dargli un aspetto confortevole. Becky frugò nella sacca che Richard aveva lasciato cadere sul divanetto scalcagnato, criticando e polemizzando su ogni oggetto che ne tirava fuori. Lui intanto aveva acceso un vetusto giradischi. Becky si voltò, gli occhi brillanti quando sentì le voci maschili armonizzarsi.

- Non mi dire che è lo stesso disco.

Richard sorrise e non rispose tirandosi indietro i capelli con una mano. Becky gli accarezzò la barba e gli posò un bacio sulle labbra.

- Sei uno zuccone tanto romantico!

Lo prese in giro, segretamente compiaciuta. Prepararono una cena spartana composta per lo più da scatolame; fagioli, zuppa e pane tostato. La loro conversazione alla fine confluì sulle loro avventure in Belize e sulla brutta vicenda che aveva coinvolto Brenda e il suo nuovo ragazzo, una storia di ricatti e guerra tra bande a Brixton che per fortuna era stata sventata proprio grazie all’aiuto della giornalista:

- Sembra che voi fratelli Jones abbiate una calamita per attirare i guai.
- Come va con mia sorella?
- Non mi parla da una settimana.

Le labbra di Becky si piegarono all'ingiù nel ricordare la fallimentare serata in cui lei e Richard avevano confessato il loro amore.
Si erano incontrati in un pub carino del centro, un'uscita a quattro aveva proposto Becky a Brenda, così le avrebbe fatto conoscere il suo nuovo ragazzo o l’uomo misterioso come aveva preso a chiamarlo l’amica. Brenda era entusiasta: ora che le cose nella sua vita si erano aggiustate, il processo contro i membri della gang era iniziato da poco, era più che desiderosa di vedere anche la sua migliore amica felice. Quando la coppia era arrivata al pub, Brenda e Malcom li stavano già aspettando davanti all'entrata, mano nella mano tubando come piccioncini. Becky ebbe una stretta al cuore e Richard scherzò:

- Sembrano una coppia di parrocchetti, guardali: sempre becco sul becco.
- Stai zitto, sono adorabili!

Lo rimproverò lei con un sorriso, si era allontanata di un passo inconsapevole, troppo abituata a nascondersi, ma Richard le prese la mano e l'attirò al suo fianco. Malcom fu il primo ad accorgersi di loro:

- E i vostri rispettivi fidanzati dove sono, li avete fatti scappare a vicenda?

Li salutò scherzoso, ma Brenda osservò le mani intrecciate e i loro visi imbarazzati e ricollegò tutti i piccoli episodi che l’avevano sempre lasciata interdetta: in quel momento ebbe come una rivelazione, finalmente.

- State insieme!

Esclamò in tono accusatorio, non sapendo lei stessa se essere felice o innervosita dal loro comportamento.

- Entriamo?

Propose Becky pentita di aver proposto quella serata e desiderosa che finisse il prima possibile. Mentre i ragazzi prendevano da bere Becky e Brenda si fronteggiarono:

- Da quanto va avanti?
- Da qualche mese. Ti ricordi quel viaggio che feci a Miami...?

Le raccontò velocemente tutta l'avventura che avevano vissuto lei e Richard, tralasciando solo i particolari tecnici legati al caso.

- Ma perchè non me l'hai detto?
- Non è tutto.

Becky era ormai decisa a vuotare completamente il sacco con l'amica. Approfittando della fila al bancone che teneva occupati i ragazzi le confessò tutti i suoi trascorsi con Richard e che era sempre stata innamorata di lui fin da quando erano ragazzini. Brenda l'ascoltava con le braccia incrociate un'espressione tra l'incredulo e il seccato nei suoi occhi, man mano che l'amica andava avanti. Quando Richard e Malcom tornarono si sporse a prendere la mano di Becky mormorando:

- Poi approfondiamo. Alla fine era come dicevo io fin dall'inizio, ricordi? Avevo predetto o no che sareste finiti insieme?

E in qualche modo la serata era andata avanti con Malcom e Richard che si facevano battute idiote nel tentativo di appianare l'atmosfera tesa tra le ragazze.
Ora Richard nel vedere il visino imbronciato di Becky si allungò per farle una carezza:

- Dalle tempo: lo sai che ti vuole un bene dell'anima. E poi questo periodo con tutto quello che le è capitato è parecchio emotiva. Non invidio per niente Malina che deve starle vicino!

Becky si lasciò andare in una risatina nel sentire il nomignolo che Richard aveva dato al ragazzo della sorella. Si allungarono sul divano osservando le fiamme nel caminetto.

- Ancora non vedo nulla di romantico in questa serata.

Esordì Becky dopo un po'. Richard smise di accarezzarle la spalla e la osservò in viso: un sorrisetto le sollevava gli angoli delle labbra e capì che lo stava prendendo in giro.

- Vuoi il romanticismo?

Si tirò su e armeggiò con il giradischi; quando le note partirono si voltò verso Becky e allungò la mano invitandola a ballare. Una dolce voce si librò tra di loro e il cuore di Becky si sciolse un pochino. Per un po' si dondolarono cullati dalla ballata degli Eagles, le mani di Richard scivolarono sulla schiena di Becky stringendola contro il suo petto, le sue labbra contro il suo collo. Lei si lasciò andare completamente nel suo abbraccio ascoltando il cuore dell'uomo battere contro il proprio orecchio. Sollevò il viso e incontrò le labbra di Richard.

Ogni volta che provo ad andarmene
qualcosa mi fa tornare indietro e restare
e non so dirti perché.

- Lo so io perchè, zucchina: perché ti amo.

Cantò Richard insieme a Schmit. Becky si nascose nella maglietta dell'uomo compiaciuta e imbarazzata. Quando sollevò il viso si era però ricomposta abbastanza per scherzare:

- Continuerai a chiamarmi così fino alla morte non è vero?
- La mia o la tua?

Becky scoppiò a ridere e s'illuminò. Si divincolò dalle braccia di Richard e si diresse verso la cucina. Quando ne uscì aveva con sè una lussuosa scatola nera avvolta da un nastro rosso di raso. Richard arricciò il naso nel leggere la marca dei cioccolatini impressa in oro.

- Godiva. Non avevamo detto di mantenere un profilo basso?
- Non ho ancora lasciato il mio lavoro…e poi stasera è un’occasione speciale.

Aprì la scatola offrendo una pralina al ragazzo e ne addentò una lei stessa in modo suggestivo. Gli si mise a cavalcioni:

- Adesso sì che è una serata perfetta.
- Mmmh, non perfetta quanto quella in cui Sting venne a fare un concerto a Belize City e poi passai la notte a bere birra con lui.

Becky strinse le labbra e si tirò il maglione da sopra la testa lanciandolo dietro di sè. Appoggiò i seni inguainati nel pizzo nero al petto di Richard che deglutì:

- E adesso?
- Può ancora migliorare.

Becky insinuò una mano sotto la sua maglietta strusciandosi contro il suo grembo. Richard si lasciò sfuggire un sospiro e si tirò indietro i capelli. La lingua di Becky continuò a disegnargli arabeschi di saliva contro la pelle del collo mordicchiandolo e stuzzicandolo fino a che lui non ne potè più ed esclamò con un ringhio.

- Va bene, va bene. Hai vinto: è perfetta!

Becky rise deliziata quando Richard si sollevò sul divano e la portò con sè verso la camera da letto. Poco prima di entrare lei non rinunciò ad un ultima frecciatina:

- Comunque non riesco a credere che tu non abbia ancora una casa!
- Sei tu la mia casa.

Becky allungò una mano ad accarezzare il suo amato viso e con gli occhi scintillanti d’amore Richard le baciò le dita. Si strinsero in un amorevole abbraccio, finalmente pacificati.





Nota Autrice:

E finalmente proprio alla fine Becky è riuscita ad azzecare una citazione!
A quanto sembra Nelson è tornato pienamente operativo e Geena si è convinta a frequentare Alvarez, d’altra parte come resistere al suo fascino! E Andy e Marcela, saranno davvero due agenti infiltrati sposati?
I due dischi che Richard mette su sono il Live at Pompeii dei Pink Floyd (vi ricordate, quello che hanno ascoltato la prima volta da soli) e The Long Run degli Eagles in particolare I Can’t Tell You Why che potrebbe riassumere un po’ tutta la loro relazione.
Ebbene siamo arrivati alla fine di questa avventura! Ringrazio tutti quelli che hanno letto, commentato, seguito questa storia, siete importanti per me e per tutti i miei personaggi.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: cassiana