Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    06/05/2022    1 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nella sede centrale della Technoimp, l'Imperatore e Anika erano legati e segregati in uno degli uffici dei piani superiori.

<< Nonno. Non dovevi farlo. >> disse Anika con lo sguardo basso all'imperatore.

<< Non potevo perdere anche te, Anika. >> rispose il sovrano desolato per la sua scelta di cedere il trono al figlio rinnegato, Mitsuo.

<< Papà sarebbe morto piuttosto che cedere la guida della nostra gente, e del mondo, a un pazzo come lui! >>

<< Non sarebbe cambiato nulla. Almeno siamo ancora vivi. Non ci resta che sperare in un miracolo. Dov'è City Hunter? >> chiese l'anziano.

<< Era con me, prima che Mitsuo mi chiamasse. >> ovviamente Anika non poteva dirgli tutta la verità << Sono sicura che riuscirà a trovarci. Fidati, nonno. Lui, Kaori, e l'ispettore Nogami ci salveranno. >>

L'Imperatore si mise a pregare in silenzio che la nipote avesse ragione.

Il rumore di una porta che si apriva attirò la loro attenzione. Nella stanza entrarono Mitsuo insieme agli altri due capi di Saisei vestiti con le loro armature. << Salve, padre. Anika. Lasciate che vi presenti i miei fratelli. >>

I capi si tolsero l'elmo e mostrarono le loro facce all'imperatore e alla nipote.

<< Mishima... Yushida... Voi... Eravate in combutta con Mitsuo per tutto il tempo? >> chiese il sovrano incredulo e ferito nell'animo.

<< Si, maestà. Vede la nostra lealtà è sempre stata devota a un unica causa. Quella di Saisei. Fin dalla nascita. >> gli disse impassibile Mishima.

<< È stato un ottimo rinnovamento includere Mitsuo come terzo granmaestro. Sotto di lui, la nostra nazione sarà l'origine di una rinascita per il resto del mondo che darà inizio all'era della vera pace e dell'uguaglianza per tutta l'umanità. >> aggiunse poi Mishima.

<< Uccidendo chiunque vi si opponga? Sarà solo una tirannia! >> protestò Anika.

<< Chiamala come vuoi. Ma devi ammettere che il mondo ha bisogno di avere personi forti per comandarlo. Gente che non si fa condizionare né da soldi, ne da idealismi. I politici del mondo sono incerti, deboli e incapaci. Quando l'arma sarà pronta la useremo per eliminare questa spazzatura. I governi non sapranno mai contro cosa avranno a che fare. Incoraggeremo i loro ribelli a segurici; le nostre schiere si riempiranno di nuovi seguaci dagli altri paesi; sceglieremo gli elementi migliori e tutti insieme creeremo un nuovo governo mondiale che lavorerà unito per rendere l'umanità migliore di quanto non lo sia mai stata. Niente più inquinamento, né guerre. Solo pace e uguaglianza sotto la grande guida di Saisei. >> espose entusiasta Mitsuo con le braccia aperte. I suoi compagni si sentivano allo stesso modo.

<< No! Non è con la paura che si può migliorare il mondo. Solo amandoci, comprendendoci l'un l'altro e facendoci carico di ogni responsabilità possiamo migliorare. Papà credeva in questo. E ci credo anch'io. >> Anika era . L' Imperatore non si sarebbe mai aspettato tanta forza d'animo da sua nipote.

Mitsuo si avvicinò a lei << Infatti tutti dovranno farsi carico delle responsabilità, o il giudizio di Saisei li colpirà. >> le disse freddo accarezzandole la faccia. Lei girò il viso disgustata.

<< Cosa ci farete ora? >> chiese l'Imperatore al trio.

I tre si misero a ridere, mentre Yushida azionò un comando che fece abbassare uno schermo dal quale si vide la trasmissione di una sala di contenimento in cui stavano facendo entrare una specie di sostegno cilindrico tempestato di cristalli di quarzo assieme alla meteora nera che custodiva la vecchia Saisei.

Anika e il nonno guardarono le due cose con un terribile presentimento. La ragazza pensò "Ryo, Kaori, Fujiko... Lupin, aiutateci."



Non appena uscirono dalla grotta, come prima cosa Lupin, Ryo e i loro amici misero fuori combattimento le guardie che erano state lasciate di guardia all'ingresso della caverna, poi fecero parlare qualcuno di loro per poterne simulare la voce con un apparecchio che aveva portato Jigen su richiesta di Lupin.

Uno dei capi di Saisei si mise in contatto con i suoi uomini, e fu Lupin a rispondergli col simulatore.

<< Tutto in ordine, signore. >> gli disse il ladro con voce alterata.

<< Ottimo. Continuate la vigilanza. >> il leader chiuse il canale e ne aprì uno generale.

<< Trovate gli amici di Lupin e Hunter ed eliminateli. L'ultima cosa che ci serve è un gruppo di testardi rompiscatole. Portateci però Kaori viva. Voglio che Anika dia un ultimo saluto alla sua cara amica prima di assistere al nostro trionfo. >>

<< Ricevuto. >> risposerò gli uomini tutti insieme. La chiamata venne chiusa e Lupin aveva già in mente un idea.

<< Qual'è il piano? >> chiese la stessa Kaori agli altri.

<< Semplice. Useremo il trucco del cavallo di Troia. >> le rispose Lupin.

<< Cosa vuoi dire? >> gli chiese Zenigata.

<< Eheh. >> Lupin sghiniazzò << Prepariamoci allo spettacolo. >>



Dopo aver lasciato quelle montagne il gruppo si divise per prepararsi all'assalto finale: Saeko passò nuovamente dal suo amico hacker, che l'aveva fornita della chiavetta per penetrare nel computer del direttore Yushida, chiedendogli un ultimo favore; Jigen preparò armi pesanti e Lupin e gli altri invece si occupavano gli ultimi dettagli.

Una volta riuniti, il gruppo si mise in moto verso il covo nemico.



Saisei era vicina al completamento dell'arma. L'imperatore sembrava essersi rassegnato al suo destino, mentre la nipote continuava a sperare.

Yushida ricevette una chiamata da una voce diversa da quella che aveva usato Lupin. << Signore. Abbiamo trovato la ragazza. Si era nascosta nella periferia. >>

Yushida lo riferì a Mitsuo. Questi, sorridendo, disse << Portatela qui. >>

E così fu fatto. Un furgone blindato si fermò davanti alla sede della Imp e da esso scesero i soldati corazzati con Kaori legata e imbavagliata.

La scorta venne condotta di fronte alla parete chiusa, vista da Lupin in precedenza, e venne fatta entrare da quelli che erano dall'altra parte.

<< Ben fatto. >> si complimentò Mitsuo con l'elmo addosso.

<<. Portatela dai nostri ospiti. >>

Anika e suo nonno erano stati fatti scendere in quel sotterraneo, in attesa di testare su di loro la forza della meteora nera. Il sotterraneo era composto da due livelli. Il primo era un laboratorio con delle salette accanto; il secondo piano era quello con il computer principale, custodito in una camera isolata. Oltre a gestire il sistema di difesa di Saisei, custodiva anche tutti i dati e le operazioni della setta.

I soldati si sepraraono: due andarono a vigilare la sala computer al piano sottostante, altri due si unirono al gruppo che teneva d'occhio gli ostaggi.

Vedendo Kaori legata, Anika si agitò.

<< Kaori! Kaori! >> la chiamò l'adolescente. La rossa alzò lo sgaurdo verso di lei. << Ti prego, dimmi che gli altri stanno bene. >>

Mitsuo entrò nella stanza, fece girare di schiena i soldati, e rivelò la sua faccia a Kaori.

<< Beh, Kaori. Mi spiace che Ryo non sarà qui a godersi lo spettacolo. Dopo che mi aveva salvato la vita, direi che se lo sarebbe meritato. >>

Kaori provò a parlare, ma col bavaglio in bocca non poteva. Mitsuo si fece magnanimo e glielo tolse.

<< Che significa che ti ha salvato la vita? >> chiese la rossa guardandolo male.

In tutta risposta, Mitsuo le fece vedere la sua maschera da Kenji Nakamura e le raccontò di quando Saeba lo aveva salvato. Poiché erano presenti solo loro due e Kaori, la ragazza non ebbe problemi a riconoscere quell'uomo.

<< Kenji?! Tu... tu sei... ma perché? Tu eri una brava persona! >>

Mitsuo la guardò da vicino << Pur di passare inosservato ero pronto a mettere in atto la più grande recita di sempre. E se qualcuno poi ci rimane male, beh, non mi riguarda. Dovevo reclamare il mio diritto sul trono ed è quello che farò non appena l'arma verrà collaudata. >>

Kaori ringhiò << Brutto bastardo! Eri un nostro amico e ci hai ingannati per tutto il tempo! >>

Mitsuo non mutò di espressione << Come ho detto, non mi interessa. Non posso provare interesse verso cose che non mi sono mai interessate davvero. >>

Da dietro il suo casco, una delle guardie assunse un'espressione furente.

<< Saeko mi ha detto che l'avevi aiutata tu a entrare qui per la sua infiltrazione... volevi farla ammazzare! >> dedusse Kaori sconcertata.

<< A dire il vero il piano era di eliminare sia lei che Zenigata. Sebbene siano fuggiti grazie a Lupin, la cosa però ci è tornata utile. Perché avevamo avuto nuovi segugi che ci avrebbero riconsegnato il nostro tesoro oltre che una garanzia per ottenerlo. Tutto quello che avete cercato di fare è stato inutile, perché noi sapevamo che sarebbe finita così. Non avete mai avuto una possibilità di fermarci. Mentre Ryo morirà soffocato nella grotta assieme a Saeko e Lupin, tu avrai il privilegio di sperimentare, assieme alla tua amica, Anika, e all'imperatore, il nostro strumento di dominio. >> in seguito, come aveva detto ad Anika, le rivelò anche le sue intenzioni di farsi nuovi seguaci tra i ribelli di ogni governo per poter espandere l'influenza di Saisei nel resto del mondo.

<< Voi siete pazzi! >> lo accusò Kaori dopo che aveva finito.

<< Consolati. Il tuo amato Ryo non vedrà mai questo nuovo mondo. E non sarà nemmeno qui per assistere ai tuoi ultimi momenti. >> le disse Mitsuo con tono freddo. Kaori rimase in silenzio fingendo preoccupazione.

Mitsuo ricevette una chiamata da Yushida << Tra poco sarà pronta. >>

Mitsuo chiuse la chiamata e si rivolse ai soldati dopo essersi rimesso l'elmo. << Tra cinque minuti portate gli ostaggi nel livello inferiore. >> e uscì dalla stanza.

Nel piano di sotto, dopo aver visto alcuni soldari vigilare sull'ingresso della sala computer, una delle due guardie arrivate si avvicinò a loro e usò un ottima scusa per farsi dare il cambio. Una volta rimasto solo col suo collega, la guardia penetrò nella sala e fece addormentare gli ingegneri all'interno. Subito dopo il suo complice si mise a parlare da un comunicatore.

. << Adesso. >>



Nella vecchia casa di "Kenji Nakamura", qualcuno aveva fatto irruzione da un po' dopo aver nascotizzato le guardie e aveva trovato un terminale nascosto dentro una cassaforte. "Bene, bene. Sembra che Saeko avesse ragione" pensò la ladra che aveva accesso il terminale per poi aver visto una specie di file d'accesso particolare: non serviva solo dare la conferma, andava dato il consenso anche da un altro file. Nogami aveva scoperto questo tipo di accesso sia nei file di Yushida che in quelli di Mishima. Siccome quei terminali erano stati distrutti, Saeko si era chiesta per quale motivo e poi aveva capito: era il sistema di accesso dei tre capi a quello generale di Saisei per poter gestire al meglio l'organizzazione. Se volevano svelare la verità sulla setta avevano bisogno di superare questo file di sicurezza. E dato che i capi erano convinti che Saeko sarebbe morta nella grotta insieme agli altri, e che nessuno sospettava di Kenji a parte Fujiko, motivo per il quale era stata lasciata anche lei nella caverna, era l'occasione buona per impossessarsi del terminale del terzo capo ed effettuare l'accesso indisturbati.

Fujiko rimase in attesa del momento buono per fare il collegamento.



L'intruso lanciò un altro segnale e il mezzo blindato che aveva portato Kaori tornò indietro a tutta birra contro l'edificio sfondandone l'ingresso. Subito dopo il conducente scese e si mise a sparare sulle le sentinelle con un mitragilatore.

<< Che succede? >> chiese Mitsuo al comunicatore dopo aver sentito gli spari.

<< Ci stanno attaccando. Un tipo con un cappello nero in testa armato fino a i denti ci sta sparando come un dannato. >>

<< Che cosa? >> Mitsuo si mise a riflettere. "Che sia Jigen Daisuke? Ma come faceva a sapere dovere andare? Ma certo, Saeko avrà rivelato i suoi sospetti su Yushida agli alleati di Lupin. Beh, non importa"

<< Fratello >> si rivolse a Mishima. << Sbarazzati di quel'impiastro. Yushida, tu invece resta qui. Non contattate la polizia, potrebbero scoprire tutto se entrassero in questo momento. Dobbiamo sbrigarcela per conto nostro. >>

Yushida e Mishima presero mano alle armi. L'ultimo poi fece come gli aveva detto Mitsuo, uscendo con in mano una nuovo tipo di arma. Una specie di fucile con una sorta di parabola sulla punta della canna.

<< Uomini, una parte di voi nel caveau, gli altri controllino il resto dell'edificio. >> ordinò caricando l'arma. I soldati gli obbeddirono senza esitazioni e lasciarono nell'atrio Mishima contro l'intruso

<< Qualunque cosa intenda fare con quella cosa, non è niente di buono. >> si disse Jigen tenendosi pronto.

Mishima guardò un momento la sua arma. << Avevamo tenuto in custodia questo gioiello per darlo ai nostri soldati. Però non l'avevamo collaudato su dei bersagli vivi. >> puntò il fucile contro il blindato << Provederò subito. >> dopo aver premuto il grilletto, una specie di onda sonora venne sparata contro il blindato e lo perforò completamente. Jigen schivò il colpo, ma gli rimbombarono le orecchie. Come se non bastasse, il suo mitragliatore era stato preso di striscio venendo danneggiato.

<< Ma che cazzo era?! >> si chiese il pistolero gettando l'arma e prendendo il suo revolver.

<< In attesa di riavere il nostro tesoro abbiamo pensato di costruirci armi sonore ad altissima sequenza usando i frammenti che ci aveva raccolto Matsuda. È questa è uno dei primi prototipi. Ovviamente non è potente come la nostra arma finale, però dovrebbe bastare a renderti un idea della fine che faranno i nostri nemici. >> lo informò Mishima sorridendo da dietro l'elmo.

<< Se riesci a prendermi! >> lo sfidò Jigen.

Cominciò così una sparatoria tra proiettili veri e onde sonore, queste però erano più efficaci, dato che penetravano ogni cosa.

Jigen cercava di colpirlo in mezzo alle placche, come aveva fatto l'ultima volta, ma scoprì, con sgomento, che l'armatura che portava il nemico era stata rafforzata anche lì. La sua magnum non penetrava abbastanza.

Mentre infuirava la sparatoria, un elicottero stava sorvolando la zona dell'edificio e, da esso, si gettò sul tetto Goemon che eliminò le guardie di vedetta con un solo fendente.

<< La forza dei miei antenati in cerca della redenzione >> annunciò Goemon riponendo la spada del suo avo nel fodero. Si diresse poi all'interno dell'edificio con un obiettivo preciso.



Nel loro caveau, Mitsuo e Yushida si sentivano sicuri sulla vittoria di Mishima. Ma non potevano sapere che c'erano altre visite.

<< Signore! Qualcuno ha interrotto le comunicazioni del sistema di sorveglianza dal server centrale >>avvisò uno degli ingenieri. Saeko aveva effettuato il collegamento al server centrale con l'aiuto di Fujiko.

<< Che significa?! >> esclamò Mitsuo. << Chiudete subito il server. Io prenderò una precauzione. >>

Nella stanza in cui c'erano i due imperiali, la guardia infiltrata capì che era il momento e neutralizzò subito le altre guardie presenti assieme a un altro soldato, davanti agli occhi sorpresi di Anika e suo nonno.

Kaori invece sorrise << Bene, ragazzi, ha funzionato. >> disse mentre una delle due guardie la liberava. Il suo complice invece liberò gli ostaggi. Una volta fatto i due si tolsero i caschi rivelando le loro facce.

<< Ryo! Zenigata! >> li riconobbe Anika felicissima. Anche il nonno si sentivi sollevato nel vederli.

<< Eccelenza, si tenga al riparo, le spianeremo la strada. >> disse Zenigta all'imperatore prendendo il fucile di una guardia, Ryo prese mano al suo revolver, che aveva nascosto nella corazza, e Kaori si armò col fucile di un altra guardia.



Per quanto riguardava la guardia che era penetrata nel sistema, ovvero Saeko travestita , il suo collega controllò un altra cosa vista sul server, questi ovviamente era Lupin in persona.

"Ma guarda un po'. Ecco come vogliono usare la meteora. Ok, vediamo un po' se..." e si mise a indagare più a fondo.

Saeko terminò la trasmissione dei file. "Fatto. Salutate il mondo, brutti stronzi."

Mitsuo stava avanzando lentamente e nella sua mente c'era solo un pensiero: eliminare chiunque si fosse infiltrato e raggiungere il suo obiettivo a tutti i costi. L'ultima battaglia era iniziata e ora sarebbe stata la sorte a favorire il vincitore.
  
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