È tutto scuro,
Pareti spesse e porta chiusa.
Ticchetta muto l’orologio sul muro
A scandire l’aria alla notte fusa.
Anche se è buio e fa freddo fuori,
Sotto le coperte c’è un bel tepore
Eppure tremano ciechi due cuori
Ancora intirizziti dal passato dolore.
Non si vedono ma si sentono,
Si fanno strada rincorrendo i sospiri
Quando rimbomba nel cielo un tuono
E l’orologio compie il primo dei suoi giri
Con le mani si sfiorano e poi si afferrano,
Dita alle dita, gambe alle gambe mischiate
Un gemito di piacere, forse di affanno
Ciocche nel buio immobile sparpagliate.
Due pazzi, due reietti, due esiliati
Due cuori troppo a lungo separati
Due sposi, due complici, due innamorati
Due destini irrimediabilmente legati
Si cercano ansiosi tra i cuscini
Temono che il sonno li possa ingannare
Si tengono l’uno all’altro vicini
Così che il buio non li possa rubare.
Così li troverà la mattina rugiadosa:
Uniti insieme in una sola cosa