-MAGIA-
(Stregoni & Principi)
[...] “Dobe su chi
saresti inciampato scusa?” il biondo sgranò gli occhi e lentamente si voltò
verso la sua destra.
Da com’erano vestiti
sembravano proprio due mercanti, ma sotto il cappuccio del mantello poteva
riconoscere l’onice del principe che lo fissava con una punta di fastidio,
“Teme?”
Shikamaru decise che era
molto più interessante guardare fuori dalla finestra e, soprattutto, sperava
che il reale non notasse il sorriso sul suo volto,
“Si può sapere cosa
state facendo voi due insieme?” Neji appoggiò la mano sulla spalla di Sasuke
per cercare di bloccarlo, ma l’ Uchiha se la scrollò di dosso.
“Uno di voi due può
dirmi perché un cavaliere ed un servitore si trovano da soli in una locanda a
ridere e scherzare parlando male del loro principe?”
La domanda aveva un che
di ironico e Naruto non riusciva a togliersi dal volto quel sorriso bellissimo,
ma altamente irritante.
Sasuke non capiva cosa
gli dava più fastidio, il suo servitore insieme ad un cavaliere? Sentire
sparlare di lui? Il suo biondo con un altro cavaliere? Il suo Naruto con
Shikamaru?
L’irritazione crebbe
sempre di più, quindi diede uno spintone al servo e gli si sedette accanto,
“Fammi spazio dobe”
[...]
"Teme non ho
nessuna intenzione di sopportarti anche durante la mia serata libera"
affermò il biondo tra i denti cercando con le mani di spingere via il nuovo
arrivato, che a sua volta decise di ignorarlo e di chiamare la cameriera
alzando il braccio.
Sasuke si tenne il
cappuccio del mantello, così da potersi godere una serata in anonimato, anche
se i presenti erano talmente intontiti dall'alcool che non l'avrebbero
riconosciuto neppure se avesse indossato l'alta uniforme.
Neji nel frattempo si
era accomodato vicino a Shikamaru, che a differenza di Naruto non cercò di
liberarsene.
"E' un piacere
riaverti con noi Hyuuga"
"A quanto pare mi
sono perso tanti avvenimenti interessanti" affermò il cavaliere indicando
con lo sguardo il suo vecchio amico ed il servitore, Nara fece un sorrisetto
enigmatico,
"Non ne hai idea,
un sacco di seccature" quindi lanciò uno sguardo esaustivo al biondo, che
però non lo notò.
Al contrario di un certo
principe.
Con l'arrivo della sua
ennesima ciotola di Ramen Naruto decise di abbandonare il proposito di
liberarsi del principe, sbuffò e appoggiò i gomiti sul tavolo dedicando la sua
attenzione alla profumata prelibatezza appoggiata sul tavolo.
"Non possiamo
neppure essere liberi di farci due chiacchiere in pace" affermò il biondo
con la bocca impastata dal cibo,
"Dobe se queste due
chiacchiere comprendono il parlare male di me assolutamente no... sei proprio
un bifolco non parlare con la bocca piena" il servitore stava per
rispondergli per le rime, ma l'arrivo della cameriera con le bevande richieste
dai nuovi arrivati lo fece temporaneamente desistere.
Ino diede un'occhiata
veloce al tavolo, riconobbe subito il principe, ma prima che potesse dire
qualcosa Shikamaru richiamò la sua attenzione e le intimò il silenzio.
La bionda decise di
stare al gioco,
"Nara mi devi un
enorme favore" quindi proseguì,
"Vi porto
altro?"
"Idromele fino a
scoppiare, dobbiamo festeggiare" affermò Neji, quindi rimasero di nuovo
soli in attesa dell'ordine appena effettuato.
Sasuke riprese il
discorso interrotto in precedenza,
"Oltre al fatto di
parlare male del vostro preziosissimo principe, non mi risulta che i servitori
possano condividere alcool e cibo con un cavaliere"
"Infatti non credo
possano..." disse il biondo, quindi impugnò il proprio bicchiere ricolmo
di liquore e lo alzò dal tavolo rivolgendolo verso Shikamaru,
"Ma due amici si e
posso dire senza timore che la disavventura condivisa insieme alla radura ci ha
permesso di avvicinarci molto"
Lo sguardo del principe
si indurì, molto.
Quelle parole non gli
erano piaciute.
E anche il sorriso di
Shikamaru non gli piaceva per nulla.
Il cavaliere
citato decise di seguire il biondo nel brindisi,
"All'amicizia"
disse semplicemente.
Sasuke schioccò le
labbra e Naruto non riuscì a trattenere una risatina, aveva appena segnato un
punto a suo favore.
"In compenso sono
convinto che anche i principini viziati e spocchiosi non dovrebbero sedere in
un sudicio tavolo di una logora taverna con un servitore"
Due a zero per me teme,
sogghignò il mago.
Passarono diverse ore a
quel tavolo, Neji ascoltò molto volentieri gli aneddoti dell'ultimo periodo e
fu molto contento di scoprire che Naruto era diventato anche un grande amico di
sua cugina.
Quasi non si accorsero
dello scorrere del tempo... Iniziarono a mancare giusto un paio d'ore all'alba
e l'alcool cominciava ad avere la meglio su di loro; ma nessuno voleva essere
il primo ad ammetterlo.
Fu Ino che, sgridandoli,
decise di spingerli verso la porta; d’altronde l'orario di chiusura era passato
da un pezzo.
"Non si trattano
così i clienti" si lamentò Shikamaru con voce seccata.
Neji sbadigliò sonoramente,
"Ragazzi direi che
è il caso di andare a letto, almeno cerchiamo di dormire un paio d'ore"
tutti concordarono e si divisero per raggiungere ognuno le proprie dimore.
Sasuke e Naruto si
avviarono verso il castello, ovviamente dovevano percorrere la stessa strada.
Naruto decise di
sforzarsi e di rimanere in silenzio, non aveva voglia di affrontare alcun
argomento con il principe.
Non a quell'ora e non
con così tanto alcool in corpo,
"Naruto" fece
finta di non sentirlo,
"Naruto" la
voce si fece un po' più seccata,
"Dobe!" quindi
lo afferrò per la spalla voltandolo. Gli occhi azzurro cielo di Naruto erano
molto lucidi, aveva sicuramente bisogno di andare a letto.
Il moro però aveva
voglia di chiarire con lui diversi aspetti.
"Teme parliamo
domani, sono stanco e il principe teme di questo regno appena il sole sorgerà
ricomincerà a tormentarmi. Voglio andare a dormire" si lamentò il biondo,
ma la presa del più alto si fece ancora più forte.
"Naruto, non voglio
che passi del tempo solo con Shikamaru" a sentire quelle parole il biondo
osservò con gli occhi spalancati il reale,
"Come scusa? E come
mai di grazia?" Sasuke continuò a guardarlo con uno sguardo molto profondo
e severo,
"Perchè si"
Rimasero per qualche
minuto in silenzio, quindi Naruto si scrollò di dosso con forza la mano
dell'altro,
"La conversazione
finisce qui" e fece per riprendere il cammino verso il castello.
Sasuke però non era d’accordo
e con una mossa fulminea lo afferrò per le spalle spingendolo contro un muro.
"Ma cosa" il
servitore non fece in tempo a lamentarsi che i suoi polsi furono catturati
dalle mani forti del più grande, che gli e li bloccò accanto al viso.
"Non puoi fare
quello che vuoi solo perchè sei uno spocchioso principino" gli disse
cercando di liberarsi, la rabbia a fior di pelle.
Aveva trovato un amico e
ora non poteva passare del tempo con lui?
"Ho detto che non
devi vederlo più da solo" la presa sui suoi polsi si fece ancora più
salda,
"E impara a
rivolgerti come si deva al tuo principe" il biondo non ci vide più,
complice l'alcool, la stanchezza e la pressione di quei giorni...
Con un colpo secco diede
una testata sonora al moro, facendogli sanguinare il naso.
"Cazzo dobe"
Sasuke lasciò la presa e si portò le mani sulla parte colpita.
"Impara a capire
che non tutto è sotto il tuo comando, soprattutto le mie amicizie. Non ne hai
il diritto e non lo avrai mai"
Il principe si lanciò
sul servitore dando il via ad una vera e propria baruffa. Sicuramente se Naruto
non avesse potuto sfruttare le sue doti magiche quello scontro sarebbe
terminato prima del previsto.
Dopo diversi colpi ben
assestati Sasuke riuscì ad atterrare il servitore bloccandolo con il suo peso,
"Sul serio pensavi
di poter avere la meglio su di me?" Naruto gli sputò sulla guancia ormai
accecato dalla rabbia, non ne poteva più di sentirsi dire cosa fare.
Allo stesso tempo il
principe non poteva credere che il biondo sotto di lui avesse avuto il coraggio
di farlo, con una mano gli afferrò i capelli color del grano e se lo avvicinò
al volto,
"Cercherò di
soprassedere a questo tuo comportamento solo perchè sono abbastanza convinto
che tu non riesca a gestire l'alcool"
"Ma quanto le sono
riconoscente vostra altezza" cercò di liberarsi dalla presa, senza
successo, la magia gli rombava da dentro.
Voleva azzannarlo e
fargli capire chi tra loro due si trovava in cima alla catena alimentare.
"Comunque ripeto
che preferirei non vedessi i miei cavalieri da solo"
"Ed io ti ripeto
che i miei amici posso vederli quando e come voglio" il moro inclinò
ancora di più la testa del servitore,
"Teme lasciami
andare a dormire"
"E di me cosa
pensi? Mi considereresti un tuo amico?"
Naruto rimase senza
parole a quel cambio repentino di argomento e la magia si quietò per un attimo,
una domanda del genere proprio non se l'aspettava. Cercò di guardarlo un po'
più seriamente, per quanto l'alcool lo permettesse.
Lo considerava un suo
amico?
Sicuramente era la missione
della sua vita, la persona che doveva proteggere ad ogni costo.
Era il suo principe.
Era il teme che se ne
fregava degli altri facendo quello che voleva.
Era la persona più
onorevole che aveva conosciuto, anche se non lo avrebbe mai ammesso... Teme, ma
con un codice d'onore ineguagliabile.
Aveva rischiato la sua
vita per salvare quella di un servitore.
Ma poteva affermare che
era un suo amico? Era amicizia il rapporto che stava legando le loro esistenze?
Naruto abbassò lo
sguardo cercando di evitare quello d'onice del moro.
"Non lo so"
disse solo. La presa che lo costringeva in quella scomoda posizione scomparve.
Sasuke lo spiazzò
nuovamente,
"Io invece lo so da
tempo, sicuramente non sei un amico per me"
"Brutto te-"
ma le parole morirono nella sua bocca, mangiate dalle labbra calde del
principe.
Sasuke lo baciò, baciò
quel dobe sconsiderato che si buttava nella mischia senza pensare.
Che lo sgridava,
nonostante fosse il principe.
Che si preoccupava per
lui sempre, nonostante tutto.
Il biondo portò le mani
sulle spalle dell'altro cercando di allontanarlo, ma con veramente poca
convinzione.
La lingua del moro
danzava nella bocca dell'altro che con un piccolo gemito iniziò a rispondere
timidamente. Dopo istanti che parvero un eternità i due si separarono.
Sasuke si ributtò sulle
labbra del ragazzo sotto di lui volendo continuare a divorarle, ma il mago gli
bloccò la traiettoria coprendogli la bocca con la mano.
"Sicuramente hai
bevuto troppo teme" Sasuke gli leccò la mano, facendogliela scostare.
Iniziò ad accarezzargli come ipnotizzato i capelli biondi, non poteva farne a
meno era come una droga,
"Io posso solo
ringraziare l'alcool per avermi permesso di esternarti quello che penso da
tempo, non voglio che passi il tempo solo con i cavalieri perchè devi stare con
me anche in quei momenti liberi che ti rimangono" ormai paonazzo in viso
Naruto riuscì a trovare le forze per rispondere,
"Veramente teme non
hai detto proprio niente ed io non ho praticamente mai momenti liberi tu
prosciughi le mie giornate... Io penso di aver bisogno di riposare" gli
occhi azzurri erano ancora più lucidi di prima,
Il principe velocemente
gli depose sulle labbra carnose un bacio a stampo molto delicato, quella bocca
sarebbe diventata le sue nuove droga.
"Spero che domani,
nonostante l'alcool, ti ricorderai di questo momento e soprattutto queste
parole, non ho mai desiderato qualcuno come te. Sei la prima persona che voglio
vedere quando mi sveglio, ogni giorno mi fai impazzire ma non riuscirei più a
farne a meno"
Il moro si spostò da
sopra il servitore, lasciandolo libero di sedersi, Naruto fece per dire
qualcosa poi qualche lacrima scese sul suo volto; scosse velocemente la testa
quindi in un istante si mise a correre verso le stanze di Jiraya.
Aveva bisogno di dormire
e di mettere della distanza tra loro.
Doveva pensare.
Il principe invece
rimase solo, sul terreno fangoso; un leggero sentimento di pentimento iniziò a
nascere dentro di lui... Ma era un Uchiha e non avrebbe mai ammesso di aver
fatto un errore.
Era quello che voleva e
se l'era preso.
Voleva Naruto e lo
avrebbe avuto. Era così che gli avevano insegnato a vivere.
Quindi si diresse verso
le sue stanze, mancava poco all'alba e non vedeva l'ora di essere svegliato e
di specchiarsi in quegli occhi più limpidi del cielo.
Il servitore intanto si
era lanciato sul duro materasso della sua stanza,
Stai continuando a fare la femminuccia Naruto?
Kyuubi stai zitta
Non intendevo questo con due parti della stessa medaglia
Quindi con una risata le
parole del demone si spensero nella sua testa. Naruto si scompigliò
maggiormente la chioma bionda,
"Quel teme è
l'origine di tutti i miei dannati problemi"
Stringendo il cuscino si
addormentò e la notte la passò a sognare le labbra del principe sulle sue.
I tiepidi raggi del sole
iniziarono a solleticargli il viso fin troppo presto, la testa gli girava
vorticosamente ed un terribile senso di nausea gli stava attanagliando lo
stomaco.
Naruto si sforzò di
aprire gli occhi, ma dopo molti tentativi riuscì a socchiuderne solamente uno.
Intravide la figura di
un uomo con lunghi capelli argentati, sembrava molto irritato.
"Si può sapere cosa
stai combinando? Sai che ore sono?" quella voce gli stava distruggendo la
testa, senza contare i conati di vomito che aggredivano il servitore appena
cercava di dire qualcosa,
"Naruto alzati è
tardissimo!" gli occhi del mago assunsero una sfumatura rossastra e il
medico iniziò ad essere spinto verso la porta da una forza più potente di lui,
"Cosa? Mi stai
seriamente sbattendo fuori dalla tua stanza con la magia? Sei un piccolo
ingrato" il corpo dell'adulto continuava ad arretrare, giunto alla porta
però le grandi mani di Jiraya si arpionarono al muro.
"Non mi farò
trattare in questo modo da te ragazzino! Non è la prima sbornia che mi tocca
gestire"
"Lasciami
riposare" si sforzò di dire con una voce rauca il biondo, il rosso dei
suoi occhi aumentò così come la forza di gravità che sembrava essersi ritorta
contro il medico di corte,
"Se pensi di
potermi trattare così ti sbagli di grosso! Sappi che se non muoverai il tuo
culo da quel letto non sarà la mia testa a saltare. Oggi c'è un importante
meeting regale, ti sei dimenticato?"
Naruto sgranò gli occhi
impercettibilmente, alcuni pezzi del puzzle iniziarono a mettersi al loro
posto,
"Se non ti muovi ad
andare a svegliare il principe Sasuke non finirà bene" a quelle parole
l'azzurro liquido tornò a dipingere lo sguardo del mago.
Il medico fu finalmente
libero da quella magia così invadente,
"Vi date alla pazza
gioia e poi non siete in grado di gestire i postumi, ah non ci sono più gli
animi vigorosi di una volta" quindi si voltò per tornare al piano di
sotto.
Dopo qualche istante Naruto
lo sentì urlare,
"Ti ho preparato un
bell'intruglio che ti tirerà su, ma muoviti ad alzare quelle chiappe"
Naruto sorrise, alla fine quell'uomo gli voleva davvero bene. Era molto
fortunato ad avere lui come tutore in quella città... certo era molto
pervertito, ma probabilmente era l'unico a reagire in quel modo davanti ad una
magia scagliata direttamente contro di lui.
"Ti ho preparato
una boccetta in più, nel caso in cui qualcuno della tua allegra compagnia
notturna ne avesse bisogno"
Sentendo quelle parole
Naruto si ricordò della sera prima, un rossore molto evidente decorò la sua
pelle brunita e... Era una sua impressione o c'era qualcuno che rideva nella
sua testa?
Mi sa che sarà una giornata molto divertente
Quel demone l'avrebbe sicuramente fatto andare fuori di testa.
Grazie a tutti voi che state seguendo
questa storia! E mille mille grazie anche a chi dedica due minuti del suo tempo
a scrivere una recensione J
sono sempre molto contenta di leggere i vostri pareri e i diversi spunti che mi
date tutte le volte!
A prestooooooooo