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Autore: Writing_with_Venom    17/07/2022    0 recensioni
Salve a tutti. Quella che state per leggere è una raccolta di Storie One-shot che scriverò nel corso del tempo. Essendo la mia prima volta che mi cimento in un'opera del genere non so ancora bene come muovermi. Se ci sono errori o incomprensioni scrivetelo nelle recensioni per aiutarmi a migliorare. Grazie mille a tutti e buona lettura!
Genere: Avventura, Fantasy, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Dove c'è un inizio, c'è una fine, tutto inizia e tutto finisce. La fine a volte regala un nostalgico vuoto, è vero, ma se vi dicessi che la fine è solo un altro inizio?
Vi racconto di Thumrah, l'ultimo dei draghi. Nato nel 590° anno prima dopo la rivoluzione terrestre. Nacque ad Aquentis, sull'altare per il dio Drago. Come forse sapete, ogni uovo ha una runa che rappresenta l'elemento caratterizzante del drago. La runa di Thumrah fu quella del tuono, infatti era un drago elettrico. 20 mesi più tardi dalla scoperta dell'uovo questo si schiuse e finalmente venne a luce L'ultimo dei draghi.
Fin da subito si dimostrò un tipetto vivace, testardo e goloso. Gli umani di quel tempo veneravano il drago come fosse un dio, lo accudivano e lui in cambio, li proteggeva dall'attacco di qualche animale feroce. Nessuno era talmente folle da combattere un drago. La sua presenza era sufficiente a garantire alla razza umana un periodo di pace e prosperità. Gli umani si riprodussero nei centinaia di anni a seguirsi e fondarono le prime città, cercando di prepararsi il più possibile all'inevitabile: La dipartita di Thumrah.
Accadde 210 anni dopo la sua nascita, oltre ad essere l'ultimo drago, fu anche il più longevo, dato che la vita media di un drago era di 150 anni. Tutti gli umani della città che chiamarono in suo onore Raijin accolsero con rammarico e dolore la notizia: i draghi ormai erano una razza estinta.
Per evitare che la puzza di decomposizione appestasse la città fu costruita una pira e il corpo venne dato alle fiamme. Il fuoco arse per un giorno intero. Ancora oggi, si celebra l'ultimo saluto all'ultimo ei draghi, con quelli che vengono chiamati "Fuochi d'artificio". Ancora oggi possiamo vedere scorgendoci dalla finestra gli ultimi resti dei draghi. Ci sono, nascosti, trasformati, in quelli che noi oggi conosciamo come colli, montagne; non sono altro che tombe, l'ultimo ricordo che il mondo ha da offrire all'uomo alla memoria della magnifica razza draconica. A noi ci è stato permesso di prosperare, di diventare ciò che siamo prendendo ed apprendendo da coloro che ormai ci hanno lascito; Eppure l'uomo non ascolta la natura, non vede il messaggio che essa ci manda, dimentica il passato e le lezioni che la storia ci ha insegnato. Per questo sono qui a lanciare questo monito. Ricordate e non commettete gli stessi errori

 

   
 
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