Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Tigre_Palmare    28/07/2022    0 recensioni
E se Jon avesse una sorella gemella?
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Lyanna Stark, Nuovo personaggio, Rhaegar Targaryen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Nelle lande desolate e innevate di Grande Inverno, corre una bambina dai lunghi capelli color neve profumati con l’olio ricavato dai  petali delle rose blu dell’inverno, che la sua balia adora tanto metterle. I fiocchi di neve si posano sulla pelle diafana della mano che teneva una piccola lanterna. 

Arrivò alla base della scala che porta alle cripte, un luogo buio e freddo dove ci sono custodite le ossa sepolte di tutti gli Stark.

Scese le scale, aprì il portone di legno e con un ampio movimento circolare, proiettò la luce della lanterna nell’oscurità che invade il sepolcro. Le ombre si spostarono, luci purpuree scivolano sulle pietre del pavimento definendo una lunga scia di pilastri di granito che venivano progressivamente inghiottite dalle tenebre. I morti sono immobili sui troni di pietra addossati alle pareti fra i pilastri, la schiena appoggiata alla tomba che conteneva i loro resti e i suoi passi risuonano nel pavimento. 

La bambina adora vedere le statue dei grossi meta-lupi accucciati ai piedi dei signori di Grande Inverno e trovava buffo le spade lunghe di ferro posate di traverso sulle ginocchia di ognuno di essi, anche se suo padre gli ha spiegato che secondo un'antica tradizione per consentire loro di tenere gli spiriti della vendetta imprigionati nelle cripte. Sentì un rumore e per la paura si nascose in un angolo.

“Dov’è Lyanna, Ned?” 

Lyanna Stark è la sorella di suo padre morta durante la ribellione di Robert Baratheon, suo padre non ama parlare molto di lei. Il Re è andato a Gran Inverno a trovare e onorare la tomba di lei, che era la sua promessa sposa, prima che Rhaegar Targaryen la rapì e la stuprò. 

“Lei è verso il fondo, vicino a lord mio padre e a Brandon” 

Rispose Ned che avanzò per primo tra i pilastri, Robert lo seguì in silenzio, rabbrividendo nel gelo del sottosuolo. Durante il cammino Ned si accorse che la ruggine aveva divorato la lama più antica delle spade lunghe di ferro posate di traverso sulle ginocchia di ognuno di essi, lasciando solamente poche tracce rossastre, la dove il metallo era rimasto in appoggio sulla pietra. Ned si chiese se questo poteva significare che ora gli spettri erano liberi di vagare nel castello, ma non volle crederci. 

Ned si fermò, sollevando la lanterna. Più oltre, la grande cripta continuava a sprofondare nelle viscere della terra, perdendosi nelle tenebre più oscure. Ci sono altre tombe in quelle tenebre, vuote e aperte in attesa di ricevere i morti ad a venire. In attesa di lui, Eddard Stark, e dei suoi figli. Un’altra cosa a cui Ned non volle pensare. 

“Lei riposa qui”

Re Robert annuì, si inginocchiò e chinò il capo. 

Ci sono tre tombe, una accanto l’altra. Nel sepolcro grande giaceva Rickard Stark, il padre di Ned, invece nei sepolcri più piccoli ai lati giacevano i suoi figli Brandon e Lyanna. Brandon morì insieme a suo padre per mano del Re folle, invece Lyanna aveva solo sedici anni, una donna-bambina, di prodigiosa bellezza selvaggia, Margery di casa Tyrell le somiglia. Eddard l’aveva amata con tutta la sua anima. Robert l’aveva amata al di là dello spirito.

“Era più bella, molto più bella di così”

Lo sguardo di Robert rimase sui lineamenti di pietra di Lyanna, come se in qualche modo potesse farla tornare in vita. Alla fine si alzò in un movimento reso goffo dal troppo peso. 

“Maledizione, Ned dovevi proprio metterla in un posto come questo?” 

La memoria del dolore passato, rende aspra la sua voce. 

"Meritava di meglio di questo pozzo buio …”

“Era una Stark di Grande Inverno, è qui che deve riposare”

Rispose Ned con una semplicità glaciale. 

“Dovrebbe essere sulla cima di una collina, sotto un albero in fiore, con sopra il sole e le nubi, con la pioggia che accarezza il suo volto” 

La mano di re Robert sfiorò il volto di pietra, le sue dita ne percorsero i lineamenti con dolcezza, come se fossero stati quelli di una donna in vita. 

“Ero con lei, quando se n’è andata" gli ricordò Ned. 

“Voleva tornare a casa, per riposare in eterno accanto a Brandon e a nostro padre.”

A volte, nella notte, poteva ancora udirla. “Promettimelo Ned” lo aveva implorato, mentre giaceva in quella stanza alla Torre della Gioia  satura dell’odore delle rose blu dell’inverno e del sangue. “Devi promettermelo, Ned!” La febbre le aveva portato via le forze, la sua voce era stata poco più di un sussurro ma, quando lui le aveva dato la sua parola, la sua paura era svanita negli occhi di sua sorella. Ned ricordava solo poche altre cose: il modo in cui gli aveva sorriso per l’ultima volta, le dita di lei che abbandonavano le sue lasciando cadere petali secchi e anneriti. Il resto era una penombra indefinita. L’avevano trovato più tardi, paralizzato dalla sofferenza, mentre ancora stringeva il corpo di lei tra le braccia. Howland Reed, il piccolo uomo delle terre lacustri, li aveva staccati da quel abbraccio. Ned non aveva alcun ricordo di questo. 

Re Robert fissò ancora la statua di Lyanna con rammarico e la sua mano sfiorò il volto di pietra, le dita  ne percorsero i lineamenti con dolcezza, come se fossero stati quelli di una donna in vita. 

“Ho giurato di uccidere Rhaegar per quello che le ha fatto” 

“L’hai ucciso, la guerra è finita mio signore” gli ricordò semplicemente Ned. 

“Soltanto una volta, nei miei sogni lo uccido ogni volte. Mille morti sono niente al confronto di quello che meritava, per quello che le ha fatto”

Robert era ancora pieno di veleno. Si erano affrontati nel Tridente mentre la battaglia infuriava intorno a loro. Quando Eddard era arrivato sulla scena del duello, il cadavere di Rhaegar giaceva nella corrente e soldati dei due eserciti frugavano nell’acqua alla ricerca dei rubini che si erano staccati della sua armatura, quando Robert li inflesse il colpo con il martello. 

Non c’era nulla che Ned potesse dire. “Meglio rientrare sua Maestà” suggerì dopo una lunga pausa. 

Un gatto entrò nella cripta e attirò l’attenzione della bambina che lasciò il suo nascondiglio per non farsi beccare dal padre di essere andata lì, invece di essere insieme alle sue sorelle alla lezione di ricamo di septa Mordane. 

Il padre e il sovrano,però, si accorsero di lei.

“Lya cosa ci fai qui!” 

Suo padre la guardava infuriato e la prese in braccio. 

“Lei chi è, Ned?” chiese incuriosito Robert dalla bambina che aveva in braccio il suo amico. 

“Lei è la mia figlia bastarda, Lya Snow” rispose Ned. 

Robert squadrò per bene quella figura gracile. 

“Non mi piace, il colore dei suoi capelli”. 

E si girò per uscire dalla caverna, i due lo seguirono. 

 
   
 
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