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Autore: renmisya22    31/07/2022    0 recensioni
Era passato un anno dal FFI, ormai i membri dell’Inazuma Japan, avevano intrapreso le loro strade. O è quello che una persona normale penserebbe: e no. La maggior parte di quei grandissimi mascalzoni, avevano deciso di iscriversi insieme allo stesso liceo, la Raimon High School.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric/Kazuya, Harley/Jousuke, Shawn/Shirou, Suzette/Rika, Victoria/Touko
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Hurley era troppo stanco per poter dirigersi verso scuola alla prima ora, non dopo aver passato la nottata in bianco a cercare di capire il tipo di amicizia che avevano Tori e Jude. Certo, la sua amica aveva esplicitamente detto “amici d’infanzia”, ma andare a dormire a casa di Jude era un po’ troppo, forse. La verità era che Hurley, aveva paura che i due stessero nascondendo qualcosa. Era troppo sovrappensiero per pensare a cosa però. Dunque iniziò a prepararsi per dirigersi a scuola alla seconda ora.
Lo stesso fecero Jude e Tori, appena si svegliarono. Decisero di entrare alla seconda ora per evitare gli sguardi mal pensanti delle altre persone e soprattutto dei professori. Però avrebbero ovviamente resa pubblica la loro relazione non appena avessero trovato l’occasione adatta (ovviamente, senza spiegare nel dettaglio tutta la complicata situazione che c’era dietro). Ma Tori, decise di optare per questa “strategia”, proprio per evitare uno sguardo preciso, di una determinata persona che ricambiava i suoi sentimenti.
Purtroppo però, entrambe le parti si incontrarono, con grande sorpresa.

-Oh, ciao Tori! – salutò Hurley, senza guardare la ragazza in faccia. -Ciao Jude…-
-Hurley…- sussurrò la ragazza. -Buongiorno…
-Dai Victoria, entriamo. – disse poi Jude, prendendole la mano.

Quell’azione, fece rimanere di sasso il surfista, che lasciò che i due entrassero prima di lui nel grande edificio. Si sentiva frustrato. Pensò che sicuramente quei due nascondevano qualcosa, e ovviamente, come non dargli torto. Dopo un po’ li seguì. Arrivato in classe, notò che i suoi compagni erano intenti a fare una nuova attività: lo scambio di posti del semestre. Non cambiavano i posti da quando erano iniziate le lezioni durante la primavera, e ovviamente, con l’arrivo imminente dell’estate dovevano farlo. Gli unici assenti quel giorno erano Suzette e Shawn.

-Cavolo, sono capitato avanti! – gridò Hurley pescando il posto numero 1, proprio vicino alla finestra.
-Hurley, se vuoi possiamo fare scambio. – disse Victoria, con una voce spenta. -Anche se in realtà, cambierebbe pochissimo, dato che il mio posto è subito dietro al tuo.
-Grazie, dolcezza! Sei fantastica! – disse facendole l’occhiolino, ma lei non sembrò ricambiare lo sguarda e si andò subito a sedere.
Di fianco a lei, fortuna vuole che capitò proprio Sharp. Il ragazzo le scompigliò i capelli rivolgendole un sorrisetto e si sedette di fianco a lei. Hurley non riuscì (come al solito) a seguire minimamente la lezione perché i due che si trovarono proprio davanti ai suoi occhi, lo infastidivano terribilmente. Finirono le lezioni. Durarono un’eternità quel giorno.

-Sue mi ha mandato un messaggio. – disse Tori, al suo nuovo compagno di banco. -Dev’esserle successo qualcosa. È strano che si sia assentata oggi, di solito mi avvisa sempre. Qui ha scritto “Vieni subito, è successa una cosa di vitale importanza. Devo raccontarti tutto. CORRI!”
-Vuoi andarci? – chiese Jude, con risposta un cenno di “sì” dalla ragazza dai capelli rosa.
“sto venendo con il mio fidanzato”. Digitò poi alla sua migliore amica.

A casa sua, Suzette fece un piccolo urletto di felicità, per il messaggio appena ricevuto. Era convinta al 100% che il “fidanzato” fosse Hurley, ne era certa. Era fiera del suo piano che non poteva aver fallito. Lei e Shawn (che era rimasto con lei tutta la notte, ma aveva dimenticato di svegliarsi), aspettarono con ansia l’arrivo dei due. Qualcuno poi finalmente citofonò.

-Chi è? – rispose Shawn.
-Shawn, sei tu?
-Oh, ciao Tori! Dai, su! Salite, vi stavamo aspettando.
E il portone si aprì. I due, allarmati salirono di fretta le rampe di scale e bussarono alla porta, venendo accolti dai loro due compagni di classe che quel giorno avevano deciso di assentarsi. Entrambe le parti però erano scioccate di chi avevano di fronte.
-E scusa, dov’è Hurley? – chiese Sue, visibilmente confusa.
-Che c’entra Hurley? Piuttosto, che ci fate voi due insieme?!
-Sai com’è, ieri è successo un mezzo casino con il mio tesoruccio, ma fortunatamente ho incontrato Shawn. Ma ciancio alle balle, dove sarebbe il tuo fidanzato? Non dirmi che hai portato qui Jude come scusa per fare delle ripetizioni extra?
-Suzette, che stai blaterando?! – disse facendo l’offesa. -In realtà il mio fidanzato è Jude.
-NO! – gridò Shawn, precedendo la padrona di casa. -Cioè scusatemi, è che ho sempre fatto il tifo per Hurley e Tori. – ridacchiò
-Victoria, non voglio essere invadente, ma sei sicura di aver preso la scelta giusta?
-Io sono sicura delle mie scelte. – sbottò, prendendo per mano Jude. -Io e Jude ora siamo una coppia.

La ragazza, era ancora parecchio confusa. Non sapeva come reagire. Perché tutto d’un tratto la sua migliore amica sembrava così presa da quel ragazzo. Sapeva che i due fossero amici da una vita, dato che Tori lo confidò. Ma così su due piedi non si sarebbe mai aspettata l’inizio di una relazione tra i due. Non aveva mai visto accendersi una fiamma tra di loro, come quella che si accese ad Hurley durante il loro primo incontro. Non aveva mai visto Jude trattare la sua migliore amica come un possibile flirt. Non riusciva a capacitarsi dell’inizio di quella strana relazione. Ovviamente, non aveva nulla da discutere sulle relazioni altrui, ma le dispiaceva non poco per il povero Hurley, che aveva fatto tutto quello per niente. Aveva architettato tutto quell’immenso piano, per non avere alcun risultato, ma solo una doppia delusione: la sua con il litigio con Erik e ovviamente, non essere riuscita a far mettere insieme due dei suoi più stretti amici.
-Vado a preparare del tè. Voi aspettatemi qui. – disse, lasciando i tre amici, sul divano. Si avvicinò poi alla cucina, ma iniziò a sentire di nuovo il respiro affannato. Quella situazione, le aveva portato alla mente di nuovo il suo tesorino e il modo in cui lei lo aveva ferito. Non riusciva a perdonare sé stessa per quanto fosse stata “crudele” nei suoi confronti.
Si sedette sul pavimento cercando di regolare il respiro, ma nella stanza la seguì subito la sua migliore amica, che notò il suo stato.

-Sue, che hai?! – disse spaventata, mentre corse da lei.
-Tori, mi sento un fallimento… - sussurrò.
-Fallimento? E per cosa saresti un fallimento?
-Nei confronti di Erik, di Hurley e soprattutto nei tuoi. – singhiozzò.
-Sue, non è assolutamente colpa tua. – Tori si avvicinò a lei, abbracciandola. -Qui non ci sono né Shawn, né Jude. Se vuoi puoi raccontarmi cosa è successo ieri, dopo che ve ne siete andati
-Sei la migliore, Tori… - disse per poi iniziare a raccontare nei minimi dettagli, senza tralasciare nessun dettaglio, ciò che era accaduto la notte prima. Con lei presente, riuscì ad evitare di piangere, nonostante fosse visibilmente scossa dall’accaduto. -E questo è il motivo del perché ti ho fatto chiamare: volevo evitare che le persone vedessero uscire Shawn da solo dopo aver passato un’intera notte a casa mia. – la ragazza, arrossì poi di colpo -Ovviamente non abbiamo fatto nulla di sconcio!
Victoria l’abbracciò forte. -Scusami, Sue. La colpa è mia che mi sono fidata troppo di Erik. Quel ragazzo me la pagherà. Perché ieri non mi hai detto niente?!
-In realtà, non volevo raccontarti nulla per non farti preoccupare… - sussurrò. -E poi, ero sicura che tu e Hurley, vi stavate per fidanzare…
Tori diventò subito più triste a quelle parole. Si sentiva uno schifo per aver messo in primo piano i suoi sentimenti per una persona che non potrà mai avere, piuttosto che per la sua migliore amica, che si era sentita male proprio vicino a lei.
-Suzette, scusami. – disse per poi abbracciarla.
 


 
A scuola, intanto erano rimasti a fare le pulizie Erik e Hurley. Erano evidentemente entrambi pensierosi per le rispettive situazioni amorose.
-Hurley… - sussurrò Erik, facendo sussultare il più alto.
-Fratello, non farmi più spaventare mentre penso!
-Scusa, scusa. – sorrise. -Come mai sei così pensieroso?
-Tori e Jude…- disse con tono esausto mentre si sedeva sulla cattedra della professoressa. -È da ieri sera che si comportavano in modo strano…
-Amico, quei due sono sempre strani quando si tratta di parlare di loro. – alzò le spalle. -Non l’hai mai notato?
-Tu sì? – disse imbarazzato. -Poco importa, comunque. Ieri tra te e Suzette com’è andata invece?
A questo punto, anche Eagle si sedette, ma per terra invece, mettendosi le mani in mezzo ai capelli. -Credo di averle spezzato il cuore…
-L’hai rifiutata una volta per tutte? – disse ridendo, prendendo il tutto come uno scherzo, ma poi vide l’espressione seria del compagno di classe. -Non sei stato troppo duro con lei, spero…
-Credo proprio di sì invece…
-Fratello, che cosa le hai detto per farla stare così male?! Ora che ci penso si è persino assentata oggi…
-In poche parole, lei stava fingendo di stare male per stare vicino a me, per questo motivo le ho gridato contro. – abbassò lo sguardo. -Io sono andato via, lasciandola da sola, pensando che poi mi avrebbe seguito come fa di solito, ma qualche isolato dopo ho notato che non c’era. Per questo motivo, sono tornato indietro, pensando che la situazione fosse seria… e l’ho vista mentre veniva consolata da Shawn.
-Quindi per l’imbarazzo, non le hai detto niente, giusto?
-Sono andato via.

I due rimasero in silenzio per un po’, ma poi continuarono a finire le pulizie dell’aula. Senza dire niente, appena finirono, si recarono entrambi a casa di Suzette. Fu Hurley a portare Erik lì, in quanto lui non sapeva bene la strada di casa della ragazza.
Caso vuole, che proprio in quel momento, dall’abitazione stessero uscendo Shawn, Tori e Jude, con una Suzette che gli accompagnava fuori al portone. I sei in questione, rimasero di sasso nell’incrociarsi proprio lì. Suzette perse un battito e Tori, che ormai sapeva tutta la vicenda le prese la mano.

-Suzette, possiamo parlare? – disse Erik, aprendo la conversazione.
-Voi non parlerete di un bel niente. – sbottò Victoria. -Sue mi ha raccontato tutto, Erik.
Il ragazzo era ormai imbarazzato al massimo, ma Suzette poi si avvicinò a lui. -Allontaniamoci, va bene?
Il ragazzo annuì. Insieme svoltarono l’angolo, ma nessuno dei due voleva incrociare lo sguardo, né tanto meno iniziare a parlare. Entrambi si sentivano il cuore a mille.

-Erik… - iniziò la ragazza. -Perdonami, sono stata una spregevole a non pensare ai tuoi sentimenti ieri sera.
-Sono io a doverti chiedere scusa… ho sottovalutato il tuo malore…
La ragazza scoppiò a piangere di nuovo, vedendo il suo amore, rivolgerle quelle scuse, che secondo lei non meritava.
-Pensavo tu stessi fingendo ed ho esagerato con le parole. Ti prego, perdonami.
-Non merito le tue scuse. Mi sento una persona orribile...
-Non lo sei, Suzette. Non lo sei per niente. – disse abbracciandola, ma poi si staccò subito. -Perdonami, è stato un riflesso involontario.
La ragazza però, aveva ormai gli occhi ricoperti di lacrime. Poi, prese un respiro, si asciugò le sue lacrime e guardò il ragazzo in faccia.
-Erik, io voglio dirti una cosa.
Lui si spaventò da questo cambiamento repentino. -Dimmi tutto, Suzette.
-Io sono perdutamente innamorata di te. – disse seria. -Tu cosa provi per me?
Il ragazzo arrossì fino alle orecchie. Non aveva mai visto tanta serietà uscire dalla voce di quella ragazza. Il suo battito accelerò.
-Suzette, io…- guardò per terra. -Non so dirti esattamente cosa provo per te. Ti reputo una persona speciale…
-Per farla breve, tu non provi niente per me. – disse, cercando di fissarlo negli occhi.
-Non è questo il punto. – sospirò. -Se devo essere onesto, nei tuoi confronti nutro stima e grande rispetto. Ti reputo una ragazza simpatica e solare… solo che in questo momento, ora come ora, mi sento confuso. Non mi sentirei in grado di affrontare una relazione con te, dopo aver avuto il fraintendimento di ieri. Mi dispiace, ma per adesso la mia risposta è no.
Disse il ragazzo con estrema tristezza. Intravide poi i capelli di Shawn, sbucare da dietro l’angolo, quindi la salutò con un altro abbraccio e andò via. Lei invece era rimasta paralizzata da quella risposta. Non sapeva come reagire. D’istinto proseguì poi verso casa sua, ma appena girò l’angolo, si scontrò subito con Shawn, che aveva ascoltato tutta la conversazione. Senza dire niente e senza piangere, la ragazza abbracciò l’albino, ringraziandolo per esserci in quel momento.
 
Dall’altra parte della strada invece, stava iniziando la conversazione tra Hurley, Tori e Jude. Il più anziano dei tre, era parecchio confuso e per questo motivo, poteva sembrare adirato per i suoi atteggiamenti.
-Potete spiegarmi per cortesia, perché da ieri sembrate così strani?
-Hurley… - Victoria non riusciva proprio a parlare in presenza del suo amico. Si sentiva malissimo per quello che stava facendo.
-Victoria, se permetti vorrei dire come stanno le cose ad Hurley. – disse Jude, guardando la “fidanzata”. -Io e lei abbiamo deciso di iniziare una relazione.
Il ragazzo alto, perse qualche battito. La freddezza con la quale parlò, spezzò ancora di più il cuore. -Stai scherzando, spero… - poi guardò verso Tori. -Ti prego, dimmi che state scherzando…
La ragazza scosse la testa. -Scusa Hurley…
-Tori… Tori… io non ci credo… - disse iniziando a camminare avanti e dietro. -Proprio ieri, siamo andati al cinema insieme, ci stavamo consolando a vicenda… io mi stavo anche per dichiarare. Non riesco ad accettarlo!
-Hurley, sta’ calmo. – disse Jude.
-E no, Sharp! – si avvicinò a lui, mimando un pugno. -Vediamo se sei bravo a fare a botte, come sai giocare a calcio!
-HURLEY, JUDE. FERMATEVI! – Gridò Victoria. -Purtroppo Hurley, ci sono dei fattori che ci hanno spinto a iniziare questa relazione… - sussurrò.
-Che tipo di fattori? – la sua voce sembrò più calma, ma comunque si sentiva ancora adirato.
Jude guardò Victoria, che sembrava essersi bloccata. -Io e Victoria, siamo destinati a sposarci.
Proprio nell’attimo in cui il regista dell’Inazuma disse quella rase, il giovane Shawn arrivò con Suzette proprio lì e la ragazza, senza badare alla situazione, andò ad abbracciare la sua migliore amica.
-Scusatemi, potete continuare questo discorso domani? – chiese Shawn. -In fin dei conti siamo vicino a casa di Sue che sta male, non credo sia doveroso avere delle discussioni qui, dando fastidio al vicinato. Soprattutto, lei non è delle condizioni giuste.
Jude annuì. -Sì, lo penso anche io.
-Tori, se per non è un problema, potresti rimanere a dormire da Suzette? - La ragazza dai capelli rosa annuì. -Ti ringrazio. – sorrise Shawn. -Allora noi andiamo. Per oggi dormiamo a casa di Mark.
La ragazza annuì nuovamente e i cinque si salutarono prendendo strade differenti. Salite a casa, le due iniziarono a parlare di cosa fosse appena successo.
-E tu ti ostini ancora a sbavare dietro a quello?! – disse disgustata Victoria, riferendosi a Erik, per ciò che le aveva detto. Finirono poi tutta la serata a parlare, fare gossip e spettegolare di diverse vicende, dimenticando gli avvenimenti appena successi.

I ragazzi, invece come già detto, si erano autoinvitati a casa del capitano. Inutile dire che la situazione era abbastanza tesa, soprattutto per gli sguardi che Hurley rivolgeva al povero Jude. Fortunatamente c’era Shawn, che in quel momento era più che calmo, anche se stranamente guardava sempre il suo cellulare, cercando la notifica di un eventuale messaggio da parte di Suzette.
   
 
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