Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: frenzazero    16/09/2022    2 recensioni
Si riparte da qui.. con qualche anno in più, qualche ruga in più, e qualche esperienza in più!! Ma l’amore per alcune cose non finisce e non cambia mai, come ad esempio per Oscar e Andrè. Ispirata dalle canzoni di Raffaella stavolta, mi è venuto di nuovo lo schiribizzo di buttarmi a capofitto nello scrivere di loro, con “Ti ammazzerei” in cuffia sul tapis roulant, ho deciso di ripartire. Con in realtà anche la spinta di una cara amica. Stavolta però, parto da Andrè. Un foglio trovato per caso e soprattutto aperto e letto, può fare dei danni o può risolverli? Chi si fa i fatti propri campa 100 anni, si suol dire, ma forse può essere un aiutino per campare meglio....
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Perdonate il ritardo e l impaginazione ma non riesco ad usare PC e il telefono non va molto!!!!! CAP 9 GIOCHIAMO A CARTE SCOPERTE “Nonna così mi fai male!!” “e questo è ancora poco Andrè, il male che proverai sarà devastante... come faccio a fartelo capire, se non a suon di mazzate???!!” lo guardava con occhi lucidi e pieni di amore e dolore insieme per quel suo bambino così innamorato, ma della persona sbagliata e questo le riduceva il cuore a pezzettini. “Andrè... io lo dico per te..per te e per lei...” proseguì “vi ho visti... e mi è bastato per capire che non ci siamo, se dovesse scoprire o capire qualcosa il Generale sarebbero guai per entrambi, ma soprattutto per te, tu non puoi permetterti di amarla Andrè... non puoi...” ruotando con stanchezza il capo da sinistra a destra, chiaro segno del suo pensiero: NO. “Nonna, purtroppo io la amo già...” sguardo a terra e voce tremante “Non so cosa tu abbia visto da parte sua, ma non credo che sia Amore, tranquilla, nel suo cuore c’è Fersen e so che tu lo sai bene nonna..” “Non importa cosa ho visto o cosa so, ma voglio e ripeto voglio, che tu la smetta immediatamente perchè andrai incontro solo a guai, a dolore e a morte. E io non voglio” “ma tu cosa ne sai della lettera nonna?” fissandola negli occhi tramite i suoi occhiali tondi ignorando le ultime parole. “Stai al tuo posto e occupati di Amelie.. ed è un ordine!!” tono duro e deciso. Non ebbe neanche il tempo di controbattere che lo lasciò li e la vide rientrare immediatamente a riprendere cio che aveva lasciato in sospeso. “Morte...” a quella parola che aveva udito stava per cadere a terra e le mani a stringersi il petto forte forte, si era accuattata dall’inizio della chiacchierata tra nonna e nipote, non aveva avuto il coraggio di farsi vedere e di intervenire anche perchè realmente non sapeva cosa dire. Quella parola MORTE le rimbombava in testa e tutto quello che avrebbe voluto era cancellare ciò che aveva letto e scoperto, e cancellare quei dubbi dal suo cuore, ributtarsi nel lavoro e nel suo pensiero d’amore verso il conte. Guardò ancora un attimo il suo Andrè. Sguardo fisso a terra intento a dare calci all’aria, e decise. Decise che avrebbe fatto così, cancellare tutto. Non sapeva solo se lo avrebbe fatto per lui o per se stessa. E con le mani a stringersi il petto si tolse da dove era e andò a passi velocissimi a prendere Cesar. Mentre lanciava calci al vuoto alzò per caso lo sguardo e la vide, eccola li, brava nello scappare dalle situazioni e da se stessa. “Ho detto alla nonna che il tuo non è Amore... ora vedremo...” e sul suo viso comparve un sorriso ben deciso e combattivo. .Il mattino dopo si alzò ancora prima del solito, dopo aver fatto colazione con la nonna via a preparare i cavalli tenendo sempre d’occhio l’arrivo di Oscar nelle cucine. Quando la intravide scendere le scale dell’ingresso, finì velocemente con Cesar e volò in cucina dalla porta di servizio e facendo finta di nulla entrò di corsa dicendo: “Nonna perdonami mi sono dimenticato di chiederti prima dove posso trovare Amelie stamattina?” quasi scontrandosi con Oscar che stava prendendo il suo posto a capotavola per iniziare la colazione “Oh scusa Oscar...madamigella Oscar” occhi negli occhi per attimi che sembrarono lunghi dei secoli “Niente Andrè” non si era scomposta di un millimetro e si sedette prendendo la tazza per il te e guardando davanti a sè “Andrè” interruppe questo momento la nonna con il suo tono di voce di rimprovero “Amelie la trovi nella stanza della servitù, sarà intenta con la bianche...” non riuscì a finire la frase che si ritrovò un bacio stampato sulla guancia e una carezza sulla cuffietta “Grazie nonna, vado. Oscar ti aspetto poi nelle scuderie” Come si richiuse la porta della cucina la tazza che aveva tra le mani cadde a terra frantumandosi in tanti pezzi, facendo prendere un coccolone alla nonna che era girata di spalle intenta a borbottare contro il nipote screanzato che continuava a chiamare la sua bambina Oscar e non madamigella “Oscar ti sei fatta male?” accorrendo subito a prendere il necessario per pulire e controllare la sua adorata bambina “no nonna, aspetta che ti aiuto a raccogliere i cocci...” inginocchiata sotto al tavolo immobile guardando verso le porte della cucina rimase lì impalata, mentre da dietro la porta c’era qualcuno che appostato con le orecchie sorrideva a 32 denti “Colpita e affondata!” Il giorno dopo non andò meglio...rientrarono entrambi sui loro cavalli dopo aver passato una giornata distanti e in silenzio. “Oscar se hai bisogno di un bagno caldo dimmelo che lo dico subito ad Amelie..” le disse appositamente di spalle mentre stava portando i due cavalli nelle scuderie Non ricevendo alcun tipo di risposta si girò e la vide varcare l’ingresso senza voltarsi e senza aver dato alcun cenno. La raggiunse correndo, eccola li, lei bella e austera in fondo alla scala in procinto di salire l’ultimo scalino “Oscar...” urlò provocando solo un suo bloccarsi “Grazie, me ne occupo io Andrè.” e proseguì dritta per la sua strada. La cena si era consumata abbastanza velocemente, non aveva per nulla fame Oscar, e prima di rientrare nelle sue camere si rivolse alla nonna: “Nonna, più tardi puoi farmi portare un amaro da Andrè..” e aggiunse guardando fuori dalle finestre “da quando siamo rientrati non l’ho più visto...” “Certamente Oscar appena lo trovo te lo mando su... vado subito a cercarlo” le disse ma in realtà non si mosse e aspettò un po di tempo per preparare lei il tutto e portarglielo lei, ben sapeva dove si trovasse il nipote.. anche se sapeva molto più di quello che Andrè pensasse e ora voleva capire anche lei!!! “Toc Toc” e quel bussare subito le era parso diverso e strano, ma il battito del suo cuore accellerato lo stesso. Si ricompose e si sedette dando le spalle alla porta e guardando fuori dal suo balconcino “Vieni Andrè, è aperto...” agitazione e voglia di vederlo al massimo e un sorriso comparve sul viso “Bambina mia perdonami ma non l’ho trovato, così ho fatto che prepararti tutto io...” la guardava di sottecchi mentre appoggiava i bicchieri sul tavolino e vide solo le spalle alzarsi e abbassarsi “Grazie Nanny, ora faccio io” senza voltarsi ma continuando a guardare davanti a sè Solitamente la voce della nanny è sempre stata graditissima e di aiuto per i suoi stati d’animo, ma in quel momento quell’amorevole voce non era ciò che avrebbe voluto sentire nel modo più assoluto. Strinse forte i pugni sui braccioli della poltrona e di colpo prese un pezzo di foglio “E va bene Andrè... giochiamo a carte scoperte”
   
 
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