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Autore: Bombay    17/09/2022    2 recensioni
Questa è una raccolta delle one shot e delle flash fic che sto scrivendo durante il contest della challenge: writeptember2022 indetta sul gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo” seguendo i prompt giornalieri.
I personaggi, le coppie e il rating varieranno ad ogni storia, ma troverete le specifiche all’inizio.
- Crescere [Yuri/Otabek]
- Il brutto anatroccolo [Yuuri/Victor]
- Stanchezza [Yuri/Otabek]
- Ancora [Yuri/Otabek]
- Ascensore [Yuuri/Victor]
- Calore [Yuuri/Victor]
Genere: Hurt/Comfort, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Otabek Altin, Victor Nikiforov, Yuri Plisetsky, Yuuri Katsuki
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Challenge: #writeptember2022 #Giorno09 del gruppo “Facebook Hurt/Comfort Italia, Fanart e Fanfiction Gruppo Nuovo”

Prompt: 1 “Non sono così forte” - 3 caratteraccio

 

Titolo: Crescere

Fandom: Yuri on ice

Genere: romantico, Hurt/Comfort

Tipo: one shot

Coppia: yaoi

Personaggi: Yuri Plisetsky, Otabek Altin

Rating: PG-13 - verde

Disclaimers: i personaggi non sono miei, ma del rispettivo autore. I personaggi e gli eventi in questo racconto sono utilizzati senza scopo di lucro.

Disclaimers: i crediti delle immagini sono degli autori (fonte Pinterest)

 

Crescere

Erano al palazzetto del ghiaccio da quella mattina, per il ritiro premondiali. Victor sospirò scuotendo la testa.

Yurio non cambierà mai” sussurrò al compagno mentre guardava il pattinatore russo sbraitare e inveire contro un altro atleta.

Yuuri si strinse nelle spalle “Per me è solo un modo per difendersi” rispose osservandolo scivolare sul ghiaccio con eleganza, quando pattinava si estraniava dal resto del mondo, lo faceva anche lui del resto, il giovane atleta russo sembrava provenire da un altro pianeta. Il giapponese spostò lo sguardo su atleti e allenatori a bordo della pista lo fissavano tutti incantanti e rapiti dalla sua figura longilinea.

 

Yuri cercò di concentrarsi sulla musica e sui passaggi del programma, si rese conto che sarebbe caduto nel momento stesso in cui si staccò dal ghiaccio, si era dato troppa spinta per quel salto, atterrò male e rovinò a terra battendo con violenza il ginocchio destro. Imprecò per il dolore, ma diede un colpo di reni per rimettersi in piedi, ma il ginocchio contuso gli trasmise una scarica di dolore atroce facendolo finire ancora a terra.

Venne colto dal panico - calmati è solo una botta – si autoconvinse.

La musica venne spenta ed il rumore di pattini che si approssimavano in fretta.

“Sto bene” gridò prima che qualcuno lo toccasse. Focalizzò un paio di pattini dalle lame dorate: Victor.

Una mano si tese verso di lui, ma la scacciò con un gesto.

Riuscì a mettersi in piedi senza aiuto e scivolare fino alla balaustra, sulla gamba sana.

 

Si trovò davanti a Otabek che lo osservava preoccupato, ma non gli chiese nulla, almeno lui non lo riempiva di chiacchere inutili, gli fece solo vedere la bomboletta di ghiaccio spray.

Yuri si sollevò il pantalone e rabbrividì al getto gelido, questo però gli permise di zoppicare fino in spogliatoio.

Si lasciò cadere sulla prima panca libera con un gemito sconsolato, pochi istanti dopo Altin lo raggiunse e chiuse la porta, lasciando fuori tutti gli altri e il giovane russo gli fu immensamente grato di questo.

“Che cosa succede Yuri? Non è da te sbagliare un salto del genere” chiese preoccupato recuperando la sua borsa.

 

Yuri scosse la testa con violenza. Alternava momenti in cui si sentiva benissimo e poteva vincere qualunque cosa, a momenti in cui voleva solo nascondersi sotto le coperte, mollare tutto e dormire. Non voleva parlare di quello, ma le parole lasciarono la sua bocca prima che potesse controllarle

“Sto male” bisbigliò “Ho dolori alle articolazioni continuamente, faccio fatica a concentrarmi. Sono stanco, tanto stanco. A volte faccio un movimento, ma è come se il mio corpo non mi seguisse più” confessò con gli occhi bassi. Non lo aveva detto a nessuno, nonostante le insistenze di Victor e la preoccupazione di Katsuki, ma il pattinatore kazaco era suo amico.

 

Otabek gli posò una mano sulla spalla e una sotto il mento facendogli sollevare il viso e Yuri si perse in quegli occhi scuri.

“Stai crescendo Yuri, è normale, che il tuo corpo cambi. Ti ci abituerai”

“Io non voglio” sbottò facendosi indietro; ecco un’altra cosa che non riusciva a capire e gestire. Era confuso sulla propria identità sessuale aveva un sacco di ragazze che gli orbitavano intorno però a lui non davano nessuno stimolo mentre beh… Otabek. Erano sei mesi che non si incontravano e quando lo aveva visto… il suo corpo aveva reagito, eccome se aveva reagito! Quando stava con Otabek il suo cuore impazziva e nello stomaco gli si rimescolavano mille farfalle e se pensava troppo a lui capitava di eccitarsi. Era un disastro, un completo disastro su tutta la linea. Si scrollò di dosso le mani calde dell’altro e si piegò per togliersi i pattini per quel giorno il suo allenamento era finito.

Tirò su nuovamente il pantalone e controllò il ginocchio tirando un sospirando di sollievo. Aveva un bel livido scuro sulla pelle, ma per fortuna era solo quello.

Il kazaco frugò nella borsa aveva sempre con sé una crema per gli ematomi, quindi gli si inginocchiò davanti facendogli posare il piede sulla coscia.

“Sai cosa diceva mia madre quando ero piccolo?” chiese e Yuri scosse la testa tastando l’ecchimosi, trasalendo per il dolore.

“Un bacio e passa tutto”

E prima che la mente del più giovane processasse la frase, Otabek gli aveva posato le labbra sulla pelle.

Yuri chiusi gli occhi travolto dall’emozione, tremò nel profondo e lo spinse via. Era troppo.

“Che cazzo fai?” urlò fissandolo furente.

Otabek lo fissò, che Yuri avesse un caratteraccio era risaputo da tutti, ma gli tornarono in mente le parole di Katsuki che aveva sentito poco prima dell’incidente “È solo un modo per difendersi”

Yuri lo fissava arrabbiato, gli occhi verdi adombrati dagli scomposti capelli biondi. Quegli occhi da soldato, di cui si era innamorato, ora erano adirati e… spaventati.

Otabek si tirò su e fece l’unica cosa che aveva senso fare l’abbracciò. 

“Non sono un bambino” protestò “Anche se tutti mi trattate come tale”

Yuri tentò debolmente di ribellarsi, ma lui lo strinse più forte, facendolo desistere.

Le braccia di Yuri gli cinsero la vita aggrappandosi con disperazione.

“Hai appena detto che non vuoi crescere”

“Non voglio che il mio corpo cambi” precisò.

“Perché?”

“Perché, fa male, mi ostacola, non lo sento più mio…”

“È il naturale evolversi della vita” mormorò accarezzandogli i capelli e la schiena quel corpo esile e forte contro il suo tremava sopraffatto dall’emozioni, raramente si lasciava andare così.

“Non sei solo. Ci sono io con te. E sei un guerriero ricordalo sempre”

Yuri si fece indietro scuotendo il capo. “Non sono così forte” bisbigliò.

“Questo non è vero devi solo ritrovare il tuo equilibrio” 

Otabek lo fissava intensamente erano ancora abbracciati i loro corpi adesi e Yuri lo spinse indietro sentendo il proprio reagire a quella vicinanza.

L’ultima cosa che voleva era essere deriso o peggio, ma il più grande lo attirò a sé nuovamente tenendolo stretto.

“Scusa” gemette Yuri non potendo fare altro, Otabek si era sicuramente accorto dell’erezione che gli tendeva i pantaloni.

“Perché ti scusi” una mano sulla sua nuca, guancia sulla guancia.

“Lasciami” lo pregò, la stretta si fece più forte, per un momento, poi si allentò.

Yuri si prese un momento, doveva calmarsi fare ordine nella sua mente, ma Otabek non glielo permise, gli mise una mano sul viso, si chinò su lui finché le loro labbra si toccarono appena in una lieve carezza, non poteva crederci socchiuse la bocca permettendo a Otabek di entrare, giocare con la sua lingua dolcemente.

Il più grande si fece indietro sorrideva “È da tanto che volevo farlo” confessò.

“Ancora” pretese afferrandolo dalla maglia esigendo la bocca sulla sua.

Fu anche meglio del primo, più profondo, più passionale, più adulto dovette farsi indietro per riprendere fiato.

Crescere non era è poi così male.

 

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Note dell’autrice.

Bene faccio capolino in questo fandom con le shot della challenge. Grazie a chi legge e ha voglia di dire la sua.

Alla prossima

Un Kiss

Bombay

   
 
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