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Autore: Justice Gundam    19/09/2022    3 recensioni
Quali pericolose avventure attendono i Digimon Tamers nella loro corsa contro il tempo per svelare i misteri di DigiWorld? Cosa sono i Deva, e chi è il 'Digimon Sovrano' di cui parlano? E perchè i loro piani coinvolgono il piccolo Calumon? Questa volta, molte cose potrebbero andare diversamente da come sappiamo... la mia prima storia di Tamers, che si ricollega (vedrete come...) a quelle di Adventure che sto scrivendo e a quella di Frontier-Savers che scriverò!
Genere: Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Digimon Tamers Reload

 

Una fanfiction di Digimon Tamers scritta da: JusticeGundam

 

 

 

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Capitolo 42 - D-Reaper, la morte digitale - Parte 2

 

 

"Frozen Fury!" IceLeomon estese il pugno destro, ricoperto di energia gelida, verso le sfere di fluido violaceo che stavano fluttuando verso di lui e i suoi compagni, colpendole in rapida successione in modo da trasformarle di globi di ghiaccio viola che precipitarono a terra e si infransero fragorosamente. Juri tirò un sospiro di sollievo e prese un'altra carta dal suo deck... ma il D-Reaper continuava il suo assalto senza mai provare stanchezza nè frustrazione. Il programma distruttore teneva continuamente sotto pressione il gruppo di amici e i Digimon loro alleati. Presto o tardi, a meno che non avessero trovato in fretta un modo di fermare la crescita senza controllo di quella massa informe e mortale, i difensori del Mondo Digitale avrebbero perso il vantaggio e sarebbero stati fagocitati dal D-Reaper.

 

Andromon si spostò rapidamente e usò il suo attacco LightningBlade per intercettare una massa di pseudopodi con i quali il D-Reaper cercava di tenere occupati lui e Cyberdramon. Un fendente micidiale falciò i tentacoli, ma non prima che due di essi avvinghiassero un paio di malcapitati Digimon - un Garbagemon e uno Zudomon, riducendoli ben presto in stringhe di dati che vennero cancellati un attimo dopo. Juri guardò con orrore i resti dei Digimon difensori che venivano spazzati via da quella cosa abominevole, e i ricordi che avrebbe voluto tenere nascosti nella parte più oscura della sua mente minacciarono di tornare prepotentemente a galla, facendole mancare il fiato in gola. Prese un bel respiro e si mise una mano sul cuore per cercare di calmarsi... ma sentiva che non sarebbe riuscita a controllarsi a lungo.

 

"Che... che cosa possiamo fare?" chiese Kenta, mentre teneva tra le braccia il piccolo MarineAngemon. Il grazioso Digimon si guardava attorno, e non sembrava per niente essere spaventato dalla strenua battaglia che si combatteva attorno a lui, nè dalla mostruosità informe che minacciava di cancellare lui e tutti i Digimon. "Non importa quanto lo colpiamo, questo affare continua a venirci addosso! E' come un videogioco in cui non puoi vincere!"

 

"Non dire così, amico! Non ci faremo certo spazzare via così dopo tutto quello che abbiamo passato!" esclamò Hirokazu, anche se temeva di stare cercando di convincere sè stesso più che Kenta. Nonostante i loro sforzi, il D-Reaper continuava il suo assalto, e non appena le loro difese avessero ceduto...

 

"Attenti! Sopra di noi!" esclamò Alice, con un tono allarmato che contrastava con il suo comportamento normalmente posato. Il D-Reaper aveva creato altre sfere di melma violacea e le aveva fatte fluttuare sopra di loro, per poi farle cadere come bombe! Per fortuna, Ryou si era accorto appena in tempo di questo tentativo, e lui e Cyberdramon si mossero rapidamente per impedire il peggio.

"Cyberdramon!" esclamò il Tamer leggendario.

 

Il drago cibernetico tirò indietro un artiglio, si caricò di energia e sferrò un fendente che tracciò in aria diverse scie, intercettando le sfere del D-Reaper e dissolvendole. "Desolation Claw!" ringhiò Cyberdramon, e ripetè l'attacco quando il programma distruttore creò altre sfere attorno a loro... ma questa volta, il D-Reaper le aveva fatte apparire a notevole distanza tra loro, e l'attacco di Cyberdramon non riuscì ad intercettarle tutte.   

 

“Ah! Attenti! Non fatevi toccare!” esclamò Kenta con evidente paura, mentre cercava di spostarsi dalla traiettoria delle bolle. Immediatamente, il piccolo MarineAngemon spalancò gli occhi, resosi conto del pericolo, e il suo piccolo corpo rosato cominciò a brillare di un'aura appena visibile.

 

Ocean Love!” esclamò il piccolo Digimon, parlando per la prima volta da quando Kenta e i suoi compagni lo avevano conosciuto. Dal suo corpo si sprigionarono delle scintille luminose che si trasformarono rapidamente in bolle che luccicavano di tutti i colori dell'iride, e formarono una barriera scintillante attorno a Kenta e ai suoi compagni. Sembrava una protezione insignificante, ma non appena le sfere create dal D-Reaper la raggiunsero, si dissolsero in una pioggia di dati, lasciando del tutto illesi i Tamers e i loro compagni.

 

“Hey, guardate!” esclamò Hirokazu con un sorriso sollevato. “Ecco cosa fa MarineAngemon! Le sue bolle riescono a proteggerci anche dagli attacchi di questo sacco di gelatina troppo cresciuto!”

“Veramente impressionante…” commentò IceLeomon. Il possente uomo-leone si avvicinò nuovamente a Juri in modo da proteggerla, e la bambina castana si afferrò alla gamba dei suoi pantaloni, sentendosi di nuovo sollevata e speranzosa. “Va tutto bene, Juri. Riusciremo a cavarcela, stai tranquilla.”

 

“Sì, adesso lo penso anch'io, IceLeomon-sama.” Rispose la ragazzina. “Anch'io… farò tutto quello che devo per fare in modo che nessun altro muoia.”

“Non distraetevi!” avvertì Ryou, mentre Cyberdramon usava di nuovo il suo attacco Desolation Claw per distruggere altre delle sfere del D-Reaper. Il programma distruttore, comprendendo che quella strategia era fallimentare, interruppe l'attacco e si ritirò… ma era chiaro che si trattava soltanto di una tregua momentanea, che sarebbe durata solo fino a che il D-Reaper non avesse ricalcolato la sua strategia. E in ogni caso, MarineAngemon non avrebbe potuto proteggere tutti…

 

“Non preoccuparti, Ryou-san! Abbiamo tutto sotto controllo!” esclamò Hirokazu, per poi strisciare un'altra carta nel suo D-Power. “CARD SLASH! PowerActivate!

Andromon venne pervaso da una carica di energia, poi sollevò il braccio destro e lo trasformò in una brillante lama di energia. “Grazie, Hirokazu! Adesso mi sento in grado di affrontarlo! Lightning Blade!

 

Il Digimon meccanico sferrò un rapido e deciso fendente davanti a sé, e la lama creò un'ondata energetica che spazzò il terreno davanti a lui, distruggendo quella porzione del D-Reaper che continuava ad incombere davanti a loro. La mostruosità artificiale riprese quasi subito a rigenerarsi, ma se non altro, questo aveva dato al gruppo un po' di tempo in più.

“Amici! Presto, ascoltate! Ho un messaggio da parte del potente Zhuqiaomon-sama!” intervenne all'improvviso la voce roboante di BlueMeramon. Il Digimon di fiamme blu approfittò della momentanea ritirata del D-Reaper per raggiungere Ryou e gli altri, e atterrò agilmente in mezzo al gruppo. Un frammento di materia violacea, separato dal corpo principale del D-Reaper ma ancora in attività, si mosse aggressivamente verso di lui, ma BlueMeramon lanciò una fiammata blu che congelò il frammento e lo cancellò senza lasciarne traccia. “Zhuqiaomon-sama e il potente Azulongmon-sama hanno trovato qualcosa che ritengono essere il punto più vulnerabile del D-Reaper. C'è bisogno del vostro aiuto per raggiungerlo!”

 

"Che cosa? Volete dire che questo ammasso di gelatina troppo cresciuto... ha davvero un punto debole?" esclamò Kenta, tenendosi vicino a MarineAngemon, che continuava a creare le sue bolle protettrici e a tenere lontano il D-Reaper.

"Dove si trova?" chiese Dobermon. "Possiamo raggiungerlo da qui?"

 

BlueMeramon scosse la testa. "Non credo che potreste farcela voi... soltanto i vostri compagni che sono giunti al livello Mega potrebbero raggiungere il kernel del D-Reaper e fermarlo." disse il Digimon di fuoco blu. "Riusciamo a raggiungerli da qui?"

 

"Non ne sono sicuro..." affermò IceLeomon, mentre si guardava attorno e cercava di vedere Gallantmon, MegaGargomon o Sakuyamon in mezzo a quella confusione. "Credo siamo da quella parte. Ma sono troppo impegnati a resistere all'attacco del D-Reaper per concentrarsi su altro, in questo momento."

"Allora dobbiamo cercare in qualche modo di raggiungerli e avvertirli." disse BlueMeramon. "Magari senza farci assorbire da questa cosa..."

 

Andromon fece un rapido calcolo. Le possibilità di raggiungere Gallantmon e gli altri senza cadere preda del D-Reaper erano esigue, almeno senza avere delle carte che potessero fare loro da potenziamento.  Tuttavia, adesso c'era in effetti qualcuno del gruppo che poteva dare una mano a sfuggire a quell'essere...

 

"MarineAngemon! Ascoltami, abbiamo bisogno del tuo aiuto!" esclamò Kenta, leggendo nel pensiero al Digimon cibernetico. Immediatamente, il buffo Digimon Mega alzò lo sguardo verso il suo compagno umano, e ripetè il suo verso.

"Mooooon?" esclamò, un po' dubbioso ma pronto a tutto.

 

Kenta sorrise speranzoso e si aggiustò gli occhiali. "Sì... ascoltami, riesci ad usare le tue bolle per aiutarci a raggiungere Takato-kun e gli altri?" chiese. "In questo momento... sono gli unici che possano fermare questa cosa!"

"Mon!" rispose MarineAngemon, e fece un cenno con la testa per dire che poteva farlo. Fluttuando agilmente accanto ad Andromon, fece cenno a Kenta di seguirlo, e Ryou si guardò attorno per farsi un'idea di cosa sarebbe stato meglio fare. Per il momento, il D-Reaper non stava attaccando, forse privilegiando dei bersagli più facili o cercando di trovare una strategia per coglierli di sorpresa... ma se MarineAngemon si fosse allontanato in quel momento, avrebbe potuto voler dire lasciare campo libero al programma distruttore ed esporsi ai suoi attacchi...

 

"Non ti preoccupare per noi!" affermò Ryou. "Io e Cyberdramon faremo tutto il possibile per tenere tutti al sicuro. Voi andate a richiamare Takato-kun e gli altri!"

Juri annuì, anche se un po' nervosamente. "Faremo... del nostro meglio anche noi!" esclamò, mentre IceLeomon si concentrava e preparava un altro attacco per quando il D-Reaper fosse tornato alla carica. "Ehm... IceLeomon-sama, credo che sarebbe meglio non restare qui troppo a lungo. Temo che qui siamo più esposti!"

"Hmm... in effetti hai ragione, Juri." rispose il possente uomo-leone. "Dobbiamo guadagnare una posizione più difendibile."

"Ci penso io! Ragazzi, presto! Usate una carta Hyper Wings!" esclamò la bambina rivolta ai suoi compagni. Poi, si concentrò per un attimo ed estrasse la carta interessata dal suo deck. "CARD SLASH! Hyper Wings Activate!"

 

Con un gesto deciso, Juri scannerizzò la sua carta, e IceLeomon spalancò un paio di luminose ali bianche che spuntarono all'improvviso dietro la sua schiena. Il guerriero di ghiaccio prese in braccio la sua Tamer e si librò in volo, in modo da sovrastare la massa informe del D-Reaper che stava già incominciando ad occupare nuovamente lo spazio che gli era stato sottratto.

"Frozen Fury!" Ancora una volta, IceLeomon scagliò il suo pugno congelante contro il D-Reaper, in modo da bloccarne una parte nel ghiaccio e rallentare la sua inarrestabile crescita.

 

Anche Ryou e il resto del gruppo attivarono le loro carte Hyper Wings, e in un attimo, tutti i Digimon presero quota, cercando di coprire Hirokazu, Kenta e i loro compagni digitali mentre cercavano di raggiungere i tre Mega, ancora impegnati in un duro combattimento con la massa del D-Reaper.

Ocean Love!” MarineAngemon ripetè la mossa di poco prima e creò una massa di bolle attorno a sè e ai suoi compagni, in modo da proteggerli. Andromon fece salire i due amici sulle sue spalle e si assicurò che non corressero il rischio di cadere, poi si affrettò verso il loro alleato più vicino, sperando di arrivare in tempo. Hirokazu tirò fuori un'altra carta e la scansionò, nel tentativo di dare una mano al suo compagno.

CARD SLASH! Speed Activate!

Andromon aumentò a rotta di collo la sua velocità e afferrò saldamente Hirokazu e Kenta, che cominciarono a sentirsi come su un otto volante lanciato a rotta di collo! Kenta afferrò stretto MarineAngemon, che sembrava invece trovare quell'esperienza davvero divertente, anche se non mancava di creare altre bolle per proteggere i suoi compagni dal D-Reaper. L'informe massa violacea estese alcuni pseudopodi verso il gruppetto, ma la maggior parte di loro mancarono il velocissimo bersaglio, e anche quei pochi che si avvicinavano erano poi costretti a ritirarsi quando toccavano le bolle protettive di MarineAngemon, scattando all'indietro come se avessero toccato un ferro arroventato. 

“Hah! Che succede, ammasso di gelatina? Siamo troppo tosti per te?” chiese Hirokazu. “Forza, Andromon, raggiungiamo i nostri compagni!”

“Non… non troppo veloce, per favore…” si lamentò il povero Kenta, che non aveva neanche la possibilità di mettersi una mano davanti alla bocca…

 

oooooooooo

 

Beelzemon poteva dire con sicurezza che non aveva visto una cosa simile prima d'allora.

Il suo girovagare per DigiWorld, immerso in cupi pensieri di rivalsa, chiedendosi cosa ancora gli mancasse per essere un guerriero a tutti gli effetti, era stato interrotto ancora una volta da un fenomeno sconosciuto ed inquietante: il terreno si era aperto all'improvviso, e all'interno delle fenditure era apparsa una marea di uno strano, inquietante fluido gelatinoso violaceo che si espandeva ovunque ci fosse un minimo di spazio, e sembrava deciso a fagocitare qualunque cosa si trovasse alla sua portata. Non sarebbe stato un fenomeno così strano se on fosse stato per il fatto che quella massa informe si muoveva come se fosse dotato di una volontà propria, o almeno, come se ci fosse qualcosa che guidava i suoi movimenti, dandogli un proposito distruttivo ed alieno.

"Ma... che diavolo è quell'affare?" si chiese il Demone della Gola, cercando di avvicinarsi in modo da osservarlo da distanza di sicurezza. Ora che aveva la possibilità di guardarlo meglio, aveva l'impressione che si trattasse di quella stessa sostanza da cui erano composte quelle strane bolle che aveva visto solo qualche giorno prima. Non era ancora sicuro di cosa fossero, ma il suo istinto gli aveva detto che avrebbero potuto essere pericolose... e adesso che aveva sott'occhio la cosa mostruosa da cui avevano avuto probabilmente origine, si rendeva conto della verità...

Numerosi Digimon di vari livelli, da Rookie a Champion, e addirittura qualche Ultimate, stavano scappando da quell'orribile massa informe, che si stava protendendo verso di loro quasi con avidità, come se fosse smaniosa di agguantarli ed assorbirli. Il panico regnava ovunque, e i Digimon si travolgevano l'un l'altro nel frenetico tentativo di sfuggire alla fine incombente. Alcuni di essi cercavano addirittura di abbattere qualche alro fuggiasco ed assorbire i dati nel folle tentativo di affrontare quella orribile cosa... ma il loro tentativo si rivelò essere nient'altro che una pia illusione. Un Triceramon, un Digimon simile ad un triceratopo che si reggeva in piedi sulle zampe posteriori, e un Garudamon, una muscolosa creatura umanoide con grande ali piumate e il becco e gli artigli di un'aquila, cercarono di fermare un'ondata di liquido violaceo che si innalzava come un'onda anomala oltre un costone di roccia... ma i loro attacchi si infransero sul muro di fluido letale, che li avvolse e li cancellò un istante dopo. Beelzemon guardò allarmato i due Digimon che si dibattevano disperatamente prima di sciogliersi letteralmente in una pioggia di dati che vennero subito dopo assorbiti per sempre da quell'orrore semisolido. Non che a Beelzemon interessasse molto di quei Digimon, ma quella cosa senza nome stava assorbendo dati che invece avrebbe potuto raccogliere lui, negandogli la possibilità di diventare più forte. E se quella coa, come tutti i Digimon, diventava più forte assorbendo i dati dei Digimon che cancellava... non ci voleva certo molta fantasia per immaginare che ben presto avrebbe potuto diventare abbastanza potente da cancellare ed assorbire anche lui.

E in tutto questo, si chiese Beelzemon, cosa stavano facendo quei mocciosi e i loro animaletti domestici? Stavano anche loro combattendo contro quella cosa?

Beelzemon odiava ammetterlo... ma se quell'orrore gelatinoso era davvero terribile come sembrava, allora forse sarebbe stata una buona idea allearsi con loro. Certo, l'idea di combattere assieme a quei mocciosi che odiava suonava come una prospettiva disgustosa ed umiliante, ma guardando la situazione da un punto di vista prettamente logico, aveva senso che anche loro cercassero di impedire a quella cosa disgustosa di espandersi. E non avrebbe avuto senso ostacolarli e ridurre le proprie possibilità di sopravvivenza per un semplice puntiglio.

D'altronde, sarebbe stata una cosa temporanea, e una volta che quell'affare fosse stato eliminato, avrebbe affrontato di nuovo Gallantmon. Questa volta, sarebbe stato più forte e lo avrebbe annientato... ma Beelzemon interruppe quella linea di pensieri e concentrò la sua attenzione sulla massa informe che si sollevava verso di lui, forse attratta dai suoi dati. Il motociclista demoniaco corrugò la fronte e afferrò le sue pistole, mentre guardava un enorme pseudopodio che si protendeva famelico verso di lui...

"Double Impact!" Beelzemon estrasse le sue pistole con un movimento talmente rapido da essere quasi impercettibile ed esplose una raffica di colpi contro l'essere informe. Era un bersaglio talmente grande ed indifeso che non c'era possibilità che il colpo non andasse a segno, e l'ondata di liquido purpureo si infranse sotto i colpi del Demone della Gola, dissolvendosi in una pioggia di dati. Beelzemon sarebbe stato tentato di assorbire quei dati, ma il suo istinto gli diceva che sarebbe stata una cattiva idea - di qualunque cosa si trattasse, quell'essere non era un vero Digimon, nè faceva davvero parte del Mondo Digitale, e aveva l'impressione che se avesse cercato di assorbirlo, avrebbe ben presto avuto di che pentirsene. Restò a guardare con incredulità e disprezzo mentre le stringhe di dati che componevano l'abominio volteggiavano in aria per un attimo e poi ricadevano verso la superficie del liquido violaceo, perdendosi per sempre in esso.

Ma la perdita di una porzione di sè stesso non sembrò preoccupare in alcun modo l'essere informe, che riprese ad espandersi e ad assorbire tutti i Digimon che non erano abbastanza rapidi da togliersi di mezzo. Con un balzo, Beelzemon evitò facilmente uno schizzo di liquido purpureo che minacciava di colpirlo, poi esplose una raffica di colpi dalle sue pistole ed intercettò con mira impareggiabile altri dei proiettili scagliati dalla creatura informe, distruggendoli prima che potessero anche soltanto avvicinarsi. Atterrò agilmente su una piattaforma di roccia più in là, e cercò di portarsi a distanza di sicurezza, poi esplose altri due o tre colpi verso la massa principale in modo da rallentare almeno un po' la sua espansione. La massa informe ribollì e gorgogliò nel punto in cui i proiettili lo avevano raggiunto, e Beelzemon si spostò rapidamente su una posizione più elevata, in modo da tenersi al riparo.

Beelzemon guardò con attenzione la massa informe che continuava ad agitarsi e a ribollire. Non c'era dubbio, per quanto la sconfitta subita per mano di Gallantmon gli bruciasse ancora, non poteva permettere al suo orgoglio personale di offuscargli la mente. In quel momento, quella cosa mostruosa era la minaccia più immediata, e doveva essere neutralizzata il prima possibile, prima che inglobasse l'intero Mondo Digitale...

Il Demonne della Gola si spostò rapidamente e cercò di mettere quanta più distanza possibile tra sè e la massa violacea, poi si guardò attorno nella speranza di percepire la presenza di quei mocciosi e dei loro Digimon. Sperabilmente, in quel momento il ragazzino con gli occhialoni e quella ridicola lucertola rossa si erano fusi come avevano fatto prima... anche se odiava l'idea, se non altro questo li avrebbe resi un po' più facili da localizzare.

I suoi sensi acuti lo avvertirono della presenza di numerosi Digimon potenti non troppo lontano da dove si trovava. Un po' sorpreso, Beelzemon si concentrò su quella presenza che percepiva... e si rese conto che gli ricordava non poco gli amichetti di quei mocciosi... non solo la lucertolina rossa, ma anche quel ridicolo cane con le lunghe orecchie e quella volpe fin troppo seria. Non ricordava che fossero così potenti... anche loro si erano fusi con i loro Tamers per raggiungere il livello Mega? Beelzemon represse un verso di disgusto e riflettè piuttosto su quello che avrebbe comportato per lui. Tre Digimon di livello Mega... davvero troppo anche per lui, ma se non altro sarebbero stati utili contro quella mostruosità.

Corrugando la fronte, accettando con riluttanza l'evidenza dei fatti, Beelzemon cominciò a muoversi in direzione dei Digimon che aveva percepito…

 

oooooooooo

 

Spirit Strike!” esclamò Sakuyamon. Con un rapido movimento del suo bastone da sciamana, la Digimon creò quattro proiettili energetici a forma di volpe che sfrecciarono ognuno in una direzione diversa, colpendo il D-Reaper in vari punti e disintegrando parte della sua massa. Il programma distruttore indietreggiò, ma Ruki immaginava che anche adesso stava elaborando qualche altra tattica per attaccare lei e i suoi compagni. Sperava che prima o poi sarebbero riusciti, o lei o chiunque altro, a trovare una strategia più efficace contro quella cosa mostruosa…

Ruki, attenta. Il D-Reaper si sta muovendo verso il tuo fianco destro.” La voce telepatica di Renamon avvertì la Tamer dai capelli rossi, che si voltò rapidamente e riuscì ad evitare l'ondata di fluido violaceo con la quale il D-Reaper stava cercando di seppellirla. Scagliò alcuni colpi energetici davanti a sé mentre si metteva a distanza di sicurezza e riuscì a costringere la mostruosità ad indietreggiare, ma altre parti del D-Reaper si animarono e cominciarono a fluttuare verso Sakuyamon per inglobarla. Sentendosi sotto pressione, la Digimon cercò di prendere quota e contrattaccare al tempo stesso, ma il numero di minacce incombenti si faceva sempre maggiore, e non sapeva quanto ancora avrebbe potuto tenere il ritmo.

Gatling Attack!” esclamò la voce metallica di Andromon. Un paio di missili a forma di piranha sfrecciò verso le porzioni del D-Reaper che minacciavano di circondare Sakuyamon e colpirono i loro bersagli, cancellandoli e spezzando l’accerchiamento. La Digimon si voltò per vedere Andromon che, accompagnato da Hirokazu, Kenta e MarineAngemon, si piazzava accanto a lei.

“Ah, eccovi qui, voi due.” Disse Sakuyamon, il cui tono di voce ricordava ancora non poco quello deciso e sicuro di sé di Ruki. “Cosa sta succedendo? Stanno ancora tutti bene, lì da voi?”

“Ugh… prego, reginetta!” brontolò Hirokazu mentre cercava di farsi passare quel terribile giramento di testa. “Per ora sì, ma non so quanto durerà! Senti, abbiamo bisogno di te! Forse hanno scoperto come fermare questa cosa!”

Dietro la maschera da volpe che indossava, Sakuyamon sgranò gli occhi. “Davvero? E io come c’entro in tutto questo?” esclamò.

“Ehm… pare che… i Sovrani… abbiano trovato un punto nella massa del D-Reaper. Se… se fosse possibile attaccarlo in quel punto, potremmo ridurlo all’impotenza, e potrebbe essere sigillato di nuovo.” Spiegò Kenta, dopo che la sua nausea gli permise di parlare di nuovo. “Ma… è un punto troppo piccolo perché i Sovrani possano raggiungerlo.”

“E quindi tocca a noi Tamers tirargli via le castagne dal fuoco. Ho capito.” Rispose Sakuyamon con rassegnato sarcasmo. “Va bene, ci penserò io. Gallantmon e MegaGargomon sono ancora impegnati a trattenere il più possibile questo ammasso di gelatina. Dove si trovano i Sovrani, in questo momento?”

“Da quella parte, se non sbaglio…” mormorò Kenta. “Almeno, era da lì che veniva BlueMeramon per darci questa notizia. Ma avrai bisogno di MarineAngemon per riuscirci. Sai… salta fuori che le sue bolle sono in grado di proteggere la gente dal D-Reaper!”

“Mooooon!” rispose il buffo Digimon rosa con entusiasmo.

“E allora cosa stiamo aspettando?” rispose Sakuyamon. “Raggiungiamo i Sovrani, e sistemiamo questa storia una volta per tutte. Tu, reggiti forte. Finchè sei con me e con MarineAngemon, faremo in modo che non ti accada niente.”

“Ehm… immagino di doverti ringraziare, Ruki-san… o dovrei dire, Sakuyamon-san?” chiese Kenta, un attimo prima che Ruki gli cingesse la vita con decisione. La Digimon sciamana si voltò verso Hirokazu ed Andromon per fare loro qualche raccomandazione.

“E voi due, tornate a dare una mano agli altri, subito!” esclamò. “Questo affare non aspetterà i nostri comodi prima di tornare all’attacco!”

In condizioni normali, Hirokazu avrebbe protestato per il tono autoritario della Regina dei Digimon, ma in quella situazione si rendeva conto che Ruki aveva ragione e che il meglio che lui poteva fare era andare ad aiutare Ryou, Juri ed Alice. Nonostante un po' di riluttanza, il ragazzino fece un cenno di assenso ad Andromon e gli disse di tornare nel luogo dove Ryou e gli altri stavano ancora cercando di reggere agli attacchi del D-Reaper.

"Okay... a questo punto, l'unica cosa che possiamo fare è affidare a loro il resto." disse Hirokazu. "Andromon, dobbiamo tornare dai nostri amici. Aiutarli a resistere a questo affare."

"Ricevuto, Hirokazu!" rispose Andromon con voce metallica. Le Hyper Wings stavano cominciando a perdere forza, e non era davvero il caso di ritrovarsi appiedati in mezzo alla massa del D-Reaper. Cercando di muoversi il più rapidamente possibile, il Digimon androide si spostò verso i loro compagni, raggiungendo la spianata di roccia dove gli altri Tamers e BlueMeramon continuavano la loro battaglia...

 

oooooooooo

 

Sakuyamon, Kenta e MarineAngemon volarono rapidamente fino al luogo in cui i due Sovrani Digitali stavano combattendo contro il D-Reaper. Zhuqiaomon ed Azulongmon riuscivano ancora in qualche modo a frenare la mostruosità digitale, che ribolliva, gorgogliava e continuava a creare pseudopodi, tentacoli ed altre estensioni di sè stesso contro i suoi avversari. Bolle di caos emergevano dalle profondità della massa protoplasmica, dissolvendo ogni cosa che toccavano. Ad ogni attimo, numerosi Digimon venivano cancellati dal semplice tocco della mostruosità, e la fossa si espandeva sempre di più man mano che il D-Reaper faceva pressione contro i muri del fossato.

"GRAAAAH!" ringhiò il Sovrano Fenice, sbattendo furiosamente le ali, una delle quali portava ancora i segni del tocco mortale del D-Reaper. Una raffica di strali di fuoco di potenza incredibile grandinavano addosso al programma distruttore, ma riuscivano soltanto a fargli perdere tempo, e la sua rigenerazione faceva sì che nessun danno fosse permanente.

"NIENTA DA FARE... IL MALEDETTO D-REAPER NON E' SEMPLICEMENTE UN AVVERSARIO... E' COME CERCARE DI COMBATTERE CONTRO UN DISASTRO NATURALE." esclamò Zhuqiaomon in preda alla frustrazione.

"IL D-REAPER E' ATTRATTO DAL POTERE DELLA SHINING EVOLUTION. IL SUO PROGRAMMA RICONOSCE IN ESSA LA PIU' GRANDE MINACCIA ALLA SUA MISSIONE." affermò Azulongmon. Il Sovrano Drago aveva scatenato una raffica di folgori e raggi di luce contro la creatura mostruosa, rallentandone ulteriormente l'avanzata ma senza mai fermarla del tutto. "DOVUNQUE LA SHINING EVOLUTION SI TROVI, IL D-REAPER APPARIRA'. NON HA BISOGNO DI NUTRIRSI NE' DI RIPOSARSI. NON PROVA DOLORE NE' RIMORSO, E LA SUA UNICA MISSIONE E' DISTRUGGERE. FINCHE' I TAMERS NON RIUSCIRANNO A RAGGIUNGERE IL KERNEL DEL SUO SISTEMA OPERATIVO, NON RIUSCIREMO A FERMARLO."

"Azulongmon-sama! Zhuqiaomon-sama!" esclamò Sakuyamon, arrivando di colpo e tenendo in braccio Kenta, il quale a sua volta teneva in braccio il piccolo MarineAngemon. I due Sovrani si voltarono verso la Digimon sciamana, ed Azulongmon non riuscì a nascondere di essere sollevato. Forse questa sarebbe stata la loro migliore possibilità di togliere di mezzo il D-Reaper una volta per tutte...

"SEI ARRIVATA, FINALMENTE. MEGLIO TARDI CHE MAI." tuonò Zhuqiaomon, agitando l'ala danneggiata. "ORA TI RENDI CONTO DI QUELLO CHE VOI UMANI AVETE FATTO A DIGIWORLD E DEL PERCHE' CI SERVIVA LA SHINING EVOLUTION?"

Azulongmon intervenne prima che il Sovrano Fenice potesse partire per la tangente. "NON E' IL MOMENTO DI PENSARE A QUESTE COSE, FRATELLO ZHUQIAOMON." affermò con voce possente ma al tempo stesso calma. "RITENGO CHE ABBIAMO TROVATO IL PUNTO IN CUI IL D-REAPER E' PIU' VULNERABILE. MA NON RIUCIAMO A RAGGIUNGERLO NOI STESSI. ABBIAMO BISOGNO DELL'AIUTO DI VOI TAMERS."

"E COME MAI HAI CON TE QUEL MOCCIOSO E IL SUO RIDICOLO DIGIMON?" chiese Zhuqiaomon, gettando a Kenta un'occhiata che fece raggelare il ragazzino con gli occhiali. Quest'ultimo deglutì e cercò di non farsi vedere impaurito - cosa che non era esattamente facile, quando ci si trova a pochi metri di distanza da due mostri dotati di poteri quasi divini, e con un abominio informe che ribolliva decine di metri sotto di lui.

"Ehm... non... non vorrei sembrare presuntuoso, Zhuqiaomon-sama... ma... MarineAngemon si è rivelato molto più utile di quanto pensassimo." spiegò con aria mite. "Credo... credo che il suo aiuto potrebbe essere fondamentale in questa situazione... almeno, impedirà a quella specie di gelatina di toccare la mia compagna..."

"Mon, mon!" MarineAngemon emise una serie di versi acuti e vivaci, come se volesse sottolineare quello che Kenta aveva appena detto... e Zhuqiaomon, dopo qualche istante di comprensibile scetticismo, gettò a Sakuyamon uno sguardo che non lasciava dubbi circa quello che voleva dire.

"BENE. MA VEDETE DI NON FALLIRE. VE NE RITERRO' PERSONALMENTE RESPONSABILI." tuonò il terribile Sovrano Fenice. Sakuyamon annuì e guardò verso la marea violacea che scintillava sinistramente sotto di loro. Il D-Reaper aveva cambiato tattica, e adesso stava cercando di destabilizzare il terreno attorno alla sua fossa, lasciando sempre meno posto su cui piazzarsi ai Digimon che non erano in grado di volare. Sotto la pressione del D-Reaper, vari costoni di roccia stavano franando verso la mostruosità artificiale, e i Digimon che si trovavano su di esse precipitavano in quell'ammasso di caos nel quale restavano persi per sempre. Ruki represse un brivido alla vista di tutti quei Digimon che venivano persi per sempre, ed Azulongmon indicò un'apertura che ancora non si era rigenerata nel corpo del D-Reaper, grazie soprattutto ai numerosi Digimon che concentravano i loro attacchi su quel punto per impedire al D-Reaper di rigenerarsi. Molti di questi Digimon venivano presto sopraffatti dal D-Reaper e dissolti nella sua massa, ma altri Digimon cercavano di unirsi al gruppo il prima possibile e fare sì che l'apertura rimanesse spalancata il più possibile. Alcuni Digimon particolarmente audaci o sventati cercavano addiruttura di entrare là dentro e raggiungere i punti vitali del D-Reaper. Ma le difese del D-Reaper non davano loro tregua: fatti soltanto pochi metri all'interno della massa, i Digimon attaccanti venivano trafitti da spuntoni semifluidi che si formavano spontaneamente da pavimento e pareti, e i loro dat si disperdevano all'istante.

"Mon...?" chiese MarineAngemon, la cui vivacità sembrava essersi per gran parte dissolta nel vedere quella mostruosità che si espandeva sempre di più.

"Beh... che posso dire, non credo proprio che Taichi o Daisuke si siano mai trovati in una situazione così..." commentò con evidente timore Kenta, ancora nelle braccia di Sakuyamon. "Che... che cosa facciamo? Se cerchiamo di entrare là dentro, quella cosa ci mangia come popcorn!"

"Ma noi abbiamo l'ingrediente giusto per restargli sullo stomaco." disse Sakuyamon, per poi rivolgersi a MarineAngemon. "Ascoltami... adesso è il momento decisivo. Abbiamo bisogno dei tuoi poteri protettivi per entrare là dentro e mettere fine a quella cosa schifosa."

"In questo momento... mi sa che siamo gli unici in grado di fermarlo." affermò Kenta, per poi indicare il varco che si addentrava nella massa del D-Reaper. "Ascoltami, MarineAngemon... abbiamo bisogno che tu ci protegga con i tuoi poteri mentre cerchiamo di entrare là dentro..."

Kenta lanciò un grido di paura quando un globo di caos fluttuò verso di loro e cercò di fagocitarli, ma Sakuyamon si mosse in tempo e lo scansò, poi sferrò un fendente con il uo bastone e mandò in pezzi il frammento del D-Reaper. Un altro globo di materia violacea fluttuò verso di loro, e la ragazzina cercò di spostarsi e mettersi a distanza di sicurezza, ma questa volta l'ammasso di caos vivente era arrivato terribilmente vicino...

"Desolation Claw!"

Un poderoso fendente tranciò l'aria, e una scarica di energia sotto forma di tre scie affilate come rasoi colpì in pieno il frammento di D-Reaper e lo mandò in frantumi. Cyberdramon, con un paio di ali di luce bianca che si dipartivano dalla schiena, era volato fin lì per dare loro una mano.

"Ah! Meno male, quello è il Digimon di Ryou-san!" esclamò Kenta sollevato.

Sakuyamon storse il naso dietro la maschera. "Hmph. Cos'è, il tuo Tamer ha voluto aspettare fino all'ultimo momento per fare un'entrata ad effetto?" chiese con sarcasmo.

Cyberdramon grugnì e sembrò alzare gli occhi al cielo per un istante, poi guardò in direzione dei suoi compagni e fece un cenno con la testa. Ruki sospirò e si impose di concentrarsi - in quel momento doveva pensare a togliere di mezzo quella mostruosità senza forma. Poi avrebbe potuto fare a Ryou tutte le rimostranze che desiderava.

"Come vedi... non c'è molto tempo, MarineAngemon! Dobbiamo entrare là dentro e colpire il punto più vulnerabile del D-Reaper!" esclamò Kenta, ora con più veemenza di quanta forse lui stesso avrebbe voluto. "Abbiamo bisogno dei tuoi poteri per non diventare una merenda per quella cosa... per favore, MarineAngemon, in questo momento sei l'unico che possa darci una mano... e il destino di DigiWorld dipende da questo!"

"Mon... Mon!" esclamò MarineAngemon, per poi concentrarsi e cercare di creare altre bolle protettive attorno a Sakuyamon e al suo Tamer...              

 

oooooooooo

 

La battaglia con il D-Reaper si stava protraendo molto più di quanto sarebbe piaciuto a Takato e Guilmon. Fusi nel Digimon cavaliere chiamato Gallantmon, i due amici stavano dando fondo a tutte le loro energie per cercare di opporre resistenza a quel distruttore apparentemente inarrestabile. Il D-Reaper cambiava continuamente tattica, e aveva a sua disposizione una varietà quasi infinita di attacchi. Nonostante il programma non fosse in grado di agire al di fuori della sua missione di distruggere tutte le entità digitali che avevano superato un certo limite, dimostrava comunque una stupefacente creatività nell'eseguire tali direttive e attaccare i suoi nemici.

"Lightning Joust!" Gallantmon spriginò una potentissima ondata di energia dalla sua lancia puntata, e travolse tutti i frammenti del D-Reaper che si stavano avvicinando a lui, per poi proseguire la corsa ed impattare sulla massa informe, di cui venne cancellata una porzione significativa. Il D-Reaper si mise a ribollire, e attese un attimo prima di ricostruire la parte distrutta - i frammenti del suo corpo che erano volati in aria si trasformarono rapidamente in schegge di cristallo viola affilate come rasoi e sfrecciarono verso Gallantmon, cogliendolo di sorpresa! Il Cavaliere Reale alzò lo scudo e cercò di togliersi dalla linea di fuoco di quei dardi letali, ma un paio di scoppi improvvisi lo fecero sussultare, e una frazione di secondo dopo, alcuni proiettili intercettarono a mezz'aria le lame di cristallo, infrangendole e facendo precipitare i frammenti nella massa del D-Reaper!

"Hey, ma cosa..." esclamò Mihiramon. Il Deva Tigre, assieme ad alcuni suoi "colleghi", era rimasto nei pressi per dare una mano al cavaliere bianco, ed era rimasto sbalordito nel vedere che qualcun altro si stava unendo alla lotta - e che per giunta era anche potente per aver messo a segno un colpo così preciso!

Gallantmon si voltò di scatto... e restò stupefatto nel vedere che in effetti si trattava di una familiare figura: un motociclista tutto nero dall'aspetto demoniaco, con una lunga coda metallica, mani armate di guanti artigliati e uno sguardo feroce. Teneva tra le mani due pesanti pistole, in quel momento puntate verso il D-Reaper... ma sarebbe bastato un niente per volgerle verso Gallantmon o uno dei suoi alleati, e il Digimon vestito di nero  voleva che questo fosse ben chiaro al Cavaliere Reale!

"Hah! Cosa stai facendo, Gallantmon? Ti fai cogliere di sorpresa da questo attacco ridicolo?" sghignazzò beffardo Beelzemon. "Dopo essere riuscito a sconfiggere me, per giunta?"

"Beelzemon?" esclamò incredulo Gallantmon, gli occhi sgranati dietro la visiera del suo elmo. "Ma cosa ci fai qui?"

Chatsuramon, in posizione di guardia accanto a Mihiramon, grugnì infastidito. "Hai il coraggio di farti vedere qui attorno dopo aver fatto tutto quello che volevi, Beelzemon?" commentò, consapevole che Beelzemon avrebbe dovuto trattenersi.

"Mi sembra ovvio. Ho ancora un conto in sospeso con Gallantmon." ribattè prontamente il Demone della Gola, il cui umore sembrò peggiorare di colpo. Gallantmon rimase fermo al suo posto e tranquillo quando Beelzemon gli puntò contro uno sguardo carico di rancore. "Non credevi davvero che mi sarei messo via quell'umiliazione che mi hai inflitto, vero? Avresti fatto meglio a cancellarmi quando ne avevi la possibilità." 

"Immaginavo che prima o poi saresti tornato per la rivincita." rispose il Cavaliere Reale. "E va bene, ma prima dobbiamo pensare a trovare un modo per eliminare questa cosa. Se il Mondo Digitale verrà distrutto, anche noi faremo la stessa fine, e non ci sarà modo di riprendere il nostro scontro. Sempre che tu non abbia intenzione di attaccarmi alla sprovvista mentre sono impegnato con il D-Reaper."

"Su questo, almeno, siamo perfettamente d'accordo. Per adesso, anche se con un po' di riluttanza, siamo alleati." rispose il Demone della Gola. "E per quanto riguarda il resto... non preoccuparti, non ho bisogno di simili trucchetti da codardo per batterti."

Senza porre ulteriori indugi, Beelzemon esplose una raffica di colpi contro alcuni globi di caos che il D-Reaper aveva fatto uscire dal suo corpo, mentre una raffica di palle di fuoco scagliate da Orochimon si abbatteva su una porzione del corpo del D-Reaper che cercava di arrampicarsi sulle pareti della sua fossa. La massa informe fu costretta a retrocedere, ma un'altra parte di essa riprese ad arrampicarsi su un'altra rupe, in modo da salire da un'altra direzione. Il D-Reaper emise altri pseudopodi, le cui estremità si trasformarono in lame e punte per trafiggere e distruggere i Digimon che cercavano di attaccarlo, e Gallantmon si lanciò nella lizza per tagliare quante più possibili di quelle appendici letali.

"Gallantmon!" esclamò MegaGargomon, un attimo prima di scagliare due misssili contro il D-Reaper ed impedirgli di agguantare un gruppo di Digimon. "Che sta succedendo? Come mai Beelzemon è qui?"

"Nessun problema. Per adesso è dalla nostra parte. E' dopo che non lo sarà..." rispose Gallantmon. "E prima che tu me lo chieda... no, non mi fido troppo di lui, ma almeno non penso che ci attaccherà intanto che abbiamo il problema del D-Reaper."

"Già... questo affare è un problema anche per lui." rispose MegaGargomon. "Dov'è Sakuyamon? E' un po' che non la vedo più..."

"L'ultima volta l'avevo vista dirigersi verso i Sovrani..." disse Gallantmon, volgendo lo sguardo nel punto sopra il quale Azulongmon e Zhuqiaomon continuavano a tentare di tenere a bada la mostruosità digitale. "Forse hanno un'idea di come fermare il D-Reaper."

"Speriamo di sì... e soprattutto, speriamo che funzioni. Non resisteremo all'infinito, vedo che già numerosi Digimon sono stati annientati da quella cosa..." disse MegaGargomon. Una porzione del D-Reaper si era estesa verso un gruppetto di Digimon di vario tipo, e quando si era ritirata, non aveva lasciato altro che roccia nuda.

 

oooooooooo

 

In una posizione relativamente sicura su un costone di roccia, protetti da alcuni Digimon che si trovavano con loro, Lopmon, Calumon e la piccola Shuichon osservavano impotenti la caotica battaglia che si svolgeva davanti ai loro occhi. Da dove si trovavano, non era certo facile capire cosa stesse accadendo, ma non ci voleva molto per capire che la battaglia con il D-Reaper si preannunciava lunga e dall'esito incerto.

Lopmon, da parte sua, prova un senso di frustrazione che riusciva abilmente a dissimulare. Adesso che era stato ridotto ad un comune Digimon di livello Rookie, non poteva sperare di fare niente per aiutare gli altri Digimon, in particolare gli altri Deva e il suo Sovrano. Se solo avesse di nuovo potuto evolvere in Antylamon, almeno avrebbe potuto dare un contributo.

"Sembra... che siano in difficoltà, calu..." disse il piccolo Calumon, ancora affaticato per l'energia che aveva dovuto distribuire a tutti quei Digimon.

"Vedrai che il mio fratellone e Terriermon ce la faranno!" rispose Shuichon, gli occhi fissi nel punto dove aveva visto MegaGargomon per l'ultima volta. La bambina pregava silenziosamente che quell'incubo terminasse presto e ne uscissero tutti vivi...

 

oooooooooo

 

"Ocean Love!"

Con un ampio gesto delle braccia, MarineAngemon creò un'altra barriera di bolle luminose tutt'attorno a sè, in modo da fare scudo a Sakuyamon e al suo Tamer. Le pareti, il soffitto e persino il pavimento di quella galleria improvvisata erano composta della stessa materia caotica ed instabile che componeva il D-Reaper, e toccarle avrebbe voluto dire una fine orribile. Sakuyamon si muoveva con rapidità e prudenza al tempo stesso, cercando di tenere Kenta al sicuro e tenendosi quanto più lontano possibile da quella sostanza letale.

Finalmente, dopo diversi minuti passati in quell'atmosfera di tensione, Sakuyamon e i suoi due "passeggeri" riuscirono ad uscire dal tunnel e sbucarono in una terrificante stanza interna alla massa del D-Reaper - una grande sala a cupola che si alzava per almeno una trentina di metro sopra le loro teste, le pareti fatte dello stesso fluido rosa-violaceo che componeva il D-Reaper stesso, che in qualche modo riusciva a restare solida. La stanza era completamente vuota, tranne per una grande sfera rossastra e luminosa che fluttuava senza peso al centro di essa,  collegata alle pareti da alcuni cavi di liquido rosso che emettevano di tanto in tanto qualche scintillio inquietante o qualche scarica luminosa. La stanza era immersa in un'atmosfera opprimente, e nell'aria aleggiava un sentore alieno - come se si percepisse a pelle che era un luogo che non sarebbe mai dovuto esistere in un universo sano di mente.

Kenta era senza fiato. Quella cosa era quanto di più inquietante lui avesse mai visto. Si chiese se era così che si sentivano i tecnici di una centrale nucleare quando andavano a lavorare in un punto particolarmente sensibile...

"Questo... questo sarebbe..." mormorò il ragazzino con gli occhiali, sentendosi la gola secca.

Sakuyamon annuì lentamente, e riprese a parlare con la voce di Renamon. "Sì... questo è il kernel del D-Reaper. La sua routine principale."   

 

oooooooooo

 

CONTINUA...

 

  
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