Il lago quella mattina rispecchiava come cristallo il cielo azzurro , l'aria mite della primavera ormai inoltrata invitava a stare fuori e a respirare il profumo dei primi fiori sbocciati.

Oscar ed André presero ad esercitarsi con la spada battendosi per un pò , finché Oscar cominciò a sentirsi debole.

Si sentiva rallentata nei movimenti, e avvertiva come una febbre addosso, una smania mai provata prima.

Si sdraiò sull'erba fresca sotto alla grande quercia seguita da André, anche lui alquanto stranito.

Lei chiuse gli occhi e si slacciò il fiocco della camicia lasciando il collo nudo, sentiva la pelle accaldata e sensibile mentre un languore al basso ventre gli toglieva il fiato.

Da parte sua André si sentiva bruciare di desiderio ,e cercava di nascondere l'eccitazione sotto la camicia in parte aperta e lasciata fuori dai pantaloni.

Dava la colpa di tutto quel trambusto ormonale alla serata trascorsa in camera di Josèphine, e ad un ricordo piuttosto piccante nello specifico.

Si ritrovava infatti a pensare a quel corpo di donna e al suo mistero più oscuro, intravisto nella vasca da bagno tra i rossi petali di rosa.

“André... tu ami mia sorella?” quelle parole le uscirono di getto senza che lei potesse fermarle.

André ebbe un sussulto, e dopo un breve silenzio rispose,

“Oscar perché mi fai questa domanda? No, non la amo. Non potrei mai rinnegare quello che sente il mio cuore”

Lei lo guardò, e lo trovò irresistibilmente bello e seducente.

Erano così vicini che Oscar si perse in quegli occhi di smeraldo che luccicavano come pietre preziose.

Anche lui sembrava emozionato e confuso, le guance rosse, il respiro affrettato.

“Perché cosa ti dice il cuore André?” chiese lei con voce insicura.

Lui non rispose, gli prese una mano e se la mise sul cuore trattenendola con la propria.

La fissava in silenzio con tutto l' amore e la passione che quasi lo soffocavano.

Lei sentiva sul palmo della mano il martellare costante del suo cuore entrare quasi nella propria carne, come un dolce veleno.

“Invece il tuo di cuore Oscar? cosa ti dice?” domandò lui, gli occhi di fiamma.

Lei sicura, prese la mano di lui e se la mise sul cuore copiandone il gesto, ma inavvertitamente André sfiorò un seno con il palmo aperto.

Sentire il seno acerbo rispondere prontamente al tocco della sua mano lo fece vacillare.

Oscar si sentì avvampare ,mentre il pulsare ritmico e piacevole tra le gambe la stava portando ad una confusione tale che sentiva di non avere alcun controllo sul suo corpo.

Sembrava che tutta la sua pelle anelasse ad essere toccata da lui.

André si mosse repentino e si mise sopra di lei abbracciandola , si sentiva ebbro e completamente in balìa della voglia di lei.

Per un momento pensò di aver osato troppo, invece lei non si mosse, anzi lo strinse a se più forte, il viso e la bocca dischiusa così vicina da sentirne il respiro caldo.

Gli occhi arrossati lo fissavano, egli sentiva il corpo di lei arreso nello stretto abbraccio .

Ora erano occhi negli occhi e cuori sovrapposti che battevano impazziti, la pelle bollente sotto le mani che esigevano di più.

“Oscar io ti amo... ti ho sempre amato, ed ora sarò pazzo ma... se non ti bacio ora credo che ne morirò”

Chiuse gli occhi preparandosi a ricevere un sonoro ceffone ,invece sentì la voce di lei calda e roca rispondere

“Io ti amo André, e ti desidero ...da tempo”

Le labbra inesperte si trovarono in un bacio lento e delicato che sembrava non avere mai fine.

Gustavano le loro bocche ,senza fretta staccandosi ogni tanto per guardarsi negli occhi.

Piccoli morsi alle labbra morbide, le lingue che si toccavano timide assaporando il dolce sapore dell'altro.

Ben presto i loro respiri

cominciarono ad aumentare e con loro, i baci divenire più avidi e caldi.

Lei spostò una gamba verso l 'esterno e lui si adagiò sul suo punto più caldo e fremente.

Le camicie aperte facevano incontrare la loro pelle accaldata, i seni di lei stuzzicati dalle mani di lui la facevano smaniare e implorare che non finisse mai quella dolce tortura.

I loro giovani corpi si muovevano uno sull'altro anelando un contatto più profondo strusciandosi piano nei punti più sensibili.

Mani curiose e affamate di pelle avanzavano in ogni punto più nascosto infilandosi tra la stretta stoffa dei pantaloni e facendo gemere di piacere entrambi.

Non riuscivano a fermarsi, mentre la passione diveniva un incendio oramai indomabile.

Le dita intrecciate tra i capelli quasi per paura di perdersi in quel momento di estasi, mentre il suono

dei loro baci e dei loro ansimi risuonava nel silenzio del posto.

Oscar era bellissima lui si fermò un attimo a guardarla per sincerarsi di non sognare, i capelli sparsi sul prato tra le margherite, le gote rosse, le labbra come ciliegie umide. Gli occhi brillanti accesi da questa pazzia che li aveva infiammati come fuoco.

“Oscar ti amo così tanto... promettimi che un giorno fuggiremo via insieme da tutto questo, promettilo. Dimmi che sarai mia per sempre” disse lui un poco affannato.

Lei lo guardava come persa, mai come ora lo aveva amato e desiderato tanto

“te lo prometto André, saremo insieme per sempre”

Un bacio profondo a suggellare questa promessa, mentre gli abiti pian piano venivano abbandonati in terra.

Si tuffarono nudi nel lago che tante volte li aveva visti bambini giocare tra gli spruzzi d' acqua.

Oscar sentiva l 'acqua fresca sul corpo , ma nulla riusciva a spegnere quella brace che per anni era stata solo nascosta per divampare ora come incendio tra loro.

André la prese di peso e la adagiò con la schiena ad una roccia a pelo d'acqua, le baciò ogni centimetro di pelle finché non giunse al suo più profondo segreto.

Lei gemette pregandolo di non fermarsi, le sensazioni che provavano erano così forti da indurre entrambi ad aumentare e prolungare il piacere sempre con maggior lussuria.

La scoperta dei loro corpi li affascinava e vedere il piacere nel volto dell'altro era la forma di amore più alta che potessero immaginare.

I lievi cerchi concentrici che l 'acqua andava formando intorno a loro diventarono sempre più convulsi finché si placarono lambendo i loro corpi ancora uniti nel culmine della gioia.

Indugiarono ancora per molto tempo al piacere , ascoltando i loro corpi raggiugere il totale godimento più e più volte.

Pelle ambrata e pelle di luna candida divennero una sola carne.

Due giovani si affacciavano al più grande amore che potessero mai vivere ,pieni di speranza verso il futuro.

Una strana magia li aveva portati al culmine della passione e aveva fatto cadere il muro che stoltamente avevano avuto per tanto tempo tra loro.

I loro sentimenti svelati davanti al loro cuori, i loro corpi uniti in un insolito ma puro sacramento d'amore .

Al dito anulare sinistro di entrambi, ora distesi sognanti tra i fiori, un anello fatto con un filo d'erba.

Sposi nei loro cuori per sempre.

* * *

Josephine aveva comperato molte cose a Parigi, ed era veramente contenta nel pensare di aver dato una mano a quei due innamorati cocciuti.

La polvere di Loto blu * , nota per le sue proprietà afrodisiache , che aveva messo nella cioccolata, ora sicuramente stava producendo i suoi effetti.

La usava spesso con i suoi amanti, la mischiava anche a l 'olio per i massaggi.

Toglieva le stupide inibizioni e faceva emergere le sensazioni del corpo più fortemente .

Naturalmente non avrebbe potuto nulla da sola senza un minimo di vero ardore tra le parti, al massimo un pò di sonnolenza.

Insomma se c 'era qualcosa tra quei due sarebbe esploso non solo per il suo aiutino.

Con un sorrisetto compiaciuto guardò il panorama dal finestrino della carrozza , intravedendo la strada per tornare alla sua villa e pregustando maliziosamente l' incontro notturno con il suo nuovo giardiniere.

Fine.

*Il loto blu viene ampiamente utilizzato come afrodisiaco, ma anche per conciliare il sonno, distendere i muscoli, ridurre la tensione, migliorare il tono dell'umore e favorire i sogni lucidi.