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Autore: kamy    10/09/2009    3 recensioni
Tutto ciò che nella serie di DbNa altrimenti non avreste potuto vedere. Ossia storie che non hanno a che vedere con il super-cattivo Lourth, ma che sono comunque successi nell'arco di tempo tra un'avventura e l'altra. La prima ff riguarda la storia d'amore tra il piccolo Vetrunks diventato un adolescente ormai e una nuova ragazza. La seonda storia, al momento in corso, vede il piccolo Goshin di otto anni rimasto solo con i suoi nonni paterni, con uno Junior provvidenziale e un povero Goku miniaturizzato che ne passerà di tutti i colori. Chiedete pure tutto quello che volete sapere su Na e sarò felice di rispondere con delle ff in questa raccolta.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Goku, Vegeta
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Cap.8 Nelle fauci del lupo Ringrazio anche solo chi legge.





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Cap.8 Nelle fauci del lupo


“Riapro gli occhi a fatica. Sono seduto a terra, almeno credo. Il mio corpo si rifiuta di muoversi e a fatica cerco di mettere a fuoco. Non ricordo nemmeno quando ho perso conoscenza. Un attimo…Chichi, amore mio, chissà come sarai in pena. No, non doveva succedere. Siamo in tempo di pace e tu eri così felice del tempo che avremmo trascorso insieme. Raggiante mi sorridevi e ora invece chissà dove sono finito. Se solo non mi sentissi così debole, ma privato dei miei poteri sono anche più imbranato di un normale terrestre. Muovendo con immensa fatica e lentezza un arto, mi massaggio il capo con la mano. Mi ricade in avanti e ho vergogna di me stesso. Come ho fatto a farmi ridurre così? Non sarò il più orgoglioso tra i saiyan, ma anche io ho un amor proprio. Riesco finalmente a riprendere completamente conoscenza accertandomi che la situazione ha del tragico. Mi alzo in piedi a fatica. E’ così buio intorno a me. Mi sento in trappola. Odio questa situazione, odio essere come un animale che da una gabbia chiede aiuto. Ovviamente non lo riconosco come luogo. Non sarò nemmeno nel mio mondo, in fondo sono passato attraverso uno specchio. Cerchiamo comunque di farci un idea. Queste pareti sono indistruttibili senza i miei poteri. Però sono strane al tatto, sono resistentissime, ma se non sapessi che è impossibile direi che assomiglia al cartone. Se solo potessi volare raggiungerei quelle fessure in cima. Saranno grandi come la mia faccia, magari affacciandomi vedrei qualcosa di interessante. Certo che fa freddo, ho forse sono i miei piedi nudi che si stanno letteralmente congelando. Stringo le braccia intorno al corpo per tentare di riscaldarmi, ma poi la curiosità si fa sentire. Mi metto in ginocchio e tocco con le mani il pavimento. Un attimo, è vetro. Però con il buio non riesco a specchiarmi. Sento delle voci, ma non capisco chi sia a parlare. Quando dal vetro esce una mano. Non mi rendo nemmeno conto che mi metto a urlare e spaventato cado all’indietro. Che dolore, il mio povero fondoschiena. Si, che questa botta non è da niente. Che razza di fisico che mi ritrovo. Voglio tornare come prima!!! Un giovane sconosciuto esce pian piano e mi appare davanti. Lo riesco a vedere finalmente, forse perché da lui viene una strana luce. “Chi…chi sei?”domando. Lo ammetto, sono parecchio spaventato, però la paura dura poco. Voglio e devo tornare a casa. “E’ colpa tua se sono qui?!!! Riportami indietro!!!!”gli grido addosso e sebbene io non possa fare assolutamente nulla, ho intenzione di difendermi fino alla fine. Lui sorride, tristemente. Strano, non mi sembra cattivo e io riesco sempre a capire com’è in realtà una persona. “Mi dispiace”mormora. Non riesco a capire quando improvvisamente inizia un terremoto. Lui continua a crescere e a crescere. Sta diventando gigantesco e le pareti di questo posto volano via. Non ci credo. Mi avevano chiuso in una scatola!!! Mi ritengo offeso. Alla fine il giovane ha, credo, la normale grandezza di uno della sua età. Se solo non fossi in miniatura. E’ seduto su un tavolo e io sono su uno specchietto in questo immenso mobile che a me appare come una gigantesca pianura marrone.

 

 

 

 

 

 

Goshin si era innervosito parecchio. Junior si era incontrato con Dende. Pareva che con un incantesimo si potesse fare tornare Goku normale, dovunque si trovasse. Solo che ci voleva del tempo, parecchio tempo. Questo lo capiva, ma non gli piaceva essere lasciato da parte. Voleva aiutare suo nonno a tutti i costi. Offeso si era trasformato in supersaiyan di secondo livello. Era da un anno che lo sapeva fare. Non gli aveva richiesto particolarmente fatica, ma tutti lo avevano guardato stralunati per ore. Non li capiva. Gli dicevano che era “precoce”, manco lo conosceva quel termine. Sbuffando era tornato a casa. La sua nonnina era così pallida, stanca, spaventata. Lui non poteva fare niente. Cercò di consolarla, ma il suo aspetto così simile a Goku peggiorò solo la situazione. Il bambino avrebbe voluto piangere, ma la metà del suo sangue gli imponeva di non farlo. Quando il suo pancino cominciò a brontolare. Stava morendo di fame, era già ora di pranzo. La donna sorrise e si rialzò. In fondo Chichi era una guerriera e una buona massaia. Non avrebbe lasciato morire di fame il suo nipotino, anche se il suo cuore e la sua mente andavano a un piccolo Goku, che in quel momento aveva guai sicuramente mille volte più grossi di lui.

 

 

 

 

 

 

 

E’ frustrante non sapere cosa fare. Essere troppo piccoli per difendersi, troppo deboli anche solo per farsi sentire. Mi tocca gridare anche per farmi capire, ma non è quello che mi fa soffrire di più. Magari…Quello…quello che è successo non riesco ancora a spiegarmelo. Sono nuovamente rinchiuso nella scatola. Meglio, qui non posso vedere nessuno. Un giocattolo, questo sono diventato. Se non fosse vergognoso sfogherei la mia disperazione, ma non ho intenzione di cadere così in basso. Io credevo fosse mia amica e l’avevo relegata in un angolo della mia memoria. Certo che non è cambiata per niente, o forse si, che non credevo fosse così malvagia. Se crede che mollerò però si sbaglio. Io amo solo la mia Chichi e nessun altra. Niente, non riesco a resistere completamente, sarà che il mio corpo è tutto un dolore. Contro chi le ho prese? Con due femminili dita giganti che mi hanno pestato. Non me ne capacito. Come ho fatto a fare una simile figura. Erano così grandi e ogni colpo sembrava un calcio potentissimo. Non ho potuto difendermi. Ho subito, colpo dopo colpo, cadendo a terra, sputando sangue. Lei rideva, mentre quel giovane; che in realtà è più vecchio di me, ma è immortale e non invecchia; mi guardava tristemente. In fondo lo capisco, quella folle è sua sorella. Le parole di quella strega risuonano nelle mie orecchie. “Rivuoi il tuo aspetto? Allora dovrai essere mio”. Si, aspetta e spera. Appena posso scappo e vado da mia moglie, chiuso il discorso. Ecco, così mi imparo a credere che le pazze se la prendono solo con Vegeta, in fondo Sissi ce l’aveva con me. Ora…ora lei…Annin, uscita dal passato solo per tormentarmi. Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?”.

 

 

 

 

Continua...





Ringraziamenti:



Vegeta4ever: U_U e meno male che gli avevano raccomandato di non fare guai. Il giovane è il fratello di Annin, sono felice ti incurioscisca come personaggio. al prossimo ciauuuuu

ka93: Si, è una disperazione, le combina sempre lui. Ora sai chi è la causa, ma quel "coso", che lo voglia o no, condivide metà della colpa. al prossimo baciiiiiiii

Luna_07: Grazie. o\o Si, è tenerissimo. Non capisco come possano fargli male <3 No, la povera Chichi nn può stare tranquilla. alla prossima kisssssssss
  
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