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Autore: DumbledoreFan    10/09/2009    29 recensioni
"Volete un consiglio? Mai sottovalutare le cose, qualunque esse siano" perchè anche una festa, un paio di drink in più, e uno stupido gioco vincolato dalla magia possono cambiarti la vita. Nessuno mai dovrebbe uscire dalla propria normalità, perchè quando questo succede, può capitare che Hermione Granger si ritrovi non in piena facoltà delle sue azioni, a perdere ad un gioco che le farà intersecare l'esistenza con quella del Principe delle Serpi, Draco Malfoy, in una storia fatta d'intrighi, di sotterfugi, di sesso e d'amore, di verità e bugie, di cose impossibili che diventano possibili.
“Vediamo, te per penitenza devi…” cominciò mettendosi una mano sul mento e riflettendo, qualcosa di dannatamente diabolico sicuramente. Mi massaggiai la pancia, e poi mi tenni la gola. Non resistevo più. “Ci sono!!” esclamò giuliva.
“Come prova di penitenza dovrai..."
"Portarti a letto Malfoy”
Vomitai lì sul pavimento, e subito dopo, mi addormentai per terra.
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Il trio protagonista, Serpeverde | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Obligation, Judgment or Truth?'
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Hello folks!! In questi giorni sono stata via e ora sono di super mega iper fretta!!! Non potete immaginare! Perciò vi lascio il penultimo capitolo che poi devo scappare!! Ps: questo chap è NC17
Enjoy the chapter!

Non andai a pranzo, quel giorno. Filai dritta in camera mia, e mi ci chiusi per tutta la giornata. Era successo l’inevitabile. Draco aveva scoperto tutto. E l’aveva presa peggio di quanto pensassi. Sapevo che non ne sarebbe stato felice, chi avrebbe fatto il contrario? Ma avevo sperato che si concludesse tutto con un elogio alla mia insospettabile vena Serpeverde, una risata davanti ad un bicchiere di FireWhisky e le prese in giro degli altri. Invece, Draco se n’era andato, deluso, offesso. Sofferrente. E io mi sentivo terribilmente vuota. Non riuscivo a sentirmi in colpa: se non fosse successo quello che è successo io non avrei vissuto quei fantastici mesi. Perciò, mi sentivo semplicemente svuotata, del tutto. Insignificante. Senza Draco, ormai mi sentivo insignificante. Un sorriso amaro mi dipinse il volto, a quel pensiero. Eppure era così. Non riuscivo a capacitarmi di quello che era successo. Non era nemmeno così chiaro. Draco mi aveva lasciato? Sì, no, forse, probabilmente. Il doloroso nodo allo stomaco e la voglia di piangere mi suggeriva che sì, mi aveva lasciato. Così com’era iniziata, era finita. Non del tutto forse. Dovevamo chiarirci meglio, parlare con più calma, con più lucidità. Come si erano sistemate le cose con Harry, a suo tempo, si sarebbe sistemato tutto anche con Draco. O almeno, cercavo di convincermene con tutta me stessa.
Verso l’ora di cena un gufo picchiettò alla mia finestra. Andai ad aprire e il rapace mi posò sulla scrivania una pergamena dalla calligrafia inconfondibile.

Hermione, vediamoci ai portici vicino l’aula di Trasfigurazione, anche se non hai voglia di parlare, voglio stare un po’ con te.
Ti voglio bene.

                                                                                                     Blaise.

Sì, avevo un’impaziente voglia di vederlo. Sapevo che se c’era qualcuno che in quel momento poteva aiutarmi, era proprio lui. Presi frettolosamente il mantello e sgattaiolai fuori dalla Sala Comune. Mi diressi verso i portici con lo sguardo basso e il passo veloce, desiderosa di poter abbracciare Blaise, sfogarmi, piangere, e sentire il suo calore e le sue parole dolci. Appena lo vidi appoggiato ad una colonna gli corsi letteralmente incontro. Il moro mi accolse fra le sue braccia facendomi appoggiare delicatamente il viso al suo petto, mentre mi stringeva e mi cullava teneramente. Le lacrime che in quel pomeriggio non avevo avuto il coraggio di versare cominciarono a sgorgare silenziosamente. Lui se ne accorse e mi alzò il viso. Tirò fuori dal mantello un fazzoletto bianco e con dolcezza mi asciugò il volto.
“Vieni sediamoci Mione…” mi disse indicando il muretto dietro di noi. Annuii placidamente e mi sedetti con un sospiro.
“Draco ti avrà già raccontato tutto immagino…” mugugnai dopo qualche istante di silenzio. Il moro fece cenno di sì con il capo.
“Ma io preferisco sempre ascoltare tutte le versioni prima di trarre conclusioni…non esistono verità assolute…” mi rispose con un sorriso incoraggiante.
“La vita è una questione di punti di vista…” ribattei con amarezza le parole che avevo sentito da Draco.
“Sì, e io ora voglio sapere il tuo…” replicò con tono dolce. Io sospirai nuovamente.
“Beh non penso che Draco abbia particolarmente sconvolto la versione dei fatti…alla festa dei Grifondoro Lavanda mi ha fatto ubriacare, poi mi ha fatto giocare a “Obbligo, Giudizio o Verità”, e quando ho perso, come punizione mi ha detto che sarei dovuta andare a letto con Malfoy. Quando successe non ero in possesso delle mie facoltà mentali, e la mattina era ormai troppo tardi. Ho rischiato di uccidere Lavanda, fra l’altro. Ma non avrebbe risolto gran chè; avevo solo due possibilità: subire la dolorosa punizione o portarmi a letto Draco. Sai che io sono una troppo orgogliosa per arrendersi senza lottare, anche se quella battaglia era assurda. Ho fatto quanto mi era capace per riuscirci, e alla fine, ce l’ho fatto. Non avrei mai pensato che poi sarebbe potuto nascere qualcosa…comunque, il mese del gioco, fra me e Draco c’era solo sesso, e se devo essere sincera con te Blaise, la prima volta che sono andata a letto con Dra, pensavo a tutto tranne a quella stupidissima penitenza! Ma non posso pentirmene…affatto. Perché senza tutto questo, io non avrei conosciuto né Draco, né te, né tutti gli altri. E voi…beh voi mi avete reso la vita più speciale di quanto poteva essere” raccontai mentre gli occhi mi brillavano un poco. Bla incrociò il mio sguardo e mi fece una carezza leggera.
“Capisco, ovviamente…” disse quasi in un sospiro mentre mi stringeva un po’ più forte a sé. Mi coccolò appena prima di ricominciare a parlare.
“Anche io voglio essere sincero, Hermione. Da te, anzi più precisamente dai Grifondoro, una cosa del genere non me la sarei mai aspettata. Ma, se fossi stato al posto di Draco, non avrei pensato neanche un secondo a rimanere offeso, deluso o quant’altro. Tu sei stata costretta, lo so bene, so bene anche che all’inizio era solo sesso e che è grazie a quel gioco che è nata questa eccezionale storia. Ma Draco non è me. Draco ha un carattere particolare, quasi insostenibile. E’ fatto così, non c’è da prendersela. Lui non riesce ad accettare di essere stato…come dire…battuto da te” mi spiegò senza smettere di accarezzarmi i capelli. Io lo guardai interrogativo.
“Battuto da me?” chiesi dubbiosa. Lui annuì.
“Sì, è corretto. Vedi, le prime volte, Draco è stato spinto ad averti, dal fatto che credeva di sopraffarti, di sconfiggerti. Se te ti concedevi a lui era come se ti arrendessi, e appunto credeva di vincere. Siete sempre stati in competizione su tutto, e lui per la prima volta credeva di aver trovato il modo di batterti una volta per tutte. Perciò, quando è venuto a sapere che in realtà sei stata tu ad usarlo…beh il suo smisurato orgoglio ne ha risentito terribilmente. Ne soffre. Lo so, sembra pazzesco, ma è di Draco Malfoy che stiamo parlando…” rispose mantenendo il tono basso e calmo. Io rimuginai lentamente sulle sue parole. Sì, effettivamente era pazzesco, ma era molto da Draco. Lui non era di certo come tutti gli altri, anzi era unico, nel bene e nel male. Avrei dovuto immaginarmi un ragionamento del genere, era più che logico. Ci odiavamo. Ma ora pensavo che non avesse più importanza. Che potesse passarci sopra. Mi ero solo illusa se credevo di essere diventata almeno un minimo, un’eccezione per Draco.
“E…c’è dell’altro” continuò dopo poco Blaise lasciando vagare lo sguardo verso il cielo stellato.
“Diciamo che Draco stava un po’ sottovalutando la situazione…lui si stava già interessando a te nei mesi del contratto. Vedi, devi capire bene il punto di vista di Dra: lui è sempre stato abituata ad essere completamente idolatrato, qualunque ragazza farebbe follie per un suo sguardo, nessuna gli direbbe mai di no, figuriamoci se si permetterebbe di rispondergli a tono o sfidarlo. Tutte pronte a soddisfarlo, ai suoi ordini. Per questo erano anni che Draco non aveva una ragazza fissa. Nessuna era abbastanza per essere la sua ragazza, se voleva qualcuna da farci sesso poteva cambiarla ogni sera…ma poi…beh, poi sei arrivata tu. L’ultima persona al mondo alla quale avrebbe mai pensato. Forse, se non fossi stata amica di Potter, stareste insieme da tempo. Tu sei tutto quello di cui lui ha bisogno: una ragazza forte, intelligente, indipendente, sempre pronta a tenergli testa, a prenderlo a pugni se serve…e lui questo aveva cominciato a capirlo da quando tutti i giorni passavate del tempo insieme. Insomma, ti credeva unica…per questo scoprire la faccenda l’ha fatto rimanere così male…” spiegò cercando di tenere un tono tranquillo. Io sbattei fortemente le palpebre. Più ascoltavo Blaise più mi rendevo conto di quanto non riuscivo a capire Draco, non ancora almeno. Lui era un misteso, così imprevedibile, così complicato. Un enigma. Eppure una cosa mi era chiarissima: ero stata una sciocca.
“Quindi Bla tu dici che…Draco ci tiene a me?” chiesi con insicurezza, quasi balbettando. Lui mi lanciò uno sguardo interrogativo.
“E’ ovvio Hermione…potrei azzardare di più. O almeno, potevo farlo prima di oggi…” rispose il mio migliore amico. Fui io questa volta a guardarlo interrogativa.
“Cosa vuoi dire?” domandai incerta. Lui sospirò.
“Beh, anche se lui non l’avrebbe mai ammesso, io ero quasi certo che si fosse…innamorato di te. Forse non quell’amore che si legge nei romanzi, di quelli così profondi da dedicargli vita e morte. Per Draco amare è molto difficile. Anche per il fatto che, come la maggiorparte di noi del resto, ha un controllo quasi inverosimile dei sentimenti. Lo so, sembra brutto e cinico da dire, eppure noi riusciamo ad accendere e spengere i sentimenti come interruttori. Non giudicarci, però. E’ la vita che ci ha insegnato questo. Una vita che ci ha dato non poche sofferenze. Per questo, appena vediamo che un sentimento ci può far soffrire, puff, lo facciamo sparire…non penso comunque che Draco abbia smesso di tenere a te…ha solo bisogno di tempo per…capire. Non ti garantisco nulla comunque…con Dra non c’è mai niente di certo” ribattè ancora una volta sorprendendomi. Gli accarezzai il viso con dolcezza.
“Siete davvero incompresi…” commentai con un sorriso stirato. Blaise si aprì in una risata cristallina.
“Lo so…” replicò sempre con le risa sulle labbra. Abbassai lo sguardo con fare afflitto.
“Mi dispiace, davvero…per tutto quello che è successo, e del fatto che Dra potrebbe soffrire a causa mia. Purtroppo, non potevo controllare quella situazione. Per me è stata una scelta obbligata, della quale come ti ho già detto non mi pento affatto. Capisco Draco, ma lui deve anche capire me: non è colpa mia. Non è colpa di nessun dei due, in realtà. Fosse per me la cosa sarebbe già archiviata. Se a lui serve tempo, beh lo avrà. Ma sinceramente…ho paura di perderlo. E anche io non voglio soffrire” dissi mordicchiandomi le labbra con fare nervoso. Sentii il suo abbraccio farsi più forte.
“Ti capisco Hermione…vorrei darti qualche certezza, qualunque cosa…” rispose quasi in un sussurro.
“Puoi farmi un favore se vuoi…” ribattei arricciando appena la bocca. Lui annuì.
“Dimmi…” mi esortò a parlare.
“Potresti parlargli…tu sei l’unico che Draco ascolta davvero…potresti almeno fargli capire…il mio, di punto di vista” replicai a mia volta.
“Certo Mione, avevo già pensato di farlo…”
Io e Blaise rimanemmo abbracciati per non so quanto tempo. Lui mi cullava lentamente, con dolcezza, come si cullava qualcosa di estremamente prezioso. Cercava di darmi conforto con le sue carezze, e io ero felice che lui mi avesse capito, che quel mio amico ormai indispensabile mi supportasse, mi stesse vicino. Mi sentivo così fortunata fra le sue braccia. E specialmente…mi sentivo molto meno vuota.

                                                                                     *

In quei giorni era difficile abituarmi al fatto che Draco m’ignorava. A parte qualche sguardo furtivo e ovviamente spacciato per casuale, non ci parlavamo, né incontravamo, né nient’altro. Era una situazione completamente nuova, quanto irritante. Il supporto di Blaise e degli altri amici Serpeverde comunque mi davano un po’ di conforto. Ebbi molto tempo per riflette in quei giorni. Riflettere su tutto quello che era successo, sui mesi che avevo trascorso su Draco, e su quello che sarebbe potuto succedere. Scenari immaginari si susseguivano nella mia mente, e alcuni non erano affatto incoraggianti.
Non raccontai a Harry la storia per intero, cavandomela con un semplice “non mi va di parlarne”, e sviando ogni suo tentativo di estrapolarmi informazioni a riguardo. Nonostante questo comunque, la sua presenza mi era molto d’aiuto. Cercava di starmi vicino il più possibile per non farmi pensare a Draco, ce la metteva tutta per distrarmi e farmi ridere. Anche se la finale di Quidditch era ormai alle porte e lui cercava di concentrarsi anima e corpo su quella, mi riempiva di attenzioni, come a colmare il vuoto lasciato da Draco. Il giovedì sera, dopo l’ennesimo rifiuto di scendere a cena, Harry si era presentato in camera mia con un piatto di roast beef e patate arrosto, un sorriso smagliante sulle labbra e l’aria un po’ stanca.
“Gli allenamenti ti stanno distruggendo…” commentai mentre il moro si sedeva sul letto con me, e io cominciavo a mangiare senza entusiasmo.
“Eh sì, effettivamente sono faticosi…ma ne varrà la pena, fidati…” ribattè facendomi l’occhiolino. Io gli sorrisi e per un po’ mi fece mangiare in silenzio, senza disturbarmi. Quando ebbi finito la carne fece un sospiro incerto.
“Allora…sei proprio sicura di non volermi raccontare cosa è successo?” mi chiese con tono insicuro. Io lo fissai negli occhi smeraldini per qualche istante, poi posai la forchetta e il piatto sul comodino, tirando un forte respiro.
“Mettiti comodo e cerca…beh cerca di non svenire” lo preparai psicologicamente. Lui sorrise divertito mentre si sedeva accanto a me, appoggiando la schiena sulla spalliera del letto.
“Dopo aver saputo di te e Malfoy, sono preparato a tutto…” replicò sarcastico.
“Oh io non ne sarei così sicuro…” risposi a mia volta con sarcasmo. Lui mi guardò inarcando le sopracciglia.
“Non può esserci di peggio…non è proprio possibile…” ribattè, ma il suo tono era morbido, affatto teso. Si era aperto anche lui a nuove filosofie di vita.
“Io aspetterei a dirlo…non dirmi poi che non ti avevo avvertito!”
E così, gli raccontai tutto. La storia di Lavanda, del gioco, e di quello che era successo con Draco, del perché non mi parlava più e di cosa mi aveva detto Blaise. Harry mi guardò in silenzio per tutto il tempo, annuendo con il capo di tanto in tanto. Quando finii di parlare il suo sguardo e la sua espressione erano leggermente sconvolte, ma cercava di mascherare il tutto.
“Effettivamente Mione…avevi ragione. Questo è anche peggio” commentò alla fine, cercando di rimanere ironico. Si sforzava tanto per me, era così adorabile.
“Beh comunque secondo me la sua reazione è stata decisamente troppo eccessiva…insomma, tu sei stata seriamente obbligata, e lui mi sembra proprio l’ultima persona al mondo che può permettersi di prendersela per questo, come se potesse farti la morale…lasciarti così per una cosa del genere…non ti sembra un po’…inaffidabile?” fece Harry guardandomi con una certa intensità. Io sospirai. Come dargli torto. Anche io l’avevo pensato. Capivo Draco certo, ma in effetti era stata seriamente esagerato, senza preoccuparsi del fatto che io ne soffrivo. Ok, Draco Malfoy aveva un carattere impossibile, ed era quello che lo rendeva così dannatamente irresistibile. Ma forse, ne valeva davvero la pena?
“Hai ragione Harry, ma io non so che fare…Bla mi ha detto di dargli tempo…però io…beh ci sto male…” confessai stringendomi a lui. Il moro mi baciò dolcemente in fronte mentre io sentivo che avrei ricominciato a piangere.
“Tranquilla Mione…ci sono io, qui. E ci sarò sempre” cercò di confortarmi il mio migliore amico. Incrociai i suoi occhi di speranza. Già, lui c’era sempre per me. Insieme, avevamo affrontato tutto quello che la vita ci aveva messo contro. Aveva affrontato la morte, perfino. Combattuto fianco a fianco incuranti delle conseguenze, del pericolo, con l’unico desiderio di aiutarci fino alla fine, di supportarci e stare accanto. Sempre. Era stato il mio primo amico. Sempre così premuroso, così dolce nei miei confronti, fin da quando ero una bambina saputella con i capelli cresputi e i denti da castoro. Eravamo cresciuti insieme. Lui stava diventando uomo ormai, con la consapevolezza che c’erano molte probabilità che sarebbe morto troppo presto. E in tutto questo, nonostante tutto questo, eccolo lì, sempre pronto a starmi vicino, ad accorrere in mio soccorso. Il mio eroe. Sì, lui ce l’aveva nel sangue, l’essere un eroe, e fin da subito, era stato il mio. Fu allora che anche io mi chiesi: se si fosse dichiarato prima, cosa sarebbe successo? Cosa mi tratteneva dal preferirlo a Draco, specie in un momento del genere? Malfoy era un presuntuoso egocentrico e insopportabile ragazzo, troppo preso dal suo orgoglio per preoccuparsi di tutto il resto. Harry era buono, gentile, dolce, amorevole, e si dedicava a me con ogni sua cellula. In quel momento un solo pensiero mi balenò in testa.
Era Harry quello giusto.
Il ragazzo ideale. Bello, coraggioso, intelligente, e pronto a fare di tutto per me.
Ci guardammo negli occhi intensamente, lui non poteva sapere quello che stavo pensando, anche se avevo il sospetto che un po’, ci sperasse.
Fu quel pensiero che mi spinse ad alzarmi leggermente e a posare le mie labbra sulle sue, mentre il suo sguardo si faceva incredulo. Lo baciai come non l’avevo mai baciato.
Ogni traccia d’innocenza era sparita mentre gli avvolgevo le mani intorno alla testa e mi stringevo a lui, cercando la sua lingua con la mia. Appena ebbe intuito le mie intenzioni Harry posò una mano intorno alla mia vita e mi avvicinò a sé, facendosi improvvisamente più voglioso. Il bacio si fece passionale, rovente, come non avrei mai immaginato. Mi sedetti a cavalcioni su di lui accarezzandogli il petto tonico. Mi resi conto di avere un bisogno quasi maniacale di certe attenzioni, certi gesti. Gli infilai una mano sotto la camicia mentre lui non la smetteva di baciarmi con foga, accarezzandomi la schiena. La sua mano che era infilata fra i mie boccoli, scese a sbottonarmi la camicetta per cominciare ad accarezzarmi il seno con lentezza disarmante ed eccitante. Nonostante questo riuscivo a percepire la sua urgenza, per troppo tempo placata. Scese lentamente a baciarmi il collo.
Aprii di scatto gli occhi. Osservai la testa mora e scompigliata nella quale tenevo saldamente una mano. Sentii il suo modo di baciarmi e accarezzarmi. Sospirai sotto i suoi tocchi con una convinzione appena riscoperta.
Non era quello che volevo.
Non erano le carezze, i baci, o le attenzioni di Harry quelle che desideravo. Me ne accorsi quando, sceso a baciarmi il collo, mi colsi a pensare “non lo fa come Draco”. Gli sbottonai la camicia cercando di ritrovare familiarità con quei movimenti. Eppure, tutto quello che mi veniva in mente erano paragoni con Draco. Cercai di scacciare quei pensieri, di lasciarmi andare. Alzai il viso di Harry e con avidità trovai la sua bocca. Lo feci rotolare sopra di me, accogliendolo fra le mie gambe. Lui insinuò una mano fra le mie cosce facendomi sospirare di piacere.
Lui mi accarezzava bene.
Ma non come Draco.
Lui mi baciava bene.
Ma non come Draco.
Lui mi provocava piacere.
Ma non come Draco.
Sentii la sua mano premere sulla mia intimità e mi affrettai a sganciargli la cintura e a tirargli giù i pantaloni. Volevo mandare via tutta la lotta interna che si stava creando dentro di me. Volevo smettere di pensare, volevo lasciarmi andare a Harry, che mi amava, che era così perfetto. Mi sfilò le mutandine con fretta, ormai era al limete della sopportazione. Infatti mi penetrò con decisione, strappandomi un gemito di piacere. Ma io continuavo a pensare. Non riuscivo a smettere. Tutti i momenti passati con Draco mi tornarono in mente. Tutte le volte che avevamo fatto l’amore. Ogni volta speciale, ogni volta come se fosse la prima. Non c’era niente di paragonabile a Draco. A quel ragazzo imperfetto, egocentrico, isterico, narcisista e presuntuoso. A quel ragazzo affascinante, brillante, astuto, ambizioso, spensierato, forte, deciso.  A quel ragazzo che mi aveva fatto capire e vedere la vita da un’altra prospettiva, facendomi apprezzare piaceri e sapori che non sapevo nemmeno esistessero. A quel ragazzo che mi aveva aperto un mondo fantastico. A quel ragazzo che nonostante tutti gli innumerevoli difetti, non sapevo dire di no.
A quel ragazzo del quale mi ero innamorata.
Perdutamente. Senza possibilità di tornare indietro. Me ne resi conto in quel momento, mentre facevo l’amore con Harry. Avevo avuto bisogno di quello per capire.
Capire che potevo avere il ragazzo giusto.
Ma che volevo quello sbagliato.

Spazio dell'Autrice.

Un commento super veloce perchè davvero non posso trattenermi in alcun modo (cosa che mi addolora non poco!!). Bene, questo è il penultimo capitolo, e vediamo un Hermione che si lascia ad Harry, capendo però che è Draco quello che vuole (e meno male!! Sennò Granger eri proprio stupida!!) Diciamo che ci tenevo a farle fare questo confronto, a farle credere di volere Harry quando in realtà stava solo cercando il rimpiazzo di Draco perchè non riusciva a farne a meno. Domani sera parto, vado due giorni a Siena, e torno domenica verso l'ora di pranzo. Perciò entro domenica sera avrete, ahimè, l'ultimo capitolo! (oh mio dio non riesco ancora a crederci, sta proprio per finireee!!) Il continuo comunque non si farà attendere molto, anche se comincerà la scuola e capirete che i miei ritmi saranno un po' più lenti. Un'altra cosa: questo capitolo l'ho scritto in neanche due ore, una cosa assurda, perchè ho davvero i minuti contati, e non ho assolutamente il tempo di ricontrollarlo ora, m'impegnerò domani a dargli comunque un'occhiata. Siate clementi quindi con eventuali errori di battitura o altro.

Ringrazio con il cuore le fantastiche 35 persone che hanno commentato il capitolo precedente!! Semplicemente vi amo!!

E infine un grazie a tutti quelli che hanno letto!

That's all folks!
   
 
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