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Autore: serendipityh    29/12/2022    1 recensioni
Negli ultimi secondi della sua vita, poco prima di morire, una persona rivive tutti i momenti significativi vissuti. Questo è quello che tanti affermano.
Non so se sia vero e non mi importa, l'unica cosa che so è che nei suoi ultimi istanti io ho rivisto la sua vita passarmi davanti agli occhi
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Un matrimonio combinato tra due perfetti sconosciuti.
Due persone ribelli, anticonformiste ed estremamente masochiste.
Da una parte il bianco, dall'altra il nero.
La via di mezzo? L'arcobaleno.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Park Jimin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte non dormii.
Così come la successiva.
Non avevo mai lasciato la mia stanza.
Per due giorni avevo rinchiuso me stessa in quelle mura cercando di ritardare il più possibile l'incontro con Taehyung.

Non so bene cosa mi spaventasse di più dell’incontrare il moro, se la reazione che io avrei potuto avere di fronte a lui dopo quello che sua madre mi aveva rivelato o il prendere definitivamente coscienza che ormai non avevo più vie d'uscita; dovevo farmi andare bene il tutto senza poter più fare niente a riguardo. Ed ero stata io a mettermi in quella situazione nell'esatto momento in cui avevo accettato di aiutare Taehyung in quella grande presa in giro nei confronti dei suoi genitori che, convinti che tutto andasse per il meglio, avevano lasciato il palazzo due sere prima più felici che mai.

La mia reclusione,però, fu interrotta bruscamente. Dopo due giorni in cui avevo evitato i contatti con qualsiasi persona, se non la donna che costantemente mi aveva servito i pasti in camera, Geon aveva rotto il silenzio dentro il quale mi ero rintanata. Aveva bussato alla porta e senza aspettare che aprissi o che lo invitassi ad entrare mi aveva comunicato che la mia presenza era richiesta, anche con una certa urgenza, nell'ufficio del Signor Kim.

Non ero mai stata una persona molto ansiosa, probabilmente perché in un modo o nell'altro ero sempre riuscita ad avere tutto sotto controllo, eppure in quel momento percepii l'ansia pervadermi e paralizzare il mio corpo. Forse perché a differenza di tutte le altre volte in quel momento niente era sotto il mio controllo, tutto mi stava sfuggendo di mano.
Geon, parlando oltre la barriera bianca che ci separava, in modo sempre diplomatico, mi aveva invitato a prepararmi velocemente. Ero pronta fisicamente, ma mentalmente avevo grossi dubbi che sarei riuscita a mantenere i nervi saldi.
Nonostante tutto cercai di darmi forza e di costringermi a fingere di avere tutto sotto controllo.
Non c'era bisogno che Geon, Taehyung o chiunque altro venissero a conoscenza di quei miei sentimenti; anzi, era assolutamente fondamentale che mi mostrassi sicura e ferma, come avevo sempre fatto.
Per questo motivo non lasciai attendere l'uomo al di fuori della mia stanza per molto tempo; prendendo un grande respiro avevo aperto la porta quasi immediatamente e, dopo aver ignorato l'inchino che mi aveva rivolto, lo avevo seguito fino a quella parte del palazzo che avevo 'visitato' solo una volta da quando ero arrivata.
Diversamente dalla volta precedente, questa volta la porta era completamente chiusa.
Geon bussò e solo dopo aver ricevuto il permesso dalla persona all'interno della stanza aprì la porta muovendo i suoi passi al suo interno. Io continuai per tutto il tempo a restare dietro di lui fino a quando, entrato in quella grande stanza, subito dopo aver aperto la porta si spostò di lato per invitarmi a fate lo stesso e per poter chiudere la porta esattamente dietro di me.

"Sedetevi" pronunciò semplicemente Taehyung, indicando le due sedie che si trovavano dalla parte opposta del tavolo su cui aveva appoggiato i gomiti. Sembrava ancora più stressato dei due giorni precedenti e questo fece scattare un campanello d'allarme in me, stava per riferirmi qualcosa che probabilmente non mi sarebbe piaciuto e la sua frustrazione era dovuta al fatto che lui ne fosse totalmente consapevole.
Cercai di mantenere la calma e di non far trapelare nessuna emozione attraverso le mie espressioni. Mi accomodai velocemente su una delle due sedie, aspettando che Geon facesse lo stesso.
Una volta che ognuno si trovava al proprio posto, Il moro seduto esattamente di fronte a me portò le mani sulla faccia, sfregandole leggermente, per poi farle passare attraverso i suoi capelli che questa volta, per la prima volta, erano stati tenuti lisci.

Sta meglio con i capelli mossi, rendono di più alla sua bellezza.

Mi rimproverai mentalmente per quel pensiero che avevo avuto. Non era un mio problema, dovevo farmi i fatti miei e soprattutto cercare di restare il più concentrata possibile per rispondere nel migliore dei modi alla bomba che di lì a poco avrebbe sganciato.

"Cosa succede?" domandai dopo alcuni minuti di silenzio, in cui lui e Geon si erano solamente scambiati una serie di sguardi, ma durante i quali nessuno aveva osato pronunciare neanche una sola parola.
Taehyung guardava Geon supplicandolo di prendere in mano la situazione, Geon se ne stava sulle sue guardando severamente l'uomo di fronte a me.

"Qualcuno ha intenzione di dire qualcosa o questa è una gara di sguardi? Mi avete fatta venire qui a vuoto?" pronunciai ancora leggermente spazientita.

"Non so se ricordi, ma qualche giorno fa ti ho detto che ci sarebbe stato a distanza di una settimana il matrimonio di un mio caro amico-" iniziò il moro prendendo coraggio, ma venendo velocemente interrotto

"Oltre che un nobile fedele e leale alla corona con la cui famiglia collaboriamo da ormai decenni" aggiunse Geon senza esitazione, puntando il suo sguardo gelido nel mio.

"Si, ecco. C'è questa usanza nel Regno secondo la quale la sera che precede il matrimonio si debba tenere una festa a cui sono invitati tutti i nobili del paese e non solo. È una sorta di presentazione del proprio marito, o come in questo caso della propria moglie, al resto della società" continuò a spiegare. Seguivo il suo discorso ma facevo fatica a capire che cosa gli creasse tale ansia: il fatto che avrebbe dovuto farsi vedere pubblicamente con me? Che avrebbe dovuto presentarmi davanti a tutti, anche i suoi amici, come sua moglie? Non avrebbe avuto senso. Lui aveva scelto me, lui si era imposto con i suoi genitori per questo matrimonio.
Temeva che in un qualche modo potessi tirarmi indietro? Beh, non l'avrei fatto.

Per quanto la situazione non mi piacesse, quei due giorni che avevo trascorso con me stessa e solo con me stessa mi erano serviti a prepararmi psicologicamente anche a quella situazione.
Oltre al fatto che non mi era mai piaciuto assistere e partecipare ad eventi pubblici nei quali i nobili dei vari regni fingevano di passare bel tempo in compagnia dei loro simili, mentre cercavano di capire chi dei presenti avrebbero potuto meglio sfruttare per i loro affari e mentre cercavano di individuare i possibili pretendenti per i loro figli e le loro figlie, sapevo che avrei sicuramente incontrato qualcuno di mia conoscenza e che con molte probabilità la mia famiglia stessa sarebbe stata presente. Per convincermi a non disertare e rifiutarmi di presentarmi, mi ci era voluto non poco tempo. Avevo convinto me stessa che mi sarei presentata a quel grande evento e che avrei semplicemente mostrato a tutti coloro che avevano sperato di avermi messa fuori gioco che non ci erano riusciti, che ad avere il controllo sulla mia vita, dopotutto, ero ancora solo io.

Dopo l'ultima affermazione di Taehyung non ne seguirono altre ne da parte sua ne tantomeno da parte dell'uomo seduta alla mia destra.

"Mi hai chiamato per questo? Me lo avevi già detto e so come funziona un matrimonio, non era di certo necessario che me lo dicessi tu. Avevo già messo tutto in conto" aggiunsi quindi semplicemente.

"Partirete domani. Sosterete nel palazzo del signor Park per i tre giorni successivi in attesa del giorno del matrimonio" parlò per la prima volta Geon. Mi scrutava attentamente, aspettando che comprendessi che dietro ci fosse ancora dell'altro e che non era tutto così semplice.

"Perché così tanto tempo prima? Il matrimonio si terrà tra tre giorni"

"Il signor Park ha bisogno del sostegno dei suoi amici in questo momento ed è stato proprio lui a richiedere la presenza di suo marito" rispose velocemente Geon.
Era quello che avevano faticato talmente tanto a dirmi?
Avevano forse pensato che non avrei avuto voglia di passare quei giorni fuori dal palazzo, ma si sbagliavano di grosso. Ero stanca di vedere sempre le stesse facce e di non avere mai niente da fare, visitare un posto diverso non sarebbe stato poi così male.
Certo, la situazione e l'evento in sé li avrei felicemente evitati, ma appurato che ciò non ero possibile avevo cercato gli aspetti positivi della situazione.
Eppure, avevo intuito che non era quello che i due uomini nella stanza avevano paura di riferirmi.

"Va bene. Volete che organizzi io il tutto? Che controlli che sia tutto pronto e che non manchi niente per la partenza?" pensai che il discorso che Geon mi aveva fatto due settimane prime potesse in qualche modo aiutarmi a capire che cosa i due uomini nella stanza stavano cercando di comunicarmi.

"Questo è il suo compito, Sua Altezza, non è necessario che nessuno dei due glielo ricordi" aggiunse allora Geon. Stufa di quella situazione portai lo sguardo sull'uomo seduto di fronte a me che stava torturando il suo labbro inferiore cercando di trovare le parole migliori per dirmi qualcosa.

"Qualcuno di voi due ha intenzione di parlare chiaramente? Altrimenti io adesso mi alzo e me ne vado senza venire da nessuna parte" pronunciai infastidita e leggermente nervosa.

"La futura sposa sarà anche lì. Arriverà il giorno successivo al nostro" e questo iniziò a preoccuparmi. Perché avevano temporeggiato così tanto per darmi quell'informazione che normalmente non avrebbe dovuto turbarmi e interessarmi più di tanto?

"Chi è? La conosco, no? Per questo mi avete chiamato e ci state girando in torno così tanto" Taehyung in risposa sospirò e Geon pensò che spettasse a lui concludere nel più breve tempo possibile quell'agonia. Le sue  parole riuscirono a far perdere qualche battito al mio cuore.

"La signorina Ling, Mei Ling" mi riuscii molto difficile non alzarmi da quella sedia, andare in stanza, raccogliere le mie cose e lasciare quel palazzo e quella vita definitivamente. Sembrava tutto uno scherzo, un orribile e disastroso scherzo.
Non avevo niente contro di lei direttamente, non ci avevo neanche amai parlato.
Il problema era sua madre. Aveva recato troppo dolore alla mia famiglia e sapere che quei giorni lei sarebbe stata lì faceva cadere tutte le certezze che avevo cercato di costruire nei due giorni precedenti. Se mio padre fosse stato presente al matrimonio, non avrei avuto modo di contenermi.

"Come lo sapete?" chiesi semplicemente, cercando di mantenere il tono di voce calmo.
Fu il mio corpo a tradirmi. La mia mano destra aveva iniziato a stringere con forza il bracciolo della poltroncina su cui ero seduta e la gamba sinistra aveva iniziato a tremare leggermente per il nervosismo.
Nessuna doveva essere al corrente di quella storia, eppure loro erano riusciti a scoprire qualcosa.

"Suo padre non è riuscito a nascondere bene tutte le tracce. Prima che arrivasse qui e che sposasse il signor Kim abbiamo dovuto cercare tutto riguardo lei e la sua famiglia ed è uscita fuori anche questa storia. Purtroppo è qualcosa di cui più di qualcuno è a conoscenza, Sua Altezza" quelle parole non fecero altro che far aumentare la rabbia che provavo in quel momento e Taehyung sembrò notarlo immediatamente. Osservò come la presa sul bracciolo della poltrona si era intensificato e come le nocche della mano che stringeva il bracciolo fossero diventate totalmente bianche per lo sforzo.

"Geon, potresti lasciarci soli?" chiese all'uomo seduto accanto a me che apparve inizialmente leggermente sorpreso, ma che non esitò ad ubbidire all'ordine, seppur impartito gentilmente, che aveva appena ricevuto.
Non appena quest'ultimo chiuse la porta alle sue spalle Taehyung si alzò dal suo posto, facendo il giro del tavolo e fermandosi accanto alla sedia che Geon aveva occupato fino a qualche istante prima. Attese una reazione da parte mie che però non arrivò e per questo decise di sedersi lì, spostando la poltrona leggermente per fare in modo che potesse trovarsi quasi totalmente di fronte a me e potermi guardare direttamente negli occhi.

"Mi dispiace. Se ci fosse un modo per evitarlo, lo farei, ma non posso tirarmi indietro, non possiamo farlo" pronunciò mantenendo un tono di voce basso. Utilizzava lo stesso tono di voce che si è soliti usare con i bambini quando si vuole spiegar loro qualcosa di difficile da capire.

"Ci sarà anche la mia famiglia, che tu sappia?" se mio padre non fosse stato lì presente, sarebbe stato sicuramente tutto più semplice.

"Non lo so. Ho chiesto a Jimin, ma mi ha detto che non sa esattamente chi  abbia invitato la famiglia di Mei. La tua famiglia non rientra tra gli invitati della famiglia Park, ma lui non può garantire la loro non presenza"

"Cosa vuoi che faccia? Che finga anche davanti a quella situazione che vada tutto bene? Non lo posso fare, okay? Avrei potuto continuare con la farsa del nostro matrimonio, ma non posso fingere che quella donna possa andarmi a genio o che possa semplicemente tollerarla" pronunciai quelle parole cariche di odio, ma sempre mantenendo il tono di voce basso.
In fondo sapevo di non potermela prendere direttamente con lui. La sua unica colpa era essere amico di questo scemo che aveva accettato di scendere a patti con una famiglia come quella dei Ling.

"No, so perfettamente che non potresti e non ti biasimo certo per questo. Probabilmente non avrei potuto fingere neanche io. Cercheremo di stare alla larga di lei. Scongiureremo un possibile incontro con loro così non dovrai neanche parlarci" risi a quelle parole.

"Tu non hai idea di chi sia Chie Ling. Quella donna ci prova gusto a vedere gli altri stare male. Quando vedrà che sono lì non perderà neanche due secondi per venire da me Taehyung ed io so perfettamente di non potermi controllare con lei. Non so esattamente cosa tu sappia di tutta quella storia, ma tra me e quella donna non scorre per niente buon sangue. Tu non ne hai idea" non poteva sapere ciò a cui mi riferivo e io non ero decisamente pronta a rivivere quegli episodi.
Non gli avrei raccontato niente di quello che ero certa lui non sapesse. Ne ero certa perché c'erano cose di cui solo io e quella donna eravamo a conoscenza. Lei aveva  rovinato la mia famiglia ed io avevo ricambiato il favore.
Non andavo fiera di quello che avevo fatto, ma in quel momento la rabbia aveva agito per me.
Non me ne ero pentita però, non per lei almeno. Forse i componenti della sua famiglia non c'entravano niente in tutta quella storia, ma io non avevo potuto fare niente per salvaguardare nessuno di loro.

Credevo di esserci riuscita, di averli allontanati definitivamente, eppure ora mi ritrovavo ad affrontare quella stessa realtà che da ormai alcuni anni avevo seppellito.

"Chiederò a Jimin di collocarci nelle stanze più lontane dalle sue. È l'unica cosa che posso fare, Elisabeth. Cercherò di fare il possibile per fare in modo che lei non ti dia fastidio. Non sono solito far valere la mia posizione, ma se dovesse servire, le ordinerò di starti alla larga" ero ancora profondamente arrabbiata, seppure con nessuno in particolare, nervosa e soprattutto in ansia, ma quelle parole in qualche modo mi rincuorarono. Sapevo che non sarebbe servito a niente, che se Chie Ling avesse deciso di fare qualcosa non l'avrebbe potuta fermare facilmente nessuno, ma in un qualche modo sapere che Taehyung era disposto a fare il possibile per venirmi incontro mi aveva fatto piacere.

In fondo, era una persona buona.
Forse dovevo solo imparare a conoscerlo meglio e avrei potuto rispondere da sola a tutte le domande su di lui che erano rimaste in sospeso e che desideravano e pregavano di essere risolte.

_______
In ritardo, come sempre, ma ci sono.
Buongiorno ♥️

Cercherò di non dilungarmi troppo anche perché non ho moltissimo tempo a disposizione.
Allora, che ve ne pare?
Forse è un po' tutto ingarbugliato e poco chiaro al momento, ma tempo al tempo e tutti i pezzi del puzzle saranno collegati tra loro.
Che ne pensate di Taehyung? Alla fine si sta preoccupando per Elisabeth, anche se sa di non poter fare moltissimo a riguardo.
Chissà cosa succederà a questo matrimonio!
Il prossimo capitolo ci introdurrà una serie di nuovi personaggi. Alcuni li ameremo, altri non li capiremo, altri ancora li odieremo...
Come sempre, grazie per il tempo che dedicate a Royals (sia che la lèggiate semplicemente, sia che commentiate e votate, a me fa sempre tanto tanto piacere).
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Buona giornata e alla settimana prossima!

 

   
 
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