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Autore: 20maggio2013    16/01/2023    1 recensioni
Nightbird, giovane cantante di grande successo. Ma di lui non si sa assolutamente nulla, la sua identità è segreta. Nessuno conosce il ragazzo dietro il cantante.
Blaine Anderson si è costruito questa doppia identità per poter realizzare il suo sogno di cantare, per evadere dalla realtà ma pur rimanendo un ragazzino qualunque, un semplice adolescente che va a scuola e vive una vita normale. Ma ultimamente Blaine ha perso di vista chi è veramente, dimenticando il vero motivo per cui fosse nato Nightbird. Sarà grazie alla punizione di suo fratello e alla nascita di nuovi rapporti che Blaine ricorderà perché gli piaceva essere soltanto Blaine.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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Il giorno dopo si svegliarono con calma, sarebbero partiti nel primo pomeriggio. Kurt sarebbe tornato a Lima per gli ultimi giorni di scuola mentre Blaine sarebbe partito per San Francisco per la terza tappa del tour. Quella mattina non ci furono sveglie, si svegliarono da soli e con un sorriso sulle labbra. Blaine fu il primo a svegliarsi, osservò Kurt per qualche secondo prima di svegliarlo con dedicati baci sul volto.

«Adoro questi risvegli» sussurrò Kurt con ancora gli occhi chiusi, Blaine sorrise e lo baciò di nuovo.

«Ti posso rapire e portare con me a San Francisco?» domandò Blaine abbracciandolo e nascondendo il volto nell'incavo del collo di Kurt. Kurt ridacchiò e lo strinse a sé lasciandogli poi un bacio tra i ricci.

«Mi piacerebbe, ma vorrei anche diplomarmi così posso andare via da Lima» sussurrò poi mentre faceva delle piccole carezze sulla schiena del suo ragazzo.

«Mmh -mormorò Blaine alzando il volto per guardarlo- Allora ti rapirò dopo il diploma» disse con tono fin troppo serio e Kurt scoppiò di nuovo a ridere prima di attirarlo a se e baciarlo.

«Potremmo stare insieme dopo il mio diploma e prima del tuo tour estivo» propose Kurt contro le sue labbra e Blaine annuì baciandolo di nuovo.

«Forza, andiamo a fare colazione, sto morendo di fame» disse poi alzandosi dal letto.

«Niente colazione a letto oggi?» chiese Kurt sporgendo il labbro inferiore e Blaine scosse la testa.

«Sei già sveglio -si strinse nelle spalle- Quindi alza quel bel culo che ti ritrovi e vieni in cucina con me» gli fece un'occhiolino. Kurt gli lanciò un cuscino addossò arrossendo, ma poi lo seguì fuori dalla camera.

«Siamo stati talmente poco a casa che ho realizzato solo ora quanto questa casa sia grande» commentò poi, guardando veramente quella villetta per la prima volta.

«È solo grazie ai miei fan se io e mio fratello possiamo permetterci questa casa» si strinse nelle spalle accennando un sorriso. La sua famiglia era sempre stata benestante, non avevano mai avuto problemi di soldi. Ma da quando era diventato Nightbird, da quando aveva avuto tutto quel successo, aveva soldi in abbondanza, soldi che neanche sapeva come spendere.

 

«Devo passare un attimo in studio prima di partire -disse Blaine rientrando in camera mentre Kurt sistemava le ultime cose nella sua valigia- Ti va di venire con me?» gli chiese, perché quello era decisamente uno dei suoi posti preferiti lì a Los Angeles e voleva condividerlo con Kurt.

«Certo che mi va» sorrise Kurt chiudendo la valigia, poi si avvicinò a Blaine e lo baciò dolcemente. Sistemarono le ultime cose e dopo aver messo tutto in auto partirono, direzione studios. Una volta arrivati Blaine lo prese per mano e dopo un veloce giro turistico entrarono nella sala studio dove era solito registrare Blaine.

«Faccio subito e poi andiamo in aeroporto» disse baciandolo sulle labbra prima di andare verso le console, indossare le cuffie e iniziare a maneggiare.

«Che stai facendo?» chiese curioso Kurt seguendolo, Blaine si spostò una cuffia dall'orecchio e si voltò verso Kurt.

«Sto lavorando a delle nuove canzoni e sto trasferendo tutto quello che ho fatto su un hard disk esterno così potrò registrare anche in questi gironi che sarò fuori» spiegò poi senza accennare nulla, senza dire a cosa stava lavorando.

«A cosa stai lavorando? Quando usciranno?» chiese però curioso Kurt.

«Uno non posso dirti ancora nulla -Kurt mise un broncio che fece ridere Blaine- due spero di farle uscire prima dell'inizio del mio tour -si strinse nelle spalle Blaine- Okay fatto, possiamo andare» disse poi recuperando l'hard disk e voltandosi verso Kurt che aveva ancora un broncio.

«Sei cattivo.. che vantaggi ho nello stare con te se non posso sentire le tue canzoni in anteprima?» Blaine scoppiò a ridere per quella risposta.

«Le sentirai, promesso. Solo non ora, non sono finite» disse soltanto e Kurt sbuffò per poi seguirlo fuori.

 

Salutarsi in aeroporto non fu più facile quella volta, Blaine strinse Kurt come se avesse paura di lasciarlo andare. Affondò la testa nell'incavo del collo e ci lasciò un bacio che fece venire la pelle d'oca a Kurt.

«Chiamami quando arrivi, okay? Io sarò nel bus diretto a San Francisco con Adam e mio fratello» sussurrò contro il suo collo.

«Lo farò -rispose Kurt mordendosi il labbro per trattenere le lacrime, perché anche se ora era più sicuro del loro rapporto quella distanza gli faceva ancora tanta paura- Tu mi scriverai ogni volta che potrai?»

«Lo sai che lo farò. Ti scriverò talmente tanti messaggi che ti stancherai di me» Kurt rise allontanandosi leggermente da lui per guardarlo.

«Non potrà mai accadere B, non mi stancherò mai di te» Blaine gli sorrise dolcemente prima di baciarlo.

«E io non mi stancherò mai di te» rispose lui baciandolo di nuovo e poi ancora e ancora, finché una voce metallica non chiamò il volo di Kurt. Si guardarono un'ultima volta sospirando e dopo un ultimo bacio si separarono. Blaine rimase ad osservare Kurt andare via e poco prima che quest'ultimo superasse i controlli di polizia, si voltò verso Blaine, gli sorrise e gli fece un segno di saluto con la mano prima di voltarsi di nuovo. Blaine rimase lì finché Kurt non fu più nella sua visuale, poi andò via raggiungendo il punto in cui si sarebbe dovuto incontrare con gli altri per poi partire verso San Francisco.

 

Kurt era appena andato via e Blaine ne sentiva già terribilmente la mancanza. Lui, Adam Lambert e suo fratello erano partiti da poco meno di un'ora per San Francisco così come la maggior parte degli artisti che partecipavano alla campagna. I Jonas Brothers erano nel pullman dietro il loro, Miley, Olivia e Taylor erano in quello davanti a loro e le altre invece sarebbero arrivata a San Francisco la mattina dopo in aereo. Blaine era rimasto tutto il tempo con Adam che si stava rivelando un buon amico e suo fratello, per distrarsi dalla partenza di Kurt, almeno finché quattro ore dopo la loro partenza Kurt non gli aveva scritto un messaggio per avvisarlo che era atterrato e che stava per prendere un treno da Columbus fino a Lima. Allora si era allontanato dai due ed era rimasto le due ore successive di viaggio al telefono con Kurt chiudendo la chiamata solo quando entrambi arrivarono a destinazione e poi, mentre Kurt andava a dormire, Blaine restò sveglio a parlare con suo fratello fino a tardi. Tornare a scuola per Kurt il giorno dopo fu impegnativo. Non sentì la sveglia suonare e Finn lo svegliò all'ultimo minuto, poi insieme passarono a prendere Rachel che iniziò a riempirlo di domande a cui non rispose perché ancora mezzo addormentato. Si incontrarono con il resto del glee fuori, dove c'erano le scalinate e poi entrarono tutti insieme per la prima volta dopo le nazionali. Per la prima volta furono accolti e festeggiati da tutta la scuola e non più derisi, le granite furono sostituite da coriandoli e gli insulti da cori di vittoria. Andarono tutti in aula canto e conservarono la loro coppa dietro una vetrina insieme alle vecchie coppe vinte. E poi quando si separarono Kurt prese subito il suo telefono per scrivere un messaggio a Blaine e raccontargli così del suo rientro a scuola.

 

Dopo le lezioni, Kurt fu sequestrato da Rachel che voleva sapere ogni dettaglio di quel weekend e Kurt le raccontò quello che potè, tralasciando la parte del concerto e il suo breve incontro con Lady Gaga perché poi non avrebbe saputo come spiegarglielo. E in parte si sentì in colpa per quello, perché lui avrebbe voluto raccontarle tutto ma aveva promesso a Blaine che avrebbe mantenuto il suo segreto e non aveva intenzione di infrangere quella promessa. Così si limitava a raccontarle quello che poteva, come il giro per Los Angeles che avevano fatto, la colazione a letto, l'incontro con quel tipo e quello che gli aveva successivamente detto Blaine. E quando ne aveva occasione si incontrava con Sebastian per parlare con lui senza farsi problemi. Con Sebastian poteva tranquillamente palare degli impegni di Blaine e di come non combaciassero con i suoi. E poi quando c'era un'intervista di Nightbird, Kurt andava da Sebastian per guardarla in modo da poterla commentare con lui per poi fingere con Rachel il giorno successivo quando gli raccontava cosa Nightbird avesse detto, perché Rachel da grande fan che era non si perdeva nulla che riguardasse il cantante.

«Kurt! -Rachel entrò come un fulmine in camera del suo amico che alzò la testa dai libri di scuola interrompendo così il suo studio- Non so come, ma sono riuscita a trovare due biglietti per la prima fila per il concerto di Nightbird a Cleveland. Non mi interessa nulla, non perderò anche questa occasione come l'altra volta. E tu verrai con me» disse tutto d'un fiato senza dar la possibilità a Kurt di parlare.

«Okay» disse poi soltanto chinandosi di nuovo sui libri pur di non guardare la sua amica e farle capre che in realtà stava già pensando ad un modo per procurarsi quei biglietti.

«Okay? Come okay?» chiese confusa Rachel facendo di nuovo voltare Kurt verso di lei.

«Okay che vengo Rachel, ti accompagno al concerto» spiegò tornando sui libri, ma Rachel non si accontentò di quella risposta.

«Non puoi dirmi solo okay. Io mi ero preparata un lungo discorso per convincerti ad accompagnarmi e invece tu mi dici okay così? Senza fare storie?» domandò confusa Rachel cercando di capire cosa ci fosse dietro, si era presentata lì convinta che avrebbe dovuto insistere per convincere Kurt sopratutto perché ultimamente sembrava meno interessato del solito al cantante dato che ogni volta che ne parlava lui cambiava sempre argomento.

«Si Rach.. solo okay. -si strinse nelle spalle- So quanto ci tieni ad andare ad un suo concerto e quindi ti accompagnerò senza fare storie» raccontò. E in parte era la verità, sapeva quando Rachel ci tenesse e quando aveva deciso di andare al concerto aveva subito pensato di andare con lei, ma non era esattamente quello il motivo per cui aveva accettato senza obiettare.

«Okay.. diciamo che ti credo» mormorò lasciando perdere la conversazione mentre si sedeva sul letto, ma non credendo completamente alla scusa di Kurt.

 

Era passata un'intera settimana da quando Kurt e Blaine si erano salutati. Avevano fatto il possibile per sentirsi tra scuola e studio del primo e interviste e concerti del secondo. In più ci si metteva anche il fuso a rendere difficile conciliare i momenti in cui riuscivano a sentirsi, ma nessuno dei due era intenzionato ad arrendersi, anzi erano entrambi determinati a continuare quella storia che nonostante le difficoltà era una delle cose più belle che fosse successa ad entrambi. Era sabato sera quando finalmente Nightbird arrivò a Miami e per la prima volta, anche se distanti, Kurt e Blaine avevano lo stesso fuso orario. In quella settimana era stato a San Francisco, Dallas e Nashville per il tour, la sera saliva sul palco a cantare e la mattina era ospite in qualche programma o in qualche radio per delle interviste. E quando non era occupato con queste o le prove per il concerto si dedicava alla sua musica. Adesso era finalmente a Miami ed era sabato sera, non c'erano più ore di differenza tra lui e Kurt, non doveva più calcolare che ore fossero da lui, aveva finalmente la sera libera da qualsiasi impegno e tutto quello che voleva fare era sentire il suo ragazzo. Recuperò il suo computer e, dopo essersi steso a letto fece partire la videochiamata sperando che Kurt rispondesse. Da quando si erano salutati non erano mai riusciti a farne una, si erano sentiti principalmente per messaggi e ogni tanto si erano telefonati. Si stava togliendo lo smalto ormai rovinato da un'unghia quando la chiamata venne accettata e il volto di Kurt comparve sullo schermo del computer.

«Lo sai che esiste l'acetone per togliere lo smalto, Anderson?» domandò Kurt dopo aver visto il suo ragazzo tutto concentrato a grattar via lo smalto tanto che non si era neanche accorto di lui. E quando Blaine sentì la sua voce lasciò perdere quello che stava facendo e alzò lo sguardo.

«Magari potresti venire qui e farmi vedere come si toglie» ammiccò Blaine e Kurt rise.

«Dove sei ora?» chiese poi portando le ginocchia al petto e poggiando il mento su di esse.

«Miami, siamo arrivati un'oretta fa» rispose Blaine piegando la testa di lato mentre Kurt gli sorrideva.

«Oh.. siamo un po' più vicini» mormorò Kurt accennando un sorriso mentre Blaine annuiva.

«Un po' più vicini, già» ripetè Blaine allungando una mano verso lo schermo come per toccarlo, inconsapevole che Kurt stava facendo lo stesso dall'altra parte dello schermo.

«Mi dispiace non aver trovato il tempo per fare una videochiamata in questi giorni, ma sono stato pieno con lo studio. Sai ci sono gli ultimi esami e..»

«Kurt non ti devi giustificare -lo interruppe Blaine- Anche io sono stato impegnato e non è colpa di nessuno dei due se i nostri impegni non coincidevano» aggiunse e Kurt annuì contestando che il suo ragazzo avesse ragione, ma gli sarebbe comunque piaciuto sentirlo e vederlo di più.

«Lo so..è solo che mi manchi e quando siamo in videochiamata è come se fossi più vicino» Blaine sospirò e si morse il labbro.

«Cercheremo di videochiamarci di più allora.. sopratutto una volta che avrei finito la scuola» Kurt sorrise e annuì.

«Ancora dieci giorni quindi. Oggi ci hanno comunicato che lunedì ci sarà la cerimonia -raccontò con un sorriso emozionato- Tu riuscirai ad esserci? Mi.. mi piacerebbe averti qui. Sai mi hanno dato due biglietti, uno lo darò a mio padre e vorrei dare l'altro a te» chiese speranzoso perché desiderava avere il suo ragazzo con lui durante quella giornata che non solo era il giorno del suo diploma, ma era anche il girono del suo compleanno.

«Lunedì 27?» chiese Blaine per conferma.

«Esatto.. il giorno del-» stava per dire che era il giorno del suo compleanno dato che non avevano ancora avuto l'occasioni di parlare di quello ma Blaine lo interruppe.

«Mi dispiace Kurt, avrei davvero voluto esserci ma sarò a New York per alcune interviste dato che si conclude la campagna» spiegò tristemente Blaine e Kurt non gli disse più del suo compleanno, perché sapeva che Blaine si sentiva già in colpa così, non c'era bisogno che sapesse anche di quello.

«Oh.. okay, va bene.. non ti preoccupare» accennò un sorriso anche se in realtà ci era rimasto male per quello. Non incolpava Blaine per i suoi impegni ma non poteva negare a se stesso che avrebbe voluto avere Blaine con se quel girono. Ma non voleva far capire a Blaine quanto ci fosse rimasto male per quello così senza aspettare una sua risposta decise di spostare l'argomento su altro chiedendogli di più del tour e raccontandogli gli ultimi aneddoti del McKinley e le riunioni dei glee club che continuavano a fare. Rimasero a parlare a lungo, per tutta la notte, senza mai stancarsi. Chiusero la chiamata solo verso le due di notte perché Blaine la mattina dopo avrebbe avuto la sveglia presto per l'ennesima intervista mentre Kurt aveva lo studio per gli ultimi esami ad aspettarlo.

 

La domenica successiva Blaine era stato quasi tutto il tempo impegnato tra interviste, prove e concerto riuscendo a sentire a malapena il suo ragazzo e il lunedì successivo era partito presto per New York. Durante il viaggio in pullman si era scambiato messaggi con Kurt che era a lezione e una volta arrivato a destinazione era dovuto andare a fare le prove per il concerto che si sarebbe tenuto il giorno dopo, sperava solo di non finire troppo tardi, andare in hotel e chiamare il suo ragazzo. Ma quando scese dal palco sospirò nel leggere il messaggio di Kurt in cui gli diceva che quella sera avrebbe dovuto studiare con Rachel per l'esame del giorno dopo e che quindi non si sarebbero sentiti.

«Cos'ha da sbuffare uno dei più famosi cantanti del momento?» Blaine alzò il suo sguardo dal telefono per poi vedere Sebastian fuori le transenne mentre uno della sicurezza gli impediva di entrare.

«Sebastian? Cosa ci fai qui? -chiese confuso- Lo conosco è un amico» disse poi al signore della sicurezza che annuì e lasciò così passare Sebastian.

«Sono venuto a vedere il concerto del mio amico, sapevo che stavi facendo le prove oggi e non ci è voluto molto a capire dove potevo trovarti -Blaine annuì dopo aver abbracciato Sebastian per poi fargli cenno di seguirlo verso l'auto che li avrebbe portati via- Allora, che succede? Perché stavi sbuffando prima?»

«È solo che mi manca Kurt e riesco a stento a sentirlo e ora mi ha appena inviato un messaggio dove mi diceva che questa sera avrebbe dovuto studiare e che quindi non si saremmo potuti sentire e già non ci siamo sentiti tutto ieri, ci siamo scambiati a malapena qualche messaggio questa mattina e non so, ho come l'impressione che mi stia in qualche modo evitando, come se avessi fatto qualcosa di male» disse Blaine tutto d'un fiato che Sebastian quasi faticò a stargli dietro.

«Sai mi sto iniziando a chiedere a cosa stessi pensando quando ho deciso di essere tuo amico» rispose poi sarcastico guadagnandosi così un colpo al braccio da parte di Blaine che lo fece ridere.

«Sei stato tu a chiedere» si giustificò lui.

«Si, ma forse preferivo quando mi rispondevi male e non ti confidavi -scherzò ancora e Blaine lo guardò male- Comunque tra una settimana vi vedrete no? Ci sarà il suo compleanno e..»

«Aspetta cosa? Il suo compleanno? Quando?» lo interruppe Blaine confuso da tutto quello. Perché non sapeva nulla del compleanno di Kurt e Sebastian si?

«Lunedì mi pare, l'ho sentito parlare al telefono con Rachel quando era venuto a trovarmi e le stava dicendo che avrebbe approfittato dei festeggiamenti del diploma per festeggiare il suo compleanno. Non ne sapevi nulla?» chiese Sebastian confuso e Blaine scosse la testa. E solo in quel momento realizzò il vero motivo per cui Kurt ci fosse rimasto così male quando due sere prima gli aveva detto che non sarebbe riuscito ad andare al suo diploma. Ma perché non gli aveva detto nulla del suo compleanno?

«Bas, devi aiutarmi ad organizzare una cosa» disse poi mentre un'idea gli veniva in mente.

 

Eccomi tornata anche questa settimana. I nostri Blaine devono di nuovo salutarsi e ancora una volta sono più impegnati del previsto tanto che si sentono a stento. E poi Rachel propone a Kurt di andare ad un concerto di Nightbird con lei rimanendo sorpresa quando questo accetta senza fare storie ahha
E poi finalmente riescono a fare una videochiamata! Si prendono un po' in giro e poi Kurt lo invita ad andare da lui il giorno del suo diploma e del suo compleanno, ma a quanto pare Blaine ha già un impegno per quel giorno e Kurt allora non gli dice più del suo compleanno. Ma ci pensa il nostro amico Sebastian ad informarlo su questo! Cosa avrà in mente Blaine ora?
  
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