Shang era disteso sul suo letto in preda a i suoi pensieri.
Non si sentiva bene con sé stesso e il suo legame burrascoso con la magia, non faceva altro che peggiorare la sua situazione.
Pensare che quell'universo magico si allargava sempre di più e a lui non faceva altro che sfuggirgli, rendeva la sua esistenza alquanto turbolenta.
Ma dopo che fu il suo professore di storia della magia a fargli aprire gli occhi, stavolta toccò ad una sua compagna di dormitorio a farlo destare dalle sue stranezze.
< Ehi! Che cosa ci fai qui da solo? Non vieni a lezione? >
< No, Rapunzel. Non ne ho voglia. >
< Senti, non riesco a trovare Eric da nessuna parte. Sai che fine ha fatto? >
< Credo che sia continuamente a contemplare l'amore platonico di una sirena. Un amore a mio avviso non corrisposto. >
< Non dovresti dire così, Shang. L'amore e l'amore. E noi non possiamo farci niente... Forse è anche questo è perchè tu stai così male e non ti alzi dal letto. >
< L'amore? Assolutamente no. Ma cosa ti viene in mente? >
< Shang, credi che io e tutti gli altri nostri compagni non abbiano capito le tue difficoltà a misurarti in questo mondo? Tu cerchi di essere quello che eri nella tua storia, ma qui dobbiamo convivere assieme. E nel farlo dobbiamo darci da fare. Ma tu non fai abbastanza. Anche se alcuni professori vogliono aiutarti, sta a te prendere il toro per le corna ed essere padrone del tuo destino. Un guerriero capace come te, dovrebbe farlo senza problemi. >
Alzandosi dal suo letto, Shang si sentiva come se fosse oppresso e impotente.
< Non posso credere che tu mi definisca un bamboccio, Rapunzel. Chi ti credi di essere tu? >
< Una che sa come coltivare la sua esistenza. A differenza tua... >
< Ma tu non sai niente di me! Non sai che cosa ho passato durante la mia infanzia e quello che ho dovuto sopportare nella mia adolescenza. Non sai niente! >
< Puoi continuare a gridare quanto vuoi, ma non cambierà niente. Magari solo Mulan può essere a conoscenza del tuo passato, ma ciò non vuol dire che devi essere un debole agli occhi di tutti. >
< Io non sono un debole! >
< Scommetto che se in questo momento ci sfidassimo a duello, sappiamo già tutti e due chi avrebbe la meglio. >
< Sul serio? Vorrei dirti che sono riuscito a disarmare il Professor Quasimodo. >
< Lo sanno tutti che ti ha fatto vincere. >
< Ma che stai dicendo?! Vuoi sfidare la mia pazienza, Rapunzel? Non ti conviene. >
< Allora vedi di fare l'uomo una volta nella tua vita e di non pensare a quello che eri. Adesso sei diverso da tutti ai nostri occhi. Mi hai capito? >
Shang fece di tutto per mantenere la calma e la pazienza necessaria per non prendere a schiaffi Rapunzel, ma quando vide un Flynn innamorato che attese con ansia la giovane ragazza, tutto gli sembrò chiaro e determinante.
Quei sentimenti che non aveva mai provato e che non riusciva a provare, improvvisamente presero il sopravvento.
Doveva assolutamente parlare con Mulan e fargli capire tutti i suoi errori e il suo modo di approcciarsi in un mondo diverso.
E nel farlo non poteva attendere oltre.
Shang incontrò Mulan mentre stava studiando in compagnia di Biancaneve e Cenerentola nel giardino della scuola.
Mentre i loro sguardi andarono ad incrociarsi, Shang sapeva bene che non poteva attendere oltre.
< Mi dispiace interrompere il vostro studio, ma ho assolutamente bisogno di parlare con Mulan. Da soli. >
Biancaneve e Cenerentola non capivano, fissando l'uomo con sguardo guardingo.
< Non puoi aspettare la cena di stasera? Domani ci sarà una verifica molto importante di difesa contro le arti oscure > rispose Cenerentola.
< Sì. E poi Tremotino è spietato per chi non comprende la sua materia. Ma a te non è mai capitato visto che non hai mai studiato affondo. Per questo rimarrai un mago senza poteri. >
< Biancaneve, pensa di me quello che vuoi tanto non m'interessa > replicò Shang facendo la voce grossa < Ma io ho assolutamente bisogno di parlare con Mulan. Per favore. >
Mentre Mulan si alzò dopo che era distesa sull'erba, ci pensò lei a convincere le sue amiche.
Shang si sentiva come se fosse preoccupato e la tensione nei suoi occhi era palpabile.
< Shang, che cosa ti succede? Perchè mi volevi con tanta insistenza? >
< Vedi Mulna, Rapunzel mi ha finalmente aperto gli occhi facendomi pensare sul mio presente e sul mio possibile futuro. Un futuro che si sta plasmando senza di te. Ed io non voglio che ciò accada. >
< Non riesco a capire dove vuoi andare a parare. Il mio futuro dovrebbe essere legato a te? Ma se non andiamo d'accordo. >
< Lo so bene. Perchè siamo guerriero. E i sentimenti che gli altri nostri compagni stanno manifestando, non fanno parte del nostro essere. Ma c'è stato un periodo che io e te siamo stati innamorati. E vorrei che tutto ciò potesse accadere anche in questo castello. Perchè io non riesco ad essere nessuno senza di te e mi dispiace averlo capito troppo tardi. >
Mentre Mulan lo fissava interdetto, la giovane cinese non sapeva che cosa rispondere.
< Mulan, se vuoi tempo per pensarci fai pure > fece Shang toccando le sue mani fredde < E spero tanto che tu ascolti la mia richiesta e non pensi solo a migliorare le tue arti magiche e di guerriera come ho fatto io fino ad adesso. Aspetterò con ansia la tua risposta. >
Ma Mulan non aveva molta voglia di attendere tutto ciò.
Sapeva bene cosa voleva dalla sua vita, soltanto che stava aspettando che Shang potesse confessarsi a sua volta.
< Non andartene Shang. So anch'io cosa voglio dalla mia vita. E voglio te. >
Mentre i due giovani guerrieri si strinsero in un abbraccio, Mulan sancì quel tocco baciandolo sotto gli sguardi attenti di Biancaneve e di Cenerentola che rimasero a loro volta interdette.
< Adesso vedi di fare meno lo sbruffone e di concentrarti solo sulla magia. >
< Lo farò > rispose sorridente Shang
< Guarda che non ho dimenticato la sfida che mi devi. Il sapore della vendetta è troppo forte anche adesso. >
< Combatteremo. E che vinca il migliore. >
< E lo farò io. Senza dubbio. >
E dopo che quella tensione palpabile era dipinta sul volto di Shang, andò a sciogliersi come neve al sole, mentre la prima nevicata era pronta per coprire quell'immagine così misteriosa e onnipresente di un castello ancora troppo sconosciuto agli occhi dei giovani studenti.
< Finalmente sei riuscito a dichiararti > fece Eric improvvisamente guardando la nuova giovane coppia guardarsi con sguardo felice.
< Ehi! E tu dov'eri? >
< In compagnia di Ariel. Dovresti vedere quando si trasforma in una sirena. È bellissima ed io... non posso rimanere lontano da lei. Io la amo. Più di qualsiasi altra cosa. >
Nel vedere quell'amore e quel legame che il suo amico di casata stava descrivendo, la serenità sarebbe stata avvolta in quel castello.
Ma la neve e il natale vicino non avrebbe sancito quei legami sinceri e pieni d'amore, ma era solo il preambolo di una tempesta che avrebbe coinvolto quella pace e quella serenità.
Mentre Quasimodo non era a lezione dai suoi studenti, rimaneva da solo a tirare sassi nel laghetto vicino al castello per cercare di stemperare una tensione che il suo passato stava continuando a bussare al suo presente.
E non c'era nessuno che conosceva il suo passato meglio del preside.
< Ancora qui al freddo? >
Merlino guardava il professore con sguardo fiero e anche penoso e non l'avrebbe mai lasciato a sé stesso.
< Rimanere da solo non può che farmi bene. In dormitorio è così deprimente. Almeno qui potrei imbattermi in un animagus. Magari in una sirena. >
< E tu rischi di prenderti un raffreddore. >
< Ho vissuto in luoghi molto più freddi, Merlino. Le campane di Notre – Dame non sono così calde come si può credere. >
< Quando riuscirai a dimenticare il tuo passato? >
< Sinceramente non lo so... Mai? >
< So molto bene che non fai altro che pensare alla tua amata Esmeralda. Ti sta continuando a fare soffrire, vero? >
< Vederla qui in questa scuola non fa altro che aumentare le mie pene. E Frollo, anche se è un mio caro amico, non riesco a vederlo come un sincero amico. Mi ha portato via l'unica cosa che io amavo davvero... La verità è che la realtà è troppo cruda persino per me. Ed io non so cosa fare immerso a questa magia. La magia non può continuare a tenermi occupato per tutte le mie ore del giorno e della notte. È impossibile. >
< Ma non sai nemmeno cosa fare. >
< Cerco di mantenere tutta la calma necessaria senza riuscire a guardarli negli occhi per evitare di soffrire... Ma ogni giorno che passa, diventa sempre più difficile ed io ormai non so più cosa fare. >
Merlino, nel vedere tanta sofferenza, avrebbe fatto di tutto per aiutarlo, ma i sentimenti che racchiudevano l'amore erano troppo complessi e sconosciuti per un mago famoso come lui.
< Non troverò mai l'amore che può colmare il mio vuoto. Non è forse così? >
< Il destino è pieno di imprevisti, caro Quasimodo. E non dovresti pensare continuamente in maniera pessimista. >
< Come faccio a vedere del bene nel mondo che mi circonda? >
< Guarda ad esempio Shang. Grazie a te, adesso è un alunno diverso. >
< Ma non stiamo parlando di lui, Merlino. Ma della mia vita sentimentale che è un disastro. Anche se non ci fosse tempo nelle nostre vite magiche, io non posso non guardarmi indietro nei miei ricordi più duri. >
< Se vuoi evitare di pensare a Esmeralda e a Febo, ricordati quando sei stato abbandonato. >
< Che cosa? >
< E il modo in cui Frollo ha reso la tua infanzia e la tua adolescenza impossibile. Vedrai che sarà allo stesso modo ti sentirai male, ma almeno non penserai a loro. >
< Ma tutto ciò è orribile! >
< Lo so bene. Ma è l'unico modo per non vederli felici assieme. E vedrai che con il passare degli anni dimenticherai tutto. Dai retta a me. >
< Spero che tu abbia ragione. >
< Adesso vieni con me. Gli altri professori ci stanno aspettando nella sala grande. >