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Autore: 20maggio2013    06/02/2023    1 recensioni
Nightbird, giovane cantante di grande successo. Ma di lui non si sa assolutamente nulla, la sua identità è segreta. Nessuno conosce il ragazzo dietro il cantante.
Blaine Anderson si è costruito questa doppia identità per poter realizzare il suo sogno di cantare, per evadere dalla realtà ma pur rimanendo un ragazzino qualunque, un semplice adolescente che va a scuola e vive una vita normale. Ma ultimamente Blaine ha perso di vista chi è veramente, dimenticando il vero motivo per cui fosse nato Nightbird. Sarà grazie alla punizione di suo fratello e alla nascita di nuovi rapporti che Blaine ricorderà perché gli piaceva essere soltanto Blaine.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'fearlessly and forever'
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L'intervista fu rimandata a data da destinarsi e una volta lasciati gli studio erano andati al pronto soccorso per capire quale fosse il problema della perdita di voce. Blaine aveva più volte provato a parlare ma mai alcun suono se non un leggero sussurro usciva dalle sue labbra.
«Mi dispiace che i nostri programmi per oggi siano sfumati» disse Blaine dopo quasi due ore di attesa in ospedale e Kurt quasi faticò a sentirlo a causa del suo tono.
«Non è colpa tua e non fa niente, sono venuto qui per stare con te. New York era qualcosa di più -disse e Blaine gli sorrise dolcemente- Ora l'importante è capire qual è il problema con la tua voce e darti la giusta cura» Blaine gli sorrise dolcemente e poi mimò un "ti amo" con il labiale prima di baciarlo. E poi finalmente arrivò il turno di Blaine, il medico lo visitò e dopo vari controlli disse che aveva la gola infiammata e le corde vocali irritate. Gli consigliò riposo assoluto per la voce, evitare di parlare il più possibile e poi gli prescrisse un antinfiammatorio che avrebbe dovuto prendere per tre giorni. E poi dopo erano partiti tutti e tre per Columbus. E per la prima volta Blaine non dormì durante il viaggio, forse troppo nervoso e preoccupato per la sua voce. Kurt provò a stargli vicino, lo fece poggiare su di lui e lo abbracciò iniziando poi ad accarezzare i suoi capelli e Blaine si lasciò stringere.
«Mi dispiace» sussurrò con voce rauca. "Mi dispiace per questa giornata finita ancora prima di iniziare, mi dispiace se non sono di compagnia, mi dispiace se sono di poche parole" e Kurt riuscì a capire tutto quello, strinse Blaine più forte a lui e gli lasciò un bacio sulla nuca.
«Non lo fare.. non è colpa tua. -sussurrò al suo orecchio per poi interromperlo quando lo vide di nuovo provare a parare- No B, non parlare, riposa la voce come ha suggerito il medico. Se vorrai dirmi qualcosa me lo scrivi, okay? -Blaine sbuffò ma dopo un'occhiata di suo fratello si limitò ad annuire, si poggiò meglio sul petto di Kurt, poi con il polpastrello scrisse un messaggio sul dorso della mano di Kurt: Grazie.- Per cosa? -chiese confuso Kurt al suo orecchio e Blaine tracciò di nuovo delle lettere sulla sua mano, lentamente in modo che Kurt le comprendesse: Per esserci. Scrisse e Kurt sorrise a quelle parole- Sempre» sussurrò ancora al suo orecchio e Blaine accennò un sorriso stringendosi di più a lui.

Una volta atterrati a Columbus scoprirono che stava piovendo, così Cooper costrinse suo fratello ad aspettare in aeroporto mentre lui andava a recuperare l'auto dal parcheggio, ci mancava solo che prendesse la pioggia e peggiorasse la sua situazione.
«Resti da me?» domandò Blaine voltandosi verso Kurt che era rimasto con lui. 
«Non avevamo detto che avresti evitato di parlare?» domandò con tono di rimprovero e Blaine sbuffò, poi prese il telefono e aprì le note
"Allora? Vieni? Se vieni prometto di non parlare più" Kurt rise e scosse la testa per quella specie di ricatto.
«Guarda che è solo per il tuo bene se ti dico di non parlare» rispose poi e Blaine sbuffò di nuovo, cancellò quello che aveva scritto sulle note e scrisse altro.
"Lo so 🙄 -Kurt rise nel vedere che aveva iniziato ad usare anche le emoji- Però non hai risposto alla mia domanda, resti? Possiamo guardare un film insieme"
«Certo che resto -gli disse poi con un sorriso, lo prese per mano quando vide Cooper fermarsi davanti l'entrata- Dovevamo restare insieme fino a questa sera tardi ed è quello che ho intenzione di fare» Blaine sorrise soddisfatto mentre uscivano dall'aeroporto e correvano in auto.
«Kurt mi ricordi il tuo indirizzo così ti accompagno?» chiese Cooper, Blaine scosse la testa e recuperò il telefono per scrivere qualcosa, ma Kurt rispose al posto suo.
«Resto con voi, tornerò a casa più tardi -rispose e mentre Cooper annuiva Kurt ricevette un messaggio dal suo ragazzo che lo fece sorridere "O domani" diceva il messaggio e il messaggio era accompagnato dalla sua faccia da cucciolo- O domani» aggiunse poi e fu Blaine a sorridere, si voltò di nuovo verso di lui e lo baciò sulla guancia.

Una volta arrivati a casa, erano solo loro tre, i signori Anderson erano fuori per lavoro. Kurt e Blaine raggiunsero il divano per vedere un film come avevano deciso e Blaine lasciò la scelta a Kurt.
"Non hai altro di meglio da fare?" scrisse Blaine tra le note del telefono quando Cooper prese posto accanto lui.
«Devo assicurarmi che tu riposi la voce e non faccia nessuna attività particolare, sai cosa intendo» sussurrò con tono malizioso suo fratello dopo aver letto quello che Blaine gli aveva scritto. Kurt lo sentì chiaramente mentre dava le spalle ai due e arrossì immediatamente. Blaine fece lo stesso, non aveva ancora fatto nulla con Kurt, non si erano mai spinti oltre ai semplici baci, non che non lo avesse mai desiderato, ma non c'era mai stata l'occasione e aveva avuto paura di spaventare Kurt e di mettergli fretta.
«Cooper!» esclamò Blaine colpendolo su un braccio e così facendo sentì la gola fargli male perché si era sforzato per parlare.
«Ecco vedi, mi stai dando una piena dimostrazione ora e se vi lascio soli chissà cos'altro farete» continuò a dire Cooper, Kurt con una scusa si dileguò in bagno perché troppo in imbarazzo e aveva bisogno di rinfrescarsi un attimo.
«Vattene, ora» disse invece Blaine ignorando il fastidio alla gola e Cooper rise divertito alzandosi dal divano per allontanarsi dai colpi che gli stava tirando suo fratello.
«Okay va bene me ne vado, tu prometti che non farai nessuna attività orale» e prima che Blaine potesse rispondergli o tirargli addosso qualcosa andò via lasciando finalmente i due ragazzi da soli.

Quando era arrivato a casa la mattina dopo, Kurt aveva trovato l'attesa lettera di ammissione al college, era in camera sua, in piedi davanti al tavolo a fissare sulla lettera quando Finn fece irruzione.
«Sono arrivate anche la mia e quella di Rachel, le ho detto che ti avrei aspettato e poi saremmo andati da lei per aprirle insieme come avevamo deciso» Kurt annuì guardando suo fratello.
«Due minuti che mi cambio e andiamo» Finn annuì, poi lasciò la sua camera. Kurt osservò quella lettera da cui dipendeva il suo futuro, poi scrisse un messaggio a Blaine per aggiornarlo e dirgli che sarebbe andato da Rachel insieme a Finn, poi si preparò velocemente e circa venti minuti dopo era fuori casa della sua migliore amica. Rachel li accolse in uno stato d'ansia e poi tutti e tre raggiunsero il salotto, ognuno aveva la propria lettera di ammissione in mano.
«Okay vado io, mi sento fiducioso -disse Finn mentre gli altri due annuirono, poi rimasero in silenzio e aspettarono che Finn leggesse il contenuto.- Sono stato ammesso alla NYU. Giocherò per i Tigers» annunciò felice Finn e Rachel e Kurt lo abbracciarono esultando con lui. Poi fu il turno di Rachel di aprire la busta, si schiarì la voce e poi lesse il contenuto. Kurt e Finn la guardavano in attesa, ma l'espressione di Rachel era impassibile mentre leggeva.
«Allora?» la incitò Kurt quando Rachel chiuse la busta ma non disse nulla.
«Mi hanno preso -disse soltanto e di nuovo ci furono abbracci- Manchi solo tu» disse poi guardando e spronandolo ad aprire la sua.
«Okay.. ora la apro -annuì guardando la sua lettera. Prese un respiro e poi aprì la lettera. Dovette rileggerla un paio di volte prima di alzare lo sguardo con un sorriso- Sono stato ammesso» esclamò anche lui e poi tutti e tre iniziarono a saltare felici ed emozionati ripetendo in coro: "Andremo a New York". E poi mentre Rachel andò a prendere da bere, Kurt recuperò il suo telefono per scrivere a Blaine e avvertirlo della novità.

fromBlaine
toKurt <3
Sono così fiero di te, sapevo che ce l'avresti fatta.. festeggia con Rachel e tuo fratello, poi se vorrai passare del tempo con uno senza voce stasera ti raggiungo e festeggiamo insieme
Ti amo <3

Kurt sorrise leggendo il messaggio e dopo avergli risposto che non vedeva l'ora di festeggiare con lui e che lo amava tornò Rachel e tutti e tre festeggiarono e iniziarono a parlare di New York e a cercare degli appartamenti. 

Quella sera, quando Blaine uscì di casa per andare dal suo ragazzo aveva messo una sciarpa di cotone per proteggere la gola, poi aveva guidato fino a casa di Kurt che lo aveva accolto con un grande abbraccio. 
«Sono stato preso alla Parson B! Andrò a studiare moda a New York! Ti rendi conto?» esclamò emozionato tra le sue braccia. Blaine in risposta lo strinse forte a se e gli lasciò un bacio sul collo. 
"Sono così fiero di te" gli disse con il labiale e poi Kurt lo tirò in casa e lo baciò. 
«Buonasera Blaine» Burt gli interruppe comparendo alle loro spalle e facendogli allontanare. 
«Papà potresti lasciarci soli?» domandò Kurt mentre Blaine lo salutava con un cenno della mano e un timido sorriso sulle labbra. 
«Puoi parlare ragazzo, non mangio mica» Scherzò Burt, Blaine deglutì a vuoto e aprì la bocca per dire qualcosa ma non disse nulla. 
«Ha perso la voce papá, non può parlare» lo difese Kurt mentre Blaine annuiva al suo fianco e dopo che Burt gli chiese se stava bene e Blaine ebbe annuito di nuovo, Kurt lo prese per mano e lo trascinò in camera per restare un po' da soli. 
"Cosa vuoi fare?" Scrisse Blaine tra le note per poi far leggere a Kurt. 
«Voglio festeggiare con te e anche se non puoi parlare ho un modo perfetto per farlo» rispose Kurt, Blaine corrugò la fronte e stava per scrivere altro quando Kurt gli tolse il telefono di mano e lo spinse sul letto per poi mettersi a cavalcioni su di lui e iniziare a baciarlo. Non fecero nulla, se non baciarsi e accarezzarsi anche perché Burt era al piano inferiore ed era meglio non spingersi oltre. E poi si stesero a letto e guardarono un film insieme e di tanto in tanto Blaine scriveva con i polpastrelli sulla pelle di Kurt che rabbrividiva ogni volta. 
"Ti amo" "Sei bellissimo" "Sono fiero di te". E Kurt ogni volta sorrideva e si stringeva di più a lui e gli ripeteva sempre di amarlo. 

I giorni passavano e a Blaine sembrava che il tempo si fosse fermato. Aveva seguito la cura che gli aveva prescritto il medico e la sensazione di irritazione alla gola era passata. Ma Blaine non era ancora tornato a parlare. In quei giorni si era sentito anche con Nick e gli altri per avvisarli che era a Westerville e che nei prossimi giorni si sarebbero organizzati per vedersi. L'unica compagnia che aveva avuto in quei giorni era stata quella di Kurt, con cui non aveva bisogno di parlare. Passavano il loro tempo a baciarsi, accarezzarsi senza mai spingersi troppo oltre. E poi Blaine scriveva sulla pelle di Kurt che lo amava, che fosse bellissimo, che era fiero di lui. E anche Kurt aveva iniziato a rispondergli allo stesso modo. E quando non era con Kurt era con suo fratello che era ancora a Westerville o con Sebastian che lo andava a trovare e lo prendeva in giro. Proprio come stava facendo quella mattina. Kurt era in giro con Rachel e Finn per qualcosa che aveva a che fare con New York, non aveva ben capito e lui era rimasto solo a casa. O almeno era solo finché Sebastian non era arrivato.  Ed ora era più di un'ora che Sebastian non faceva altro che provocarlo con commenti piccanti su Kurt. Ma lo faceva apposta perché sapeva che il periodo di guarigione era finito e che ora Blaine avrebbe potuto parlare di nuovo, ma era lui che si rifiutava di farlo. Come se avesse paura di non riuscire più a parlare. E allora Sebastian lo provocava, aveva iniziato con commenti su di lui che però non avevano avuto alcun effetto. E allora aveva iniziato a parlare di Kurt e del suo fantastico lato b e una volta che aveva visto come Blaine si stesse innervosendo non ci era più andato leggero con i commenti. 
«Dio Sebastian! La vuoi smettere? -scoppiò Blaine alzando la voce non volendo più sentire certi commenti sul suo ragazzo. Ma tutto ciò che ottenne in risposta fu un sorriso compiaciuto di Sebastian- Che c'è? Perché sorridi così? Ho capito che ti piace infastidirmi» borbottò confuso Blaine senza rendersi conto di quello che era successo. 
«Ti è tornata la voce» gli fece notare Sebastian, aveva finalmente parlato e il suo tono di voce era sempre il solito, nessuna inflessione particolare, nessun segno di raucedine. E quando Blaine lo realizzò sorrise capendo cosa aveva cercato di fare Sebastian per tutto quel tempo. E allora lo abbracciò. 
«Devo andare da Kurt» disse poi staccandosi dall'abbraccio e cercando subito le chiavi dell'auto per andare dal suo ragazzo. 

Blaine parcheggiò fuori il Lima Bean, Kurt gli aveva scritto poco prima che si era fermato lì con Rachel, Finn e altri ragazzi del glee, così lo aveva raggiunto lì senza dirgli nulla. 
«È libera questa sedia?» domandò avvicinandosi ad un Kurt che gli dava le spalle in quel momento indicando la sedia vuota accanto a lui. 
«Blaine -mormorò sorpreso di vederlo lì Kurt, poi lo vide sorridere e un po' in ritardo realizzò il tutto. Si alzò dalla sedia e si buttò tra le sue braccia- Ti è tornata la voce» esclamò stringendolo a lui. 
«Mi è tornata la voce» confermò mentre Rachel e Santana li guardarono confusi. 
«Cosa succede?» chiede Rachel confusa richiamando l'attenzione dei due ragazzi. 
«Avevo perso la voce da qualche giorno e ora mi è tornata» spiegò semplicemente Blaine alzando le spalle mentre Kurt gli sorrise a felice. 
«Oh capito.. pensavo fosse successo chissà cosa» commentò come era solita fare e Kurt odiava quando usciva quel lato presuntuoso e arrogante di lei.
«Come se tu non hai fatto un dramma quando ti andò via la voce» si intromise infatti usando un tono acido, Blaine lo prese per mano facendo un espressione confusa.
«Beh perché senza la mia voce la mia carriera sarebbe rovinata ancora prima di iniziare» rispose Rachel a tono e Kurt avrebbe voluto dirle che anche per Blaine la voce era importante, che senza la sua voce non avrebbe più avuto una carriera, ma non disse nulla perché nessuno sapeva il suo segreto.
«Kurt, lascia stare. Non-»
«No Blaine, non mi piace quando si comporta così. Ogni suo piccolo problema diventa un problema di tutti e se qualcun altro ha un problema lei dice che non è nulla di che. -lo interruppe Kurt voltandosi verso di lui- E tu non sai nulla di Blaine, non puoi sminuire i problemi degli altri solo perché non hanno nulla a che fare con te» disse tornando a parlare con Rachel, poi senza darle il tempo di rispondere, girò le spalle e andò via trascinando Blaine con sé.

«Kurt.. fermati.. aspetta» disse Blaine seguendolo ma cercando anche di fermalo, non capiva cosa fosse appena successo, perché fosse scoppiato in quel modo con Rachel.
«Cosa?» domandò ancora con tono acido, fermandosi e volandosi verso Blane.
«Non.. non credi di aver esagerato? -domandò guardandolo negli occhi e avvicinandosi di più a lui- Rachel non sa tutta la storia e-»
«Esatto -lo interruppe Kurt- Lei non sa nulla e parla. Parla senza sapere e..» mormorò cercando le parole giuste per esprimere come si sentiva. Neanche lui sapeva perché fosse scoppiato in quel modo, ma ormai era successo.
«Kurt..» lo richiamò Blaine con tono dolce, avvicinandosi ancora di più a lui e accarezzandogli la guancia.
«No..-scosse la testa e chiuse gli occhi- Non mi va di parlare di Rachel ora. -sussurrò e Blaine annuì semplicemente senza dire nulla- Ti è tornata la voce e voglio pensare solo a questo» aggiunse poi con un sorriso e anche Blaine sorrise in automatico.
«Ora dovrai di nuovo sopportare me e la mia parlantina» rispose Blaine e Kurt rise.
«Ora portai finalmente fare quell'intervista e presentare il tuo nuovo singolo. Sai.. sono davvero curioso di sentirtelo cantare live» Blaine sorrise avvicinandosi di più a lui.
«Se vuoi sentire qualcosa live, basta chiedere Hummel» gli fece un occhiolino che lo fece ridere. 


Buon lunedì e buon inizio settimana! Eccomi tornata con un nuovo capitolo. Blaine ha perso la voce ma per fortuna non è nulla di grave. Dovrà solo tenere la voce a riposo e prendere un infiammatorio. Ovviamente per uno come Blaine non è facile smettere di parlare e lo vediamo sin da subito ahaha ma poi sembra adattarsi alla nuova situazione è trova un modo tutto suo di comunicare. 
Cooper non può fare a meno di prendere in giro e provocare il suo fratellino, ma lo fa sempre in buona fede e vediamo che si preoccupa per lui. 
E poi vediamo Kurt che insieme a Finn e Rachel apre la lettera di ammissione e tutti e tre vengono presi, quindi a breve andranno tutti a New York!! Aumentando così ancora di più la distanza tra Kurt e Blaine :/
Comunque poi vediamo anche un Sebastian che provoca Blaine fino a farlo parlare di nuovo e finalmente dopo giorni di silenzio Blaine ha recuperato la voce yeeee. Ma ovviamente il capitolo non poteva concludersi in modo troppo tranquillo. Kurt litiga con Rachel senza un vero motivo e va via dal locale. 
Ora Rachel e Kurt chiariranno? Blaine ha recuperato la voce, ma sarà ancora in grado di cantare? 
  
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